[LAM][SC] Processo

Poor Unfortunate Souls ~ Atto II

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    «Con tutto il rispetto, signora Alfiere.»

    Oh, ecco che alzava finalmente la cresta, mostrando il fianco.
    Esattamente come lei voleva.

    «Mi risulta di essermi subito dichiarato colpevole dell'accusa di spionaggio, rigettando solo la definizione "ai danni di Laputa".
    Mi risulta anche di aver ammesso la possibilità di un tradimento tra i miei impiegati, mettendo a rischio la credibilità della mia azienda, e offrendomi in prima persona di organizzare delle indagini.
    Se questo non è ammettere le proprie responsabilità, non so proprio cosa dovrei fare. Chiedere una pubblica lapidazione?
    Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
    »

    A quel punto, la Dama del Vento sorrise di gusto, ed il compiacimento che traspariva dal bel volto di silfide fu abbastanza esplicito per chi era lì ad osservare. Ovviamente in sala era calato il silenzio, ma non per questo la bella appariva a disagio, anzi, sembrava addirittura esaltata, come all'inizio di un duello all'ultimo sangue.

    -Evidentemente ci sono molte cose che le risultano male, signor Lazarus Lee- spiegò con calma, lasciandosi scivolare addosso frecciatine dettate più dall'orgoglio ferito che da una mente guidata dal raziocinio -Quello di cui lei parla non è altro che "ammettere l'evidenza", oltretutto dopo esser stato messo con le spalle al muro. Anche perchè, mi pare di capire, se non ci fossero stati incidenti a richiamare l'attenzione delle autorità sull'accaduto, lei non avrebbe mai preso alcuna "responsabilità".

    spiegazionemerc_zps1d4f09e0

    -Almeno su questo Presidio, "persone responsabili" sono quelle con il buonsenso che non ha dimostrato nell'avvisare figure competenti di questi ordini contrastanti che l'avrebbero portata a infrangere delle leggi. Quelle che, dopo aver sbagliato ed esser stati scoperti, non cercano di giustificarsi addossando il maggior numero colpe possibili agli altri -reali, false o ipotetiche- che siano Grifis, Khatep o la lapidatrice peccaminosa qui presente- gli si avvicinò ancora, fino a stargli a pochi centimetri dalla faccia -Quelle che, nonostante si trovino in situazioni pessime, non si divertono a giocare con la pazienza di chi ha concesso loro di difendersi anzichè lanciarle di sana pianta dall'Occhio di Laputa.

    Il sorriso scomparve, lasciando il posto ad uno sguardo rovente.

    -Quindi, a questo punto, prima di continuare credo sia necessario imparare a comportarsi.

    Si voltò, tornando lentamente verso il suo nuovo seggio.
    Quello centrale.

    -In ogni caso le difese di cui parla sono solo quelle attualmente in azione nel Presidio dal Magisterium, non nel Magisterium. Circe correggi il verbale.

    Quest Master's voice

    Quarto turno.
    A questo giro scriveranno solo Lazarus e Khatep in questo preciso ordine:


    1. Lazarus.

    2. Khatep.

    Come prima: Settra, prima di rispondere a Lazarus mandami un segnale, perchè se la risposta di Laz non aggrada Dru potrei rispondere io o altri al tuo posto e rimandare l'interrogatorio.


    Scadenza: 12 Giugno



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    » Status Energetico: 110%

    » Status Fisico: in salute.

    » Status Psicologico: pensierosa.

    » Note: //.


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    Armi:
    ♥ Alcarcalime »
    Si tratta apparentemente di un semplice arco bianco lungo circa un metro. Su tutta la sua superficie sono intagliate rune dorate. A contatto con la luce, questo reagisce emanando riflessi argentei. Ha una gittata di trenta metri e comprende un set di frecce realizzate con le stesse leghe metalliche ed organiche servite per forgiare l'arco.
    • Tecniche passive: Arciere Arcano»
      Da sempre i Galanodel sono famosi per la loro abilità di tiratori scelti. Grazie alle sue caratteristiche razziali, la Dama del Vento è perfettamente in grado di lanciare dardi ad una velocità maggiore rispetto la norma senza perdere la precisione del lancio. Questo si traduce in una cadenza di fuoco di 6 colpi a turno, anzichè 3. Inoltre, quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.

      [oggetto + dardi base (10) + dardi aggiuntivi (+10) + cadenza di fuoco raddoppiata + casting nelle frecce]

      [Immagne allegata]



    ♥ Nanatsusaya »
    Lama di raffinata bellezza nonostante la grandezza, anche questa di circa un metro, appare all'altrui sguardo come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. Altro non è che caos cristallizato, e talvolta manifesta la sua natura emanando nelle situazioni critiche una inquietante aura violacea.
    • Tecniche passive: Chaos»
      La spada che Drusilia porta con sè altro non è che Chaos cristallizzato, creata dall'entità altrettanto caotica chiamata Gulnar il Cartomante. Essendo appunto "caotica", la lama dovrebbe possedere caratteristiche particolari che ne rispecchiano l'aggettivo secondo le varie teorie del caos, prima fra tutte la sensibilità alle condizioni iniziali. Come il fumo di più fiammiferi accesi in situazioni molto simili segue traiettorie di volta in volta molto differenti così la lama potrà mutare forma e modello, divenendo a comando una katana o una spada a una mano, purchè non superi le dimensioni dello spadone, forma iniziale. Inoltre è da considerare l'imprevedibilità, e cioè che non si può prevedere in anticipo il suo comportamento a partire da ciò che ha fatto in passato. Solo Drusilia ed esseri abbastanza inclini al caos potranno infatti manipolarne volontariamente la forma (particolare esclusivamente di bg).

      [oggetto + passiva di mutazione]

      [Immagne allegata]



    Famiglio:

    //

    » Abilità Passive

    GALANODEL »

    « i figli di Dio videro le figlie dell'uomo che erano belle
    e si presero delle mogli fra tutte quelle che scelsero. »

    Bereshit (Genesi) VI,2.


    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo di un Galanodel presenta tratti di entrambe le razze.
    Per comprendere una delle caratteristiche alla base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che, sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo perchè -come gli angeli- i Galanodel sono legati alla Fonte. Questa li rende da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete", quali batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono assolutamente immuni alle malattie e, qualora qualcuno provasse ad avvelenarli, la sostanza tossica verrà assunta senza che il corpo possa subire effetti deleteri.
    Altra eredità della progenie celeste vi è certamente la capacità di sollevarsi in aria -talvolta generando candide ali sulla schiena- o irradiare luce dalla propria pelle, intensificandola o meno a seconda del caso. Questa tuttavia non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare. Essendo quindi provvisti di un corpo luminoso, questo non sarà provvisto di ombra ai propri piedi.
    Essendo inoltre il corpo parzialmente costituito di luce, esso avrà capacità di rigenerazione superiori a quella di un normale umano; non conserva inoltre i segni delle cicatrici. Inoltre ha un adattamento alla diversa luminosità che va aldilà dell'umano: è infatti in grado di vedere perfettamente al buio, come se fosse pieno giorno.
    E' infine cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son predilette fanciulle vergini ed infanti. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica e sola fonte di potere.
    Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli, o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue di un Galanodel "puro" porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.

    [Proprietà del sangue + rigenerazione rapida + scurovisione + assenza d'ombra + passiva di volo + immunità passiva alle malattie ed i veleni più attiva a consumo variabile.]

    GODDESS OF LOVE »

    «Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la Morte è Amore. Le grandi acque non potrebbero spegnerlo, né i fiumi sommergerlo. Tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma ardente, la fiamma del Signore!»
    Canto dei Cantici VIII,6-7.


    L'Amore è un sentimento intenso e profondo, simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile, impossibile da rendere appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse quello a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato e che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore, la forza più potente dell'Universo, ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stesso le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.

    [Malia d'amore + protezione da malie + auspex attacchi psion + auspex illusioni + auspex bugie + empatia + bonus riserva energetica (10%)]

    LADY OF THE WIND »

    «L'Amore ci passa accanto, rivestito di soavità, ma noi fuggiamo via impauriti, andiamo a nasconderci nelle tenebre o, ancora, l'inseguiamo per far del male in suo nome. Anche il più saggio tra noi si piega sotto il formidabile peso d'Amore; eppure esso è, in verità, leggero come la brezza lieve del Libano.»
    Kahil Gibran.


    E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se è stato fatto o detto qualcosa di fuori luogo, sarebbe meglio a preoccuparsi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    La comprensione del suo elemento è tale da poter considerarlo "tutt'uno" con la sua Signora. Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel può comandarlo a suo piacimento con rapidità e naturalezza sconosciute ad un mago qualunque. E' anche in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio, un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro, come anche la composizione chimica in caso di sostanze gassose.
    Similmente all'aria è perfino in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana, ed ha particolarità fisiche quali una elasticità muscolare fuori dalla norma che le permette di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante.
    Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove.

    [Manipolazione atmosferica + instant casting + auspex fisico + auspex composizione aria + PU passivo velocità (50%) + PU passivo agilità/destrezza (50%)]

    AURA DEI GIUSTI »

    «Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto»
    (1 Pt 4,10).


    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.

    [Malia di carisma]

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    Mi mordo la lingua per non urlare.
    OBIEZIONE! vorrei strillare con tutto il fiato che ho in gola. OBIEZIONE! Com'è possibile minacciare apertamente di morte un cittadino di Laputa, uno che è stato analizzato e giudicato innocente pochi minuti fa? Com'è possibile trattare così un imputato, facendolo sentire una merda per aver usato il suo diritto di avere una difesa?
    Ma soprattutto, è normale che gli avvocati si facciano tutte queste domande retoriche?

    «Spalle al muro?» strabuzza gli occhi, Laz, sinceramente confuso dalla situazione «Mia Signora, ho avvisato il signor Khatep della cosa subito dopo lo svolgimento del rituale. È stato lui a promettermi che si sarebbe occupato personalmente della questione, e che dovevo fingere che non fosse accaduto nulla...» fuggevole occhiata alla Mummia «...Ma su una cosa ha ragione: avrei dovuto rivolgermi direttamente ad autorità superiori, anziché lasciare la mia vita in mano ad altri - ufficiali o men-»
    Sento la voce farsi più aspra, il rischio cattiverie farsi sempre più vicino. Qualche altro secondo e finirà per distruggersi da solo, con la sua brutta linguaccia e la sua odiosa arroganza.
    Per fortuna ha un ottimo avvocato.

    «E siamo eternamente grati che lei ci abbia concesso questa possibilità, Signora!» strillo, zompando giù dal bancone per piazzarmi tra l'Alfiere e Laz. Un sorriso imbarazzato mentre mi metto in punta di piedi, cercando di arrivarle almeno alla cintura.
    «La possibilità di poterci spiegare in un regolare processo. Di volerci ascoltare in prima persona, nonostante i sospetti e le dicerie su di noi.
    Riguardo alle motivazioni che hanno spinto il mio cliente ad azioni così vili, se n'è già accennato durante la testimonianza:
    » agito le braccia «Paura. Paura di finire coinvolto in problemi più grandi di lui, e di subire recriminazioni da parte dell'Ufficiale Grifis.»
    Perché un conto è chiedere informazioni riguardo ordini contrastanti, un altro è andare contro un potente che ti minaccia con una spada. Ma è inutile ripeterlo, neh?

    «Chiamatela pochezza di carattere, codardia, ingenuità: di certo il modo di agire del mio cliente non è stato encomiabile. Ha tuttavia ammesso con la massima onestà i propri errori, e si è reso disponibile alla massima collaborazione: gli venga riconosciuto almeno questo.»
    Penso che Lazarus mi stia guardando male, ma non importa.
    Un cenno del capo a Khatep mentre mi ritiro, le mani dietro la schiena.
    «La prego ora di ascoltare ora ciò che ha da dire la sua anima, certamente più cristallina ed educata della sua boccaccia. La Giustizia va ottenuta con i fatti, non certo con supposizioni e battaglie verbali.»
    Se la gente potesse venir imprigionata in base al caratteraccio, dubito che molti in questa stanza sarebbero a piede libero.

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    ♦ Wretched Body
    [Malia attraverso i fluidi corporei, Scurovisione]

    ♦ Damned Soul
    [Auspex spirituale, anti-auspex spirituale, +10% energia, manipolazione delle ombre gdr-only]

    ♦ Dangerous Mind
    [Percezione pericoli, casting da tech ed evocazioni, bugie perfette]


     
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    La situazione gli stava rapidamente sfuggendo di mano, o meglio, doveva ammettere a se stesso che l’intero processo non era più sotto controllo dal momento stesso in cui Drusilia aveva deciso di ridurre in cenere tutta la sua delicata rete di domande e trabocchetti entrando come un ciclone in quel piccolo interrogatorio.
    Khatep sapeva bene qual era il modo migliore di comportarsi quando qualcuno faceva incazzare l’Alfiere, sedersi comodi e aspettare che finisse di sfogarsi cercando di raccattare ciò che fosse rimasto e rimetterlo assieme alla meno peggio.
    Da come stavano andando le cose temeva non sarebbe tuttavia rimasto molto da raccogliere.

    Si alzò placidamente quando lei gli disse che voleva presiedere il processo da quel momento in poi, andando a sedersi sul seggio occupato poco prima dalla donna mentre faceva cenno a Circe di mettere a verbale il cambio di giudice.

    Riguardo al come ho spiato il Magisterium, ho semplicemente messo la mia anima tra quelle da consegnare al signor Khatep, per poi muovermi sul luogo del rituale sotto forma di proiezione astrale. Trucchi da sciamano principiante.


    Le orbite senza occhi della coppia nonmorta si posarono su Lazarus contemporaneamente, quella viscida sanguisuga era riuscito tramite uno stratagemma a dir poco geniale a oltrepassare le sue difese e a sopravvivere al processo di purificazione e ora stava facendo passare la cosa per una bazzecola.
    Osava mettere in ridicolo Khatep e il suo operato, l’aria attorno all’Antico cominciò a fremere a un livello quasi impercettibile mentre si tratteneva, confortato dal fatto che ci sarebbe stato tempo successivamente per fargli pagare ogni singola offesa.
    In fondo ci stava già pensando Drusilia a mangiargli la faccia, non serviva anche il suo intervento.

