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Da Don Alfio > Merovish
Muirne: "Errr... the fuck just happen'd?"
Il piccoletto di metallo costrutto vede schizzare via la sua padrona e la sua nuova spasimante sacco di carne, che aveva lui appena e gentilmente indicato la via per la casa, invitandolo a farsela a piedi. Niente trasporto per il vecchio Rookie, pare.
Le osserva sollevare la polvere e sfrecciare sotto gli archi naturali di pietra della città cunicolo, finché non salgono abbastanza in su da virare. Volare. Stupidi sacchi di carne e le loro fissazioni. Chissà cosa starà pensando la sua padroncina. Spera vivamente soffra di vertigini.
Rookie: "Constatazione: Sembra che io sia stato dimenticato."
Va bene, ha imparato ad adorare la sensazione del corpo di Violet sul suo, delle sue labbra, della sua voce che le cantilena meravigliosi complimenti, della sua premura. Eppure in ogni relazione c'è qualcosa alla quale abituarsi costa un po' più di tempo. Quando Muirne ha abbracciato di rimando la sua aliena, credendo fosse un'altra e semplice dimostrazione d'amore, si è ritrovata catapultata verso la parete di roccia di Merovish, temendo seriamente di spiaccicarvisi. Subito dopo plana leggiadra sulla città e può vederne i tetti sotto di sé... molto, molto piccoli. Trattiene un urlo terrorizzato. Va tutto bene, lì c'è Violet. Non ha nulla di cui preoccuparsi. Proprio nulla. Proprio quel pensiero la porta ad sbirciare sotto di lei, mentre la tiene stretta. Dapprima con timore, poi via via gli occhietti si aprono e scopre che anche Merovish può essere bella e suggestiva, se vista con gli occhi di un dio o di un'aquila. Creature ed entità che mai s'infilerebbero in quel tugurio. Dall'alto, pare un formicaio, variopinto e colorato, tanto che, se non avesse tanta paura di lasciare Violet, si sporgerebbe per tentare di afferrare una di quelle minute figure che si muovono tra i cunicoli gialli di quelle casupole. Incantata, l'irlandese indugia su quello spettacolo di colori insospettabilmente vivi ed accesi, dal bianco al giallo, passando per l'arancione. Alle volte si sorprende di quanto, assieme a quello scricciolo nero e viola, ai suoi occhi tutto possa cambiare. Riesce persino a far sembrare magico un covo di violenza come Merovish. Quanto è vero che la sua scienza possa cambiare il ferro e l'acciaio nell'argento più lucente. Stringe sé al petto dell'amata, continuando a gustare della vista... con un battito cardiaco moderatamente accelerato. Dopo qualche minuto sospese in aria, Muirne prende un gran respiro, allentando la morsa ferrea in cui aveva chiuso le spalle di Violet, con tanta forza che probabilmente le doleranno il giorno dopo. La rossa ha una smorfia in volto molto eloquente, mentre il suo petto va su e giù con ritmo.
Muirne: "Next time... warn me."
Sorride subito dopo. Non può davvero tenere il broncio per più di un attimo alla sua chiusle. Che stupida. Pensare son passate davvero poche ore dal fatidico incontro.
Muirne: "Ma era divertente, ammetto."
Si mette al suo fianco e le cinge la spalle con un braccio attirandola a sé, recuperando le sembianze di gretta ed allegra irlandese, stringendo forte la sua amata e ridendosela passandole la mano tra i capelli e scombinandoglieli, se glielo concederà. Non è, tuttavia, semplice bellimbusteria. Ha un sentore strano. Ha percepito qualcosa mentre erano alla taverna... e la sua inquietudine ne ha risentito. Adombrata dal piacere di tale compagnia. Quindi perché non affogare le paranoie nell'amore? Una cosa sola conta in quel momento e la sta abbracciando ed ha una mano tra i suoi capelli.
Muirne: "Casa tua?"
Chiede indicando la porta dritta dinnanzi a loro e fa per dirigersi verso essa quando, ancora prima di Violet, qualche altro miracolo la ferma. Si volta, udendo un rumore familiare... anzi uno sferragliare familiare di ingranaggi e carrozzeria.
Muirne: "Oh, con la tua calma."
L'automa non risponde, ma si ferma, fa lampeggiare i suoi fotoricettori di una luce scarlatta e riprende a camminare sino a raggiungerle. Forse è in questa maniera che Rookie tira le sue occhiatacce.SPOILER (clicca per visualizzare)Energia - 100%
Condizioni Fisiche - Ottimali.
