This is the Way your World Ends

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    -Aspetta.
    Disse la voce dell'ennesima persona non soggetta agli effetti della Quinta Stagione.
    -Che ci fai qui?

    « Annetto questa città al dominio Von Liebewitz, mi pare ovvio. »
    Rispose distrattamente Riful, liquidando la donna ed il suo accompagnatore come irrilevanti: la prima perché non le sembrava al meglio della forma fisica, il secondo perché... non aveva l'aria del tizio pericoloso. Anzi, pareva più un bibliotecario, con tanto di occhiali e faccia da pesce lesso. Inoltre aveva altro a cui pensare, in quel momento. Anche perché il cane parlante di cui sopra...

    « Oh beh, se le cagne parlano, non vedo perché dovrei essere da meno. Temo che tu abbia bruciato ben poco. La sua igiene mentale era infima già da molto prima che tu intervenissi. Beh, Riful, del casato di 'sti gran cazzi e tutto il resto, spero vorrai essere così gentile da spiegarci il tuo concetto di "conquista e sottomissione". Perché io vedo solo un popolo fuori controllo e impegnato a... Farsi perlopiù i cazzi propri in un modo più turbolento del solito. E la mancanza di controllo suggerisce l'esatto contrario delle tue infondatissime pretese. Ma soprattutto, vorrei sottolineare che io non mi inchinerò mai e non renderò mai omaggio a nessuno. »

    Inarcò un sopracciglio, perplessa.
    Strano cane. Parla. E si atteggia pure.
    E poi...
    ...
    ...
    Le aveva appena dato della cagna?
    Vabbeh. Lo ignorò, per qualche attimo. Dopotutto lei non era mica il tipo di personaggio permaloso. Non se la sarebbe certo presa solo perché un cane con le pulci l'aveva appena apostrofato in quel modo arrogante scimmiottando la sua bellissima presentazione ed arrivando pure ad usare un volgare tono derisorio. Assolutamente no. Non era arrabbiata, mai per nessun motivo in questo mondo. Infatti non si accorse nemmeno delle parole successive del nero: era troppo occupata a pensare che non era affatto arrabbiata per gli insulti subiti da un cane. Il che significava, senza dubbio, che non era assolutamente arrabbiata. Concentrò invece le sue attenzioni su di un tizio, l'unico con abbastanza sale in zucca da fare la cosa giusta ed inchinarsi con umiltà di fronte a lei. Lo guardò compiaciuta, braccia conserte, poi gli si avvicinò estraendo un piccolo timbro da sotto la mantellina.

    asdffsd

    « Bravo. Mi piacciono le persone con istinto di sopravvivenza, mi portano a pensare che in futuro Celentir non sarà popolata solo da forme di vita elementari come scarafaggi e batteri in grado di resistere alla nuclearizzazione del continente per mano mia. Ti meriti due premi, questo è il primo: »
    R si ritrovò così un marchio di inchiostro nero stampato in fronte con scritto "servitore n°001", e Riful iniziò a sfogliare pigramente il suo libro mentre parlava.
    « Farò anche in modo che Abby non ti uccida, Servitore Numero Uno. Tu però vedi di non finirgli fra i piedi, è un po' goffo. »
    Le rune del Libro delle Anime Ritrovate iniziarono a brillare. Senza alcun preavviso, attorno alla bambina in nero si disegnarono circoli di parole di potere che generarono spirali verso l'esterno, andando via via a diventare più brillanti finché l'aria non si saturò di energie negative ed iniziò un concerto di folgori nere. Il cielo notturno al di sopra di Laputa, già plumbeo, prese a diventare nero pece e scomparve ogni minimo riverbero di luce proveniente dalla Luna, finché soltanto le Luci artificiali della città di Klemvor al di sotto di Laputa rimasero a rischiarare la notte ed il bagliore che circondava Riful si fece sempre più brillante. Ci fu un violento terremoto che scosse l'approdo e mandò echi di scosse telluriche perfino nell'isola dei cieli, ed all'improvviso dalle profondità della Città delle Macchine sembrò nascere un piccolo sole, o una stella sfolgorante. Simboli runici simili a quelli che la piccola strega aveva richiamato attorno a se apparvero identici sugli edifici, per le strade di Klemvor, nei piazzali e nei fiumi di asfalto che percorrevano la città. Icone luminose, che generarono disegni e forme mistiche. Al culmine dell'incanto di evocazione, tutti quei glifi si fusero ed emanarono una luce abbagliante che dette vita ad un unico fulgore. Infine, un ruggito titanico scosse il cielo e la terra...
    Una creatura di dimensioni inaudite proruppe dal portale, scagliando la sua figura serpentina fuori dalla parete dimensionale e lanciandosi verso l'alto, al di sopra di Klemvor. Di dimensioni tali da rivaleggiare con la stessa Laputa, aveva l'aspetto di una serpe bicefala, arti massicci corazzati di scaglie impenetrabili ed ali poderose capaci di generare folate d'aria ad ogni battito. Quando l'ultima sezione della coda di serpe abbaondò il portale, terminò il suo slancio aggrappandosi alla stessa Laputa, come un enorme ragno nero che afferra una mela matura e si prepara a divorarla. Direttamente dalla Terra dei Draghi: il suo nome era Abbadon ed era uno dei Grandi Draghi della Mezzanotte, di rara ferocia distruttiva e di proporzioni inaudite. Anche coloro che avevano avuto l'esperienza di vedere con i loro occhi il titanico Drago Divoramondo non potevano non rimanere basiti di fronte alla stazza di quel nero colosso dei cieli bicefalo. I due crani avevano lunghi colli sottili, l'uno coperto da cima a fondo da scaglie ognuna delle quali poteva essere delle dimensioni di uno scudo da oplita e l'altro che sembrava una macilenta forma di cavi argentati che generavano un'immagine somigliante all'altra testa, ma palesemente non uguale, orribile a vedersi. Fu la testa Nera a distendersi in tutta la sua lunghezza, irrompendo nella via dove si trovava la sua evocatrice ed incombendo sui presenti come l'avatar di un Dio Abissale.

    « Dunque, Abby... »
    Riful sollevò un ditino e lo puntò sul Gaspode. Perché no, non era arrabbiata. Davvero.
    Il dragone emise un ruggito tremendo, tale da far vibrare i muri degli edifici.
    « Sbrana quel cane e non lasciarne nemmeno un pezzettino in giro. »
    Ok, forse un po' se l'è presa...
    Il colosso comunque non se lo fece ripetere, spalancò le fauci ed emise un torrente nero di fuoco liquido che inondò le strade
    come uno tsunami di morte e distruzione.

    .This is the Way your World Ends ~ Istruzioni
    Tutti: Da questo momento si può dire che entriamo nel vivo della quest. Questa fase sarà una parte molto combattiva, dove essenzialmente ci si mena. Siete agli ordini del vostro Alfiere, decidete il da farsi e cercate di sopravvivere, nel caso in cui vi trovate in una situazione di estremo pericolo per cui rischiate di lasciarci le penne avvertite il sottoscritto in via privata sotto forma di un messaggio privato ed agirò di conseguenza. A scanso di equivoci specifico di nuovo che non sussistono reali trischi per il vostro personaggio, nessuno muore e nessuno ne esce con danni permanenti, il peggio che può capitarvi è di rimanere un po' bruciacchiati e perdere i sensi e farvi una gita al curatore più vicino, nulla di terribile.
    Le turnazioni sono libere, il primo post è riservato a Drusilia, poi potete intervenire in ordine sparso! Avete 5 giorni a partire dal post di Dru, buon divertimento!

    R: Riful ti spiaccica l'inchiostro di un timbro sulla fronte. Per un attimo potrà sembrarti semplice inchiostro, ma ben presto ti accorgi che pizzica e puzza di stregoneria, se provi a toccarlo al primo contatto con esso ti manda una lievissima scarica elettrica come se si trattasse di un vecchio maglione sfregato contro una moquette, se però ci passi una mano sopra l'inchiostro ancora fresco ti resterà tutto appiccicato fra le dita. Dalla tua posizione proprio di fronte alla bambina hai l'indubbia fortuna di vedere la massa di fuoco passarti proprio sopra la testa ed invadere le strade presumibilmente spazzando via tutti gli altri. Sono i vantaggi dell'essere appena diventato il servitore di una ragazzina di undici anni con manie di grandezza, sii felice di questo!

    Jester ed Anastasia: Il ferito non sembra essere molto in se. Non collabora mentre Anastasia cerca di alzarlo in piedi e risulta troppo pesante e scomposto per muoverlo se non trascinandolo di peso. Ma fanciulla d'argento vivo è raggiunta dalla giullare, che così facendo si defila dal resto del gruppo. Se l'intento era quello di passare inosservata agli occhi di Riful... missione compiuta! La streghetta tiene più in considerazione Jester e non sembra calcolare granché l'ultima arrivata del gruppo. Anche se in realtà il merito è forse da imputare al Gaspode, che si è gentilmente immolato per la patria attirandosi tutte le ire della ragazzina in nero, e di conseguenza quelle del titanico drago che ha evocato. A tal proposito, la fiammata nera che emette invade la strada e rischia di ridurre a carboncini tutti quanti, Jester ed Anastasia però si trovano in una posizione defilata, quindi subiscono solo la vampata di calore susseguente che va trattata come un'onda d'urto incandesente ad area di potenza Media.

    Gaspode: Eccoci qui. Un drago. Un drago alto come cinque palazzi impilati l'uno sopra l'altro. E punta su di te. Ti guarda proprio fisso. Forse gli piaci. No, scherzavo, non gli piaci per niente. Anzi, credo voglia sbranarti. Forse mettersi a correre è una buona idea, nel frattempo però devi difenderti da una bordata di fuoco nero di potenza Critica, auguri!

    Marshall Lee, Ted Carter, yana`: Tranquilli, è arrivato l'Alfiere. Ora le cose si sistemeranno.
    Ops, è comparso un drago di dimensioni titaniche. Scherzavo, le cose non si sistemeranno affatto.
    Venite investiti da una vampata di fuoco nero che vi passa sopra le teste generando un'ondata di calore assimilabile come un'onda d'urto incandescente ad area di potenza Alta. Difendetevi e... fate qualcosa. Altrimenti quell'affare potrebbe radere al suolo Laputa nel tentativo di mangiarsi il Gaspode.