    Mia Signora, ho avvisato il signor Khatep della cosa subito dopo lo svolgimento del rituale. È stato lui a promettermi che si sarebbe occupato personalmente della questione, e che dovevo fingere che non fosse accaduto nulla...


    Il tremolio attorno al Comandante Blu si fece assai più accentuato, da una vaga deformazione praticamente invisibile a una vera e propria distorsione del percorso della luce che aveva la sventura di passargli vicino.
    Chiunque l’avesse conosciuto anche solo un minimo sapeva fin troppo bene che quello era un pessimo segno.
    La mano ossuta strisciò lentamente sulla pietra che costituiva il seggio mentre l’Antico si levava in piedi.

    Menti ancora Lazarus, menti ancora una volta e scoprirai come sia stato sempre estremamente gentile con te e la tua cricca; e capirai come sia trattare con me quando non sono gentile, la gente tende a morire quando non sono gentile.
    Sia inoltre messo a verbale che la confessione a cui il soggetto fa riferimento non è fu tale, ma un ammissione di colpa di fronte a sospetti troppo forti per essere negati.
    Inoltre io dissi a Lazarus di fare come nulla fosse accaduto riguardo la sua implicita accusa di complicità tra Grifis e Bid’Daum, per la quale stavo valutando la presenza di prove.


    Prove che comunque non erano saltate fuori, l’accusa era quindi completamente campata per aria e poggiava solo sulla parola di Lazarus e sul fatto che Grifis stesso aveva detto di essere andato a parlare con Cornoviola, sebbene ciò fosse successo prima dell’attuazione del progetto Midnight Sun.

    La luce nelle orbite del Bastone tornò a farsi viva e le catene di potere arcano ricomparvero in questa realtà, pronte a incarcerare l’anima di Lazarus in una prigione di verità estorte.
    Questa volta ci sarebbe stata una accidentale dose di dolore extra.

    Hai passato le informazioni ricavate a Grifis Minos.

    No. Khatep mi ha detto di non farlo.

    Strano, non è ciò che è successo.
    Temo che il problema sia che questo incantesimo si basa sulla realtà soggettiva, deve aver interpretato le mie parole in modo distorto.
    Hai fatto parola delle informazioni con qualunque altra entità?


    Khatep, Gajeel, Azazel, Gressil.

    Credi sinceramente che Gajeel o Azazel possano aver diffuso le informazioni?

    Gajeel mai. Azazel é un Demone, la possibilità di tradimento c'è sempre. Ma non vedo perché avrebbe dovuto, non ci avrebbe guadagnato nulla..

    Puoi evocare Gressil a tuo piacimento?

    Sì.

    Allora fallo.
    Convoco Gressil, il Gremlin, a testimoniare.


    Il fatto che il suo incantesimo avesse fallito nel riportare fedelmente cosa era successo gli suggerivano che questo non era così infallibile come aveva inizialmente creduto.
    C’erano una serie di metodi per aggirarlo, certo lo aveva sempre sospettato, ma le sue domande erano sempre state abbastanza precise e univoche da rendere quasi impossibile qualsiasi possibilità di artefare il risultato, tuttavia non c’era da considerare la realtà soggettiva del soggetto.
    Lazarus aveva male interpretato le sue parole, quindi per lui quella era la verità.

    Avrebbe dovuto fare ricerche a riguardo, in fondo dovevano esistere metodi di raggiro che non aveva ancora considerato, non che ritenesse Lazarus in grado di scovare qualche altro trucco diabolico del genere ma dopo il tiro mancino al Mastio l’Antico era propenso a non sottovalutare quella piccola serpe strisciante.
    Meglio chiedere anche al suo piccolo segretario informe, non voleva lasciarsi sfuggire assolutamente nulla.


    Mana: 90-10= 80%


    Bastone del Serpente: Bastone a foggia di serpente
    Collana di Setep: Identifica attacchi psionici
    Mantella con Cappuccio:
    Borsa di Pelle:
    Maschera dei Mille Volti: Capacità di travestimento illusorio
    Aeris Mappa: Indica la posizione degli aviatori su Endlos
    Frammento di AI: Dispositivo di comunicazione tra aviatori
    Servitori Nonmorti


    Intet, il Sognatore:
    -Legame Telepatico
    -Zanne e Artigli
    -Ali
    -Capacità di vedere la magia

    Ushabti:
    -Armatura Completa
    -Artigli
    -Spada Rituale
    -Bonus 50% in forza
    -Bonus 50% in resistenza

    Poteri e Abilità


    Sommo Sacerdote Liche: No organi interni, immune alle malie, anima non imprigionabile
    Immortale: Immortale
    Collettore Magico: +10% mana
    Scrutare l’Anima: Capacità di vedere le anime entro 30m
    Conoscenze Enciclopediche: Bonus in informazioni dato dal QM
    Incantesimi Riflessi: Cast dalle evocazioni


    Estorcere il Vero
    "La capacità di mentire in certi soggetti ha quasi del sovrumano...le anime tendono ad essere più sincere."

    La capacità di mentire è propria della mente razionale ma un’anima, soprattutto se costretta con la magia, può facilmente diventare incapace dire null’altro che la verità.
    Circondati da traditori, menzogne e falsità ovunque volgessero lo sguardo, i Sommi Sacerdoti dell’antica Nehekhara necessitavano di mezzi piuttosto efficaci per essere in grado di distinguere il vero da falso e, in ultima analisi, sapere ciò che volevano in poco tempo oppure estorcere informazioni a un prigioniero torturato fino alla morte in caso si divertissero con certe pratiche.
    In ogni caso con questa tecnica il Sacerdote è in grado di imporre una serie di catene eteree sull’anima del soggetto bersagliato, invisibili all’occhio nudo ma luminescenti per coloro che sono in grado di vedere la magia nella sua forma più pura o le anime stesse.
    Quando i legacci incantati hanno intrappolato lo spirito nella loro fitta trama di potere arcano, l’incantatore può porre un numero di domande dipendente dalla quantità di magia impiegata, sebbene tali questioni debbano essere ragionevolmente semplici e le risposte raramente siano più lunghe di una manciata di parole, l’anima risponderà sempre al massimo delle proprie capacità, come manda la sua prigione luminescente.
    Se lanciato a una persona vivente, difficilmente questa sarà a conoscenza di ciò che sta accadendo a parte per il fatto di vedere l’interlocutore porgli delle domande, infatti a meno che costui non abbia particolari capacità di vedere la magia o gli spiriti potrebbe percepire al massimo uno strano senso di oppressione al petto o simili sintomi, mentre il suo io interiore viene costretto a rivelare la pura e semplice verità.
    Consumo: Variabile MEDIO
    Effetto: consente di lanciare una serie di catene eteree e invisibili (a meno di percezioni extrasensoriali nei confronti di magia o anime) entro cinque metri da colui che lancia l’incantesimo che se attecchiscono permettono di porre (2-4-6-8 in base al consumo) domande all’anima del bersaglio, che può essere vivo o morto.
    L’anima bersaglio è costretta a rispondere in modo veritiero e al massimo delle proprie capacità, con parole singole o brevi frasi di non più di cinque parole.
     
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    A questo giro scriveranno solo Lazarus e Khatep in questo preciso ordine:


    1. Lazarus.

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    Un sospiro seccato.
    Possibile che ogni frase del mio cliente venga presa come un insulto personale? Giudice e accusa dovrebbero essere due parti distinte. Ma ormai è evidente, il modo di gestire i processi che hanno qui non ha nulla a che vedere con quello che conosco io.
    E poi...

    Sbatto le mani sul tavolo, osservando a occhi sbarrati Laz che indietreggia di un passo, trattenendo a stento un gemito. Cosa gli stanno facendo?! Un'altra confessione, ma peggiore della precedente.
    Dolorosa.
    Ora anche la tortura è ammessa in aula?

    «Mi perdoni se si è sentito insultato.» dice poi Lazarus, alzando le mani in segno di resa.
    «Credo di aver mal interpretato le sue parole: pensavo che il suo ordine di "far finta di nulla" si riferisse anche alla faccenda di Grifis.
    Ma non è importante ormai: quel che conta è che è stato messo agli atti che avevo già ammesso le mie colpe, e che già attendevo conseguenze per le mie azioni.
    »
    Ha l'aria decisamente sbattuta, il capo chino e le gambe che tremano.
    Addolorato è il termine giusto. E non solo per il trattamento di Khatep: è tutto il processo ad averlo prosciugato sul piano psicofisico.

    «Il signor Gressil non mi ha seguito a Laputa in quanto gravemente malato. Il clima del Nord non fa molto bene ai Gremlin.» spiega mentre allunga una mano, palmo rivolto verso il suolo. Rivoli di Tenebra scorrono tra le sue dita.
    «Posso provare ad evocarlo, ma temo che non abbia forza per rispondere alla convocazione.»
    Serra la mano a pugno, lasciando cadere il grumo nero sul pavimento. La pozza diviene un portale, ma nulla fuoriesce dalle sue fauci buie. Lazarus si limita a fissarlo, inclinando il capo.
    «...È la prima volta che mi capita.» storce la bocca, rialza lo sguardo «Posso evocare qualche altro Gremlin che si occupa di burocrazia e contabilità, se vuole. Abitano tutti alla nostra sede principale, ergo se ho fatto qualcosa di strano dovrebbero averlo visto.»

    «Aggiungo inoltre che, se ci sono testimoni che la corte vuole sentire, sarebbe bene fornirci una lista per organizzare il trasporto.» dico io «Gran parte degli impiegati della Seele si trovano al momento lontano da Laputa.
    Già che ci siamo, potremmo anche richiamare le spie dell'Ufficiale Khatep!
    » rivolgo un sorriso serafico alla mummia «Così potremo verificare se hanno rilevato attività sospette.»


    Status
    Energia: 100%

    ♦ Wretched Body
    [Malia attraverso i fluidi corporei, Scurovisione]

    ♦ Damned Soul
    [Auspex spirituale, anti-auspex spirituale, +10% energia, manipolazione delle ombre gdr-only]

    ♦ Dangerous Mind
    [Percezione pericoli, casting da tech ed evocazioni, bugie perfette]




    Edited by Zero - 12/6/2015, 21:06
     
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    «Mia Signora, ho avvisato il signor Khatep della cosa subito dopo lo svolgimento del rituale. È stato lui a promettermi che si sarebbe occupato personalmente della questione, e che dovevo fingere che non fosse accaduto nulla...»
    Menti ancora Lazarus, menti ancora una volta e scoprirai come sia stato sempre estremamente gentile con te e la tua cricca; e capirai come sia trattare con me quando non sono gentile, la gente tende a morire quando non sono gentile. Sia inoltre messo a verbale che la confessione a cui il soggetto fa riferimento non è fu tale, ma un ammissione di colpa di fronte a sospetti troppo forti per essere negati. Inoltre io dissi a Lazarus di fare come nulla fosse accaduto riguardo la sua implicita accusa di complicità tra Grifis e Bid’Daum, per la quale stavo valutando la presenza di prove.
    «Mi perdoni se si è sentito insultato. Credo di aver mal interpretato le sue parole: pensavo che il suo ordine di "far finta di nulla" si riferisse anche alla faccenda di Grifis. Ma non è importante ormai: quel che conta è che è stato messo agli atti che avevo già ammesso le mie colpe, e che già attendevo conseguenze per le mie azioni.»

    Drusilia sbuffò, di nuovo.
    Dalla voce di Lazarus poteva percepire della sincerità, eppure anche in quel caso un danno c'era stato e per colpa di un malinteso. Un malinteso enorme dovuto forse al fatto che l'albino non era evidentemente entrato nelle dinamiche non solo del Presidio, ma di Endlos in generale. Particolare che aveva colto per l'ennesima volta quando l'avvocato se ne era uscito un'altra massima davvero infelice in quel contesto.

    «La prego ora di ascoltare ora ciò che ha da dire la sua anima, certamente più cristallina ed educata della sua boccaccia. La Giustizia va ottenuta con i fatti, non certo con supposizioni e battaglie verbali.» a cui Drusilia aveva risposto, con tanto di occhiataccia -Perchè voi sapete perfettamente cosa è la giustizia e come si ottiene, vero?

    No, quel tipo e la sua combriccola non avevano capito assolutamente nulla di come funzionava la politica su Endlos. Del fatto che se un giorno Drusilia decideva che sarebbe stato giusto mangiare cervelli dei propri sudditi -come già era accaduto a Sud con lo Spaventapasseri- secondo le leggi del semipiano era autorizzata a farlo. A quel punto fu meravigliata dal fatto che fosse ancora vivo... e che Khatep non gli avesse spiegato banalità di quel calibro.
    Evidentemente non si erano capiti nemmeno su quello.

    «Il signor Gressil non mi ha seguito a Laputa in quanto gravemente malato. Il clima del Nord non fa molto bene ai Gremlin. Posso provare ad evocarlo, ma temo che non abbia forza per rispondere alla convocazione.» Drusilia sospirò afflitta «...È la prima volta che mi capita. Posso evocare qualche altro Gremlin che si occupa di burocrazia e contabilità, se vuole. Abitano tutti alla nostra sede principale, ergo se ho fatto qualcosa di strano dovrebbero averlo visto.»
    «Aggiungo inoltre che, se ci sono testimoni che la corte vuole sentire, sarebbe bene fornirci una lista per organizzare il trasporto. Gran parte degli impiegati della Seele si trovano al momento lontano da Laputa. Già che ci siamo, potremmo anche richiamare le spie dell'Ufficiale Khatep! Così potremo verificare se hanno rilevato attività sospette.»

    orecchino_zpsce0059c3

    -Non fa nulla. E' inutile infilare altra gente in mezzo ad un problema così serio se già in quattro non riuscite a capirvi- sguardo infastidito verso tutti i presenti, ricolmo di delusione mista ad un lieve disprezzo, prima di rivolgersi in direzione del Falco, ancora seduto in platea -Hai qualcosa da dire, Grifis?

    Quest Master's voice

    Sesto turno.
    A questo giro mi risponderà solo Grifis.

