Cacofonia

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  1. Holand
     
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    Non importa in quale luogo si trovi, in che piano o mondo possa essere finito un essere dal grande spirito dell'avventura, ovunque esso sia finito non potrà fare a meno di viaggiare, non riuscendo affatto a trattenersi da quello che è il suo istinto più grande... Vivere avventure memorabili degne di poter essere cantate e quindi tramandate ai prossimi. Dopotutto per un bardo cantare è questione di vita poiché non solo trai i suoi poteri dalla magia del canto, ma anche perché fa della sua dote canora e strumentale, un vero e proprio metodo per guadagnarsi il pane quotidiano. Un mestiere come tanti alla fine dei conti, salvo il fatto che un bardo ama vivere le avventure in prima persona, non limitandosi a raccontarle solamente dopo averle udite. Al contrario di qualsiasi altro cantastorie, è dotato di un ego così smisurato capace di portarlo a voler essere egli stesso l'eroe delle sue canzoni, conquistando magari il cuore di qualche bella fanciulla, o nel caso di questo piccolo bardo gnomo, una vera e propria ninfa.
    Il suo girovagare per questa nuova terra, lo aveva portato a vedere e conoscere molti luoghi, ampliando così la sua sete di conoscenza poiché sia mai che non si fosse dimostrato in parte informato su cosa potesse accadere intorno a lui o su vari miti e leggende presenti in quel mondo. Spesso il suo girovagare lo portava verso posti dalla rara bellezza, mentre altre volte invece finiva... Beh, finiva con il trovarsi nel Bloodrunner.
    Per quanto il Pentauron potesse essere visto come culla d'arte e cultura votato all'ordine, nel Bloodrunner tutto cambiava. Una metropoli caotica e brutale con gli sprovveduti. Le leggi sembravano opzionali in un posto del genere, lì dove solo il più ricco o potente poteva permettersi di vivere senza troppi problemi. Malfattori, assassini e ogni specie d'individuo dai malevoli intenti si trovava in un luogo del genere. Bruti poco rassicurabili e capaci di venire alle mani per i più futili motivi. Eppure in quel momento rappresentavano l'unica fonte di guadagno per un povero bardo e per tale motivo, come poteva avercela realmente con loro? Alla fine probabilmente sotto quelle burbere espressioni e quelle facce raccomandabili poteva pur sempre nascondersi un animo buono e desideroso semplicemente di un abbraccio... O probabilmente no, ma dopotutto fin quando non si fosse tolto realmente il dubbio, come poteva esserne sicuro? Del resto era sicuro che dopo averlo sentito cantare, chiunque si sarebbe addolcito. Dopotutto la sua voce era riuscita a far scendere i celestiali del Faerun, i quali lo avevano inviato a presenziare nella chiesa di una divinità nanica in quanto la sua voce degna.
    Questo però non gli aveva fatto montato la testa, non aveva alcun problema a cantare per zoticoni del genere poiché talmente modesto e nobile nell'animo, da permettere a chiunque di poter udire il suo meraviglioso canto.
    Per questo aveva perso molto tempo nella ricerca di una specie di caverna, un luogo dove le persone potessero andare per bere, cercare divertimento e probabilmente spaccarsi qualche osso a suon di pugni poiché alla fine nelle taverne spesso e volentieri si finiva con una bella rissa. Stando a come le cose stavano nel Bloodrunner, non gli sembrava affatto improbabile e se fosse stato necessario Badger, se la sarebbe data a gambe levate poiché le contese fisiche non erano affatto il suo forte. Perché venire alle mani quando le cose si potevano risolvere con altri mezzi quale l'oratoria?
    Come al solito, tutto sorridente si sentiva già pronto a compiere la sua arte, deliziando i presenti con le grandissimi doti da cantastorie. Per questo nel bel mezzo del nulla, con gli occhietti furbetti che brillavano di una luce quasi sinistra, il prode gnomo mise mano al suo fedele mandolino, cominciando a strimpellare a squarciagola una canzone tipica del suo repertorio, una di quelle che nelle taverne dove era abituato ad esibirsi, riscuoteva sempre un enorme successo. Dopotutto a chi non piace la birra e un testo che metta allegria?
    Anche se forse probabilmente dato l'ambiente circostante, troppo lontano dal contesto della sua terra natia, avrebbe dovuto lanciargli qualche campanello d'allarme capace di fargli capire che forse magari avrebbe solo potuto infastidire qualcuno in tale circostanza. In realtà lo aveva addirittura pensato, ma in linea di massima non era da lui preoccuparsi troppo per certe cose. Ragion per cui...

    "What is the malted liquor.BEER!
    What gets you drunker quicker?
    What comes in bottles or in cans? BEER!
    Can't get enough of it,BEER!
    How we really love it,BEER!
    Makes me think I'm a man,BEER!
    I can kiss and hug it,BEER!
    But I'd rather chug it,BEER!
    Fill my belly up to here,BEER!
    I could not refuse a, BEER!
    I could really use a,BEER!
    Beer, beer, beer."

     
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  2. _MajinZ_
     
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    Il lavoro era una costante nella vita di molti, quando non si poteva più provvedere a loro stessi con la caccia, si necessitava di qualcosa per procacciarsi il cibo, oltre ad un sacco di cose utili alla sopravvivenza, e per molte persone servivano necessariamente i soldi. Ogni tanto però era giusto staccare dalla solita routine, fare sempre le solite cose poteva portare a esperienze poco piacevoli, quindi era giusto svagarsi di tanto in tanto e questo valeva per qualsiasi tipo di lavoro... da quello in fabbrica per arrivare a quello in banca, fino a raggiungere anche qualcosa di meno onesto e chiaro.
    Essere a capo del distaccamento di un’importante organizzazione era stressante, soprattutto se quest’ultima si occupava di traffici non proprio leciti e si avvaleva di mezzi non troppo legali. A volte quindi era necessario uscire un po’ dalle consuetudini per resettare il cervello, farlo riposare così da prepararlo nuovamente a quell’inferno. Dimitriy lo sapeva bene, per questo a volte abbandonava il Grumo e i suoi doveri per fuggire, rintanarsi in una bettola e pensare un po’ ai fatti propri. In genere lo faceva da solo, ma questa volta c’era qualcuno ad accompagnarlo ed era l’occasione giusta per aggiornare la sua accompagnatrice su alcuni dettagli più personali.
    Per questo motivo aveva abbandonato la base, portandosi con se Alison per scambiare due parole lontani da occhi e orecchie indiscrete. Durante il tragitto, rigorosamente da fare a piedi, il biondo non parlò molto e si limitò a fare strada, fino a raggiungere un locale che non era ne di classe ma nemmeno una bettola di infimo livello come la Quinta Bolgia. Si trattava di una via di mezzo, un posto abbastanza tranquillo per trascorrere qualche attimo lontani dal caos. Una volta raggiunto il tavolo, il russo iniziò a spiegare alcune cose riguardo la rete di traffici scoperti dal padre della ragazza, parlando del fatto che ormai mancasse davvero poco per sgominarla e i volti di spicco erano stati tutti individuati. Il discorso sarebbe anche continuato, ma qualcosa lo interruppe bruscamente.
    Nel locale infatti era entrato un omino, era abbastanza piccolo e a stento raggiungeva il metro, ma non era questo il fatto strano... il piccolo uomo infatti dopo poco imbracciò uno strumento musicale e iniziò a suonare, attirandosi immediatamente addosso ogni tipo di sguardo maligno. Era evidente che non apprezzassero quel genere di musica, il piccoletto rischiava davvero grosso.
    Finirà per farsi ammazzare.
    Sibilò il sicario osservando la scena, anche se non si alzò dalla sua postazione. Non lo conosceva, non si sarebbe esposto per aiutare un individuo mai incontrato prima... ad infastidirlo era il fatto che la sua tranquillità era appena andata a farsi benedire.

