[AdE] Appuntamenti col destino

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Fedez89
     
    .

    User deleted


    *Si ritrovò stanco, come non gli era parso mai di sentirsi. Svettava, di fronte a lui, un maestoso arco bianco, alto tanto da far venire le vertigini. L'ultima notte l'aveva passata da solo. Si era separato in malo modo dai compagni di viaggio; la delusione e il caso vollero accompagnarlo fino a lì: la città di Istvan. Non sapeva bene cosa aspettarsi da quella grande città, e il destino si preoccupava di non scucire indizi. Mirando lo splendore di quelle candide mura marmoree, si sentì a disagio a presentarsi con i vestiti logori e sporchi: il cammino era stato lungo e non privo di ostacoli. Gli occhi verdi vagavano verso le torri, che spiccavano contro il cielo azzurro. Fu riportato sulla terra dalla guardia che, con voce burbera, pretese le sue generalità. Hakuro, preso alla sprovvista, balbettò frasi un po sconnesse che fecero alzare un sopracciglio minaccioso alla guardia. Lo sguardo severo incalzò il giovane, che cercò di spiegarsi gesticolando: *

    «Bhè sa... No cioè non sono uno straniero, ma forse qualcosa di più. Non le saprei dire da dove vengo... Non nel senso che non so dove sono nato, ma nel senso che non si trova esattamente qui, il posto da cui provengo... Sono un naufrago... Si! un naufrago ecco.. Sono arrivato in città alla ricerca di un luogo sicuro dove mettere un attimo ordine alle idee... E magari poter, che ne sò, mangiare qualcosa...»

    (E capire cosa fare del mio futuro, in una terra sconosciuta...)

    *Forse lo sguardo ingenuo, forse la confusione del discorso, forse i lineamenti delicati, forse la statura che lo faceva alto come un bambino, vai a sapere cosa fece breccia nei baffi scuri del controllore, che parve soddisfatto della spiegazione e prendendo appunti su delle carte, fece firmare al ragazzo un foglio in cui si riportavano alcune sue caratteristiche: Occhi verdi, capelli biondi, altezza circa 1.40 metri, razza umana (razza?), Nome ecc... Hakuro firmò senza obbiettare e gli fu lasciato un visto, una piccola pergamena ruvida e giallastra con alcuni strani simboli che non riusciva a decifrare, forse la data. Si lasciò andare ad un sospiro di sollievo, ringraziò sentitamente la guardia che sbuffò, sistemandosi la visiera nera del cappello.
    Faceva un gran caldo, Hakuro si sfilò la sciarpa color foglia, sciogliendone il nodo, e la stropicciò nello zaino. Si prese qualche minuto per osservare il via vai distratto delle persone che si affaccendavano nei più svariati compiti: alcuni trasportava sulla schiena ricurva grandi cesti di vimini, altri trascinavano sommessamente dei sacchi di iuta, altri ancora tiravano con veemenza la corda legata alla giogaia di grosse strane bestie da soma, caricate con frutta e verdura. Vestiti e tendaggi dai colori vivaci e sobri, facevano da cornice a banchi di ciondoli e collane. Vi erano vasi di terracotta lavorati da mani abili e pazienti, oggetti da cucina, spezie, pollame, trappole per topi, vanghe. Era un formicaio in fermento. Molti oggetti sfuggivano alla comprensione del giovane: macchine, arnesi meccanici con strane spie rosse, piccole luci intermittenti andavano e venivano da marchingegni metallici. Mentre si perdeva nel contrasto di quel mercato dalle presenze antitetiche, si lasciò trasportare in una locanda da un signore posto in strada che consigliava in una strana lingua e con gesti ampi delle braccia di provare quel luogo per mangiare. Effettivamente Hakuro sentì lo stomaco brontolare e prima che se ne rendesse conto, lui, il suo zaino e i suoi vestiti verdi e marroni erano stati messi a sedere su una panca di legno. Gli fu posta davanti una strana brodaglia e un cucchiaio di legno, accompagnata da uno strano pane, con molti più semi di sesamo che mollica. La minestra non era male, anche se non aveva idea di cosa ci fosse stato messo dentro, riempiva la bocca di uno squisito sapore, completamente nuovo. Non potè però gustarsi il pasto: arrivò zoppicando su una gamba di legno, un tizio tarchiato, con il grugno da maiale e con dita tozze e pelose. Mise davanti al giovane un foglio con altri strani simboli: il conto. Hakuro non aveva soldi, non perlomeno la moneta corrente. Aveva tre pepite d'oro che gli aveva donato il mercante. Il signore lo incalzò picchiettando il ditone sul foglio con insistenza. Il ragazzo, non si lasciò intimorire dalle pressioni e posando lentamente il cucchiaio, si girò, per prendere lo zaino, abbastanza infastidito. Fu in quel momento che si rese conto che il suo zaino era sparito. Lo sguardo smarrito vagò nella locanda e si sentì molto stupido
    .*

