Giorni di pioggia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Deneb Eilean
     
    .

    User deleted


    Piove.
    Il cielo s’intravede a malapena tra questi palazzi mastodontici.
    Ieri, dalle montagne che si affacciano sulla piana del Pentauron, ho ammirato la giungla urbana che si perde ben oltre la linea dell’orizzonte. Durante le fiere primaverili nella vallata avevo sentito parlare del Presidio Centrale, ma non avrei mai immaginato che potesse essere così sconfinato. Penso di essere rimasta attonita per almeno una decina di minuti ad ammirare l’alba che definiva i contorni dello Stato delle Cento Torri.

    Alla dogana mi hanno detto che stavo entrando ad Altatorre. Un nome senza dubbio azzeccato per questa città. Ovunque mi volti vedo soltanto palazzi di marmo talmente alti da indurre un senso di vertigine. Credo che l’intera popolazione del mio paesino potrebbe vivere comodamente in una di queste torri dorate. Ce ne sono talmente tante di queste torri che perdo in fretta la percezione di quante persone abitino questa frazione del Pentauron. Le strade sono abbastanza affollate, nonostante la pioggia. I passanti mi squadrano dall’alto in basso mentre mi aggiro in cerca d’indicazioni. Con la mia vecchia mantella bruna sono totalmente fuori posto in questa sfilata di abiti sfarzosi. Alle dita di dame e signori ho visto degli anelli che non potrei permettermi nemmeno fra mille anni.

    Li ignoro per quanto possibile e tiro dritto.

    La meraviglia è stata sostituita in fretta da un senso d’inadeguatezza.
    Cosa ci faccio qui? Sono partita dopo quello che è successo quella maledetta notte. Ero troppo scossa per ragionare, soltanto ora ho realizzato quanto sono lontana da casa. Non solo in termini di miglia, sono proprio in un altro mondo, dove la vita è profondamente diversa da come la conosco io. Cosa pensavo di trovare lasciandomi tutto alle spalle?
    Sia qui che nella vallata, io non ho futuro…

    La stanchezza mi schiaccia e acuisce la mia depressione. È quasi sera e sto cercando un albergo, un posto per ripararmi dalla pioggia, sperando che non costi un occhio della testa. La ricerca si fa estenuante, ma finalmente adocchio un posto dall’aspetto dignitoso, non particolarmente ricercato o lussuoso. Mi rifugio nell’atrio, abbassando il cappuccio inzuppato e appoggiando a terra la sacca con le mie cose. Sciolgo i capelli e mi guardo intorno: chiederò al responsabile se c’è posto per la notte. Se sono fortunata, forse riuscirò anche a cenare decentemente.

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    You say I'm changing?
    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


    Group
    Member
    Posts
    11,292

    Status
    Offline

    Facciamo il punto della situazione.
    Uno: sono un vampiro psichico. Non conosco ancora appieno la portata dei miei poteri, ma penso di essere discretamente potente.
    Posso assorbire la vitalità di ciò che mangio e utilizzarla per potenziare il mio fisico. Penso di essere immortale - o almeno eternamente giovane - finché continuo a nutrirmi, e sono anche in grado di leggere i ricordi di quel che ho nello stomaco. Oltretutto, essendo poteri a base energetica, penso mi basterà continuare a nutrirmi per farli crescere. Non male!
    Due: sono discreatamente ricco. Unendo i miei risparmi a quelli di Dan, abbiamo messo su un buon gruzzolo. Per qualche mese posso giocare a fare il turista, senza preoccuparmi del lavoro.
    Tre: ho un furetto in testa. È bianco.
    Daniel ha detto che non me lo posso mangiare.