    Scadenza: 15 Giugno



    150_zps7bdea67c

    » Status Energetico: 110%

    » Status Fisico: in salute.

    » Status Psicologico: pensierosa.

    » Note: //.


    1374205276_zpscb2fe5a8

    Armi:
    ♥ Alcarcalime »
    Si tratta apparentemente di un semplice arco bianco lungo circa un metro. Su tutta la sua superficie sono intagliate rune dorate. A contatto con la luce, questo reagisce emanando riflessi argentei. Ha una gittata di trenta metri e comprende un set di frecce realizzate con le stesse leghe metalliche ed organiche servite per forgiare l'arco.
    • Tecniche passive: Arciere Arcano»
      Da sempre i Galanodel sono famosi per la loro abilità di tiratori scelti. Grazie alle sue caratteristiche razziali, la Dama del Vento è perfettamente in grado di lanciare dardi ad una velocità maggiore rispetto la norma senza perdere la precisione del lancio. Questo si traduce in una cadenza di fuoco di 6 colpi a turno, anzichè 3. Inoltre, quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.

      [oggetto + dardi base (10) + dardi aggiuntivi (+10) + cadenza di fuoco raddoppiata + casting nelle frecce]

      [Immagne allegata]



    ♥ Nanatsusaya »
    Lama di raffinata bellezza nonostante la grandezza, anche questa di circa un metro, appare all'altrui sguardo come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. Altro non è che caos cristallizato, e talvolta manifesta la sua natura emanando nelle situazioni critiche una inquietante aura violacea.
    • Tecniche passive: Chaos»
      La spada che Drusilia porta con sè altro non è che Chaos cristallizzato, creata dall'entità altrettanto caotica chiamata Gulnar il Cartomante. Essendo appunto "caotica", la lama dovrebbe possedere caratteristiche particolari che ne rispecchiano l'aggettivo secondo le varie teorie del caos, prima fra tutte la sensibilità alle condizioni iniziali. Come il fumo di più fiammiferi accesi in situazioni molto simili segue traiettorie di volta in volta molto differenti così la lama potrà mutare forma e modello, divenendo a comando una katana o una spada a una mano, purchè non superi le dimensioni dello spadone, forma iniziale. Inoltre è da considerare l'imprevedibilità, e cioè che non si può prevedere in anticipo il suo comportamento a partire da ciò che ha fatto in passato. Solo Drusilia ed esseri abbastanza inclini al caos potranno infatti manipolarne volontariamente la forma (particolare esclusivamente di bg).

      [oggetto + passiva di mutazione]

      [Immagne allegata]



    Famiglio:

    //

    » Abilità Passive

    GALANODEL »

    « i figli di Dio videro le figlie dell'uomo che erano belle
    e si presero delle mogli fra tutte quelle che scelsero. »

    Bereshit (Genesi) VI,2.


    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo di un Galanodel presenta tratti di entrambe le razze.
    Per comprendere una delle caratteristiche alla base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che, sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo perchè -come gli angeli- i Galanodel sono legati alla Fonte. Questa li rende da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete", quali batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono assolutamente immuni alle malattie e, qualora qualcuno provasse ad avvelenarli, la sostanza tossica verrà assunta senza che il corpo possa subire effetti deleteri.
    Altra eredità della progenie celeste vi è certamente la capacità di sollevarsi in aria -talvolta generando candide ali sulla schiena- o irradiare luce dalla propria pelle, intensificandola o meno a seconda del caso. Questa tuttavia non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare. Essendo quindi provvisti di un corpo luminoso, questo non sarà provvisto di ombra ai propri piedi.
    Essendo inoltre il corpo parzialmente costituito di luce, esso avrà capacità di rigenerazione superiori a quella di un normale umano; non conserva inoltre i segni delle cicatrici. Inoltre ha un adattamento alla diversa luminosità che va aldilà dell'umano: è infatti in grado di vedere perfettamente al buio, come se fosse pieno giorno.
    E' infine cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son predilette fanciulle vergini ed infanti. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica e sola fonte di potere.
    Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli, o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue di un Galanodel "puro" porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.

    [Proprietà del sangue + rigenerazione rapida + scurovisione + assenza d'ombra + passiva di volo + immunità passiva alle malattie ed i veleni più attiva a consumo variabile.]

    GODDESS OF LOVE »

    «Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la Morte è Amore. Le grandi acque non potrebbero spegnerlo, né i fiumi sommergerlo. Tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma ardente, la fiamma del Signore!»
    Canto dei Cantici VIII,6-7.


    L'Amore è un sentimento intenso e profondo, simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile, impossibile da rendere appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse quello a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato e che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore, la forza più potente dell'Universo, ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stesso le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.

    [Malia d'amore + protezione da malie + auspex attacchi psion + auspex illusioni + auspex bugie + empatia + bonus riserva energetica (10%)]

    LADY OF THE WIND »

    «L'Amore ci passa accanto, rivestito di soavità, ma noi fuggiamo via impauriti, andiamo a nasconderci nelle tenebre o, ancora, l'inseguiamo per far del male in suo nome. Anche il più saggio tra noi si piega sotto il formidabile peso d'Amore; eppure esso è, in verità, leggero come la brezza lieve del Libano.»
    Kahil Gibran.


    E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se è stato fatto o detto qualcosa di fuori luogo, sarebbe meglio a preoccuparsi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    La comprensione del suo elemento è tale da poter considerarlo "tutt'uno" con la sua Signora. Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel può comandarlo a suo piacimento con rapidità e naturalezza sconosciute ad un mago qualunque. E' anche in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio, un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro, come anche la composizione chimica in caso di sostanze gassose.
    Similmente all'aria è perfino in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana, ed ha particolarità fisiche quali una elasticità muscolare fuori dalla norma che le permette di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante.
    Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove.

    [Manipolazione atmosferica + instant casting + auspex fisico + auspex composizione aria + PU passivo velocità (50%) + PU passivo agilità/destrezza (50%)]

    AURA DEI GIUSTI »

    «Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto»
    (1 Pt 4,10).


    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.

    [Malia di carisma]

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    ~ { Durante il processo


    L’attimo tribolante, l’egemonia dell’istante: un balzo e un guizzo, magistrale interpretazione. L’arco di un secondo descritto nel freddo quanto meccanico sguinzagliare della lama. Curva nell’inflessione del gesto, schiava del volere dei muscoli, al fine di compiere un saettante e ardimentoso fendente. L’aria tranciata a metà al suo passaggio e il fischio cortese del metallo, gli unici campanelli del soggiungere di un’offesa sì lesta sì feroce. E volgendo l’intenzione nella circoscrizione d'un battito di ciglia, ti assicuravi che essa ne traesse il maggior vantaggio; tanto in celerità quanto in potenza...

    -Hai qualcosa da dire, Grifis?

    'l occhi aperti come d'un sogno sottratto, quantunque a sufficienza desto e, così attento, d'aver carpito anzitempo le linee generali del legale battibecco. Checché volontariamente racchiuso nel bozzolo di arcaico rimembrare, le gesta del passato non ti discostarono dalle fionde nemiche che, di volta in volta, tiravan per mezzo l'altrui nome; che invero rimandasse a denunciare pure il tuo, sicché ti facesti scivolare indosso le memorie come pioggia d'estate. Sporto elegantemente sul banco tuo dirimpetto, la flemma d'elfico lignaggio e militar guisa si produsse nel gentile favellare:

    Si. Mi avvalgo della facoltà d'intervenire.

    Rivoli di un distillato silenzio zampillò fra te e gli altri, perché controllavi bene i limiti dello spazio entro cui eri invitato a sorvolare, laddove gli occhi di tutti ti giungevano a ridosso come le peggio frecce. Ah, occhi sì carichi di giudizi, come lacrime amare. Era forse il pianto di un popolo tradito? Che vedessero in te le spoglie di un eroe, ora accusato di spia e tradimento, ritenendo di aver mal riposto la loro fiducia? Forse loro, mortali e caduchi, annaspavano con tanto fare solo sui ricordi più recenti. Tu, cristallizzato nell'eternità, non potevi rilasciare nessuno di essi e, dunque, faticavi a comprendere come i presenti avessero dimenticato le fatiche del Grifis per quell'angolo di cielo errante.
    Deja-vù?

    Anche se la questione richiede una certa premura, vorrei aprire una parentesi affinché sia chiara quella che ritengo essere la mia posizione rispetto a quanto è emerso oggi.

    Io non sono Grifis.
    Per una piccola e misurata quantità lo sono.
    Ma quella piccola e misurata quantità si fonde e si mescola con altre piccole e misurate quantità. E tali formano, nell'insieme, un tutt'uno nuovo e ben diverso: io.

    Lascerò a voi chiamarmi con un nome che non è mio, se il vostro cuore vi trova più pace. Eppure, giacché io non sono Grifis e né questo è, invero, il suo corpo, avrò premura di considerarmi l'unica persona in quest'aula che possa testimoniare in sua assenza e, inoltre, avrò delicatezza di specificare anche le mie responsabilità.

    Per quanto concerne questa sede e questa opinione pubblica, vorrei che voi tutti teneste a mente che Grifis era un condottiero di Laputa. Come tale ha vissuto e come tale è morto.

    Abbiate almeno l'attenzione di non infangare il nome di qualcuno che non c'è più. Qualcuno che si è gettato sul nemico perché voi poteste essere qui e oggi a ingiuriarlo.


    Le tue parole avrebbero, come i fiumi nei millenni, scavato solchi nelle anime dei presenti. Avevi ben chiara la forza distruttiva e contrastante del tuo verbo, di come i sedimenti promossi dal fiume delle tue esternazioni avrebbero scavato gallerie e dubbi nei loro cuori; e in una certa quantità, come la sabbia che scende giù per la clessidra, la tristezza d'essere incompreso si aggrappò saldamente al tuo petto freddo e cristallino. Tuttavia, avresti proseguito in rapida battuta benché certo che non tutti avrebbero avuto la forza di sopravvivere alla piena delle tue parole. Per altri non ti ponevi il dilemma: troppo alte e ben cinte dai monti dell'irragionevolezza erano le valli dei loro sentimenti, e tutt'al più avrebbero difeso le proprie acerbe convinzioni con spesse e ottuse mura.

    Si è fatto più volte menzione al possibile legame tra il Castigo e Grifis. A quale ragione? E quali prove, se non le dicerie di porto, avanzate a supporto di questa ridicola tesi?

    Se Grifis non ha mai ritenuto di dover dimostrare la sua lealtà verso Laputa, mi vedo io, invece, stranamente costretto a sottolineare l'ovvio. E vorrei ridere ma mi private anche della possibilità di sentirmi giovane e spensierato.

    Posso contare le occasioni d'incontro tra Grifis e il Kuthiano.
    E ve le elenco: seguite le mie dita, non vorrei perdeste il conto!

    Un sogno.

    Una vita passata, in un mondo fuori dal semipiano.

    Infine a Laputa.

    Se considerate un mero sogno alla pari di un incontro reale, dovrei iniziare a dubitare della vostra serietà.

    Gli incontri scendono quindi a due: quello in un altro contesto, finito con la morte del fu Guerriero Nero per mano di una di quelle piccole e misurate parti da cui io provengo; e, quindi, l'evento laputense che penso sia ormai oggetto di studi perfino nelle scuole.

    O devo forse ricordare a lor signori che, in tale occasione, il Castigo strisciò come un verme nel proprio sangue e che Grifis lo aveva ridotto a uno stato pietoso?

    Se la mia testimonianza non è valevole agli atti, il qui presente Ufficiale Kathep può suggellare le mie parole avendo visto e partecipato alla battaglia contro il Castigo. E non voglio tediare oltre Dama Drusilia, chiedendole quanto possa valere come prova un evento succeduto fuori dal semipiano e finito, comunque, nel sangue.

    Il motivo di questa arringa è per sancire, in definitiva, che l'unico interesse di Grifis -e in parte anche mio- era circoscritto al suo mal sopportare l'esistenza del Kuthiano. Ne desiderava la morte, ancor più dopo gli eventi di Laputa.


    Forse giammai avrà a ripresentarsi una simile occasione: il poter finire la miserevole esistenza del Castigo. Semmai Grifis fosse stato graziato e tanto fortunato, forse quest'oggi le sabbie della diceria sarebbero state spazzate dal vento. Ma i neri granelli che ora stringevi in mano erano restii a lasciare la tua pelle. Così era fatta l'infamia.

    Quanto accaduto a Merovish, per i motivi di cui prima, sono relativi essenzialmente alla mia persona. Porrò alla luce di tutti che non ritengo di dover sottostare necessariamente ai dettami o ai modi di fare di Grifis, perché io non sono e non sarò mai lui. Chiarisco davanti ai presenti che la mia visita -perché tale è stata- al Castigo aveva forma di cortesia: sono ciò che sono anche per intervento suo.

    E tuttavia, l'incontro è durato il tempo di rinsaldare il mio desiderio di finire il volere di Grifis: vedere la sua testa penzolare sul più alto torrione di Laputa. Vendicare le vite innocenti di cui si è macchiato sarà la sola cosa che vorrò dal Kuthiano.

    Al mio ritorno, perdutomi nei cunicoli di Merovish a causa dell'upperdark, sono stato aggredito dal qui presente Lazarus, che solo dopo avermi preso per l'Ufficiale Grifis ha iniziato ad escogitare manovre utili alla sua sopravvivenza. Mi si accusa di avergli puntato l'arma alla gola: nel buio più nero del sud, dove nemmeno la luce passa, vorrei sapere con quanta precisione avrei potuto farlo.

    Mi sono spacciato per Grifis e ho testato la fedeltà del soggetto con un pretesto. Ritengo che una missione vada affidata al miglior sottoposto, non ad uno che si svende per poco o nulla. E così, al ritorno a Laputa, ho immediatamente fatto rapporto all'Ufficiale Kathep.

    Il mio intento, e mi rincresce sapere di essere stato disatteso, era permettere all'Ufficiale di sottrarsi a qualunque bega politica o giudiziaria poteva incorrere contro di lui o contro Laputa. Ammetto di non nutrire interesse nelle ricerche del mio parigrado, giacché ritengo non sia mio preciso compito. Al contrario, ho ritenuto di aver espletato i miei doveri nel momento in cui ho rivelato a Kathep che Lazarus aveva accettato di sorvegliarlo per conto mio.


