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    Devo ammetterlo, probabilmente è il primo gioco in cui fatico a capirci qualcosa. Eppure, minuto dopo minuto, sto iniziando a far incastrare i pezzi del puzzle. Tipo che la principessina dei pony ha qualche skill di crafting magic items; potrebbe tornarmi utile in futuro se voglio fare il classico pg vucumprà di oggetti magici, ma temo ora di non avere un livello abbastanza alto per equippare roba incantata. Oppure che probabilmente mi serve una skill di trade (classe mercante?) per spuntare un prezzo decente sull’anello (non c’è un prezzo standard che compare quando parlo con il png?). Ma la cosa che più mi preme in questo momento è capire come abbia fatto a creare quel dannato ponte arcobaleno. Che sia magia è certo (crafting magico, skill magiche…arcane mage class?), resta però da scoprire la modalità del cast. Ha urlato il nome, quindi potrebbe essere come dragonball dove devi urlare il nome della tecnica. Allora come dovrebbero fare le classi stealth? Magari è semplicemente una ritardata. Ha puntato l’indice, quindi potrebbe essere tipo vecchia scuola di D&D dove devi fare gesti strani. Ma non è un po’ pericoloso? Che tipo stai scacciando una zanzara e ti parte disintegrazione sulla casa di cui stavi pagando il mutuo? E poi chi si affida alle social skill per charmare i png si farebbe sgamare in un nanosecondo. Come puoi credere ad uno che si sta sbracciando mentre parla? Mi sa che l’unica spiegazione è un qualche tipo di menù che non so ancora come aprire o più semplicemente pensare alla skill da usare. Mentre il polverone annuncia il successo del ponte come mezzo per attirare l’attenzione cerco di concentrarmi e sforzarmi nell’evocare qualcosa. Prima le magie più banali – gli elementi standard – poi roba più complessa come cure, illusioni e trick vari. L’unico risultato è un principio di emicrania. Non ci siamo proprio…

    « Ehilà! Siete voi che avete fatto quella striscia colorata? » E’ il png #45 che ci parla. Un beduino orbo che mi puzza di reskin fatta dagli sviluppatori per risparmiare sul tempo. Cambio di colore dei vestiti, benda sull’occhio ed ecco che sembra diverso dagli altri. E proprio quando sto lì per cliccare “Si” sull’opzione “Portaci in città” chiedendomi se si skippa direttamente o mi devo sorbire tutto il viaggio ecco che arriva la fregatura. Che mmorpg di merda! Ma si possono chiedere soldi a pg appena arrivati? Dove li vado a pescare? Tocca valutare le possibilità…

    ① Combattere ② Fingersi nipote di Mubarak Raggirare ③ Pagare

    La prima è l’opzione sbrigativa. Prendo familiarità con il sistema di gioco e ci scappa qualche punto esperienza; magari pure un bottino decente. In fondo come si dice: se vedi il Buddha uccidilo che ti fa expare. A dire il vero non so minimamente com’è il combact system dell’mmorpg ma gli altri due sembrano abbastanza skillati per killare un beduino. Il problema però è il dopo. Prendiamo il carro e…? Come diavolo ci si arriva alla città? No, ci serve un passaggio.

    La seconda opzione è molto interessante. Non solo otteniamo il passaggio, ma magari è uno di quei gdr dove prendi maggiori punti exp risolvendo il tutto con diplomazia anziché picchiando con la spada. Per di più, se esce un buon tiro chissà se potremmo avere qualche beneficio. Dell’equip o addirittura una quest. Mi ci butterei a pesce se non fosse che non credo di avere qualche skill di charme, almeno a giudicare dal comportamento degli altri due. E manco loro a dire a vero. Il fanatico di One Piece ha il tatto di un elefante in una cristalleria e la principessa finora è stata solo capace di tirare fuori pipponi e ramazine. Che succede nel caso fallissimo il tiro? Rischiamo di rimanere nel deserto?

    Quindi non resta che la terza opzione: pagare. Ma con che cosa? Don Flamingo dei poveri ha solo alcolici ed io non ho alcuna intenzione di rinunciare alle mie console e agli item appena ottenuti. Con cosa dovrei pagarmi l’equip se mi metto a regalare tutto per il viaggio? In effetti c’è un modo molto facile per risolvere il problema. « Si. » replico al png « Dobbiamo raggiungere la città. » Una volta arrivato là avrei potuto finalmente salvare, recuperare gli hp in locanda e poi iniziare a capire che equip mi serve. « Paga lei. Gau gau.» aggiungo indicando ms. raimbow. Se è disposta a regalare anelli a sconosciuti sicuro ne ha abbastanza da dare per tirarsi fuori dal deserto.
     
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    Sì.
    Paga lei.


    Sìpagalei.
    Sipagaleisipagaleisipagalei...

    Perché questo stupido guazzabuglio di parole riusciva senza difficoltà a smuovere qualcosa di grosso e pesante quanto un macigno nello stomachino leggero della Principessa?
    Una sorta di pulsare ritmico.
    No, non è il suo cuore. Si chiama: rabbia.
    E la nostra Sephirah ne ha già provata più che abbastanza dal suo arrivo casuale in quel deserto pieno di... argh! Avrebbe voluto concludere con: pieno di niente, ma la verità era che quel deserto, oltre ad essere pieno di sabbia, ed averci pure un carovaniere guercio ma gentile, almeno all'apparenza (facile esserlo, per soldi!), era pure pieno di fancazzisti capaci solo di svicolare velocemente e lasciare la povera Sephirah a doversela sbrigare da sola con le faccende di una nuova vita.
    Che poi, cacchio! Lei sa pure volare! Cosa le sarebbe costato innalzarsi sopra il deserto, e continuare in una direzione randomica, riparandosi il capo con le vesti di Dhuha, fino a che non avesse incontrato da sola una carovana o un qualche agglomerato simile a quella città.. Merovish?
    Ma aveva fatto una promessa alla djinn, cioè che avrebbe portato in salvo il primo naufrago incontrato lungo il cammino... e se le era capitato il cretino, alla fine doveva biasimare solo se stessa. Si chiama sfiga.

