Prepare to Die

Alison Jin Long vs Sionn Brandubh

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    Luogo: Garwec - Parco Comune



    "Che tranquillità!" - esclamò chiudendo gli occhi e ispirando l'aria fresca della serata. Si prospettava una nottata tranquilla: la brezza era leggera e l'aria era molto piacevole. Il silenzio e la desolazione contribuivano a rendere l'atmosfera gradevole..o almeno secondo la prospettiva di Alison. La giovane si stava godendo una semplice bibita versata su un bicchiere di cartone, era uscita da poco da quel piccolo bar, ormai chiuso, e si stava godendo gli ultimi giorni al presidio orientale osservando il panorama poco interessante. Era appoggiata su una ringhiera di un piccolo parco, quello più vicino al centro abitato. Dava un sorsetto di tanto intanto mentre gli occhi passavano da un punto all'altro del comune paesaggio. Un semplice parco, niente di speciale. Guardò il cielo più volte nell'inutile speranza di trovarvi qualche stella. Garwec era un'ambiente particolare, di solito l'oriente è sempre dipinto come l'orizzonte pacifico dai luoghi rigogliosi. Questa città, invece, era dominata spesso da lampi, quasi ci fosse qualcosa di animato, che ogni tanto rispondeva al bisogno di far sentire la propria presenza, di confermare una sua ipotetica esistenza. Come accade spesso a molti, anche Alison passò dalla prima fase di pura pace e libertà, alla schiavitù dei pensieri nostalgici e depressi. Qualche giorno prima aveva fatto visita alla tomba di sua madre, aveva incontrato un sinistro individuo, il quale pur con buone intenzioni non fece altro che rendere tutto più difficile. Non aveva avuto nemmeno il tempo di visitare per bene il presidio, praticamente dal cimitero di Chediya passò diretta a Garwec, di gran lunga più interessante secondo i suoi gusti e passioni. Questa è conosciuta come la città predominata dalla tecnologica, sempre facendo il confronto con le altre. Nonostante ciò, alla fine perse solo tempo, già poco di suo. Sospirò, proiettando a malincuore l'immagine futura del suo ritorno, riprendersi e mantenere le proprie responsabilità, per l'organizzazione e per se stessa. Lei è una vendicatrice, qualcosa a cui deve tenere fede, compiere secondo coscienza in quanto una sua responsabilità, affidata da lei medesima. Bumblebee stava lì tranquilla a farsi accarezzare dal leggero vento. Mentre fronte a lei si estendeva il piccolo parco con tutti gli alberi di contorno, alle sue spalle vigevano alcune strutture della città. La bionda si voltò e appoggiò gli avambracci sulla ringhiera, una gamba dietro l'altra, osservò la cittadina tornando spensierata. Ad un tratto avvertì un rumore indistinto, parevano rami spezzati. La giovane non fece caso, dopotutto si trovava in un parco, chiunque poteva entrarci e magari qualcuno, per accorciare la via all'ipotetica strada verso casa, preferiva tagliare proprio da lì, dove si trovava Alison. Un grugnito..o qualche parola mollata a caso incomprensibile, c'era qualcuno che farfugliava lettere, sillabe, versi..senza motivo e l'intensità della voce aumentava sempre più, allarmando infine la bionda, la quale fu costretta a voltarsi. Dapprima solo la testa, giusto per vedere quale individuo si stava avvicinando a lei, poi tutto il corpo, tornando ad appoggiarsi i gomiti sulla ringhiera e volgendo tutta se stessa alla presenza dello sconosciuto. Quest'ultimo aveva un'aria decisamente malandata, un aspetto orribile..chiunque si sarebbe spaventato, eccetto Alison naturalmente..e tutti coloro cui sono abituati a vedere la moltitudine di razze presenti su Endlos. Quell'essere si fermò, dondolando sul posto su qualsiasi direzione.
    Un morto ubriaco? - inarcò un sopracciglio con un sorrisetto beffardo. La creatura si mosse, la sua goffaggine lo portò a commettere l'errore di appoggiare quella putrida mano destra sulla moto.
    "Ehi! Hai capito male, amico!" - immediatamente l'espressione mutò in quella seria e infastidita, mentre i gomiti si staccarono e i piedi si sollevarono uno alla volta alternandosi verso lo strano individuo.
    "Togli subito la mano dalla mia moto!" - alzò la voce, avvertendolo indirettamente di prepararsi a prenderle se non avesse fatto come ordinato. La creatura non le degnò nemmeno lo sguardo, gli occhi vuoti ed estremamente chiari parevano fissare un punto a caso senza motivo, quasi stesse guardando a di là..o semplicemente aveva qualche problema alla testa, tipico della sa razza.
    "Non te lo ripeterò un'altra volta, togli la mano o te la faccio togliere io!" - lo minacciò quasi ringhiando come un cane cui rivendicava il possesso di un suo giocattolo.
    Ti avevo avvertito - pensò, sollevò appena il gomito e mirò un punto contro il volto dell'individuo. Un colpo secco a braccio teso e l'essere cadde violentemente a terra dopo un piccolo volo di un paio di metri. Con una piccola sorpresa per Alison, esso di dissolse, senza lasciare nemmeno polvere.
    "Oh?" - scrollò le spalle, girò i tacchi e tornò ad appoggiarsi alla ringhiera per assaporare la buona bevanda analcolica, come se non fosse successo nulla. Lei deve guidare!