    Nuovo mondo, nuovi poteri, nuova storia. Dove iniziare? So di voler andare a Nord per recuperare la fottuta spada, e poi... Poi boh. Fare cose fighe con la spada figa, immagino. Visitare bei posti, vivere nuove avventure, scopare.
    Temo di aver obiettivi di vita orribilmente vaghi, al momento. A meno di non voler definire "diventare Dio" un obiettivo serio, ma io eviterei.
    È per questo che sono seduto in una locanda a caso, con un pacco di libri su Endlos davanti a me - guide turistiche, bestiari, itinerari di viaggio.
    Sto pianificando et ponderando. Ho bisogno di uno scopo nella vita.
    Però mi accontento anche di un'affascinante sconosciuta, per ora.

    Non si vorrebbe sedere con me, ne sono certo: ha l'aria di chi vuole essere lasciata sola. Ma la locanda è affollata a causa del maltempo, e non le rimane altra scelta oltre al mio tavolo.
    La vedo gironzolarmi davanti, indecisa sul da farsi. Contatto umano forzato, o restare in piedi? Credo che mi stia osservando, cercando di capire se sembro una persona rompiscatole.
    Alzo lo sguardo dal libro e le sorrido.

    «Ciao. Aspetta, ti libero il tavolo.» le dico, impilando libri e cartine.
    Le faccio cenno di accomodarsi; prendo l'iniziativa. Non voglio romperle le scatole, voglio solo essere gentile - sembra avere un gran bisogno di una sedia e un pasto caldo, il pulcino bagnato.
    Forse mi fa tenerezza perché i suoi capelli mi ricordano quelli di Alyah.
    (Un nome. Una stilettata al cuore.)

    «Vuoi qualcosa per asciugarti?»
    Istintivamente, affondo le dita tra il pelo morbido del furetto. Non sarebbe male come asciugamano...
     
    Top
    .
  3. Deneb Eilean
     
    .

    User deleted


    Dopo aver scoperto di poter pernottare, ho lasciato appesa la mantella e sono andata a cercare un bagno. Ho fatto il possibile per asciugarmi e rendermi almeno presentabile. Ho fame, sono sfinita e sento un forte prurito alle mani, accompagnato da un disagio molto familiare. Ho trattenuto la lancia dal materializzarsi per tutto il pomeriggio, non potevo girare armata. Sento di essere quasi al limite. Devo mangiare in fretta e ritirarmi nella mia stanza.

    La sala da pranzo è affollata. Mi guardo intorno ma non trovo nessun posto a sedere. Forse in quel tavolo là in fondo resta ancora dello spazio, ma è monopolizzato da un uomo che sta leggendo un sacco di scartoffie. A volte vorrei essere nata più rude di quel che sono. In quel caso avrei la faccia tosta di dirgli che se vuole studiare potrebbe cercarsi una biblioteca, non una mensa. Invece resto in silenzio, un po’ imbarazzata e soprattutto indecisa.

    Sembra essersi accorto di me. Sta facendo ordine sul tavolo, sorridendo gentilmente. Non mi disturba che mi abbia dato subito del “tu”: vengo dalla campagna, dove tutti sono un po’ rustici e non si fanno molte cerimonie con gli sconosciuti.

    « Grazie. »

    Rispondo con un certo sollievo mentre mi accomodo. Solo adesso mi accorgo che quello che ha in testa non è un colbacco ma un animaletto vivo. Cosa, mi sta offrendo quel furetto per asciugarmi?

    « N-no, grazie, sono già abbastanza asciutta. »

    Sollevo leggermente le mani mentre rifiuto. Mi sembra un tipo un po’ eccentrico, ma non in senso negativo. Non faccio a meno di notare che i suoi capelli chiari devono essere lunghi almeno quanto i miei. Non mi capita spesso di vedere uomini con delle chiome così voluminose.