    «Cavolo mi hanno derubato!»

    *Il proprietario non sembrò curarsi della cosa e sbottò:*

    «A me no interessa! O tu paga! O io chiamo polizia! Tu no frega ME!»

    *Il ragazzo continuava a frugare il posto con lo sguardo, cercando invano il suo zaino. Le parole lo raggiunsero come provenissero da lontano. Aveva bisogno di aiuto. Il destino era pronto a fare una collana, raccogliendo in un unico filo, le perle che aveva sapientemente posato sul percorso di Hakuro.*

    (Che cosa faccio?)
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,250

    Status
    Anonymous
    Era la prima volta che le capitava qualcosa del genere: di solito era lei quella che faceva simili cose, invece in quel'occasione non aveva a che fare con quel furto. Mai prima d'ora ebbe la sensazione che che un simile atto fosse sbagliato. Non tanto per la privazione dell'oggetto al legittimo proprietario, quanto quanto per la situazione nella quale costui si stava trovando.
    Era pur vero che una come lei amasse terribilmente infrangere le regole, ma ciò non voleva dire che le piacessero le ingiustizie e vedere la gente soffrire. Insomma, quando prendeva qualcosa a Sarah, l'amica al massimo ci rimaneva un po' male, ma di certo non correva il rischio di finire dietro le sbarre, colpevole solo di aver subito un danno.
    Saline Sospirò, chiedendosi se anche lei, senza rendersene conto, avesse messo nei guai qualcuno prendendosi qualcosa dalle sue tasche. Fu per questo che non rimase indifferente alla situazione della persona che stava al tavolo a fianco al suo e decise di intervenire. Forse perché così sentiva in qualche modo di rimediare a degli eventuali danni fatti al lui.
    Quindi Si alzò e si rivolse al proprietario.

    jpg


    " Guarda che sta scherzando. Lui è con me e gli devo un pranzo."
    Disse, porgendogli una moneta d'argento. Per poi spostare la sedia e sedersi al tavolo del ragazzo.
    " Certo che non sei molto sveglio se ti fai derubare in un posto così frequentato!"
    Disse, sospirando, non appena vide l'uomo allontanarsi. Forse aveva persino idea di chi fosse il colpevole: aveva infatti notato uno strano individuo guardarsi intorno con aria circospetta.
     
    Top
    .
  3. Fedez89
     
    .

    User deleted


    //Scusa il ritardo T_T//
    *Accadde tutto molto in fretta: Hakuro rimase interdetto, come in attesa, quasi che i fatti si fossero attardati a raggiungerlo e, dopo, accavallati assieme sugli occhi rendendoli indistinguibili. Una ragazza era intervenuta in suo soccorso, pagando il conto. Si mise seduto, per cercare di strigare l'intrigo ingarbugliato della sequenza temporale, mentre l'oste si allontanava, seguitando a borbottare qualcosa di poco chiaro; i grandi pollici stringevano la moneta, che gli aveva dato la ragazza, come se volessero piegarla. Sparì oltre il bancone e non si curò più di loro.
    Il ragazzo la osservò con sguardo vago, la sorpresa ancora lo avvolgeva come una nebbia, rimase in silenzio a fissarne i lineamenti, morbidi e delicati, uno sguardo allegro, occhi vividi, uno strano cappello. Poggiò la fronte tra le mani, quasi a voler tenere su qualcosa di pesante e lascio scivolare le dita tra i capelli. Scrollò la testa e si voltò verso la giovane con un volto rinnovato, sembrava essersi tolto una grossa fatica. Sorrise alla frase con cui lo apostrofò la ragazza.
    *

