By Candle Light

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    Una supernova galattica caldissima e traboccante dolcezza, il cuore pulsante del multiverso.

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    Food for the soul_


    Ancora mi risuonano le sue ultime parole in testa.

    « Shall we go? Sto morendo di fame e non vedo l'ora tu mi racconti tutto, mo chuisle! »


    A quel "mo chuisle", mi si sono espansi gli occhi ed hanno iniziato a brillare in modo inenarrabile...
    Ah... Ancora mi palpita il cuore, perché me l'ha riempito con una velocità così istantanea che pensavo mi scoppiasse, che è traboccato di nuovo dai miei occhi -stavolta senza ch'io piangessi, per fortuna, altrimenti veramente avrei fatto la figura della crybaby, che pur tuttavia non mi dispiace se detto da lei-...
    .

    «You'll see! The food there is very tasteful! And the restaurant is nearby, close to Casinò Babylonia, mo chuisle.»


    I whisper gently and soave volgendomi verso il suo orecchio, mentre continuiamo a camminare mano nella mano. Sono sorridente come il sole. Sono così felice, che gli occhi mi si chiudono, la testa si inclina tipicamente da un lato, la voce si fa più calda e dondolo perfino la mano che mi sta stringendo.
    Ancora non ci credo.
    La tocco, la guardo, respiro il suo profumo, sento tutto il suo amore che mi dà...e ancora non me ne faccio capace. Sembra un sogno, non può essere vero, sto vivendo una realtà sfalsata, parallela, immaginaria. Non è il mio mondo, il mio multiverso: non sta capitando a me, non riesco a togliermi questo pensiero dalla testa. La stringo di più, aggrappandomi al suo braccio, e le sorrido ancora più ampiamente, ancora più gioiosa, ridendo di felicità e contemplando il suo sguardo cristallino come due laghi di smeraldo tipici dell'Irlanda.
    E lo faccio sperimentando uno stato di coscienza alterato: è il mio corpo che si muove, in automatico mi viene da dire, mentre la mia mente osserva il tutto dall'esterno, da una posizione più distaccata, lasciata indietro. Quasi un'esperienza extra-corporea.

    Mi fa strano, tutto ciò, ma in cuor mio, razionalmente, so che è tutto reale invece: devo solo aspettare. Aspettare un po' di tempo, forse qualche secondo, forse qualche altro minuto, forse ore o giorni perfino, ma...devo solo aspettare. Per rendermene conto, per abituarmi all'idea di non essere più sola, di non dover più soffrire a causa di forze maggiori, essere costretta ad avere rapporti burocratici con gente superficiale, a mangiare pietanze insipide, a svolgere qualsiasi attività senza una vera, minima motivazione... Devo darmi il tempo di vedere coi miei occhi, di toccare con mano, di verificare e certificare che la realtà, la vita, la mia vita è tornata ad avere sapore, colore, odore, emozione, senso, amore...come mai prima d'ora
    .

    “Here we are!”


    Esclamo serafica nella sua testa, dopo l'ennesima svolta, indicando l'entrata del locale. Un posticino discreto, piccolo e modesto in confronto all'imponente piramide dorata che lo affianca a poche decine di metri. Un posto accogliente, rustico, artigianale, dal sapore caldo.

    «Mo chuisle, my aisling: before entering, I'd like to restate that, for everything you'll need or wish, I'm at your complete disposal. If you want some help or you're just curious, please, ask to me. I deeply and firmly want to give you my entire life.»


    La fermo davanti alla porta della locanda italiana, mettendomi di fronte a lei e prendendole entrambe le mani: il mio sguardo mostra l'intensità e la profondità dei sentimenti che soggiaciono a quelle parole, con le mie tipiche sopracciglia inarcate verso il centro della fronte e gli occhi penetranti che la guardano dal basso verso l'alto, come un cucciolo implorante -in pieno attacco puccioso, esatto-.

    «Uè! La signorina Violet! Quanto tempo!»

    «Don Alfio! Come sta? Sono stata via per lavoro, al BloodRunner, sa...
    Le presento Muirne, la mia ---...»


    «Eehhhh sempre indaffarata siete!
    Onorato, signorina Muirne! Don Alfio Salieri, al vostro servizio!
    Ma prego, prego, accomodatevi! Lou, un tavolo speciale per la signorina Violet e la sua amica!»


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    Da dentro il locale appare il proprietario, che con la sua tipica cordialità del Sud -un altro Sud, in effetti- ed il suo allegro accento siculo mi accoglie festosamente: gli presento Muirne, ma non so come definirla ancora, o meglio non so se posso definirla esplicitamente "la mia ragazza", in effetti...Magari è prematuro, eppure è ciò che sento, e mi fa stare male doverlo bloccare -come traspare brevemente dalla mia fronte corrugata, finché la conversazione non ci porta verso altri lidi-...
    Presto quindi arriva Lou, il garzone tuttofare, un giovanotto simpatico, discreto e silenzioso -come potrebbe parlare? Gli han tagliato la lingua come "punizione" per debiti di gioco o affari loschi tra bande rivali, non so di preciso-, ma molto servizievole e gentile. Un gran lavoratore, sempre cortese e col sorriso: si diverte sempre con me ed è felice quando vengo a mangiare da loro, perché può finalmente "parlare" con qualcuno grazie alla mia telepatia, povero piccolo...Mi dispiace così tanto per lui...E anche a don Alfio è dispiaciuto, tanto che l'ha preso a lavorare per lui, offrendogli vitto e alloggio ed una paga sostanziosa. Belle persone.

    Ci accompagna dunque celermente verso il nostro tavolo, facendoci attraversare la galleria in muratura dai colori caldi della terra, precedendoci ed addobbando il tavolo migliore che hanno, per poi schizzare via e tornare due secondi dopo con un paio di menù ed un cubo di metallo con ruote, un po' ammaccato e malandato ma solido e robusto, già testato altre volte: un ottimo sedile per i robot, così anche Rookie potrà sedersi al tavolo con noi -sì, gliel'ho chiesto telepaticamente io, ed ammicco alla mia amata appena ce lo porta-. Vengo da una civiltà tecnologica dove anche le I.A. hanno pari diritti e dignità degli zorak come me, e quindi mi viene naturale trattarlo con gli stessi riguardi di una persona fatta di carne ed ossa.
    Sorrido, e mi volto verso il mio sole, che mi dona l'arcobaleno, persa nella sua bellezza splendente anche nella penombra al lume di candela di questo romantico locale alieno: nulla può intaccare ciò che lei rappresenta per me
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Amandosi immensamente *//////////*.

    Note_

    ---.


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    Da Don Alfio




    Morg
    È come si fosse creata una strana alchimia, come se quelle due dopo tutti quei baci avessero infuso parte della loro anima in quella dell'altra, con tutta la loro attitudine e modi di fare. O almeno questo passa per la testa di Muirne. Non dice una parola, fa tutto Violet, ma a qualsiasi gesto, anche il più piccolo ed insignificante, al mondo e non a loro due, risponde ricambiando con un sorriso o un risolino, alle volte persino concedendosi di scompigliare i capelli arcobaleno di Violet. La preferisce effettivamente coi capelli violetti... le danno quel tocco hardcore che le piace tanto nella Zorak. Ma neanche quell'arcobaleno le dispiace, anzi la fa sentire lusingata.

    Quando giungono dinnanzi a quella trattoria, la bocca di Muirne si spalanca. Ma... un locale italiano lì? Davvero? Ma quante meraviglie nasconde Endlos? Poi, come diavolo è possibile un italiano abbia... ah sì. Gente mediterranea. Per loro Merovish dovrebbe essere il clima ideale, più vicino a casa. Che invidia! Che invidia! Tuttavia sente di non doversi per nulla disperare. Violet ha la capacità di fare così tante cose, si dimostra in grado di tali prodigi, che la fiducia Muirne ripone in lei è totale e senza appello. Si sente sicura quando la prende per mano davanti al locale, come fosse in una culla sospinta dalle acque, abbandonata, ma in un quieto e placido viaggiare sino alle braccia di una nuova madre, di una nuova vita. Dall'Irlanda ad Endlos. Un giorno ci tornerà, ma non sarà sola... quell'adorabile zazzera policromatica sarà con lei e non vede l'ora di mostrarle la sua vecchia casa.

    Muirne: "Mangiamo allora! <i>Got pits of hell in my belly
    !"

    Poi ancora una volta, Violet con trasporto, ribadisce ancora una volta la sua dolce e romantica fedeltà a Muirne, le cui gote virano ancora una volta sul rosso. Incapace di risponderle sorride e lascia delicatamente le mani dell'amata per poggiare le sul capo dolcemente e baciarla sulla fronte come ringraziamento per la fedeltà. Non ha mai creduto chiunque appartenesse ad un'altra persona, ma comprende ciò che le vuole dire la sua Violet. Prima di tornare a fare l'Irlandese, s'intende.

    Muirne: "Aspetta di vedere il garbo con cui mangio!"

    Ad entrare Muirne nota Violet presentarsi al corpulento proprietario del Locale. Sì, sono proprio naufraghi anche loro come lei, per giunta trasportati dal Maelstorm dal medesimo mondo da cui proviene lei. Chissà come ci sono arrivati qui, chissà come l'hanno costruita quest'accogliente tavernaccia, nel senso più affettuoso che si possa intendere. Ci tornerà e soddisferà ogni sua curiosità. Ora la sua attenzione è tutta concentrata su una persona ed è colei che le sta davanti, facendole strada, con un ragazzino che Muirne osserva curiosa, sorridendogli quando si volta per caso verso di lei e facendo segno di saluto con due dita della mano destra.
    "Com'è carina Violet... si preoccupa per tutti." osserva ammirata la rossa, mentre contempla il metterla a proprio agio, il mettere a proprio agio Rookie, mettere a proprio agio persino il piccolo garzone. Sedendosi, Muirne si sente vagamente fuori posto... non ha bulloni da fissare, canne del fucile da montare o cose da far saltare in aria. Quando si è riposata l'ultima volta in vita sua? Non lo ricorda proprio... ed il suo corpo reagisce alla calma, alla quiete agitandosi sulla sedia, cambiando un paio di volte posizione, scandagliando ogni angolo del locale con meravigliati occhi smeraldo, indovinando la composizione di ogni mobile e collegando mentalmente tutto l'ambaradan attorno ad un pub irlandese. Paese che vai, dopotutto...

    Poi un'idea mirabolante. Non le piace quel collier, ma piace tantissimo a Violet sembra. Gli occhi, vispi ed allegri, sembrano attraversati da una fulminea consapevolezza, mentre l'irlandese alza l'indice verso Violet, segno per lei di attendere un qualcosa di non meglio precisato.


    Muirne: "Aspetta! aspetta! Lo adorerai!"

    Sì, meglio passare all'endlossiano. Dopotutto, non sono figli di quel grande piano al centro di un uragano loro? Sì, Muirne lo sente, ma l'aura che emana Violet e che compenetra anche lei, rende il tutto non più spaventoso, quanto oserebbe dire... poetico. L'astinenza c'è, ma sembra sormontata da quel ciclone che ne ha preso il posto.
    Forse avrebbe vinto e Muirne avrebbe avuto di nuovo bisogno di quella roba o di un "anestetico". Ma al momento,
    who bloody cares?
    Mette velocemente una mano alla tasca e ne estrae il regalo di Violet e, non senza difficoltà e qualche imprecazione in gaelico, lo fissa al collo. Allargando le braccia, si butta giocosamente indietro sullo schienale.

    Muirne: "Ta daaaaa, darling! Come sto, Rookie?"

    Il robottino, che con le gambe arriva si e no a malapena al bordo della sedia, sposta i fotoricettori sull'irlandese, scannerizzandola da capo a piedi.

    Rookie: da terra.) "Giudizio: con quei vestiti da meccanica sei un pugno in un occhio."

    Muirne: "Pffff, capissi qualcosa tu, idiota che sei..."

    Guardandosi meglio, nota che le critiche di Rookie non siano del tutto infondate. Quel collier cozza con la canottiera ed i larghi pantaloni di lavoro, puliti per miracolo, come fosse effettivamente un bel destro sull'occhio. Il che fa vistosamente arrossire la rossa.

    Muirne: "... beh, oddio, non sarò Eileen Percy, però... non me lo tolgo però, per oggi sta qui al collo!"