    Respirò, per non impazzire del tutto e cedere a quel fortissimo impeto A_Kumicida che le saliva lungo la spina dorsale.
    Poi respirò ancora. La carnagione, paonazza per qualche istante appena, si scolorì tornando al candido iridescente, mentre il battito si regolarizzava. Distese le tempie, con un altro lungo respiro, ed un bel ❈ Ohm Paradisea SephirahYa ❈ a mantra per ricordarsi che è una divinità e che non si deve abbassare a venire trattata come una schiava da un paio di sempliciotti incontrati nel deserto.

    « Io sono buona e misericordiosa, e ho deciso di voler accompagnare questo povero ragazzo sperduto nel deserto fino alla città di Merovish. » esordì con voce suadente allargando le braccia. Lievissimi tintinnii di braccialetti accompagnarono quel gesto plateale. « Il vostro convoglio sta viaggiando verso la Tana, suppongo. Io sono disposta a pagare il viaggio, perché una promessa va mantenuta, ed io sono una divinità di parola. »
    Già, una divinità. A quanto pare s'è bevuta il cervello, o forse è colpa del troppo caldo.
    I soldi però sono soldi, ed i gioielli che tintinnano ad ogni movimento di quelle braccia esili sembrano sempre meno bigiotteria ogni istante che l'uomo della carovana si fosse fermato ad osservarli.

    « Piacere Signor Carovaniere. » sì, si stava presentando ad un npc. Perché Sephirah è buona e gentile e paranoica e segue sempre l'etichetta. « Il mio nome è Sephirah e sono la Principessa dell'Arcobaleno. » proferì esibendosi in una perfetta riverenza. Sollevò fra indice e pollice i lembi del vestito, inchinandosi appena, e sorridendo tranquilla. « Mentre questa è Miamora Cadenza, la Principessa degli Alicorni. » Oh my gosh qui siamo veramente ai miraggi. Si sa... sfidare la sorte nello Yuzrab è follia. Ma vedere minipony rosa svolazzare sopra le dune non che sia molto da sani di mente.

    « Voglio ringraziarla per la sua gentilezza, e regalarle questo bracciale- » se lo sfilò dal polso: si trattava di una catenina finissima di pregiato mithril, di un bianco argenteo, con piccoli fiorellini in smalto e rubini « -a monito del nostro contratto. » Che ora si apprestava a dichiarare. « Lei ci condurrà sani e salvi alle porte di Merovish. » alzò il bracciale verso il sole, mostrando all'uomo la purezza dei materiali e le preziose rifiniture.
    Poi si fermò. Un sorriso serio, e chiuse la mano a pugno su quel piccolo tesoro. « Sono una divinità che crede alla parola d'onore. » E anche una divinità prolissa, pallosa e che la tira per le lunghe, a quanto pare. « Ma ultimamente la mia fiducia è stata tradita. »
    La testolina si mosse di lato, lasciando scivolare sulla spalla una cascata di capelli arcobaleno. « Spero che non sarà lei, buon uomo, a tradire la nostra fiducia. » Concluse, lanciando il gioiello dal proprio pugno in direzione dello sconosciuto.

    Diffidare delle apparenze, almeno nello Yuzrab.
    Una ragazzina innocua. Un Ponte Arcobaleno.
    Gioielli. Divinità. Fiducia.

    La Fiducia non esiste. Non esiste a Paradisea, la terra dove volano gli alicorni e le rose crescono sulle crepe dei muri e tutti sono felici e cantano assieme saltellando per strade lastricate sotto infiniti Arcobaleni.
    La Fiducia non esiste, nemmeno a Paradisea: sicuramente non è a Merovish che la potrai trovare, Araldo dell'Equilibrio ucciso da un disequilibrio.


    Fisico: un po' di calura
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    Edited by Lias*Aniriel - 17/3/2015, 00:34
     
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    Brick, il beduino orbo da un occhio, assistette ad uno scaricabarile fatto coi fiocchi. Il ragazzo fu rapido a indicare la bambolina come la responsabile per i pagamenti. A giudicare dalla sua reazione, non si aspettava di dover sostenere le spese per tutti, ma poco dopo - tra uno sbuffo e l’altro - scattò un qualche meccanismo dentro di lei che la convinse che quella era la cosa giusta da fare.
    Il lungo e plateale discorso che seguì confermò un suo timore: dovevano essere rimasti troppo tempo con la testa sotto il sole. La bambolina pensava di essere una dea. Non solo, si era addirittura attribuita l’altisonante titolo di Principessa dell’Arcobaleno, un blasone che condivideva anche col suo animaletto svolazzante. Lei non era l’unica uscita di testa, c’era anche l’uomo col mantello di piume che sorseggiava dell’alcool per la disperazione, senza pensare che così facendo potesse accelerare la disidratazione del suo corpo.
    Per fortuna era arrivato appena in tempo per soccorrerli. Dopo aver soppesato attentamente il bracciale, il suo unico occhio da mercante riconobbe che c’erano buone probabilità che fosse un originale. Mostrò un largo sorriso a venticinque denti.

    « L’onore di far la Vostra conoscenza è tutto mio, milady. Il nome di questo vostro piccolo servitore è Brick. »

    Si portò una mano al petto e s’inchinò.

    « Accetto il Vostro dono con somma gioia e giuro sulla mia vita che vi porterò tutti sani e salvi alle porte di Merovish. Che un Wyrm mi divori se dico il falso! »

    Lui era un uomo di parola, non c’era dubbio che avrebbe rispettato la promessa fatta alla principessa…

    « Siate i benvenuti sul mio umile carro. »

    …soprattutto perché il giuramento non riguardava ciò che sarebbe potuto succedere dopo il loro arrivo a Merovish.
    Sogghignando sotto i baffi, fece salire i tre viandanti e tornò indietro per riunirsi alla carovana.