    Di fatto, Lazarus non ha più avuto alcun contatto con me da quel momento in poi. Il mio interesse allo spionaggio di Kathep era fasullo e si è declinato non appena uscito dal suo ufficio. Da quel momento in poi nessuno mi ha più visto, avendo passato queste settimane recluso nelle mie camere.

    Ma badate che le mie parole non sono uno scarica barile di responsabilità sul mio parigrado. Io stesso ho commesso un errore madornale: avrei dovuto uccidere Lazarus nel momento in cui avevo saputo che operava clandestinamente per conto di Kathep e, quindi, fare rapporto alla Dama.

    Questa è stata la mia unica responsabilità nella vicenda.


    A madornale errore si corroborava anche e più quello di non aver mai osato ardire giustizia al collo della mummia. Di animo buono Grifis, che mai si produsse nell'atto di trapassare il Vetusto a miglior vita quando nemmeno figurava come Aviatore: una mossa giusta e doverosa. A chi avrebbe fatto sentire la propria mancanza quell'essere corrotto? Ma di uno spirito caritatevole si avvalse sempre il fu Falco, lasciando che quest'oggi Kathep sedesse tra i posti più alti del podio. Di certo sarebbe uscito indenne perfino dall'essere mandante d'un contrabbando di anime.

    Per rinforzare la mia totale estraneità ai fatti successivi alla mia visita nell'ufficio di Kathep... -rapido volgesti la destrosa mano a cinger il braccio rivale, sforzandoti in giusto perché questo si spezzasse all'altezza del gomito. La parte monca cristallizzò subitamente, e fu poggiata sul banco sotto gli occhi d'ognuno dei presenti- Di tempo e riposo necessito perché il mio corpo fittizio sia resistente e mobile a sufficienza, fino ad allora ho evitato ed eviterò contatti con chicchessia. Sia bastevole questo a confermare che i miei rapporti con Lazarus si erano già interrotti all'uscita di Merovish e definitivamente dopo l'incontro con Kathep. Non ho idea, quindi, quali siano le informazioni che dovrei conoscere e rivelare a terzi.

    So di avervi rubato più tempo del dovuto ma erano molte le cose che dovevo spiegare. Voi mi avete offerto l'occasione migliore per chiarificare, pubblicamente, degli aspetti che si protraggono anche troppo a lungo. Detto ciò, sono consapevole che, laddove Grifis gode della testimonianza mia e, in alternativa, di quella dei nostri compagni d'arme; io al contrario non ho che la mia sincerità e le mie parole, solo con queste posso difendermi e testimoniare.

    Ne approfitto, quindi, per rimarcare le mie intenzioni: buone e volte alla salvaguardia di Laputa. E le rimarco, alla presenza di tutti, spogliandomi seduta stante di ogni titolo che mi è giunto in eredità per mezzo di Grifis.

    Non sarò da oggi né vostro Comandante né vostro Ufficiale.
    Da pubblico cittadino non mi resta che volgermi al mio Alfiere.
    Da semplice Aviatore non mi resta che rivolgermi al mio Gran Maestro.

    In entrambi i casi, lascio decidere a Dama Drusilia -e soltanto a lei- qualsivoglia esito su di me. Mi riservo l'arroganza di richiedere un incontro privato e formale con la suddetta, al di là degli esiti di questo processo.


    Sul calar del silenzio probabile, in quel dì funesto e pieno di vento, regalasti uno sguardo alle uniche due personalità a cui eri certo d'aver smosso l'animo: alla Dama del Vento, consapevole di lasciarle a meno di un valevole alleato, con una spia a libero spasso e un Ufficiale dalla discutibile moralità; quindi all'argentea Volpe, uno dei pochi a goder di tanta stima e rispetto, tanto che Grifis arrivasse a ritenerlo un sincero amico, in una misura così straripante che giunse anche a te.

    Lasciasti Lazarus, povero storpio, al peso del processo ch'era, comunque, per lo più al suo ridosso. Mentre di Kathep non necessitava alcun contatto visivo: profetizzavi i canti di festa e le vittoriose fanfare che i vermi e i parassiti suonavano nelle cave aree del suo cranio ammuffito. Chissà che, alla notizia di essersi finalmente sbarazzato anche dell'irrisorio contingente di resistenza che rappresentavi, non venisse perfino a ringraziarti.

    Al bando di fantomatiche ciance, ti crogiolasti nella certezza di aver prontamente redarguito i tuoi detrattori con abbastanza scudi e difese che, all'atto di tentar di capeggiar nuove invasivi movimenti, avresti rimandato in frontiera ogni ulteriore indiscrezione. Non ti preoccupò che il sol giudizio dell'Alfiere ma pure quello dovette attendere, giacché ritornasti ai tuoi sogni di cui prima.

    Dov'è ch'eri rimasto?
    Ah, ecco!

    E d’un rapido volger d’eventi soggiunse la lama a riscuotere dazio. Come sul capo al naufrago l'onda s'avvolve e pesa, l'onda su cui del misero, alta e pur dianzi e tesa, scorrea la vista a scenderne prode remote invan; ivi giunse la procellosa e trepida gioia di una grande offesa, che in gelido abbraccio concluse la pugna e per sé tenne un premio c'era follia sperar.



    Che warwizard abbia pietà di me.


    Edited by flama - 14/6/2015, 16:54
     
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    Ovviamente Grifis decise di intervenire e Drusilia ne fu sinceramente soddisfatta: c'erano cose che andavano messe in chiaro da fin troppo tempo, fra cui il suo rapporto con Bid'daum. Ciò nonostante, ogni dubbio nei confronti del Falco crollò nel momento in cui confermò l'evidenza già tirata a galla in precedenza. A parte quello, Grifis non aveva più avuto contatti con Lazarus, il che lo escludeva dalle accuse di aver passato informazioni a Bid'daum in ogni caso.

    Primo risultato, dunque: il Falco era pulito.
    Certo, si era dimenticato di riferirle quanto di pericoloso stesse accadendo, ma a parte negligenza -dimostrata anche da Khatep considerando che, alla luce di quelle verità, aveva comunque messo in atto il rito senza prendere precauzioni- e qualche ambiguità, di fatto le era rimasto fedele.

    Ne approfitto, quindi, per rimarcare le mie intenzioni: buone e volte alla salvaguardia di Laputa. E le rimarco, alla presenza di tutti, spogliandomi seduta stante di ogni titolo che mi è giunto in eredità per mezzo di Grifis.

    Non sarò da oggi né vostro Comandante né vostro Ufficiale.
    Da pubblico cittadino non mi resta che volgermi al mio Alfiere.
    Da semplice Aviatore non mi resta che rivolgermi al mio Gran Maestro.

    In entrambi i casi, lascio decidere a Dama Drusilia -e soltanto a lei- qualsivoglia esito su di me. Mi riservo l'arroganza di richiedere un incontro privato e formale con la suddetta, al di là degli esiti di questo processo.


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    -Non è arroganza e non devi preoccuparti: quello che riguarda la tua persona è tuo diritto, nei limiti di ciò che è legale su questo Presidio- spiegò con calma, annuendo lievemente con il capo -In ogni caso sono ancora io l'Alfiere fino a prova contraria, quindi sarò io a dare l'ultima parola in queste circostanze.

    A quella dichiarazione, con un movimento lento ed aggraziato levò il capo ed osservò tutta la platea, quasi a voler scrutare sentimenti e verità nascoste negli occhi di tutti i presenti. Poi si soffermò alla prima fila, lì dove sedevano Yoko e Grifis. Infine un'occhiata rapida a Khatep e Cesare, accomodati alla propria destra e sinistra.

    -Prima che pronunci il mio verdetto, se qualche Ufficiale ha qualcosa da dire lo faccia adesso. La mia parola è legge e non modificherò il giudizio una volta emanato.

    Quest Master's voice

    Settimo turno.
    A questo giro rispondono Yoko, Cesare e Khatep, nell'ordine che desiderano. Attenti che potrebbe essere il vostro ultimo post, quindi non dimenticate nulla.

    Scadenza: 18 Giugno



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    » Status Energetico: 110%

    » Status Fisico: in salute.

    » Status Psicologico: pensierosa.

    » Note: //.


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    Armi:
    ♥ Alcarcalime »
    Si tratta apparentemente di un semplice arco bianco lungo circa un metro. Su tutta la sua superficie sono intagliate rune dorate. A contatto con la luce, questo reagisce emanando riflessi argentei. Ha una gittata di trenta metri e comprende un set di frecce realizzate con le stesse leghe metalliche ed organiche servite per forgiare l'arco.
    • Tecniche passive: Arciere Arcano»
      Da sempre i Galanodel sono famosi per la loro abilità di tiratori scelti. Grazie alle sue caratteristiche razziali, la Dama del Vento è perfettamente in grado di lanciare dardi ad una velocità maggiore rispetto la norma senza perdere la precisione del lancio. Questo si traduce in una cadenza di fuoco di 6 colpi a turno, anzichè 3. Inoltre, quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.

      [oggetto + dardi base (10) + dardi aggiuntivi (+10) + cadenza di fuoco raddoppiata + casting nelle frecce]

      [Immagne allegata]



    ♥ Nanatsusaya »
    Lama di raffinata bellezza nonostante la grandezza, anche questa di circa un metro, appare all'altrui sguardo come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. Altro non è che caos cristallizato, e talvolta manifesta la sua natura emanando nelle situazioni critiche una inquietante aura violacea.
    • Tecniche passive: Chaos»
      La spada che Drusilia porta con sè altro non è che Chaos cristallizzato, creata dall'entità altrettanto caotica chiamata Gulnar il Cartomante. Essendo appunto "caotica", la lama dovrebbe possedere caratteristiche particolari che ne rispecchiano l'aggettivo secondo le varie teorie del caos, prima fra tutte la sensibilità alle condizioni iniziali. Come il fumo di più fiammiferi accesi in situazioni molto simili segue traiettorie di volta in volta molto differenti così la lama potrà mutare forma e modello, divenendo a comando una katana o una spada a una mano, purchè non superi le dimensioni dello spadone, forma iniziale. Inoltre è da considerare l'imprevedibilità, e cioè che non si può prevedere in anticipo il suo comportamento a partire da ciò che ha fatto in passato. Solo Drusilia ed esseri abbastanza inclini al caos potranno infatti manipolarne volontariamente la forma (particolare esclusivamente di bg).

      [oggetto + passiva di mutazione]

      [Immagne allegata]



    Famiglio:

    //

    » Abilità Passive

    GALANODEL »

    « i figli di Dio videro le figlie dell'uomo che erano belle
    e si presero delle mogli fra tutte quelle che scelsero. »

    Bereshit (Genesi) VI,2.


    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo di un Galanodel presenta tratti di entrambe le razze.
    Per comprendere una delle caratteristiche alla base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che, sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo perchè -come gli angeli- i Galanodel sono legati alla Fonte. Questa li rende da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete", quali batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono assolutamente immuni alle malattie e, qualora qualcuno provasse ad avvelenarli, la sostanza tossica verrà assunta senza che il corpo possa subire effetti deleteri.
    Altra eredità della progenie celeste vi è certamente la capacità di sollevarsi in aria -talvolta generando candide ali sulla schiena- o irradiare luce dalla propria pelle, intensificandola o meno a seconda del caso. Questa tuttavia non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare. Essendo quindi provvisti di un corpo luminoso, questo non sarà provvisto di ombra ai propri piedi.
    Essendo inoltre il corpo parzialmente costituito di luce, esso avrà capacità di rigenerazione superiori a quella di un normale umano; non conserva inoltre i segni delle cicatrici. Inoltre ha un adattamento alla diversa luminosità che va aldilà dell'umano: è infatti in grado di vedere perfettamente al buio, come se fosse pieno giorno.
    E' infine cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son predilette fanciulle vergini ed infanti. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica e sola fonte di potere.
    Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli, o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue di un Galanodel "puro" porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.

    [Proprietà del sangue + rigenerazione rapida + scurovisione + assenza d'ombra + passiva di volo + immunità passiva alle malattie ed i veleni più attiva a consumo variabile.]

    GODDESS OF LOVE »

    «Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la Morte è Amore. Le grandi acque non potrebbero spegnerlo, né i fiumi sommergerlo. Tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma ardente, la fiamma del Signore!»
    Canto dei Cantici VIII,6-7.


    L'Amore è un sentimento intenso e profondo, simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile, impossibile da rendere appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse quello a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato e che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore, la forza più potente dell'Universo, ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stesso le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.

    [Malia d'amore + protezione da malie + auspex attacchi psion + auspex illusioni + auspex bugie + empatia + bonus riserva energetica (10%)]

    LADY OF THE WIND »

    «L'Amore ci passa accanto, rivestito di soavità, ma noi fuggiamo via impauriti, andiamo a nasconderci nelle tenebre o, ancora, l'inseguiamo per far del male in suo nome. Anche il più saggio tra noi si piega sotto il formidabile peso d'Amore; eppure esso è, in verità, leggero come la brezza lieve del Libano.»
    Kahil Gibran.


    E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se è stato fatto o detto qualcosa di fuori luogo, sarebbe meglio a preoccuparsi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    La comprensione del suo elemento è tale da poter considerarlo "tutt'uno" con la sua Signora. Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel può comandarlo a suo piacimento con rapidità e naturalezza sconosciute ad un mago qualunque. E' anche in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio, un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro, come anche la composizione chimica in caso di sostanze gassose.
    Similmente all'aria è perfino in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana, ed ha particolarità fisiche quali una elasticità muscolare fuori dalla norma che le permette di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante.
    Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove.

    [Manipolazione atmosferica + instant casting + auspex fisico + auspex composizione aria + PU passivo velocità (50%) + PU passivo agilità/destrezza (50%)]

    AURA DEI GIUSTI »

    «Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto»
    (1 Pt 4,10).


    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.

    [Malia di carisma]

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    Basta.