    Sarei ben felice di fare conversazione, normalmente non avrei problemi, ma questa sera non mi sento proprio in vena. La pressione invisibile della lancia, che scalpita per prendere forma, mi distrae da tutto il resto. Devo ordinare qualcosa, un brodo di verdure e uno spezzatino di carne andranno bene. Riesco soltanto a pensare alla figura che farei se cedessi e tirassi fuori un’arma in una sala da pranzo. Non so bene come funzionino le cose qui, ma nel peggiore dei casi potrebbero anche sbattermi fuori. Perfino arrestarmi, forse?

    Non voglio scoprirlo.
    Devo resistere.

     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    You say I'm changing?
    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


    Group
    Member
    Posts
    11,292

    Status
    Offline

    La sto fissando, sì, ma giuro che non le sto guardando le poppe. È che non mi sembra avere una bella cera; è pallida, bagnaticcia e incredibilmente tesa, come se avesse dei crampi ma non volesse mostrare di star soffrendo.
    Possibili diagnosi: crampi mestruali, agitazione per qualche evento appena passato, è agorafobica e la taverna le mette ansia, influenza... Le possibilità sono davvero troppo ampie.
    Poggio una mano sul tavolo e mi tiro su, sventolando la sinistra per richiamare l'attenzione di un cameriere.
    (Dovrei limarmi le unghie, ora che le noto. Crescono a una velocità spaventosa, e sono appuntite.)
    Lei ordina un brodo di verdure e uno spezzatino di carne. Io invece prendo una bistecca cruda, ignorando la vocina nella testa che ciancia di salute, verdure e vitamine.

    Torno seduto e penso che dovrei farmi i cazzi miei, ma dubito di esserne capace.
    Lei non sembra voler essere aiutata, ma... Ciò non significa che non abbia bisogno di aiuto. Non si abbandona una signorina in difficoltà, non è cavalleresco.
    «Hey, ti senti bene?» le chiedo, inclinando la testolina.
    Deglutisco, prima di pronunciare la Frase Magica. È qualcosa che odio dire, che non mi definisce appieno, ma può tornare utile in queste situazioni.
    «Sono un dottore. Posso fare qualcosa per te?»
     
    Top
    .
  5. Deneb Eilean
     
    .

    User deleted


    Ordiniamo entrambi, e il mio commensale si mostra molto apprensivo nei miei confronti. È una persone gentile, non credo che abbia qualche secondo fine. Dev’essere vero che è un dottore: è riuscito a intuire il mio malessere con poche occhiate. Ma posso davvero dirgli come stanno le cose?

    « Credo di no. Sono stanca per il viaggio e… beh, è anche un effetto collaterale di un oggetto che porto con me. Mi basterà dormire un po’ e passerà tutto. Ci sono abituata. »

    Cerco di tranquillizzarlo, anche se sono io quella che ne avrebbe bisogno. Dicendogli la verità dovrebbe far pace col suo animo cavalleresco e il suo codice deontologico.

    « Che tipo di dottore sei? »

    Sono un po’ curiosa, visto che ad una prima occhiata nessuno potrebbe indovinare la sua professione.
    Quando finalmente arriva il piatto che ho ordinato mi ci fiondo senza fare troppi complimenti. La zuppa mi scalda il petto, il sapore mi aiuta a distendere i nervi. Sento che stasera riuscirò a resistere.

    Ma domani cosa farò? Riprenderò a viaggiare senza meta, attraversando in lungo e in largo tutto il mondo? Tutti quei posti splendidi e quelle culture esotiche… avrei voluto vederli con lui. Da sola non ha senso vivere. Non voglio combattere per sopravvivere. Non voglio trascinarmi fino alla fine dei miei giorni con questo vuoto dentro di me. Devo portare il peso di questa lancia, ma soprattutto di tutti i ricordi felici che non torneranno mai più indietro.

    È questa la vera maledizione.
    E io… io non ce la faccio più.