    […]

    Il carro tornò appena in tempo per la partenza: alcuni avevano già iniziato a spronare gli animali quando Brick fu avvistato dalla cima di una duna. Chissà quanti dei mercanti avevano scommesso che non avrebbe fatto più ritorno?
    Quando quel figliol prodigo si rimise al suo posto, la colonna riprese la traversata.

    I tre viandanti era sistemati sotto una copertura di veli leggeri che li schermava dall’afa implacabile. Stando a bordo vi sareste accorti di una grossa cassa rinforzata che - probabilmente - conteneva il carico affidato a Brick. Non c’era nessun riferimento esterno che potesse far intuire cosa ci fosse dentro.

    « Allora, cosa vi ha portato nello Yuzrab? »

    Il suo tentativo di far conversazione non era dei migliori, ma probabilmente eravate troppo distratti da quella nuova realtà carovaniera per farci caso. Chiunque non avesse mai viaggiato per il deserto meridionale restava stupefatto dalle mastodontiche bestie da traino che occupavano le posizioni avanzate. Ad una prima occhiata qualcuno li descriveva come un ibrido fra un camelide e un dinosauro. Al loro confronto, i due dromedari che trainavano il carro di Brick sembravano dei cucciolotti.

    D’improvviso, la tendina sul retro del carro antistante al vostro si spostò. Uscì un uomo calvo dall’aspetto malconcio che, aggrappandosi nervosamente ad una trave, si sporse con il busto verso la sabbia.

    Poi vomitò i pasti degli ultimi due giorni.

    « Porca 'nzul, io aveva detto di non farsi quella merda! »

    Le imprecazioni provenivano da un secondo individuo, sicuramente non umano, che uscì dai tendaggi e che aiutò il compagno a tirarsi su.
    L’altro aveva un’espressione stralunata e felice, nonostante tre secondi prima avesse rimesso perfino l’anima.

    « No, non puoi capire… è una bomba… sto in paradiso. »

    Il suo sguardo ebete si posò su Sephirah, passeggera del carro retrostante.

    « Ehi, carina… ti andrebbe di farti un giretto con me? »

    La sua voce era completamente persa, ma la bava mista a rigurgito che gli colava dalla bocca dimostrava come i suoi istinti fossero indirizzati tutti su di lei.

     
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    Blabla. Ma quanto parlano i png? Non si possono skippare i dialoghi? Che me frega del suo nome, del suo bg o di qualsiasi altra informazione che vuole condividere. Si, certo, una volta eri un avventuriero e poi ti sei preso una freccia sul ginocchio. Sti gran cazzi: dammi una quest o chiudi la fogna. Lascio agli altri – specie a miss parlo come in un gioco medioevale – l’arduo compito di fare i sociali. Io, invece, salgo sul carro senza spiccicare parola. Che sbatti! Mi tolgo la felpa, strizzandola ed appendendola ad uno dei ganci. All’ombra non si sta poi troppo male. Seduto, con la schiena appoggiato, apro il marsupio ed estraggo la psvita.

    -----

    Dune dorate, creature fantastiche ed antiche rovine. Quello è un kyactus? Non si può che rimanere affascinati da tante meraviglie. Che figata! Ho gli occhi incollati al paesaggio, concentrato nel non commettere il minimo errore. Mai mi sarei aspettato che il mio cuore battesse così, specialmente per qualcosa che credevo di conoscere fino in fondo. Eppure…

    « Allora, cosa vi ha portato nello Yuzrab? »

    Sollevo scazzato gli occhi dal monitor, abbandonando per un attimo il deserto di Sanubia ed il mio party. Ma non vede che sto giocando al porting di FFX su psvita? Deve per forza interagire? « Ci son cascato. » rispondo seccato. « Bel posto di merda per loggare, senza manco un teleport per la città. » Come se un png potesse capire. Sto sprecando il mio fiato. Torno a combattere i miei wyrm (a proposito, il png parlava di wyrm prima? Sento puzza di causa legale).

    BLEARGH! Puzza di vomito. Grande idea quella di inserire anche gli odori nel gioco; non bastava il caldo insopportabile? Alzo di nuovo gli occhi sbirciando quello che succede davanti. Non c’è mai pace per chi vuole giocare in pace. Un tizio ubriaco che sbratta ed una rana antropomorfa. Bella coppia. La rana, poi, sembra uno di quegli avatar che scelgono i maniaci o gente che ha poca stima di se stessa. Nonostante tutto non mi è andata male mantenere il mio vecchio aspetto; poteva andarmi peggio. La prima regola con gli sbronzi è ignorarli e poi sembra che ce l’hanno con la ponygirl. Insomma, sticazzi. Non sono affari che mi riguardano. In questo momento ho altre cose a cui dare priorità, tipo un Dark Ifrit incazzato che vuole farmi il culo.
     
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    Estraniato e vittima degli eventi, se ne stava a bere rhume fumare sigari in mezzo al deserto con quei due partiti di testa ridendo come un pazzo scemo.
    La situazione lo divertiva assai nel vedere il rapporto di odio amore tra la signora arcobaleno e il moccioso accattone senza un quattrino, un piacevole passatempo che lo sviava dalla sua meta; l'oriente del semipiano.
    Passò poco tempo, quando arrivò una carovana, la prima incontrata in tutte i suoi viaggi in quel fottuto deserto. Partirono i vari convenevoli, tra i due gruppi. Osservava senza attenzione scolandosi le bottiglie, quando notò la donna pagare il pedaggio per tutti.
    « Fermi ma se devo andare a Est?!?!? Chi se ne. Tanto ho tempo e un salto in un bordello non me lo toglie nessuno tanto sono pieno di soldi. » Pensò tra se e se, ridendo sinistramente mentre beveva.

    ...