    Detto questo, Muirne, con la leggerezza che da sempre la contraddistingue, mette entrambi i gomiti sui tavoli e posa il mento su entrambi i palmi delle mani. Violet è così felice e raggiante che lei si sentiva di farle quel regalo di indossare quella collana. Quella ragazza sembra così luminosa, così allegra che a ricordare come si fosse presentata, non ci avrebbe scommesso un penny arrugginito. Il che la porta ridacchiare tra sé, per poi spiegare immediatamente cosa ha suscitato tale ilarità.

    Muirne: "Pensa te non avessi il vizio di russare, non ci saremo mai conosciute, forse. O più tardi, chi può dirlo. Mi hai lasciato il bernoccolo vuoi vedere?"

    E giù a ridere sguaiatamente. Sì, se la sta proprio godendo quella giornata.

    Benedetto dal Maelstrom:
    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
    [Passiva di percezione del Maelstrom]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.


    Edited by Mordreth - 17/4/2015, 21:04
     
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    Food for the soul_


    In un improvviso colpo di epiphany alla Joyce, mi rendo conto di essere tornata nel mio corpo, e che è così già da quando siamo davanti all'ingresso, da quando le ho parlato, e lei mi ha messo le mani sulla testa e mi ha baciato sulla fronte...Aaaawwww! Dio, so kawaiiiiii!!! Strinsi i pugni e gli occhi, mentre la mia bocca sembrò davvero prendere le sembianze di un tre.
    Adoro ogni risolino e sorriso con cui mi risponde: sono regali di dolcezza pura, condensati di zucchero cristallino che stimolano gli stessi recettori della cocaina, esattamente come le endorfine. In effetti è estremamente divertente ed incredibile come zucchero, endorfine e droga attivino lo stesso circuito di dipendenza e "craving"! E lei è tutto ciò: la mia droga esterna, che mi fa produrre droga interna, e che sa di dolce. Mhm..."sa di dolce" è riduttivo. Lei è proprio un'overdose di zucchero purissimo ad ogni sorriso!
    ...
    OH DIO MIO: LEI È ZUCCHERO DI LUNA!!! Incredibile. Dieci, cento, mille volte meglio, anzi: quella "droga dell'innamorato" è un pallido riflesso, che blandamente tenta di attivare gli stessi circuiti neurobiochimici del sentimento reale. Lei è meglio, perché lei È reale. La senti la sua mano tra i nostri capelli, che li scompiglia? Quella è reale. QUESTA è reale. Niente più zucchero di luna: c'è lei, e lei soltanto
    .

    «Aspetta di vedere il garbo con cui mangio!»

    «Ahahah! Aspetta di vedere in cosa so trasformarmi...!»


    Mi fa morire, e le rispondo ridendo con una leggerezza del cuore che mi sembra di volare nel cielo limpido e sereno...Anche se credo le verrà il dubbio e non so quanto lo interpreterà letteralmente, quel "trasformarmi" io in quanto a garbo. Io invece lo intendo proprio così, in effetti: il ramo felino è selvaggio per definizione, il drago ottenuto dal sangue di Nesrìn è focoso come lei, e la mia parte demoniaca ha il caos che le scorre nelle vene...A pensare a tutte queste cose, un brivido di paura mi risale lungo la spina dorsale: chissà cosa ne penserà lei, chissà se...mi...accetterà...con tutto quello che sono...

    «Aspetta! Aspetta! Lo adorerai!»


    E si mette il mio regalo, indossa il collier di pietre nere preziose, con una gioia ed un'allegria che m'investono e mi contagiano come un geyser incontenibile di emozioni e colori, bellissimo da lasciar prorompere ed esplodere a ripetizione, costante, per interminabile tempo. Il mio viso s'illumina, il mio sorriso si apre, ancora di più di quel che già sono, commossa e grata infinitamente per il suo gesto, per ciò che rappresenta, per ciò che le è costato e per ciò per cui lei l'ha fatto: farmi felice. Mi viene da piangere di nuovo, vorrei farlo perché sarebbe la giusta ricompensa per la dolcezza e la sensibilità e la bontà altruistica del suo gesto, vorrei donarglielo ma il mio corpo ha purtroppo dei limiti e quindi sono costretta a sorridere semplicemente. A sorridere immensamente. A sorridere innamorata, incantata, a...

    «Ta daaaaa, darling! Come sto, Rookie?»

    «Giudizio: con quei vestiti da meccanica sei un pugno in un occhio.»

    «Pffff, capissi qualcosa tu, idiota che sei...»

    «Mpfeheheh!!»

    «... beh, oddio, non sarò Eileen Percy, però... non me lo tolgo però, per oggi sta qui al collo!»


    Sogghigno lasciandomi andare, senza più dover controllare la situazione, sentendomi al sicuro e libera e non minacciata, finalmente, dopo così tanto tempo.
    E poi vedo lei, che si puntella coi gomiti sul tavolo, e poggia il viso tra le mani a coppa, contemplandomi con un sorriso estasiante e da favola. Ed io non posso fare altro che mettermi in una posa uguale alla sua, "specchiandola". Istinto irrefrenabile, inconscio: imitazione per innamoramento, un meccanismo naturale di chi si ama. E una volta fatto mi rendo conto che rispecchia anche alla perfezione ciò che provo, e che evidentemente prova anche lei, e questo mi fa esplodere di felicità dentro, come una fontana nell'anima. Lei è al settimo cielo, io sono al settimo cielo, siamo entrambe al settimo cielo: è tutto così perfetto, tutto così fantastico, tutto così meraviglioso. La adoro, e...per la prima volta in vita mia -o per lo meno "per la prima volta da una vita"-, mi sento adorata. Nella mia mente non c'è nient'altro, ancora una volta: solo lei, solo Muirne, e sarà così per sempre...Che cosa sublime...

    Ed è proprio in questo istante che mi rendo conto che "la adoro". La adoro. A-d-o-r-o. Sì, la adoro: non c'è nient'altro che esprima veramente, profondamente ciò che sento, nessun altro termine può essere più perfetto. Io la adoro. Io adoro questa donna. Adoro questa ragazza, questa persona. "Io adoro Muirne", perché "io amo Muirne". La adoro, la adoro adoro adoro ADORO! Dio, quanto la adoro..
    .

    «Sei bellissima, mio amore. Non cambierei una singola virgola di come ti vedo adesso: incarna perfettamente ciò che sei. Forte e passionale all'esterno, e al contempo nobile e preziosa nel profondo della tua anima. Sei perfetta così, credimi, è te che adoro...»

    “Ti adoro! Adoro adoro adoro ADORO!!!”


    Dico a voce bassa e tranquilla, con una pace interiore indescrivibile -sì, sono in paradiso, nulla potrebbe andare meglio di così: ora vivo letteralmente nel migliore dei mondi possibili-, fissandola intensamente negli occhi e perdendomici, contemplandoli, annegando in quei mari lontani ed immensi, eppure così caldi e vicini, mentre poggio sui miei palmi esattamente come fa lei, due statue identiche di due innamorate meravigliose.
    "Adoro te, Muirne", voglio dirglielo, sento il bisogno di esprimerglielo, e allora la tempesto di quei "ti adoro!" telepaticamente, ma non è una tempesta maligna e nociva: è una pioggerellina estiva, fresca, tiepida, leggera, le parole si sciolgono fondendosi tra loro, come una nota di sottofondo, come le gocce in uno specchio d'acqua calmo, come l'acqua che ti scivola addosso quando fai la doccia, quando ti immergi in una piscina. Le mie parole, il mio adorarla, ci avvolge caldamente le menti lasciando dietro di sé un sorriso e nient'altro. Come miele ed ambrosia, come la mia mente che si scioglie and is melting into her..
    .

    “E ti ringrazio, per l'amore buonissimo del tuo gesto...Grazie per farmi felice, in ogni modo immaginabile e non.”

    «Pensa te non avessi il vizio di russare, non ci saremo mai conosciute, forse. O più tardi, chi può dirlo.»

    «Già! Che incredibile coincidenza, così fortunata...»


    Io sono stata così fortunata.

    «Mi hai lasciato il bernoccolo vuoi vedere?»


    A quelle parole spalanco la bocca e le mie sopracciglia s'inarcano per l'improvviso senso di colpa. Scatto in piedi e la raggiungo -un passo e mezzo, nemmeno-, prendendole subito la sua tenera testolina tra le mie mani delicate, esplorando con maniacale attenzione e cura la sua fronte e scandagliandone ogni centimetro quadrato col viso a meno di un decimetro di distanza, per poi tempestarla di iper-delicatissimi e leggerissimi bacini colpevoli e dispiaciuti.

    «Scusami scusami scusami mo chuisle adorata! Ti fa ancora male?? Sono così mortificata, mi dispiace così tanto, perdonami...!»


    Me ne ero dimenticata. Mi ero dimenticata di come ci siamo conosciute, delle mie azioni da "cattiva" quando ancora non sapevo chi avevo davanti. Come se fossi un'altra persona, che interagisse con un'altra persona, in un altro luogo, in un altro tempo. Era una cosa scherzosa e dispettosa, non era niente di serio, niente di degno d'esser ricordato, di occupare un posto rilevante nella mia memoria, niente di degno di avere valore nella mia vita, di passare dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine, senza venir ripassato e rinfrescato periodicamente poi...
    Come se fosse avvolto nella nebbia, come se quel ricordo non facesse parte della cronologia della nostra conoscenza, perché non avevo ancora fatto la sua conoscenza, non avevo ancora creato la cartella "Muirne" e quel ricordo era sparso e non c'era motivo reale e concreto che mi spingesse ad archiviarlo, catalogarlo, conservarlo. Si era perso nel dimenticatoio già, dove accatasto tantissime esperienze, dando la priorità di memorizzazione alle conoscenze a-temporali ed eterne della scienza, utili per ogni luogo, tempo ed evenienza.
    E invece...
    E solo ricordandomelo dall'esterno, rinfrescandomi la memoria, posso riappropriarmene e farlo mio veramente stavolta: non me ne dimenticherò più. È così che ci siamo conosciute, che ci siamo incontrate per la prima volta: ora è un diamante nella linea del tempo, inamovibile, preziosissimo, importantissimo. Una pietra miliare, un punto di svolta, il più grande della mia vita.
    E solo ricordandomelo posso innescare tutti i programmi di ri-attribuzione di valore e significato, e consequenzialmente di giudizio morale, di revisione e supervisione del mio comportamento, di analisi dell'evento, di monitoraggio della situazione. Solo facendomene ricordare, posso avere l'occasione di rifletterci su e determinare quindi di essermi comportata male, verso di lei, rivedendo il passato coi nuovi schemi mentali cambiati e cresciuti e diversi rispetto ad allora -come sono cambiata, in così poco tempo...-, e quindi sentir nascere e crescere il senso di colpa dentro di me. Sorge, si alimenta ancora di più con l'amore che provo ora per lei e l'istinto di protezione irrefrenabile -darei la vita ardendo il mondo, pur di difenderla-, ed esplode all'apice nel mio comportamento di cura ed apprensione nei suoi confronti -il suo corpo è inviolabile! Nessuno può permettersi di farle del male!! Io per prima, che dovrei proteggerla!! (Cavalleria Stilnovista alla riscossa, sì: non siamo mai morti!)-, dimostrandole ciò che provo per lei profondamente.
    La amo.
    Non posso fare diversamente. Perché la amo
    .


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    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

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    Amandosi immensamente *//////////*.

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    Edited by Zaho's Violet - 20/4/2015, 11:31
     
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    Da Don Alfio




    Morg
    Sì, è davvero persa in quegli occhi di ametista. Li ha visti sciogliersi un sacco di volte in quel giorno, ma ora sembrano, finalmente, stabili e puntati su di lei... quando l'unica cosa che sembra sciogliersi è lei, tutta. Quando la fa da specchio, può quasi vederle con terzi occhi. Sono così diverse... ma non sembra affatto essere un problema per entrambe questo. Non ha dato neanche peso alla questione trasformazione... magari le chiederà qualcosa, se lo ripromette. Ma perché proprio ora? Non ne ha davvero voglia e... quale trasformazione potrebbe mai fare è lì a sorriderle ed a reggere e rispondere alla sua parlantina.