Condizioni Mentali - Ottimali.
Heart of a lion, mind of a stone:
Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
[Protezione dalle Malie - Percezione intrusioni mentali]
Through the Barricades
Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
[Percezione Pericoli]
"Way to go!"
Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
[Passiva di tasca dimensionale]
Webley Mk IV revolver
Revolver
SBritish Lee-Enfield
Fucile
Ferri del Mestiere
Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.
Rookie
2V-R8
Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
Edited by Mordreth - 24/8/2015, 11:34. -
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Casa di Violet
"Well, that's something."
Non si attendeva di certo luculliana ricchezza. In primo luogo perché Muirne in primo luogo a stento conosce quel termine, in secondo luogo perché lei stessa non ha mai navigato nell'oro, né ha potuto in vita sua, quindi non che le dia particolarmente fasti...
Muirne: "Eek!..."
Cos'è quella stregoneria? Tutto il consunto, il Merovish di quella casetta si dissolve, rivelando qualcosa che Muirne mai ha visto. Sfarzo lo potrebbe chiamare... no, non sfarzo. Qualcosa che lontanamente ricorda l'Est, come idea, ma la realizzazione assolutamente opposta. Se la sua chiusle non avrebbe detto nulla, si sarebbe fiondata dietro di lei con molta probabilità, ma le parole di Violet e la calma di Rookie quietano quel primitivo spirito fiammeggiante.
Purtroppo però, una volta riguadagnata una postura decente, non può esimersi dal commentare il droide-sonda protocollare di Violet, mal celando il disappunto per la mera esistenza di Rookie.
Muirne: "Potevi essere un po' più come lei."
Rookie: "Obiezione: Potrei dire lo stesso."
Non ce la fa a far oltre che arrossire, perché ha sentito chiaro e nitido il sussurro giocoso di Violet alla sua incredibile droide protocollare... almeno come Muirne pensa debbano essere chiamati, dato che da Morag ne avrà smontati, aggiustati e rimontati un paio, ben più scalcinati e rustici di quello, che pare perfetto. D'altronde, può qualsiasi cosa che orbita attorno a quella scheggia dai capelli violetti non esserlo?
Rookie: "Osservazione: Ci saranno problemi con la dote."
Muirne lascia andare via dai denti un risolino alla domanda di Rookie. Poco chiaro è se per schernirlo o per ridere d'una battuta, dato siano alte le probabilità della serietà del robottino compagno della vita di Endlos dell'irlandese. Per l'appunto i suoi fotoricettori lampeggiano sulla padroncina per l'ennesima volta, il dio delle lattine sa solo se per frustrazione, perplessità o persino complicità. Quando Violet dona le sue labbra a Muirne, ancora, può sentirle vibrare per l'inatteso gesto. Non è nulla di cattivo, è ancora come fosse la prima volta. Si dovrà ancora abituare... dopotutto, più che aver attraversato la sponda, Muirne è pronta a dichiararsi Violet-sessuale.
Lasciando perdere le elucubrazioni che poco senso hanno in quel momento. Anche perché sorge un altro problema... mentre Violet parla della sua casa, una raffica di immagini a lei sconosciute viene sparata dritta dritta al suo cervello. Il che non sarebbe un problema, è nello stile della sua compagna e tutto ciò che la circonda e che lei ama. Il dilemma è, tristemente, che lei non conosce nessuno, proprio nessuno degli oggetti elencati. Eppure non vorrebbe affatto rovinare quel momento, che tanto importante pare alla sua amata, visto il grande sorriso che le regala. Si sforza di ricambiare come può, nonostante i suoi vispi occhietti smeraldo zompino palesemente da destra a sinistra, quasi mangiando con lo sguardo qualsiasi cosa. Sente l'irrefrenabile bisogno di smontare mezza casa... e tenta velocemente di pensare ad altro. Non vorrebbe mai Violet lo venisse a sapere, visto che alloggia in casa sua da meno d'un minuto.
Sorride, come detto e si avvicina alla sua amante, prendendola a braccetto. Si vedrebbe lontano un miglio quel sorriso nasconda qualcosa. Così come ad un palmo dal naso, Violet può intendere tutta quella buffa complicità di Muirne nel comunicarle qualcosa che potrebbe non essere di suo gradimento, il tutto condito con uno schiocco di labbra sulla guancia liscia della Zorak.
