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    Turn off the lights and murder the dawn.

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    Un sopracciglio fulvo della giovane irlandese si alza, incorniciando un'espressione a dir poco inquisitoria verso lo spartan. Sì, certo, può comprendere tutto, anche lei ci è passata. Essere al verde, avere bisogno di sopravvivere non è una cosa da poco e ci si deve arrangiare come si può. Ma l'elemosina... quello, per l'orgoglio del suo sangue verde o rosso che sia, quello non l'hai mai fatto. Così come promesse vuote e vaghe. Cosa potrebbe avergli sussurrato quel tecno-demone nel suo cervello? Potrebbe essere stato solo un bluff la scenetta di poco prima...

    Muirne: "So... mi stai dicendo che tu puoi procurarmi tutto ciò che vorrei, giusto?"

    La rossa afferra i pomi d'ottone del letto e balza come una faina, sino a ritrovarsi davanti allo spartan, con un sorriso smagliante disegnato in volto e gli occhi verdi furbescamente socchiusi. Sa cosa chiedere. Decisamente.

    Rookie: "Simulazione di stress: Hai fatto la faccia? Non fare la faccia. Sai che la gente scappa dopo che fai la faccia!"

    Incurante delle preoccupazioni del fido Rookie, che escono dal trasmettitore della sua testa come lamenti metallici e solo vagamente impersonali -chissà cosa avesse in mente chiunque l'abbia progettato. Ancora la rossa picchietta con l'indice sulla pettorina.

    Muirne: "Ye know... c'è una cosa che puoi portarmi... se conosci gente con una menomazione ad uno degli arti, viva. Fammela conoscere. Gli cambierò la vita!"

    Non ha bisogno di altro la cara Muirne, così gentile ed onesta e coccolosa all'apparenza. Ma il cui covo è empito di armi di ogni sorta e tipo e dimensione, costruite dalle sue manine bianche. Armi che uccideranno, minacceranno, probabilmente. Quindi, cosa manca a colei che può costruire - tra le cose che fanno BOOM - tutto? Costruire SU tutto.
    Forse quel bellimbusto ha le conoscenze giuste per darle una mano. Oppure, semplicemente ha un doppio filo a legarli, abbastanza spesso perché lo spartan si riveli un ottimo alleato nella sua ricerca.


    Energia - 100%
    Condizioni Fisiche - Ottimali.
    Condizioni Mentali - Ottimali.

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie - Percezione intrusioni mentali]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
     
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    Pensato Intelligenza Artificiale
    "Parlato Intelligenza Artificiale"
    Pensato Agente Oregon
    "Parlato Agente Oregon"


    Luogo: Endlos - Garwec



    Rimase senza parole, letteralmente. Sorpreso dall'inaspettata richiesta della giovane. Secondo Oregon, nemmeno l'intelligenza artificiale poteva prevedere qualcosa del genere.
    A dire il vero, Agente Oregon, non c'è nulla che può dirle che io non abbia tenuto conto di questo aspetto - sentì la sua voce nella mente, ma la ignorò completamente..o almeno, tirò fuori una risposta mentale totalmente priva di emozioni, indifferente, quasi a snobbarla.
    Non m'interessa - tutte scuse, che le abbia calcolate o no, a che serve discuterne? Dopotutto è un costrutto, andiamo..come può tenere conto dell'emotività degli individui? Dovrebbe conoscere il carattere..la mente di tale soggetto per poter fare dei calcoli così precisi. Certo, non aveva detto di averli fatti precisi..ma solo di averne tenuto conto, indirettamente. D'altra parte, l'aveva mandato qui sapendo di non aver assolutamente nulla da ricambiare. Poteva significare forse qualcosa? Lo spartan non ci avrebbe creduto, rimase lì immobile a fissare la giovane. Lei non poteva vedere i suoi occhi, al contrario lo spartan si, non c'era nulla di eccezionale, quasi sembrava in parte trattenuta, però..aveva fatto una valutazione errata della meccanica, senza ombra di dubbio. Credeva fosse solo un'egoista, nel senso obbligato naturalmente..doveva sopravvivere in un luogo ostile come Endlos, però..arrivare da un estremo all'altro, ignorare i bisogni e cercare le soddisfazioni della vita. Tutto ciò era ammirevole, decisamente.
    "Capisco" - aveva un animo più nobile di quel che credeva ed era giusto così. Quindi..anche lo spartan entrò in una riflessione di se stesso. Anche lui aveva dei forti ideali, quand'era giovane ebbe di fronte una scelta da fare, aveva tutte le strade aperte..ma niente lo attirò tanto quanto entrare nell'esercito. Sentiva di poter aspirare a qualcosa di grande, di diventare una persona quasi unica..una tra le poche, uno dei più forti. Invece non fu così, era solo diventato al pari di un'arma, iscritto ad un progetto basato sullo studio e la creazione di un'intelligenza artificiale di tutt'altro tipo. Qualcosa di nuovo, lui era solo la base di un esperimento, uno tra tanti. Da quando era giunto su Endlos, troppe cose erano cambiate. Come dire..non era stato forse abbandonato? Nessuno sembrava averlo cercato..o meglio, magari qualcun altro era stato buttato lì per qualche motivo, magari era già morto. Con un'armatura parziale, non si poteva andare da nessuna parte..senza, Oregon sarebbe già morto da troppo tempo, lo Yuzrab è troppo difficile da sopportare.