    «Bhè in effetti non hai tutti i torti... Sono ancora un poco frastornato dal viaggio...» *si strofinò la tempia con calma, forse per cercare le parole giuste* «Mi chiamo Hakuro, Grazie infinite... Non so proprio come avrei fatto se tu non fossi intervenuta... Ehm.. Come posso sdebitarmi?»
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,250

    Status
    Anonymous
    Se non altro aveva ammesso di aver fatto una figuraccia, non che fosse nelle condizioni di potersela prendere con lei, dato che l'aveva appena "salvato". Prese allora ad osservarlo, studiandone i lineamenti, la cicatrice sulla guancia, i capelli biondi e gli occhi. Più per curiosità, che per capire chi aveva davanti.
    Quando poi Hakuro le chiese cosa potesse fare per sdebitarsi, l'ancella guardò in alto. In effetti era una bella domanda: cosa avrebbe potuto fare qualcuno che non aveva più un soldo in tasca? Beh, avrebbe potuto mettere al suo servizio le proprie capacità, ma non era sicura che qualcuno che si fosse fatto fregare così facilmente valesse molto. Quasi quasi era tentata di dirgli di non preoccuparsi e che non voleva ricompense, però se davvero ci poteva ricavare qualcosa, sarebbe stato comodo.
    Risolse allora di capire come potesse esserle utile, prima di aspettarsi qualcosa.
    " Dipende. Così hai da offrirmi?"
    Non si aspettava che potesse fare per lei chissà cosa, ma in fondo neanche lei aveva fatto molto.
    " Comunque, se ti interessa saperlo, mi chiamo Saline."
    Se non altro aveva trovato qualcuno con cui scambiare due parole. Stare da sola le stava facendo un po' di malinconia.
     
    Top
    .
  5. Fedez89
     
    .

    User deleted


    *La locanda gremita di gente si disinteressò dei due, come in un formicaio, ognuno tornò a svolgere le proprie mansioni e i due vennero riassorbiti nell'anonimo fumo che aleggiava pesante. Le storie che si incontrano in un luogo così affollato sono tante: fili invisibili che si intrecciano a casaccio, unendo i destini delle persone in gomitoli che rotolano nelle vie della vita. Non sai mai cosa può riservarti il futuro, ma il fato lo sa, e ti porta esattamente lì dove sei, usando il tuo filo come fossi una marionetta, lo annoda dove ritiene più opportuno.
    Appoggiandosi allo schienale, Hakuro cercò la risposta nell'avanzo di zuppa che aveva nella ciotola
    .*

    (In effetti cosa mai potrei avere da offrire a qualcuno..... Non ho niente... Nemmeno un passato..)

    *Si massaggiò il mento con la punta del pollice e dell'indice senza fretta, come se stesse cercando di togliere qualcosa di delicato e piccolo. Poi riportandosi verso Saline, appoggiò i gomiti sul tavolo e inziò lentamente a raccontare, sfumando i contorni, come fosse arrivato lì. Non ce ne era bisogno, ne una vera ragione, ma forse aveva necessità di rimettere in ordine la sua storia fino a quel punto, di ripercorrere a ritroso il filo fino a quel nodo.*

    «Vedi... Io vengo da molto lontano... Sono un... 'Naufrago' penso che mi abbiano chiamato così.. ho avuto varie vicende.. Soccorrendo un mercante ho avuto modo di capire dove mi trovo.. più o meno... Dopo ho incontrato per caso altre persone, naufraghi anche loro, e sono giunto fino a qui.. Un amico pensava che, forse, qui avrei potuto trovare uno uno uno....»

    *incespicò a trovare la parola. Non riusciva a concludere. Rimase con sguardo vacuo a pescare in fondo ad un pozzo di dolore quello che sentiva, ma non voleva confidare*

    «Scopo...»

