[LAM] Picnicchiamo?

La stanza che le hanno assegnato è piccola, modesta, ma è meglio di qualsiasi altra abbia mai posseduto in vita sua. Tanto per cominciare, non deve condividerla con nessuno. Ha un letto comodo dove dormire, scaffali e mobili dove riporre i suoi averi (per quanto scarsi al momento), e non potrebbe chiedere di più. La notte di riposo le ha giovato tantissimo, tanto che si è svegliata presto senza accusare stanchezza.
Ha rimediato anche un cambio d'abiti, per quanto anonimi e un po' ... particolari. Si tratta di un vestito color crema, dal tessuto anonimo e un po' ruvido sulla pelle. Tuttavia è asciutto, della sua taglia e non puzza di acqua piovana. Se avrà modo di farlo, in futuro cercherà di procurarsi qualcosa di più adatto. Per ora deve arrangiarsi come può.

Ha programmato di esplorare i dintorni, così da prendere confidenza con la sua nuova casa. Solo per trovare la sua stanza, il giorno precedente, si è persa due volte.
Sta raccogliendo i capelli dietro la testa, quando qualcuno bussa alla sua porta.


La voce che proviene dall'esterno è quella di un uomo, ma nonostante questo riesce a percepire un numero assai elevato di ... presenze, non saprebbe come altrimenti definirle. Adesso ha quasi paura di aprire. Spero di non ritrovarsi un esercito di persone fuori dalla sua porta. Che motivo avrebbero di arrivare così in tanti?
Accidenti, forse ha davvero violato qualche protocollo e sono venuti ad arrestarla.

Trae un sospiro per farsi coraggio, avvicinandosi all'uscio. Stringe le dita intorno alla serratura, e fa per aprire. Si ritrova davanti un personaggio strano, che le sorride, e immediatamente dietro di lui un'armata di spiriti che la fissano curiosamente di rimando. Apre la bocca sconvolta senza emettere suono, e chiude la porta con uno 'sbam!' istintivo. La situazione è critica. Cosa diamine ha combinato per meritarsi questo?!

Si prende qualche istante per calmarsi, cercando di far scendere il battito a un ritmo accettabile. Circostanze bizzare a parte, Augustus non sembra un cattivo intenzionato.
« Perdonami, non volevo essere scortese! È solo che mi sono spaventata. » china il capo in segno di scusa non appena riapre la porta, anche per nascondere l'imbarazzo che le colora le guance. La sua imbranataggine torna a colpire, più forte che mai.
« Puoi entrare se vuoi. Io sono Yana. » si fa da parte per liberare la soglia, nel caso l'altro dovesse accettare il suo invito. Gli tende anche la mano, quando si presenta.
Probabilmente Augustus conosce già il suo nome, ma nel dubbio non vuole sbagliare. Quando ci si mette d'impegno riesce a comportarsi come un'adulta posata e sicura di sè. Forse.

- Energia: 100%
- Status fisico: Ottimale.
- Status psicologico: Stupita.
- Abilità passive: auspex per gli spiriti + immunità alle malie + rilevamento bugie.

Dire che si sente in colpa è riduttivo. Non le è sfuggita l'espressione triste sul viso di Augusts, sebbene abbia provato a nasconderla dietro un sorriso. Non voleva chiudergli la porta in faccia di proposito, è stata una reazione del tutto istintiva. Tutta quella folla d'anime davanti alla sua stanza l'ha fatta sentire quasi schiacciata. Di spiriti ne ha visti, in vita sua, ma di rado le è capitato di ritrovarsi davanti a un gruppo così nutrito e accalcato in uno spazio stretto. Capeggiati poi da un uomo che non aveva visto mai prima di quel momento. Roba non facile da digerire, specie quando si sta cercando di abituarsi a una nuova vita dopo un cambiamento radicale.

« Hai avuto un'ottima idea! » risponde prontamente, quando l'altro solleva un contenitore in vimini davanti a sé. Deve essere abbastanza pesante se, come dice, contiene del cibo. In ogni caso, si guarda intorno rapidamente, cercando un posto dove poter collocare il bagaglio. « Umh, se vuoi posso poggiarlo lì, per il momento. » allunga una mano alla sua destra, indicando una scrivania accanto alla finestra, povera di qualsiasi suppellettile. Non sa bene come si comporta una padrona di casa (sebbene questa non sia casa sua), quindi ci tiene a mettere a suo agio un ospite gentile come Augusts. Fin'ora ha fatto un pessimo lavoro, può solo cercare di rimediare come può.

