[AdE] Il paladino della Gatta-volpe

Dopo un po' Sarah si era finalmente accorta di non poter andare fino ad Istvan semplicemente correndo. Inutile dire che aveva optato per evocare per l'ennesima volta una breccia dimensionale e gettarsi dentro assieme al nuovo amico, ovviamente senza dargli alcuna spiegazione su ciò che che sarebbe successo.
Quindi, dopo aver percorso lo strano tunnel blu, i due si ritrovarono nelle campagne antistanti la capitale dell'Est e ancora alla principessa non passò per la testa di spiegare a Nael che avevano appena usato una sorta di teletrasporto.
" Bene, adesso ci siamo quasi. Preferisco non arrivare direttamente nelle città: simili magie attirano troppo l'attenzione."
E si rimise in marcia, questa volta camminando. Forse perché un po' stanca per la corsa iniziata tra i monti, ma probabilmente si era calmata per la scomparsa della dea. A dire il vero ci era quasi rimasta male quando si era resa conto che fosse tornata indietro ed era quasi tentata di chiedere al paladino di chiamarla di nuovo. Trovava sia il ragazzo, che la sua divinità delle persone interessanti, se prese singolarmente, ma assieme sembravano proprio fantastici! Non si stupiva affatto che tale entità lo avesse scelto: quei due sembravano fatti l'uno per l'altro.
Ben presto i due varcarono le mura e si ritrovarono per le strade della città. Sarah si diresse decisa verso una delle zone residenziali. Dopo tutto era lì che si trovava la "base provvisoria" della gilda, che altro non era che una grossa abitazione che avevano adattato per ospitarne i membri e permettere loro di lavorare. Anche se apparentemente non era un edificio imponente o distinto dagli altri, fin'ora era sempre stato funzionale.
" Ancora qualche minuto e siamo arrivati. Però, dimmi, da quanto tu e la tua dea vi conoscete?"
Era ancora molto curiosa riguardo a lei e aveva deciso di sfruttare l'ultimo tratto di strada per chiedere un po'.
Comunque forse anche il povero Nael aveva trovato l'occasione giusta per fare domande.

Era ormai chiaro che Sarah stesse facendo lavorare la propria testolina a "risparmio energetico", tanto che non afferrò subito il significato, quando il paladino spiegò a cosa sarebbero andati incontro lui e la sua dea, se non fossero riusciti a farle recuperare i poteri.
" Ah, capisco..."
Rispose sorridendo e ci vollero la bellezza di ben dieci secondi prima che ripensasse alle frasi e comprendesse cosa volessero dire. Finalmente di fermò, fissandolo incredula.
" Eeeeeehhhh?"
Gridò, svegliandosi finalmente fuori.
" E hai aspettato fino ad adesso per dirmi una cosa così importante?"
La questione sembrava piuttosto grave e avrebbe dovuto provvedere in fretta a trovare una soluzione. Ripensando a quel che le aveva detto, per aiutare la gatta-volpe il ragazzo doveva compiere un certo numero di buone azioni, o atti eroici. Più tardi gli avrebbe chiesto meglio cosa dovesse fare esattamente, prima però decise di rispondere alla sua domanda, credendo che fosse funzionale al suo scopo.
" Comunque, conosco due principesse, se ti interessa saperlo."
Tre, se si contava lei, ma su tale particolare aveva sempre taciuto. Eppure, a breve gli amici di Sarah sarebbero probabilmente venuti a conoscenza del suo segreto. Tuttavia non contemplava tale eventualità in quel momento, concentrandosi sulla situazione del ragazzo. Forse avrebbe dovuto cercare di fare qualcos'altro però, dato che le due erano già sane e salve da un pezzo. Così continuò a riflettere sul da farsi, scordandosi tra l'altro di essere capace di resuscitare gli altri e di avere quindi di avere già un modo per salvarli.
Proprio allora la dama incrociò Sif, sua amica e membro dell'organizzazione, che la salutò.
" Ciao Sif."
Disse lei, un po' sorpresa.
" Semplicemente ho incontrato una persona; lui."
Disse, indicando Nael.
" Il suo Nome è Nael ed è un paladino. Volevo presentarvelo e chiedervi se possiamo accettarlo tra noi. È pieno di buona volontà."
Disse, lasciando quindi spazio al ragazzo.