    Si erano stancati di quella pantomima patetica in cui nulla era colpa di nessuno e tutti schivavano le proprie responsabilità come fossero state la peste, oh certo ciascuno aveva la sua bella frasettina per cavarsela: “mi spiace, non avevo capito”, “non ero davvero io” e idiozie simili avrebbero anche potuto intortare Drusilia e a Khatep non sarebbe minimamente interessato, non fosse che si stava mettendo in discussione la meticolosità con cui loro compivano il loro lavoro.

    Questo teatrino osceno è improprio per queste sale, ora penserò io a rimettere ordine dove voi altri avete solo cercato di raccontare le parti della verità che vi facevano comodo, creando quindi questo caos infernale e disdicevole.


    Parlò mentre si muoveva piano verso il proprio Alfiere, ponendosi di fronte a lei per guardarla dritta negli occhi.
    Loro avevano agito in modo preciso e oculato, non avendo nulla da rimproverare a se stessi non ritenevano di avere nulla da nascondere in quel preciso momento.

    Come ben sai, Drusilia, questa storia è cominciata il giorno che mi rendesti Ufficiale, giorno in cui ti proposi il progetto Midnight Sun e ti spiegai in modo preciso tutti i costi che questo avrebbe avuto e tu accettasti.
    Il Presidio in quel periodo si trovava, e si trova ancora, in gravi ristrettezze economiche a causa degli strascichi delle Nove Giornate dato che i fondi disponibili devono essere, e sono, destinati alla ricostruzione di ciò che è andato distrutto durante la tentata rivoluzione.


    Non era un attacco a Cesare, ma soltanto un fedele e conciso resoconto dei fatti che avevano portato a quella spiacevole situazione.

    Nonostante la mancanza di denaro, la materia prima doveva comunque essere procurata.
    Fortuna volle che in quel periodo aprì l’agenzia dell’Imputato, la Selee Corporation, specializzata in patti con demoni e altre amenità che ora non sono d’interesse, comunque sia la gilda in questione non era esattamente in regola con le leggi del presidio quindi convocai il loro parun, Lazarus, nel mio ufficio per raggiungere un accordo vantaggioso per entrambi.
    In fondo la Selee è una gilda perfettamente legittima capace di generare economia, sarebbe stato sciocco arrestarli tutti perché avevano cercato di imbrogliare il fisco, ho posto quindi a Lazarus un semplice quesito: firmare un contratto estremamente vantaggioso per il presidio ed essere regolarizzati o lasciare che la giustizia facesse il suo corso e finire dietro le sbarre.
    Naturalmente non gli dissi mai per cosa mi serviva ciò che volevo fosse recuperato.


    Non esplicitò l’esito della scelta dato che probabilmente era ovvio per tutti.

    Da lì è stata fatta una ricerca per trovare il modo più efficace per immagazzinare la materia prima e il luogo adatto per reperirla, ricerca che ha portato l’Imputato nelle inospitali lande del Sud, dove egli ha incontrato Grifis.
    A quanto pare dal loro incontro è scaturito il piano del Comandante Verde di costringere Lazarus a spiarmi per dimostrarmi di quanto poco ci si possa fidare di lui, supposizione confermata dal fatto che di ritorno da Merovish il Falco venne da me a dirmi ciò che aveva fatto, suggerendo inoltre la possibilità di legami tra l’Imputato e Bid’Daum.
    Non che la cosa mi preoccupasse particolarmente, non avevo dato alcuna informazione rilevante all’Imputato e non vedevo come avrebbe potuto spiarmi.


    Purtroppo dovevano ammettere di aver commesso degli errori, o meglio, l’errore principale era di aver sottovalutato la potenza del Parun della Selee.

    Il carico venne quindi recuperato e trasportato in cima al Mastio, dove si sarebbe svolto il vero e proprio rituale.
    Le barriere poste a difesa del luogo di avvenimento della cerimonia erano assai poderose, le ho scritte personalmente e posso assicurare che nessuno dei presenti sarebbe riuscito a valicarle senza conoscere esattamente come fare, su quest’isola solo Shantotto dispone della quantità di potere grezzo necessaria a ridurre in pezzi quella barriera.
    Purtroppo questa potenza è rivolta verso l’esterno, infatti se entrare è praticamente impossibile uscirne non lo è altrettanto, i materiali che ho dovuto impiegare in un incantesimo tanto potente sono costosi e date le casse del Presidio mi pareva al momento uno spreco cementare entrambi i lati della barriera.
    Comunque Lazarus si è introdotto nella barriera attraverso il varco che io stesso ho creato per poter portare all’interno la materia prima, avendo inserito la propria anima in una delle perle in tempi non sospetti, l’oscurità derivata da questo inserimento è stata coperta dal fatto che tutti i contenitori erano leggermente sporchi di magia oscura.
    Tale sporcizia li rendeva ovviamente inadatti allo scopo, quindi prima di cominciare ho provveduto a purificarli tutti tramite forti scariche di magia, scariche tanto forti che avrebbero dovuto distruggere qualsiasi entità affiliata con la tenebra che avrebbe potuto risiedere all’interno dei contenitori.


    Ciò comunque non era successo, questo poteva solo dimostrare che lo spirito di quel giovanotto era incredibilmente resistente, sebbene in pezzi.

    L’anima di Lazarus è però sopravvissuta, evidentemente costituita da una fibra notevole.
    Dopo aver osservato ciò che voleva ha usato i suoi poteri per creare una piccola breccia nella barriera e fuoriuscire.
    Terminato il rituale ho dovuto riprendermi per qualche giorno, dopo dei quali mi sono diretto alla sede della Selee per incontrare la nostra piccola spia la quale solo dopo avergli posto di fronte prove inconfutabili ha ceduto e confessato, adducendo al fatto che Grifis l’aveva costretto.
    Gli dissi di non preoccuparsi del Falco e me ne andai, dovevo cominciare a preparare le carte per questo processo, comunque misi dietro a Lazarus e alla sua gilda alcuni insetti spia, giusto per tenerli monitorati.


    Insetti che avrebbe dovuto migliorare molto, tra l’altro.

    Le spie sono state in grado di seguire il gruppo fino alle distese ghiacciate del Nord, dove con un teletrasporto essi si sono dileguati.
    Solo dopo una certa quantità di tempo si sono rifatti vivi e sono tornati a Laputa, al loro ritorno ho deciso di arrestare Lazarus in virtù delle informazioni pervenuteci dal Sud, cosa che ha condotto al ridicolo processo al quale stiamo assistendo.


    Sì, era tutto.
     
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    Sotto la serafica attenzione dei suoi occhi, il dibattimento cominciò, svelando ben presto tutti gli elementi, che rendevano quel caso decisamente anomalo.

    «L'imputato si dichiara colpevole dell'accusa di spionaggio.»
    aveva esordito il ragazzo pallido, raddrizzando la schiena e scandendo la voce
    «Ma avendo agito sotto ordini diretti di un Ufficiale LAM, richiede che la dicitura "ai danni di Laputa" venga tolta. L'imputato si dichiara inoltre innocente per quanto riguarda la seconda accusa.»

    -Ah si?

    jpgLa perplessità di Drusilia aveva fatto eco a quella nei pensieri dello stesso Borgia, ma -al contrario della donna- il Mercante non aveva fiatato, limitandosi a cercare una posizione più comoda sul proprio scranno di Consigliere e concentrando la sua attenzione sulla Mummia, intenta ad interrogare il teste.

    Stando a quanto la difesa asseriva, la fuga di informazioni era imputabile
    a Grifis Minos, Comandante degli Aeris Milites: l'avvocato goblinoide denunciava suoi atti intimidatori ai danni del cliente, sostenendo che era stato l'Ufficiale a pretendere dal ragazzo indiscrezioni sul conto del suo parigrado Khatep, e... certamente,sembrava una storia plausibile; una rivalità tra due gerarchi, un ragazzo dal carattere debole invischiato in una situazione più grande di lui, una decisione difficile, la paura di ritorsioni, una scelta sbagliata... Una faccenda spinosa, se le cose si erano realmente svolte così.

    «...è giusto che il mio cliente finisca coinvolto in queste lotte intestine tra aviatori?»

    ...ma pur sempre una faccenda da cui sarebbe potuto facilmente venir fuori senza conseguenze neppure lontanamente gravi come quelle ora a suo carico: il Lich aveva parlato di un contratto ufficiale, una cosa che -in quanto mercante- Cesare sapeva benissimo essere un'inattaccabile garanzia già di per sé, a cui il Presidente Seele avrebbe potuto e dovuto appellarsi; la Dama del Vento, invece, aveva solo poco più tardi paventato l'altra e più ovvia alternativa: consultare le autorità, rivolgersi ad una parte superiore ad ambedue i fuochi in mezzo a cui si era trovato -Lei stessa in veste di arbitro-, ma... anche quella opzione era rimasta intentata. E dire che, con le sue modeste dimensioni territoriali, venire a contatto con l'Alfiere era tutt'altro che difficile!

    Dunque:
    perché sottomettersi a qualcosa che si sa sbagliato quando basterebbe pochissimo per venirne fuori puliti? A voler essere in buona fede, quella scelta si sarebbe potuta attribuire alla semplice sfiducia verso il governo, ma la cosa non poteva costituire -a livello giuridico- giustifica per un'infrazione. A voler essere in malafede, invece (come il Giudice Khatep era, per suo ruolo, tenuto ad essere) quel comportamento poteva implicare risvolti più oscuri... tutt'altro che trascurabili in un consesso che vedeva coinvolta la sicurezza di un intero Presidio.

    Venendo all’associazione con un Nemico del Presidio,
    esistono forti sospetti di una sua associazione con tale Bid’Daum.

    aveva avanzato l'Antico, dando nome e volto alla minaccia pendente su Laputa
    L’Ufficiale Grifis asserisce di averla trovata a vagabondare per il Sud e che potrebbe esistere tare relazione, per la gravità dei sospetti che gravano su di lei l’accusa è stata aggiunta all’altra.

    In quel momento, il Borgia aveva spostato lo sguardo meditabondo sul summenzionato Falco, che presenziava al processo tra i banchi del pubblico: vista la sua ancora poco chiara posizione in merito ai fatti, l'attendibilità di quella testimonianza sarebbe potuta essere forse opinabile, eppure... nel momento in cui l'albino confermò di aver frequentato il Meridione per lavoro, l'associazione con il Castigo divenne una possibilità tutt'altro che remota, data l'influenza e la libertà d'azione di cui egli godeva laggiù – e Cesare ne era a conoscenza, poiché -in quanto leader del Sodalizio ai tempi della Guerra Civile- era stato testimone delle trattative di ingaggio condotte da Leone Ukkonen per organizzare il raid al Mastio che aveva scatenato le Nove Giornate di Laputa.

    «Non stavo "vagabondando a Sud." Mi ero recato a Merovish per acquisire delle Pietre Spirituali, necessarie all'incarico affidatomi dall'Ufficiale Khatep. La Seele ha un magazzino lì in cui tiene un grosso cristallo cattura-spiriti, credo la cosa sia stata messa agli atti.»

    Certo, una cosa come quella poteva sembrare irrilevante a chiunque, ma... lui era un Mercante, e non poté far a meno di chiedersi secondo quale folle criterio qualcuno potesse mai decidere di conservare qualcosa di valore proprio a Sud: a Sud, dove ovunque ci sono occhi che ti spiano e Voci che corrono, dove le associazioni malavitose non esitano ad appropriarsi di quello che vogliono, e dove l'Esarcato dei Pasha controlla e soffoca rigidamente ogni attività non autorizzata che possa far loro concorrenza di qualche tipo.

    Sentire di un magazzino da quelle parti pareva fantascienza... A meno che, quel ragazzino,
    non avesse l'autorizzazione o il benestare di qualcuno. Certo, si trattava solo di un'illazione, ma per poter essere confermata o smentita quella congettura richiedeva necessariamente delle indagini più curate e approfondite, perché -ancora una volta- in ballo c'era la Ragion di Stato di un Presidio intero, e se delle indiscrezioni erano trapelate a Sud (a Sud, dove le informazioni sono una merce comune e ricercata, e dove ogni cosa ha un prezzo), non si poteva peccare di buonafede, perché l'Isola intera era esposta ad un pericolo potenziale.

    «Stavo percorrendo un cunicolo buio, quando mi sono trovato alle spalle quest'uomo incappucciato che diceva essere appena tornato da una chiacchierata col Castigo. Gli ho chiesto se fosse un amico di Bid o cosa...»

    ...era normale che il Signor Lee si appellasse ad un ricercato tanto pericoloso
    -e che, in teoria, non conosceva “se non di fama”- con un diminutivo?


    «Se davvero il Falco crede che io abbia una qualche relazione con questo individuo, se ho dato ragione di dubitare della mia integrità... Vorrei capire il perché. Penso che tutta questa storia sia solo un grosso fraintendimento.»

    Quanto all’associazione con Bid’Daum ci sono altre prove circostanziali, siamo venuti a conoscenza del fatto che tale individuo infatti possiede informazioni di carattere estremamente riservato relative al progetto Midnight Sun. Tali informazioni erano, al momento del fatto, in possesso di una cerchia estremamente ristretta di persone, delle quali soltanto l’Imputato è stato al Sud.

    Prove circostanziali, è vero, eppure di inequivocabile interpretazione: che altre possibilità potevano esserci che il Khutiano, mai più scomodatosi a tornare a Laputa, si ritrovasse in possesso di informazioni relative ad una disposizione segreta e recente? Chi, delle persone a conoscenza del progetto, era stato in visita ad uno dei luoghi solitamente frequentato dal Castigo? Le dinamiche degli eventi erano misteriose, ma l'unica certezza erano le informazioni passate da X -Lazarus- a Y -Bid'Daum-...E la logica dava davvero poche opzioni.

    Ipotesi Numero Uno, una trasmissione diretta: il Signor Lee aveva trasmesso i dati in suo possesso al nemico pubblico della città per cui stava lavorando: l'Albino aveva negato l'eventualità a parole, era riuscito a sembrare davvero sincero anche all'intuito da oratore del Borgia, e la conferma della veridicità di quanto asserito risultò inoppugnabile pure quando il Lich -sotto i loro sguardi attenti- ne interrogò direttamente l'anima, con il piccolo Intet a fare da ripetitore.