Muirne: "Soooo... what about a lil' tour?" fa l'occhiolino.) "E poi lasciamo i nostri amici a conoscersi meglio."SPOILER (clicca per visualizzare)Energia - 100%
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Heart of a lion, mind of a stone:
Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
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Through the Barricades
Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
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Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
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Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.
Rookie
2V-R8
Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.
Edited by Mordreth - 24/9/2015, 17:00. -
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Casa di Violet
E così, Rookie ed il remote di Violet rimangono indietro rispetto alle loro padrone, le quali, dalle spalle, sembrano attaccate tra loro peggio di un mynoch con un'iperguida. I fotoricettori di Rookie lampeggiano ed immediatamente dopo si rivolgono all'automa costruito da Violet.
Rookie: "Simulazione emozionale: Non sono due adorabili sacchi di carne?"
Il bacio le ha scaldato il cuore e l'anima. Il pensiero dello star baciando un'altra persona del medesimo sesso è lontano nella mente dell'irlandese, occupata solo dal pensiero di Violet. Incoraggiata dalle premure di questa, Muirne avanza temerarai, ma presto si perde nel fissare tutto ciò che la circonda, la tv, i mobili. Tutto così perfetto da rischiare di urtare la sua sensibilità. Prende Violet per la mano istintivamente, un'ancora di salvezza in tutto quel marasma nuovo. Cosciente, tuttavia, quel marasma fosse dovuto in principio alla novità, non vuole perdere il passo. Se la sua amata si stancasse di lei, stupida cavernicola rossa? "Oh, hell nay!" Le venisse un colpo, è il momento di mettersi al passo. Non ha mai perso una sfida in vita sua e la sfida, per lei la vuole vincere. Alla domanda fatidica, 'se esistessero le tv a casa sua', però, la risposta è un imbarazzante salto all'indietro ed un urletto sorpreso. Più che esaustiva come risposta... mentre le gote si colorano di rosso per la vergogna, Muirne si appollaia su una spalla della zorak, con gli occhi smeraldini brillanti e curiosi di tutto ciò che vede. Mugolando assensi, affascinata dalle figure che vede... hell no! Non sono certo stupidi omini. Questo lo capisce da sola... chi diavolo l'avrà mai pensata questa cosa? Certo è ben strano quell'apparecchio, così onnisciente. Ma per quanto capisca la metà delle parole usate, è dannatamente chiaro una cosa. Finto, manipolatorio le ricorda la nemica di sempre, l'inghilterra. Tutto ciò che ricorda l'Inghilterra è male, quindi anche quella tv può essere male. Con un "Sì" del capo che scopre dalla gola ai capelli rossi ed un possente AYE!, carburata da quella piccola e retorica rivelazione che ancora una volta fa arrossire Muirne, ricordando della sua fortuna.
Poco dopo si passa alla cucina e ricordando lo spazio angusto dove la mamma si muoveva, tra vimini, legno mezzo mangiato dalle tarme e muffa, è anche quello un gran bel cambiamento. Non somiglia, stavolta, a nulla che Muirne non potesse immaginarsi, pur chiedendosi dove fossero i fornelli... le parole della sua amata le fanno sinceramente domandare cosa vi fosse di così mortale in quel luogo, ma mentre l'irlandese si muove dubbiosa, ecco che la testolina di Violet sparisce dentro un... un... non saprebbe descriverlo, ma c'è.
Muirne: "Vio... oooh!"
Sotto il suo naso si materializza un muffin, porto da Violet stessa. "When the hell did she baked 'em?" con una lieve diffidenza osserva il Muffin da più angolazioni, come un animaletto, prima di rubarlo ed addentarlo... e ridere allegra nel mandar già il primo boccone. Sì, Muirne è sempre allegra quando mangia e Violet si guadagna un gran abbraccio dalla sua entusiasta chuisle. Le da pure da mangiare... è perfetta, a dir poco!
Poco dopo, con Muirne che in estasi finisce con quasi due morsi il muffin tenendolo con entrambe le mani, arrivano al bagno e stavolta con molta meno curiosità, contempla lo sciacquone. Non vuole assolutamente rovinare l'entusiasmo del suo cicerone, ma...
Muirne: "Mo chuisle, yer so kind, but... avevamo già queste cose!"
