Eredità.

« Senti, mio piccolo macaron colorato... »
Era grottesco. Una grossa palla con un bizzarro abito che ricordava una tovaglia da picnic con un motivo a rombi. Un casco che doveva celare un cranio grosso due volte quello di una persona adulta e una dentatura degna di uno squalo che di tanto in tanto traspariva deformata dal vetro oscurato da motociclista. Non si muoveva eretto, stava sulle quattro zampe come le bestie, i pattini legati alle braccia che trascinavano il resto della mole sferragliante di un corpo che aveva davero poco di umano. La sua voce era bassa, gutturale, distorta dal casco stesso. Le sentinelle non si facevano impressionare per così poco, ma di certo non erano a loro agio ad essere minacciati da una creatura del genere.
« Ti ho già detto che anche noi abbiamo avuto la nostra dose di cadaveri, per oggi. Quindi vuoi farti da parte e mi lasci dare un'occhiata ai vostri bei morti là, oppure vuoi che ti spremo fuori un po' di ketchup...? »
Non era di buon umore, questo era ovvio. Ed era in compagnia, anche se le due figure appollaiate in alto come uccelli da preda non avevano niente a che fare con l'aura ferale emessa da Skinface, il mortale rider con cui si accompagnava il giorno in cui conobbe Drusilia. La ragazzina diafana vista in ologramma se ne stava in piedi su alcuni cavi elettrici a parecchi metri di altezza, fissando la scena con sguardo intelligibile, gli occhi di un rosso profondo scevri di ogni emozione. Come facesse a non flettere nemmeno di un poco quel fragile cablaggio era un mistero, sembrava avere lo stesso peso di una coppia di colombelle poco distanti da lei, anch'esse intente a fissare la scena sottostante di Orm che fronteggiava perentoria il sergente dell'Approdo a capo della pattuglia di soldati. L'ultimo membro del trio se ne stava su di un muretto poco distante, intento a smanettare con un apparecchio elettronico che poteva essere uno di quei minuscoli computer portatili. Anche lui giovanissimo, non aveva affatto l'aria di un rider di prima classe. Sembrava piuttosto uno di quei mocciosi nerd incapaci di uscire dalla propria camera da letto, occhiali alla Harry Potter ed i capelli ordinati e precisi tenuti al loro posto da una quintalata di gel. Abiti normali, soprabito, jeans spaiati e una sciarpa rossa attorno al collo, però aveva le AT ai piedi. E un trio di sacchi scuri come quelli che si usano agli obitori, contenenti quelle che erano indiscutibilmente sagome umane. Sagome umane di ragazzi, per la precisione.

« Ti avverto che io detesto le cose amare, e non mi piace picchiare gli zuccherini come te, però... »
In quel momento sembrò notare del movimento nell'edificio, che ancora esibiva i murales di sangue lasciati dai corpi che i soldati avevano provveduto a tirare giù e riporre con rispetto e cura sotto pietosi teli bianchi. Fece schioccare la lingua, pronto ad aggiungere qualcosa quando si rese conto che... conosceva la figura. Ci fu un guizzo, e i soldati immediatamente imbracciarono le armi pronti a fronteggiare un attacco. Spianarono le armi, ma non sapevano più dove guardare. Lì dove sotto i loro occhi un attimo prima c'era il Re dell'Acqua, ora c'era solo un mucchietto di stracci ed un casco che rimbalzava al suolo come una palla da basket.

« CARAMELLAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!! »
Orm atterrò dritto su Drusilia, dopo un balzo di parecchi metri ed una caduta libera da una distanza che superava l'altezza degli edifici circostanti. Si buttò su di lei come una meteora, una nanerottola di un metro e sessanta con uno striminzito abito di plastica aderente rosa shocking trasformata in un proiettile umano che aveva come obbiettivo abbracciare e spupazzare l'Alfiere di Laputa per non mollarla più.
« Dooooooooooooooove tu finita, mooooooooooooooooolto triste Orm che va a casa di Caramella molte e molte volte e trova tuuuuuuuuuuuuutto distrutto e nessuna Caramella!!! Cattiva, cattiva, cattiva Caramella, pooooooooooovera Orm che resta da sola e niente pasticceria per lei!!! »
I soldati erano sul punto di intervenire, per tipo... i primi cinque decimi di secondo.
Poi non poterono far altro che fissare la scena, non sapendo come interpretare la scena: era un'aggressione, un tentato soffocamento ai danni della più alta carica di Laputa o... che cosa...?

« CARAMELLAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!! »

Bastò una frazione di secondo oltre la soglia -nemmeno il tempo di adeguarsi nuovamente alla luminosità dell'esterno, per quanto non fossero certamente a sud- per ritrovarsi la Regina dell'Acqua addosso, letteralmente. In quegli attimi di panico e confusione, ebbe solo modo di sollevare le braccia, gesticolando ai suoi uomini in modo un pò disconnesso di non attaccare.

« Dooooooooooooooove tu finita » -Ehi, ahi!- « mooooooooooooooooolto triste Orm che va a casa di Caramella molte e molte volte e trova tuuuuuuuuuuuuutto distrutto e nessuna Caramella!!! » -Si, giusto- « Cattiva, cattiva, cattiva Caramella » -Ehi, aspetta... non li!-« pooooooooooovera Orm che resta da sola e niente pasticceria per lei!!! »

E niente, al povero Alfiere ci vollero davvero parecchi minuti, solo per rialzarsi.
Ripreso fiato dagli sbaciucchiamenti vari, alla fine ebbe modo di parlare con cognizione di causa.

-Eh, ah... c-ciao Orm...- sorrise imbarazzata, portandosi una mano al capo con aria colpevole -Hanno buttato giù la mia casa... si. Per un periodo ci sono state persone che speravano fossi dentro, eheh.

Cercò di minimizzare la guerra civile ed i vari tentativi da parte dei concittadini di ucciderla, privarle dei figli, dei soldi, degli aviatori, e forse anche della dignità... ma non era in effetti affare dei Riders, nè centrava molto con la situazione.

-Ora vivo nel castello in cima, il Mastio: quello pieno di soldati.

Detto ciò, cercò di spazzare via la polvere dagli abiti, causa la rovinosa caduta di poco prima.

-Sono qui perchè le Sentinelle hanno trovato queste persone sfigurate... e il tuo amico Black mi ha detto che non è un caso isolato- spiegò, citando l'albino nella speranza di non metterlo nei guai -So di non essere un'autorità per voi e che forse non è affar mio ma... c'è qualcosa che posso fare per aiutarvi a fermare questa piaga? Sono pur sempre assassini, non posso fingere di non vederli.

« Oh... »
Tolto il "guscio", ciò che restava era semplicemente... Orm. Svitata ben al di sopra della media dei Riders, mollò Drusilia giusto il tempo per permetterle di rassettarsi i vestiti e rimettersi sulle due gambe, poi si riattaccò di nuovo a lei fornendole una nuova, meravigliosa collana umana.
« Perché tu mai venuta a vivere in Tropaion con Orm! Avresti dovuto, lì aria è buona, c'è buona compagnia, Mikan cucina bene e ci sono tanti tanti tanti dolci. Lì se qualcuno di sconosciuto prova a entrare per fare del male alla mia Caramella, Kaede lo riduce a ciotola di ramen tagliato a striscie sottilissime. »
Indicò la ragazzina albina sospesa per aria.
« Lei nuovo Re delle Corna, è caramella mooooolto dolce, poi ti presento lei. »
Ci mise un po' a notare Black Burn, e quando lo fece la sua espressione non fu proprio di gioia.
« Tu resti digiuno per qualche tempo, ti va? Com'è che tutto sudato, stai? »
Dalle spalle di Drusilia, Black Burn deterse la fronte imperlata di sudore per la quantità di flessioni e piegamenti che aveva appena sostenuto, sistemando al contempo il lungo soprabito bianco mentre ricomponeva la complessa maschera bianca.