    Ascoltava i discorsi di quel variegato gruppo. Successivamente, dallo zaino, tirò fuori un paio di bottiglie e le porse a tutti con aria divertita. « Tenete, non ho soldi, ma ho tutto il rhum che volete. » Disse iniziando a sbrocciolare le parole. L'alcool iniziava a fare effetto e senza molti giri di parole, si sdraio sul carro, aspettando di tornare alla tana, per l'ennesima volta. « Un salto in un bordello non me lo toglie nessuno, nemmeno questa volta. » Concluse parlando al vento, convinto di parlare con la sua mente, invece il suo pensiero usci dalla sua bocca, mentre gettava il mozzicone del ennesimo sigaro giù dal carro.





    Aspetto
    Fisico Illeso, sbronzo
    Mente Lasciamo stare
    Mana 110

    Database Personaggi Shonen Jump
    Passiva di spiegazione dei poteri + Immortalità only GDR + Istant Cansting + Mana aumentato 10% Anti Malie

    Black Knight
    Passiva di cast da evocazioni/Attive

    Perception
    Passiva di Auspex Energetico + Anti Auspex Energetico + Percezione delle intenzioni

    CON MOLTE SCUSE eccomi a voi *_*
     
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    Come si può rispondere no ad una Principessa?
    Come si può rispondere no ad una Fanciulla in Pericolo?
    O forse meglio: come si può rinunciare ad un bracciale intarsiato come pedaggio, e con l'enorme possibilità di prendersi anche tutto il resto dell'armamentario luccicante che la suddetta Principessa indossa con disinvoltura, una volta concluso il trasporto, in quel guazzabuglio di morte e putridume che è Merovish?

    « La ringrazio, buon uomo. » Reggere il gioco fa bene ad entrambi. D'altronde Sephirah non è proprio così scema da non aver capito che non vi è nessuna buona intenzione nel loro "salvatore", se non un mero interesse monetario.
    Ma è quel che le basta.
    Ha una promessa da mantenere.
    E da mantenere nel minor tempo possibile.
    E maledetta quella volta che aveva accettato di fare da "ponte" ad un altro naufrago, per onorare la parola pronunciata davanti alla djinn dai capelli color della notte.

    Allora cosa vi ha portato nello Yuzrab.
    « Mi ci sono teleportata per sbagl- ARGH! CHE SCHIFO! »
    Nessuno che ci sia arrivato di sua spontanea volontà, in quel maledettissimo deserto.
    Incontri voluti dal caso, incontri con la peggiore feccia bordeline dell'intero semipiano... e vomito.
    La Principessa si portò una mano davanti alla bocca e al naso, per coprire almeno in parte quella puzza terrificante, ma non bastò. E, come se non fosse più che sufficiente quello squallore a cui non era di certo abituata, ecco lo stesso fattone figlio del deserto rivolgersi a lei come fosse la prima puttanella del bordello a cui tanto ambiva Kagami.
    Kagato.
    Insomma il tizio che beve come una spugna ma non si ubriaca mai.

    « Argh, maledetto il giorno in cui sono rinata su questo mondo senza il minimo senso! »
    si ritrovò ad imprecare, in risposta all'allettante proposta.
    Chiuse gli occhi per frenare quella sensazione prorompente di pianto che le salive alle palpebre. Chiuse gli occhi e li riaprì con una luce diversa.

    Principessa dell'Arcobaleno.
    Divinità dell'Equilibrio.
    Araldo della Giustizia su tutte le terre.

    Si innalza al di sopra dei comuni mortali.
    Si innalza con il potere della propria volontà...

    Perché non ora dunque?
    Ha voglia di smettere di toccare terra.
    Carro, carovana, deserto, niente ha più importanza ormai.
    Ha voglia di essere Dio, di ritornare ciò che è.
    Si innalza sopra i comuni mortali.
    Spalanca le sue ali di pura luce eterea.

    La Principessa vola,
    perché non ha il minimo bisogno di un passaggio per Merovish,
    perché ciò che compie è frutto di misericordia e grande pazienza,
    perché è stufa dell'olezzo, del vomito e delle urla.
    Perché è Sephirah.
    Perché forse troverà almeno un po' di pace, lontano dal bambino paranoico, dall'ubriacone con il nome strano e da tutti quei variopinti beduini spuntati un po' dal paese di nessuno.


    Note: roba da 10 minuti scarsi, mi scuso in anticipo per la "scarsità" sotto tutti i punti di vista... ma almeno sono riuscita a postare! =)

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    { Yuzrab, Carovana di Sahid }
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    I tre passeggeri ingannarono il tempo in altrettanti modi diversi. Il ragazzino dai capelli scuri si mise ad armeggiare con un dispositivo di modeste dimensioni, cercando un po’ di relax all’ombra. Rispose senza nascondere un certo fastidio, che Brick incassò senza accigliarsi.

    « Naufraghi dimensionali, capisco… »

    Il Maelstrom li aveva trascinati in uno dei luoghi più inospitali del semipiano.
    Spostò lo sguardo sul biondo eccentrico. Doveva essere un uomo godereccio, a giudicare dalla quantità d’alcool che portava con sé e che, ad un certo punto, offrì ai compagni di viaggio.

    « Se fossi in pausa me la scolerei, ma sul lavoro non mi posso concedere certi lussi. Non come fa qualcun altro. »

    Guardò impietosamente il pelato che aveva sboccato ai piedi dei suoi cammelli. Perché Sahid permetteva a certi tossici di lavorare per lui? Se non fosse stato per le sue conoscenze, quel fattone sarebbe stato abbandonato in una fossa tempo prima. Invece era costretto a sorbirsi quello spettacolo disgustoso.
    La bambolina sembrò ancora più irritata di lui, talmente tanto da voler prendere le distanze da quella bassezza umana. Sephirah si mise a fluttuare per aria, suscitando la sorpresa dei mercanti delle ultime file.