    Edited by Yomi - 15/6/2015, 14:50
     
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    Lei la conosce, Drusilia?
    -Ehm, più o meno...

    Incontrare per la prima volta in un sogno qualcuno vale come conoscenza?
    Certo, entrambe avevano un altro aspetto ed altri ruoli, ma ormai iniziava ad esser sicura di quella supposizione.
    Quella bambina era la guida dai capelli d'argento del suo sogno, lo stesso in cui Drusilia aveva liberato entrambe da una prigionia forzata usando come pegno il suo stesso sangue.
    Forse era anche quella la ragione per cui si somigliavano così tanto: la piccoletta aveva probabilmente preso forma materiale attraverso quel pegno fisico che ne faceva da legame. I poteri, però, erano quelli della Riful originale; Drusilia ricordava benissimo come la sua piccola compagna di disavventure avesse gettato tutti i presenti in un clima di follia irrazionale... lo stesso in cui versava l'intera Città Alta.
    Ormai non aveva dubbi che fosse lei.

    « Annetto questa città al dominio Von Liebewitz, mi pare ovvio. »
    -...Eh?!

    Ok, era confusa.
    Confusa perchè parlava di cose mai viste e sentite su Endlos, cose viste e sentite -però- su Celentir. Lei era stata su quel continente, in effetti, ed era stata pure proclamata "Incantatrice dei Reami" nel casato Von Kramer. E la sua amica Alhandra era stata una Von Liebewitz, se non ricordava male, esattamente come il defunto Dorian. Quindi, nonostante fosse confusa, aveva vagamente idea su cosa vertesse il fraintendimento.

    Poi le cose iniziarono a degenerare: dapprima un completo sconosciuto -che prima gironzolava per i vicoli- ebbe la brillante idea di sputare nel piatto dove mangiava, per inginocchiarsi e mettersi alla mercè di una bambina che normale sicuramente non era... e nemmeno magnanima. Per non parlare del fatto che proclamava di invadere un Presidio con tanto di maghi, esercito, ufficiali, golem, divinità e bestie pronte a far la loro parte ad un solo comando dell'Alfiere. Era un vigliacco, probabilmente, ma la sua mossa non era stata nemmeno troppo intelligente. Si era risparmiato un attacco... ma per cosa?
    Il gioco valeva davvero la candela?

    « Bravo. Mi piacciono le persone con istinto di sopravvivenza, mi portano a pensare che in futuro Celentir non sarà popolata solo da forme di vita elementari come scarafaggi e batteri in grado di resistere alla nuclearizzazione del continente per mano mia. Ti meriti due premi, questo è il primo: » nel momento in cui gli timbrò addosso "Servitore n° 001" l'Alfiere si lasciò andare in un teatrale gesto di facepalm « Farò anche in modo che Abby non ti uccida, Servitore Numero Uno. Tu però vedi di non finirgli fra i piedi, è un po' goffo. »

    E poi un gigantesco drago bicefalo fu evocato dal nulla per rincorrere e mangiare... un cagnolino.
    Ooook.

    -AVIATORI, ASCOLTATEMI!- parlò chiaro ed a voce alta, in modo che tutti rivolgessero le proprie attenzioni sulla sua persona -C'è stato un enorme malinteso e vi do due possibilità. La prima riguarda il vostro dovere inquanto volontari: aiutare Gaspode a non finire ammazzato.

    Avrebbe indicato il cane, probabilmente impegnato a non farsi divorare da quel mostro gigantesco.

    -La seconda riguarda il vostro dovere come parte della milizia armata del Presidio Errante- questa volta indicò il Servitore n°001 -A Laputa il tradimento si paga con la morte. Dato che non ho intenzione di uccidere nemmeno la sua padrona, potete limitarvi a picchiarlo finchè non sia più nelle condizioni di recar danno all'isola in questo momento. Meno sono meglio è.

    Inutile tergiversare, aveva necessità di parlare con quella bambina personalmente. Anche perchè, in un certo senso, era abbastanza sicura che, trattata nel modo giusto, avrebbe sicuramente capito ed agito razionalmente. A quel punto si sarebbe nuovamente voltata in direzione di Riful, avanzando di un passo e cercando di discutere con calma, come persone adulte.

    -Questa città non può essere annessa al casato nemmeno volendo...- spiegò con calma, portandosi le mani in vita -...semplicemente perchè non siamo su Celentir, ma su Endlos.

    La guardò, mostrando una tranquillità disarmante... e se Riful non riconosceva quella pazza di Elsa a causa dell'aspetto così diverso dal sogno, i suoi atteggiamenti le avrebbero stuzzicato l'ingegno e permesso di intuire quale fosse la realtà dei fatti.

    -Quindi, te lo chiedo per favore: ti andrebbe di posare le armi, ritirare la tua "invasione" e parlarne con calma? Sono sicura che ne trarremmo giovamento entrambe.

     
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    Numerologia 3: Comunicatività

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    Sta continuando ad analizzare la situazione, cercare di capire al meglio quello che accade così da poter attuare le misure più adatte per arginare i danni e risolvere la situazione.
    Peccato che abbia fatto i conti senza valutare la presenza dei suoi spiriti. Inizialmente quatto quatto si avvicina uno spiritello che gli rivela importanti informazioni sui legami della strega.
    La cosa lascia basito e perplesso il Numerologo. Drusilia e Riful sono legate attraverso un collegamento che ricorda quello tra una madre ed una figlia, anche se è diverso, distorto. Non riesce a capire a pieno il loro rapporto, ma indubbiamente c'è qualcosa di strano. Il Gran Maestro aveva detto che forse era stata colpa sua, ora ne ha la conferma. Senza contare che poi sono dannatamente simili.
    Oltre questo, però, lo spirito rivela anche altro: la strega è legata a Laputa. Insomma sta delirando, ma non è troppo delirante.
    Sta per aprire la bocca per avvertire il superiore ma riesce solo a blaterare qualche parola
    E' legata con Laputa, un legame molto for...
    La voce gli si spezza in gola mentre lo sguardo si vela di una patina grigiastra. Crolla al suolo, in ginocchio, le braccia penzoloni lungo i fianchi e gli occhi direzionati verso un punto indefinito. Una tempesta di spiriti continua ad oltrepassarlo rilasciandogli una scarica di flash onirici. Vede cose confuse che gli tolgono il respiro.
    Prima una Rifiul, sa benissimo che è lei, lo sente, anche se è fisicamente diversa, capelli ed occhi diversi, altra statura e così via, però è lei, diamolo per assodato. E' in una Klemvor diversa, dal cielo iridescente. Questo conferma il suo legame con Laputa, in qualche modo.
    Un secondo flash gli spezza il respiro e gli brucia il petto. Adesso vede un drago nero come la pece oscurare il cielo. La creatura fronteggia delle porte adamantine che hanno una solidità che infonde sicurezza alla sola vista. Peccato che tutto ciò che circonda le porte non sia ugualmente indistruttibile.
    Ultimo flash. Agghiacciante. Terribile. Si sente spiazzato e completamente atterrito. E' un peso che grava non solo sul suo corpo, ma sulla sua anima e sulla sua mente. E' qualcosa che ha già provato in passato, ma assai più lieve. Si sente infinitamente piccolo ed estremamente minuscolo. Perchè? Perchè nel suo delirio visionario ora si trova al cospetto della strega, o almeno di quello che era in passato, e la sua potenza, la sua aura, è qualcosa di straordinariamente potente ed angosciante al contempo. Si sente una formica che deve scalare una montagna.
    Stremato torna alla realtà. Non ricorda se sin ora ha respirato o è stato in apnea, sente una fame di aria e vita. Impiega qualche secondo a tornare normalità, giusto il tempo per vedere quella figura oscura che torreggia su tutta Laputa. Vorrebbe urlare, ma gli spiriti gli dicono di non preoccuparsi. Con il cuore in gola osserva i suoi compagni di sventura per controllare che stiano bene. Questa situazione va risolta quanto prima, e se per risolverla dovranno eliminare quella strega, bhè, lo farà. Certo, però, magari è il caso che si riprenda prima dal delirio che ha appena vissuto. Iperventila e si massaggia le tempie, deve entrare in azione quanto prima, in particolar modo se le parole di Drusilia non sortiranno alcun effetto.
    Intanto una domanda gli sboccia nella mente: ma...è mai possibile che sia reale tutto ciò che sta accadendo? Un drago, una serpe titanica, si abbarbica intorno Laputa e gli unici a fronteggiare questa creatura oscura sono i qui presenti?
    Ha sentito l'Alfiere vietare a Khatep di utilizzare i golem, va bene.
    Dove sono però tutti i cavalca grifoni? La guardia cittadina? E' mai possibile che siano tutti sotto l'influsso della sinfonia?
    E...speranza più grande di tutte, dove sono le Divinità Erranti? Ha vissuto in prima persona la loro storia e conosce benissimo le loro abilità, perchè non fanno esplodere tutto il loro potere? Perchè, in questo momento di difficoltà, non intervengono?
    Esitante e traballante fa forza sulle gambe e cerca di rimettersi in piedi. Deve tornare utile, sarebbe il caso.


    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi
    Mana: 110%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico nel raggio di 30 metri
    Sussurri - Auspex dei legami
    Figlio dei Numeri - Istant Casting
    Figlio dei Numeri - Aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore
    Continuità Spirituale - Casting dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni a discrezione del QM

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    Nessuna lettura delle carte avrebbe potuto metterla in guardia su quello che sarebbe successo di lì a poco. Prima di tutto vede piombare sulla scena un giovane uomo che decide di fare la sua comparsa in maniera del tutto casuale e teatrale, come nei peggiori racconti da taverna. Le sovviene solo in un secondo momento che si tratta effettivamente del ragazzo a cui, insieme a lei, è stato ordinato di raggiungere Riful e distrarla fino all'arrivo dei rinforzi. Ha persino l'ardire di inginocchiarsi ai piedi della bambina, in segno di lealtà. Sente le guance bruciare d'irritazione, mentre nella sua mente gli appioppa tutta una serie di appellativi che vanno dal 'vigliacco' al 'traditore'. Che senso ha chinarsi quando tutti quelli che ti circondano sono in piedi a testa alta?
    Poco male, Yana è abbastanza certa che in ogni caso è destinato a fare una brutta fine. Né Drusilia né la ragazzina che invaso Laputa sembrano avvezze a trattare con clemenza un eventuale tradimento. Questo non la rassicura, ma serve a darle un minimo di soddisfazione. Nemmeno lei è incline, di natura, al perdono.