« Ovviamente mi stavo dando da fare, come l'illustre Alfiere qui presente può confermare. Infatti, al contrario di quanto una malpensante come te potrebbe pensare, ho trascorso larga parte della giornata pattugliando la zona in cerca di indizi o tracce, non trovandone alcune. Anche questa volta, i Cacciatori di Teste si sono rivelati abilissimi nel nascondere le tracce. »
« Buuuuuuh, non credo ad una parola. Sarai rimasto tuuuuuuuuuuuutto il tempo chiuso da qualche parte a bere come al solito. Caramella...? »
La guardò come a voler chiedere conferma, e a quel punto era compito di Drusilia scegliere se coprire Black Burn o condannarlo ad un digiuno forzato. In ogni caso, Orm tornò a rivolgersi a Drusilia, anche perché l'argomento Black Burn era di scarso interesse per lei.
« Perché tu Alfiere? Portare stendardi moooooooooolto faticoso, rovina mani, già! E poi capoccia di voialtri borioso e antipatico, oltre che brutto e verde. Lui venuto a Messa di Diluvi dieci anni fa e dice tutti rider cocciuti e stupidi e poi mai più tornato! E invece di discutere con alti capi di guai e problemi se ne sta chiuso su sua isola senza mai tirare fuori suo brutto naso adunco! Orm fa fatica immane per convincere Crazy Apple a partecipare a Messa di Diluvi anche se Sleeping Forest non vuole, ci riesce una, due, tre e quattro volte, ma brutto nano verde mai si fa vivo! E tre anni fa c'era chi voleva dieci teste di Abusivi per ogni cioccolatino morto ammazzato, prima che si capisse che non eravate voi a spiaccicare teste di cioccolatini, sì! »
Smanacciò rivolto al quarto ed ultimo elemento della sua allegra comitiva di pazzi a rotelle: il ragazzino con la faccia affondata dietro lo schermo di un tablet portatile.
« A proposito, tu può far vedere vostri morti a Dekoppa, sì? Così lui da anche un po' senso a sua esistenza. Lui utile come vibratore extra lusso come regalo di compleanno a nonnina novantenne, serve solo a robe come questa di esaminare, guardare, capire cose. Orm pensa che grande pasticcere non ha bisogno di consultare libro di ricette ogni istante di sua vita, ma Kilik non era daccordo e fatto entrare lui in squadra anche se pattina come se stitico. »

« Ignoro gli insulti per amore di quieto vivere. »
Ribatté in tono piccato il ragazzo.
« Io però ho un nome ed un cognome. »
Sistemò la montatura degli occhiali, e tornò pacificamente a smanettare con il pc.
« Mi chiamo Kazuya Idetora. E come torno a ripetere, stiamo sprecando tempo. Quattro persone sono uscite dal Big Bird, sede centrale di Genesis. Eppure abbiamo trovato solo tre corpi! Dovremmo cercare quella ragazza, invece di star qui a perderci in chiacchere! »

« Buuuuuuh, non credo ad una parola. Sarai rimasto tuuuuuuuuuuuutto il tempo chiuso da qualche parte a bere come al solito. Caramella...? »

Panico.
Dire la verità e non farlo mangiare o mentire e salvarlo.

-E' un bravo ragazzo, Orm. Tiene davvero al suo lavoro e mi ha aiutata molto a comprendere la situazione. Se non fosse stato per lui non ci saremmo nemmeno incontrate.

Ecco, meglio.

A quel punto Orm si lanciò in una spiegazione molto fantasiosa, metaforica e come al solito difficilissima da comprendere riguardo la situazione politica e la loro missione. Vi fu anche una presentazione sommaria dei membri del gruppo e qualche esclamazione per cui a Drusilia fu chiaro che Orm non avesse capito cosa fosse un Alfiere.



-No, ecco... innanzitutto... io non porto gli stendardi, no- gesticolò, cercando di farsi capire -Raylek è... andato. Non c'è più.