    Nasconde abilmente l'arrossire delle gote, calando il capo e ridendo alle lodi di Violet. L'ha già conquistata, non serve ne faccia altre. Bloody embarassing... ma sotto sotto vorrebbe sussurrarle che non se ne stancherebbe mai ed è sicura Violet, con la sua immensa empatia, non ha bisogno di udirlo dalla sua bocca. Perciò, sotto quei "ti adoro", che scivolano sulla sua mente come una doccia rinfrescante dopo la calura di Merovish, decide di cambiare registro, rivangare il passato e... forse non è una buona idea. Violet al ricordarsi della bastonata si alza di scatto e, con una maschera di preoccupazione, si avvicina a lei, tempestandola di baci e cogliendola totalmente impreparata. Non le dispiace, ormai si è abituata all'effetto delle labbra di Violet su di lei, sono gentili e delicate. Non come lei, ruvida e quasi maschia. Quasi si vergogna di avere tante attenzioni da such a splendid lass. Ma il minimo che può fare è ricambiarle, no?

    Quindi, approfittando della loro posizione, afferra con il braccio sinistro per le ginocchia ed il destro alle spalle. Sfruttando il movimento dal basso verso l'alto, alzandosi, riesce a sollevare Violet sulle sue braccia...
    a true damsel in distress.
    Non che tra i due ci fossero dubbi su chi interpreterà la parte della damigella (Muirne, anche se spera il contrario), ma doveva pur dimostrare di stare bene in qualche maniera no?
    Muirne sorride sorniona, mentre tiene tra le braccia la sua compagna.


    Muirne: "Tuuuuutto apposto, vedi, mo chuisle? Sono forte io, che ti credi!? Aahah!"

    Rookie: "Commento: Ci cacceranno di sicuro e sarà tutta colpa tua."

    Il solito, caustico commento arriva lapidario, ma a Muirne poco interessa. Ancora una volt è vicina a quel bel faccino che ha promesso di prendere a sberle, ma che non farebbe mai, perché è suo ed è la cosa più preziosa che ha. Il viola della sua amata poi, si incontra bene con il verde della sua terra. Sì, lei è la sua Irlanda, su Endlos, qualcosa da proteggere ed a cui giurare fedeltà. Le manca quasi il fiato nel tenerla tra le braccia e non è la fatica... ora è il suo turno di sorridere come un'ebete.

    Muirne: "I... I... You... are..."

    Spera davvero che l'empatia sovrumana di Violet possa intendere cosa avesse in testa e leggesse tutto.
    Dopo qualche attimo, tuttavia, si accorge di star tenendo sin troppo sulle spalle Violet, giusto per guardandola negli occhi, senza dire nulla. Si accorge del tempo che passa più o meno quando la schiena comincia a dolere. Muirne ha una certa prestanza muscolare, ma è pur sempre gracilina. Quindi è meglio finire ora con lo show prima di fare DAVVERO brutta figura.
    Con una delicatezza sorprendere per l'irlandese, Muirne posa Violet sulla sedia che lei aveva lasciato preoccupata ed ora chissà come vi è ritornata.
    Finito lo sfoggio delle dubbie qualità fisiche, Muirne alza un braccio e bercia verso il primo cameriere nel suo raggio d'azione... e lasciatemi dire che dopo anni ed anni a girare per i pub di mezza Irlanda, questa ragazza sappia come attirare un cameriere con il suo vocione.


    Muirne: "Tre birre... a ciascuna! La mia donna regge l'alcool!"

    Tornando baldanzosa al tavolo, provocando giusto il rumore del lieve muoversi di gioielli al collo, appropriati per un tale appuntamento galante, Muirne d'un tratto viene afferrata da un velenoso e strisciante dubbio, tanto che stavolta è il suo turno per contrarre l'espressione in una smorfia preoccupata, spalancando gli occhi e socchiudendo la bocca.

    Muirne: "Oh god... ma io non t'ho chiesto mica... sei allergica alla birra? Ti fa schifo... I am so sorry, I'm so rude! Quando si parla di bere in compagni non mi freno mica... specie con... beh... te."

    All'idea d'essere in grado di bere tranquillamente sei birre... o di sgrassarci Rookie magari, Muirne si tranqullizza. Non vuole costringere la sua adorata a bere o a fare qualsiasi cosa contro volontà a costo di bere tutto quel luppolo fermentato... certo che ci sono ordalie peggiori per il proprio amore, ma questo al momento passa in secondo piano. La rossa irlandese ritorna alla posizione in cui era, mani giunte al mento a reggere la testa. Non ha dimenticato perché sono lì.

    Le braccia abbandonano la loro posizione ed Muirne diviene fa improvvisamente (quasi) seria. E preoccupato. Per quanto tragica sia la storia di Violet non ha la minima intenzione di compatirla. Né vorrà mai biasimarla per errori nella sua vita prima si incontrassero.


    Muirne: "Quindi mentre aspettiamo... bring it bloody on e dici qualsiasi cosa. Puoi sempre contare sulle mie orecchie Violet, sempre. Perciò... dimmi tutto. Promise?"

    Una mano dell'irlandese cerca quella della Zorak, per stringergliela e rafforzare, con le azioni, le sue parole. Alcun pregiudizio, alcuna rabbia. Dovrà condividere anche con ciò che ha reso Violet ciò che ha davanti... e viceversa.

    Benedetto dal Maelstrom:

    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
    [Passiva di percezione del Maelstrom]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.


    Edited by Mordreth - 28/4/2015, 01:04
     
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    La sua reazione è del tutto inaspettata: alzandosi allarga le braccia e mi carica. Carica il mio peso sui suoi muscoli, dando prova della sua forza e della sua resistenza, a testimonianza delle sue parole.

    «Tuuuuutto apposto, vedi, mo chuisle? Sono forte io, che ti credi!? Aahah!»

    «!!!»


    La mia bocca è una smorfia di sorpresa pura, i miei occhi spalancati, le mie gote arrossiscono sia d'imbarazzo sia di euforica eccitazione.
    Ho una donna cavaliere.
    Ho una donna cavaliere anch'io. La mia "principessa azzurra".
    Finalmente. Non ho bisogno di N-I-E-N-T'A-L-T-R-O in vita mia.

    Tra le sue braccia, mi sento piccola e protetta ed al sicuro. Tra le sue braccia forti, posso finalmente non essere io la più forte di tutti, quella che protegge tutti, quella che si fa carico del peso dell'universo, che tanka il mondo. No: tra le sue braccia, io posso essere la pulzella in pericolo, a true damsel in distress. Per una volta in vita mia, posso essere debole, posso essere "femminile" secondo i più beceri e romantici stereotipi maschilisti e sciovinisti -ma tanto romantici, cazzo ci posso fare se ci hanno indottrinati così con queste cazzate?-, posso essere protetta. Arrossisco, e sorrido, mentre le mie palpebre si stringono verso l'alto in piena adorazione ed ammirazione, travolte da un'ondata di gioia multisfaccettata e con infinite motivazioni che è stupefacente come possano tutte quante convergere in una frazione irrisoria di secondo e risuonare all'unisono in un'unica manifestazione. Incredibile. Come Muirne
    .

    «I... I... You... are...»

    «The same...»


    "...Holds for me", ma neanch'io riesco a finire di dare voce alle nostre parole, sorridendo specularmente come due ebeti, e nemmeno io ne ho bisogno: le nostre menti sono così interconnesse, viaggiano così da dio sulla stessa lunghezza d'onda, che...Non ce n'è bisogno, letteralmente, profondamente, veramente. Ci capiamo così alla perfezione a vicenda, e proviamo così specularmente tutto ciò che prova l'altra...

    «Tre birre... a ciascuna! La mia donna regge l'alcool!»

    «...!»

    «Oh god... ma io non t'ho chiesto mica... sei allergica alla birra? Ti fa schifo... I am so sorry, I'm so rude! Quando si parla di bere in compagni non mi freno mica... specie con... beh... te.»

    «Io...No no! È che...cioè...bevo, eh! Ma poco, perché danneggia il cervello e ci tengo! E al massimo sono abituata a farlo in solitaria per affogare il mio malessere, ecco...
    E così, a stomaco vuoto...
    ...
    Massì, non sarà un problema! Spero...»


    E mi coglie così di sorpresa. La adoro. Adoro non poter prevedere cosa farà. Adoro il senso di imprevedibilità, l'ebbrezza del non conoscere il futuro, con lei. Normalmente sono così cosciente e sapiente sulla psicologia e la fisica, che posso simulare il mondo intero, posso simulare i cervelli altrui, posso prevedere ogni singola azione dei senzienti e dei fenomeni naturali e delle tecnologie, le loro interconnessioni, le interferenze reciproche, il cosa accadrà istante per istante. Con lei no. Con lei è tutto nuovo, è tutto imprevisto, è tutto sorprendente, è tutto una sorpresa che mi coglie impreparata e mi lascia a bocca aperta.

    «Quindi mentre aspettiamo... bring it bloody on e dicci qualsiasi cosa. Puoi sempre contare sulle mie orecchie Violet, sempre. Perciò... dimmi tutto. Promise?»

    «Sappi che lo stesso vale per me, Muirne. E sì, te lo prometto, lo giuro: non potrei mentirti nemmeno se lo volessi, e soprattutto non voglio! E poi sono una scienziata, la verità è ciò di più vicino al concetto di "sacro" che esista nella mia visione delle cose, quindi...!»


    Mi incita e mi rassicura amabilmente, allungando una mano sul tavolo e prendendo la mia tra le sue dita, inebriandomi e facendomi sciogliere. Che gesto dolce, premuroso, romantico. Guardati, Violet: sei seduta ad un tavolo, in culo al multiverso, addirittura in un ristorantino italiano. CON UN'ALTRA RAGAZZA. Che ti ama, e che ami. La tua amata. Due mani femminili che si sfiorano, due labbra soffici che si sorridono, due sguardi innamorati che s'intrecciano. Per l'eternità. Come potrebbe, tutto ciò, essere più splendido? In nessun modo, anche perché sono impreparata nel campo dell'immaginazione: mai, mai avrei osato spingermi tanto in là, nemmeno nelle mie fantasie più sfrenate ed irrealizzabili. O, per meglio dire, che ritenevo tali. Guardati. Guardala, guardaci. È una poesia vivente e senza fine.

    Nel frattempo la birra arriva al volo, il cameriere si precipita di corsa probabilmente spaventato dal modo di fare di Muirne: qui al Sud se ne vedono di tutti i colori, forse saranno sensibilizzati al tema "violenza e risse", poveri puccini. Sogghigno trattenendo la risata col dorso della mano a coprirmi la bocca.
    Fisso ora i tre bicchieri che mi stanno di fronte, perdendomi per un secondo nel colore ambrato della bevanda, nel lento e difficoltoso risalire agitato delle sue microscopiche bollicine -fremono, scalpitano, come le parole nella mia lingua, i pensieri nelle mie sinapsi, invischiati e trattenuti dal calcolo strategico, dal fuoco incrociato del conflitto tra ragione e sentimento-, nella spumosità densa ed intensamente bianca della sua schiuma, nell'aroma frizzante che emana. Poi mi decido: afferro un boccale, pronuncio parole di auto-incoraggiamento, lo innalzo e mi tracanno mezza birra tutta d'un fiato
    .

    «Oh, well...Better eye out than always ache!»

    “I'm screw'd.”

    «...Hhhhaaahhhhh!»