    Prima dei simboli magici, poi il cielo che si oscura. Segue con morbosa fascinazione tutti questi passaggi, percependo una crescente agitazione opprimerle il petto. A stento riesce a mantenersi in piedi quando il terreno prende a vibrare violentemente come durante un terremoto. Ovviamente, la situazione non può che peggiorare.
    Nella sua città natale i draghi sono creature di cui si sente parlare unicamente nei racconti di fantasia, specialmente i più antichi; sono figure radicate nella tradizione popolare, ma nulla più di questo. Ci mette un po' ad accettare l'idea di trovarsene uno davanti, con squame brillanti, ali e tutto il resto. I suoi ruggiti poi le fanno gelare il sangue nelle vene, sono così forti che ha bisogno di schermare le orecchie con le mani per non rimanere assordata dal loro fragore.

    « Dunque, Abby... . » »

    Si accorge che Riful sta dicendo qualcosa semplicemente perché, di punto in bianco, indica con la sua manina il cane che ha parlato poco fa. Sorride, anche.

    « Sbrana quel cane e non lasciarne nemmeno un pezzettino in giro. » »


    Ecco, prima si è chiesta perché la ragazzina non abbia reagito agli insulti dell'animale. Presa da pensieri di lealtà e tradimento quasi se ne era dimenticata. Certo non si aspettava niente di così drastico; scomodare un drago gigantesco per un cagnolino? Decisamente permalosa. Le viene da ridere istericamente. Stando alle parole di Drusilia che seguono, è compito loro occuparsi di quel mostro sputafuoco.

    Non ha nemmeno il tempo di guardarsi intorno che già la creatura evocata dalla ragazzina prende a vomitare una sostanza ardente e fumosa, simile al fuoco ma più scura. Si sente investita dal calore, d'istinto si porta le mani a coprire il viso ma più di questo non sa cos'altro fare. Le braccia le tremano per il dolore mentre cerca di inspirare il meno possibile. Gli occhi li tiene chiusi, strizzati in una smorfia tesa durante tutto il lasso di tempo che serve all'ondata cocente per dissiparsi. Nel momento in cui non riesce più a trattenere il respiro, il naso viene invaso da una puzza di bruciato strana e particolarmente sgradevole. Ricorda un po' quella dell'arrosto, ma con una nota quasi disgustosa. Le viene in mente dopo che forse è l'odore di carne umana bruciacchiata. La sua, per inciso. Le braccia sono ricoperte da macchie rossastre, alcune più profonde di altre. La pelle le tira e anche il minimo spostamento d'aria risulta fastidioso. Ok, non è il momento di cedere al panico.

    L'idea è sempre quella di prendere tempo, giusto? Non sono molte le risorse a sua disposizione, ma può sempre provarci. Quello che ha intenzione di mettere in pratica le è riuscito poche volte e lo ha sperimentato sempre su esseri umani. Chissà che non funzioni anche sui draghi? Non le resta che fare un tentativo. Non può fare molto, ma almeno può cercare di prendere tempo per gli altri sventurati che hanno avuto la sfortuna di ritrovarsi da quelle parti, così come lei.
    Punta bene i piedi per terra, richiamando a sè tutta la concentrazione di cui dispone. Se tutto va come previsto, sul terreno dovrebbe comparire una chiazza di colore scuro, dal diametro orizzontale ridotto. Da essa dovrebbero comparire degli arti deformi, un cumulo di carne malaticcia e maciullata il cui unico scopo è trattenere tutto ciò che ostacola la loro ascesa. Come una torre di cadaveri ammassati difatti si estenderanno verso l'alto, al fine di afferrare il collo della testa principale del drago, o anche solo di attirare la sua attenzione.

    Ora tocca agli altri fare la loro parte.


    SPECCHIETTO RIASSUNTIVO
    basso: 5% | medio: 10% | alto: 20% | critico: 40%


    Energia: 90% (100 - 10%)
    Stato fisico: Ustioni su entrambe le braccia e sulla parte superiore del busto.
    Stato mentale: Concentrata.
    Abilità passive: true sight ( auspex bugie + immunità malie) + over the veil (auspex spirituale)
    Equipaggiamento: pugnale rituale (arma bianca di piccole dimensioni)
    Abilità attive:
    CITAZIONE
    ensnare • Yana tenta di condizionare la mente avversaria, inviandole immagini fittizie volte a influenzare la capacità di movimento del corpo. Chi viene colpito da questa tecnica visualizzerà sotto i propri piedi una macchia di colore scuro, dal diametro di circa un metro e mezzo, dalla quale spunteranno fuori degli arti dall'aspetto livido e cadaverico, il cui fine è quello di afferrare le gambe della vittima per trattenerlo sul posto. Durante il lancio, l'attacco psion si concretizzerà in una distorsione lieve dell'aria che copre la distanza tra Yana e il bersaglio, rendendo distinguibile l'attivazione dell'abilità. (consumo medio)

    Riassunto azione: Yana casta la tecnica sopra quotata nell'area che si colloca più o meno in corrispondenza della testa del drago, nel tentativo di distrarlo e procurare un po' di tempo ai suoi compagni affinché possano soccorrere Gaspode.
     
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    Dark Side of Super Sayan

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    Narrato-Parlato-Pensato


    Tutti, tranne uno, ci "ribellammo" alla ragazzina, non assecondando i suoi piani di conquista, tutti tranne colui che la ragazza marchiò come "Servitore 001". Poi, senza darci il tempo di organizzarci, evocò dal nulla un qualcosa di mastodontico, un enorme drago, grande quanto Laputa stessa, se non di più, drago evocato con lo scopo di eliminare il cane che aveva prima insultato Riful.
    Qui si mette davvero male, dissi, prima che un'ondata di fiamme venisse sputata da una delle due bocche del drago, irrompendo come uno tsunami di lava verso il povero cane; mi mossi in fretta, e senza perdere tempo, utilizzai i miei poteri da Necromante: un muro di ossa, compatto e resistente si erse dinnanzi al cane, frapponendosi tra lui e l'ondata di fiamme, tentando di bloccarla, Non ci penso nemmeno a lasciarti morire, dissi quindi al cane.
    La mia difesa però non sarebbe di certo bastata, avevo concentrato molta energia, ma non era abbastanza, Datemi una mano, non riuscirò a fermare questo attacco da solo, gridai quindi agli altri aviatori, sperando che mi aiutassero; nel mentre, vedendo delle mani cadaveriche indirizzarsi a fermare la testa del drago, tentai di fare la mia mossa per danneggiarlo: sperando in una riuscita del blocco, utilizzai nuovamente la necromanzia, unita al mio controllo dell'oscurità, e richiamai dagli inferi otto fantasmi, ognuno carico di energia oscura; tutti e otto, quando indicai loro di colpire il drago, si fiondarono in direzione della sua testa, e se fossero arrivati abbastanza vicino, sfruttando l'energia oscura al loro interno, sarebbero esplosi, tentando di danneggiare il drago, Beccati questa lucertolone troppo cresciuto, avrei quindi sentenziato se la mia offensiva fosse andata a buon fine.

    Stato Fisico: Indenne
    Stato Psicologico: //
    Energia: 60%
    CITAZIONE
    Equipaggiamento:
    Basso-Ascia : Ascia color rosso sangue lunga 190 cm, trasformata in basso da Marshall, il quale oltre a usarla come ascia, e come strumento musicale, la usa per incanalare i suoi poteri oscuri.


    Borraccia: Borraccia che può contenere fino a 4 litri di u qualsiasi liquido, Marshall vi trasporta il sangue, in modo da non rimanerne a corto e non trasformarsi in una belva quando è affamato.

    Abilità Passive:
    Passive:
    Vita da Vampiro :
    Essendo un vampiro, Marshall ha acquisito l'immortalità caratteristica della sua razza, non venendo però influenzato dalla luce del sole, ma avendo come unico punto debole il sangue di altri vampiri, che se gli venisse iniettato, lo ucciderebbe.
    Inoltre grazie alla sua natura di vampiro, il ragazzo è divenuto in grado di levitare come un fantasma, con l'unico limite di 5 metri, dettato dalla forza di gravità del semipiano.

    Controllo a distanza: Pur non riuscendo a controllare perfettamente i suoi poteri, Marshall è in grado di utilizzarli attivandoli a distanza attraverso le proprie evocazioni da necromante.

    TECNICHE UTILIZZATE:
    CITAZIONE
    Muro d'Ossa (10%) :
    Grazie alla sua abilità di necromante, Marshall evocherà dal terreno un murò d'ossa piene di spuntoni, utili a parare attacchi fisici e da arma da fuoco, e resistenti in base alla forza che il vampiro mette nella tecnica.

    Kamikaze Ghost (20%): Marshall usando i suoi poteri da necromante richiamerà un numero variabile di fantasmi, che caricati con i poteri elementali del vampiro, si dirigeranno a gran velocità verso l'avversario, esplodendo al contatto con quest'ultimo.
    Il numero di fantasmi è 4 a consumo basso, 6 a consumo medio, 8 a consumo alto e 10 a consumo critico.



    Code © *Kikyo-chan*


    Edited by DarkSuperSayan - 24/6/2015, 10:39
     
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    Ted Carter



    tedaviatori_zpsb760d5ce



    ”Forse era meglio inchinarsi”

    Gli occhi di Ted non volevano credere a quello che stava osservando. La terra tremava sotto i ruggiti dell’immenso drago che aveva deciso di dare assalto al presidio.
    Corpo lungo e sottile provvisto di zampe e teste corazzate.
    Era quello l’avversario che si sarebbero ritrovati ad affrontare. Di cose assurde ne aveva viste molte su Endlos, ma draghi di quella portata mai.
    Perfino Agrodon si disperò quando la bestia evocata dalla bambina fece fuoco.
    L’attacco aveva una portata talmente elevata che al nero non arrivarono le fiamme, ma un’onda calda in grado di bruciargli la pelle e la carne.