Ne seguì un attimo di silenzio e, nonostante li avesse di spalle, Drusilia finì per percepire gli animi dei suoi soldati. Nonostante tutto quel goblin era molto amato, in particolar modo dalle Sentinelle.

-A Laputa volevano uccidermi perchè si doveva decidere chi lo sostituisse e... ho vinto io. Quindi sono io il... ehm... "capoccia" degli Abusivi ora.

E con quello aveva detto tutto.
In realtà, per qualche strana ragione, si sentì profondamente a disagio nel dirlo.

-Comunque si, potete fare le vostre indagini- comunicò infine, cercando di cambiare discorso -Ma... una curiosità. In che senso non ha più partecipato? E a cosa esattamente? Non ne so nulla.

« La messa dei Diluvi. »
Ripeté Orm, scandendo bene le parole perché fossero chiare.
Poi scoccò un'occhiata a Black Burn tentando di incenerirlo ad occhiatacce, ma la cosa non funzionò e l'uomo si atteggiò per qualche attimo a vincitore dello scontro dato che l'Alfiere aveva indirettamente confermato la sua versione ed aveva le "prove" del suo essersi dato da fare tutta la giornata, sotto forma della secchiata di sudore che aveva addosso frutto di serie su serie di addominali improvvisate poch'anzi sotto lo sguardo di Drusilia. In ogni caso tenerselo amico era stata una buona idea, dato che le sue spiegazioni era decisamente più cristalline di quelle della Regina dell'Acqua:

« Prima di occupare la Foresta, che voi chiamate Klemvor, eravamo insediati in un posto situato a nord-ovest, nel profondo Undarm. E' una "Foresta" di nome e di fatto, la vegetazione copre gli edifici e nelle strade scorre acqua. Durante la stagione delle piogge i fiumi si ingrossano ed i feroci coccodrilli Nar escono dalle loro tane per deporre le uova, diventando aggressivi e territoriali. Per evitare che troppa gente si ammazzasse durante questo periodo decidemmo di indire un periodo di non belligeranza e di cooperazione fra i team. Durante questo periodo, che noi chiamiamo la Messa dei Diluvi, tradizionalmente tutti i capi maggiori si radunano per discutere dei problemi inerenti la "Foresta" e per risolvere le faide prima che finiscano male. »
Orm fece una faccia scocciata. Voleva essere lei a spiegare la cosa, invece le toccava lasciar fare a B-B. Nel frattempo Dekoppa era sceso dal muretto e si era messo ad esaminare uno dei corpi, di lui si potevano udire versi disgustati ed il ticchettio dei tasti del pc portatile che si portava appresso.
« Dieci anni fa, con molta fatica, la "Rondine Migratoria", Simca, riuscì ad espandere il numero di seggi presenti alla Messa dei Diluvi, che originariamente erano otto. Con un espediente permise a dei suoi oppositori di avere voce in capitolo durante la cerimonia, ma al contempo garantì agli Abusivi l'accesso. Il vostro brutto e non compianto goblin si presentò con alcuni suoi compari e gli vennero assegnate delle guide e delle guardie del corpo, tuttavia... non andrò proprio come previsto. Venne organizzata una battle contro le "bestie", cui parteciparono rappresentanti delle varie fazioni della Foresta, fra cui Genesis stesso, gli Indipendenti, perfino Sleeping Forest inviò due dei suoi "Re". Agli Abusivi fu concesso l'onore di prendere il ruolo importantissimo del "Panther" nel team creato, ma come ovvio ci furono delle incomprensioni. La Rondine sperava in un miracolo, invece gli Abusivi tentarono addirittura di interrompere la battle con la forza e per poco non si arrivò alle mani! Simca stessa ne rimase delusa, e da allora non ha più potuto fare altri sforzi per cercare il dialogo. Quella che lei chiama "l'integrazione" fra rider ed Abusivi. Oltretutto il vostro goblin non si fece più vivo, naturalmente la cosa è stata interpretata come un insulto. Due anni dopo l'evento una delegazione si fece viva all'Approdo ma venne praticamente cacciata via. Lasciarono un murales su di un edificio di fronte all'approdo affinché avessero memoria della Messa dei Diluvi, ma appena il giorno dopo venne cancellato malamente, credo che quell'atto venne interpretato come un rifiuto piuttosto deciso... »
Mentre Black Burn parlava, da qualche parte, fra le sentinelle, c'erano uno smilzo ed un tarchiato che rabbrividirono ripensando ad un'intera giornata trascorsa affrescando i muri di un palazzo...