    *Non era un granchè come discorso e anche come offerta risultava piuttosto vaga. Si sentì in obbligo di aggiungere qualcosa che potesse, in un certo qual modo, risollevare il piatto misero delle proposte che stava mostrando.*

    «Se vuoi posso aiutarti finchè non ti riterrai soddisfatta! Posso fare un mucchio di cose: cucinare, pulire, ordinare, tagliare l'erba, annaffiare l'orto. Spiare qualcuno....Proteggerti»

    *Tentennò su questa parola.*

    (Ne sarò in grado?)
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,250

    Status
    Anonymous
    Hakuro le aveva proposto diverse cose, tra cui proteggerla. Dubitava però che fosse in grado di farlo, visto il guaio in cui si era appena cacciato ed era quasi tentata di chiedergli se davvero si riteneva forte come una "principessa delle fiabe", ma si trattenne per evitare che le chiedesse se ne conoscesse qualcuna. Certo, era piuttosto insolito una persona considerasse tali dame come qualcuno di forte, quando erano note per essere creature bisognose di protezione, tuttavia l'unica principessa conosciuta dalla maggior parte degli abitanti di Einheit era appunto Sarah e quindi quasi tutti, compresa Saline, erano convinti che anche le altre fossero come lei.
    Ripensò allora a cos'altro le aveva detto. In effetti non le sarebbe dispiaciuta qualcuno che sapesse cucinare. Forse poteva chiedergli come se la cavava coi fritti. Le piacevano molto quei piatti, salvo qualche eccezione. Magari lui avrebbe potuto cucinarglieli quando voleva e senza rifiutarsi perché quella roba "potesse farle male". Magari era pure bravo a fare i pranzi al sacco, così avrebbe potuto portarsi dietro qualcosa di più saporito rispetto alle solite provviste.
    Prima di dirgli che le sue abilità in cucina potevano interessarle, le tornò però in mente un'altra cosa che le le aveva detto:"spiare qualcuno".
    " Precisamente cosa intendi con "spiare qualcuno"?"
    Lei se ne intendeva un po' di simili cose e non le sarebbe dispiaciuto avere a disposizione qualcuno con simili abilità.
    " Vuol dire che sai, per esempio, spiare il tuo vicino senza che ti noti, oppure che ti senti portato per fare la spia o qualcosa di simile?"
    Chiese, questa volta a voce bassa. Ora che ci pensava, se davvero Hakuro aveva delle capacità, forse avrebbe potuto presentarlo all'organizzazione.
     
    Top
    .
  7. Fedez89
     
    .

    User deleted


    *Quando Seline, abbassò la voce per chiedere ad Hakuro chiarimenti sulle sue capacità, il ragazzo si rese conto di avere parlato troppo: si era lasciato sfuggire informazioni importanti che, ad una più accurata analisi, forse non era il caso di rivelare ad un estraneo. Ormai si era esposto e non se la sentì di sottrarsi: doveva comunque ripagare il suo piccolo debito. Così, mentre guardava le dita che giocherellavano con il cucchiaio di legno, si accostò alla giovane*

    «Dipende in realtà da dove siamo.. Qui per esempio mi è più difficile passare inosservato, anche se credo di poterci riuscire con la giusta cautela...»

    *Le dita abbandonarono l'interesse per il cucchiaio e portarono il palmo verso il legno del tavolo. Una leggera contrazione e un flebile bagliore verde illuminò la conca formata dalla mano di Hakuro, che diede un rapido sguardo intorno, per assicurarsi che la cosa fosse passata inosservata. Un piccolo serpente verde a chiazze scure, lungo poco più della mano si fece largo tra le dita del ragazzo. Gli occhi rossi spiccavano sulla testa triangolare da cui fuoriusciva, ad intervalli regolari, la lingua biforcuta. L'occhio sinistro del giovane era divenuto giallastro e la pupilla appariva sottile e verticale. Hakuro si coprì l'occhio con il palmo e, fissando la giovane, portò la mano a cui era attorcigliato il serpente sotto il tavolo, fuori dalla vista. *

    «Ssshai.... Sssharebbe molto intersssshante esssshere una ssshpia.....»