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    You say I'm changing?
    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


    Group
    Member
    Posts
    11,292

    Status
    Offline

    Inarco un sopracciglio. Problemi per colpa di un oggetto? Dev'essere maledetto. Forse risucchia la sua energia vitale, o provoca dolori costanti. Ma finché ne conosce le sue proprietà e come gestirle, immagino di non dover fare l'infermierina apprensiva.
    Non sembra preoccupata - o forse non vuole preoccupare me. Evitare di comunicarmi notizie tipo "sai, in realtà potrei trasformarmi in un lupo mannaro da un momento all'altro."
    Oh well. Nel peggiore dei casi, la mangerò.

    «Sono stato primario nell'ospedale di un'accademia militare multidimensionale. Principalmente lavoravo in traumatologia, ma ho visto casi di ogni genere: gente a cui spuntavano corna all'improvviso, malattie sconosciute che trasformavano la gente in pietra, sfigati che cadevano in un portale per sbaglio e scoprivano che qualche elemento estremamente comune nel nostro mondo -tipo l'ossigeno- per loro era velenoso...»
    Sì, sto chiaccherando un sacco. Non che mi piaccia vantarmi (non è vero, mi piace), sto solo cercando di tenerla impegnata.
    Se ascolta me, forse non penserà ai suoi problemi.
    «Ma soprattutto mi interessa la neurologia. Manipolazione della mente, esplorazione dei ricordi e cose così.» agito la forchetta. Sì, sto mangiando con forchetta e coltello, da brava personcina civilizzata. Ho detto di essere un dottore rassicurante, non mi pare il caso di mangiare della carne cruda a mani nude come se fossi un serial killer.
    «Però è molto complesso per me: vengo da una Dimensione scientificamente arretrata, dalle mie parti questo campo di studi nemmeno esiste. Da me se sei pazzo ti tagliano a pezzetti il cervello finché non smetti di dare fastidio, semplicemente.» mi batto l'indice sulla tempia e faccio brutte smorfie. Sono un folle lobotomizzato con l'espressione vacua, blaaargh!

    I lati positivi dell'aver vissuto tre volte la stessa vita? I traumi perdono efficacia, con la ripetizione.
    Non ho nemmeno più paura degli elettroshock.
     
    Top
    .
  7. Deneb Eilean
     
    .

    User deleted


    Accademia militare… multidimensionale? Intende un posto fuori da Endlos?
    Involontariamente mi faccio più tesa. Se ho capito bene, lui è un Naufrago. Dove io sono cresciuta si parla di naufraghi dimensionali quasi unicamente nelle storie per spaventare i bambini. Mostri caduti dal cielo, strappati da altre dimensioni e giunti nel nostro mondo con l’unico fine di devastare ogni cosa. Al mio paesino era passato un divulgatore che ne aveva parlato in questi termini, discostandosi però dall’ambito delle favole e affrontando questioni politiche piuttosto serie. Aveva detto di far parte di un gruppo… Signa Infero, forse? Non ricordo bene, è passato qualche anno.

    Tra una forchettata e l’altra lui continua a raccontarmi di cose che per me sfiorano l’assurdo. È davvero possibile viaggiare da un mondo all’altro e leggere nella testa delle persone? Quando inizia a fare delle smorfie buffe mi scappa una risatina. Sono sul punto di buttar lì una frase fuori luogo - “dalle mie parti riserverebbero questo trattamento ai non Nativi!” - ma fortunatamente mi blocco in tempo. Stupida, te l’ha detto due secondi fa! Per quanto sia difficile da credere, lui viene da un’altra Dimensione. Stavo per fare una gaffe assurda.

    Mentre mangio lo spezzatino cerco di continuare la conversazione, non voglio dargli la sensazione che stia parlando con un muro.

    « Incredibile… io fino a qualche settimana fa non avevo mai lasciato il mio Presidio, figuriamoci altri mondi. »

    In me c’è un misto di ammirazione e timore. Dev’essere colpa del substrato culturale dell’Ovest, xenofobo e tradizionalista.