-Capisco- si trovò a sussurrare, quasi fosse un pensiero ad alta voce -Purtroppo non posso rendere conto dell'operato del mio predecessore nè capire le ragioni che lo hanno guidato. Non posso nemmeno restituirvi gli anni persi, e me ne dispiaccio.

Abbassò il capo, sconsolata.
Certo, da un lato poteva vagamente comprendere i problemi di integrazione, soprattutto considerando le diversità abissali che intercorrevano fra loro e soprattutto l'età. A ben pensarci, a quei tempi a comandare erano Raylek e Dorian, che giovani sicuro non erano. Forse era presente anche Khatep. Una mummia di seimila anni.
Di bene in meglio, insomma.



-Però sia chiaro che ora l'Alfiere sono io, ed intendo fare un cambio di rotta. Anche perchè, in quella missione, uno dei due laputensi che avevano messo in gioco la vita ero proprio io.

Specificò molto bene quelle parole, calcandole con il tono della voce.
Non aveva mai apprezzato quella missione, ad esser sincera, soprattutto perchè Raylek non le aveva spiegato assolutamente nulla, narcotizzandola con la certezza che sarebbero stati seguiti e monitorati, cosa che non era mai accaduta. Si era anche trascinata per chilometri il corpo svenuto di Valiant, l'altro laputense che oltretutto sperava di sezionarla alla prima occasione, quindi -con quella confessione- sperava di essersi creata almeno un minimo di credibilità ai loro occhi, per quelli che dovevano essere i loro valori.
Con Orm era successo.

-A breve dovrebbe esserci la stagione delle piogge, giusto?- domandò infine, anche se si trattava di pura retorica -gli Abusivi parteciperanno alla Messa dei Diluvi, e riprenderanno il percorso d'integrazione voluto dalla Rondine Migratoria. Lì discuteremo il da farsi e vi aiuteremo a risolvere questa brutta situazione in cambio di un pò di tranquillità e... meno graffiti osceni.

Qualora qualcuno dei soldati avesse tentato di commentare, un fulmine avrebbe attraversato il cielo, coprendo la loro voce con un tuono assordante. Si trattava di un ordine, e quando la Dama del Vento faceva oscurare il cielo, perfino il più pavido dei suoi soldati finiva per ammutolirsi, spaventato.

-Orm... verrai anche tu?

« Alfiere! Non vorrà di certo... »
Del tutto privo di preavviso, un fulmine squarciò il cielo facendo perdere la voglia di discutere al soldato che aveva tentato di frapporsi nella discussione e facendo sì che all'unisono i quattro rider alzassero gli occhi al cielo scrutando con un misto di soddisfazione e preoccupazione il cielo plumbeo sopra Klemvor.
« Certo che verrò. Se lo chiede cioccolatino, Orm non si tira indietro. Adesso Orm spedisce a calci Bi-Bi ad annunciare che venite, così vi faccio preparare comitato di benvenuto, cronachisti e stendardi. Certo, Orm farà moooooolta fatica a convincere Crazy Apple, ma se c'è Ciocciolatino allora bisogna andare. A proposito... »
Le brillavano gli occhi e aveva un rivolo di bava al lato della bocca aperta nella parodia di un sorriso da predatore, i canini ipersviluppati che sporgevano dalle labbra sottili e fameliche.
« Cioccolatino promesso di portare in pasticceria, sì??? Trascorso mooooooooolto tempo, ma Orm mica dimentica ♥ »