    Gli occhi sbarrati ed esaltati, il sorriso aperto dai brividi che ancora mi risalgono lungo la schiena per poi scivolare nelle braccia, e...No. L'alcool deve ancora entrare in circolo, mi sa: non sento niente. Nel senso: cerebralmente parlando, è tutto come prima. Sembra quasi ch'io regga meglio l'alcool di quanto già non facessi.
    Inspiro, occhi distolti dai suoi, bassi, a fissare il vuoto, all'altezza del suo petto più o meno.
    Ho scelto di buttarmi a bomba, di fare la kamikaze, di tirare una bordata unica ed iniziale e completamente esaustiva su tutte "le cose brutte" di cui abbiamo parlato ogni volta che dicevamo di raccontarci tutto. Ho deciso così, com'è mio stile: prima tutto il nero, poi l'eternità di bianco, in maniera rilassata. Prima il dovere, poi il piacere: se impieghi la prima ora per fare ciò che devi fare, dopo hai tutto il resto della giornata per goderti le cose belle, positive, i bei sentimenti, la gioia e la serenità.
    Inspiro, prendo la rincorsa e mi lancio alla carica. Sono pazza. Pazza e stupida, lo so, e me ne pentirò: me ne pentirò mentre lo sto facendo, ma è solo paura, poi passerà, e tutto andrà non solo bene ma addirittura meglio, e allora sarò drammaticamente felice e sarò contentissima ed entusiasta e fiera di me, orgogliosa di averlo fatto, di avere avuto il coraggio di farlo, e riconfermerò lo schema d'azione anche per le future situazioni analoghe.
    Inspiro, sciolgo la lingua, la affilo come un bisturi chirurgico per renderla sintetica e precisa -non so quanto mi riuscirà però, date le forti emozioni coinvolte nel procedimento-, e mi getto nella mischia a mo' di ariete
    .

    «Well well, allora, partiamo. Che cosa potrei raccontarti? Prima le cose brutte? Non lo so, non vorrei che...Ma di solito lo preferisco. Fuori il dente fuori il dolore, appunto, e poi si passa al piacere!
    Dunque. Sono stata morsa da una vampira-succube-qualcosa e mi ha infettata -ma è tutto sotto controllo-, ho fatto esperimenti con sangue demoniaco e me lo sono iniettato -ma è tutto sotto controllo-, idem per sangue di drago -sono perfettamente stabile, te lo assicuro, giuro!-, faccio parte degli Eversori di Merovish ma
    sshhh mi raccomando, è un segreto, anche perché non ha tutto questo senso la mia partecipazione lì...e...
    Be', la mia vita prima di venire qui su Endlos, e anzi fino a qualche mese o anno fa, era molto più luminosa e buona, sai? Ho combattuto nell'esercito per disinfestare il multiverso dalla minaccia di insettoidi antropofagi malvagi succhia-anime, ho combattuto dittature in nome della libertà, malvagi sith -stregoni, ecco!- in nome della pace e del bene, del Lato Chiaro della Forza...
    E...
    E...
    hic--!
    Ti amo, Muirne, ti amo...Scusami...Mi dispiace così tanto...»


    “...Ho paura...”


    Progressivamente, ad ogni frase, ad ogni parola, ad ogni lettera che dico, che pronuncio...il mio sguardo ed il mio viso virano verso il basso, s'inabissano, soccombono, sotto il peso delle tenebre con cui ho ricoperto la mia vita, la mia essenza, my being...coated in darkness, per proteggermi dal freddo mondo ostile e spietato, senza amore, che mi circondava e che filtrava troppo amaramente nelle mie percezioni, nei miei sensi, nel mio tempo e nel mio spazio, nel mio sentire, nel mio vivere, nel mio soffrire ed agonizzare...
    E mi scuso, trattenendo i singhiozzi per il pianto, trattenendo anche quest'ultimo. Mi scuso, dopo aver cercato di riequilibrare la mia immagine di brava bambina, di gettare qualche chiazza di luce in quel mare di ombre. Mi scuso, mi scuso disperatamente e senza più parole -sentimenti meno intensi non me le avrebbero tolte così tanto, mi avrebbero lasciato ripetere quello "scusami" almeno tre o quattro volte-, come se avessi fatto un torto a lei, come se l'avessi sporcata con la mia vita e le mie azioni, come se lei splendesse fulgida e candida, un angelo, il mio angelo, senza macchia e senza peccato.
    E sto così, rannicchiata nella mia parte del tavolo, sulla sedia, stringendo le gambe, le spalle, le dita attorno al calice che ora fisso e che vorrei stringere al mio petto, abbracciare, unico rifugio traditore nella mia solitudine beffarda e crudele. Lo trasfiguro, con un gesto della mano, trasmuto alchemicamente la birra in whiskey, il boccale in un bicchierino consono, e finisco di scolarmelo annegando la disperazione come ormai è mia abitudine ogni sera nel bar di facciata dell'Eversione al BloodRunner. Le lacrime che si affacciano sulle mie palpebre, davanti ai miei occhi, pronte a gettarsi da quei parapetti nel vuoto e cadere suicidandosi sul legno rossiccio del tavolo, ma ancora aggrappate a quell'ultimo filo di speranza. Un filo di lana, esile, già sfilacciato e spezzatosi tante di quelle volte che ormai non le conto più.
    Dio...ho così paura...di essere rifiutata...da lei...
    Mi sono aperta. Aperta come forse mai avevo fatto in vita mia, anche perché fino a poco tempo fa seguivo la filosofia del "non fare mai nulla di cui tu debba o possa vergognarti, nulla per cui tu debba mentire per questo motivo": è solo di recente, che ho deciso -e volontariamente, in piena coscienza!- di...sporcarmi. Di sporcarmi -eppure sempre in maniera morigerata, avrei potuto fare molto di peggio, ma non mi viene e non mi verrà mai, credo-, di darmi al lato oscuro, di immergermi nella tenebra e di...
    E ora sono qui, davanti alla corte, al giudice, alla giuria ed al boia, incarnati tutti quanti da lei. Sono qui, insicura di me stessa, insicura se essere fiera di ciò che ho fatto o se dovrei forse vergognarmene. Clueless, without a trace su come possa prenderla lei, su cosa possa pensare, su come reagirà e che conseguenze tutto ciò avrà. Su di lei, su di noi, su di me
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Amandosi immensamente *//////////*.

    Note_

    ---.


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    Da Don Alfio



    Morg
    Muirne: "That's my girl!"

    Esclama felice Muirne, mimando i gesti di Violet, così che possano bere assieme le loro caraffe. Ma che razza di compagne ha frequentato sinora, la sua donna? Lasciar bere un compare da solo, nel dolore, affogandosi nel bere, non è cosa da fare, assolutamente non onorevole... e come si sarà sentita sola l'aliena, mentre si faceva portare in aria dai flutti e l'alcool le riempiva. Quindi è suo compito, come irlandese, come compagna, come amante, di dimostrarle che l'alcool non è solo annegare, ma può diventare un allegro salpare con degni compagni. Per questo alza la caraffa con lei... ma la riabbassa un po' in ritardo, giusto per scolarsi il resto della prima birra e ridersela tra sé e sé, forte del risultato ottenuto. Perché poi il riso, a vedere in certe condizioni Violet, le si spegne. Lo sguardo è ora attento e concentrato su ciò che le racconterà Violet e non può negare sia anche lei alquanto sulle spine.

    Ed ecco che il racconto arriva e la coglie di sorpresa. Non poco. Ma vi è da andare per gradi, vista l'enorme mole, in parte incomprensibile a causa della ridotta cultura di Muirne. Per cominciare, cosa diavolo è una succube in primis? Cosa significa che ha combattuto contro insetti giganti atro.. apro... acro... insomma quella parola lì? Cosa diavolo è un Sith? Sangue demoniaco, esperimenti? La storia non è confusa, di più! L'irlandese fa seriamente fatica a capirne il verso, tanto che ad un certo punto deve inclinare il capo di lato ed inarcare le sopracciglia verso l'esterno. Non vorrebbe dare un dispiacere alla sua Violet, dopotutto è della sua vita che le sta narrando. Lato Chiaro poi? Lato chiaro di cosa? Della luna, di Endlos? C'è un'altra, l'ennesima gilda che si chiama così perché popolata da paladini della giustizia? No, non può essere, Violet ha appena ammesso di far parte degli Eversori... la temibile piovra che avviluppa tutto il Sud nelle sue spire, nonché la figura del suo signore è avvolta nella leggenda, tanto quanto viva nella realtà, che persino nei vicoli il suo nome è sussurrato e mai pronunziato ad alta voce. Violet lavora per loro e l'unica cosa che Muirne può pensare è... "Oh fuck... my girlfriend is a thug... that's awesome!". Ma non è il momento di pensare a queste facezie. Violet ha bisogno di lei e... si deve alzare, una seconda volta. Va bene, se è per lei.

    Appena si abbassa su di lei, che ancora non sembra darle mente, assiste al miracolo ultimo, definitivo, nella religione di un irlandese. La trasformazione della birra in whiskey. La lascia a bocca aperta... con la consapevolezza di amare Violet un briciolo di più, sebbene per ragioni alquanto egoistiche. Purtroppo deve vedere la sua alienastra svuotare il bicchierino, triste e sconsolata, mentre ripete, ripete e ripete le sue scuse alla rossa. Sospirando sconsolata, quest'ultima si inginocchia e mette una mano sul polso di Violet, con tutta la delicatezza possibile.
    "Good... I feel so awkward... well, she needs it..."
    Non è mai stata così dolce e posata con nessuno. Ma di contro ha sempre avuto un istinto innato nell'adeguarsi alle situazioni e quella particolare circostanza richiede lei adotti certe particolari misure. No importa quanto strane, purché non veda più Violet in quel modo. Le piaceva vederla allegra, sorridente e spensierata ed ora si prefigge, l'irlandese, che la sua
    chuisle possa esserlo nonostante tutto ciò che è stata costretta a vedere e vivere.
    "Darling..."


    Muirne: "Bene... appurato tu sia the messiah of booze... e... sì che io ci abbia capito poco della storia... ma..."

    Abbasso lo sguardo. Ecco. Ora è il momento in cui l'equilibrio trovato tra la sua rudezza naturale e ciò che la situazione richiede vacilla. Per un momento, Muirne si sente inadatta, insicura, quasi ipocrita. Lei non ha vissuto uno sputo comparandosi a Violet. Con quale coraggio potrebbe consolarla, per quanto amore porti al suo riguardo?

    Rialzando lo sguardo e vedendola sull'orlo delle lacrime, con il braccio abbandonato sul tavolo che ancora stringe il bicchierino del prodigio, un nodo le si stringe otturando tutto ciò che parte dallo stomaco dalla bocca e viceversa. "Darling..." ripete a se stessa, rifiutando tutto le paure. Violet non ha chiesto nulla né era costretta nell'aiutarla. Lei ora farà la stessa cosa. In culo le paranoie.


    Muirne: "... sì non ho capito quasi nulla. Se non prima ero cattiva, ora sono buona, ma prima ancora ero buona. Ma mi fai arrabbiare..." La mano di Muirne stringe il polso di Violet.) "... rispetta quello che c'era prima. Se quello che c'era prima è tutto quello che ha creato la persona che amo, allora domani vado a fare una preghiera anche agli Eversori ed agli insetti ancotropco-well fuck it. Non devi chiedere scusa a nessuno, non vergognarti di ciò che sei diventata... se tutto ha portato a noi due qua sedute... se tutto ti ha portato da me come sei ora... se tutto ha portato a creare la persona che amo... io... so che non dovrei dirlo ma... sono contenta che è successo. Dovresti esserlo anche tu. O ti piglio a pugni per davvero. Ecco. And please... non prendermi sul serio sui pugni."

    Benedetto dal Maelstrom:

    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
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    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie - Percezione intrusioni mentali]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

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    Muirne si rialza dal suo posto e mi si avvicina, ma sono così immersa nella mia paura e nella mia disperazione preventiva "che tanto lo sappiamo che nessuno mai potrà accettarci, MAI!" che nemmeno me ne rendo conto. Poi, quando finalmente mi zittisco in attesa del suo colpo di grazia, lei...invece, s'inginocchia, e mi posa delicatamente, dolcemente, amorevolmente e premurosamente una mano sul mio polso. Sì, è imbarazzata; sì, le costa molto, mentalmente parlando. Sì, il mio sguardo si alza verso il suo, intrecciandosi con sorpresa, inattesa quella sua apparizione salvifica, quel suo gesto, quel suo...amore.

    «Bene... appurato tu sia the messiah of booze... e... sì che io ci abbia capito poco della storia... ma...»

    “Lol! What the heck...?”


    Mi mindfucka momentaneamente con quella battuta, in effetti non ho pensato a quale effetto avrebbe potuto avere sul suo cervello la vista del mio potere. Ma...cosa c'entr--...?