    Sei andato al Sud solamente per raccogliere le pietre magiche?
    Anche per studio.
    Cosa dovevi studiare?
    Sciamanesimo Nero.
    Con chi dovevi studiare sciamanesimo nero?
    Da solo? Forse c'era altra gente alle cave del sapere. Non ricordo bene.
    Hai mai incontrato Bid'Daum di persona?
    No.
    Hai mai comunicato con Bid'Daum in qualsivoglia maniera?
    Non mi risulta proprio.
    Conosci informazioni rilevanti su Bid'Daum?
    Mercenario. Flagello della guerra civile di Laputa. Fissato con Grifis. Lo chiamano Castigo. Sciamano nero immensamente potente. Sentito parlare di lui, nelle taverne a Laputa e Merovish.

    A quel punto, le conclusioni da trarre parevano evidenti: Lazarus non aveva mai incontrato Bid'daum, né aveva con lui intrattenuto contatti in altra forma, quindi sembrava lampante che non potesse essere stato lui a trasmettergli informazioni sul progetto Midnight Sun. Eppure, c'era qualcosa in quello scambio che mise in moto gli ingranaggi nella sua testa. Non sapeva dire cosa, di preciso, ma mentre ci rimuginava il dibattimento subì una svolta, e i riflettori si spostarono su quella che il Consigliere aveva già etichettato sotto il nome di...

    «La fuga d'informazioni che è avvenuta può essere spiegata in vari modi. Io sono in grado di percepire tecniche spirituali, ma quelle psioniche non sono il mio forte. Non escludo che qualche psion, incuriosito dalle attività della Seele, abbia spiato i miei pensieri a mia insaputa.»

    Ipotesi Numero Due, una trasmissione involontaria: qualche spia aveva origliato le sue conversazioni a Sud? Facile a realizzarsi, vista la rete di informatori dislocata per tutti i Cunicoli, sempre all'erta per procacciarsi notizie da vendere al miglior offerente. Che ci fosse qualche giuda nell'entourage della Seele? Possibilissimo, dato che -da fascicolo- si trattava di un'attività commerciale che veniva spesso in contatto con i demoni, creature che -pregiudizi o fatti- non ispiravano molta fiducia. Addirittura intrusioni psioniche? E perché no? Tutto poteva essere, ma...

    In ogni caso, neppure questa eventualità poteva venire archiviata così alla svelta: Cesare non era un arcanista, ma gli pareva di aver sentito dire che i maestri più esperti potevano essere in grado di rinvenire tracce di passati incantesimi rimasti impressi nei luoghi o sulle vittime, perciò... sarebbe stato necessario procedere con degli accertamenti, sottoporre il teste ad approfonditi controlli -molto numerosi e molti specifici-, ricostruire le circostanze in cui era avvenuto il “furto” di informazioni, identificare chi ne era l'artefice, scoprire il perché dell'estorsione, e capire quanto la notizia si era espansa...

    E il giovane Lazarus appariva già provato e nervoso adesso,

    quando quella era solamente la prima sessione di una storia ancora all'inizio.

    «Il mio cliente è stato costretto a compiere il crimine da un Ufficiale LAM - Ufficiale che disponeva già dei mezzi per ottenere le informazioni sul progetto Midnight Sun. Ufficiale che ha avuto rapporti documentati con il signor Bid'daum e che, guarda caso, ha rivisto di recente.»
    aveva gracchiato a quel punto la gremlin al servizio dell'Imputato
    «Io oserei insinuare l'idea che il mio cliente sia stato incastrato dall'Ufficiale Grifis,
    al solo fine di poter coprire la sua fuga di informazioni.
    »

    Dopo aver rimbeccato e smontato le pretese accampate dall'avvocato della Difesa, spiegando loro come funzionava un sistema di governo Autocratico (o, più in generale, la politica su Endlos) e illustrando la fortuna di cui oggettivamente stavano godendo nell'aver ricevuto possibilità di discolparsi, fu Drusilia Galanodel in persona a prendere le redini del Processo.

    «Riguardo al come ho spiato il Magisterium, ho semplicemente messo la mia anima tra quelle da consegnare al signor Khatep, per poi muovermi sul luogo del rituale sotto forma di proiezione astrale. Trucchi da sciamano principiante.»

    Per la seconda volta, un ineffabile campanello d'allarme suonò nella sua testa, e -sempre più interessato a comprenderne il significato- Cesare si estraniò nei propri ragionamenti, mentre intorno a lui veniva fatta luce sulle singolari capacità con cui il Signor Lee era stato capace di infiltrarsi nel Magisterium, e si procedeva ad interrogare nuovamente l'anima dell'accusato.

    Hai passato le informazioni ricavate a Grifis Minos.
    No. Khatep mi ha detto di non farlo.
    Strano, non è ciò che è successo. Temo che il problema sia che questo incantesimo si basa sulla realtà soggettiva, deve aver interpretato le mie parole in modo distorto. Hai fatto parola delle informazioni con qualunque altra entità?
    Khatep, Gajeel, Azazel, Gressil.
    Credi sinceramente che Gajeel o Azazel possano aver diffuso le informazioni?
    Gajeel mai. Azazel é un Demone, la possibilità di tradimento c'è sempre.
    Ma non vedo perché avrebbe dovuto, non ci avrebbe guadagnato nulla..

    Puoi evocare Gressil a tuo piacimento?
    Sì.
    Allora fallo: convoco Gressil, il Gremlin, a testimoniare.

    Il nuovo stralcio di conversazione tra la Mummia e lo Sciamano fece nuovamente vibrare qualcosa nel suo cerebro, portandolo alle medesime conclusioni del Sommo: se dall'interrogazione era appena emersa una netta discrepanza tra la verità riportata e la splendida angolarità dei fatti, era il segno che la percezione soggettiva poteva alterare l'affidabilità di un metodo in apparenza tanto assoluto... e, forse, la chiave del segreto stava proprio qui. Perfettamente sensata fu perciò l'istanza di comparizione per Gressil ma, a rafforzare il sospetto che quella fosse la pista giusta, fu solo l'incapacità dell'Imputato di ottemperare alla richiesta.

    «...È la prima volta che mi capita.
    Posso evocare qualche altro Gremlin che si occupa di burocrazia e contabilità, se vuole...
    »

    -Non fa nulla. E' inutile infilare altra gente in mezzo ad un problema così serio
    se già in quattro non riuscite a capirvi-

    tagliò -forse affrettatamente- corto l'Alfiere, ormai già seccata da quella faccenda
    -Hai qualcosa da dire, Grifis?

    Per quanto non approvasse la sbrigativa archiviazione di quel punto nevralgico della storia, il Borgia preferì aspettare un po' prima di riportare l'attenzione di tutti sul fattore-Gressil, sia perché non era una buona mossa contraddire la Regina (non per timore delle sue ire, ma per una questione di ordine in sala), sia perché far luce sul conto del Falco Bianco era anche nei suoi interessi, e conduceva a quella che considerava la sua Ipotesi Numero Tre: una fuga di notizie imputabile a Grifis Minos.

    Si. Mi avvalgo della facoltà d'intervenire.

    Eppure, tra tutte, quella possibilità sembrava la più debole... per il semplice fatto che -in nessun modo- Cesare riusciva ad immaginare un motivo per cui un così fiero paladino di Laputa avrebbe dovuto svelare ad un nemico tanto acerrimo dei segreti che avrebbero minato la stabilità dello stesso Paese che aveva provveduto a difendere con tanto accanimento, proprio in occasione del raid in cui aveva incrociato la lama con il Castigo: il Borgia aveva letto attentamente i report di quella notte, forniti dai difensori del Mastio, e si era fatto un'idea piuttosto chiara del loro “legame”...

    Ammetto di non nutrire interesse nelle ricerche del mio parigrado, giacché ritengo non sia mio preciso compito. Al contrario, ho ritenuto di aver espletato i miei doveri nel momento in cui ho rivelato a Kathep che Lazarus aveva accettato di sorvegliarlo per conto mio.
    si apprestò a tirare le somme l'Elfo dopo aver lungamente argomentato
    Di fatto, Lazarus non ha più avuto alcun contatto con me da quel momento in poi. Il mio interesse allo spionaggio di Kathep era fasullo e si è declinato non appena uscito dal suo ufficio. Da quel momento in poi nessuno mi ha più visto, avendo passato queste settimane recluso nelle mie camere.

    ...e quelle parole non fecero che dargliene convalida; effettivamente, sentire i dettagli dello screzio avuto con l'Imputato forniva un quadro molto più preciso dei fatti, oltre che una nuova chiave interpretativa, assai più solida e convincente di quella insinuata da Lazarus – se Khatep avesse confermato quel colloquio con Grifis.

    Se a ciò si aggiungeva il fatto che -a dispetto dell'incarico imposto al Presidente della Seele- l'Aviatore non era
    de facto mai venuto in possesso di alcuna informazione, l'Ipotesi Numero Tre crollava su se stessa come un castello di carte... e a rinforzo della sua innocenza, il Falco volle spogliarsi di ogni carica politica e militare che potesse innalzarlo al di sopra dei normali cittadini di Laputa.

    -Prima che pronunci il mio verdetto, se qualche Ufficiale ha qualcosa da dire lo faccia adesso.
    la voce di Drusilia richiamò subitaneamente l'attenzione del suo sguardo sorpreso
    -La mia parola è legge e non modificherò il giudizio una volta emanato.

    Cesare conosceva bene l'impetuosità della Dama del Vento, e spesso e volentieri ne apprezzava il pragmatismo così come la passione che riversava nel suo agire, ma... la sua avventatezza rappresentava ancora uno scoglio insidioso alla loro sintonia nelle Questioni di Stato: nessuna sentenza sarebbe potuta essere equa o risolutiva alla stadio attuale delle loro indagini, perché ancora ignote le modalità per le quali il Castigo era venuto in possesso di informazioni riservate... e, soprattutto, l'intenzionalità e la consapevolezza dell'Imputato erano ancora in dubbio.

    Certo, la sua anima -quando interpellata- non aveva potuto nascondere la verità, eppure... era stato proprio quel dettaglio a condurlo a contemplare una nuova più astrusa ipotesi: i pezzi del puzzle che si era rigirato tra i pensieri fino a quel momento avevano cominciato a disporsi secondo un addetto più preciso solo quando la Mummia aveva riscontrato delle anomalie nell'interrogatorio e -conseguentemente- una falla nel suo stesso inattaccabile strumento; naturalmente, il Borgia era ancora ben distante dal ricostituire il quadro generale, ma con i precedenti già testimoniati durante l'esordio della Guerra Civile, non poté far a meno di soppesare l'opzione. Cominciò a porsi delle domande, e cercò anche di darsi delle risposte.

    jpg
    « . . . »

    E se Lazarus fosse stato trasformato in un burattino di Bid'Daum? Del resto, nei report dell'ormai ex-Comandante Grifis, ricordava di aver letto di come il Mercenario del Sud avesse strumentalizzato degli innocenti cittadini per lanciarli all'attacco contro i difensori; quanto breve era la distanza tra l'annientare una volontà e il riplasmarla a propria necessità? Dalla ricostruzione dei movimenti del teste, c'erano state un paio d'occasioni in cui il contatto sarebbe potuto accadere, e -in ultimo- persisteva il dubbio che il Khutiano potesse ancora esercitare qualche controllo latente sul giovane, e... ce n'era abbastanza per non prendere alla leggera un'eventuale scarcerazione.

    Stava per alzarsi in piedi e prendere la parola, così da condividere una parte di quanto aveva congetturato con i presenti -conservando qualche altro sospetto per un'udienza privata, nel caso il Nemico della Città fosse in ascolto-,
    ma la Mummia lo precedette.

    Questo teatrino osceno è improprio per queste sale.
    esordì, avvicinandosi all'Alfiere e parandolesi davanti
    Ora penserò io a rimettere ordine dove voi altri avete solo cercato di raccontare le parti della verità che vi facevano comodo, creando quindi questo caos infernale e disdicevole.

    Quello che seguì fu un riepilogo dell'intera storia da parte del Lich, un riassunto che sarebbe stato certamente più utile udire all'inizio del dibattimento anziché alla sua chiusura, ma che -tuttavia- fu utile al Mercante d'Armi per collocare nel giusto ordine i propri pensieri; quando Cesare si alzò in piedi dal suo scranno di Consigliere, lo sguardo indugiò a lungo sull'accusato, in un meditabondo esame.

    « Ho prestato molta attenzione alla discussione, ma ci sono ancora alcuni punti che mi restano oscuri, e in merito ai quali mi interesserebbe fornire spunti e avere delucidazioni. »
    principiò con tono neutro, carezzandosi pensoso il mento con una mano
    « Ricapitolando: abbiamo un ragazzo senza agganci politici noti a Merovish,
    e tuttavia in possesso di un magazzino abbastanza sicuro da conservarvi merce preziosa.
    »

    proseguì, volgendo poi gli occhi e l'attenzione sulla donna assisa in trono
    « Il suddetto ragazzo, oltre all'accusa di spionaggio, ha confessato di essersi recato a Sud per motivi di studio, indicando come materia di interesse lo Sciamanesimo Nero... e attribuendo subito dopo a Bid'daum maestria proprio in quello stesso campo, definendolo “immensamente potente”. »
    andando avanti nell'enunciazione delle curiose affinità rilevate, levò gli occhi su Khatep
    « Subito dopo, l'imputato minimizza la sua manovra di infiltraggio al Magisterium definendola “trucchi da sciamano principiante”, quando la stizza del Sommo nel vedersi passare per uno sprovveduto fa chiaramente intendere che così non deve essere, e per finire... »
    serafico e ragionevole, il Borgia tornò a rivolgersi alla Dama del Vento
    « ...c'è il gremlin Gressil, segretario personale dell'Imputato e sicuramente bene informato su molte cose, che per una sospetta coincidenza non risponde alla convocazione del padrone pur essendo -testualmente- “la prima volta che capita”. »

    Elencati gli elementi di quella faccenda che meno lo convincevano e più lo impensierivano, il Mercante si preparò a condividere con la platea le domande che gli ronzavano con insistenza nella mente.