« E comunque, come torno a ripetere, qui è uno spreco di tempo. E a dirla tutta, odio i cadaveri. Bleah! »
Kazuya Idetora si issò in piedi, sistemandosi la sciarpa che era ricaduta sul soprabito scuro. Sistemò la montatura degli occhiali e tornò a rivolgersi a Drusilia.
« Come torno a ripetere, in quanto Storm Riders noi non accettiamo la disposizione politica del semipiano che vede questa cerchia di capi che si autodefiniscono "Alfieri" a capo dei quattro punti cardinali, la capitale del Pentauron e questa vostra città volante, che chiamate Laputa. Come torno a ripetere, in pratica, non riconosciamo la vostra autorità di capi, ma vi rispettiamo come comandanti di eserciti e guide di popoli, quindi... In pratica, questa è roba che va oltre la scienza. Posso darmi da fare per ore anche con strumenti migliori, ma non credo ci capirò mai niente. Sarebbe meglio se affidaste le ricerche a qualcuna delle vostre autorità competenti in materia di magia e stregoneria, che avrebbe pane per i suoi denti. »
« Orm a volte vorrebbe fare un buco nella fronte ampia di Dekoppa per vedere se togliendo un po' di cervello magari inizia a diventare comprensibile quando parla. In pratica che ha detto...? »
Disse il bue all'asino...
Kazuya sospirò, infastidito.
« In pratica, come torno a ripetere... »
Disse per l'ennesima volta:
« Si tratta di magia. Gli inafferrabili "Cacciatori di Teste" che infestano questa nostra Foresta e danno la caccia tanto alle Tribù della Tempesta tanto quanto agli Abusivi che vi transitano... dispongono di mezzi che trascendono capacità umane e tecnologia. Ma io torno a ripetere che c'è un superstite, da qualche parte. »
Girò il tablet e mostrò la foto di una ragazza di età appaente sedici-diciassette anni al massimo, corpo snello, capelli scuri e lunghi, viso corrucciato e una spada di legno fra le mani.
« Questa è Ari Takeuchi, diciotto anni, rider di classe "A", possiede con se una delle sette Icone del Senzacorona delle Zanne, un rider di prim'ordine. Scomparsa circa quarantotto ore fa assieme a tutto il suo team, abbiamo trovato tracce di lei. Devono averla ferita, e gettata per almeno quattro piani di palazzo! »
« Sarà morta, no? Quattro piani di palazzo... »
« E' un Gravity Children. I Grachild non crepano per una caduta di poche decine di metri! »

« Dekoppa fa tutto il razionale, poi quando si tratta di signorine con un bel faccino sempre spegne il cervello. »
Lo biasimò Orm, in tono cinico.
« Noi chiama loro Cacciatori di Teste perché prendono trofei. L'avranno presa con se per usarla come giocattolo, trascorso troppo tempo ormai. Sarà morta, o se non è morta anche se la trovassimo sicuramente non avrà piacere di continuare a vivere. Storia già vista: maniaci ammazzano gente, squartano, fanno festa con loro facce, spargono ovunque frattaglie. Poi all'improvviso rapiscono qualcuno, e quel qualcuno guarda caso è ragazzina carina con un bel corpicino. Storia vecchia. Dimentica lei, anche se riuscissimo per miracolo di trovarla, finiremmo con il fare mosse azzardate ed i cadaveri aumentano. »
E concluse, in tono tetro:
« Se provi rabbia per la sua sorte, allora pensa a vendicarla. »
La tensione fra i due salì al punto che, per un lungo istante, Drusilia ebbe la certezza che il ragazzo stava per aggredire la Regina dell'Acqua...

Fortunatamente, avere casualmente un Re dalla propria parte era un vantaggio notevole, soprattutto ora che erano diminuiti come numero; non ci volle molto per organizzare la cosa, ed Orm si offrì di occuparsi di tutto. Fantastico: da perfetta sconosciuta com'era, aveva certamente bisogno di un aiuto dall'interno.