Trema sì un po' la voce. Dopotutto sincerità sino al midollo, sempre è stato così per Muirne ed in tal maniera ha promesso Violet nei suoi confronti. Per quanto garbata la risposta, è pur sempre la verità... si comincia dalle piccole cose.
Finendo con il terzo boccone il suo muffin - segue ancora Violet e l'ascolta attentamente quando la sua gayness sparisce, sostituita con una seria apprensione verso l'irlandese, la quale, per quanto risulti quasi ridicola nel pulirsi con un braccio le briciole dalle labbra. Sbircia con un po' di timore, senza osar sporgersi, oltre le strisce gialle, storcendo la bocca intimorita da fantasmi di vecchi timori di natura merovisha agitati lì sotto ed oltre. Fantasmi che non son più sua preoccupazione. Sorride a Violet, prendendola per le spalle e, come fosse un prodigio ed un magico balsamo su di un punto nevralgico dell'anima, le dona un bacio sulla fronte.
Muirne: "Aye! Aye! Non preoccuparti, ci tengo alla pelle e poi sono appena arrivata, neanche io riesco a combinare casini nei primi dieci minuti... credo."
Il laboratorio è salutato con occhi luminosi ed interessati. Giusto uno scorcio, non si sa mai, ma abbastanza da far venire tante, davvero tante idee a Muirne su progetti da tempo riposti in polverosi angoli della memoria. Le dita affusolate di Violet ed il rumore secco dell'apertura sono un soffiare su quelle idee, che ritornano ad affollare la mente della rossa e con un sorriso trasognato si continua e... null'altro più.
Sente i suoi sussurri e chiude gli occhi, in quell'oceano ametista dove si perde ogni qual volta Lei, nessun'altro, Lei, accarezza la sua mente. Non è mai invadente, è sempre dolce ed è come se le sue nocche pallide accarezzassero la guancia della sua anima quando parla con lei in quella maniera. Vorrebbe tanto farlo anche lei, darle le medesime sensazioni. Riapre gli occhi e sorride. Non un sorriso scanzonato e sarcastico dei suoi... sorride dal profondo del cuore, invaso da una soddisfazione estatica che a malapena può descrivere a se stessa. Prende il volto della sua amata tra le mani e la contempla. Si sforza, si sforza enormemente.
Muirne: "Io... Io voglio... voglio conoscerti ancora di più. Non so come si faccia, mi guiderai ancora una volta Ais... no. No. Nella tua ametista vedo il riflesso dei miei occhi verdi. Vedo quello che ricordo... vedo Ériu dei Tuatha Dé Danann, vedo le croci alte fino al cielo nel verde... Le green groves of Erin... The Eye... vedo i blindati dei britannici calare dalle colline, vedo il fumo, le fiamme... vedo noi combattere per libertà. Sei tu la mia Irlanda ora, mo chuisle. Voglio conoscerti ancora di più. "
Con una delicatezza di cui mai si sarebbe creduta capace, solleva Violet tra le sue braccia. In pochi attimi la porta lì, dove era il loro posto, il letto ceruleo, soffice ai loro corpi affusolati, si piega lieve, facendo loro elegantemente spazio tra le sue confortevoli spire. Muirne si adagia accanto a Violet e la prende per mano, fissando il soffitto. Quante meraviglie ha visto, quanto la sua vita è cambiata. Per quanto la droga ora sia assopita da questo nuovo rilascio d'adrenalina, presso tornerà a bussare al suo cervello... eppure, ebbra com'è di Lei, non potrebbe importarle di meno.
Muirne: "I think... you should... start... I follow... just... don't leave behind. Promise, Violet? 'till the end of days to come?"SPOILER (clicca per visualizzare)Energia - 100%
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Sicuramente la vita della terrorista e della rivoluzionaria non è semplice. La sofferenza non è solo nei campi di battaglia e nelle strade, ma anche nei Quartier Generali del nemico, nei suoi bunker, nelle sue caserme. Terribili ed indicibili sono le torture dei tiranni che hanno oppresso il popolo di Muirne negli anni e neanche lei è scampata ad uno dei loro orridi interrogatori del nemico. Sfuggirne, grazie ad i suoi commilitoni, ha lasciato ferite dolorose, ma ha reso la sua mente più forte.