« Sono arrivata da poco e conoscere gente nuova mi fa sentire meno sola. Hai fatto bene a passare. » sorride quando lo dice, chinando appena il capo imbarazzata. Tutti quegli spiriti alle spalle dell'uomo la fanno sentire costantemente sotto osservazione. A quanto pare gli esami nell'Albero Casa non finiscono mai. Chiude le mani in pugno più volte, cercando di rilassarsi. Alla fine è una semplice visita di cortesia, no? Può cavarsela. Deve solo concentrarsi, fare un bel respiro e mostrare il sorriso.

« Perché non ti siedi? » si ricorda successivamente di non averlo nemmeno invitato ad accomodarsi. È pessima, ecco cosa. Deve aver perso le buone maniere nel viaggio dimensionale. Di solito è più reattiva di così. Fa cenno alla sedia posta accanto alla scrivania, decidendo di sorvolare sul proprio letto. Non è il caso di dare spazio a strani fraintendimenti. Probabilmente è lei a farsi tanti problemi, ma quando si è in dubbio è meglio muoversi con cautela.

« È molto che sei qui? All'Albero Casa, intendo. » domanda incerta, per pura curiosità e nient'altro. Un modo come un altro per rompere il ghiaccio, forse. Ha voglia di saperne di più su tutto ciò che riguarda la Gilda, e in particolare la sua squadra. Non le sembra il caso di tempestare Augustus con millemila quesiti, quindi si limita a mantenere una linea neutra, procedendo per gradi.

- Energia: 100%
- Status fisico: Ottimale.
- Status psicologico: Concentrata.
- Abilità passive: auspex per gli spiriti + immunità alle malie + rilevamento bugie.

edit. errore di battitura

Prende posto a sua volta ai piedi del letto, incrociando le gambe all'altezza delle caviglie e poggiando le mani in grembo. Meglio sistemare gli arti dove non possano dare fastidioso o, peggio, essere fonte di imbarazzo. Certe volte non sa bene cosa farci, specialmente se è a disagio. Non è colpa della persona che si trova di fronte, tuttavia. È un effetto che le fanno tutti gli sconosciuti indistintamente.

Guarda Augustus sedersi ma è costretta a distogliere lo sguardo non appena uno degli spiriti che è al suo seguito prende a sgridarlo con ogni sorta di insulto, girandogli pure intorno come una belva inferocita. Capisce bene come l'altro possa sentirsi e ammira tantissimo il suo stoicismo, a quanto pare rassegnato alla sua condizione. Lei stessa non sarebbe in grado di fare altrettanto. Adesso che Fiora non è con lei teme di aver perso l'allenamento. Fingere di non vedere e di non sentire quando si è in presenza d'altri è complicato e non sempre si riesce a farlo.

Tenta di focalizzarsi finalmente sul racconto dell'altro, mettendo da parte le distrazioni. Solleva entrambe le sopracciglia, stupita, quando l'uomo afferma di essere nato su Endlos. Tutti quelli che ha incontrato fin'ora sono finiti su Endlos per caso, per cui non le è capitato di contemplare la possibilità che qualcuno potesse essere originario del semipiano. Scuote la testa, disgustata dalla sua stessa ingenuità. Anche il suo spirito di osservazione l'ha abbandonata, sigh.

Schiude le labbra, incredula, mentre Augustus prosegue con la sua storia. Deve aggiungere anche i demoni mangia-uomini all'elenco di cose da cui tenersi alla larga, adesso? Solleva le mani fino all'altezza del viso, posizionandole sugli zigomi in una posa un po' stranita e pensierosa. È stata estremamente fortunata, quindi, a incontrare Drusilia prima che potesse capitarle qualcosa di simile.