    Luogo: Accampamento Militare Sezione Reclute
    Sei anni fa circa..



    Il tipico elicottero, o per la precisione: una navetta di trasporto. Era solito dare nomi di volatili ai mezzi di trasporto come velivoli. Albatross, così venivano chiamati ed era lì che Lui si stava dirigendo. Prima aveva un nome, ora un numero e presto avrebbe avuto un nuovo nome, identificato come uno dei prossimi spartan. "Sei nervoso?" - gli chiese un uomo non troppo alto, portava una uniforme diversa, non era sicuro fosse da militare. "Io sarò il Direttore, il tuo superiore" - Lui lo guardò con aria estremamente seria, il saluto militare pareva impeccabile. Al suo cenno, tutto si sciolse, si scompose, così come il volto teso torno a rilassarsi. "Signore!" - salì per primo, sotto la cortesia del Direttore. Non sembrava nervoso, nessuno sarebbe stato in grado di capire cosa mai poteva avere per la testa. L'altro non disse nulla per una decina di minuti. Ormai erano in volo diretti preso la nuova casa del soldato. "Faremo subito dei controlli, ti verrà assegnata una stanza e avrai tutte le informazioni necessarie per gli allenamenti" - l severa autorità era l'unica cosa che poteva mandare in panico il soldato, cercò di rimanere più impassibile e di trovare un modo per sembrare tranquillo, ma nemmeno Lui, uno dei tanti, uno di quelli che sarebbe risultato mediocre, poteva resistere a tanta pressione. Non poteva più tornare indietro, tra emozione e timore, avrebbe dovuto sostenere un allenamento duro per il potenziamento fisico, poter indossare l'armatura e solo dopo..ricevere il suo nuovo nome.

    Luogo: Endlos - Garwec



    "Se questo è ciò che vuoi in cambio, lo farò" - non ci sono limiti di tempo, eppure..insomma, come va a fidarsi così tanto? Oregon non si è di certo aperto come ha fatto lei, non ha rivelato nulla di sé, proprio zero. Eppure quella meccanica non si è fatta problemi a fidarsi, al contrario Oregon mantenne le distanze. Non era solo una questione di principio, differenza e punto, anzi..ogni persona agisce e reagisce a modo suo, lo spartan non ama esporre i propri sentimenti, è allenato a rimanere impassibile e non rivelare nulla di sé. Inoltre, non è come quelli tentati dal rompere la regola, lui accetta volentieri, poiché medesimo è l'ideale. Non vuole parlare, ascolta e osserva, esegue gli ordini, combatte e poi discute con se stesso, tutto qui. Forse è proprio per questo motivo che prova un certo odio per Heta, il costrutto che sa ogni cosa di lui: dai ricordi ai pensieri. Non può nascondere più nulla..forse è a causa sua che è cambiato, che ha perso quel vigore di un tempo, la sua fede incrollabile ora pare debole, standardizzata, come un ragazzo che sa solo parlare e dire cose giuste..ma poi nei fatti, se non spinto all'estremo, sempre con la coscienza pulita, può dimostrare ciò. Oregon credeva di diventare qualcuno, sognava di combattere per il bene..non che sia caduto all'estremo, ma ora ha compreso che il bene è solo qualcosa di relativo, insomma..il suo senso di giustizia è sprecato. Un valore che non ha più prezzo.
    "Dovrò solo tornare qui, giusto?" - chiese giustamente, se avesse trovato lo sfortunato come avrebbe fatto? Doveva portarlo da lei, no? Oppure doveva solo chiamarla? Rimaneva una richiesta davvero bizzarra, sperava di poterla accontentare..quanto potrebbe essere ironico se lui stesso diventa, accidentalmente, lo sfortunato?