    «... sì non ho capito quasi nulla. Se non prima ero cattiva, ora sono buona, ma prima ancora ero buona. Ma mi fai arrabbiare...rispetta quello che c'era prima. Se quello che c'era prima è tutto quello che ha creato la persona che amo, allora domani vado a fare una preghiera anche agli Eversori ed agli insetti ancotropco-well fuck it. Non devi chiedere scusa a nessuno, non vergognarti di ciò che sei diventata... se tutto ha portato a noi due qua sedute... se tutto ti ha portato da me come sei ora... se tutto ha portato a creare la persona che amo... io... so che non dovrei dirlo ma... sono contenta che è successo. Dovresti esserlo anche tu. O ti piglio a pugni per davvero. Ecco. And please... non prendermi sul serio sui pugni.»

    «H-...!!!»


    Ecco che di nuovo mi mozza ogni parola in gola, ogni tentativo razionale di risponderle, e...Scoppio in lacrime, i miei capelli scoppiano di nuovo di arcobaleno -assieme alla depressione il viola dark era tornato a dominarli-, e mi getto su di lei abbracciandola e stringendola a me e singhiozzando, singhiozzando, singhiozzando. Scavo con la testa nella sua guancia, nell'incavo del suo collo, strofinandola avanti e indietro, mentre verso calde lacrime di purissima gioia, distillato di felicità sublime.

    «Io--! Sì! Sono--! Oh, il mio amore, mo chuisle!»


    Bofonchio senza riuscire a completare nemmeno una delle mille frasi che mi scorrono in testa come treni impazziti e senza freni. Non ci riesco, no, nemmeno per sogno, e piango ancora come una fontana. Dio mio, mi ci vorrà un bel po' di secondi, forse qualche minuto anche, solo per calmarmi. Sì, ho avuto così tanta paura...

    «Così tanta paura...Scusami, amore mio. Scusami...Ti ringrazio...Ti ringrazio di tutto, tutto ciò che hai detto, ogni singola parola, ogni singolo concetto... Sei dolcissima, sei fantastica, sei perfetta! E sei come me, è solo che non sapevo fino a che punto! Scusami...!
    Hai perfettamente ragione, e concordo dannatamente con te! L'ho sempre pensato: non cambierei una singola virgola del mio passato, perché è ciò che mi ha reso quella che sono! E meno che mai ora, che ho te! Dio mio, ho te!!! Ti rendi conto?! MAI! Non lo cambierei mai, e sono entusiasta di tutto ciò che è successo! Finalmente ho te, finalmente ho te...!»


    Euforica, mi sono allontanata di uno o due decimetri, tenendola per le spalle e fissandola negli occhi e ridendo di fronte al suo viso, mentre sciorinavo a cascata tutta l'ebbrezza e la gioia di cui lei mi riempie. Appena finisco, però, l'abbraccio e la stringo forte ancora, ancora e ancora una volta. Dio mio, ho le lacrime agli occhi davvero, per l'ennesima volta: è incredibile, io giuro non avrei mai pensato che...di..che un giorno...di poter trovare finalmente...quella persona...! Quella persona a cui non hai bisogno di spiegare niente perché pensa già le stesse cose, nello stesso tuo modo. Che ti capisce prima ancora che tu apra bocca, che ti sorprenda dicendo esplicitamente e verbalmente quello che c'è nella tua mente, nebuloso e silente, privato, intimo, fino ad allora unico.
    E le sono grata, veramente nel profondo, per quella "piccolezza", quella specificazione, quell'esplicitazione sui pugni...Mostra tutta la sua dolcezza, in una maniera così nobile e dolce..
    .

    «Ask me anything! Voglio spiegarti tutto, voglio raccontarti tutto, e scusami se sono stata poco chiara! Sono una frana, ma...sono tua...per sempre...»


    Concludo, sorridendo col cuore aperto di gioia, la gioia più maestosa ed incontenibile ch'io abbia mai provato in vita mia. Ha davvero la mia più completa e totale disponibilità, ed il mio più sincero desiderio di condividere per filo e per segno ogni singola cosa, ogni singolo pensiero, ogni singola parola, azione, ricordo, evento storico, esperienza che ho vissuto in vita mia...Voglio condividere con lei T-U-T-T-O, ed è così importante, un onore, e bellissimo...


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Amandosi immensamente *//////////*.

    Note_

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    Da Don Alfio



    Morg
    Muirne ricambia l'abbraccio stringendo forte Violet a sé. Chiude gli occhi ed affonda il volto nei variopinti capelli, respirandone l'essenza, ora, con molta più tranquillità. Le spalle di Violet, che coperte da quella strana retina trasparente e la maglia nera sembrano ancor più piccole e fragili. Non come le sue, forti, anche se strette. Eppure devono avervi gravato cose, eventi, addii, tragedie molto più che sulle sue. Muirne stringe forte Violet a sé. Non ha importanza il passato in queste cose. Ora Muirne può aiutarla a sopportare quei fardelli. Può aiutarla a sopportare qualsiasi cosa.

    Muirne: "Here! Here! Way better!"

    Ancora una sfilza di complimenti a cui Muirne non sa che dire, specie se sente le sue gote colorarsi di rosso, cosa accaduta sin troppo in quella giornata. Ma sta bene, per quella giornata accetterà. Per quella successiva. E quella dopo ancora. E così via. Si scambia uno sguardo con Rookie ed i fotoricettori del piccolo droide lampeggiano in sequenza. Sì, Muirne è proprio finita... e non potrebbe essere più contenta. Perché sotto sotto, se per una creatura così speciale si è unici, qualcosa di buono ce lo si deve pure avere.

    Quando Violet scioglie il suo abbraccio, Muirne non fa altro che sorriderle, un gran sorrisone per farle vedere quanto sia felice di aver risolto quella, a suo vedere, insignificante paranoia che si portava forse da troppo tempo dietro la sua futura compagna. La tiene per le braccia a sua volta e e le da un lieve ed amichevole pugno sulla spalla, continuando a sorridere alla sua
    chuisle.
    Incredibile come i suoi più piccoli gesti riescano a rimpinguare tutte le attenzioni di Violet. Si sente quasi... anzi si sente per intero in colpa.

    Muirne: "Eeeeh... che problemi ti fai! Con me poi! Se non fossi così scema però non mi piaceresti altrettanto, mo chuisle! It's a part of you."

    Finisce il tutto con una carezza sulla guancia di Violet. Ancora bagnata dalle lacrime. Ma poiché sono di gioia... sono di liberazione... allora Muirne le sopporta ed arriva persino ad apprezzarle.
    Rimane persa in quegli occhi d'ametista, prima di riaversi e sorridere una seconda volta, rialzarsi a ritornare al suo posto. Nel farlo schiarisce la gola, congiunge le estremità delle dita davanti al volto e si da un (falso) contegno da... dottoressa.


    Muirne: "Ora dica alla dottoressa O'Gara ed al Dottor Prickmetal..."

    Rookie: "Richiesta di chiarificazione: Prick?!"

    Muirne: "... cosa invece ricorda di bello nella sua vita."

    Finito il teatrino, nuovamente sotto il lampeggiare irritato degli "occhi" di Rookie, Muirne torna pesantemente coi gomiti sul tavolo, come è più suo stile. Non abbandonando l'espressione serena ed incoraggiante all'indirizzo della sua... sì, insomma... Fianceé.
    L'ha vista piangere e soffrire. Giusto. Ora vorrebbe tanto vederla ridere. Giusto anche questo.
    Ma prima...


    Muirne: "... magari se fai quel giochetto anche per me, oh thou Messiah of Booze, sarà una grande dimostrazione d'amore!"

    E ride sguaiatamente una seconda volta. Ci tiene che Violet sappia nessuno la giudichi, nessun fiato sul collo, nessun occhio inquisitorio. Solo lei, Muirne... e vabbè, Rookie.

    Benedetto dal Maelstrom:

    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
    [Passiva di percezione del Maelstrom]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie - Percezione intrusioni mentali]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.


    Edited by Mordreth - 3/6/2015, 16:48
     
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    «Here! Here! Way better!»


    Mi stringe, mi stringe forte a sé, facendomi sentire tutta la sua presenza, la sua forza, il suo amore, la rassicurazione che è capace di darmi con le sue braccia forti, mura di cinta inespugnabili del nostro castello fiabesco. La sento respirare il mio odore, riconosco ogni minimo suono e dettaglio dei movimenti, ed allora chiudo anch'io gli occhi e decido di imitarla: inspiro forte il suo, prendendolo attivamente nel mio corpo ed al contempo abbandonandomi passivamente ad esso, in balia delle meravigliose ed indescrivibili reazioni biochimiche che i nostri due corpi stanno producendo in risposta vicendevole alla presenza dell'altra.

    I miei complimenti la fanno arrossire...Com'è carina, quando fa così. Irresistibile, ai miei occhi, alla mia mente, la sua mente imbarazzata e non abituata a sentirsi lodare per le sue qualità vere e reali: nessuno che l'abbia mai apprezzata, che le abbia detto quanto vale veramente. Sono contenta e fiera e onorata di poterlo fare io, adesso. Lei è il mio tesoro, il mio rifugio, e la mia creatura bellissima: la coccolerò e me ne prenderò cura con la forza della mia intera vita, di tutto il tempo in cui ho desiderato avere qualcuno al mio fianco, e con innumerabile ed inenarrabile forza in più ancora, dettata da ciò che lei è precisamente, determinatamente, discretamente, non solo idealmente ma proprio materialmente, specificamente. Tutte le sue peculiarità, le sue precisissime caratteristiche ed imperfezioni, che nessuna fantasia potrebbe mai inventare in maniera completa ed organica.
    Lei è una persona reale, in carne ed ossa, qui, presente: far beyond every imagination. Adoro il suo modo di sorridermi. Adoro il suo modo di tenermi il braccio in questo momento. Adoro il suo modo di esprimermi complicità con questi gesti un po' rudi e un po' goffi, da maschiaccio, perché nel mondo e nell'epoca da cui viene la femminilità era difficile da osservare e conoscere e imparare, date le sue condizioni socio-economiche di partenza. La adoro, perché è lei, perché fa parte di lei
    .

    «Eeeeh... che problemi ti fai! Con me poi! Se non fossi così scema però non mi piaceresti altrettanto, mo chuisle! It's a part of you.»

    «Thank you, and ditto, mo chuisle.»


    Già. Lo stesso vale per me, lo stesso vale per lei: valgono le stesse cose, per noi. Se lei non fosse così com'è, non la amerei in maniera uguale. Mi carezza il volto sorridendomi, ed io senza nemmeno accorgermene compio un gesto speculare: sono gli innamorati che copiano l'altro, e come potrei io non imitare lei? Risuoniamo, armonicamente, così tanto...sia dentro, sia fuori. Siamo proprio fatte l'una per l'altra.

    Mi sorride ancora -ed io di rimando-, torna al suo posto -ed una piccola parte di me capricciosa e desiderosa si rattrista e si rammarica per la lontananza tra noi due che aumenta, seppur di mezzo metro nemmeno-, e si schiarisce la voce catturando la mia attenzione
    .

    «Ora dica alla dottoressa O'Gara ed al Dottor Prickmetal...»

    «Richiesta di chiarificazione: Prick?!»

    «Mpfeheheh!»

    «... cosa invece ricorda di bello nella sua vita.»


    Non posso non ridere a quest'intermezzo, e le gag con Rookie aggiungono benzina sul fuoco -sono un duo impareggiabile-. La domanda è bellissima, in ogni caso, e suscita in me due sentimenti contrastanti: uno vorrebbe rispondere di getto per tutto l'entusiasmo che porta con sé, l'altro invece mi ammonisce invitandomi a riflettere e ponderare bene su ciò che dirò. Ad organizzare le frasi, a scegliere accuratamente i termini, a creare un discorso che sia: sintetico, comprensibile per lei, organico e non sconnesso.

    «... magari se fai quel giochetto anche per me, oh thou Messiah of Booze, sarà una grande dimostrazione d'amore!»

    «Ogni tuo desiderio è un ordine per me, mia signora...!»


    Ride apertamente ed allegramente, interrompendo il mio flusso di pensieri sul discorso che sto preparando. La mia risposta arriva rapida comunque, e con uno sguardo ed un sorriso maliziosi faccio scivolare i miei occhi dai suoi al suo bicchiere, mentre un gesto svolazzante della mano innesca la magica alchimia che tramuta la sua bevanda in quella tanto agognata.