« Fortuna, decisamente fortuna. » risponde, annuendo vigorosamente. Incrocia le braccia al petto, riflettendo su come sia meglio continuare.
« Il caso ha voluto che incontrassi Drus- ... il Gran Maestro poco dopo il mio arrivo su Endlos. » si corregge giusto in tempo, decidendo di non utilizzare con così tanta confidenza il nome di una persona che ricopre una carica importantissima all'interno della gilda. Qualcuno potrebbe offendersi, e ci tiene a evitare una simile evenienza.
« Ummh, è successo circa una settimana fa. » conclude, abbassando gli occhi con un sorriso imbarazzato. È passato poco tempo, ma sembra essere trascorso almeno un mese dal giorno in cui è atterrata nella Città Bassa. Ha incontrato persone assai diverse fra loro, un gatto parlante, il comandante Khatep - che merita una categoria a parte - e adesso Augustus. Non è abituata a una vita sociale così intensa.

- Energia: 100%
- Status fisico: Ottimale.
- Status psicologico: Imbarazzata.
- Abilità passive: auspex per gli spiriti + immunità alle malie + rilevamento bugie.

Si volta rapida in direzione del cesto nel quale l'altro sta frugando con rinnovato entusiasmo. Lo vede tirare fuori alcune stoviglie e una bottiglia. Ascolta curiosa la breve spiegazioni sulla natura del liquido che questa contiene, scuotendo il capo quando le viene chiesto se lo abbia mai bevuto. A dire il vero non sa nemmeno cosa sia il Cappio di Bronzo. Forse una taverna, o qualcosa di simile. Il nome è in qualche modo familiare, forse ne ha sentito parlare durante la sua permanenza nella città bassa.

« No, non ho avuto ancora modo di provarlo. » assaggiare cose nuove non la spaventa, anzi. « Ha un aspetto invitante. » sorride, inclinando appena la testa di lato, non sapendo come altrimenti ricambiare la gentilezza di Augustus. In fondo si è preso la briga di venire fin lì a presentarsi, pur non trovandosi a suo agio nel farlo. È evidente sia ai suoi occhi sia probabilmente a quelli di tutti gli spiriti presenti nella stanza. Si copre la parte superiore del viso con una mano, ancora incapace di accettare questo particolare.
Si rimette in piedi, voltandosi rapidamente per sistemare la coperta nel punto in cui è sgualcita. Un po' titubante si avvicina di più alla scrivania, non sapendo bene cosa fare con le sue stesse mani. In certi momenti le sente pesanti e superflue.

« Ti do una mano? » non le pare giusto starsene lì impalata senza far nulla. Vuole rendersi utile e allo stesso tempo cercare un punto di incontro, qualcosa che possa rompere quell'atmosfera di imbarazzo che si è creata con tanta naturalezza.
Ha in viso un'espressione rilassata, le spalle sono dritte ma in fin dei conti è tutta apparenza. L'inettitudine sociale è una di quelle cose che non riuscirà mai a superare nella sua vita, teme. Per ora, almeno, le sembra un ostacolo insormontabile. Tutto quello che può fare è bluffare, quindi. Se si dimostra calma forse anche il suo interlocutore comincerà a sentirsi più a suo agio. Tentare non costa nulla.

Incrocia le dita della mano destra con quelle della mancina, più e più volte, mentre la guancie diventano nettamente più rosse. Aspettare in silenzio già di non norma non è il massimo, farlo poi con tutti quegli spiriti nella stanza non è un'esperienza descrivibile a parola facilmente. Come fa Augustus a sopportare la pressione? Deve trattarsi senza ombra di dubbio di un individuo con una forza d'animo invidiabile. Magari più tardi proverà a chiedergli qualche consiglio. Forse dopo un buon boccone saranno entrambi più rilassati.

- Energia: 100%
- Status fisico: Ottimale.
- Status psicologico: Imbarazzata.
- Abilità passive: auspex per gli spiriti + immunità alle malie + rilevamento bugie.

Fissa con crescente interesse tutto quello che Augustus sta estraendo dal cesto, osservando tutte quelle prelibatezze con gli occhi di una bambina a una festa di compleanno. Si trattano decisamente bene, su Endlos, non si fanno mancare proprio nulla! Il cioccolato è uno dei suoi cibi preferiti, se può essere definito tale. Non le capita di mangiarne spesso, quindi al momento si sente abbastanza emozionata. In più, come le parole dell'uomo confermano, si trova davanti a vere e proprie prelibatezze.
In qualche modo scoprire che anche Drusilia ha un debole per queste delizie dolci la fa sorridere d'istinto. Forse potrebbe andare a trovarla, procurarsi qualche manicaretto speciale e regalarglielo. In segno di gratitudine, ecco.