     
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    Sempre al lavoro



    Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo



    Lavoro lavoro lavoro. Tutti hanno un lavoro, chi definito, chi particolare, chi ufficiale, chi inventato. C'è chi lavora con passione e segue i suoi desideri, altri perché costretti e infelici, altri continuano senza interruzioni e a volte s stufano e cercano un cambiamento o una pausa. Poi ci sono i soggetti come Alison, quelli che lavorano per questioni personali, che s'interessano nel profondo come se fosse ciò che deve essere fatto. Potrebbe capire chiunque che preferirebbe mille volte portare a termine i compiti che svagarsi fuori in città. Stavolta però non era un semplice rilassarsi, il tema verteva comunque su fatti che interessavano esageratamente la bionda. Cose che doveva sapere, informazioni cui avrebbe pagato ore per ottenerle, quasi fregandosene della loro autenticità.
    "Arrivo!" - e si alzò dalla sedia del locale per seguire Dimitriy. Evidentemente cercava compagnia e la invitò indirettamente ad un appuntamento..di lavoro, naturalmente, presso un'altra taverna.

    Luogo: Bloodrunner - Strade Comuni



    Uscirono, dunque, ma lungo il tragitto quello non si azzardò minimamente a conversare sugli argomenti preferiti di Alison. Anzi, proferiva qualche parola, magari rispondendo ad alcune domande elementari della bionda per poi mantenere un atteggiamento rigorosamente serio e taciturno. In fondo lei capiva che non si poteva aprir bocca liberamente, specie in mezzo alla strada, per cui attese, senza scelta, di arrivare ad un locale senza fame e senza fama. Giusto simulare una semplice situazione di incontro, bere qualcosa e sfruttare il momento per i propri scopi. Una per l'argomento, l'altro per il distacco dal lavoro.

    Luogo: Bloodrunner - Taverna Comune



    Entrarono, invisibili, nessuno li notò, prima uno poi l'altra, condotta quasi fosse un famigliare, una sorella magari. Si sedettero presso un tavolo casuale e lì finalmente, coperti dal vociare generale delle altre persone presenti nel locale, cominciarono a parlare. Dimitriy aveva importante informazioni e spiegò all'altra che ormai tutti i soggetti interessati erano stati individuati.
    "Possiamo già cominciare?" - chiese con tale prevedibilità che agli occhi esperti quasi pareva ti aver visto l'azione qualche secondo prima. Dopotutto, come già detto, Alison puntava al succo, ad arrivare alla conclusione finale, anche nei discorsi, non sopportava gli individui che giravano intorno alle domande e non arrivavano mai al dunque. Insopportabili, tanto quanto la pazienza che dovette sostenere per tutto il tragitto. Anche le interruzioni non erano da meno. Dimitriy sembrò distrarsi e la sua attenzione fu spostata dall'entrata di una creatura singolare. Un gnomo, un nano o qualcosa del genere varco l'entrata della sconosciuta taverna. Questo, senza permessi o richieste, cominciò a suonare una forte melodia e, apparentemente, fastidiosa per molti. Lo stesso biondo commentò, a Alison non fregava niente.
    "Dimitriy!" - esclamò battendo piano le mani sul tavolo - "Vai avanti!" - insistette, curiosa e presa dalla conversazione, voleva sentire tutto filo per segno, voleva la certezza di poter agire il più presto possibile, voleva il prossimo nome, un'autorizzazione..un qualcosa..un uomo da prendere a pugni.

    Stato Mentale: Normale - Dai Dimitriy!
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
    Armi: Ember Celica - Colpi: 12 + 12
     
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  4. Holand
     
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    Nulla da ribadire riguardo alla particolare omogeneità del gruppo, la cui unica reale dota nolente poteva essere magari l'apparente mancanza di qualche bella fanciulla da poter corteggiare con la propria dote canora, cosa molto facile nel suo luogo d'origine.
    Nonostante le grandi aspettative, non sembrò però andare tutto per il meglio. Dopotutto Badger non era stupido, ma semplicemente folle e per questo, sapeva bene quanto spesso fossero rischiose le sue azioni ma al tempo stesso troppo divertenti o interessanti per potersi trattenere dal compiere. Pensò quindi che probabilmente alcuni commensali interessati per lo più a parlare dei loro affari e poco interessati a sentire la sua voce sublime, non avrebbero gradito la sua performance, al contrario d'altri. Trattandosi poi per lo più di anarchici e malavitosi, uomini e donne facili alla violenza per intenderci, magari avrebbe potuto far scaturire in loro la voglia di mettere a tacere con la forza le parole di quell'essere dalle dimensioni minute. E se proprio volevano, potevano benissimo provarci poiché il prode bardo si sentiva sicuro di uscirne intoccato per l'ennesima volta. Dopotutto tutti finivano per dubitare di lui poiché basso di statura, sottovalutando le sue reali abilità, modeste ma pur sempre buone.
    Forse proprio per questo, nel bel mezzo della sua grandiosa esibizione, un tipaccio grosso e muscoloso, probabilmente furbo quanto un vaso di terracotta, tentò di farlo smettere ringhiando qualcosa nei suoi confronti.

    "Ehi Nanerottolo, smettila di cantare se non vuoi passare un brutto quarto d'ora con le mie nocche."

    Per qualche istante Badger si mise ad osservarlo, grosso e muscoloso, quasi simile ad un brutto bue privo di peluria, perfino in testa poiché aveva una strana cresta verde e lunga e infine, un anello al naso proprio come se fosse una mucca. Un tipo divertente dato l'aspetto buffo, ma non tanto incline al dialogo a giudicare dall'esperienza del bardo, il quale non aveva affatto intenzione d'accontentare il tipo. Smise di cantare, senza però smettere di suonare il mandolino, il quale faceva d'accompagnamento musicale alle sue parole.


    Trattandosi di un formale insulto, l'energumeno non la prese affatto bene e questo, il bardo lo sapeva più che bene sorridendo sotto i baffi. Per questo non appena partì il pugno dell'uomo tanto grosso quanto goffo, il piccolo gnomo approfittando delle sue doti razziali, decise di sgattaiolare sotto le sue gambe, mandando l'uomo a colpire l'aria capitolando in avanti. A quel punto senza neanche pensarci, si mosse in avanti saltando su un tavolo dove vi era una coppia di giovani biondi intenti a parlare di chissà cosa... Probabilmente lui ci stava provando con lei, ma futili dettagli poiché nella vita di Badger, tutto ruotava intorno a lui.

    "Excuse, spero di non aver rovinato un momento romantico.

    Disse sfoggiando un sorriso molto furbetto mentre le mani andavano ad afferrare la sua fida balestra, la quale caricata da un'insolita piccola torta, andò a sparare tale dolce in piena faccia del colosso ancora perso nella ricerca del bardo sfuggitogli. Ma non vi preoccupate, le munizioni usate dal bardo al momento erano del tutto che pericolose, semplici e innocue torte per lo più divertenti da lanciare alla gente. Inutile dire che da lì a poco sarebbe scoppiato un vero putiferio tra chi fosse a favore del bardo, chi magari era schierato dalla parte dell'energumeno e poi... Beh poi ovviamente vi erano quel gruppo di persone le quali non avevano un vero motivo per voler menare le mani, lo facevano e basta.