    « Adesso invece eserciti la professione da qualche parte? »

    Meglio evitare di fare riferimenti al suo passato in altri mondi, non vorrei rischiare ancora di fare figuracce.
    E poi parlare di cose così distanti mi mette a disagio.

     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    You say I'm changing?
    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


    Group
    Member
    Posts
    11,292

    Status
    Offline

    La vedo così tesa. Ho detto qualcosa di sbagliato? Dhaval, maledizione a te e alla tua linguaccia! Dici sempre cazzate. Dovresti tagliartela, quell'appendice inutile, così la smetteresti di sbagliare sempre tutto.
    Chissà se tra le Dimensioni c'è un Daniel Ember senza lingua, o un monaco-Dan che ha fatto voto di silenzio assoluto. Ci penso un attimo, sbattendo le palpebre, per poi decidere che no.
    Lo spaziotempo ha spazio soltanto per il moderatamente improbabile. Le Dimensioni più impossibili tendono ad avvizzire come rami secchi.

    «In realtà non ne sono certo.» rispondo, grattando nervosamente la forchetta contro il piatto. Improvvisando scarabocchi, il sughetto rubizzo della carne usato a mò di inchiostro.
    «Ho studiato medicina per volere dei miei, io... Non sono davvero certo che mi piaccia. D'altra parte, mi sentirei orribilmente in colpa a non esercitare più, capisci? Essere così bravi ad aiutare gli altri e non fare niente per puro capriccio.»
    Oh, e così siamo arrivati al momento delle lagne esistenziali davanti agli sconociuti al bar? Non cambi mai, Dhav.
    Cos'è che aveva detto Drusilia? "Anche se sei bravo, non può essere una vocazione se non ti piace davvero", o qualcosa di simile. Però non so se davvero io odi la medicina, o mi infastidisca più l'idea di non aver mai avuto alcuna scelta.
    Se avessi avuto un padre che non era dottore, cosa avrei scelto di fare nella vita?
    Forse dovrei soltanto trovare il clone giusto e chiederglielo.

    «Quindi... Non lo so. Sono qui da poco, non conosco bene la zona.» spallucce «Tu conosci posti interessanti in cui andare? Tipo boh, zone di guerra in cui potrei tornare utile? Zone interessanti da visitare?»
    Domanda inutile: sembra sperduta quanto me. E sembra anche...

    Sono due.

    Una rivelazione improvvisa, che mi blocca e il fiato e paralizza il pensiero.
    Aggrotto la fronte. Lei... È incinta? E soprattutto, come ho fatto a capirlo? Istinto femminile?
    È una sicurezza del tutto istintiva. Qualcosa che non va nella sua energia vitale, un flusso alterato, vibrazioni strane.
    Non mi ero mai accorto di poter sentire queste cose. I miei poteri stanno crescendo?
    Finisci la tua carne, Dhav, che diventi grande e forte.
     
    Top
    .
  9. Deneb Eilean
     
    .

    User deleted


    Essere così bravi ad aiutare gli altri e non fare niente per puro capriccio.

    Sì, capisco benissimo. Anch’io, se potessi scegliere, vorrei smettere di combattere. Eppure sono così portata, mi sono allenata per anni per non deludere mio padre. Il carico di aspettative che aveva su di me mi spronava. Pensavo ingenuamente che sarebbe stato bello proteggere chi non è in grado di farlo da solo. Poi ho ricevuto questa lancia. Combattere è diventata una sofferenza. Ogni potere sovraumano che mi ha infuso ha richiesto un pagamento altrettanto ingente. Certo, sono diventata capace di abbattere dei mostri che una normale persona armata non riuscirebbe nemmeno a sfiorare.

    Ma a quale prezzo?