Accetta volentieri il calice che le viene offerto, prendendosi qualche secondo per studiare la consistenza della bevanda. Per certi versi sembra simile a un vino non troppo scuro, dalle tinte vispe e brillanti. Annuisce alla proposta di un brindisi e si bagna le labbra con il liquido a sua volta. Come annunciato da Augustus sulle prime sembrerebbe dolce, ma nella sua scia lascia una sensazione amarognola che lo rende assai piacevole.
« Hai ragione, è molto gustoso. » considera, agitando distrattamente con la mano il calice così da far muovere ciò che contiene. Forse nella sua prossima passeggiata nel Latifondo potrebbe provare a cercare i frutti dai quali si ricava questo succo. È curiosa di vedere come sono fatti.


La sua prima reazione è quella di sollevare la mano libera e contare sulle dita il numero di lettere di cui è composto il proprio nome, espressione corrucciata in viso e tutto. Ci mette qualche secondo a calarla con un gesto repentino, colmo di vergogna. Si giustifica mentalmente dicendosi di aver agito automaticamente, senza rifletterci troppo.
« Il numero cinque dici? » ripete stupidamente, ancora un po' imbarazzata dalla propria goffaggine. « Come mai? » beve ancora dal bicchiere, non sapendo come altro occupare il silenzio che segue la sua domanda. Deve star lasciando una pessima impressione di sè, non c'è dubbio.
Non se la cava benissimo con i numeri e il loro simbolismo, ma in qualche modo sa che le caratteristiche che vengono loro attribuite variano da cultura in cultura.

- Energia: 100%
- Status fisico: Ottimale.
- Status psicologico: Curiosa.
- Abilità passive: auspex per gli spiriti + immunità alle malie + rilevamento bugie.

Quando mette in bocca uno dei dolcetti deve trattenersi dall'emettere suoni imbarazzanti. Per apprezzarne appieno la bontà ha anche bisogno di chiudere gli occhi. Ha tutta l'intenzione di gustarli come si deve, ora che ne ha la possibilità. Magari in futuro non avrà modo di procurarsele con tanta semplicità, quindi tanto vale godersele ora che le ha a portata di palato. Non è affatto un'esperta, quindi non ha bisogno di pasticcini ricercati per stimare il sapore puro del cioccolato. La dolcezza che si scioglie nella lingua e solletica tutto l'apparato digerente le dà conforto, in qualche modo.

Una volta appagato il senso del gusto si dedica completamente alla spiegazione di Agustus, avida di imparare qualcosa di nuovo. Se non altro l'uomo sembra padroneggiare l'argomento, e ora che si trova a discorrere di qualcosa che gli è più familiare Yana nota anche che ha cominciato a rilassarsi un pochino in più. Chissà, magari adesso anche lei può mollare la presa e distendere la curva delle spalle, ancora rigida per l'ansia. Almeno non è ancora fuggito via. Questa la considera una vittoria personale.

Non immaginava che attraverso il semplice nome di una persona si potesse condurre un'analisi così approfondita, basandosi poi su concetti matematici. Annuisce quando le sembra il caso di farlo, lo sguardo colmo di ammirazione. Le piace imparare cose nuove e sicuramente ha grande considerazione di chi possiede una cultura così vasta ed è tanto generoso da condividerla con gli altri. C'è da dire che potrebbe sfruttare queste informazioni anche nel suo lavoro. O secondo lavoro. Ora che fa parte dei LAM non sa quale considerare la sua attività principale e quale quella di ripiego.


Beve un sorso del succo, per poi calare la mano che sorregge il calice e portare l'indice di quella libera al mento. Ha come la sensazione di riflettere meglio quando accompagna i gesti del corpo allo sforzo della mente.
« Direi di sì, potrebbe rappresentarmi. » annuisce, per quanto non sia sicura di poter accostare tante belle qualità a se stessa. Non ha mai pensato di associare uno degli Arcani Maggiori alla propria personalità. Tra tanti, poi, proprio quello dello Ierofante. Le caratteristiche positive associate alla carta sono forse troppo lusinghiere se paragonate a quelle che la riguardano da vicino.
« Lavoro con la cartomanzia, ma non sono così esperta. » spiega, attingendo di nuovo al bicchiere. « Diciamo che ci metto tanta fantasia. » aggiunge, con una risatina, puntando poi lo sguardo di nuovo sui dolci, riflettendo su quale debba essere la sua prossima preda.