    *Il rettile si portò a terra e strisciando lungo la parete, raggiunse i due tavoli successivi, oltre quello dei due ragazzi: vi erano seduti un uomo e una donna nel primo e tre uomini nel secondo. Il serpente molto cautamente, strisciò sinuoso sotto il tavolo, risalendo lungo la gamba. Hakuro avvertì il freddo del pavimento sporco e unto, il ruvido legno dei tavoli logori. Dopo qualche minuto, mormorò*

    «I ssshignori dietro di noi ssshi ssshtanno lamentando dell'inssshalata di krauti... Non sssho cosssha ssshiano... I tre individui al tavolo laggiù in fondo, invece, ssshtanno cercando qualcuno o qualcosssha... Non mi è chiaro.. Non Ssshanno come procedere, credo... Uno dei tre, ha un pugnale tra le mani ssshotto il tavolo... ma potrebbe esssshere un coltello per la carne...gli altri due ssshono disssharmati...»

    CITAZIONE
    //- Ofide Pigmeo: consumo basso [1pt]: Hakuro evoca un piccolo serpente non velenoso di cui possiede il controllo e con cui presenta un legame psichico che gli permette di percepire le stesse cose del serpente, in questo modo può perlustrare un'area prima di passarci o può seguire qualcuno senza essere visto.

    E iniziale = 100
    E consumata = 5
    E residua = 95//
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,250

    Status
    Anonymous
    Saline fu quantomai sorpresa nel vedere all'opera il ragazzo. Non avrebbe mai pensato che qualcuno che si era fatto rubare lo zaino in pieno giorno avesse simili capacità. Che lo avesse fatto di proposito per far credere agli altri di essere un incapace? Di solito i veterani facevano così. Tuttavia, se così fosse stato, non avrebbe rivelato le proprie capacità ad una sconosciuta. Semplicemente doveva essere qualcuno abile, che però aveva ancora tanta strada da fare.
    " Una spia? Potresti diventarlo."
    I difetti potevano venire corretti con l'allenamento. Tuttavia non erano solo le capacità ad interessarle, voleva conoscerlo meglio e per farlo doveva farlo lontano da occhi indiscreti.
    " Finisci pure il tuo pranzo, parleremo una volta usciti di qui."
    Attese che Hakuro vuotasse il piatto, andò dal proprietario del locale per avvertirlo dell'uomo con il pugnale sotto il tavolo e andò assieme al ragazzo per le strade della città.
    " Adesso siamo finalmente soli. Bene Hakuro, se in cambio del favore che ti ho fatto ti chiedessi di eliminare qualcuno? Certo, se pensi che l'aiuto che ti ho dato sia poca cosa in confronto alla richiesta, potrei pagarti molto bene.
    Vedi, il soggetto in questione è una minaccia per la stabilità politica di una grossa zona. Si chiama Alessandrian Misleris.
    Devi sapere che circa quindici anni fa Lord Orfo Sinnevill, l'aristocratico che governa la regione, ha delegato il controllo di alcune terre ad un proprio subordinato, Tizianus Misleris. Sin da subito però era stato specificato che tale privilegio aveva una durata vitalizia, tornando quindi prima o dopo nelle mani dei Sinnevill.
    Sfortunatamente la gente del posto e le forze locali si sono molto legate al signor Tizianus, ma cosa più grave è che costui ha avuto un figlio e sempre più della sua gente chiede che costui erediti la carica di governatore. Ciò implicherebbe la nascita di una vera e propria casata, che oltre che a far perdere a Lord Orfeo il controllo su quelle terre esporrebbe le altre a possibili rivendicazioni da parte dei Misleris.
    Per scongiurare tutto ciò, occorre eliminare la discendenza, ovvero Alessandrian.
    Ha solo quattro anni, anche un agente inesperto potrebbe portare a termine questo compito

    Quindi attese la risposta di Hakuro.
     
    Top
    .
  9. Fedez89
     
    .