    «Parola del Signore - Rendiamo grazie a Violet.»


    Concludo trattenendo un sogghigno e chinando la testa come i cabarettisti a fine spettacolo, ringraziando il pubblico per i generosi applausi che stanno per scrosciare inebriando le sue orecchie.

    Mi ricompongo con ancora qualche traccia di sorriso ironico sulle labbra, mischiata con un sorriso ben più sereno e radioso, abbassando lo sguardo mentre ripeto la sua richiesta e poi rialzandolo allegra appena trovo la risposta adatta
    .

    «Un ricordo felice, mi chiedi...
    Ci sono: quando mi hanno portata ed abbandonata indietro nel tempo, e ho fatto per diversi mesi la maestra in una scuola per bambini disagiati e con disabilità psichiche. Sono stati forse i momenti più felici della mia intera esistenza.
    Ricordo poi quando ho combattuto al fianco degli jedi, paladini votati al bene per l'intera galassia. Quando la mia maestra mi insegnava a percepire la Forza, con le sue lezioni clandestine da jedi grigia nelle grotte di Dagobah. Rix'anne Radi-Cor, si chiama, prima che la uccidessero...
    E ricordo la mia infanzia splendente su Manaan...Lyhròn, o Atho City nella lingua comune, una città completamente artificiale sospesa sulla superficie di un mondo interamente acquatico. Un centro multiculturale inter-specie dove perfino i droidi e gli ologrammi con una certa cache avevano diritti ed erano riconosciuti come persone...Un viavai di idee, scambi commerciali, politiche, intuizioni scientifiche, progressi tecnologici, valori etici...Non hai idea...»


    Inizio a raccontare -girandomi verso Rookie quando cito gli automi- per poi perdermi nel mio viaggio tra i ricordi, tra i sentimenti, custoditi come gioielli preziosi nello scrigno del mio cuore. Quante belle esperienze, quanta luce e calore e amore nella mia vita ci sono stati...Mi si illuminano gli occhi, mentre distolgo lo sguardo che vaga e si perde verso l'alto, verso il soffitto a botte, immerso nel lume del lampadario alle spalle di Muirne.
    Sì, tanto dolore, tanta sofferenza, tanta amarezza, delusione e solitudine...ma anche bellissimi punti luminosi e chiari, dolcissimi sprazzi d'amore rosato, cose che ancora oggi riescono a farmi sorridere sinceramente dal profondo del cuore. Cose a cui anelo e che mi mancano. Cose che...forse...potrei riavere...posso...potrò? Magari, forse, (?), anche...chissà...con lei, la mia Muirne, mo chuisle, la mia principessa cavaliera salvatrice.
    Torno a guardarla, dritta negli occhi. Sorriso saldo, sicuro, pieno.
    Sì. Con lei riavrò tutto. Ne sono convinta, ne sono sicura
    .


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    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

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    Muirne: "Hallowed be thy name!"

    Risponde allegra Muirne stendendo le mani e sorridendo contenta. Esatto, datele del booze e sarà contenta. Fatele scoprire che la sua ragazza ha il potere di trasmutare anche l'alcool ed aggiungerete altra contentezza a quella che già Violet ha ispirato con la sua sola presenza. Com'è strano il mondo... il giorno prima annaspava per vivere, da sola... Con Rookie... Okay da sola... e non avrebbe mai detto se sarebbe uscita dall'ennesimo problema o no. Poi un incontro, una strana alchimia ed ora, il giorno successivo, è seduta al tavolo con una persona adorabile ed amabile, devota a lei. Ed è una ragazza. Come lei. The wonders of Endlos I wonder - cit..

    In men che non si dica, Muirne fa cadere il bicchierino di Whiskey nella birra, con un sonoro *plop ed in pochi attimi, la commistione di distillati viene fatta fuori dalla gola dell'irlandese, che posa sonoramente il bicchiere con un gemito di soddisfazione.

    Muirne: "You should try too! Lo facevamo sempre coi miei compagni prima di assaltare un blindato britannico. Era una specie di rito idiota. Magari lo faremo anche io e te prima di qualche avventura!"

    Non le dispiace pensare sé e Violet come compagne di avventura, neanche un po'. Una complicità così profonda, merita avventure almeno altrettanto avvincenti. Ora che è libera della catene di Morag e con la previsione dello sciogliersi anche da quelle della Torgue Inc., non può che pensare al futuro. Endlos non merita una vita noiosa e sedentaria, decisamente no. Strano che proprio lei pensi tutto ciò... vorrebbe combattere le ingiustizie su Endlos, vorrebbe trovare una propria causa anche in quel mondo. Vorrebbe. Vorrebbe. Ma non senza Violet. Proprio grazie a Violet. Un raggio di luce dalle tinte ametiste nella sua vita.

    Ascolta ammirata ed appassionata le sue storie, rimpiangendo di non poterle vivere assieme e continuando a domandarsi come diavolo sia finita un fenomeno come la Zorak con una sfigata come lei, che in vita sua ha fatto tre cose: la pescatrice, la terrorista e la meccanica. Forse è vero quando dicono
    Love is blind. La sensibilità di Violet la colpisce... bambini disagiati aiutati da lei. Non le viene difficile credere ciò... la guarda meglio. Tutto ciò che lei indossa è nero, fatto per intimorire e renderla una figura austera ed inquietante. Muirne non prova nulla di queste cose. Se non l'esatto opposto... ed ascolta le storie di Violet poggiando il volto su di una mano, paziente e con gli occhi verdi che si sforzano di immaginare tutto.

    Alla fine, posa una mano su quella di Violet, visibilmente serena nel vedere la sua amata così sollevata .


    Muirne: "You are... amazing, mo chuisle. Davvero non posso credere di essere la fortunata... ma... spiegami una cosa. Cosa diamine ci fai qua, in questo posto dimenticato dall'universo? Specie al Presidio Sud?"

    Benedetto dal Maelstrom:

    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
    [Passiva di percezione del Maelstrom]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie - Percezione intrusioni mentali]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
     
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    «Hallowed be thy name!»

    «Ahahahahah!»

    «You should try too! Lo facevamo sempre coi miei compagni prima di assaltare un blindato britannico. Era una specie di rito idiota. Magari lo faremo anche io e te prima di qualche avventura!»

    «Ok! Molto volentieri, amore mio.»


    La risata che sgorga dalle mie labbra è limpida e fresca, così come è amorevole il sorriso che poi le adorna, mentre la contemplo con indosso il girocollo di pietre preziose che le ho regalato.

    Rispondo allora alla sua domanda, immergendomi nei ricordi rosei e luminosi della mia vita. I miei occhi vagano, accarezzano la volta del locale, si perdono tra le fioche luci giallognole dei lumi di candela... Ed è solo quando Muirne mi tocca la mano che torno al presente e mi accorgo di come mi stia contemplando, sorridente ed innamorata, con la testa adagiata su di una mano, vedendo chissà cosa nella mia figura. I miei occhi sono grandi, le sopracciglia innalzate dalla sorpresa, dallo smarrimento, caduta dalle nuvole
    .

    «You are... amazing, mo chuisle. Davvero non posso credere di essere la fortunata... ma... spiegami una cosa. Cosa diamine ci fai qua, in questo posto dimenticato dall'universo? Specie al Presidio Sud?»

    «Sono io la fortunata, mo chuisle: sei unica in tutto il multiverso.»


    Sussurro con calore ed incateno il mio sguardo al suo, portando entrambe le mani a stringere la sua ed infondendo tutto il mio amore in questi gesti.

    «La risposta, comunque, è molto semplice: mi ero annoiata di tutto quello che c'era là fuori. E c'era questa macchia di interferenze in cui non riuscivo a guardare: mi incuriosiva, mi irritava quasi, era l'unico punto del multiverso che non riuscivo ad esplorare coi miei poteri di viaggio astrale. Così, ho deciso di tuffarmici! Semplicemente. Non sapevo cosa avrei trovato al di là, né se ci fosse qualcosa, se sarei sopravvissuta o meno. E invece...
    E per il Sud: cercavo un'antica tomba perduta che promette tesori strabilianti -stavo giusto svolgendo ricerche al riguardo alle Cave, prima-, poi una mia vecchia conoscenza, Dimitriy, mi ha proposto di entrare nell'Eversione, e non avendo niente di meglio da fare e pensando potesse essermi utile e divertente...»


    Spiego con molta naturalezza e nonchalance, facendo spallucce, come se fossero le cose più normali del mondo, le mie scelte.
    Sto per seguire un moto istintivo del mio essere e scatto quasi per parlare, ma prima di aprire bocca mi mordo un labbro con un'espressione di disagio, quasi sofferenza e disperazione molto lievi, fissandola in un misto di emozioni estatiche difficile da trattenere
    .

    «Dio! Vorrei chiederti un milione di cose, sapere tutto su di te, ed al contempo raccontarti tutto di me, e vorrei farlo in un istante! Dai: chiedimi ancora, voglio spiegarti, sono ansiosa di farlo, e contemporaneamente di scoprirti! Tu come sei finita qui, in questo angolo d'esistenza, ad esempio?
    Scegli tu, aiutami ad avere un ordine, perché per me sei un vortice travolgente, un tornado portentoso ed incontrastabile: vorrei farmi innalzare e scuotere in aria e scompigliare e sconvolgere da te per tutta la vita...!»


    Le espongo il mio cruccio, con una trasparenza che non ho mai vissuto con nessun altro in vita mia, facendole la mia dichiarazione d'amore più eccentrica e stramba ch'io abbia mai ascoltato e provato. Il mio cuore batte forte, il mio respiro è una sinfonia di romanticismo melodico e fiabesco, la mia mente è ammantata da un drappo di seta rosa e morbidissima di nome Muirne, e nulla al mondo potrebbe in questo momento distrarmi dalla mia elevazione adorante ed innamorata nei suoi confronti.

    ...E non ha idea di quanto io mi stia trattenendo dall'afferrarle la testa tra le mani e scambiarci integralmente i cervelli a vicenda, in una fusione completa, totale, sovrumana e fulfilling.
    Ma no, no: voglio fare alla vecchia maniera, voglio mangiare questa torta infinita gustandomi ogni singolo, piccolo boccone, scoprendo lei un pezzetto per volta, ricambiando con lentezza quieta e calma, serena, senza fretta. Come noi, come la nostra vita d'ora in poi.
    Perché noi dureremo in eterno
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Amandosi immensamente *//////////*.

    Note_

    ---.


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    Edited by Zaho's Violet - 6/6/2015, 21:36
     
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    Da Don Alfio



    Morg
    Mentre le dita della mano sinistra tengono salde e strette quelle di Violet, cosciente del farla felice mantenendo un contatto, Muirne distende il suo braccio sul tavolo, afferrando ciò che rimane della birra e sorseggiandola, mentre le lentiggini si colorano di un lieve rosso e stavolta non solo per l'imbarazzo.

    Si annoiava diceva. Muirne non può che esserne impressionata. Normalmente sbufferebbe e commenterebbe con sarcasmo la capacità di Violet di annoiarsi di qualcosa che, mostrato anche solo uno scorcio alla rossa, sembra infinitamente infinito almeno infinite volte. Non con Violet, tuttavia. Pendendo dalle sue labbra, non può che accettare ed apprezzare ogni cosa dica... ed è, dopotutto, estremamente grata a quell'
    Ennui tipica che coglie i viaggiatori interstellari accaniti, di tanto in tanto. E Muirne non sa neanche cosa sia un'Ennui.

    Il fatto Violet faccia parte degli Eversori non la disturba più di tanto. Sì, forse non sono ideologicamente in linea con le credenze rivoluzionarie ed antiquate dell'irlandese, ma chi lo è in quella mezza topaia e mezzo formicaio... a parte Lei, ovviamente.

    Muirne: "My girlfriend is a thug... aspetta che lo dica ai disgraziati del settore Z."

    Quando Violet cambia espressione, passando dalla serenità che finalmente insieme avevano conquistato ad una, seppur ben più lieve, ansia. Cosa turba la tranquillità della sua amata, tanto da indurla quasi a posare il suo boccale di luppolo fermentato?