    Stato Mentale: Serio e sorpreso
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
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    "Understanding! The key of everything!" pensa contenta l'irlandese quando finalmente si trova un punto d'incontro. Strano, molto strano. Forse non gli avrebbe confidato ANCHE quella cosa, non si fidasse così tanto di lui. Chissà che ha di speciale poi, quel bellimbusto in armatura tanto da attirarla nel confidarsi. Mai nessuno su endlos aveva senti... aveva voluto sentire la sua storia. Vero anche quello. Forse la disponibilità è qualcosa di così raro laggiù a merovish da dimenticarsi come fosse e da questo punto di vista è grata ad Oregon. Uno sconto ci sta tutto.

    Muirne: "Ye finished?"

    Uno sconto okay. A lui. Quell'idiota dentro al casco le continua a dare sui nervi e prepotentemente. No, non v'è amore per la tecnologia che tenga quando si a davanti o dentro il capo such a colossal bitch.
    La meccanica rimane a braccia incrociate ai bordi del letto, con un broncio ben poco raccomandabile stampato sul volto, mentre il piede, scalzo, fa da tappeto sonoro sbattendo sulla superficie di legno, alla minima risonanza.
    Si avvicina ancora all'armatura, fissando la visiera, conscia che il povero Oregon stia parlando con la sua torturatrice di fiducia. Chissà quanti altri poveracci aveva ridotto nel baratro quella pantomima di coscienza.


    Muirne: "Hey ci sto parlando io con l'omone, fa silenzio, cialtrona maleducata!"

    Sbotta con ben poca educazione l'irlandese - tipico della sua risma di rissaioli e bevitori - verso l'intelligenza artificiale, in un tentativo, probabilmente vano, di ridurla al silenzio agitando il pugno, ma non osando colpire l'armatura di Oregon... mica vuole spaccarsi qualche dita!
    Invece, fa l'occhiolino e saltella sino ai piedi de letto, dove sotto le coperte alla rinfusa ritrova un piccolo aggeggino bianco. Questi si attiva con un *click lampeggiando una lucina verdognola, per poi chiudersi con un *clack. Lo lancia al suo debitore e gonfiando - quel poco che può - il petto annuncia orgogliosa:


    Muirne: "È un comlink! L'ho solo io il gemello perché li ho costruiti io. Manda messaggi trasmutandoli in binario da esa a decadecimale in maniera totalmente casuale sino al mio. ♥"

    Nello spiegarlo la ragazzina si ributta sul letto e controlla l'ora, prima di tirar fuori da sotto il materasso (???), una bottiglietta di vetro, al quale stappa il tappo con i denti prima di berne un lungo sorso e prorompere in un gemito di piacere e liberazione.

    Muirne: "Quando sarai a Merovish, contattami con quello, okay?"

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    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
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    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

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    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
     
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    Inaspettato



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    Luogo: Endlos - Garwec



    Proprio così, sembrava che l'affare si fosse concluso. La meccanica gli avrebbe fatto il favore di dare una sistemata alle sue due pistole. Mentre l'Armatura, in cambio, l'avrebbe contattata nel caso avesse incontrato un menomato. Come dire, era del tutto inaspettato, una richiesta del genere altamente impensabile. Forse era scattato qualcosa, non sapeva spiegarlo, non poteva..eppure quella richiesta li pareva decisamente anormale. Un comportamento nobile, senz'altro, ma non raro, non per lui. Vero, dal luogo cui proviene, l'egoismo domina. Chiunque pensa prima a se stesso e, magari, non ci penserebbe due volte a tradire qualcuno per soldi, facilitazioni o altri desideri. D'altra parte, o almeno crede che valga per la maggior parte di loro, chi segue il suo percorso, lo fa per ragioni profonde e giuste.
    "Non comprendo i suoi gesti inutili" - apparve all'improvviso. La meccanica si era avventata sulla figura dello spartan, non per minacciarlo, ma per inveire sull'intelligenza artificiale. Guardò il visore, tentò di vedere l'impenetrabile colore grigio. Inudibile il sorriso dell'altro, anche questo era inaspettato. Una giovane davvero simpatica, lo doveva ammettere. Un tipo di persona capace di coinvolgere gli altri, nonostante il suo triste passato.
    "A dire il vero io non provoco rumore" - esattamente, l'aveva presa proprio alla lettera, rientrava nel suo carattere programmato. Eppure..lei stessa sapeva a cosa si stesse riferendo, nonostante ciò, per motivi sconosciuti, si atteneva a quel tipo di comportamento. Come se preferisse seguire gli input.
    Heta.. - la richiamò inutilmente Oregon attraverso il pensiero. Non poteva fare nulla per quello, non era in grado di fermarla in nessun modo, purtroppo non esistevano controlli. Lo spartan, quindi, si limitò a occupare fisicamente lo spazio scelto dal costrutto. Si piazzò coprendo interamente la figura olografica viola di Heta, tenendo le mani sui fianchi e rivolgendosi alla meccanica. Un po' come per non far riprendere quell'inutile rissa. Inutile perché Heta non prova alcuna influenza, aveva già vinto per quello. L'altra si sarebbe solo scaldata per niente, non poteva ottenere proprio nulla da una macchina che ragiona nel suo unico modo..senza cambiamenti.