    La maledizione fa terra bruciata intorno a sé. Chi impugna la Gáe Bolg è destinato a perdere ogni cosa. Non c’è modo di scappare. Dentro di me sapevo che ogni felicità sarebbe stata effimera. Mi sarebbe stata portata via, presto o tardi. Ma io ho continuato a coltivarla, forse credendo che quel giorno non sarebbe mai arrivato. Sono proprio una stupida. Io… mi odio. Non sono stata capace di reprimere i miei sentimenti. E adesso il vuoto fa male. Troppo per riuscire a sopportarlo.

    Probabilmente sembro uno spettro malinconico quando mi chiede se conosco qualche posto degno di nota.

    « Zone di guerra…? Beh, in effetti… prima di partire avevo sentito di uno scontro armato alla capitale dell’Ovest. Si chiama Sequerus, ma non so cosa sia successo. »

    Gli affari dei Picchi Rocciosi raramente raggiungevano le periferie del Presidio Occidentale.

    « Io adesso credo che andrò a dormire. »

    Sono letteralmente distrutta. La cena è stata buona, ma adesso ho bisogno di scomparire. Lontana da tutto e da tutti. Faccio per alzarmi, poi mi ricordo di un’ultima cosa.

    « Ah, comunque io sono Deneb. Deneb Eilean. Grazie per la compagnia, davvero. »

    Porgo la mano con gentilezza, lasciando sul tavolo i piatti vuoti.

     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    You say I'm changing?
    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


    Group
    Member
    Posts
    11,292

    Status
    Offline
    Mentre la ascolto, sollevo pezzo di carne per nutrire il furetto che ho in testa. Daniel ha sempre detto che è una peste, eppure è così tranquilla quando sta con me.
    Forse percepisce istintivamente che siamo bestiacce di ugual natura.

    Una guerra ad Ovest. Non conosco il luogo, non so se e quanto potrei essere d'aiuto. Esiste la Croce Rossa Qui su Endlos? Il "non sparate ai medici di guerra per favore"?
    Ma soprattutto, io ci voglio tornare davvero in una zona di guerra?

    La ragazza si vuole congedare. Deneb, si chiama.
    «Dhaval Agni.» mi alzo a mia volta e mi presento, stringendole la mano. Suona bene, vero? È un nome che ho scelto io!
    «E perdona l'indiscrezione, ma... Dove sei diretta? Hai bisogno di una scorta, per caso?»
    Un po'di compagnia lungo il percorso non fa mai male. Nelle sue condizioni, poi, sarebbe sconsigliabile viaggiare da sola.
    Forse mi preoccupo inutilmente. Magari sta solo andando a trovare la mamma nel villaggio vicino, mica dall'altra parte del Semipiano.
    Mi chiedo un attimo perché viaggi da sola. Quel bambino non avrà un padre?

    Forse non più.
    Lei ha un'aria così triste.
     
    Top
    .
  11. Deneb Eilean
     
    .

    User deleted


    Si chiama Dhaval Agni e mi stringe la mano. È curioso che il suo nome sia abbastanza simile al mio. Mi cade l’occhio sulla cicatrice che gli percorre il volto, e mi chiedo come se la sia procurata. Un incidente con i bisturi, forse? Noto pure che la sua preoccupazione nei miei confronti comincia ad essere un po’ troppa. È puro senso di cavalleria o c’è sotto dell’altro? È vero che sto viaggiando da sola, ma offrirmi addirittura una scorta mi pare esagerato!

    Lascio lentamente la sua stretta e gli rispondo.

    « Beh, non ho una meta precisa, da domani potrei cercare qualche piccolo lavoro per recuperare le spese del viaggio. »

    Ho con me pochi soldi, sufficienti per un paio di settimane di viaggio. Non volevo privare mia sorella dei risparmi di famiglia solo per un mio capriccio da eremita.

    « Non devi preoccuparti per me: anche se non sembrerebbe, so difendermi abbastanza bene. »

    Al momento sembro una fanciulla infreddolita e stanca, ma possiedo anche un’identità da guerriera. Da quando ho lasciato le terre dell’Ovest non sono incappata in pericoli seri, ma in caso di necessità sarei in grado di affrontare un branco di belve o un gruppo di delinquenti.