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Una vita passata sulle barricate, da quando era molto, molto piccola, a fare da corriere per la resistenza del suo paese, sotto i colpi di mortai e dei soldati del violento vicino oppressore, hanno affinato i sensi di Muirne. Tutti e cinque. Il fiuto per la polvere da sparo, l'udito per l'approcciarsi a qualsiasi cosa ed un sesto senso tutto per prevenire e scappare o combattere qualsiasi cosa che tenti di ledere alla sua persona. Attraverso le barricate, pochi sopravvivono senza quel dono. Muirne è lì per raccontarlo.
[Percezione Pericoli]
"Way to go!"
Contrabbandare armi e portarle da un quartier generale ribelle al luogo di un attentato ha reso Muirne molto capace nel nascondere... cose. Muirne è in grado di nascondere qualsiasi cosa, con il giusto sforzo mentale nel dissimulare efficacemente di NON avere un Kalashnikov sotto il vestito ed ovviamente date le giuste proporzioni. Non potrà nascondere un carro armato per certo.
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Due larghe sacche/largo borsone in cui si trovano mille e mille utensili che Muirne usa per i suoi lavoretti.
Rookie
2V-R8
Un piccolo droide, riparato alla bene e meglio da Muirne poco dopo il suo arrivo ad Endlos. Purtroppo qualcosa è andato storto durante la riparazione della tecnologia troppo avanzata per la ragazza e Rookie (così battezzato) ora oltre ad aiutare Muirne, insulta sia lei che qualsiasi possibile cliente.. -
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Edited by Zaho's Violet - 26/10/2015, 16:54. -
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Casa di Violet
L'ha chiesto lei. Non è stata altro che lei a chiedere quello ed ora, mentre le chiede di rassicurarla, un brivido le attraversa il corpo. Le sta crepando nella mente quella parte che non ha mai cessato di urlare "No!", ma se ne sta andando in grande stile, dando molto fastidio... deve persino aprire e chiudere i pugni, con sforzo, nel sopprimere quella vecchia e coriacea convinzione di qualcun'altro.
Ad aiutarla, come un aiuto dall'alto, sono le parole rassicuranti e dolci della sua amata, che calano nelle sue orecchie, giù infondo sino al suo cuore. Ambrosia per lei, veleno per quelle voci insolenti. Camminare sul sole... sempre esagerata lei, per quanto possa donarglielo... sempre esagerata lei. Meravigliosamente esagerata. Chiude gli occhi, Muirne, sorridendo sorniona come suo solito, mentre si limita ad un sospiro, per risponderle.
Muirne: "Aye..."
Kind. Non ha altra maniera, o parola per descriverla, men che meno in endlossino, mentre la introduce in un mondo a lei estraneo a cui ha bussato e di cui, con trepidazione quasi infantile, varca la soglia. Ed è Violet a tenerla per mano, perché non si perda e segua la via giusta per poi, in futuro, perdersi, con coscienza e consapevolezza.
Gentle. È lo scorrere della pelle omocromatica di lei sulla propria, con due piccole cascate d'un ruscello le cui acque si confondono nello scendere e creare un nuovo idillio. Di nuovo non ha altra parola per chiamare quel sentire, mentre sente difetti che credeva insormontabili su di sé specchiarsi e toccarla. Le costole sporgenti, il bacino troppo piatto, il piccolo seno.
Kinky. "You goddamn...". È la parola più indicata quando sente un inconfondibile e speculare fruscio di carni sulla sua gola. Di carni agili e veloci. Una volta, due volte, tre volte. E l'"Unf" che sente Violet è solo la punta dell'Iceberg, visto che presto le gambe di Muirne cingono forti le anche della zorak, mentre le mani si sciolgono dalle sue e l'abbracciano, stringendola con forza a sé, finché non può avere le sue labbra all'orecchio, finché la carne non si arrossa. Sussurra lasciandosi trasportare dall'impeto, guidata dalla più esperta a tirarle fuori quel che c'è bisogno.
Muirne: "I'll make your waist red with my legs... if ye make my throat red with yours."
Non sa davvero quale dea o dio pagano le abbia donato quella possanza e quell'audacia, sa solo che, d'improvviso, sente di divertirsi un mondo ed uno strano calore avvilupparle, concentrandosi tra le cosce, le guance e le spalle.
"Damn... I'm goin' berserker!!".