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- Status psicologico:
- Abilità passive: auspex per gli spiriti + immunità alle malie + rilevamento bugie.
- Note: scusami tu se ho ritardato a rispondere a mia volta, ma in queste ultime due settimane ho avuto un sacco di impegni e finalmente solo ora sono riuscita a rimettermi in pari con le role!

Sente le dita pesanti e appiccicate, gravate dall'ansia di fare bella figura. Ha appena finito di dire che le sue letture si basano principalmente sulla capacità di inventare bugie creative, è vero, ma ci tiene comunque a fornire un buon servizio. È il minimo che può fare per ricambiare la cortesia di Agustus. Prende il mazzo che le viene porto, dunque, mischiandolo lentamente. Una volta mescolate le carte a sufficienza, lo tende all'altro.
« Taglia il mazzo con la mano sinistra. » istruisce, poggiando i tarocchi sul piano della scrivania. Non le resta che attendere che l'uomo faccia quanto gli è stato appena richiesto, dopodiché avrebbe proceduto con il disporre le prime tre carte in fila, secondo il metodo di lettura più semplice e basilare, quello della linea temporale.

« Ciascuna delle tre carte coperte indica un momento della tua vita. La prima il passato, la seconda il presente e la terza il futuro. » spiega, additandole con l'indice mano a mano che prosegue con il discorso. L'espressione sul suo viso è di pura concentrazione quando si decide a scoprirle lentamente, una per volta. Arriccia le labbra pensierosa, osservandole in silenzio per qualche secondo, il tempo necessario a analizzare il quadro nel suo complesso. Preferisce organizzare il discorso preventivamente, invece di fiondarsi in un'improbabile improvvisazione. Basandosi sulle proprie esperienze passate, è molto meglio così. In più, si crea una certa suspense. La giusta quantità di pathos non deve mai mancare, nel corso di una lettura. Anche una fatta in condizioni bizzarre come quelle in cui si trova attualmente.

È sollevata, quando guarda le carte pescate. Il responso non è tanto catastrofico, e già questo le basta a tranquillizzarsi. Detesta predire sciagure, specialmente a persone gentili come Augustus. Sono tutte chiacchiere, certo, ma in ogni caso la fanno sentire in colpa.
« La carta del Mago nella prima posizione è indice di razionalità e determinazione, fa forse riferimento a una scelta presa che ha segnato la tua vita profondamente. Non a caso, nella posizione del presente vi è la carta della Ruota, che ancora rappresenta 'rinnovamento, destino'. Forse un cambiamento che ancora si riflette nel presente? » solleva la testa incerta, cercando di incrociare gli occhi del proprio interlocutore. Deve bere di nuovo dal calice, fin quasi a vuotarlo: tutte quelle parole le hanno seccato la bocca e fa fatica a continuare. Ha in qualche modo bisogno anche di cercare conferme nello sguardo dell'altro, non sapendo se si sta avviando nella giusta direzione. Non ha una domanda precisa a cui far riferimento, nel corso della lettura, quindi è costretta a mantenersi sul vago.

« La carta che dovrebbe incarnare il tuo futuro è quella della Forza. » si interrompe, mordicchiando il dorso di un dito nel momento in cui le sfuggono le giuste parole per spiegarne il significato. « Indica genericamente 'coraggio, energia vitale'. Non saprei dire però se è una dote che acquisirai successivamente o di cui già disponi e avrai bisogno di farvi ricorso a breve. » continua, corrugando la fronte in un broncio confuso. « Forse la sorte per te ha in serbo ostacoli da affrontare, o punti di svolta inaspettati. » conclude infine, decidendo per una linea poco specifica ma credibile a sufficienza.

Si schiarisce la gola con un colpo di tosse, senza nascondere un certo imbarazzo. Durante la lettura ha quasi dimenticato la presenza di tutti quegli spiriti nella stanza, insieme ai loro sguardi puntati dritti sulla sua figura. Si stringe nelle spalle, giocherellando con il bordo delle carte poste davanti a sé, senza tuttavia muoverle più del necessario.
« Allora, cosa ne dici? Può andare? » non nasconde la curiosità nel suo tono, cercando di nascondere dietro di essa una nota angosciata.

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