    "Questo e quel che accade nell'interrompere un bardo, si finisce con l'essere presi a torte in faccia!

    Annuì fiero dello scherzo appena tirato a chi ipoteticamente voleva riempirlo di lividi.
     
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  5. _MajinZ_
     
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    Dimitriy fece segno ad Alison di stare buona, visto che la scena che si stava svolgendo davanti ai suoi occhi l’aveva reso alquanto curioso. Come aveva predetto, infatti, qualcuno non gradì per niente la serenata del piccolo uomo e così un energumeno gli si parò davanti... apparteneva a una specie molto comune al Bloodrunner, ovvero i punk con la cresta, ma in genere si trattava quasi sempre di persone tutte chiacchiere e distintivo, senza spina dorsale. Questo poi era pure stupido, così tanto da farsi scappare l’omino che gli scivolò tra le gambe... balzando infine sul tavolo dove sedevano i due Eversori.
    Tranquillo.
    Rispose l’assassino senza distogliere lo sguardo dallo gnomo, mentre quest’ultimo tirava fuori una balestra caricata... a torte. Questa era la prima volta che vedeva un’arma simile, ma di certo non aveva moltissime aspettative, infatti il dolce dardo non fece altro che impattare sulla faccia dell’energumeno... con il solo risultato di farlo imbestialire ancora di più. Inoltre i suoi amici si unirono a lui, diventando di colpo cinque problemi invece di uno solo... e sembrava tanto che in quella rissa ci sarebbero rientrati anche gli occupanti del tavolo. La situazione si era fatta spinosa, Dimitriy lanciò uno sguardo alla bionda sedutagli accanto e sorrise appena.
    Non hai voglia di sgranchirti un po’?
    Le domandò indicando gli omaccioni, troppo pieni di testosterone per prendere sul serio una ragazzina... sarebbe stato un gioco da ragazzi per lei mandarli tutti al tappeto. Come premio probabilmente le avrebbe raccontato il resto della storia e ormai lei lo sapeva bene... al suo capo piacevano parecchio le prove e amava mettere continuamente alla prova i suoi sottoposti. Così, per tenerli sempre pronti a qualsiasi evenienza. Ovviamente anche il russo era pronto ad entrare in azione, ma in quel caso non ci sarebbe stato gusto e tutto si sarebbe concluso in una manciata di secondi.

     
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    Tradizioni da taverna



    Luogo: Bloodrunner - Taverna Comune



    Dimitriy le fece segnò di non andare avanti, aveva completamente perso l'attenzione dalla discussione e..da lei. Non fraintendete, è solo che le viene il sangue al cervello quando qualcosa la ignora.
    Quando fa così gli tirerei un pugno, cazzo! - "Grr.." - si lasciò cadere nuovamente sulla sedia, incrociando le braccia e accavallando la gamba destra su quella sinistra. Poi anche lei seguì la scena, che a suo parere sembrava il classico caso di rissa in arrivo. Un individuo piuttosto basso, un nano, un gnomo..che ne sa lei, sembrò rischiare la pelle a causa di un uomo alto e muscoloso, contraddistinto da un anello al naso e una cresta verde. Quest'ultimo sembrò molto infastidito dal cantare e dal suonare del primo, tanto da minacciarlo. Alison smise di guardare, si stava davvero innervosendo, mica Dimitriy le aveva chiesto di uscire semplicemente per passare il tempo a non far nulla, vero? Questo si chiama usare la gente e se Alison avesse avuto la certezza di ciò, se la sarebbe presa molto, molto..molto!
    "Oh andiamo! E' più importante il lavoro o assistere ad una cagata del genere??" - blaterò senza gridare, poi una figura e un rumore forte sul tavolo. L'individuo di bassa statura era sfuggito al suo inseguitore e si era piazzato sopra il loro tavolino.
    "Ma che..?" - stava per imprecare, quando lo gnomo si scusò fraintendendo i motivi del loro incontro alla taverna. Dimitriy, al contrario della bionda, rimase totalmente tranquillo, senza scomporsi, più curioso che mai nel seguire la scena. Decisamente il tipo di persona che si rende invisibile e in disparte e da lì osserva tutto e tutti, specialmente le occasioni particolari come quelle. Lo sconosciuto suonatore imbracciò una balestra..a torte?
    Una torta? - guardò incredula e quello ne sparò una che andrò dritto in faccia al molestatore, incrementare sostanzialmente la sua rabbia e il suo rancore nei suoi confronti. Il suonatore pareva invece divertito e non perse occasioni per prendere in giro il bestione, più a fatti che in parole. L'uomo chiamò a sé i suoi quattro amici e i suoi intenti furono ben chiari: vendetta. Alison sospirò, poiché il bersaglio si trovava accanto a loro e, molto probabilmente, sarebbero stati messi in mezzo alla rissa in arrivo. Lo stesso Dimitriy la guardò, sorridendo, e la "invitò" a divertirsi.



    "Nonostante non sia quel genere di appuntamento.." - disse guardando lo gnomo, poi i suoi si posarono sul gruppo - "Ammetto che sai come si tratta una signorina del mio calibro, complimenti!" - e si rivolse verso il biondo ricambiando lo sguardo. Ora immaginate bene la scena, la ragazza mantenne la sua posizione per un secondo, quello dopo si scompose e si alzò improvvisamente in piedi.
    "Levati tappo!" - spinse via lo gnomo dal tavolo, poi attivò le Ember Celica con un rapido, semplice e controllato gesto con gli avambracci. Con una mano afferrò l'unico sostegno del tavolo rotondo, lo sollevò davanti a sé ad altezza petto, poi mollò e con l'altra mano sferrò un potente pugno al tavolo. Si udì un rumore più lieve di un colpo da fucile e il tavolo finì contro i due uomini ai lati di quello centrale.
    "Se vuoi divertirti con me fa pure!" - portò indietro il gomito sinistro, così da far uscire il bossolo. Quasi sembrò che quel momento fosse vissuto a rallentatore, Alison cominciava ad avvertire una sensazione di adrenalina particolarmente piacevole, aveva modo di fare a botte senza pagare alcun tipo di conseguenza penale..è solo una classica rissa, si sarebbe dileguata come tutte le volte.
    "Ultima possibilità- D'accordo tutti miei!" - ruotò di un quarto il busto, portando un braccio puntato verso le spalle, seguì la gamba per completare la torsione, e trovarsi così a guardare il gruppo col viso, mentre il corpo dava il suo profilo. Un pugno a vuoto in direzione contraria agli uomini rissosi, così da sfruttare il rinculo e ridurre immediatamente le distanze. Il più grande, quello con la cresta, si trovò davanti questa tenera, forte e caparbia ragazzina dai capelli biondi accesi. Reagì, fregandosene del sesso del suo avversario, che maleducato! Alison si abbassò, evitando un gancio selvaggio, poggiò la destra sul ginocchio sinistro dell'altro e menò un pugno con la mano libera sulla stessa gamba. Si sollevò leggermente e sferrò un pugno destro curvato contro la spalla opposta, quella mossa per tentare di colpirla e che ormai era tornata nella posizione originaria. L'uomo, per il colpo alla gambe, inevitabilmente dovette piegarsi spostando il peso verso la gamba colpita, rischiando di cadere. Il colpo alla spalla quasi servì a raddrizzarlo, la bionda fece un mezzo giro su se stessa e il gallo si trovò a impattare la sua guancia sinistra contro un gomito. Infine Alison terminò il giro su se stessa regalando un ultimo e preciso montante sotto al mento che chiuse, al momento, il loro scontro individuale. L'espressione compiaciuta dipinse il viso della pugile, lo sguardo da sbruffona e arrogante non mentiva e si avventò sul quarto uomo con un doppio pugno congiunto contro il petto, atto ad attivare i bracciali e a far volare letteralmente via l'ennesimo che sottovalutò la giovane per l'apparenza.
    "Hasta la vista!" - così presa da se stessa, anche lei fece l'errore di sottovalutare i suoi "temibili" avversari, non si dice troppo, giusto un pochino. Qualcuno la colpì alla schiena rompendole una sedia, la povera ragazzina fu costretta a poggiare un ginocchio sul pavimento, ma il suo animo e la sua volontà erano troppo superiori per abbatterla totalmente con quell'atto imperdonabile di codardia! In sintesi..cominciò un putiferio, gente di qua, gente di là, tutta la taverna cominciò a riempirsi sempre più di uomini e, forse, anche donne intenti a picchiarsi tra loro, chi per ragioni, chi per questioni personali, chi semplicemente per divertimento, come Alison.