Edited by Mordreth - 20/12/2015, 12:42. -
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Edited by Zaho's Violet - 21/1/2016, 18:04. -
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Casa di Violet
Non è ben sicura di ciò stia accadendo. Una cosa è certa. Le piace, terribilmente, le piace da morire ogni volta sente la pelli bianche sfregare, in qualsiasi punto e stringe la presa alle cosce della sua compagna, stringendo le labbra, mordendole sino a farle sanguinare. Poi si bacia Violet, mischiando il liquido rosso e stringendola sempre di più a sé. Non è ben sicura di che stia accadendo. Ma vorrebbe non finisse mai. Quando lei si solleva dal suo corpo e la vede torreggiare su di lei pallida come il latte, rimane interdetta per un istante, con le braccia alzate... ma è un istante, prima che una calda ondata le attraversi il corpo, sino la punta dei capelli, facendo cascare le braccia ed inclinare indietro il capo e finalmente, l'orgogliosa rossa ansima. Le piace terribilmente.
Muirne: "DARN IT LASS! RIDE ME!!"
Quindi mette le mani sui fianchi di Violet, come ad afferrare due serpenti e li stringe, graffiandoli ed invitandola a fare lo stesso. Con sé. Quando Violet torna su di lei, la stringe forte a sé con le braccia, le gambe, quanto le è possibile, baciandola a sua volta e stringendola perché non vada via. Non sa esattamente cosa fare, ma forse potrebbe imitarla. Dopotutto è un'irlandese, non può lasciarsi domare dalla prima che passa, per quanti spazi e multiversi può aver visto, né per quanto la ami. Nelle terre verdi è così si dimostra di tenere ad una persona, tenendole testa e giocando con lei e con le sue mosse. Fa leva sulle gambe di Violet, come la prima volta si conobbero e tenta di rivoltarla perché lei sia schiena sul letto e Muirne in cima. Avesse avuto successo, dopo un bacio al collo ed un morso al labbro inferiore, sul suo volto si sarebbe disegnato un sorriso sornione, inclinando il capo, curiosa. Si accorge solo ora dalla sua voce che sta ansimando.
Muirne: "Soooo... what was it again?"
Per una volta vuole dar lei piacere a Violet e la imita specularmente, ma mettendoci un po' di quella foga irlandese in più, che diluita con la situazione concitata, non guasta di certo.
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Casa di Violet
Va d'istinto, Muirne, come ha sempre fatto, quando l'istinto è un ragionamento non lucido che procede su binari che solo lei e Violet possono conoscere. Il petto s'abbassa e si alza violento e non riesce a comprendere nella frenesia cosa stia accadendo, pure muovendosi esattamente com'è giusto sia. Sente la pelle di Violet contro la sua in un movimento feroce e sublime come le onde ruggenti del mare in tempesta, mentre passa le mani tra l'ametista dei suoi capelli e nell'azione concitata riempie di baci il volto della sua adorata, mentre una sensazione sconosciuta finora si fa largo in tutto il corpo di Muirne, come un unico immenso colpo di frusta da capo a piedi, che raddrizza con vigore la spina dorsale ed in un istante supremo tutto diviene bufera e tutto rientra in un sublime piacere estatico, una culla dei sensi che la fa crollare di fianco accanto Violet, dopo l'apoteosi dei sensi, con un braccio sul suo petto, le gambe ancora intrecciate alle sue e la consapevolezza d'aver probabilmente distrutto la parete dietro il letto. Il che fa viaggiare gli occhi smeraldo dell'irlandese sulla sua testa... controllerebbe meglio, potesse, ma ora davvero è incapace di lasciarsi andare dalla Zorak e si avvicina, cingendo il suo capo con entrambe le braccia e posando la fronte sui suoi capelli e sulla sua tempia. Suda da far schifo, ansima da far schifo, ma è dannatamente contenta... da far schifo. Ride, a tentoni, ventilando un po' per riprendere l'aria.
Muirne: "What a goddamn ride ye are, lass."
Da una leccata giocosa alla guancia di Violet, prima di abbandonarsi schiena sul letto e chiudere gli occhi reclinando il capo e la sua zazzera rossa all'indietro. Lo rifarebbe volentieri, è tutta un fuoco e persino la sua pelle pallida è completamente rossa in quel momento. Lo rifarebbe volentieri, perché le sensazioni non sono come nulla conoscesse già. Lo rifarebbe ancora... ma deve ricaricare le pile, al momento è tremendamente spossata ed il fatto sfreghi tra loro le cosce e chiuda e riapra le mani oltre al respiro affaticato ne sono la prova. D'un tratto comincia a ridere sguaiatamente e ripiegarsi su se stessa, sino a rotolare oltre il letto e cascare giù, sparendo dalla visuale, per poi rialzare la testa oltre l'orlo del letto. Non sarebbe Muirne non trovasse il lato divertente di ogni maledetta cosa.