    Nonostante questo il pugile si incassò il colpo senza fiatare, il suo corpo era speciale e lo sapeva, ma sapeva anche che non poteva più permettersi di beccare nuovi colpi.
    Mustang per fortuna era riuscito a mettersi a distanza di sicurezza e in questo modo non aveva accusato alcun colpo.
    Anche se la situazione era disperata, Ted sapeva che doveva fare qualcosa, come difendere il piccolo Gaspode da quella terribile fiammata.
    Con un balzo si lanciò fra il fuoco e il cane, ammantando il proprio corpo di energia in grado di poter reggere l’offensiva.
    Per sua sfortuna l’armatura non era abbastanza resistente e riuscì a bloccare solo parte dell’attacco, sperando che il cane riuscisse a sopportante il fuoco da solo.

    ”A tutti gli aviatori. Non attaccate il servitore 001, ancora non ha fatto nessuna mossa, concentrate tutti i vostri attacchi sulla bestia.”

    Disse sperando che nessuno avesse speso energie su di un’avversario che non aveva fatto ancora nulla.
    Probabilmente aveva cercato riparo più per paura che per altro.
    Nel mentre il nero cercava di riprendersi dalla fiammata, i suoi occhi mandarono un segnale ad Agrodon, che stava a significare solo una cosa.
    Attacco.
    Il grosso elefante antropomorfo lanciò “Terremoto” dalla mano alla proboscide, in modo da poter raccogliere meglio le energie catalizzando il colpo attraverso le mani.
    Un’enorme pietra si andò rapidamente a formare sopra la testa di Mustang, il quale non ci pensò neanche un’attimo prima di lanciarla contro la testa che sembrava la principale.
    Il macigno era enorme, eppure i venti che lo sospingevano gli fecero assumere un’elevata velocità in poco tempo.
    Ted sperò che quell’attacco bastasse almeno distrarre la bestia.


    Stato fisico: Bruciature su tutto il corpo di entità alta
    Stato Mentale: Spaventato ma Risoluto
    Mana: 80%

    The Energy:
    -(+50% Forza, +50% Destrezza, +10% Mana)

    The Infinity Power:
    -(Immunità al dolore, Auspex Movimento (30m), Anti-Auspex Spirituale)

    I am a Hero
    -(Non ha perdite di sangue, Rigenerazione corpo Only Gdr)

    Pelle di diamante del drago di ferro
    -(Armatura completa naturale:Pelle)

    Agrodon Mustang
    Stato fisico: Ottimo
    Stato Mentale: Spaventato ma Risoluto

    No Damage for Ted:

    L’energia interna di Carter può fuoriuscire a suo comando, questa cosa viene utilizzata per lo più per potenziare i propri attacchi o per manipolare il potere elettrico di cui è dotato. Ma delle volte vi è anche la possibilità che il pugile utilizzi l’energia come mezzo di difesa, se difatti lo necessita, il suo corpo verrà ricoperto da uno spesso strano di materiale non definito di color ambra. Questa armatura lo proteggerà da attacchi di natura fisica e magica.
    Consumo: Medio

    Corpo da Guerriero:
    - ( + 50% Forza, Armatura completa naturale:Pelle, Arto aggiuntivo)

    Terremoto
    - (Arma Bianca)

    Mente del Politico:
    - (Anti-Malia)

    Masso di Ehmuraft:

    Elementalista per natura, il Lossodonte è in grado di manipolare più poteri elementari alla volta, creando così delle vere e proprie mosse letali. Dapprima plasmerà un’enorme roccia con il potere della terra,grande all'incirca cinque metri, successivamente usando le correnti d’aria lo lancerà con forza verso l’avversario, il quale vedrà arrivarsi contro un macigno sospinto dal vento.
    Consumo: (5% mana/5m,10% mana/ 7m,20% mana/10m, 40%/15m)

     
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    rsz_latestPANICO.
    Cosa poteva pensare Anastasia, la piccola Anastasia, nel rimirare quella spaventosa e gigantesca Chimera apparire da un buco del cielo, sopra la bambina, che sembrava tutt'altro che spaventata quanto lei e che anzi, non sembrava muover un muscolo per cercare protezione e nemmeno volare via, lei che può. Anastasia invece è a terra, fortunatamente lontana dagli occhi e dall'immenso corpo da quella cosa. Neanche il pensiero mamma chioccia sia poco lontano da lei può rassicurarla.

    Era pietrificata sul da farsi, senza indizi su cosa fare ed un tizio tramortito, a peso morto tra le braccia, quand'ecco che l'ennesima cosa strana avviene, così veloce e violenta agli occhi di Anastasia che la bimba di mercurio smolla il povero cristo al suolo e cade pesantemente col sedere al suolo e si ritrova a coprirle quasi l'intera scena, come un variopinto messia del caos dalle tinte vive e fredde a scacchi nella sua divisa, con alle sue spalle il gigantesco drago ed un sorrisone a storcerle la bocca, rendendola al contempo accogliente ed inquietante, con quel trucco da guitto su occhi e guance. Le dice "Ciao" e poi... miagola. Oh, questo Anastasia l'ha capito, l'ha capito! Non si ricorda in grado di comprendere un'altra persona come quel... quel...
    gatto? Sarà un gatto? Sì ha miagolato, inconfutabile... ora deve solo, in qualche maniera rispondere prima che...

    ... una violenta zaffata la prenda alla sprovvista. L'aveva vista arrivare più con l'istinto che con i sensi, oramai mozzi, vedendo polvere dietro il simpatico araldo del caos, sollevarsi. Non era tuttavia in tempo per evitarla completamente. Indurisce quel che a conti fatti è il suo carapace, portando le mani davanti al volto e raggomitolandosi completamente. Peccato non basti. Non solo viene spinta più in là, rigando la carrozzeria, la quale, ci fossero i determinati apparecchi, segnalerebbe un preoccupante aumento della temperatura, che il cervello della ragazzina, al suo interno, non può rilevare.

    Sbatterebbe gli occhietti potesse. Ora, ha solo da riflettere su cosa fare... mamma chioccia sta parlando con la streghetta sicuramente sistemerà tutt...


    U̦̞̣̬ͫC̵̼̫̝͓̤̙͒̈̑͋̌͌͊C̢̣̔̾ͥ̈ͮ̚I͔̻̥̯͚͖͂ͅḌE̛͓ͥR͍̪̱͇ͤ̊ͧ̏̑E͖̻̻̻̪͌̃͒ͦ͞



    La ragazzina di metallo sente un forte dolore al cranio. La prima volta nella sua corta vita in cui lo sperimenta. È orribile e tremendo.
    Si porta le mani alla testa e vorrebbe urlare, ma la sua maschera non glielo permette, perpetuamente cristallizzata in un'espressione da manichino.
    Poi, tutto finisce.

    La ragazza di Mercurio solleva il busto, dacché era inginocchiata e fissa di sbieco, senza espressione alcuna, l'oggetto dell'ordine di Drusilia. L'aveva visto indicato da coLei che proferisce la Parola e quindi l'Ordine. Anastasia si solleva eretta, sin troppo meccanicamente, anche per i suoi precedenti ed impacciati gesti di macchina. Muove i suoi passi verso R senza che la sua maschera da manichino, inclinata innaturalmente a destra, si stacchi da lui. Se avesse trovato la ragazza variopinta sul suo cammino l'avrebbe scansata. È dimentica di Riful, della Chimera, ai quali probabilmente sta passando sotto o accanto, senza neanche accorgersene di qualsiasi cosa eccetto l'ordine. Questo potrebbe costarle sin troppo caro.
    Avrebbe attaccato il bersaglio appena vicina a sufficienza. Avrebbe piantato i piedi al suolo, creando delle crepe per lo sforzo e le sue braccia si sarebbero letteralmente
    liquefatte, raggiungendo i cinque metri di lunghezza in sottili fili che con un rumore sordo e secco sarebbero saettati due volte, entrambi, prima attaccando le braccia del Servitore n°0001, in seguito minacciandone l'addome formando una X. Immediatamente dopo, le sottili fruste di mercurio sarebbero rifluite alle sue braccia.

    Condizione 90%
    Esoscheletro Molti Graffi in più punti - Temperatura esoscheletro oltre la norma (Basso)
    Cir. Neurale Sterminare

    Struttura Cristallina L'Esperimento è in grado di rinforzare porzioni della sua "pelle" in risposta ad attacchi fisici e magici, adattando la struttura molecolare del mercurio che la ricopre per adattarsi al materiale o alla natura delle offensive. Potrebbe rinforzare il suo braccio, il suo torace, o le sue gambe, se venisse attaccata o porzioni intere del suo corpo. [Difesa: Variabile Fisica - Basso]

    Argentovivo In virtù delle sue capacità, Anastasia può assottigliare la massa delle sue braccia, sviluppandole in lunghezza, trovandosi ai suoi ordini due lunghe fruste al posto degli arti superiori. Queste, ai suoi ordini, guizzano sul corpo dell'avversario colpendolo più volte, aprendo piccoli graffi attraverso i quali, come per i già pericolosi spilli, si inoltra il mercurio liquido, procedendo nella sua azione nociva per l'organismo dell'opponente.
    [Veleno / Consumo: Basso 4 Frustate - su R]

    Mercury Il corpo di Anastasia è fatto esclusivamente di Mercurio. Qualsiasi colpo, potesse piegare la sua straordinaria benedizione e maledizione, la potrebbe scalfire, ma nessuno stimolo raggiungerà mai alcun nervo per comunicare il senso del dolore al suo cervello, oramai.
    [Immunità al dolore]

    Mercury II Mercurio. Duro. Indistruttibile. Solido. Per ogni attacco di quel corpo perfetto nato dal Progetto Anastasia, una potenza irresistibile si abbatterà sul nemico, con l'intento di ridurlo in brandelli.
    [Power up passivo + 50% di Forza]
     