    Stato Mentale: Normale - Woo! Volete le botte? Arrivo!
    Stato Fisico: Normale - Impatto alla schiena
    Energia: 85%
    Armi: Ember Celica - Colpi: 10 + 10
    Passive:
    The Brawler [Passiva di 25% in Forza, Destrezza, Resistenza e Velocità]
    Attive:
    CITAZIONE
    Nome: Recoil
    Tipologia: Supporto - Offensiva
    Raggio: 5 metri - 7 metri
    Descrizione: Alison sfrutta il rinculo di un colpo di proiettile per eseguire uno scatto di alcuni metri. La direzione sarà opposta allo sparo, può usufruire dell'abilità bersagliando oggetti solidi o a vuoto. In questo modo è capace di spostarsi rapidamente verso il nemico o allontanarsi da esso, inoltre può eseguire spostamenti verticali colpendo sotto di lei. Può raddoppiare la distanza usando due volte la stessa abilità.
    Una variante offensiva permette ad Alison di sparare un colpo a vuoto o a una superficie per raggiungere un nemico e colpirlo con un pugno, come un treno, volendo può sparare o utilizzare una seconda tecnica al termine di questa.
    [Consumo: Basso][Consumo: Medio - Danno Fisico: Medio][Basso]

    Nome: Stellar Impact
    Tipologia: Offensiva
    Raggio: Melee
    Descrizione: Attraverso le Ember Celica e ad una distanza ridotta dall'avversario, Alison colpirà il nemico con un particolare pugno devastante. Stenderà per bene il braccio e resterà in quella posizione fino allo sparo automatico, il colpo generato sarà in grado di respingere ulteriormente il bersaglio facendolo letteralmente volare via, nel caso in cui si tratti di un montante, o semplicemente di farlo slittare a buona distanza da lei.
    [Consumo: Medio - Danno Fisico: Medio - Raggio: 7 metri]
     
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  7. Holand
     
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    Non importa in quale piano fosse finito, vi erano certe tradizioni rispettate ovunque. Seppur totalmente diversa dalle taverne frequentate quando si trovava nel Faerun, alcune cose non erano affatto cambiate. Sembrava come se alle persone piacesse veramente molto potersi prendere a pugni, così senza un reale motivo in fin dei conti. Probabilmente gran parte della colpa era dovuta alla birra, la famigerata bevanda alcolica capace di farti perdere letteralmente la testa. E Badger lo sapeva bene poiché l'alcol non riusciva affatto a reggerlo molto, specialmente quando si trattava di birra nanica poiché da quel poco che ricordasse, dopo averne bevuta una, finì per cantare a squarcia gola una sottospecie di componimento ed elogio al suo amico coboldo Vorastrix. Di quella canzone, ricordava unicamente il ritornello, ovvero "Il mio amico Vorastrix, è il migliore del mondo. Un coboldo vecchio e cieco." Ma preferì non divagare troppo nei suoi nostalgici ricordi, preferendo concentrarsi su ciò che aveva davanti.
    Aveva dato il via ad uno spettacolo niente male in fin dei conti, ma si sentiva insoddisfatto poiché in fin dei conti, non era veramente riuscito a compiere uno scherzo degno della sua nomea, qualcosa che fosse paragonabile ad una sua azione già compiuta, come l'inondare i sobborghi e il porto della sua città natale, Waterdeep di liquami riuscendo letteralmente a far saltare in aria le fogne. Nessuno -tranne lui- aveva rischiato la vita in quello scherzone ben riuscito e probabilmente, avrebbe provato prima o poi a fare qualcosa del genere. Intanto sembrava che i suoi ipotetici "alleati" avessero deciso di dargli manforte. Non che lui stesse cercando aiuto poiché alle brutte sarebbe diventato invisibile per darsela a gambe levate, ma era sempre piacevole vedere come qualcuno finisse per fare il lavoro al suo posto... Dopotutto le menti acute come lui erano indirizzate verso compiti intellettuali, non sul mero pestaggio. Finì per essere spostato un po' in malo modo dalla ragazza tutto pepe, ma poteva capirla, sembrava quel tipo di persona interessata unicamente a tirare un pugno sulla faccia di qualcuno e di fronte a un rissa, il richiamo dei pugni doveva essere forte. In quel momento però si concentro sulla figura calma e riflessiva di fronte a lui. Troppo calmo quel ragazzo per i suoi gusti poiché da Gnomo, non era un grande amante della serietà in generale, ma la sua faccia aveva qualcosa di conosciuto. Si sa, le conoscenze di un bardo sono assai estese e per questo, è raro che qualcosa sfugga alla sua memoria poiché interessato a conoscere sempre nuove cose al solo scopo di ampliare i suoi racconti.
    In poco tempo riuscì a ricordare, una faccia come quella difficilmente si poteva dimenticare, specialmente se vista su un volantino di ricercato. Vai capire quale divinità burlona lo avesse spinto a incontrare un mercenario del calibro di Dimitriy Kozlov. Di sicuro era una di quelle occasioni fin troppo ghiotte per il piccolo -di altezza ma non di età eh!- bardo.

    "Ma guarda un po', non capita tutti i giorni di trovarsi in taverna con un mercenario ricercato nel presidio errante!"

    Sicuramente non le cose più adatte da dire vista la situazione, ma sicuramente nessuno avrebbe prestato attenzione a Badger o almeno alle sue parole. Voleva valutare come il mercenario avrebbe reagito alle sue parole, se fosse riuscito a smuoverlo un po' siccome sembrava poco propenso a mostrare emozioni. Un vero peccato tra l'altro, con quel faccino sicuramente non avrebbe avuto problemi nel conquistare il cuore della fanciulla violenta... Ma il buon Badger, avrebbe potuto dargli qualche dritta, insegnandogli magari anche la giusta canzone.

    "Ma guarda un po' la giovane fanciulla! Sembra che a lei piaccia menare le mani. E perché non accompagnare i suoi pugni con una ballata in suo onore? Ps. Puoi provare a ricantargliela tu se vuoi eh. Di solito le mie canzoni hanno successo con le donne."

    L'ultima parte la disse abbassando lievemente il tono della voce, così che solo il mercenario potesse realmente sentirlo. Alla fine era vero, nel Faerun con la sua voce capace di far scendere dai loro piani entità celestiali per congratularsi della sua bravura, riusciva anche a infrangere il cuore di qualsiasi donzella se cantata la giusta canzone.

    "Ma guarda un po',
    sembrava una dolce e tenera ragazza,
    riccioli d'oro e sorriso sgargiante.
    Oh sì, davvero un viso d'angelo!