    Quando giunge la risposta, un piccolo, ma insidioso peso si solleva dal petto di Muirne, il timore d'aver indagato dove non doveva, svanisce. L'ennesima volta che Violet si preoccupa troppo e la fa sorridere con tenerezza, che non può esimersi dal tentare di mandarle, letteralmente un pensiero.
    "Gosh, you are so cute when you f*** up! But please, relax, sweety!"
    Svuotando il secondo boccale ed agitandolo con sguardo furbo alla sua amata, come per dire che l'attende al varco, gli occhi smeraldo di Muirne, subito dopo, si perdono a nel pensare alle parole di Violet... fino a che, con un colpo di genio, non si da un colpo al capo, improvvisamente entusiasta di qualcosa.


    Muirne: "Let's play a game! Una domanda io, una tu! Rookie sarà il giudice!"

    Rookie: "Richiesta di intesificazione: Ma cosa ti salt...!?"

    Muirne: "Benissimo cominciamo!"

    I fotoricettori di Rookie lampeggiano in quello che umanamente potrebbe essere convertito in un tic nervoso... ma oramai Muirne è incontenibile nella sua (secondo lei) geniale idea.

    Muirne: "Mmmh penso sia il mio turno... Allora..."



    Irlanda
    Cork
    24 Giugno del 1921




    Non lo diresti mai, ma non solo tipa da retrovie e sabotaggio. Spesso e volentieri andavo anche in prima linea... e finora sono sopravvissuta per raccontarlo. Quel giorno, in particolare, ero stata mandata dall'IRA a Cork dovevamo liberare una postazione da una minaccia. I nostri non riuscivano più a passare da un punto. C'erano due bloody british snipers a proteggere un corridoio stretto tra edifici, vitale per il contrabbando e le ritirate strategiche. Dovevamo semplicemente... take 'em out.
    Eravamo io, Brain Ferguson, Matt Finn e Mark Finn, suo fratello.

    Ma la cosa buffa è che sapevamo circolassero strani... racconti su quella casa dove i cecchini erano appostati. Pensavamo fossero stupidaggini per mettere paura a noi Irlandesi... Eeeeh. Sai noi e le superstizioni andiamo a braccetto. Comunque!

    Eravamo armati alla leggera, solo pistole per non far troppo rumore e coltelli, mai dovrebbero mancare! Giusto lì arrivati quasi dentro l'edificio, cosa scopriamo? Qualche
    son of a bitch aveva detto loro che noi stavamo arrivando e si erano appostati ore prima all'entrata sul retro del palazzo dove dovevamo colpire e ci siam ritrovati sotto i loro colpi!

    Matt: "Mark! Holy shite! Mark! He's not moving!"

    Muirne: "We gotta go, Matt!"

    Matt: "No! We won't leave 'im behind!"

    Brain: "He's gone... save yer ass, move!"

    Poor Matt, they were twins, you know... I don't even know if he's still alive... anyway! Dopo di questo ci siam ritrovati con mezzo reggimento di inglesi sul culo. Bella storia, eh? Non potevamo far altro che entrare nell'edificio. Brian, il più vecchio, ci ha ordinato di disperderci. Ho giusto fatto in tempo ad annuire a Brian e dare un abbraccio a Matt, che stava ancora ricacciando le lacrime.... mi sono lanciata alle scale di sotto. Nel seminterrato. Potevo essere più stupida? C'era una porta che conduceva non so dove. Ma... era chiusa, sterrata, con un simbolo stranissimo dipinto sopra. L'ho guardata per un po'... non so perché ero letteralmente terrorizzata da quella porta...

    ...: "You, there, freeze!"

    Ma finire imprigionata ancora mi terrorizzava di più, quindi facendomi forza, non ho neanche fatto finire l'ordine al soldato, ma ho tirato una spallata alla porta e... non ricordo più nulla. Sono sicura di aver sentito qualcosa che non ti saprei descrivere ora. Né lo ricordo. Ma il dopo sì che te lo so raccontare. Ero nello Yuzrab, con un chilo di sabbia in bocca, vestiti pesanti ed un obeso barbuto che mi diceva di levarmi dalle palle, senza io potessi capirlo. Quello era Morag, il mio primo datore di lavoro. And frankly... he knows shite 'bout weapons.
    Le nostre prime chiacchierate erano assurde, ma almeno mi dava un letto dove dormire e della sbobba con cui riempirmi lo stomaco.

    Morag: "Questo va qua?"

    Muirne: annuisce annoiata.) "Mmh-mmh."

    Morag: "Se metto questo qua?"

    Muirne: scuote il capo costernata.) "Mmh-mmh!"

    E poi... ho imparato l'endlossino in due anni, da sola, leggendo le consegne ed ascoltando Morag. Non è che avevo molta altra scelta. Di anglofoni sei una delle prime persone che incontro. A parte Amber che è inglese. Poi, mentre lavoravo ad una consegna stremante per lui ho riciclato questa lattina. -- Affermazione: E nessuno te l'ha neanche chiesto. -- Love you too, Rookie eeee... long story short. Il resto lo sai...




    Muirne: "... ed eccomi qua, sealed, signed, delivered and yours!"

    Detto questo, la rossa porta la mano di Violet alle sue labbra e la tiene un po' per tenersi a contatto, sorridendo a Violet con i suoi occhi verdi.

    Rookie: "Intervento moderazionale: Considerato il bilancio di domande posta dal sacco di carne Violet, una e poste dal sacco di carne Muirne, tre, Violet ha diritto ad altre due domande da porre."

    Benedetto dal Maelstrom:

    Una potente sostanza allucinogena ha risvegliato delle capacita sopite nel cervello del personaggio. In qualunque situazione riesce a percepire la presenza e il peso della Tempesta Eterna, che permea l’intero Multiverso e mette in comunicazione diversi piani dimensionali.
    [Passiva di percezione del Maelstrom]

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie - Percezione intrusioni mentali]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.


    Edited by Mordreth - 12/6/2015, 08:38
     
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    Food for the soul_


    «My girlfriend is a thug... aspetta che lo dica ai disgraziati del settore Z.»

    «Mpfahahah!»


    Rido leggera al suo entusiasmo per la mia vita criminale. La situazione è così paradossale eppure così perfettamente armonica che diventa ancora più paradossale: avevo il folle terrore che potesse ripudiarmi ed abbandonarmi, schifata, dal mio immergermi nel lato oscuro, e invece...invece, non solo non le dà problemi, ma lo trova perfino motivo di vanto! Non so chi siano i "disgraziati del settore Z", vorrei chiederglielo e dopo magari lo farò, ma posso immaginare che siano suoi colleghi del posto di lavoro, magari.

    “Gosh, you are so cute when you f*** up! But please, relax, sweety!”

    “I'll do, sweetheart.”


    Il suo pensiero mi raggiunge, commuovendomi ed intenerendomi e rilassandomi, perché mi dà un'infinita soddisfazione essere apprezzata da lei, perché i suoi complimenti mi riempiono, perché il suono della sua voce tra i suoi pensieri è ancora più dolce di quella esterna che già mi fa impazzire e mi fa sciogliere.

    «Let's play a game! Una domanda io, una tu! Rookie sarà il giudice!»

    «Sìììììì! Che bello!!!»


    La sua idea mi entusiasma così tanto che faccio fatica a trattenermi dall'esplodere in una manifestazione di contentezza degna di una teenager al concerto della boyband di cui è fan. Sono una persona adulta, sono una scienziata, devo sempre mantenere un certo contegno, un certo decoro, no? Eh, no, ma mi viene istintivo cercare di temperare i miei istinti, di limarli, di addolcire i miei sfoghi emotivi, per quanto sia difficile e talvolta frustrante. Ho dei blocchi, ma lei me li sta togliendo tutti, uno ad uno: mi sta facendo tornare la gioia di vivere, mi fa sentire così bene, così accettata! Posso concedermi cose che ho sempre represso, cose che sono sempre state viste male, cose che mi hanno insegnato a celare e tenere per me, nel mio intimo, perché "non sta bene, non va bene". Eppure, con lei tutto va bene, tutto sta bene...io per prima. Non posso, perciò, non illuminarmi a giorno ad ogni sua parola, e più lei è entusiasta di qualcosa, più lo sono io, in un rimbalzare vorticante e sempre più intenso e meraviglioso.

    «Benissimo cominciamo! [...] Ed eccomi qua, sealed, signed, delivered and yours!»

    «Woooow...!»


    Il suo racconto mi lascia senza fiato, ammaliata, estasiata, sognante, con gli occhioni grandi e la bocca aperta come una bambina che ascolta attenta e coinvolta le favole della nonna, immaginandosi ogni singola scena e sentimento narrati. È incredibile, una storia davvero incredibile...

    Un sollievo estatico s'impadronisce del mio corpo, al contatto della pelle delle mie dita con le sue soffici e calde labbra. La voce metallica di Rookie scivola in sottofondo, facendo fatica a filtrare fino alla mia coscienza, impegnata in qualcosa di ben più interessante e grandioso. È una sensazione indescrivibile: chiudo gli occhi di riflesso, e per qualche secondo mi sembra di volare, di perdere il contatto con la realtà, come se la gravità allentasse la sua presa su di me. Sorrido, e quando riapro gli occhi mi rendo conto di essere spostata, sollevata rispetto a un istante fa. Con gli occhi ampi per lo spavento ricado sulla sedia, macinando quei dieci centimetri in frazioni di secondo fino a sentire di nuovo il legno sotto il mio sedere.
    .

    «Muirne...!»


    Esclamo a mezza voce, con un tono misto di confusione e sorpresa gioiosa ed incredula, fissandola negli occhi come fosse la prima volta.
    Non ci posso credere
    .

    «...Muirne!!!»


    Il mio sorriso si allarga di colpo, a rispecchiare ora il tono gioioso ed allegro. Scoppio di felicità: dopo anni, così tanti anni che mi ero perfino dimenticata di poterlo fare, anni in cui il mio umore ed i pesi che gravavano sulla mia mente me lo hanno sempre impedito, torno a volare. Pazzesco.

    «Muirne! Posso volare! Di nuovo!!! Grazie a te: tu mi fai volare, Muirne!!!»


    Esclamo squillante e colma di gratitudine, levitando di nuovo ma stavolta volontariamente: mi sollevo discretamente dalla sedia, in verticale, avendo perfino difficoltà a trattenere ciò che vorrei fare, mostrandole questo prodigio senza mai lasciarle la mano, la mia ancora di salvezza nell'intero multiverso, quasi con le lacrime agli occhi. Resto a mezz'aria per qualche secondo, scavalco il tavolo e raggiungo lei: un bacio sulla sua fronte, uno sulle sue labbra, e poi riatterro per ricompormi e tornare più educata, così da non dare fastidio nel locale.
    La mia concentrazione però va tutta a lei, che divoro con lo sguardo con un'espressione euforica e bramosa. Per la prima volta da quando la conosco, avverto un impulso sessuale nei suoi confronti: qualcosa di passionale, di innamorato, di subordinato all'amore che provo per lei, un desiderio senza pensieri e senza coscienza, un trasporto puramente istintivo che non mi fa nemmeno scattare in testa mille modi e soluzioni per attuarlo, realizzarlo, concretizzarlo. Vorrei solo gettarmi addosso a lei, divorarla di baci e... Fare l'amore, non so nemmeno come, vedo solo i nostri corpi stretti l'uno addosso all'altro, nient'altro. È solo un "Quanto è figa... È riuscita a rifarmi volare..."
    Smetto di mordermi le labbra, contraggo per un rapido istante gli occhi e cerco di riconcentrarmi sull'interessantissima e soddisfacente attività che avevamo iniziato
    .

    «Tocca a me due volte, allora! Vediamo...cosa potrei domandarti?»


    "Sealed, signed, delivered and yours..." Mi risuona ancora nella testa, mentre mi perdo nella sua immagine onirica. Mi sembra quasi che la testa mia sia piena di vapori rosei, che vengono dal basso e me la spingano verso l'alto, e che siano questi a tenerla su, a impedirmi di afflosciarmi esausta, sfatta, sfinita come dopo un'intensissima sessione d'amore...

    «Ooooowwww Muirne Muirne Muirne Muirne!!!»