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    Mi fa piacere sapere di non essere il solo all'aver deciso di montare una resistenza almeno verbale. Grazie, Ted, grazie anche a te, ragazzo di cui non conosco il nome. Per il resto, posso solo immaginare, o almeno sperare, che anche coloro che sono restati in silenzio condividano, in linea di massima, il mio pensiero. Anche se non lo fossero, ritengo difficile che vocalizzino il proprio consenso davanti all'Alfiere Errante in persona; sarebbe una mossa stupida oltre l'inverosimile per chiunque.
    Pochi istanti dopo qualcuno decide di provvedere a dimostrarmi in allegria che, a quanto pare, mi sbagliavo. Giro il capo verso di lui, e lo fisso cercando dentro di me la domanda che vorrei porgli, che purtroppo si sta accavallando a tutti i commenti che mi verrebbero al momento. Approssimativamente si dovrebbe trattare di qualcosa sulla falsa riga di "ma mi prendi per il culo o cosa?". Dopo aver deciso infine che, tutto sommato, della fine che farà più tardi me ne sbatto abbastanza il cazzo, la mia attenzione ritorna su Riful.
    Constato che la mia coda si è appena rizzata, in anticipazione per quello che sta per arrivare. Il libro comincia a brillare di luce al neon, o più realisticamente magica (mai avrei pensato di pensare una frase simile), e da lì si avvia poi tutta la serie di fenomeni che arriva dopo.
    La notte si fa più buia; i miei occhi sono incapaci di percepire alcunché. Ciò che non riuscirò più a vedere, lo avvertirò con naso e vibrisse. Vengono poi delle vibrazioni dalla terra sotto le mie zampe che, in teoria, dovrebbe volare; l'isola dei cieli evidentemente sente di voler ballare la samba. Intanto della luce sembra emergere dall'orizzonte.
    Il crescendo continua con un bagliore, e poi un tuono più intenso di prima si sparge per tutti i dintorni. La musica aumenta d'intensità, e finalmente l'attrazione principale decide di fare il suo ingresso sul palcoscenico.
    Davanti a noi, in tutta la sua grazia, ecco Carmen Miranda.
    Con due teste, un'aria minacciosa e grande abbastanza da non poterlo inquadrare tutto in un solo sguardo da una distanza così ravvicinata. Ed è stato evocato apposta per me.
    « Una reazione appropriata, non c'è che dire. » mi trovo a commentare. A quel punto, Riful ha dato l'ordine e il drago si prepara al trasformarmi in un hot dog. Molto hot, poco dog.
    « Ragazzi, qui una mano farebbe comodo. » intanto mi ritrovo a ringraziare Drusilia per la sua preoccupazione nei confronti della mia vita. E per quanto abbia udito il suo ordine, e che abbia bene o male capito di chi stia parlando anche se non mi sono voltato, non me ne voglia se non darò subito la priorità a quel povero idiota.
    Ted si para davanti a me per provare a difendermi, mentre da qualcuno arriva anche un muro fatto di... sono ossa, quelle? Da parte mia, cerco di concentrare il Potere in modo tale da donargli una connotazione difensiva. Un muro trasparente si frappone tra lo strano liquido e la difesa dell'altro aviatore.
    Per un po' la poltiglia draconica viene fermata, ma eventualmente la mia barriera psichica è costretta a cedere, lasciando quindi il posto agli spuntoni dell'altro tizio che... durano più o meno lo stesso tempo, prima di cadere anche loro. Ma l'attacco sarà indebolito abbastanza da permettere a Ted di resistere, spero. E se il pugile ne esce vivo, lo stesso varrà per me.
    Queste condizioni rispettate, comincio ad allontanarmi dal drago, cercando con naso, occhi e vibrisse (olfatto, vista e tatto) qualcosa di semplice che possa... lanciare addosso a qualcuno. Altro non credo di riuscire a fare, non quando devo ancora far della pratica prima di riuscire a creare dei veleni utili in combattimento.
    « Un'arma, diavolo, mi serve qualcosa! » non mi sto rivolgendo a nessuno in particolare, ma sto davvero sperando di trovare qualcosa di meglio di un sasso da utilizzare. Se però così non sarà, mi adeguerò.

    GaspodeStato fisico: Perfetto.
    Stato mentale: Agitato/In guardia.
    Mana: 80/100
    Passive: Anti-Malia, olfatto sviluppato, immunità alle malattie, percezione pericoli.
    Scenici: Daltonismo, eterna vecchiaia, conoscenza del linguaggio umano e canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
    Equipaggiamento: N/A

    Slot 1:
    CITAZIONE
    Bulletproof force
    Gaspode erigerà davanti a sé una barriera psichica che bloccherà, a seconda della situazione, offensive di natura fisica o magica, ma di entrambi i tipi contemporaneamente. La protezione ricorderà pressapoco un muro di vetro, perfettamente visibile ad occhio nudo in condizioni di normale visibilità.
    Il motivo per il quale il cane non utilizza due difese esteticamente diverse è da ricondursi ad una mancanza di originalità.
    [Difesa Fisica/Magica - Consumo Variabile [Alto]]



    Edited by Kuma. - 25/6/2015, 23:50
     
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    « Bravo. Mi piacciono le persone con istinto di sopravvivenza, mi portano a pensare che in futuro Celentir non sarà popolata solo da forme di vita elementari come scarafaggi e batteri in grado di resistere alla nuclearizzazione del continente per mano mia. »

    A quanto sembrava, Riful aveva apprezzato il gesto di R. Il che è già una cosa positiva.

    « Ti meriti due premi, questo è il primo: »

    La ragazzina estrasse un timbro nero, stampandogli sulla fronte una qualche scritta. Peccato che, non potendosi vedere, non capì di cosa si trattasse. D'istinto portò una mano alla fronte, tastandosi cautamente: una lieve, quasi impercettibile, scossa lo attraversò. Che me lo sia immaginato?
    Cercando di capire cosa fosse, continuò a posare la mano sopra l'inchiostro fresco, che però aveva una consistenza molto densa e appiccicosa. Nulla di buono.
    Non si era quasi accorto che, nel frattempo, il cielo era diventato nero come il vuoto e ovunque apparivano strani glifi luminescenti.

    « Farò anche in modo che Abby non ti uccida, Servitore Numero Uno. Tu però vedi di non finirgli fra i piedi, è un po' goffo. »

    Abby? La sua domanda fu soffocata da un boato incredibile: sembrava che l'isola stessa fosse stata distrutta. Purtroppo la situazione pareva anche peggiore, poiché l'autore di tale rumore era una certa creatura grande come il Presidio stesso.
    Una delle sue due teste, quella nera, produsse un torrente che sembrava fatto di pece. Al suo contatto con l'aria, questa sfrigolò producendo vapori incandescenti: meglio non avvicinarvisi. Fortunatamente, R si trovava in una posizione avvantaggiata, vicino a Riful, e non fu esposto ad alcun rischio. Non si poteva dire lo stesso degli aviatori: loro avrebbero dovuto cavarsela in qualche altro modo, specialmente il cane.
    R sperò che il pericolo imminente distraesse i presenti, dimodoché si dimenticassero della sua presenza e non sprecassero energie per attaccarlo... Sarebbe stato controproducente per ambo le parti.
    In quel momento, colei che sembrava aver preso le redini della situazione, si rivolse ai suoi compagni indicandolo:

    « A Laputa il tradimento si paga con la morte. Dato che non ho intenzione di uccidere nemmeno la sua padrona, potete limitarvi a picchiarlo finché non sia più nelle condizioni di recar danno all'isola in questo momento. Meno sono meglio è. »

    Nel frattempo anche la ragazza vestita da pagliaccio tornò al gruppetto e, avvicinandosi, si accostò a R, piantandogli la punta dello stivale tra le costole. Non che non l'avesse percepito arrivare, ma incassò il colpo senza emettere alcun suono... Probabilmente me lo merito.
    Con un balzo si spostò in una posizione sopraelevata, stando ben attento ad allontanarsi dal fiume di liquido letale, e rispose con tono risoluto:

    « Tradimento? Non ricordo di aver giurato fedeltà ad alcuno di voi. »

    Uno di loro, per grazia divina, si dimostrò un minimo più pratico degli altri. Il tipo con la carnagione scura aveva avuto probabilmente la sua stessa idea, ovvero di non sprecare forze per attaccare lui ma colpire il mostro, infatti esclamò:

    « A tutti gli aviatori. Non attaccate il servitore 001, ancora non ha fatto nessuna mossa, concentrate tutti i vostri attacchi sulla bestia. »

    Perfetto, per un po' non dovrei morire...
    Il mostruoso drago non sembrava però aver attirato l'attenzione di tutti: la ragazza con il corpo argentato che aveva visto essere sepolta dalle macerie si stava avvicinando, con la testa ruotata innaturalmente di quasi novanta gradi. E sembrava proprio avercela con lui.
    Si mise in guardia, con la destra avanti, in attesa di una sua mossa.
    Improvvisamente, le braccia della ragazza mercurio si liquefecero, assottigliandosi fino a diventare sottili come spaghi e flessibili come fruste. Ma che c...? Infatti, alla sprovvista, entrambe le sue braccia vennero frustate e percorse da una scossa di dolore.
    Da sempre, essere ferito sul braccio Nasod non era come subire una normale ferita. Il dolore che provava era sempre amplificato e gli trasmetteva sentimenti di vendetta... L'occhio sinistro, da grigio, per qualche istante, divenne di un giallo fiammeggiante. Controllati, dannazione!
    Mantenendo la calma, volteggiò all'indietro brandendo il avanti la lama per cercare evitare il prossimo colpo, questa volta più prevedibile.
    Uno scontro sarebbe potuto essere più arduo del previsto. Forse, per il momento, conveniva limitarsi ad evitare i colpi.