    Eppure quando apparvero i cinque rissosi orsi spelacchiati,
    eccola lì!
    Pronta a tirare pugni come se un domani non ci fosse.

    La dolce fanciulla dorata, ballò e tanto innocente non più sembrò~"


    Ovviamente aveva già ripreso il suo fedele mandolino tra le mani così da poter accompagnare le sue grandi doti canore. Alla fine non gli dispiaceva poi così tanto come la canzone stesse venendo, ma poiché inventata sul momento, probabilmente necessitava di qualche modifica.
     
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  8. _MajinZ_
     
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    Alison non si fece pregare e come era ovvio che fosse seguì l’invito del suo superiore, buttandosi senza pensarci due volte in mezzo alla rissa... una rissa alla quale il responsabile del trambusto badava bene ad unirsi. Probabilmente era meglio così, anche se a giudicare da un primo sguardo non sembrava uno sprovveduto, di sicuro aveva più di un asso nella manica. Essendo un bardo, non poteva essere altro, aveva ovviamente dei gusti differenti e senza preoccuparsi troppo continuò a cantare, anche quando la biondina lo spinse via. E lanciò via anche il tavolo. Dimitriy rimase per un attimo fermo con i gomiti poggiati, come se il tavolo ci fosse ancora, incrociando poi le braccia al petto.
    Ad ogni modo il piccoletto ci mise poco a mostrare le sue vere doti, andando a toccare un tasto che non in molti conoscevano. Lo gnomo infatti lo chiamò per nome ma non solo, a quanto pareva infatti era entrato in possesso di uno di quei manifesti dove campeggiava la faccia dell’assassino, rilasciati dopo la guerra civile in quel di Laputa. La cosa ovviamente insospettì il biondo, che aggrottò subito la fronte fissando l’omino con interesse... non aveva usato un attacco psionico, visto che se ne sarebbe accorto, eppure sapeva molte cose delicate. Bisognava indagare.
    Prima però bisognava sedare quella rissa, così il russo si alzò dalla sedia e con poche mosse mirate mandò a nanna tre dei cinque brutti ceffi, ricevendo un grandissimo applauso dal locandiere che forse poteva salvare ancora qualcosa. Per fortuna la cosa passò abbastanza in sordina, quindi gli altri avventori continuarono a bere e festeggiare, mentre Dimitriy aveva qualcosa da dire all’omino... perciò gli fece segno di raggiungere un altro tavolo, questa volta situato in una posizione strategica. Si sedette quindi, attendendo il tizio per poi iniziare immediatamente a parlare.
    Non so chi tu sia, ma vorrei capire le tue intenzioni.
    Il modo in cui hai ottenuto l’informazione non mi interessa, ma è bene che essa non diventi di dominio troppo pubblico.

    Il tono del biondo era calmo, rilassato, alla fine non era poi così preoccupato. Sapeva bene come mettere a tacere qualcuno che pretendeva troppo, ma prima di passare ai fatti bisognava capire le intenzioni del proprio interlocutore.



    Edited by _MajinZ_ - 24/2/2015, 18:16
     
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    Non serve descrivere per bene come si stava svolgendo la rissa. A dire il vero, era piuttosto calma, bene o male nessuno si era fatto coinvolgere, anzi gli spettatori si dividevano tra chi era semplicemente curioso di vedere il risultato e chi invece rimaneva con un'espressione da ebete col sorrisetto sperando in qualcosa di ben più pericoloso della semplice rissa. Magari tra quelli c'era chi trovava interessante la figura della lottatrice..sbaglio o non si vede spesso una donna di quel tipo a picchiare la gente nei locali? Alison si rialzò, come se niente fosse, ignorò il dolore, il sorriso e lo sguardo di sfida non promettevano nulla di buono per gli avversari. E quando si stava preparando per un altro violento assalto, ecco che le sfreccia davanti una figura inconfondibile che sistemò in quattro e quattr'otto quello che colpì rompendole la sedia e i due che aveva scaraventato all'inizio la stessa bionda. Come la prese la ragazzina? Tra stupore e fastidio. Indubbiamente aveva dato prova di essere un abile combattente, probabilmente esperto in qualche tipo di trucco da assassino, pochi colpi, silenziosi, precisi ed efficaci, l'opposto del casino che piaceva tanto ad Alison.
    "Fine dei giochi, eh..?" - commentò, sospirando, come una bambina dopo che il papà le aveva imposto di fare qualcos'altro e..la bambina non poté altro che accettare e eseguire.
    Che stronzo, non avevo bisogno di aiuto! - e quando il biondo si girò per tornare dal tanto strano e curioso gnomo che era riuscito ad attirare la sua attenzione con così poco, Alison continuò a fissarlo quasi maledicendolo per tutto il suo tragitto. Sospirò nuovamente e posò lo sguardo sui tre poveri rissosi, non pareva avessero particolari ferite, ma l'espressioni sui loro volti dava ben chiara l'idea del dolore che stavano provando.
    Pure gli applausi! - forse un pochino di invidia ce l'aveva, era stata completamente ignorata, evidentemente qualcuno l'aveva scambiata per la causa della rissa..e forse non aveva torto. Oppure semplicemente perché non aveva stesso immediatamente gli avversari con la stessa efficacia cui aveva agito Dimitriy. Poco male, fece per andare, quando vide i due, cui si era data tanto da fare per fargli sentire il calore del pavimento, tentare di rialzarsi. Nemmeno il tempo per formulare un pensiero che già la bionda si avvicinò al duo.
    "No no no!" - disse loro piegando leggermente in avanti il busto, accompagnò quell'ordine intonato con il chiaro gesto dall'omonimo significato dell'indice, mentre con l'altra mano indicava i tre caduti in battaglia. Divertente come si concluse la scenetta, uno guardò l'altro, l'altro rispose e insieme decisero di far finta, almeno per qualche secondo, di essere k.o., svenuti o incapaci di rialzarsi. Alison rivolse loro un sorriso esagerato che si spense subito non appena tornò dritta, riportò le Ember Celica in forma bracciali, girò i tacchi e tornò a passo costante verso il tavolo. Si fermò, un po' spaesata e dolorante, si guardò intorno e vide il biondo e lo gnomo su un altro tavolo. Realizzò che aveva privato loro del precedente tavolo, poi riprese a camminare, ogni tanto sbuffando per il piccolo dolore alla schiena. Sapete com'è, quando si è immersi nel combattimento quasi pare che il dolore sia meno intenso, ma appena tutto termina, ecco che il fuoco ribolle più forte di prima.
    "Erano miei, non posso nemmeno divertirmi!" - si lagnò senza guardare i presenti, prese la sedia libera davanti a lei, la girò al contrario e si sedette tenendo, per forza, le gambe divaricate. Appoggiò i gomiti al bordo dello schienale e sopra questi il mento, spostando lo sguardo da uno all'altro con un'espressione piuttosto annoiata.
    Informazione? - non s'intromise, non ancora, gli occhi sembrarono riprendere vita e l'interesse crebbe nella ragazza, interrogandosi più volte cosa ci fosse d'interessante in un gnomo suonatore. Però Dimitriy parve piuttosto calmo, come suo solito, nonostante le parole fecero capire che c'era qualcosa di fondamentalmente importante sotto. Volete forse far credere ad Alison, che questo incontro fu premeditato?