    User deleted


    *Seline prese seriamente in considerazione le capacità di Hakuro. Il serpente si portò in disparte e sparì in un piccolo sbuffo di fumo, che si unì alla cappa pesante del locale. Il ragazzo lasciò scivolare via la mano stanca dal volto: i lineamenti avevano ripreso il loro corso, l'occhio era tornato del verde intenso consueto. Finì celermente la minestra ormai fredda, mentre nella mente gli si affollavano i pensieri più disparati; uno strano entusiasmo, misto a timore, saliva piano dal cuore: era una cavalcata lontana, un eco distante che si stava avvicinando.
    Non ebbe modo di capire fino in fondo cosa lo aspettava, l'adrenalina pervase il corpo e iniziò a sentirsi come se stesse vivendo in terza persona. Non riconosceva più i suoi gesti, non sentiva l'appartenenza alla naturalezza mite, con cui seguì Seline fuori dalla locanda. Fu come quando vieni scelto da un pagliaccio teatrante, ambulante del circo, per fare da comparsa nel suo numero: non hai idea del perchè hai assecondato quella mano, e ti ritrovi sul palco, sotto i riflettori, senza sapere cosa stia per accadere, con gli occhi di tutti che non vedi, ma sai essere lì davanti a te, in attesa. In genere pochi, in quel momento, auspicano che tu ti diverta: sei parte dello spettacolo, ora, sei tu la parte comica.
    *

    (Chissà che mi è preso.... Cosa intendeva con 'potresti diventare una spia'? Parlava sul serio? Dove mi sta portando? Perchè? Cosa mi aspetta?)

    *Seline non sembrava avere fretta, ne una meta precisa: vagarono per le strade, scegliendo accuratamente quelle secondarie, meno frequentate. Quando furono ragionevolmente soli, iniziò a parlare e a spiegare ad Hakuro, che gli sarebbe stato possibile sdebitarsi, svolgendo un compito, che la ragazza si apprestava ad esporgli: non era facile comprendere, tutti quei nomi, quelle dinamiche geopolitiche risultarono nuove ed estranee.*

    (Sinnevil? Dove? Tizianus? Cosa? No, non ho capito chi ha preso che?..)

    *Guardava perplesso la ragazza che argomentava le ragioni della eventuale missione; capiva e non capiva: provava a non perdere l'intreccio della vicenda. Poi, improvvisamente realizzò, come un albero che cade: un lieve scricchiolio iniziale e poi tutto insieme il tronco si abbatte sul terreno con un boato tremendo; e così in un istante, comprese lucidamente e con disarmante stupore, che Seline gli stava chiedendo di uccidere un bambino di 4 anni.
    Una vampata di furore percorse il corpo del ragazzo: il volto si stava deformando in uno spasmo di rabbia incontrollata, gli occhi lucidi si contrassero nelle palpebre, i denti serrati, le mani spremevano l'aria. Troppe morti nella sua vita avevano avuto il sapore amaro della premeditazione politica, della volontà di potenza. Le ragioni non potevano, nel suo animo, varcare la soglia dell'umana compassione. Cercò di controllarsi, ma non ci riuscì e cominciò ad urlare, vomitando sulla giovane tutto l'odio che covava dentro, un odio antico inestinguibile:
    *

    «NOOOO!!! Non ho nessuna intenzione di farlo!! Non uccido bambini!! E nessuno dovrebbe! Niente può giustificarlo!! NIENTE!! »
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,250

    Status
    Anonymous
    La ragazza aveva ricevuto la rispsta che voleva sentire, purtroppo però era successo qualcosa di non previsto: si era messo ad urlare!
    Subito tentò di tappargli la bocca con una mano. Non aveva voglia di spiegare ad eventuali curiosi o magari a soldati che fosse tutta una storia inventata. Certo era comunque improbabile che qualcuno lo sentisse, dato che aveva scelto un luogo isolato, ma preferiva non rischiare.
    " Stai calmo. Hai passato la mia prima prova, ricordati però che non sarà sempre facile capire quale sia la scelta giusta e quale quella sbagliata e potrebbero capitare casi in cui queste non sono completamente né l'una, né l'altra."
    Spiegò, sperando che il ragazzo avesse capito che non aveva davvero intenzione di chiedergli di uccidere qualcuno e che le credesse. Cercò allora di ritornare al discorso precedente, per capire altro su di lui.
    " Riguardo alla magia che mi hai mostrato, chi te l'ha insegnata? Sai fare altre cose simili?"
    Voleva informarsi sulle sue capacità e capire cosa aspettarsi a Hakuro. Contemporaneamente, se le avesse sipiegato come era stato addestrato, avrebbe conosciuto non solo le sue abilità, ma come le usava e l'approccio che aveva con esse, oltre che il suo passato.
     
    Top
    .
  11. Fedez89
     
    .