    « Sottolineo che si tratta di ipotesi e congetture, così come ci tengo a specificare la mia scarsa competenza in materia di Magia, perciò... vorrei richiedere un riscontro al Magister Yoko Saddler. »
    enunciò, facendo poi spaziare lo sguardo fino alla Volpe d'Argento, nel pubblico
    « Se non sbaglio, la Magia Sciamanica interessa gli spiriti, così come lo spirito è stato anche il bersaglio dell'incantesimo operato dal Giudice Khatep per procedere all'interrogatorio; la mia domanda è: per uno Sciamano “immensamente potente” sarebbe possibile operare modifiche sull'anima di qualcuno? E nel caso ciò sia possibile, esistono metodi per accorgersi dei cambiamenti apportati? »
    di nuovo, Cesare tornò a parlare a Drusilia
    « Se qualcuno avesse preso il controllo dell'Imputato e cancellato poi le tracce dell'accaduto, facendo svanire anche potenziali testimoni, non sarebbe controproducente e pericoloso lasciare quest'ultimo a piede libero prima che sia stata appurata l'effettiva entità del suo coinvolgimento e il reale svolgimento dei fatti? »
    e, infine, un esplicito appello all'Alfiere
    « Ciò che ha condotto a questo Processo è stata la scoperta che il ricercato Bid'daum era in possesso di informazioni riservate, il che è ancora da chiarire; è vero che l'Imputato è stato riconosciuto colpevole solo per l'accusa di spionaggio, ma non è stato scagionato dall'accusa di associazione con il Castigo... »

    jpg

    « Le informazioni in nostro possesso sono insufficienti a formulare un giudizio soddisfacente, mia Signora, ritengo che sarebbe preferibile -inevitabile- prolungare il fermo del sospettato e procedere con ulteriori indagini per venire a fondo della questione: la faccenda è troppo delicata per lasciarsela alle spalle così alla leggera. Da questo potrebbero dipendere le sorti dell'intero Presidio da qui in avanti. »

     
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    Non aveva mai partecipato ad un processo di una simile importanza.
    Ad esser sinceri il suo scarso interesse verso l'attività politica in generale l'aveva tenuto da sempre lontano dal tribunale Laputense. Era esattamente la prima volta vi metteva piede, per rendere il concetto.
    Non che glie ne si potesse dare una colpa: storicamente i maghi sono avversi ad ogni forma di politica. A loro interessa poter studiare, sperimentare, giocare -termini non scelto per nulla a caso, visto il soggetto- con la magia.
    Che il mondo vada avanti come preferisce. Senza disturbarli, chiaramente, altrimenti sì che sollevano la loro voce.
    Non era propriamente il caso del Demone, quello: ai tempi degli Elessedil era stato costretto -un po' per il ruolo ricoperto, un po' per carenza di personale di livello adeguato- a ricoprire incarichi di natura politica. Sul Presidio Errante stesso, oltre ai ruoli richiesti ancora una volta dalla sua carica, si era spesso prestato al consiglio di Drusilia.
    Ma niente che andasse minimamente a sfiorare un tribunale.

    L’Imputato come si dichiara di fronte alle accuse?

    Quel giorno, tuttavia, non poté farne a mano.
    In quanto parte interessata dell'argomento era stato convocato in prima persona.
    Ma poteva, lui, fronteggiare un argomento di una simile portata?
    Poteva, forse, farlo qualcuno di loro? Difficile a dirsi.

    « Lo ammetto. »

    Disse, con l'aria di chi non ha intenzione di mentire.

    « Sono colpevole. »

    Il silenzio cadde d'improvviso nella stanza.
    In molti probabilmente si sarebbero aspettati quella dichiarazione. I conoscenti, per lo più.
    Ma sentirlo dire per sua stessa parola riuscì a spiazzarli in ogni caso.

    Anche se la questione richiede una certa premura, vorrei aprire una parentesi affinché sia chiara quella che ritengo essere la mia posizione rispetto a quanto è emerso oggi.

    Numerosi furono i commenti. Numerosi i tentativi di cambiar posizione.
    Diversi testimoni si susseguirono in quella stanza, volarono accuse, cambi di posizione.
    Tentativi di portar altri al giudizio.
    Eppure la verità era oramai riconosciuta, a tutti in realtà già silenziosamente nota, ma... ora ufficiale.

    -Prima che pronunci il mio verdetto, se qualche Ufficiale ha qualcosa da dire lo faccia adesso.

    « Sottolineo che si tratta di ipotesi e congetture, così come ci tengo a specificare la mia scarsa competenza in materia di Magia... »

    « No, Cesare. E' giusto che lo sappiano. »

    Il Demone interruppe sul nascere l'intervento del collega, nel tentativo forse di smorzare la sua confessione. Aveva apprezzato il gesto, ma... era giusto che lo sapessero.
    Quel giorno, da quel Tribunale, il Magister sarebbe uscito colpevole.

    « Colpevole di esser troppo intelligevorrei richiedere un riscontro al Magister Yoko Saddler. »

    yokohm_zpseotudznf

    Fu quello il preciso istante in cui la nuvoletta scomparve dinnanzi ai proprio occhi, sentendo il bisogno incontrollabile di scrollare con vigore la testa, sfregarsi gli occhi ed annuire convintissimo come se avesse seguito ogni singola parola di quel processo.
    L'aveva fatto, in fin dei conti!
    ...per il processo parallelo che si era creato nella sua testa.
    L'accusa al Magister Saddler per essere evidentemente troppo intelligente.
    Cercò di assumere in un istante l'espressione più seria e concentrata che gli potesse venire in quel frangente.
    Quando si dice cadere letteralmente dalle nuvole.

    « Se non sbaglio, la Magia Sciamanica interessa gli spiriti, così come lo spirito è stato anche il bersaglio dell'incantesimo operato dal Giudice Khatep per procedere all'interrogatorio; la mia domanda è: per uno Sciamano “immensamente potente” sarebbe possibile operare modifiche sull'anima di qualcuno? E nel caso ciò sia possibile, esistono metodi per accorgersi dei cambiamenti apportati? »

    Fortunatamente la domanda non riguardava dettagli del processo, se la sarebbe potuta cavare....
    ...come i bambini sorpresi addormentati nel corso di una lezione.

    « Non mi occupo di magia legata agli spiriti, ma la risposta è affermativa in entrambi i casi.
    Molto dipende dalle abilità di chi opera gli incantesimi, sia nel caso della modifica che della rilevazione. Non si tratta di un processo banale, ma è senza dubbio possibile. Al Magisterium credo ci siano due persone in grado di farlo. »


    I riferimenti alla possente Shantotto ed al più simpatico Acyriar erano ben ovvi per i Laputensi.

    « Le informazioni in nostro possesso sono insufficienti a formulare un giudizio soddisfacente, mia Signora, ritengo che sarebbe preferibile -inevitabile- prolungare il fermo del sospettato e procedere con ulteriori indagini per venire a fondo della questione: la faccenda è troppo delicata per lasciarsela alle spalle così alla leggera. Da questo potrebbero dipendere le sorti dell'intero Presidio da qui in avanti. »

    Il proseguo della discussione sembrò non coinvolgerlo direttamente, il che gli fece tirare un sospiro di sollievo interiore.
    Si sarebbe risparmiato una bella figuraccia.

     
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    Se c'era una ragione per cui Drusilia non partecipava quasi mai ai processi era che, più che disinteresse, non era affatto pratica di investigazione e dialettica. Sapeva parlare correttamente ed ispirare i suoi soldati come anche il popolo, ma solo in guerra e solo grazie al buon esempio, alla sua ideologia e all'energia con cui era solita mostrarla. Sicuramente nulla di anche solo lontanamente simile ai voli pindarici di un avvocato o alla solerzia nel cogliere le sfumature di una frase tipiche di un buon giudice.
    Dovette comunque ammettere di aver scelto bene di conferire quei ruoli a Cesare e Khatep: entrambi si erano mostrati estremamente attenti, pedissequi, razionali ed addirittura astuti.

    -Questo teatrino osceno è improprio per queste sale, ora penserò io a rimettere ordine dove voi altri avete solo cercato di raccontare le parti della verità che vi facevano comodo, creando quindi questo caos infernale e disdicevole-
    aveva introdotto l'Antico, raccogliendo e riordinando con perizia tutti i frammenti di quell'immenso puzzle - [...] Le spie sono state in grado di seguire il gruppo fino alle distese ghiacciate del Nord, dove con un teletrasporto essi si sono dileguati.
    Solo dopo una certa quantità di tempo si sono rifatti vivi e sono tornati a Laputa, al loro ritorno ho deciso di arrestare Lazarus in virtù delle informazioni pervenuteci dal Sud, cosa che ha condotto al ridicolo processo al quale stiamo assistendo.


    Drusilia tacque, approvando silenziosamente la volontà di fare ordine. La trovò una forma di rispetto nei suoi confronti e del tempo che aveva deciso di spendere per ascoltare quel Lazarus anzichè passare direttamente alle misure d'emergenza. Possibilissime ma di fatto contro la sua natura solitamente benigna.
    Inoltre fu abbastanza utile, perchè il tutto le permise di cogliere qualche sfumatura che fino a quel momento, presa dalla stizza per le battutine autolesioniste di imputato ed avvocato, non aveva nemmeno considerato.

    « Ho prestato molta attenzione alla discussione, ma ci sono ancora alcuni punti che mi restano oscuri, e in merito ai quali mi interesserebbe fornire spunti e avere delucidazioni. » fu poi il turno di Cesare, che in un certo senso finì per stupirla
    « Ricapitolando: abbiamo un ragazzo senza agganci politici noti a Merovish, e tuttavia in possesso di un magazzino abbastanza sicuro da conservarvi merce preziosa. Il suddetto ragazzo, oltre all'accusa di spionaggio, ha confessato di essersi recato a Sud per motivi di studio, indicando come materia di interesse lo Sciamanesimo Nero... e attribuendo subito dopo a Bid'daum maestria proprio in quello stesso campo, definendolo “immensamente potente”. Subito dopo, l'imputato minimizza la sua manovra di infiltraggio al Magisterium definendola “trucchi da sciamano principiante”, quando la stizza del Sommo nel vedersi passare per uno sprovveduto fa chiaramente intendere che così non deve essere, e per finire ...c'è il gremlin Gressil, segretario personale dell'Imputato e sicuramente bene informato su molte cose, che per una sospetta coincidenza non risponde alla convocazione del padrone pur essendo -testualmente- “la prima volta che capita”. »

    Drusilia era perfettamente consapevole di quanto Cesare fosse interessato agli affari di Presidio, oltre che estremamente metodico. Ciò nonostante, fu quasi ammirata dal suo grado di attenzione ai dettagli che, per inesperienza o semplice distrazione, lei non aveva assolutamente colto.

    « Sottolineo che si tratta di ipotesi e congetture, così come ci tengo a specificare la mia scarsa competenza in materia di Magia, perciò... vorrei richiedere un riscontro al Magister Yoko Saddler. Se non sbaglio, la Magia Sciamanica interessa gli spiriti, così come lo spirito è stato anche il bersaglio dell'incantesimo operato dal Giudice Khatep per procedere all'interrogatorio; la mia domanda è: per uno Sciamano “immensamente potente” sarebbe possibile operare modifiche sull'anima di qualcuno? E nel caso ciò sia possibile, esistono metodi per accorgersi dei cambiamenti apportati? »

    Avrebbe domandato a Yoko, che rispose prontamente e con aria seria ed impostata.

    « Non mi occupo di magia legata agli spiriti, ma la risposta è affermativa in entrambi i casi.
    Molto dipende dalle abilità di chi opera gli incantesimi, sia nel caso della modifica che della rilevazione. Non si tratta di un processo banale, ma è senza dubbio possibile. Al Magisterium credo ci siano due persone in grado di farlo. »


    Cesare prese nuovamente parola.

    « Se qualcuno avesse preso il controllo dell'Imputato e cancellato poi le tracce dell'accaduto, facendo svanire anche potenziali testimoni, non sarebbe controproducente e pericoloso lasciare quest'ultimo a piede libero prima che sia stata appurata l'effettiva entità del suo coinvolgimento e il reale svolgimento dei fatti? Ciò che ha condotto a questo Processo è stata la scoperta che il ricercato Bid'daum era in possesso di informazioni riservate, il che è ancora da chiarire; è vero che l'Imputato è stato riconosciuto colpevole solo per l'accusa di spionaggio, ma non è stato scagionato dall'accusa di associazione con il Castigo... Le informazioni in nostro possesso sono insufficienti a formulare un giudizio soddisfacente, mia Signora, ritengo che sarebbe preferibile -inevitabile- prolungare il fermo del sospettato e procedere con ulteriori indagini per venire a fondo della questione: la faccenda è troppo delicata per lasciarsela alle spalle così alla leggera. Da questo potrebbero dipendere le sorti dell'intero Presidio da qui in avanti. »

    Si compiacque -davvero- della sua prima scelta da Alfiere.
    Quella di avergli risparmiato la vita, contrariamente a quanto aveva sperato il messo di Lord Aeon, particolarmente interessato a vedere il giovane Borgia morto per mano della neoproclamata Drusilia, sua avversaria. Lo aveva fatto per invitarlo all'espiazione ma anche perchè, saputa la verità sull'indecisione del Custude della Chiave, si era fidata della lungimiranza di Aeon e sospettato che quel mercante fosse stato il più adatto in assoluto ad aiutarla nel gestire Laputa. Inoltre era ancora il miglior sostituto all'Alfierato in caso di sua assenza prolungata o -addirittura- morte.

    -Ragionamento corretto e lungimirante- si limitò a dire, sorridendogli amorevolmente -Vi sono grata per ciò che mi avete detto, tutti quanti: siete riusciti a far chiarezza, per il bene del Presidio.