    Cerco di trattenermi, ma non riesco a reprimere ciò che sento: inizio a mordermi le labbra, le mie sopracciglia si aggrottano nuovamente, le mie gambe iniziano a muoversi, ad accavallarsi, sento un formicolio lungo tutto il corpo ed il mio respiro si fa più accelerato e profondo, mentre i muscoli nel basso ventre iniziano a contrarsi. Caldo, sento caldo, specialmente lì, e le mie mani si stringono, una attorno alla sua, supplicandola ed invocandola, fino a...
    Fino a non farcela più: smetto di scuotere la testa, tanto è inutile, e mi alzo di scatto verso di lei, raggiungendola e baciandola intensamente, un bacio travolgente, passionale, innamorato, eccitato, ad occhi chiusi con un vortice di colori che turbina davanti ad essi, nel mio cervello, assaporando ogni contatto delle nostre bocche.

    Il suo racconto...
    Dev'esser stato il suo racconto, la goccia che ha fatto traboccare il vaso
    .

    «Sei grandiosa, amore mio! Non hai idea: ti invidio, ti ammiro, sei veramente forte. È incredibile la tua abilità nel vivere, nel sopravvivere, con le tue sole forze. Io non valgo quanto te: io faccio magie, ho tecnologie e conoscenze e un mondo di trucchetti e diavolerie varie. La mia vita è facile, a confronto con la tua: tu sei grandiosa, conti solo sulle tue forze, hai rischiato così tanto e così spesso, perché per te era giusto farlo! Disarmati, mal equipaggiati, senza informazioni, senza addestramento, senza nemmeno le energie da una corretta alimentazione, da uno stile di vita salutare, allo sbaraglio...sei ammirevole, veramente. Encomiabile. Fantastica. Unica.»


    Ansimo, un po' di meno, riprendendo fiato come dopo una lunga corsa, sentendomi più contenta, soddisfatta, leggera: sono riuscita a tirare fuori tutto quello che avevo dentro, ho raggiunto il mio scopo, sono arrivata al culmine, ho espresso ciò che celavo da troppo. Le ho donato tutto il mio amore, il mio apprezzamento, ed ora sigillo il tutto con un altro bacio, più tranquillo, liquido, fresco e sereno come acqua di ruscello.
    Muirne. Com'è grandiosa, la mia Muirne: al diavolo le domande, in questo momento vorrei fare ben altro, con lei..
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
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    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Amandosi immensamente *//////////*.

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    rsz_2rsz_10632754_878563688842788_10555247419302
    Muirne: "Errr... the fuck just happen'd?"

    Aveva visto la sua amata sussultare e le sue mani assieme a lei, facendo eco a Muirne stessa, in grado di percepire il movimento tra le use dita. Come se si fosse alzata, senza alzarsi, e fosse ricaduta di sedere sulla sedia. Violet non sembrava meno allarmata, almeno sulle prime. Ha chiamato il suo nome, preoccupata, tanto Muirne si stesse catapultando da lei.

    In seguito, tranquillizzatasi Violet, Muirne va per attendere la domanda... quando, dal nulla, la sua chiusle la interrompe con un sorrisone a trentadue denti. L'ennesimo, non fosse che al contempo, prima l'irlandese possa dire
    Holy fuck, Violet si libra per l'aeree, leggera come una piuma, sorridendo felice. Muirne è confusa, certamente confusa, ma non può che sorridere... se la sua amata è contenta per questo strano fenomeno, allora lo è anche lei. Violet sta sorridendo... cosa potrebbe andare storto o esser fuori posto se lei sorride?

    Muirne: "Io... Non... non so cosa dire..."

    Rookie: "Consiglio: comincia col chiedere se anche te nel tuo sacco di carne hai dei propulsori come la qui presente."

    La domanda di Rookie non è così stupida. Forse anche i terrestri come Muirne, in quanto senzienti, hanno la capacità di... sì insomma, levitare, senza supporti esterni. Al momento tuttavia a Muirne non potrebbe interessare di meno di sé come un meraviglioso angelo nero tinto di ametista, Violet si adagia presso di lei, senza mai lasciare la presa della sua mano, la bacia sulla fronte, come faceva suo padre sempre e sulle labbra, come ha imparato ad amare la rossa. Non le è sfuggito nemmeno come la guardava... una purezza selvaggia che, l'ha conquistata. Non è riuscita neanche a ricambiare lo sguardo, la piccola irlandese, tanto è meravigliata da quanto le accade intorno. Da lei che le volteggia intorno.

    Si riabassa al suolo, assieme a lei, tra i mortali. No, non smettere! Le vorrebbe chiedere... continua a voltare! Volteggia usignolo mio, volteggia e portami con te tra le nuvole!... vorrebbe dirle. Riesce solo a fissarla estasiata, a suo modo, rimbecillita ed imbambolata, mentre, a sua volta Muirne mostra il suo entusiasmo. L'irlandese la guarda e poche volte nella sua breve vita si è sentita altrettanto orgogliosa. Ancora pensa al fatto che quel prodigio sia merito suo... e non riesce ad accettarlo. È merito suo, solo suo, della dama ametista, del prodigio che la stringe e che ha stretto a sé, il prodigio che vorrebbe toccare con mano, ancora e ancora e ancora.

    D'un tratto, come se potesse leggerla nel pensiero (oh, ma ne è perfettamente in grado, solo che non ve n'era il bisogno al momento), Violet scatta verso di lei e, vuoi per il luppolo ingerito, vuoi per quello a cui ha appena assistito, lei si alza facendola giungere a sé in maniera speculare al loro primo bacio. Stringe il suo corpo a quello di Violet, la cinge con le sue braccia forti e ricambia a fondo il suo bacio, affondando la mano guantata tra i capelli violetti di lei. Dopo, complimenti, lodi, alle quali mai si potrà abituare, adorazione... da parte sua. Per lei che in questo momento pensa di stringere una stella... ricambia il bacio, con più intensità, tenendo tra le mani il volto della Zorak, affondando le labbra nelle sue, assaporandone ogni cosa. Con quell'aliena ogni cosa sembrava ogni ora una novità.

    Forse resa audace dal luppolo, forse dalla situazione, Muirne sfiora con una guancia quella dell'amata, fino a portare le labbra all'orecchio, coperto dai capelli d'ogni colore e sussurra un invito.


    Muirne: "Take me to the church, Messiah."

    Energia - 100%
    Condizioni Fisiche - Ottimali.
    Condizioni Mentali - Ottimali.

    Heart of a lion, mind of a stone:
    Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
    [Protezione dalle Malie - Percezione intrusioni mentali]

    Through the Barricades
    Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
    [Percezione Pericoli]

    "Way to go!"
    Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
    [Passiva di tasca dimensionale]

    Webley Mk IV revolver
    Revolver

    SBritish Lee-Enfield
    Fucile

    Ferri del Mestiere
    Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.

    Rookie
    2V-R8

    Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
     
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    Una supernova galattica caldissima e traboccante dolcezza, il cuore pulsante del multiverso.

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    Food for the soul_


    Sono così presa dalla meraviglia che mi è capitata, che non riesco a rispondere né alla mia amata chuisle né all'ottima osservazione di Rookie: sorrido, largamente, con gli occhi ampi e brillanti, ruotando come una ritardata la testa e spostandola da lei a lui e viceversa, per poi fissarmi sulla rossa incarnazione dell'Irlanda e perdermi...perdermi nella sua espressione sognante, nella melassa melensa dei suoi pensieri, così sublime e deliziosa, nettare degli dèi...
    Vorrebbe vedermi volteggiare ancora, vorrebbe ch'io la portassi con lei, e Rookie pure propone l'ipotesi che pure lei possa volare. Sì, un giorno accadrà: un giorno le insegnerò a volare, me lo prometto, sperando che sia possibile.

    Il bacio che ci scambiamo è così avvolgente ed intenso che la mia testa si vaporizza, la mia mente diventa una nuvola, i pensieri minuscole particelle d'acqua sospese nel vuoto, leggere e leggiadre, come il mio corpo pochi istanti fa. La bacio, mi bacia, mi prende, ci dimostriamo tutto il nostro amore innamorato, e quando soddisfattamente le nostre labbra si dipartono sospiro. Sospiro, svuotata di tutti i pensieri, di tutta la coscienza, riempita esclusivamente di sentimenti e di gioia estatica.
    La sua guancia sfiora la mia, e non posso non sorridere caldamente stringendola a me in un abbraccio denso e pregno di ossitocina, di attaccamento, di affetto e di armonia. Raggiunge le mie orecchie, e mi sussurra qualcosa...
    ...Qualcosa che mi fa riaprire gli occhi, qualcosa che cattura la mia attenzione, qualcosa che risveglia il mio cervello dal torpore del benessere assoluto, qualcosa che fa riattivare a pieno regime la macchina pensante in cerca di significati, di comprensione, di...
    Espando ancora di più gli occhi, mentre il cuore prende a battermi all'impazzata, le labbra sorridono e vengono morse facendo affluire ingenti quantitativi di sangue, ed il mio intero corpo si accende
    .

    “Take me to the church, Messiah.”

    “I'll take you to my Temple of Science, then.”


    Rispondo bisbigliando e facendole l'occhiolino, dopo aver tirando indietro la testa per guardarla di nuovo negli occhi. Dio, quando adoro guardarla in queste due pozze di smeraldo liquido! Laghi colmi di alghe verdi, il sapore dell'Irlanda...

    La prendo per mano e la conduco allegramente e velocemente verso l'uscita del locale, dove avverto e saluto il proprietario senza perdere nemmeno un solo passo: è veramente troppo urgente
    .

    «Ci scusi don Alfio: un imprevisto! Metta pure sul mio conto, la prego...E, se può, mi tenga da parte un paio di involtini di tuskgar alla siciliana per favore! Ci vediamo!»


    E siamo già fuori: con lo sguardo cerco la mia casa tra le altre, mentre senza nemmeno accorgermene ho preso a levitare a qualche centimetro da terra, sospesa e galleggiante, con la sua mano nella mia ad alimentare il mio "propulsore interno", come lo chiama Rookie. Perché sì, perché tenendomi la mano lei mi fa volare, è esattamente così che succede.

    700year-old-stone-house_zpsv66nhc07

    «There it is! Rookie, la vedi la terza a sinistra in quel gruppo di case scavate nella roccia? Raggiungici lì, noi prendiamo una scorciatoia!
    ...
    Tieniti forte, amore mio.»


    Esclamo puntando il dito e l'intero braccio in direzione della parete di fronte a noi, la volta della caverna gigantesca in cui siamo. Certe volte mi sembra quasi di dimenticarmi che siamo sotto terra, tanto è grande questo posto.
    Poi, a sorpresa, perché sono una trollona bastarda, mi volto verso la mia amata, la guardo intensamente negli occhi, trattengo a stento un sorrisone che sarebbe ben più grande e divertito di quello che mostro ora, e la abbraccio stretta stretta stretta
    .

    ~ PUFF! ~


    Schizziamo in volo generando una nuvola di polvere a forma d'anello che si propaga dal punto di decollo, la mia energia che esplode esuberante ed euforica ora che il mio amore mi ha ri-donato l'ebbrezza del volo!
    Sorrido a trentadue denti sogghignando mentre la guardo, e la nostra velocità diminuisce fino ad una piacevolissima andatura da crociera, nell'aria calda ed alta della Tana. Per quanta paura abbia, Muirne potrà sentire di non essere più attratta dalla gravità: non è aggrappata ed appesa a me, è la mia telecinesi a sostenerla. Il suo peso non si scarica negli appigli costituiti dai suoi arti, bensì sull'aria stessa che la circonda, e sulle mie onde psioniche che permettono tutto ciò
    .

    «Un giorno spero di poterti insegnare a farlo da sola...
    Per ora, fidati di me...E goditi l'esperienza, mia musa ispiratrice.»


    Le dico con tono ed espressione caldi e rassicuranti, mentre allento la presa fisica trasformandola in un abbraccio più dolce e gentile, permettendole di percepire che sta a galla anche da sola esattamente come se fossimo in acqua. Se lei lo vorrà, potremo dunque volare fino alla mia dimora, tagliando molta strada in linea d'aria anziché camminare per le vie polverose e poco sicure di Merovish, e potendo anzi ammirarle da una prospettiva probabilmente inedita per entrambe.


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram seghettato.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Fangs & Claws.
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Amandosi immensamente *//////////*.

    Note_

    ---.


    Ramona_super-1-_zps41489fec



     
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35 replies since 10/4/2015, 10:28   768 views
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