    User deleted


    *Una mano precipitosa di Seline, si lanciò a placare il furore di Hakuro. Le parole di lei echeggiavano come un rumore lontano nella mente del ragazzo, che ci mise un certo tempo a comprenderle. Un venticello mite portava a spasso la polvere: disfaceva con noncuranza, cumuli di polvere preesistenti, con una storia tutta loro (probabilmente raccolti lì da scope pigre e consumate), che venivano sorpresi dall'incunearsi, nella stradina isolata, di folate mansuete e feroci.
    Il giovane fece per scacciare la mano che gli imponeva di tacere, correggendo solo all'ultimo la traiettoria, andando con le nocche a sfregarsi gli occhi umidi
    *

    "Mi è entrata della polvere negli occhi ecco..."

    (che fesso..)

    *Fece un passo indietro, quasi a prendere le distanze da quello che aveva urlato. Sentì l'imbarazzo crescere fino a scoppiare in una risata di facciata, atta a mascherare il disagio.*

    "Ahahahah!! Ma io lo avevo capito!! Capito benissimo! Sisi!! è che... mi sono lasciato prendere.... Eheheh!"

    *La mano armeggiava dietro la nuca, rovistando tra i capelli come in uno scatolone pieno di cianfrusaglie.*

    (Non può capire cosa ha suscitato in me.... Non posso parlare VERAMENTE del mio passato... Fa ancora troppo male..)

    *Si ricompose, riportando gli occhi verdi nelle orbite e assumendo un aria pensierosa: si stava concentrando sulle parole da usare.*

    (cosa vorrà sapere? Cosa le voglio raccontare?)

    *La mano era passata a massaggiare il collo, leggermente inclinato in avanti. Deglutire sembrava a questo punto impossibile.*

    "Sono cresciuto in una sorta di villaggio insieme ad altri coetanei... Passavamo praticamente tutto il giorno ad allenarci e ad affinare le nostre qualità. I ragazzi più grandi ci dicevano cosa fare e chi svolgeva bene gli esercizi veniva ricompensato... Tipo con caramelle, doppia razione... Cose così... Poi la sera, dopo cena, il nostro... 'Capo' ci parlava delle ore su molte cose... Spesso difficili da capire.. Raccontava storie che... forse... Ci sarebbero servite per affrontare le difficoltà..."

    (Gli anni migliori....)

    *Un lungo silenzio di tristezza accompagnò il discorso: come i bottoni e le asole, i ricordi e la tristezza erano fatti per concatenarsi.*

    "Non era un dono raro quello di poter evocare animali... Non so bene perchè o come funzioni.... Ognuno di noi aveva diciamo la sua bestia totem... ecco... Il mio è il serpente.."

    *Iniziò a strisciare dentro Hakuro la paura: la fiducia che aveva riposto in Seline, iniziava a scricchiolare, come le conchiglie sotto il piede distratto, di chi passeggia il lungomare, dopo la mareggiata. Prese un profondo sospiro, socchiudendo gli occhi, alzò la mano di fronte a sè: iniziarono a germogliare dal niente 4 lingue d'acqua che crebbero rapidamente formando sfere vorticose: azzurre come il cielo.*

    "E ora dimmi.. Seline... Il perchè di queste domande... Come mai questi trabocchetti?"

    *La voce era asciutta e calma. Lo sguardo feroce. Non pensava a nulla.*

    - Idrosfere consumo basso: Hakuro crea un numero variabile di piccole sfere d'acqua con grande forza centrifuga e le scaglia contro gli avversari come proiettili con grande forza di impatto e capacità di penetrazione.
    E iniziale = 95
    E consumata = 5
    E residua = 90
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,250