    In realtà, nonostante i suoi continui attacchi a Laputa -di cui non riusciva ancora a cogliere le ragioni- l'Alfiere Errante non aveva mai considerato quel Bid'daum come una vera minaccia. Non come gli Orki, i soldati di Edolas, i Cavalieri dell'Apocalisse, il Drago Divoramondo e la sfilza infinita di nemici (affrontati e poi sconfitti) che si era trovata a fronteggiare nella sua carriera. Ciò nonostante sarebbe stato irresponsabile minimizzare, come invece le sarebbe venuto naturale: a volte il pericolo, infondo, non consisteva necessariamente in un'entità malvagia di enorme potere. A volte il pericolo prendeva forme meno spaventose, e non per questo si poteva abbassare la guardia. Anche perchè, di quel Bid'daum e dei sentimenti che provava verso il Presidio Errante (spiacevoli per loro o meno poco importava, ma era evidente che ci fossero) molte cose non le erano chiare.

    -Finchè non sarà fatta davvero chiarezza, non avrebbe senso condannarlo o liberarlo: nel primo caso potremmo versare il sangue di un innocente, nel secondo rischiare che un burattino o un impostore sia piede libero. In entrambi i casi perderemmo l'occasione di raccogliere altre informazioni.

    Tacque alcuni istanti, massaggiandosi le tempie.
    Quale sarebbe stata la soluzione migliore?

    -Terremo in fermo l'imputato. Non essendo ufficialmente condannato non finirà alle Prigioni o in Caserma, ma sarà dato in custodia al Magisterium, nel quale saranno svolti tutti gli accertamenti necessari a comprendere se è davvero manipolato da questo sciamano- si rivolse in direzione di Yoko, in modo che l'ascoltasse -Vorrei che gli fosse concessa una camera, del cibo ed una latrina dignitosi, perchè sarà vostro ospite. Ciò nonostante desidero sia tenuto sotto stretta sorveglianza, estraniato dall'esterno tramite sigilli e che gli sia concesso di comunicare con chicchessia quando vuole, ma solo in mia presenza o di un altro Ufficiale.

    Detto ciò, lasciò che un sospiro liberatorio uscisse dalle sue labbra.

    -Se non sarà trovato nulla, dichiaro che sia liberato e che espii comunque la sua colpa di spionaggio ai danni di Khatep aiutando il Presidio nella ricerca del traditore. Nel caso contrario, condannato all'istante e senza un ulteriore processo.

    E con ciò, tacque.
    In un certo senso, quell'incontro poteva dirsi concluso.

    Quest Master's voice

    Ottavo turno.
    Processo concluso.
    Posta prima Laz e poi gli altri partecipanti.
    E' il vostro post conclusivo.



    150_zps7bdea67c

    » Status Energetico: 110%

    » Status Fisico: in salute.

    » Status Psicologico: pensierosa.

    » Note: //.


    1374205276_zpscb2fe5a8

    Armi:
    ♥ Alcarcalime »
    Si tratta apparentemente di un semplice arco bianco lungo circa un metro. Su tutta la sua superficie sono intagliate rune dorate. A contatto con la luce, questo reagisce emanando riflessi argentei. Ha una gittata di trenta metri e comprende un set di frecce realizzate con le stesse leghe metalliche ed organiche servite per forgiare l'arco.
    • Tecniche passive: Arciere Arcano»
      Da sempre i Galanodel sono famosi per la loro abilità di tiratori scelti. Grazie alle sue caratteristiche razziali, la Dama del Vento è perfettamente in grado di lanciare dardi ad una velocità maggiore rispetto la norma senza perdere la precisione del lancio. Questo si traduce in una cadenza di fuoco di 6 colpi a turno, anzichè 3. Inoltre, quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.

      [oggetto + dardi base (10) + dardi aggiuntivi (+10) + cadenza di fuoco raddoppiata + casting nelle frecce]

      [Immagne allegata]



    ♥ Nanatsusaya »
    Lama di raffinata bellezza nonostante la grandezza, anche questa di circa un metro, appare all'altrui sguardo come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. Altro non è che caos cristallizato, e talvolta manifesta la sua natura emanando nelle situazioni critiche una inquietante aura violacea.
    • Tecniche passive: Chaos»
      La spada che Drusilia porta con sè altro non è che Chaos cristallizzato, creata dall'entità altrettanto caotica chiamata Gulnar il Cartomante. Essendo appunto "caotica", la lama dovrebbe possedere caratteristiche particolari che ne rispecchiano l'aggettivo secondo le varie teorie del caos, prima fra tutte la sensibilità alle condizioni iniziali. Come il fumo di più fiammiferi accesi in situazioni molto simili segue traiettorie di volta in volta molto differenti così la lama potrà mutare forma e modello, divenendo a comando una katana o una spada a una mano, purchè non superi le dimensioni dello spadone, forma iniziale. Inoltre è da considerare l'imprevedibilità, e cioè che non si può prevedere in anticipo il suo comportamento a partire da ciò che ha fatto in passato. Solo Drusilia ed esseri abbastanza inclini al caos potranno infatti manipolarne volontariamente la forma (particolare esclusivamente di bg).

      [oggetto + passiva di mutazione]

      [Immagne allegata]



    Famiglio:

    //

    » Abilità Passive

    GALANODEL »

    « i figli di Dio videro le figlie dell'uomo che erano belle
    e si presero delle mogli fra tutte quelle che scelsero. »

    Bereshit (Genesi) VI,2.


    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo di un Galanodel presenta tratti di entrambe le razze.
    Per comprendere una delle caratteristiche alla base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che, sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo perchè -come gli angeli- i Galanodel sono legati alla Fonte. Questa li rende da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete", quali batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono assolutamente immuni alle malattie e, qualora qualcuno provasse ad avvelenarli, la sostanza tossica verrà assunta senza che il corpo possa subire effetti deleteri.
    Altra eredità della progenie celeste vi è certamente la capacità di sollevarsi in aria -talvolta generando candide ali sulla schiena- o irradiare luce dalla propria pelle, intensificandola o meno a seconda del caso. Questa tuttavia non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare. Essendo quindi provvisti di un corpo luminoso, questo non sarà provvisto di ombra ai propri piedi.
    Essendo inoltre il corpo parzialmente costituito di luce, esso avrà capacità di rigenerazione superiori a quella di un normale umano; non conserva inoltre i segni delle cicatrici. Inoltre ha un adattamento alla diversa luminosità che va aldilà dell'umano: è infatti in grado di vedere perfettamente al buio, come se fosse pieno giorno.
    E' infine cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son predilette fanciulle vergini ed infanti. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica e sola fonte di potere.
    Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli, o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue di un Galanodel "puro" porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.

    [Proprietà del sangue + rigenerazione rapida + scurovisione + assenza d'ombra + passiva di volo + immunità passiva alle malattie ed i veleni più attiva a consumo variabile.]

    GODDESS OF LOVE »

    «Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la Morte è Amore. Le grandi acque non potrebbero spegnerlo, né i fiumi sommergerlo. Tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma ardente, la fiamma del Signore!»
    Canto dei Cantici VIII,6-7.


    L'Amore è un sentimento intenso e profondo, simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile, impossibile da rendere appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse quello a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato e che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore, la forza più potente dell'Universo, ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stesso le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.

    [Malia d'amore + protezione da malie + auspex attacchi psion + auspex illusioni + auspex bugie + empatia + bonus riserva energetica (10%)]

    LADY OF THE WIND »

    «L'Amore ci passa accanto, rivestito di soavità, ma noi fuggiamo via impauriti, andiamo a nasconderci nelle tenebre o, ancora, l'inseguiamo per far del male in suo nome. Anche il più saggio tra noi si piega sotto il formidabile peso d'Amore; eppure esso è, in verità, leggero come la brezza lieve del Libano.»
    Kahil Gibran.


    E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se è stato fatto o detto qualcosa di fuori luogo, sarebbe meglio a preoccuparsi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    La comprensione del suo elemento è tale da poter considerarlo "tutt'uno" con la sua Signora. Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel può comandarlo a suo piacimento con rapidità e naturalezza sconosciute ad un mago qualunque. E' anche in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio, un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro, come anche la composizione chimica in caso di sostanze gassose.
    Similmente all'aria è perfino in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana, ed ha particolarità fisiche quali una elasticità muscolare fuori dalla norma che le permette di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante.
    Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove.

    [Manipolazione atmosferica + instant casting + auspex fisico + auspex composizione aria + PU passivo velocità (50%) + PU passivo agilità/destrezza (50%)]

    AURA DEI GIUSTI »

    «Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto»
    (1 Pt 4,10).


    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.

    [Malia di carisma]

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    Avevo preparato un'arringa finale. Un lungo discorso su Lazarus, e sul fatto che non fosse una brava persona.
    Il ragazzo è un viscido approfittatore, lo ammetto. Una creatura senza onore né morali, che non esita a svendersi per denaro e ad incolpare altri nel tentativo di passarla liscia.
    Ma Laz è anche una persona intelligente. E una persona intelligente non avrebbe mai tradito il Presidio Errante, che offre così tanto alla Seele in termini di opportunità e danaro. E se anche l'avesse fatto davvero, non sarebbe mai tornato con tanta nonchalance, senza preparare alcun piano.
    La sua anima ha parlato: non ha mentito. Lasciatelo stare.
    Ripeto mille volte il discorso nella mia mente, ma non serve a nulla: Vossignoria ha deliberato senza darmi occasione di parlare, e... E non ci è andata troppo male, nonostante tutto.

    «Vorrei ringraziare l'Alfiere per la sua clemenza.» dico, tenendomi il cilindro mentre faccio un bell'inchino. Lazarus mi imita goffamente, ossa troppo lunghe che si piegano come un meccanismo a molla.
    «Ho sempre voluto vivere a Hogwarts.» commenta a mezza voce, sperduto e confuso come all'inizio del processo. Mi guarda come se dovessi dirgli io cosa fare adesso, e io... Non lo so. Le guardie lo porteranno al Magisterium, immagino, e lì verrà tenuto fino alla fine degli accertamenti.
    «Andrà tutto bene.» gli dico, sforzandomi di sorridere. Salutandolo con la zampina mentre viene accompagnato fuori.
    In quanto a me, devo fare una telefonata.


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    ♦ Dangerous Mind
    [Percezione pericoli, casting da tech ed evocazioni, bugie perfette]


     
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    ~ { Al termine del processo


    Giunse così in folgorante solio il termine della diatriba.
    Ti ergevi sul tuo scranno al termine del fantasticare: come d'un mare calmo avvezzo. Le tempeste del processo si acquitevano, e silenziosamente mutolivano.

    Rimoriva forse nei presenti un agro sapore.
    Non un colpevole era stato trovato. Né una senteza era stata emessa.
    Poche parole della Dama e del Cesare sancivano la fine di Lazarus.
    Ma fu vera gloria?

    Forse la tempesta di oggi è finita ma...
    ha portato via a questa barca molti marinai.


    La tua voce fu un sibilo, poco più che un commento.
    Alzavi il capo, ti ricomponevi nella tua indifferenza...

    ...guardando gli altri che, assieme a te, levavano il seggio.
    Cosa si era ottenuto quel giorno? Nuovi nemici? Prove? Dubbi?
    Forse la consapevolezza che i nemici per Laputa non finiscono mai.
    Perché il presidio Errante era grande, vasto e molto potente. Tanto,
    che non ti meravigliava rammentare la sfilza di nemici che erano caduti per mano del vostro blasone.

    Lasciandoti alle spalle quella piccola stanza ove si covavano accuse e risentimenti,
    scrutavi con la mente le fantasiose ripercussioni di quel dì: un Lazarus segregato, un Kathep impunito, un Ufficiale in meno e il nome di un nuovo nemico a ricordare ai laputensi che un possente drago è più facile da catturare quando vola in cielo.

    Perché lì tutti lo vedono.


    :pat: è stato un piacere gentaglia
     
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    Il processo sembrava dunque essere giunto alla sua conclusione.
    L'osservazione di Cesare fu preziosa, poiché offrì all'Alfiere una nuova riflessione. Troppo presto per giudicare Lazarus, troppe poche le informazioni in loro possesso.

    -Terremo in fermo l'imputato. Non essendo ufficialmente condannato non finirà alle Prigioni o in Caserma, ma sarà dato in custodia al Magisterium, nel quale saranno svolti tutti gli accertamenti necessari a comprendere se è davvero manipolato da questo sciamano.

    La risposta data in precedenza dal Demone fornì uno spunto su cui lavorare.
    Certamente all'Accademia sarebbero stati in grado di far luce sui dubbi di Cesare e Drusilia. Ad esperti del calibro di Shantotto ed Acyriar non sarebbe potuto sfuggire un simile dettaglio.

    Vorrei che gli fosse concessa una camera, del cibo ed una latrina dignitosi, perchè sarà vostro ospite. Ciò nonostante desidero sia tenuto sotto stretta sorveglianza, estraniato dall'esterno tramite sigilli e che gli sia concesso di comunicare con chicchessia quando vuole, ma solo in mia presenza o di un altro Ufficiale.

    La Volpe dunque annuì alla richiesta della sua compagna; si sarebbe occupato in prima persona dell'organizzazione. La magia del Magisterium non avrebbe avuto alcuna difficoltà nel creare una piccola fortezza privata. Accogliente, piacevole e senza le sbarre.
    L'avrebbe potuto persino far accomodare nel laboratorio del Rettore, a voler essere sicuri.

    «Ho sempre voluto vivere a Hogwarts.»

    Avesse avuto conoscenza di quel mondo probabilmente gli avrebbe risposto che Azkaban l'avrebbe accolto a braccia aperte!
    Non avrebbe incontrato i Dissennatori, questo era vero, ma si vociferava che Shantotto si cibasse delle anime delle sue cavie.
    Dicerie, chiaramente.
    Forse.

    Forse la tempesta di oggi è finita ma...
    ha portato via a questa barca molti marinai.


    Ok, iniziava a non cogliere un po' troppo referenze. Forse aver passato metà tutto il processo immerso nei suoi pensieri gli aveva fatto sfuggire più che qualche particolare.
    Beh, se li sarebbe fatti raccontare: avrebbe atteso che tutti i presenti lasciassero la stanza, prima di avvicinarsi a Drusilia per prenderla sottobraccio.

    « Ho fame. Che si mangia per pranzo? »

    Aveva sicuramente bisogno di prendere una bella boccata d'aria.
    E lei, probabilmente, di cioccolata.

     
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