    Finché si tratta di proteggere soltanto me, la mia lancia si rivela tremendamente letale.
    Anche questo è parte della sua maledizione.

     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    You say I'm changing?
    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


    Group
    Member
    Posts
    11,292

    Status
    Offline

    Annuisco. Il suo tono di voce è fermo, ma gentile; il messaggio è inequivocabile: molto cortese, ma no grazie. Non scocciarmi più plz.
    «Ti raccomando solo di non esagerare: gli sforzi prolungati sono pericolosi nelle tue condizioni.»
    Il rischio di aborti spontanei è sempre presente, in caso di stress. Di quanti mesi sarà di preciso? Boh. La mia è solo un'intuizione a caso, basata su elementi che nemmeno saprei spiegare.
    Istinto femminile, come già detto prima.
    Perché signore, perché?! Non voglio questi poteri da donnicciola. È una punizione divina perché mi piace il cazzo? Non è che lo faccia apposta: quando hai in testa tre vite diverse, tutte piene di donne che ti lanciano due di picche, un poco ti viene voglia di cambiare aria.

    «È che... Cioè, lo sai in che condizioni sei, sì?» gesticolo.
    Sono un po'in panico, lo ammetto: ho colto qualcosa di molto personale in maniera inconscia - una sensazione, forse nemmeno corretta - ed è un'informazione difficile da gestire. Non voglio farmi i fattacci suoi, ma lei non sembra sapere quello che fa.
    Come si comporterebbe un medico serio in questa situazione?

    «Io... Credo che tu sia incinta.»
    Probabilmente non così.
     
    Top
    .
  13. Deneb Eilean
     
    .

    User deleted


    Nelle mie condizioni dovrei evitare gli sforzi prolungati? A cosa si riferisce? Sembra che mi stia diagnosticando qualche malattia di cui sono all’oscuro. Non sembra a suo agio.

    Non capisco.

    Fisicamente mi sento benissimo, la mia stanchezza è solo contingente, non cronica. Devo solo dormire e passerà tutto. Domani sarò fresca e pronta a ripartire. Ma lui continua a parlare, ascolto e non capisco. Questo dottore sta dando i numeri, non devo farci caso, andrò a dormire e tutto si rimetterà a posto. Ho solo bisogno di riposo. Dhaval mi ha detto qualcosa, ma non riesco a coglierlo.

    Non capisco.

    Le parole frusciano come suoni indecifrabili. Non riesco ad afferrarne il senso. Resto imbambolata davanti al tavolo, forse qualcuno si è girato ad osservare la scena. Io comunque non ci faccio caso, tutto ciò che vedo è questo giovane dal viso affilato che mi guarda in cerca di uno stimolo di risposta. I miei occhi sono sgranati, ma non per uno spavento. Sono paralizzata perché continuo a non capire.

    « C-cosa…? »

    Non è incredulità, sono solo confusa, deve aver pronunciato delle parole in lingua straniera perché mi sfugge il significato. Per qualche motivo mi manca il peso, forse le mie ginocchia sono giunte alla conclusione prima del mio cervello. Eppure è strano, sono sicura di non essere malata, non è vero, posso continuare a viaggiare senza problemi, non è vero, l’ultima volta che ho dormito con lui è stato due sere prima della tragedia, non è vero, poi l’ho ucciso con le mie mani, non è vero, era l’unica cosa da fare, non è vero, ma adesso io sono…

    Non può essere vero.

    Inizio a piangere. Le lacrime mi rigano il viso e io nemmeno me ne accorgo. Cammino verso l’uscita della mensa, tutto mi sembra irreale. I muri oscillano, i suoni sono ovattati. Sto camminando in un incubo, non c’è altra spiegazione.

    Fra poco mi sveglierò e sarà tutto a posto.