« Cioccolatino promesso di portare in pasticceria, sì??? Trascorso mooooooooolto tempo, ma Orm mica dimentica ♥ »

Un brivido le attraversò la schiena, ma si limitò a sorridere.
Intanto lanciò un'occhiata ai soldati, sperando non se la prendessero troppo: quelli su Laputa la conoscevano benissimo ed erano abituati alle stranezze, consapevoli di quanto il loro Alfiere fosse lungimirante nei modi più impensabili. Per le Sentinelle, tenute più lontano, rimaneva solo la fiducia in un condottiero che, fino ad allora, era rimasto imbattuto.
Un condottiero che aveva vinto la corona -sia chiaro- senza che loro scendessero in campo.

-Avviserò il Magisterium di questa problematica, grazie del consiglio- disse semplicemente al ragazzino, in un tentativo di stemperare le occhiatacce -Purtroppo, però, la carica di Alfiere è riconosciuta in molte zone e questo non è il mio territorio: se spingessi il mio esercito troppo oltre senza un motivo evidente rischierei un attacco perchè gli altri Alfieri penserebbero ad un'invasione.

La spiegazione fu razionale e molto ben pensata, così che il giovanotto comprendesse.

-Quindi, se ci capiterà di vedere questa ragazzina nei nostri territori, saremo felici di avvisarvi. Non posso tuttavia permettermi di usare le mie truppe per questa ricerca.

Sospirò, retrocedendo nuovamente verso i suoi soldati.

-In ogni caso, credo sia tutto: cercherò vecchi documenti riguardanti questi incontri e vedrò di istruirmi. Intanto chiedo a voi come ai miei soldati di non disturbare il lavoro degli altri. Non per concordato ma per semplice educazione: ci sono altre priorità, non ha senso farsi i dispetti.

In caso di consenso, li avrebbe salutati con garbo.
Poi sarebbe tornata a casa.

« La scelta di abbandonarla è vostra. Io non mi ripeterò ancora. »
Dice il giovane "Re", spegnendo il tablet con un gesto secco e allontanandosi dal gruppo, salvo poi scattare via con un balzo e sparire oltre un edificio. Di lì a poco la ragazzina bianca, che per tutto il tempo non aveva spiccicato parola, atterrò sul posto, si issò sulle spalle i tre pesanti sacchi neri contenenti i corpi -sostenendone la mole senza batter ciglio- e lo seguì dopo una breve occhiata rivolta a Drusilia.
Orm invece rimase, anche se scoccò un'occhiata laddove i sui due compagni erano scomparsi.

« Bene. Questo significa che dovrò tornare strisciando dalla Rondine, eh...? Non sarà niente di piacevole... »
Black Burn sospirò e fece per andarsene via, ma non fece due passi che Orm lo abbrancò dolorosamente per la maschera.
« Ahi, ahi, i capelli, i capel... »

« Tu vede di mandare messaggio, subito e senza attendere, vuoi??? »
La Regina dell'Acqua a momenti dava l'impressione di voler strangolare l'uomo.
« Devi dire a tutti che gli Abusivi vengono alla Messa. Devi dire di mandare Cronachisti in pompa magna, stendardi, un team superbellico che fa da guida e tutto il resto. Se tu mette in pasticci Caramella io metto in pasticci te. Pasticci mooooooooooooolto amari a forma di "bestie" con lame bene affilate giù in fossa profonda quanto inferno stesso, intesi? Io giuro che tu diventa ketchup per niente dolce, se tu dimentica quello che deve fare. »

E così si congedarono, la pattuglia di soldati diretta verso l'approdo con i corpi avvolti in lenzuoli bianchi su barelle di fortuna, Orm diretta al Tropaion, quartier generale di Sleeping Forest, ed infine Black Burn che invece si voltò verso la sagoma opulenta dell'enorme stadio che è la sede centrale di Genesis ed il cuore pulsante di tutta la società delle Tribù della Tempesta: il Big Bird, laddove di lì a pochi giorni si sarebbe svolta la Messa delle Acque...