    Stato Fisico: Ferite superficiali ad entrambe le braccia, particolarmente dolorante la sinistra
    Energia: 100%

    CITAZIONE
    EQUIPAGGIAMENTO:

    Revenge
    Una sciabola lunga circa un metro e mezzo, la lama dalla forma irregolare.
    Può impugnarla normalmente per gli scontri di media distanza, oppure al contrario per effettuare evoluzioni acrobatiche e per gli scontri corpo a corpo.
    All'altezza dell'elsa sono incastonate 3 sfere contenenti un fuoco magico sempre acceso, che può evocare per utilizzare la dominazione del fuoco.

    Evil's Arm:
    Un braccio alieno, appartenente alla razza Nasod, con cui questi ultimi hanno sostituito il vecchio braccio mutilato.
    Influisce sulla pesonalità di R trasmettendogli l'Odio.

    Hephaistos' Greave:
    Placche metalliche sulla gamba destra, può usarle per proteggersi e per tirare calci.

    Talisman of Remembrance:
    Una collana che termina con una croce, ricordo di ciò che era un tempo.

    CITAZIONE
    ABILITÀ PASSIVE:

    U can't see me
    Anni di addestramento, all'Accademia prima, e presso i Nasod poi, gli hanno permesso di sviluppare un'agilità fuori dal comune, su cui basa tutta la sua forza.
    (Agilità 50%)

    Selezione Naturale
    La vita da soldato lo ha costretto a sviluppare i sensi oltre le normali capacità umane, che gli permettono di percepire la presenza di altri esseri viventi intorno a lui.
    (Auspex Fisico)

    CITAZIONE
    ABILITÀ ATTIVE:

    //




    Edited by RAZ0R - 16/7/2015, 18:36
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Un lampo di luce raggiunse Jester e quasi in contemporanea la tela del suo En iniziò a vibrare quasi impazzita. La sua attenzione si spostò così dalla ragazza di mercurio a ciò che la circondava, anzi lì circondava. Una figura poderosa andò a scagliarsi contro la notte abbracciando la città volante in un pugno di squame scure in cui si perse lo sguardo d'onice del Giullare. Una creatura magnifica dalle ali talmente ampie da poter quasi nasconder il cielo. La Strega si ritrovò ad ammirare quel drago con l'espressione di una bimba sul volto, ma questo si sciolse quando l'alito di fuoco dell'essere la travolse.
    La Hunter portò le mani davanti al viso per proteggersi in quella che sarebbe stata una misera difesa se il sangue non avesse iniziato a fluirle nelle vene nel ritmo tribale del suo popolo. Quando la fiammata si disperse nell'aria purtroppo non lasciò dietro di se solo la sensazione d'arido. Le braccia di Jester erano arrossate e i suoi cappelli, anche se salvi perché legati e buona parte protetti dal cappello, avevano tutte le punte bruciate. Le iridi si riempirono di furia e malcontento mentre la Strega si riavvicinava nuovamente al gruppo. Avvicinandosi assestò un calcio diretto alle costole del ragazzo che si era arreso alla bimba-strega. Quell'idiota aveva tradito i laputiani proprio davanti all'alfiere, nessuno gli aveva insegnato che quel genere di cose si dovevano fare di nascosto?
    Qualche attimo più tardi lo vide scappar via dall'attacco della fanciulla che poco prima ella stessa aveva salutato senza ricevere . Probabilmente in un'altra situazione si sarebbe offesa per esser stata ignorata, tuttavia in quel momento stava pensando ad altro...

    -Oi Dru' posso tenerlo?
    Lo curerò con impegno
    Non toccherà il regno
    E potrai anche vederlo!-


    La Strega si rivolse a Drusilia senza staccare gli occhi dal 'cucciolo' mentre gli occhi tornavano quelli adoranti di qualche minuto prima.

    Energia: 110%-5%=105%
    Stato fisico: Pelle leggermente scottata a causa del fuoco
    Stato mentale: Meravigliata/innervosita/sognante

    ATTIVE

    Difesa mica indifesa: Protezione fisica/magica variabile (5%)


    Edited by Jester - 26/6/2015, 00:27
     
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    « Se si tratta di un tentativo disperato di guadagnare tempo, mi duole farti sapere che sei abbastanza scarsa nell'improvvisare. »
    Una quindicina di secondi abbondanti, per la precisione. Tanto era servito a Riful per realizzare quanto quell'affermazione fosse strana. Un po' troppo precisa e fantasiosa per essere una balla, troppo elaborata per far parte di un qualche raggiro. Tutto estremamente strambo, tanto da spingerla a controllare, concentrarsi per un minuscolo lasso di tempo sulle sue percezioni e realizzare che...

    Cattura_14

    « Questa è terra di Celentir. Quello che non sai è che non sono legata soltanto al luogo in cui sono nata, ma all'intera realtà che mi ha dato i natali. Questo posto è casa mia, tutto quanto. Ha un odore come nessun altro luogo in tutto l'infinito multiuniverso, è impossibile ingannarmi. E per questo mi appartiene e posso farne ciò che voglio... »
    Fronteggiò Drusilia faccia a faccia, espressione furbetta ed altezzosa stampata in volto ed un sorriso trionfante di chi sa di aver già vinto prima ancora di iniziare a combattere. Percepiva le futili resistenze degli Elessedil del posto, ma il grande drago nero che aveva richiamato a se, il suo Abbadon, era semplicemente troppo massiccio e potente per incantesimi di quel livello. Più o meno, conosceva tutti gli esponenti di rilievo del casato, e nessuno di quei volti le diceva qualcosa. Erano reclute in addestramento, o bassa manovalanza lasciata indietro perché inadatta al campo di battaglia, niente in grado di fronteggiare un esemplare così colossale della stirpe dei Dragoni Neri.
    « Quando torno mi sommergeranno di domande come al solito, dovrò portare ai vecchiacci del consiglio qualcosa con cui giocare e distrarsi. Una città farcita di campi mistici come questa strappata a zietto Elenrhal con la forza darà loro qualcosa da fare. La domanda è: quanti di voi devo spezzare prima di vedervi prostrati di fronte a me...? »

    Sullo sfondo Abbadon ruggiva di furore, devastando una mezza dozzina di abitazioni mentre scuoteva la testa serpentina, le zampe poderose che affondavano nel terreno devastando strade e rivoltando la terra. Le ali nere sferzavano l'aria, e perfino il cranio argentato, la seconda falsa testa che emerge dal corpo di rettile, si erse spalancando fauci fatte di cavi metallici inanimati e ruggendo la sua rabbia. Vedeva arti pallidi che ne ancoravano le membra, spingendolo al suolo con forza. Si trattava di una malia di livello elementare, ma la mente di una creatura fatta di puro istinto e rabbia ne era vulnerabile, in parte. Per la metà nera, quanto meno: due teste, due cervelli, ed anche due modi assai diversi di ragionare. Perché quel drago in particolare non era affatto nato con due teste, come risultava ovvio osservando attentamente la composizione metallico-organica della testa aggiuntiva. Quella stessa testa che, dopo aver sfogato la sua ira ruggendo, si levò con lentezza esasperante portandosi di fronte alla negromante che aveva incatenato la sua gemella nera, avvicinandosi alla figura minuscola di Yana fino a sfiorarne il viso con l'alito pestilenziale. Per un lungo momento la testa argentata non soggetta alla malia illusoria rimase ferma ad un palmo dalla medium. Immobile. Come fissando la fattucchiera attraverso orbite vuote, prive di pupille. Dopodiché con uno scatto che pareva presagire il divorarla spalancò le fauci ed emise un ruggito talmente imponente da spazzare la terra, far volare oggetti e persone e scuotere i vetri delle case fino a frantumarli.

    « Sono felice ti piaccia, idiota d'un drago. Credo sia la prima volta che ti vedo guardare qualcosa senza provare a mangiarla, ma vorrei farti presente che ti ho dato un ordine, e quello stupido cane non si sbranerà da solo. »
    Rimase interdetta per un attimo dalle sue stesse parole. Levò gli occhi scuri al cielo e ci pensò su.
    « ... o forse sì? Uhm. Potrebbe essere un'idea divertente! »
    Folgorata dall'idea, evocò il suo libro e iniziò a sfogliarlo con uno sguardo maligno dipinto in volto.
    Abbadon non attese oltre.

    Frattempo gli altri Aviatori agirono al contrattacco, tentando di scalfire l'imponente bestia. La torma di una mezza dozzina di ectoplasmi si avventarono su di lui in più punti, detonando come piccole bombe in scoppi controllati sufficienti forse a mettere fuori combattimento un umano, ma poco più che fastidi per una creatura così colossale. Gli scoppi intaccarono la superficie della belva, senza raggiungerne le carni o versare anche solo una goccia di sangue. Dopodiché la strana creatura-elefante che accompagna Ted Carter scagliò un masso generato dai poteri di elementalista della terra, ma questi si schiantò contro le poderose scaglie nere della bestia, frantumandosi e ricadendo al suolo, lasciando nulla più di una vistosa ammaccatura.
    Fedele agli ordini impartiti dalla sua padrona, il cranio argenteo di Abbadon si lanciò verso il Gaspode, le fauci spalancate. Rase al suolo un edificio lungo il suo passaggio, che si abbatté al suolo in una valanga di pietre, calce e mattoni che colpirono indiscriminatamente i presenti. Dopodiché, le fauci raggiunsero inesorabilmente il canide in fuga, che avrebbe dovuto trovare il modo di sottrarsi quell'attacco per non finire divorato vivo!


    .This is the Way your World Ends ~ Istruzioni
    Tutti: Su Endlos non esiste una misurazione oggettiva e numerica che disciplina in modo rigido i danni inflitti, e lo stesso vale ovviamente per Abbadon. Va da se che laddove una tecnica di consumo molto elevato può mettere fuori combattimento o anche ammazzare un personaggio giocante, ci vuole ben altro per abbattere una creatura titanica come Abbadon, dunque sebbene questi subisce in pieno gli attacchi di Marshall Lee e di Mustang, ciò ancora non basta a fermarlo. In tutto il drago subisce un danno mentale Medio (Yana), un danno Alto diffuso su tutto il collo della testa principale (Marshall), un danno Alto localizzato sul collo della stessa testa (Mustang). Chi ben comincia...