    « No, torna giù! Volevo fare due chiacchiere… »

    Biascicò il drogato, pensando probabilmente che il volo di quella sventola fosse frutto delle sue allucinazioni.

    « Uomo-Brick, chi essere quella? »

    Chiese il nano rettiloide al conducente del carro. Quest’ultimo bisbigliò qualcosa tutto compiaciuto, ammirando i poteri magici della fanciulla.

    « È lo stipendio dei prossimi mesi. »

    Si stava sfregando le mani, pensando a quanto potesse fruttare una simile rosa del deserto sul mercato.
    Fu allora che tutto precipitò.

    Un polverone in movimento fece capolino da dietro una duna. Si sentirono dei sibili nell’aria. Prima che fosse chiaro cosa stesse succedendo, un proiettile entrò nel cranio del mercante squamato. Uno spruzzo di sangue macchiò i tendaggi dietro alla sua nuca, poi il suo corpo si accasciò.

    « GIÙ LA TESTA! »

    Gridò Brick, appiattendosi contro il fondo del suo carro. Altri proiettili sibilarono nell’aria, forando il legno, i tessuti e ogni cosa che incontravano sulla loro traiettoria. Il polverone in avvicinamento si fece più nitido. S’intravedevano delle sagome al galoppo. L’urlo di una vedetta tramutò in certezza i timori di tutti.

    « PREDONI! »

    La carica dei briganti si avvicinava inesorabilmente agli ultimi carri della colonna. La pioggia di proiettili si fece sempre più fitta. Alcuni razziatori spronarono le loro cavalcature, altri diedero gas alle loro moto da cross – opportunamente modificate per fare presa sulla sabbia. Ormai solo una decina di metri li separava dal carro di Brick.

    « Non fate avvicinare quei bastardi! »

    Strisciò fino alla cassa del suo carico e la aprì. Agguantò una pistola piuttosto appariscente - una delle tante armi da fuoco lì contenute - e rimosse la sicura. Si sporse a sufficienza per fare fuoco. Il tamburo roteò a scatti ad ogni colpo, e altrettanto fece la marca dell’arma, impressa sul metallo. Le lettere impresse sul vistoso revolver formavano la parola “Torgue”.

    Mentre imperversava l’inferno nelle ultime file, Sahid prese l’unica decisione possibile – sperando che fossero ancora in tempo per salvarsi.
    Agguantò un grosso corno e suonò il richiamo della Bestia.


    La situazione si è scaldata: la carovana è sotto attacco e i mercanti del penultimo carro non possono darvi man forte per ovvi motivi. La pioggia di proiettili non è un attacco con consumo, ma vi chiedo d'interpretarla con realismo: restare sollevati e in bella mostra non farà altro che aumentare la probabilità di farvi crivellare, specialmente nel caso di Sephirah - che per i predoni è un bersaglio perfettamente visibile.

    Decidete poi cosa fare: potete seguire l’esempio di Brick o tentare altre strategie. Immagino che sia superfluo specificare che se i razziatori dovessero raggiungere il carro potrebbero accadere delle cose piuttosto spiacevoli.

    Non siate autoconclusivi e giocate bene le vostre carte.
     
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    Ah, che fastidiosi rumori di fondo! La carrozza che saltella sulle dune mi sta facendo venire il mal di mare, il gracidare dalla rana-uomo (o uomo-rana?) un discreto mal di testa, mentre il misto di odori – rhum, vomito e la roba puzzolente che stanno trasportando – sta spingendo in su la roba che ho mangiato ieri. Perché devono essere tutti così social? Chiacchiere, chiacchiere e chiacchiere. A casa, a scuola, per strada. Nessuno capisce il piacere del silenzio, dello stare in pace. Calzo con forza il cappuccio della felpa sperando di attenuare i rumori; forse avrei dovuto portarmi un mp3. Devo concentrarmi su FFX. Ora Tidus dovrebbe… no, i rumori continuano. Un brusio insopportabile. Stringo i pugni e digrigno i denti. Zitti! Zitti! Non vedete che sto giocando? Una vena mi pulsa sulla tempia. Ancora. Scatto in piedi travolto da un raptus d’ira. « Allora, la vogliamo sm- »

    splat.

    La testa del conducente esplode. Fico. Sembra così realistico. Tutti urlano in preda al panico. Io, invece, aguzzo la vista e inizio a distinguere sagome in lontananza. Proiettili mi sibilino intorno – uno mi passa a qualche centimetro dal viso – ma non me ne curo più di tanto. E’ evidente che facciano parte dell’evento; fanno colore ma di sicuro non possono togliermi hp. Predoni! Non suona male come quest d’introduzione. Una scarica d’adrenalina mi attraversa la schiena e, sorridendo, ripongo la psvita nel marsupio. Con la principessa che svolazza in aria simil palloncino e il fan di one piece che continua a bere come una spugna è il mio momento di sboroneggiare. Niente menù, vero? Niente armi, vero? Si vede che sono un caster e che si può fare un po’ il cazzo che mi pare. Si può volare, lanciare arcobelani e qualunque cagata mi venga in mente. E ora ho in mente una roba decisamente sgrava.
    Raggiungo la fine del carro sporgendomi in direzione dei predoni. Png scrausi, non vi temo! « E' più oscuro delle tenebre, è più nero della notte più profonda. » Porto le braccia in avanti incrociandole all’altezza dei polsi. « Invoco l'aiuto di chi governa l'eterno mare del caos. » Le alzo tenendo i palmi a poca distanza tra loro. Sono ormai in alto, sopra la testa, simil posa della genkidama. « In nome della pace e della giustizia io faccio appello a tutti i poteri più remoti dell'oscurità, ho bisogno di loro perché mi aiutino a distruggere per sempre i miei nemici e coloro che saranno tanto sciocchi da osare attaccarmi credendosi invincibili. » Le porto in avanti di colpo. Immagino il deserto dilaniato dal colpo, i predoni che saltano in aria come birilli.