    Status
    Anonymous
    Quel genere di animale non era tra i suo preferiti, ma supponeva che ciò non volesse dire qualcosa. Per il resto capì che il ragazzo fosse cresciuto in una specie di villaggio di guerrieri o comunque un posto abitato da persone dotate di certe abilità. Restava da stabilire quanto le avesse già esercitate, ma per quello ci sarebbero state altre occasioni e poi non sarebbe stato un problema anche se non avesse avuto la minima esperienza. Poteva sempre imparare, anche se in quel momento non era capace.
    " Vedi Hakuro, c'è un gruppo di persone che ha deciso di unire le forze per aiutare le genti del semipiano, nei limiti delle proprie possibilità. Presto scoprirai che Endlos è costantemente minacciato e deve affrontare problemi grandi e piccoli. L'organizzazione non è ancora particolarmente grande o influente, ma i memebri non sono vincolati ad un particolare territorio o governo. Semplicemente se individuano un pericolo che reputano di poter gestire, agiscono anche, se ti interessa saperlo, dietro eventuali ricompense.
    Ongi tanto li aiuto e stavo pensando che potresti unirti a loro, ho voluto però farti prima qualche domanda per assicurarmi che avessi delle capacità e soprattutto che non fossi un assassino pronto a fare un terribile delitto se ben pagato."

    Rispose lei alle sue domande.
    " Vuoi che ti porti da loro?"
    Non erano troppo lontani dal luogo in cui si ritrovavano ed era sicura che almeno un membro fosse presente in quel momento.
     
    Top
    .
  13. Fedez89
     
    .

    User deleted


    *La spiegazione convinse Hakuro, riportandone il volto alla serenità. I lineamenti si distesero e le sfere andarono a dissolversi: come piccoli cerchi sempre più miti, scomparvero. La mano del ragazzo si aggrappò, incautamente, al fianco; scivolò via, come fosse su una montagna russa e disegnando un semicerchio ascendente, si portò a distendere le increspature della fronte, corrugata da perplessità, dubbi, paure ed emozione.*

    ('aiutare le genti del semipiano'... forse questo potrebbe essere il mio nuovo scopo... Non ambisco ad altro che a questo: un obbiettivo... Potrò fidarmi? Saranno davvero dei principi sani quelli alla base di questo gruppo? Mi useranno e mi tradiranno?... Voglio conoscerli... Devo dargli una possibilità)

    *In vero, Hakuro doveva darsi una possibilità. Un futuro possibile, di speranza, di giustizia. Non poteva rimanere legato alle vicende passate, ormai ne era estraneo. Doveva ridisegnare il proprio scopo, tracciandolo sulla tela donatogli dal destino: non siamo portati che a compiere il suo disegno. Su qualunque semipiano ci si trovi, non possiamo sfuggire all'appuntamento che ha stabilito: un istante scritto, una bozza già tracciata, che devi trovare il coraggio di trasformare in Arte.*

    «Sì Seline, vorrei conoscerli! Vorrei sapere di più su di loro, su cosa fanno e come li posso... eventualmente, aiutare..»
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,250

    Status
    Anonymous
    Sembrava aver convinto il ragazzo almeno ad andare da loro per saperne di più. Già quella era una buona cosa, anche se avrebbe preferito che decidesse di unirsi a loro. Certo, lei non era coinvolta direttamente negli Agenti dell'Eco, ma era pur vero che faceva riferimento a tale organizzazione ogni volta che doveva adoperarsi per quel semipiano, dato che ne faceva parte Sarah. Insomma, una persona in più non avrebbe fatto male e poi l'amica diceva sempre che, oltre che ad aumentare le dimensioni dell'organizzazione, i nuovi riuscivano sempre ad insegnare qualcosa di nuovo a coloro che ne facevano già parte. In effetti era qualcosa di inevitabile, quando entravano delle persone davvero insolite. Era innegabile che fossero davvero variegati e forse era proprio una caratteristica che li contraddistingueva.
    " Benissimo, allora seguimi."
    Gli disse, per poi soffermarsi su ciò che aveva detto prima.
    " Potresti aiutarli con la tua predisposizione a recuperare informazioni. Dato che hai detto che anche questo è il tuo interesse sarebbero ben contenti di lasciarti intraprendere quella strada.
    Sai, anch'io conosco qualche trucchetto a riguardo, se vuoi potrei insegnartelo."

    Non era però certa di essere più esperta del ragazzo. Lo conosceva da poco e non era detto che avesse più capacità di lei in materia. Forse lo avrebbe capito quando lo avrebbe presentato agli altri, certamente ancheloro avrebbero voluto sapere molto su di lui.
     
    Top
    .
13 replies since 13/4/2015, 18:41   229 views
  Share  
.