     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    You say I'm changing?
    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


    Group
    Member
    Posts
    11,292

    Status
    Offline
    (Complimenti Dhav, hai cappellato tutto! E ora? Sei fiero di averla fatta piangere?)
    «ASPETTA!»
    (Ah, sì, certo, perché sicuramente avrà voglia di sentire altre stronzate uscire dalla tua bocca. Prova a rincorrerla, sì? Però io ritrarrei quella mano, fossi in te - non pensare nemmeno di sfiorarle una spalla: ti straccerebbe le dita a morsi.)
    «Calmati, ti prego. Innanzitutto, non sono sicuro sicuro.»
    (Agiti le braccia, il furetto che ti ondeggia in testa.
    Un medico da circo.
    )
    «Ho percepito dell'energia vitale in più nel tuo corpo, ma dovremmo fare delle analisi per confermare che è un feto. Non ha senso piangere ora, cerchiamo prima di capire cosa ti sta succedendo...»
    (E a te, a te cosa sta succedendo? Da quando riesci a percepire cose simili?
    Sei un vampiro psichico ora, ma cosa significa esattamente? Cosa sai fare, quali sono i tuoi limiti e le tue capacità?
    Ti stai evolvendo in maniere che nemmeno capisci. E forse - ma dico FORSE, eh - potresti avere fatto una puttanata nel diventare quello che sei ora.
    )
    «Se non era previsto, comunque, ci sono... Varie soluzioni per liberarsene.»
    (Aborto, adozione, orfanotrofi. Oppure potresti tenerlo tu!
    Non volevi tanto una bambina?
    )

    «In ogni caso, sono un dottore e tu sei una mia paziente, ora. »
    (Scusa? Da quando sei un ginecologo, tu?
    Sorridi pure, come se volessi rassicurarla. Come se d'ora in poi andrà tutto bene, sicuramente.
    )
    «Quindi non posso lasciarti a piangere tutta da sola. Che ti piaccia o no.»
    (Bravo coglione.)
     
    Top
    .
  15. Deneb Eilean
     
    .

    User deleted


    Dhaval mi raggiunge e cerca di farmi calmare, ma io non capisco più nulla. Mi sento come se fossi stata rimescolata, percepisco tutto in maniera distorta. Il trauma di una rivelazione simile mi ha mandato in frantumi, forzando le crepe già presenti per stanchezza e depressione.

    "Se non era previsto…" Certo che non era previsto! Niente di quello che mi è successo nelle ultime settimane era previsto! La mia vita ha preso la peggiore delle direzioni sbagliate e non accenna a rallentare. Ho la nausea, fatemi scendere. Mi sta crollando addosso ogni cosa. È colpa di questa lancia maledetta, che piaga la vita e consuma qualsiasi gioia. Io volevo soltanto essere felice, sono stata troppo egoista a desiderarlo?

    « Ho bisogno di dormire… parliamo domani, ti prego… »

    Non chiedetemi come facciano queste parole a uscire dal pandemonio che ho in testa. Non lo so. Non so più niente. Quale sia il mio futuro, cosa debba fare della mia vita e di quest’altra vita che ho a carico. Se penso al mio avvenire vedo solo una tabula rasa in ogni direzione. Non voglio camminare, non ha senso proseguire, sono stata sballottata dal destino e non riconosco più nulla di ciò che mi circonda.

    In qualche modo raggiungo la mia camera. Cado sul letto senza fare nient’altro. Non riesco più a formulare dei pensieri. La lancia si materializza al mio fianco, come un incubo da cui non posso staccarmi. Raggomitolata in posizione fetale, ho pianto ancora.
    Piangere era l’unico scopo che avevo nel mondo.
    Non riuscivo a fare nient’altro.

    Quando anche le lacrime sono finite,
    ho perso ogni contatto con la realtà.

     
    Top
    .
14 replies since 13/7/2015, 13:47   272 views
  Share  
.