    « LUCE NELLE TENEBRE! »
    urlo.
    ...

    Niente.
    Niente?
    Inarco un sopracciglio.
    Quindi la magia non funziona nemmeno così?

     
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    E lì se ne sta, intenta a mostrare al mondo intero la sua bellezza arcobaleno, la sua purezza lucente e la sua stupidità abissale. Svolazza tranquilla, al ritmo cadenzato delle cavalcature. Non ha problemi a tenere quel passo costante, e il caldo non le risulta fastidioso quanto la puzza e lo squallore di laggiù.
    In fondo ha solo promesso di accompagnare il ragazzino sfigato fino a Merovish, non di fargli da baby-sitter dentro quel carro lercio e sfasciato.

    Eppure qualcosa non va. Il deserto non va.
    C'è.. una strana polvere, in lontananza, e un rumore che si fa sempre più vicino.
    E poi gli spari.

    SWISSH!
    La prima scarica la manca di un soffio.
    Qualcuno si accascia sotto di lei.
    E poi l'urlo, la certezza, la voce disperata che rende l'incubo realtà: PREDONI!

    Deserto, Mercanti, Predoni, Masnadieri e Principesse.
    Un battito che manca, poi un altro.
    E infine il cuore che impazzisce, in un TUM TUM senza fine che non le permette di ragionare lucidamente. E' il tempo di un istante ma per la Principessa paiono secoli. Ok che è immortale. Ok che è già morta. Ma cacchio! Miseria! Dei Onnipotenti! E' appena risorta e già le sparano addosso?

    E' un incubo.
    Già, è un incubo.
    E' un incubo. ❈ ripete velocissima la mente arcobaleno.
    Danzano i sette colori, come a volerlo scacciare, quell'incubo.
    Ma la lucertola è morta, il sangue continua a colare, il rumore degli spari non si spegne, la polvere si alza, il rombo di tuono si abbatte sullo Yuzrab.

    « Noooooo! » urla Sephirah, abbracciandosi forte e rannicchiandosi su di sé per cacciare quell'incubo senza fine. Senza altro desiderio se non quello di restare in vita il più a lungo possibile. E' appena resuscitata. Vuole capire il suo posto in quel mondo. Per Paradisea, per l'Equilibrio, per il potere dell'Arcobaleno, lei DEVE sopravvivere!
    DEVE!

    Come per il Ponte.
    Come per la Creazione.
    La Luce stessa del Creato.
    La Luce che salva.
    La Luce nelle Tenebre. (?)
    La Luce Arcobaleno.

    Era calda, e l'avvolgeva.
    Dolce soffice ed ovattata.
    Protetta dentro quella sfera costruita con la sua sola volontà di restare in vita, cullata in quel sogno che almeno per un istante cancella l'incubo. L'Arcobaleno è con lei, e non sa ancora se si salverà o meno, non sa se il Ponte la benedirà una volta di più.
    La sua Volontà contro i Predoni.
    La sua Paura di Morire Ancora che si materializza nei mille colori.
    Verrà salvata o cadrà?
    Ancora non lo sa.
    Quel che sa è che si deve spostare il più presto possibile dalla linea di fuoco, perché la Benedizione dell'Arcobaleno non la può proteggere per sempre, perché la Volontà divina può essere vinta dalla Violenza del Mondo Materiale.
    Ed è qui che ti trovi, Principessa Arcobaleno,
    in un mondo materiale che non conosci e che forse già odi...

    Mentre cali in picchiata verso il deserto al massimo della velocità che quelle tue ali ti permettono, con l'intenzione di volare rasoterra, e il più velocemente possibile, via da quell'incubo, verso la testa della carovana, verso la salvezza.
    La promessa?
    L'hai dimenticata ormai. Gettata via come la parola di Dhuha fra le rovine.
    Il panico ha vinto, la vita è ciò che più conta, perché non sei Guerriera, ma Principessa.
    E la Principessa, sempre, deve sopravvivere.

    La Principessa deve sopravvivere.
    Eppure Cadence non la vede allo stesso modo, Piccola Pusillanime di una Sephirah.
    Miamora Cadenza, l'alicorno da battaglia ora ridotto ad uno spirito incorporeo.

    Miamora sta caricando. Sbatte le ali con possanza, volando nella direzione opposta a quella presa dalla Principessa Arcobaleno. Vola verso i Predoni, vola verso il pericolo, lei che non è che uno spirito, lei che non è nemmeno in grado di deviare i proiettili o colpire fisicamente un nemico, lei piccola anima dall'aura rosata, lei con la sua scia di stelline nella corsa verso il male.
    Lei? Non è niente più che una semplice distrazione da baraccone.
    Eppure è coraggiosa.
    Lei è Guerriera.
    Lei è la VERA Principessa.

    Sephi suvvia. Voltati.
    Voltati.
    C'è ancora qualcosa che puoi fare.
    Voltati.



    Fisico: battito accellerato
    Psiche: tanta strizza
    With Me: My LITTLE Pony (Princess Cadence)
    Passive: Eternal Alchemy (Immortalità), Rainbow Dash (Volo)
    Energia: 80% - 5% = 75%
    Tecniche: Prismatic Sphere: La Principessa dell'Arcobaleno non rappresenta certo la perfetta guerriera: poco impavida, abbastanza pasticciona e senza alcun addestramento alle arti militari. Per sua fortuna però l'Arcobaleno pare averla presa in simpatia (?), concedendole poteri oltre l'immaginabile (se solo lei fosse in grado di utilizzarli propriamente). Pare anche aver deciso di volerla proteggere a tutti i costi dai pericoli che giornalmente affliggono i mondi in cui magia ed intrighi scorrono radicati nelle profondità. Semplicemente alzando le braccia a protezione del corpo (magari con tanto di urletto scenico), l'Arcobaleno concederà alla propria coccolosa divinità una protezione da attacchi sia di natura fisica che magica, la quale si manifesterà sotto la forma di una sfera dai mille colori che andrà a ricoprire le fattezze simil-mortali della ragazza.
    [Tecnica di Difesa Fisica + Magica][consumo variabile]
    Riassunto: Sephirah panica, si difende istintivamente con un basso dai proiettili e vola velocemente verso la testa della carovana scendendo nel mentre verso il suolo. Cadence invece carica, sebbene non possa fare danni di sorta.