    Yana`: La tua malia psionica risulta efficace, vincolando la testa principale al tuo incantesimo. L'altra però sbuca dal basso, levandosi in alto e poi puntando dritta su di te, fino a fermarsi ad un palmo dal tuo naso. Ti fissa, pur non avendo occhi con cui guardarti. Il punto del cranio dove i fasci argentati di cui quella testa artificiale è composta sembrano emanare una luce maligna che ti suona familiare, e per un attimo stranamente hai la sensazione di avere a che fare con uno spettro, o un fantasma, oppure una qualche manifestazione che rientra in qualche modo nel tuo particolare "mestiere". Ma un attimo dopo, come a voler contraddire ogni tua sensazione, hai la prova di quanto quel mostro sia dannatamente materiale allorché spalanca le fauci e ti urla in faccia. Sì: questo è il termine più corretto. Ti grida in faccia, ed è una brutta esperienza fatta di timpani messi a dura prova, l'alito che stenderebbe un cavallo e qualche litro di bava di drago che vola un po' dappertutto. La voce da tenore di Abbadon fa strage di vetri alle tue spalle e rischia letteralmente di sradicarti dal suolo e farti volare via per un paio di metri, se non fai qualcosa per impedirlo! Questa azione non è una tecnica offensiva, e a dire il vero non è nemmeno classificabile come un vero e proprio attacco perché... beh, ripeto: dopotutto ti ha solo urlato in faccia.

    R: Assente fino all'11, PNGizzato per necessità (ciò non provoca conseguenze dirette data la natura della quest, come ben specificato fin dall'inizio). In-GDR le sue azioni sono quella di evitare l'attacco fisico di Jester e poi balzare molto distante dalla mischia con Anastasia, mettendo una decina di metri fra se e la fanciulla di mercurio

    Anastasia: Sopra di te sfila il cranio serpentino di Abbadon, e senti il rumore di un intero edificio che viene divelto dal suolo. Dalle spalle ti piovono detriti e veri e propri massi, da cui ti devi difendere (non contano come una tecnica).

    Jester: L'azione nei confronti di Razor è scorretta, trattasi di un countermove: ti sei frapposta malamente fra le sue azioni, attaccandolo prima che questi completi i movimenti del suo turno. Come risultato giudico il tuo calcio nullo, in-GDR considera come se Jester manca vistosamente il bersaglio colpendo a vuoto. L'ombra spaventosa del cranio di Abbadon che tenta di inghiottire il Gaspode ti sorvola e devasta un edificio al suo passaggio: una pioggia di mattoni e massi e ti costringe a mettere da parte i tuoi intenti omicidi nei confronti di R almeno per il tempo strettamente necessario a non farti ammazzare da un masso in pieno cranio. Non si tratta di tecniche.

    Augustus: Posto sbagliato in cui restare imbambolato. Qualche passo più a sinistra era una buona idea, ora come ora ti piove in testa un mattone sufficiente a mandarti a dormire per qualche giorno, e pure un paio di massi che minacciano l'integrità delle tue gambe. Non si tratta di tecniche, ma fanno male comunque.

    Gaspode: E' un drago a due teste. I tuoi compari hanno avuto la brillante idea di bloccarne una, chissà come, ma l'altra è interamente composta di fasci argentei e sta tentando di trasferire il tuo cadavere fin dentro il suo stomaco. Difenditi, altrimenti vieni inghiottito vivo.

    Marshall Lee, Ted Carter: Bei tentativi, ma i vostri attacchi scalfiscono a malapena la bestia. Non sono esattamente passati indosservati: anzitutto l'avete fatta infuriare al punto da spingerla a devastare tutto il quartiere, secondariamente le avete provocato qualche vistosa ammaccatura alla carrozzeria. Adesso però vi piove in testa una casa, tutta intera. Vi trovate precisi nel cono d'ombra dell'edificio raso al suolo dalla seconda testa, che adesso sta tentando di mangiarsi il Gaspode.

    Il prossimo turno è riservato a Drusilia



    Edited by Yomi - 1/7/2015, 17:11
     
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    « Tradimento? Non ricordo di aver giurato fedeltà ad alcuno di voi. »

    Se quel ragazzo aveva un concetto un pò distorto del tradimento, se per lui visitare ed usufruire dei servizi di un paese per poi decidere improvvisamente -come un vigliacco- di passare al servizio di un nemico invasore solo perchè era singolarmente più grosso di lui (ignorando che se Endlos non era ancora caduta in mano a qualche bestia leggendaria -magari- c'era ben altro dietro cui si sarebbe potuto nascondere) era una routine quotidiana, su questo Drusilia non poteva metter bocca. Ognuno, infondo, aveva la propria idea di onore ma -in ogni caso- agli occhi del Presidio Errante restava un nemico perchè tale si era dichiarato.

    Un nemico pericoloso: non che R fosse davvero in grado di tener testa all'Alfiere, ma -per quanto divertente- era finito per farsi marchiare da qualcosa che per i più maliziosi poteva essere una runa di controllo mentale. Alcuni Magistri di Laputa erano in grado di usufruire di quel potere e l'Alfiere aveva avuto modo di osservare personalmente le trasformazioni fisiche e psichiche delle cavie. Per quanto fosse spaventoso, non era nemmeno una pratica eccessivamente strana su Endlos: perfino Bid'daum, ricercato di Laputa, aveva usato uno stratagemma simile per costringere dei barboni a fargli da scudo umano durante la Guerra Civile.
    Ecco perchè lo voleva fuori dai giochi. Ed ecco perchè fu sollevata nel vedere Jester ed Anastasia attaccarlo, dopo aver annuito alla prima ed osservato attentamente la reazione dell'altra.

    ”A tutti gli aviatori. Non attaccate il servitore 001, ancora non ha fatto nessuna mossa, concentrate tutti i vostri attacchi sulla bestia.”

    Ovviamente, però, non tutti erano in grado di cogliere strategie lievemente più fini e lungimiranti dell'agire in base a cosa sarebbe accaduto da lì ai successivi dieci secondi. Ma se la mancanza di intelligenza o lungimiranza non era ancora considerata un peccato, almeno su Laputa, lo era però dare contrordini dettati dal Gran Maestro. Ted avrebbe potuto non condividere, avrebbe potuto semplicemente aiutare il cane, eppure si era permesso di violare una gerarchia necessaria al funzionamento del gruppo dando ordini discordanti e senza alcuna autorità. Per Comandanti quali Khatep, questo sarebbe potuto benissimo risultare un ammutinamento -per il quale c'era la pena di morte- eppure Drusilia pensò solo ad un'ulteriore leggerezza dovuta ad una mente semplice ed a un'educazione militare che faceva acqua da tutte le parti.
    Lanciandogli un'occhiataccia ed imputandosi in parte la colpa per avergli concesso troppo, Drusilia non disse nulla, ma si appuntò mentalmente che sarebbe corsa ai ripari, appena risolto il problema attuale.

    Ed a proposito di imprevisti.
    Una voce femminile e conosciuta proveniente dalle sue spalle finì per distrarla.

    « Scusate un attimo, vi prendo in prestito il vostro Alfiere »

    Ebbe solo il tempo di voltarsi, consapevole di chi avrebbe trovato: una donna in abiti simili a quelli del Presidio Occidentale, la pelle innaturalmente chiara e gli occhi d'ambra. La stessa che aveva incontrato poco tempo prima all'Albero Casa.

    -Tu...

    In uno scatto repentino le avrebbe afferrato la collottola, avvicinandola con uno strattone così da guardarla in faccia.
    Poi, improvvisamente, entrambe scomparvero.

     
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    Numerologia 3: Comunicatività

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    E' ancora intontito dalle visioni spettrali. Barcolla come fosse un mezzo ubriaco, allarga le gambe per cercare il giusto equilibrio ed intanto sente ancora il cuore tamburellare nel petto. Perchè le Divinità Erranti non intervengono? Perchè nessuno interviene?
    A quanto pare dovranno sbrigarsi la questione da soli, ma per fortuna che c'è l'Alfiere a guidarli.
    Stringe i denti e mette a fuoco la situazione. C'è la maga che sembra avere poteri infiniti. C'è il drago. E c'è il fastidioso fatto che quello che la pazza dice, è anche vero. Lo sa.
    La terra trema mentre il lucertolone porta la sua nuova offensiva. Non ha tempo di concentrarsi sugli altri, ma grazie alla comunicazione istantanea con i suoi spiriti li richiama e cede loro una stilla di mana. Gli spiriti, ebbri di potere, dovrebbero condensarsi in una barriera lattiginosa che andrà a frapporsi tra i vari mattoni e la sua figura, ed ovviamente quella dall'Alfiere. Lo scopo ultimo è difendersi dal crollo di mattoni ed evitarsi sia commozioni cerebrali che danni alle gambe.
    Rassicuratoper aver scampato l'offensiva è pronto ad intervenire. Già gli altri son passati alla controffensiva ed ora più che mai vuole dare una mano.
    Peccato che l'apparizione di una creatura e la sparizione successiva dell'Alfiere complichi ancora di più le cose.
    Nonostante i riflessi pronti non è in grado di fare un bel nulla. Dalle movenze, però, le due donne sembravano conoscersi. Forse doveva farsi spiegare meglio tutta la situazione.
    Stringe i pugni, sguardo che danza nei dintorni per accertarsi dello stato di salute dei colleghi ed alla fine decide di prendere in mano la situazione. In realtà non ha il ruolo per farlo, non è nessuno, ma l'Alfiere è stato chiaro quando ha impartito gli ordini.
    Decide di parlare, per ora. La strega si è dimostrata un pozzo senza fondo di energie e non vuole utilizzare il suo mana per offensive potenzialmente a vuoto. Spera solo che gli altri Aviatori riescano a reggere ancora un po'.
    Si fa coraggio ed avanza di un passo verso la Strega. Si schiarisce la voce, ha nuovamente evocato il suo libro, deve distrarla e deve cercare di districare questa matassa.
    Riful
    Decide di chiamarla per nome per catalizzare la sua attenzione. Intanto richiama a sè i suoi spiriti pronto per difendersi. La persona che ha davanti è chiaramente piena di sè e testarda, deve cercare di premere i tasti giusti.
    Io so che dici la verità.
    Io so che, a quanto pare, Laputa fa parte di questa Celentir di cui parli, o almeno un tempo era così.
    Con i miei occhi ho visto quando con il tuo drago ha scardinato delle porte...umh...adamantine ed indistruttibili. Io ti ho vista in una Klemvor diversa, passata o futura.
    Io sento ora la tua potenza, ma più che ora ho avvertito la potenza che hai avuto in passato, quando il tuo corpo ed il colore dei tuoi occhi era differente.