    Luogo: Base Scientifica di Potenziamento Sezione Camerate
    Sei anni fa circa..



    "33, eh?" - disse Lei leggendo le lettere incise sulla targhetta della porta. "Te l'hanno fatto scegliere?" - chiese con uno sbuffo divertita. Lui l'aspettava all'interno, disteso sul letto con le braccia dietro la testa.
    "No, perché? A te l'hanno fatto scegliere?" - chiese scostandosi in modo da poterla vedere in faccia senza ritrovarsi in posizioni scomode. Lei entrò, chiuse la porta e si sedette sulla sedia al contrario, cingendo le braccia allo schienale. "Chissà..non ti saresti mai aspettato di vedermi, non è vero?" - cominciò a dondolarsi pianino in avanti, rischiando più volte di cadere. "Attenta" - sbuffò con tono divertito smorzando una risata un po' forzata. "Con chi credi di parlare?" - lo zittì immediatamente, un tono e un atteggiamento che non si sarebbe aspettato. "Per me non è stato facile, non ho bisogno di questi accorgimenti" - lasciò la sedia e incrociò le braccia. Dapprima con sguardo severo, poi rilassò l'espressione man mano. "Hai ragione, inoltre sei entrata prima di me" - si alzò, si stiracchiò e si sedette sul letto fronte all'altra. "D'accordo, per me è ora di andare via, non credo avremmo altre occasioni per vederci" - affermò alzandosi, l'altro fu sorpreso e non ci pensò due volte ad esporre il suo dubbio.
    "Che intendi?" - semplicemente - "Io e gli altri siamo stati trasferiti, abbiamo ricevuto ieri la comunicazione" - si avvicinò e aprì a porta - "Non so per quanto tempo, ambientati in fretta!" - e se ne andò verso i suoi doveri. Anche Lui avrebbe dovuto pensare a sistemarsi, tra un paio di ore sarebbero iniziati gli allenamenti. Ora era tutt'altra vita.


    Luogo: Endlos - Garwec



    Comlink? - non aveva mai visto un oggetto simile, anzi..a giudicare dal silenzio di Heta, evidentemente nemmeno lei ne sapeva qualcosa. La meccanica glielo lanciò, lo spartan lo prese al volo con entrambe le mani, spostando il busto e il capo indietro. Inaspettato, chiunque avrebbe immaginato una presa rapida e precisa per uno come lui. Sembra che questo termine sia la parola chiave del momento. La meccanica spiegò con chiarezza, forse troppa, il funzionamento del gadget: in sintesi, era come un ricevitore e un trasmettitore contemporaneamente. Sarebbe stato il loro mezzo di comunicazione, bastava inviare il messaggio appena avrebbe incontrato uno dei tanti possibili sfortunati. Perché no? Non ci sarebbe stato nulla di sbagliato nel continuare. Non era detto che doveva essere solo un mezzo per lo scambio, ciò che per lei aveva valore, non poteva essere ignorato. Non tanto per lei, ma per il suo significato. Non si trovano molte persone così.
    "Lo farò" - sentenziò diretto, non era un tipo che spende troppe parole. Aveva già accettato prima, confermò ancora una volta. La giovane dai capelli rossi bevette un sorso di un drink a lui sconosciuto. Merovish. Prossima destinazione, non che avesse altri programmi, anzi. Non ci sarebbe stato niente di male nel tornare lì, a nessuno verrebbe in mente di mettersi contro un gigante in armatura, inoltre..che qualcuno provi a spiegare quale ladro è così capace nel rubare a qualcuno privo di denaro. D'altronde non bisogna dimenticare l'esistenza di Heta. Quante cose inaspettate..qualcuno potrebbe chiedersi se le capacità del costrutto si estendessero a tal punto. Davvero aveva calcolato quella possibilità? Eppure, ad un primo riscontro, non aveva nessun dato su di lei, nessuna variabile. Vi era l'eventualità di un fraintendimento, probabilmente era così, aveva capito male le sue parole.

    Stato Mentale: Tranquillo e deciso
    Stato Fisico: Normale
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18 replies since 20/3/2015, 11:09   283 views
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