     
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    Sonnecchiava tranquillo durante il tragitto verso Merovish, l'alcool offerto era stato rifiutato e senza prendersela lo poggiò sul pavimento del carro. Guardò gli altri mentre era sdraiato, una prassi per farsi passare la sbornia e lentamente, stava chiudendo gli occhi. Un piccolo pisolino, prima di arrivare alla Tana, ci stava alla fine.
    Purtroppo non aveva fatto i conti con la zona dove si trovava.Infatti, il biondo era in pieno deserto, luogo famoso per le divertenti incursioni di predoni.
    « Ma 10 minuti di pace no? Porca puttana maiala ladra. » Pensò mentre faceva capolino per vedere la situazione. Un gruppo di predoni stava attaccando il convoglio quando un tizio presente sul carro fu colpito alla testa.
    « Qui la cosa inizia a farsi seria. »Disse sussurrando al vento, senza che nessuno che lo sentisse, subito dopo notò il moccioso recitare un poema in prosa cercando di fare qualcosa e la tizia dai mille colori sparare una sfera energetica.
    Si alzò il biondo, incurante della situazione, porse soltanto il pugno destro chiuso in avanti, mentre con il sinistro stava a riposo nella tasca dei pantaloni.
    « RYUSUKEN »
    Urlò e dal pugno iniziarono ad uscire delle sfere d’energia azzurre.
    « GIGADEIN »
    Continuò e come per magia, apparvero delle saette sopra il biondo.
    Tutte si dirigevano verso quei predoni del cazzo che avevano interrotto la penicchella di Mister Kagato Kagami.






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    Fisico Illeso, sbronzo
    Mente Lasciamo stare
    Mana 110 80

    Database Personaggi Shonen Jump
    Passiva di spiegazione dei poteri + Immortalità only GDR + Istant Cansting + Mana aumentato 10% Anti Malie

    Black Knight
    Passiva di cast da evocazioni/Attive

    Perception
    Passiva di Auspex Energetico + Anti Auspex Energetico + Percezione delle intenzioni

    Ryusuken
    Sempre la solita zuppa, allora cambia il nome del mezzo e del energia ma è sempre la solita cosa, qui evito di disegnare le tredici stelle di Pegaso perché anche nel opera la reputavo una cosa idiota, dai su ragazzi devo perdere tempo per fare qualcosa di inutile? Non è come urlare il nome.
    Carico l'energia in un pugno e poi la libero sotto raffica di sfere energetiche verso il mio nemico o miei nemici, dato che un colpo multiplo può colpire più di un bersaglio insieme.
    Variabile Attacco Alto non elementale multi colpo (8)

    Gigadein
    Da qualche parte, in qualche opera pubblicata, ci sarà di sicuro, no aspetta il Gigaden di DAI, Creo un portale con il mio mana, dove evoco una tempesta di fulmini sopra la mia testa, che rimane nel tempo, oppure colpisce per poi sparire. L'evocazione delle tempesta, scaglia un numero massimo concesso dal consumo speso di saette, ma posso decidere di diminuire il numero di colpi emessi, per rendere le folgori più potenti.
    Variabile Multicolpo Medio ( 8 ), Con Durata Variabile 1 turno

    CON MOLTE SCUSE eccomi a voi *_*
     
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    { Yuzrab, Carovana di Sahid }
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    I predoni erano sul punto di crivellare il piccolo cavallino volante che stava caricando verso di loro, ma improvvisamente diverse sfere energetiche e scariche elettriche si abbatterono sull’avanguardia che aveva quasi raggiunto il carro di Brick. In un tripudio di esplosioni arcane la prima fila fu spazzata via senza riguardi. La violenza dell’attacco non fece però desistere i razziatori restanti. Riorganizzarono il loro assalto, distribuendosi in due colonne per assaltare la fila di carri da entrambi i lati: così facendo avrebbero mantenuto le dovute distanze prima di spezzare la colonna con una manovra a tenaglia.

    « Maledetti bastardi. »

    Brick si era stupito della potenza di fuoco di quel biondo eccentrico, ma sapeva quanto fossero tenaci gli abitanti del deserto. Le cose si stavano mettendo male.
    Non restava che sperare in un aiuto dal cielo…


    { Yuzrab, Spazio aereo }
    ???

    Il corno suonato da Sahid non era un semplice cimelio da collezionista. Al suo interno nascondeva un microscopico meccanismo di localizzazione e contatto radio. Faceva parte delle dotazioni che un capo carovaniere otteneva siglando un contratto di assicurazione piuttosto recente, che aveva passato il vaglio dell’Esarcato Commerciale. Era una polizza molto costosa per gli standard del Sud, ma i risultati finora erano stati più che soddisfacenti. Pur non conoscendo i dettagli del sistema protettivo, si era rivelato molto più sicuro di qualunque scorta mercenaria si potesse ingaggiare. Presto o tardi ogni convoglio del Meridione si sarebbe rifugiato sotto le ali protettive della Bestia guardiana dello Yuzrab.

    La lunga nota di guerra presagiva il giudizio divino, come le trombe degli arcangeli annunciatrici dell’apocalisse.
    Migliaia di metri sopra le vostre teste, oltre il sottile strato delle nubi, la Bestia sentì il richiamo e rispose.

    Timone verso sud-est.
    Motori a piena potenza.
    Scansione dell’area terminata.
    Acquisizione del bersaglio in corso.
    Bersaglio acquisito.

    Permesso di sparare il primo colpo di avvertimento?



    Permesso accordato.