    Gesticola a mò di teatrante e cerca di essere quanto più convincente possibile. Vuole portarla a credere che è la verità quella che dice, anche perchè altrimente come farebbe a sapere quelle cose?
    Proprio perchè ho visto tutte queste cose voglio parlare.
    Non metto in dubbio le tue verità, ma oggi, adesso, Laputa non è più parte di Celentir, credo. Laputa adesso solca i cieli di Endlos dopo aver attraversato il Maelstrom e la donna che era qui fino ad un battito di ciglia fa, è l'Alfiere, massima carica politica e non solo esistente qui. Grazie alla sua Volontà lei ci protegge dai flutti del caos.

    Ancora una breve pausa e poi conclude.
    Le cose sono cambiate, tu sei cambiata, guardati!
    Non puoi mettere a ferro e fuoco Laputa per qualcosa che è accaduto in un passato lontano o in una dimensione parallela.
    Rifletti e, ti prego, desisti. Già troppi hanno versato il loro sangue.

    In realtà c'è la possibilità che questa Celentir sia un sinonimo di Endlos, il che sarebbe un bel problema, ma la cosa gli sembra comunque poco sensata. Altro azzardo è sul cambio di aspetto, magari la maga può mutarlo a suo piacimento, ma la differenza di potere che ha sentito è abissale, questo sostiene la sua tesi.
    Alla fine ha deciso di seguire ancora la via diplomatica, sperando che quello che abbia detto sia sensato. Drusilia lo stava facendo e lui ha preso il suo posto. Spera di sortire qualche effetto, perchè, così a naso ed a detta di Giulietta, il suo spiriti custode, cercare di batterla ad un mero braccio di ferro sarebbe quasi inutile.


    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi
    Mana: 110-5 = 105%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico nel raggio di 30 metri
    Sussurri - Auspex dei legami
    Figlio dei Numeri - Istant Casting
    Figlio dei Numeri - Aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore
    Continuità Spirituale - Casting dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni a discrezione del QM

    Attive
    ۸ Numerologia: 22, la Creazione
    Attraverso lo studio delle pratiche occulte Augustus è divenuto padrone di una strana arte magica che sfrutta contemporaneamente la manipolazione della materia, degli spiriti e della mente.
    Richiamando a sè uno spirito e bisbigliandogli il numero ventidue Augustus è in grado di plasmare lo spirito secondo quelli che sono i dettami associati al numero.
    Ventidue numero della creazione e del materialismo. Lo spirito viene forgiato attraverso i sigilli alchemici e plasmato attraverso la manipolazione mentale al fine di trasferirlo temporaneamente nel piano materiale. Lo spirito che appare come fosse una nebbia lattiginosa può essere plasmato a creare una barriera sferica o rettangolare che possa difendere il suo evocare da eventuali offese di carattere fisico, magico o psionico.
    Tipologia: Attiva (difesa fisica/magica/psionica)
    Consumo: Variabile Basso
    Durata: Un turno

    Scheda: Qui
     
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    Vista dall'alto, la situazione gli risultò ancora peggiore di quel che aveva inizialmente stimato: quando si era allontanato per recarsi di volata all'Albero Casa e procurarsi un grifone con cui lanciarsi in battaglia, Cesare Borgia si era sentito allarmato per la minaccia manifestatasi di punto in bianco sui cieli di Laputa, ma anche curiosamente speranzoso di vedere una nuova alba.

    Certo, conosceva Riful la Strega d'Argento solo attraverso storie e leggende, ma la fama che la voleva una creatura tanto potente quanto instabile non poteva certo essere interamente inventata: il sortilegio che aveva con tanta disinvoltura scagliato su tutta l'Isola sembrava esserne una prova, eppure il Borgia aveva confidato nella forza dell'Esercito Errante...

    Ora che era di ritorno in sella alla sua cavalcatura, il Condottiero non ne era più così sicuro: sotto lo sguardo dei suoi attoniti occhi scuri, Abbadon -il dragone nero al servizio dell'Abominio Psionico- fece la sua apparizione per seminar distruzione nelle vie cittadine, e mentre gli Aviatori tentavano di fermarlo attaccandolo con quello che avevano, l'Alfiere in persona avvicinò la bambina per confrontarla a parole... e il Mercante sentì crescere di pari passo la fiducia nel suo successo e la preoccupazione per la sua incolumità.
    Un timore che non si rivelò infondato.

    « Scusate un attimo, vi prendo in prestito il vostro Alfiere »

    In un istante, accadde l'imprevedibile: una fanciulla in abiti da Presidio Occidentali comparve all'improvviso -sbucando fuori dal nulla-, e allo stesso modo svanì... portando però Drusilia con sé e provocando un'ulteriore incrinatura nella già delicata situazione di equilibrio su cui si ergeva -come un castello di carte- il tentativo di una mediazione pacifica... e minando ancora di più la fragilissima coordinazione con cui gli Aviatori stavano facendo fronte al disordine; fu perciò con un sospiro e tanta amarezza che Cesare si ritrovò a dover far valere la propria autorità, per provare a dare una direzione e una compattezza a quella inconcludente baraonda.

    jpg
    « Ascoltatemi, Difensori di Laputa! »

    Alzando la voce, l'Ufficiale calamitò su di sé l'attenzione delle truppe; l'unica persona che tenne volutamente fuori da quelle adunanza fu il giovane Spiritista -uno dei pochi a star agendo con lungimiranza-, intento a parlamentare con Riful, proseguendo quella che era stata la politica della stessa Drusilia.

    « Dobbiamo concentrare le offensive sul Drago! »
    ribadì, riversando nelle proprie parole tutto il carisma di cui era capace
    « Io cercherò di attirare l'attenzione delle due teste per distrarlo;
    voi approfittatene e cercate un modo per immobilizzargli le zampe! »


    Dopodiché, il giovane dette uno strattone alle redini del grifone e si lanciò -spada in pugno- contro l'attaccatura dei due colli, vibrando un fendente sulle dure scaglie non appena il mostro fu a portata; magari era un po' poco per attirare l'attenzione, ma... lui era un esperto oratore: sapeva come farsi ascoltare. E come far uscire dai gangheri il suo interlocutore.

    « Ehi, lucertolone! »
    apostrofò Abbadon, riprendendo quota e svolazzando intorno alla testa più vicina
    « Prenditela con me! »


    .This is the Way your World Ends ~ Istruzioni
    Augustus - Continua a fare quel che stai facendo: trattare con Riful per cercare di farla ragionare.

    Tutti: Cesare Borgia si è rivolto a tutti i presenti, dandovi l'ordine di adoperarvi per bloccare i movimenti del Drago; il comando corrisponde ad una tecnica psionica di livello Alto per ciascuno, quindi -a meno di difendervi con una regolare tecnica- siete tenuti ad obbedire. :sisi: Per darvi occasione di agire in maniera efficace, l'Ufficiale infastidisce le teste del drago e utilizza una tecnica psionica di livello Medio valida come una provocazione.

     
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    Mentre la figura di Drusilia spariva nel nulla senza lasciarle alcuna risposta la possente creatura nel suo salutare i Lam andò a scontrarsi con un palazzo creando detriti che finirono per mirare la testa di Jester. Con una piroetta, uno scatto e una ruota aggraziata ecco come la fanciulla evitò i massi che minacciavano di spiaccicarla al suolo come una macchietta colorata. La Selvatica digrignò i denti con fare minaccioso mentre i campanelli iniziarono a risuonarle dentro come tanti piccoli allarmi.

    « Ascoltatemi, Difensori di Laputa! »
    Chiamò l’attenzione un uomo appena arrivato sul posto

    « Dobbiamo concentrare le offensive sul Drago! »
    La Strega lo fissò.

    « Io cercherò di attirare l'attenzione delle due teste per distrarlo;
    voi approfittatene e cercate un modo per immobilizzargli le zampe! »


    I lampeggianti continuarono ad accendersi e spegnersi nella mente della Hunter mentre capiva che quello che pareva un onore era un vero e proprio obbligo. Il tipo che aveva appena smesso di parlare ed ora si dirigeva a catturare l’attenzione del Drago aveva appena utilizzato una tecnica psion su di lei, anzi, a giudicare da come anche gli altri si stavano operando, sulla maggior parte di loro. Fu così che, con un po’ di malcontento per quell’ordine, la giovane guitta si ritrovò a correre verso un edificio per poi percorrerlo in orizzontale avvicinandosi all’enorme bestia. Intanto la mano lesta dell’acrobata sfilava due sonagli dall’abito variopinto per poi riempirli di Nen e lanciarli verso la zampa più vicina del bersaglio.
    Il primo gioiello sarebbe detonato ferendo così l’animale, mentre il secondo avrebbe assunto la forma di una specie di rete di rami pronti a friggere con scosse le squame dure.

    Energia: 105%-10%-10%=85%
    Stato fisico: Pelle leggermente scottata a causa del fuoco
    Stato mentale: innervosita

    - Campanello che Macello -
    Quando un campanello viene staccato dal vestito (è attaccato con un bottone) il Giullare lo riempie di Nen. Poi lo lancia e quando il sonaglio tocca un oggetto, o un essere vivente rilascia la sua energia come una piccola bomba. (Consumo Medio)

    La Ragnatela che Lamentela
    La ragnatela che lamentela: Jester lancia un campanello riempiendolo di Nen e questo al contatto col suolo si trasforma in una ragnatela. Essa sarà pronta ad intrappolare chiunque si trovi nel suo raggio d'azione _ovvero 5 metri_ e a donare al fortunato simpatiche scosse elettriche. Durata 2 turni. (Consumo Medio)
     
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