    Stato Mentale: Normale - Dimitriy, ladro di merda
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    C'era da aspettarselo che il mercenario e la sua compagna, riuscissero con facilità a sgominare una banda di rissosi ed ubriachi uomini di così bassa risma. Gli energumeni avrebbero pure potuto vantare un fisico poderoso, ma sicuramente peccavano di acume e questo segnò la loro rovina. Badger invece rimase perfettamente fermo a gustarsi la scena, divertito d'averla fatta franca per l'ennesima volta. Inoltre le sue parole sembravano aver suscitato interesse da parte di Dimitriy. Non sapeva dire se fosse realmente una cosa buona o no. Dopotutto dire a una persona appena conosciuta, di come fosse al corrente dell'elevata taglia sopra la sua testa, avrebbe potuto far mal pensare seppur in fin dei conti, se intendeva fregarlo, non avrebbe fatto finta di non sapere nulla? Alla fine le intenzioni di Badger erano tutt'altro che maligne verso il biondo mercenario. Era curiosità e spirito per l'avventura a muoverlo, non la fame per l'oro di quale non era poi così avido.
    Quindi senza alcuna esitazione decise di andare al tavolino scelto dal ragazzo, sedendosi e aspettando anche l'arrivo della giovane e rissosa bionda.
    Sicuramente una delle qualità di Dimitry, non era l'allegria. Fin da quando l'aveva notato, non notò mai sul volto del ragazzo una lieve espressione di sorriso o un cambiamento di carattere evidente. Si comportava in maniera calma, fredda e totalmente distaccata... Una persona alquanto noiosa stando a paragonarla alla sua amica la quale appariva molto più focosa di carattere... O forse semplicemente fin troppo irascibile.
    Puntò dritto al nocciolo della questione, chiedendo a Badger come fosse venuto a scoprire determinate informazioni. Cosa che in un certo senso lo sorprese. Aveva già detto d'essere un bardo o comunque lo aveva lasciato intendere e quindi, non era forse lui l'uomo -o lo gnomo in questo caso- adatto a ottenere con facilità informazioni in fin dei conti neanche così troppo ben celate?
    In fin dei conti Badger non aveva nulla da perdere e si fidava di quei due siccome senza esitare lo avevano aiutato e per questo, non vide alcun problema a rispondere al mercenario.

    "Oh ma è molto semplice, mi è bastato solo cantare qualche bella canzone, bere in allegre compagnie e tenere le orecchie bene in ascolto. Una parola da una parte, una dall'altra e poi utilizzando un po' di acume non c'è voluto molto a mettere in ordine tutti i tasselli. Quindi sì, conosco -in parte- la sua identità Dimitriy Kozlov."

    Disse sagacemente il bardo mentre ordinò una pinta di birra per potersi dissetare le labbra. Cantare e parlare gli mettevano sempre sete e lui, era tipo che abusava spesso di entrambe le cose.

    "Ma che sbadato, lasciate che mi presenti! Badger, Zolkof, Vanaru, Aeurus detto "Il Folle", Terrore di Orsi e Dildo. Bardo dalla soave voce. il migliore in tutto il Faerûn. Nonché ovviamente eroe e avventuriero."

    Accennò un lieve sorriso agli indirizzi di entrambi i suoi bizzarri nuovi amici, ricordandosi subito dopo d'essersi dimenticato di aggiungere altro.

    "Ah ma non temete, non sono interessato a riscuotere la vostra taglia. Di oro ne ho a sufficienza... Nella mia accademia di bardi... Faerûn. Perché modestamente oltre che gran bardo, sono anche un formidabile maestro e da ogni angolo del mondo accorrono nella mia accademia chiedendomi d'insegnare loro l'arte della musica. E pensare che tutto cominciò quando una mezzadrow, sentendo la mia sublime voce decise di seguirmi come mia allieva. Immagino che ora vogliate sapere cosa sia un drow vero? Beh avete presente gli elfi? Simili di aspetto tranne la pelle quasi del tutto nera e i capelli albini, inoltre vivono sotto terra e venerano una malvagia dea ragno... Ma immagino forse non conosciate neanche gli elfi. Beh gli elfi sono creature solitamente simile agli uomini di bell'aspetto, con lunghe orecchie a punta."

    Dava per scontato che fosse suo compito informare gli altri in quanto non solo dotato di talento artistico, ma anche di una vasta conoscenza in qualsiasi campo data la sua brillante mente. Peccato che non sia così saggio da capire quando dover comportarsi da perfetto saccente e quando invece necessitava di trattenersi con le parole.
     
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  11. _MajinZ_
     
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    Nella sua vita Dimitriy aveva avuto a che fare con un vasto numero dei persone, molte delle quali avevano delle intenzioni non proprio gentili e spesso avevano il compito di ucciderlo. Ma forse per la prima volta dopo anni, aveva incontrato qualcuno che seppur a conoscenza di dettagli delicati, non aveva secondi fini se non quella di aggiungere pepe alle proprie canzoni. Nell’ambiente dei cacciatori di taglie poi era inevitabile che il proprio nome fosse conosciuto, soprattutto quando un ricercato valeva una simile cifra... insomma, poteva far gola a chiunque.
    Il ragazzo comunque annuì, le parole del nano sembravano sincere e una volta tanto gli faceva piacere non dover tenere la tensione alta, potendo così rilassarsi un po’ per affrontare una normalissima conversazione tra adulti. Un bardo poi non l’aveva mai incontrato, conosceva al massimo dei cantanti di strada ma nessun esponente di quella casta di musicisti che aveva un posto di riguardo in ogni fiaba o racconto fantasy che si rispetti. E anche su Endlos, con tutte le sue stranezze, era difficile incontrare un cantastorie nel vero senso della parola.
    Credo che Badger possa bastare, non trovi?
    Tanti nomi, troppi nomi: non se li sarebbe mai ricordati tutti. E poi c’era qualcosa di sbagliato in quei nomi, cosa significava terrore di Orsi e Dildo? Il biondo quasi rabbrividì, non ne voleva proprio conoscerne il significato... certe cose era meglio ignorarle e andare avanti.
    Penso che ci siano degli Elfi qui, non molti ma qualcuno si trova.
    Rispose Dimitriy dopo la lezione riguardo gli elfi. Bisognava ammettere che Badge era un uomo... un nano loquace. A proposito: che diamine era lui?
    Lei comunque è Alison.
    Disse il sicario indicando con un cenno del capo la biondina, evidentemente delusa per aver perso i suoi compagni di giochi... ma di sicuro si sarebbe rifatta presto, giusto il tempo per quei poveracci a terra di riprendersi e chiamare degli amici.
    Tu cosa sei? Un nano?
    Domandò infine l’assassino che ancora non aveva inquadrato il suo interlocutore: era basso ma non tozzo, quindi gli mancava qualche dettaglio per scoprirne la razza.