Muirne: "Hey secondo te c'han dato dentro anche le nostre lattine?"
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Casa di Violet
Muirne ridacchia alla rassicurazione dell'altra, scherzosamente punta riguardo il suo androide, mentre la rossa con una mano alle caviglie bianche ed un indice e pollice al mento assume una giocosa espressione nel ponderare su qualcosa, prima di ridere e farle l'occhiolino, continuando a dondolarsi.
Muirne: "Ma a Rookie gli ho insegnato io... pfehehe!!"
Violet è a dir poco adorabile nei suoi momenti di estrema - davvero estrema - preoccupazione nei suoi riguardi. Okay, non nega alle volte ce ne sia davvero bisogno... ma dovrebbe imparare anche lei di rilassarsi. È un fatto di fiducia, no? È sicura guadagnerà la sua in men che non si dica. Dopotutto l'amore è più difficile da arraffare e ci è riuscita.
Quando le mani dell'amata la cingono, le sfrega le labbra sul braccio bianco di Violet con espressione beata, occhi chiusi ed emettendo ogni tanto qualche verso che il "verso" alle fusa dei gatti. Così risale l'arto dell'altra, sino ad affogare nell'incavo del suo collo e poi mettersi schiena al letto, usando la spalla di Violet come cuscinetto, guancia contro guancia.
Muirne: "Beeeh... pensavo potremmo accoccolarci un po', con una birra, davanti a quella roba chiami tivvù... sembra interessante!"
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Edited by Zaho's Violet - 30/3/2016, 23:44. -
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Casa di Violet
Sentirsi amati non è così male. Anzi, è grandioso. Muirne si ritrae scherzosa al solletico delle labbra sulla sua pelle prima di abbracciarle con la mano libera la testa e lasciarla fare quanto lei abbia voglia. È così bello vederla liberata da un peso che pareva opprimerla da così tanto tempo... un peso Muirne ha difficoltà a comprendere nella sua interezza ed ogni tanto sorge come un pensiero lieve e non definito, un punto di domanda che accompagna tutte quelle effusioni, a volte quasi esasperate. L'irlandese non ha alcun problema a lasciarla fare... sentirsi amati e coccolati non è affatto male, specie con una tale premura. La tratta come fosse porcellana ed ogni tanto alla rossa da pensiero tutta quell'attenzione... e lei? Non deve riceverne altrettanta? Poi nota il suo sguardo felice sino alle lacrime e si rende conto che esserci, per il momento, basta. Si terrà le cartucce migliori quando Violet avrà bisogno di qualcosa di più... così come lei. Gioca, nel mentre, rotolando via alla sua presa, sgusciando come un coniglio - Coìnin per l'appunto -, ridendosela maliziosa. Le posa poi un indice sulle labbra, che paiono essere più assetate che in preda ad una disidratazione e va per quietarla posando la fronte contro la sa e sedendosi accanto a lei.
Muirne: "Hither! Hither! My love!"
È sicura sia una poesia di qualcuno, ma non ha idea di chi possa essere. Diamine, la cultura e lei non sono mai stati troppo vicini, per problemi di logistica e tempistica... di entrambi, si potrebbe addirittura commentare. Almeno ci prova. Scivola quindi accanto Violet e le schiocca un bacio a stampo sulle labbra.
Muirne: "Perché questa foga? Voglio vederti tranquilla e calma okay? Non scappo mica, eh!! Pfeheh!! Promised!"
Si abbandona quindi con la testa sul materasso, seduta sul pavimento come prima, stiracchiandosi per lo sforzo, scrocchiando ossa qua e là visibili sotto la pelle, prima di volgere gli occhi smeraldo alla sua amata e sorriderle con lo sguardo e sfiorarla con l'ennesima carezza. Poi si rialza in piedi, nuda, come se le importi e si stiracchia un altro po', prima di volgersi all'amata e tenderle le mani per rialza, per poi accoglierla in un abbraccio culminante in un bacio... ed in una smorfia a guardare ad uno specchio i loro corpi avvinghiati.
Muirne: "Beh... oppure mangiamo qualcosa, che siamo due scheletri. Che ti va?"
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