    { Yuzrab, Carovana di Sahid }
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    Al suo passaggio la bordata energetica aprì un tunnel tra le nuvole. Raggiunse il suolo con la velocità di un fulmine. L’impatto fu terrificante: l’onda d’urto e la vampa di calore giunsero insieme data la breve distanza. La sabbia che si sollevò dal punto d’impatto arrivò fino ad una cinquantina di metri prima di ricadere.
    Nessuno era stato coinvolto direttamente, ma ciò non significava che la Bestia avesse sbagliato mira: il primo colpo era sempre di avvertimento. Diversi gruppi di predoni avevano imparato sulla loro pelle cosa poteva accadere se non si desisteva immediatamente dall’assalto. Le loro cavalcature rallentarono, lasciando che la carovana scappasse in avanti. Non potevano continuare l’attacco di un convoglio in possesso di uno di quei maledetti corni.

    Tutti i mercanti tirarono il proverbiale sospiro di sollievo. Le perdite erano state minimizzate, e il carico era intatto. Il viaggio proseguì senza ulteriori intoppi e, una volta giunti alle porte di Merovish, Brick decise di non giocarvi nessun brutto tiro: quel giorno aveva già giocato fin troppo con la fortuna.

    Voi tre avevate raggiunto la vostra meta.
    Merovish, la città dei peccati e delle opportunità. La capitale sotterranea di un reame sepolto dal deserto.
    Qualcuno avrebbe l’avrebbe definita “dimenticata da Dio”, ma il Giudizio che avevate visto calare dal cielo suggeriva ben altro.

    La tomba antica dei segreti del Sud vi stava aspettando.
    Chissà cosa avreste trovato in mezzo alla sua oscurità…

     
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    Rimango per qualche secondo pietrificato al margine della carovana con il braccio proteso in avanti e lo sguardo perso nel vuoto. Epic fail, praticamente. Di fronte a me il patito di One Piece sta tirando pure i cessi oltre a fulmini, saette ed hadoken vari. I png zompano per aria o vengono fritti sul posto con un effetto scenografico degno di un film. Effetto che però volevo essere io a creare. Dannato gioco di merda.

    Dovrei demordere? Col cazzo! Arrivati a questo punto le sperimento tutte. Urlo tutti i colpi più famosi, da “Ultima” alla roba di Sailor Moon. Niente. Il che inizia a darmi seriamente fastidio considerando che quei beduini non sembrano demordere. Nonostante i colpi subiti si fanno sempre più vicini ed è allora che mi accorgo di aver perso di vista la principessa arcobaleno. Di bene in meglio. « Ohi, DoFlamingo. » mi rivolgo urlando al fenicottero incazzato. Se c’è qualcuno che può pararci il culo è lui. « Non è che potresti f– »

    KABOOOOOM

    In un istante non ci capisco più un cazzo. Le orecchie mi esplodono, gli occhi mi bruciano e la sabbia mi entra in ogni orifizio. Perdo il contatto con il pavimento finendo a volare per una frazione di secondo, prima di atterrare contro le casse. Mi alzo dolorante, sputacchiando e tossendo sabbia mentre mi stropiccio con forza gli occhi. Quando finalmente riesco a distinguere qualcosa – pur tenendo socchiuse le palpebre e sopportando quei fastidiosi puntini bianchi – dei predoni non c’è traccia. Abbiamo anche un cratere immenso in più. Probabilmente si stavano tenendo il budget degli effetti speciali tutto per la fine.

    Il resto del viaggio, per fortuna, è tranquillo. Niente altri eventi in game, niente altri morti e solo il sole a farmi compagnia. Riesco persino a killare un boss su Tales of Abyss nel tempo che ci vuole per arrivare. A quel punto, con Merovish di fronte, non mi resta che scendere dalla carovana, fare un cenno di saluto ai presenti ed andare alla ricerca di una locanda per ripristinare gli hp. Non ci ho ancora capito un cazzo del sistema magico, ma almeno sono ancora vivo. Non è male come inizio.
     
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    Sephirah suvvia, voltati.
    Perché c'è uno spettacolo che non ti puoi perdere... tu, avvolta in quella sfera arcobaleno che si dissolve lentamente.
    Voltati perché c'è un cannone laser potentissimo puntato sul deserto, voltati perché Cadence rallenta, ha capito (già, è sicuramente più intelligente di te), lascia che il colpo d'avvertimento parta...

    BOOOOOM. Poi il silenzio.
    E il vociare terrorizzato dei predoni che ricompattano le file e partono... nella direzione opposta a quella della carovana.

    Non ci ha capito un piffero, la Principessa Arcobaleno.
    Sa solo che è tutto finito, con lei che se la dava a gambe levate nel deserto, la Principessa degli Alicorni in carica, e una carovana che ora è libera di tornarsene alla sua pista.


    Merovish.
    Questo nome, ora realtà.
    Non ha voglia di sorridere, non più.
    Non aveva considerato come ogni mondo potesse essere letalmente pericoloso.
    Ha lasciato la Guerra a casa.
    Ha lasciato la Morte a casa.

    Eppure non è esattamente così...
    « Vi ringrazio per l'ospitalità, e per aver mantenuto la promessa. »
    Commenta laconica, lo sguardo spento, indicando il cimelio barattato come monito al giuramento.
    Solo sapesse le reali intenzioni di Brick! Eppure tutti diventano affabili dopo aver condiviso la Morte nel Deserto.
    Sorride appena, un cenno della mano... e più non la vedrete.
    Sorride tristemente ed è scomparsa, ha preso il volo infilandosi in uno di quei buchi nella roccia che qualcuno ama chiamare Cunicoli.

    Merovish. E un sospiro.



    Fisico: stanca
    Psiche: confusa
    With Me: My LITTLE Pony (Princess Cadence)
    Passive: Eternal Alchemy (Immortalità), Rainbow Dash (Volo)
    Energia: 75%
    Tecniche: //


     
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