     
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    Luogo: Bloodrunner - Taverna Comune



    Chi poteva mai essere realmente Dimitriy Kozlov? Alison era più che sicura di saperne molto poco, già dal loro primo incontro aveva percepito l'incredibile esperienza da assassino che doveva portarsi alle spalle. Dunque, era evidente che avesse avuto un passato complesso, pieno di scontri, uccisioni e fughe. Dimitriy pareva appartenere a quella categoria di persone che venivano ricordati per una qualche azione criminale, riconosciuti e costretti a fuggire per cercare una nuova vita. Evidentemente era così che si era unito agli eversori..o forse tutto era successo già da quando ne faceva parte, era un po' difficile spiegare la vertiginosa salita sulla piramide sociale in così poco tempo per un individuo giovane come lui. Aveva più anni di Alison, questo è certo, ma dopotutto non era nemmeno vecchio. Non era però da escludere un riconoscimento grazie ad un qualche suo talento. Comunque sia, l'uomo basso aveva quell'aria..quell'espressione di chi sapeva ogni cosa. La curiosità di Alison non poté che aumentate. Presto si dimenticò di ciò che era successo e del piccolo fastidio provato per aver terminato subito il suo tempo a disposizione per divertirsi..non certo per colpa sua, sarebbe meglio dire che gli avversari avevano esaurito il loro di tempo.
    Badger..Zolfo..Vana..Folle..Terrore dei Dildi? - ovvero Badger, espresse il suo complesso nome male interpretato dalla bionda e recepito in modo assolutamente pessimo con una conservazione della memoria altrettanta pessima..non certo danneggiata. Non poteva ricordare tutti quei nomi, lo stesso Dimitriy lo fece notare proponendo per il primo nome. Alison avrebbe mantenuto il soprannome già espresso, molto più corto e facile da pronunciare e, sopratutto, ricordare.
    Ha detto proprio taglia! - Alison si tirò su con la schiena poggiando le mani sullo schienale di quello davanti a sé, poiché girata. Il suo sguardo passava da uno all'altro, come se non fosse presente sulla scena e fu alquanto sorpresa, nonostante in fondo se l'aspettava, ed era innegabile che la stessa bionda ci fece un pensierino a riguardo. Tornò ad appoggiare le braccia incrociate sulla superficie del tavolo, mentre il mento andava a infossarsi nella buca creata con le labbra coperte dall'intersezione delle due braccia. Cambiò bruscamente argomento con una naturalezza che Alison stentava a seguire il filo logico, che naturalmente non c'era..non in quel autoproclamato bardo, su cui nessuno aveva nulla da ridire. Passò a parlare di una parte della sua vita fino a spiegare loro cos'erano gli elfi. Alison non è certo conosciuta per la sua cultura, anzi..sa veramente poco, lui vede tutti in grandi sottogruppi etnici che condividevano vari dettagli. Però spesso non conosceva il nome della razza di sottogruppo. In pratica Badger era andato completamente fuori tema e, furbescamente o non, anche Dimitriy lo seguì nel discorso. Dimitriy era una persona intelligente, era molto furbo ed evidentemente non voleva seguire l'argomento, non è un tipo da farsi abbindolare dalle parole altrui, il biondo al contrario le sfrutta.
    "Hola tappo!" - sollevò subito la mano dritta salutando quasi le avessero impartito un comando automatico. Alison sbadigliò..quello strano individuo affine all'arte del cantare era alquanto dispersivo e in parte noioso. Si ricompose in fretta e tornò a guardare col viso seminascosto dalle braccia con l'aria di un cagnolino che attendeva di venir premiato con un croccantino. Sbuffò con le narici, tornò eretta sulla schiena, per quanto fosse possibile seduta in quella posizione. Sollevò un braccio e tirò una pacca sul tavolo cercando di attirare l'attenzione. Guardò Badger e poi Dimitriy e poi Badger di nuovo.
    "Cosa cazzo vuoi?" - domandò con un'espressione e un tono di voce tranquilla. Dimitriy poteva essere bravo quanto voleva, ma stavolta Alison non voleva distrarsi o distogliere l'attenzione sugli obiettivi del bardo, che includeva l'aggiunta di ulteriori dettagli nei riguardi di Dimitriy. La curiosità e la necessità di soddisfare il piccolo desiderio di conoscenza fu sufficiente a mantenere la sua concentrazione nel focus. Sapere di più sul suo superiore, sull'assassino che si era intrufolato in casa sua..su Dimitriy era una necessità. Lei voleva sapere di più.

    Stato Mentale: Normale - Manteniamo l'argomento, grazie!
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    Edited by "Gerik" - 10/6/2015, 22:33
     
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    Chissà perché gli umani o chiunque non fosse uno gnomo o conoscesse le loro usanze, finisse il più delle volte per assumere strane espressioni quando si presentava. Eppure non faceva altro che dire i suoi nomi, che colpa poteva averne se le tradizioni gnomiche lo portavano ad averne così tanti? Per questo a vedere l'aria del tutto attonita della fanciulla e a sentire le parole di Dimitriy, provò l'infrenabile desiderio di dover fornire loro la giusta spiegazione.

    "Immagino non sappiate che uno gnomo è sprovvisto di cognomi ma quando nasce, ogni abitante della comunità è solito dare a lui un nome o un soprannome. Per uno gnomo avere molti nomi è sinonimo di grande vanto! Ma potete semplicemente chiamarmi Badger. E penso di aver anche risposto alla domanda su cosa sono e per mia fortuna, non uno di quei nani tutti attaccati alle loro tradizioni e al vivere sotto terra."

    Risposte frettolosamente sorridendo poi agli indirizzi della ragazza poiché il mercenario aveva deciso di presentarla. In effetti al momento, la fanciulla sembrava fin troppo silenziosa dato il suo temperamento -apparentemente- irascibile.

    "Lieto di fare la sua conoscenza signorina Allison. Devo ammettere che dato il temperamento dimostrato, lei è Dimitriy formate davvero un'insolita coppia!"

    Non intendeva affatto che stessero insieme, ma si rese conto solo dopo aver finito di parlare che magari i suoi interlocutori avrebbero potuto fraintendere le sue parole. Non che fosse qualcosa di realmente importante, semplice dettagli tecnici ben poco utili.
    Stranamente sembrò che fosse Alison ad essere più interessata a cosa passasse per la mente a lui piuttosto che Dimirtriy, il quale aveva più di un valido motivo per sospettare di lui. Ma in fin dei conti aveva per davvero dei secondi fini? Assolutamente no! Era vero che Badger avesse sentito girare alcune voci riguardo a Dimitriiy, ma dopotutto l'incontro fù del tutto casuale e poiché lui ambiva a conoscere o far parte di gruppi di persone destinate a compiere gesta eroiche e restare quindi impressi nella storia, non poteva fare a meno di non poter sprecare un'opportunità così gustosa!
    Inclinò la testa, guardando con aria perplessa la ragazza, andando poi a sorseggiare un po' della birra ordinata... Non essendo tanto capace a gestire l'alcol, sapeva bene di doverci andare piano.

    "Ma il piano migliore che ci si possa aspettare no? Comporre le miglior canzoni di gesta eroiche di sempre, e vivere il maggior numero d'avventure finché mi resta fiato nel corpo! Cos'altro dovrei desiderare nella vita? E il nostro amico qui, questo freddo mercenario di nome Dimitriy Kozlov, sembra essere proprio la persona giusta per ottenere certe cose. Dopotutto anche se non sembra, ho girato in lungo e in largo Endlos e ora, sono pronto a fare la mia parte!"

    Rispose con estrema sincerità abbozzando un sorriso sornione sul volto. Non aveva nulla da nascondere al momento e di certo, gli interessava unicamente far baldoria!
     