La ragazza rimase ancora più stupita nel vedere come Nael viveva la sua situazione. Del resto aveva riscontrato un simile atteggiamento anche quando lo aveva incontrato per la prima volta.
Comunque l'amica sembrava parecchio curiosa di sapere quale dea servisse, non sentendosi ancora pronta ad accoglierlo come proprio compagno, nell'organizzazione. Dubitava che gli stessi motivi che l'avevano indotta ad invitarlo ad unirsi a loro, sarebbero andati bene a Sif. Non sarebbe certo bastato dirle "È il paladino di un'adorabile gatta-volpe". Fortunatamente, aveva capito anche altre cose su di lui, che avrebbero costituito motivazioni assai più salde agli occhi della donna.
Prima però che la principessa potesse iniziare ad esporle, l'altra si mise a parlare di Mikael, usandolo come esempio riguardo a quanto le divinità possono essere diverse.
" Hai proprio ragione, è davvero qualcuno molto bravo a fare confusione, ma ciò non toglie che sia una brava persona."
Disse, accompagnando il tutto con una risatina, strappatale dall'amica, per poi rivolgersi al nuovo amico.
" Sta parlando di uno dei nostri, vedrai che ti piacerà."
Se uno come lui aveva tutte le carte in regola per entrare negli agenti dell'eco, non vedeva come non poteva non avercele Nael. Ora che ci pensava, si era preoccupata un po' troppo che gli altri potessero non accettarlo. Lasciò allora parlare il ragazzo di colei che serviva, il quale con ogni probabilità ci teneva a farlo personalmente.

Tra tutte le argomentazioni, tra tutte le maniere di descrivere la sua dea, Nael tirò fuori proprio quella che sarebbe andata benissimo per Sarah, ma che secondo la principessa sarebbe stata quantomai inadatta per convincere Sif. Lei era una persona seria e per quanto curioso e bello potesse essere l'idea di una divinità "gatta-volpe" che miagolasse, dubitava che all'amica potesse interessare. Anzi, forse lo avrebbe persino valutato male, pensando che non dovesse valere molto, se quelli erano gli unici pregi che riusciva ad elencarle.
Tuttavia si accorse di essersi preoccupata di nuovo troppo: la guerriera era rimasta un po' perplessa da una simile descrizione, ma niente di più, focalizzando la propria attenzione riguardo l'abilità con la spada del ragazzo e manifestando il desiderio di vederlo un po' in azione.
" Hai ragione, prima o dopo sarebbe interessante vedere cosa sa fare."
Rispose, confermando le parole di Sif, sebbene emergesse anche che per lei non fosse una necessità immediata.
" Tuttavia, non può certo farlo qui."
Si trovavano in una città e una simile attività rischiava di ferire qualcuno o di spaventare le persone.
" Possiamo però tornare nelle campagne se ci tenete a farlo subito, oppure andare nella nostra base. Il magazzino seminterrato credo che sia il posto adatto per tirare qualche colpo di spada, senza disturbare nessuno."
E a pensarci bene, la sede dell'organizzazione era molto vicina, il che rendeva la secondo opzione preferibile alla prima, anche perché così avrebbe potuto fargli conoscere poi gli altri.

Se c'era una cosa che Sarah non capiva dei rapporti ragazzi/ragazze era perché queste ultime dovessero farsi offrire il cibo dalla controparte maschile. Forse era per il fatto che, prima che la sua vita diventasse così strana, non aveva mai nuotato nell'oro. Se qualcuno gli avesse chiesto di offrirgli qualcosa, solo per il suo bel visiono, quando lui, come ogni membro della famiglia, doveva stare attento ad ogni spesa, gli sarebbe parsa una richiesta quantomai odiosa.
Anche se ora era lei quella dal bel visino, non avrebbe mai avanzato una richiesta ai suoi occhi così vile.
" No, figuratevi."
Rispose, nascondendo dietro quelle due parole una riflessione a dir poco stramba e che probabilmente solo Ise avrebbe compreso pienamente.
" Vi faccio strada verso il seminterrato."
Quindi in breve tempo raggiunsero l'abitazione, sede della piccola abitazione e la ragazza li condusse dove avrebbero potuto incrociare le spade. Lì ebbero modo di mostrare ciò che sapevano fare, senza costituire un pericolo e soprattutto senza infastidire nessuno.
Una volta che i due ebbero finito, la principessa si avvicinò di nuovo.
" Adesso, fatemi vedere un attimo come state."
Dubitava che si fossero davvero feriti, ma non costava molto accertarsi delle loro condizioni fisiche. Perciò si rivolse prima ad Adahm.
" Se ti sei fatto qualcosa, posso pensarci all'istante."
All'occorrenza avrebbe potuto persino curarlo.

Forse per orgoglio o forse perché non si era davvero fatto male, come temeva la ragazza, Nael affermò che non servisse e Sarah non insistette. In entrambi i casi, sapeva che non avesse senso farlo.
Comunque un po' sapeva combattere e non sarebbe stato certo un peso. Non vedeva l'ora di presentarlo anche agli altri e magari di chiedergli di mostrare di nuovo la gatta-volpe, ma sapeva che alcuni sarebbero tornati tardi.
"Bene Nael. Intanto che aspettiamo gli altri, se vuoi posso mostrarti il resto dell'abitazione, così puoi ambientarti già."
Non aveva altre idee al momento, ma forse ce le aveva lui.
" Sempre se non c'è qualcos'altro che preferiresti fare o se non vuoi farmi domande."
In effetti forse era meglio se gli dava modo di decidere lui cos'altro fare. Forse c'erano delle curiosità che desiderava sapere.