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  14. _MajinZ_
     
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    Le conoscenze di Dimitriy nei confronti del fantasy erano piuttosto scarse, però ricordava qualcosa e in effetti i nani erano molto più tarchiati, sembravano quasi schiacciati dal terreno sotto il quale vivevano, mentre Badger era semplicemente più basso della media e non aveva quel brutto carattere tipico della razza simile ma non identica. Comunque era interessante venire a conoscenza delle usanze di ogni popolo e quel piccolo uomo doveva essere davvero importante per avere così tanti nomi e nomignoli. Possibile che una persona così importante, un insegnante, girasse semplicemente di bettola in bettola solo per esportare la propria musica? Il biondo non sapeva se fidarsi, qualcosa non tornava.
    Sorvolò sulla questione coppia, anche perché aveva capito il senso della cosa... ma non era sicuro che Alison afferrasse subito la cosa. Comunque l’assassino ascoltò con attenzione, come suo solito, percependo la voglia di avventura nascosta dietro quelle parole e lui sapeva bene come sfruttare simili ambizioni. Era una questione di interessi, Dimitriy aveva in mente dei progetti importanti e emozioni come quelle di Badger o della stessa Alison potevano tornare incredibilmente utili... perché mettevano il cuore in tutto quel che facevano.
    Beh, non nego che uno con le tue capacità possa fare strada, non solo nel mondo dei cantori.
    Aveva tutte le doti per essere una buona spia: attirava l’attenzione quel tanto che bastava ma poteva anche passare inosservato. Essere un bardo poi lo metteva in una posizione di vantaggio, costringendo gli altri ad abbassare la guardia e magari lasciarsi sfuggire qualche parola di troppo, distratti da una voce melodiosa e una musica coinvolgente. Però ciò poteva anche essere pericoloso... sapeva tante cose, reclutarlo subito poteva essere un errore. Serviva prima qualche prova per testare la sua lealtà.
    E si, potresti tornarmi utile.
    Aggiunse poi il biondo sinceramente, era vero quel che diceva.
    Che ne dici di fare un accordo? Raccogli informazioni per me e io ti ricompenserò generosamente. Sono sicuro che non avrai problemi a destreggiarti tra bettole e ubriaconi.
    Dimitriy fece quindi la sua proposta, una persona del genere era meglio tenersela stretta piuttosto che lasciarla a piede libero e magari ritrovarsela contro. Quando avvenivano questi incontro, era sempre meglio prendere la palla al balzo e mettersi in una posizione di vantaggio nei confronti dei propri nemici... e quelli del russo erano davvero tanti.

     
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    Luogo: Bloodrunner - Taverna Comune



    Sbadigliò Alison sbattendo ripetutamente la mano sul tavolo delicatamente, come per cercare di dire qualcosa inutilmente, poiché impedita dall'assopimento in corso. Il fatto è che cominciava a non reggere Badger, parlava decisamente troppo, assurdamente troppo. Ogni tema, ogni argomento, trovava la scusa per fornire spiegazione senza considerare se chi aveva di fronte conosceva o meno l'oggetto della discussione, dunque non importa la conoscenza o cultura, chiunque doveva sorbirsi quella marea di parole quasi accatastate creando ridondanza e fastidio nell'ascolto. Alison si tirò indietro tenendosi saldamente con le mani sul bordo delle assi laterali della sedia mentre il suo sguardo volgeva verso l'alto col collo ben tirato. Ebbe l'occasione di guardare per un attimo il resto del locale capovolto, poi avvertì un improvviso movimento della sedia e, con timore e spavento causato sul colpo, si rimise nella posizione originaria promettendo a se stessa di non rifarlo più.
    Basta! - appoggiò nuovamente il mento tra le braccia incrociate, a loro volta sulla superficie del tavolo, anch'esso in legno. Dopotutto il locale aveva un'aria rustica e, per questo, gradevole, nonostante ad Alison piacevano di più i pub o qualsiasi cosa avesse musica, una sala da ballo e avesse..un design molto più futuristico. Tipico del Bloodrunner, insomma. A Dimitriy invece pareva piacergli tutto ciò che avesse un'aria più antica, decisamente in linea col suo pensiero tradizionalista. Guardava il nano quasi si stesse riparando da lui, non si era scomposta, però la postura abbassata dava più o meno quell'impressione. Poi con la mano e l'apposito simbolo, faceva finta di spararlo.
    Bang bang! - ogni tanto pensava di alzarsi di scatto e buttar giù il tavolo dalla noia. Non sopportava le persone che parlavano troppo..per ore, senza fermarsi, lingue instancabili. A Alison piacciono i tipi diretti, che vanno al sodo e, specialmente, che agiscano quasi senza pensarci, d'istinto..poi se qualcosa andava storto, la bionda, con sfrontatezza, si sarebbe permessa di tirare sgridate in nome della prudenza..che tipa.
    Insolita..coppia? - "Cosa?!" - si alzò dunque sbattendo le mani sul tavolo, come chiunque poteva immaginare..aveva frainteso il significato, probabilmente per via di ciò che era stato detto durante i primi secondi del loro incontro.
    "Che cazzo hai nel cervello?!" - puntandogli il dito contro, indicando proprio la sua testa, poi si voltò casualmente su Dimitriy e notò la sua totale calma e indifferenza. La bionda alzò gli occhi al cielo nuovamente e sbuffando si sedette, stavolta girando la sedia e mettendosi composta. Appoggiò un gomito sul tavolo e la guancia sul pugno dell'omonimo braccio con un'espressione stufa, annoiata e impaziente. Tanto che batteva ripetutamente il piede destro sul pavimento. Finalmente rivelò le sue vere intenzioni..cioè..non sapeva nemmeno Alison come spiegarlo. Quest'individuo voleva vivere delle avventure e, magari, voleva farlo accanto agli Eversori. A quell'idea riflette quasi compiaciuta, ipotizzò la possibilità di avere qualcuno che la rendesse..famosa, esatto, diventare famosa, Alison approvava appieno. A lei piace essere conosciuta, riconosciuta, popolare..a qualsiasi costo e indipendentemente dalla fama, che sia buona o cattiva. Certo..preferiva venire conosciuta come una persona incline al lato buono che combatte il male..ma già il fatto che si era unita all'organizzazione e che aveva già le mani sporche di sangue, non la metteva in quella condizione tanto desiderata. Al momento, solo chi dava la caccia o le organizzazione in cui si era imbattuta avevano ben chiaro chi fosse e, per varie ragioni, non potevano non temerla..anche se, a dire il vero, attualmente ancora vive un po' all'ombra dell'organizzazione. Ma questo è un argomento ben lontano dai reali obiettivi della ragazza, aveva altri scopi ben noti e la popolarità era l'ultima delle sue preoccupazioni, per certo. Ed ecco che partirono le trattative, il biondo assassino non si smentiva mai, trovava ogni occasioni buon modo per commerciare..magari aveva appreso ciò da qualcun altro..un superiore forse. Anche Alison stava seguendo quella strada, nonostante mantenesse la propria impronta ben definita..tutto si risolve coi pugni, naturalmente. Ebbe modo di riflettere, Badger era un tipo piuttosto imprevedibile ed era piuttosto difficile scorgere cosa gli passava per la mente, Dimitriy probabilmente aveva intuito che il nano potesse essere perfetto per i lavori che aveva in serbo per lui.
    Raccogliere informazioni.. - Alison accennò un sorrisetto, magari poteva trovare il modo di sfruttare a sua volta la nuova recluta, sempre se accettava e se veniva poi realmente considerato uno di loro. In effetti dovevano anche rimpiazzare l'assenza di Joshua-Zygoin che se n'era andato via subito dopo la missione..anche se, sotto un altro aspetto, non era impossibile ritrovarlo da qualche parte. Ma questo non fa parte della storia attuale.
    "Con me potrai vivere tante avventure" - da non intendere per altri sfondi o doppisensi..o Badger non avrebbe fatto altro che farla arrabbiare, nonostante pare proprio che sia inevitabile..erano già due le volte che si toccava un tema simile. Era un po' come quei rapporti particolari, caratterizzati da qualcosa che doveva sempre riemergere.

    Stato Mentale: Normale - Potrebbe tornare utile anche a me!
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