    Stato Mentale: Normale - Se l'è cercata!
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
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    Garwec
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    E cadde come corpo morto cade. Le cavità delle orbite vuote ed oramai spente del frammento di volontà concessogli, rivolte vero il cielo, mentre il resto del corpo piegato all'indietro, supino, quasi spezzato in due dalla ferocia di un colpo nato da una baldanza troppo incresciosa nel mondo dei vivi, per una sì fragile salma. La furia dorata è gelosa dei propri averi, possessioni che solo i vivi oramai possono comprendere. E cadde, appunto, come corpo morto. Sarebbe stato presto il suo destino, terminare la propria permanenza nell'al di qua. Ma non in tal guisa, non per volere d'altri se non quello del Signore del corpo che ora giace, disordinatamente, ai piedi del bolide a due ruote, dipinto come la sua fiera padrona. Un contrasto tale, quella marcescente carcassa accanto a quella signorina sprizzante di vita, degno d'un quadro. Egli spera vivamente qualche notturno e sedicente artista abbia immortalato sulla propria tela quello scenario. Poiché non sarebbe durato.
    Un torto è stato commesso ed ora vi è un contenzioso... le maniere con cui risolvere l'annosa questione sono molteplici, ma non spetta ad Egli deciderle. Egli, ha osservato il suo lacchè e la sua claudicante andatura, la gelosia per le possessioni del cucciolo di leone su cui si posano i suoi vitrei smeraldi e le naturali conseguenze di entrambi.

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    Compie qualche passo all'indirizzo del cucciolo di leone, come viene più naturale appellarsi a quella forza della natura, ancora acerba come fosse un frutto appena colto. La scorza è dura, quasi impenetrabile. Eppure la sensibilità d'Egli consente di vedere oltre la mera corazza aurea di cui si cinge la fanciulla. L'anima è per occhi in grado di scrutare oltre la vista stessa, spalancando nuovi portali a nuovi mondi, fendendo il Maelstorm delle sensazioni, che attrae a sé l'anima dei suoi abitanti, macellandoli e rigettandone solo parti su parti fuori la propria tempesta. Quegli occhi verdi e spenti, sondano l'anima della ragazza. Frammentaria, ma non insipida. Evanescente, ma non dissoluta. Il colore del grano, qualsiasi cosa di quella figura riporta ad esso... quella sera, quella mite e silenziosa passeggiata per un parco disabitato è divenuta improvvisamente fonte di guadagno, di possibile sazietà con un'anima giovane, focosa e pronta alla belligeranza. La piegherà al suo volere. Poi ne godrà come più a lui è congeniale. Solo infine potrà decidere se benedirla con l'onore d'una leva nelle armate che l'Oscura Signora gli concesse o gettare il suo spirito negli abissi.

    Finalmente un volto, una voce. Al volgersi, Alison avrebbe visto, fra le fronde ai limiti della sezione del parco da lei dominata, su per giù dieci iarde, una figura più nera delle tenebre, avvolta in un cappotto listato d'argento, i cui ricami brillano all'astro notturno. Gli occhi sono verdi e l'espressione calma e serafica. L'apatia in un riflesso, opposto al suo ardore. Regge un tomo tra le braccia, sulla copertina incisioni della
    Danse Macabre , i cui ballerini scarnificati puntano le orbite scavate su Alison, famelici.

    Sionn: "Ma'am... ho paura che per le sue recenti azioni, devo purtroppo chiedere... anzi, pretendere, che io e lei risolviamo il conto in sospeso creatosi."

    Lo sguardo del nero figuro si posa sul cadavere ai piedi della moto di Alison, cuore della contesa e motivo di discordia. La carcassa si sta già sbriciolando ad innaturale velocità, riducendosi in polvere.



    Energia: 100%
    Stato fisico - Realtà - Ottimale
    Stato psicologico - Meadbh - Ottimale

    † Possessioni †


    Meadhbh
    - Grimorio - Anima di Sionn
    Con la crescita dell'Exp, Sionn impara di più sul suo libro. Perdendolo, non sarebbe in grado di castare alcun incantesimo di Necromanzia, essendo sprovvisto delle formule.

    Anelli Runici
    Sacrificando un qualsiasi animale o persona etc. e bagnandone nel sangue la runa dell'anello, essa evocherà uno spirito che risponderà alle risposte solo ed esclusivamente di Sionn. Più particolareggiata ed articolata sara la domanda, più energia verrà consumata.

    † Benedizioni †


    Voh'Mira [Passiva GDR-Only]

    Dopo aver amabilmente colloquiato con i più oscuri piani dell'esistenza, abituando le sue orecchie a quei versi gracchianti e gutturali sino a distinguerne articolazioni, parole e quant'altro, Sionn e tornato dal suo viaggio alla scoperta dei meandri della morte con una conoscenza in più. Ora egli parla correttamente la lingua del Voh'Mira, la lingua dei Morti e degli Araldi dell'Oscura Mietitrice. Vanto di Sionn ed alle volte persino oggetto del normale discutere, quella lingua e anche l'esatto idioma con cui cantare i suoi incantesimi d'evocazione.

    "Araldo della Morte"
    Sionn ha passato un tempo imprecisato al di fuori dello spazio e del tempo, in una??amorevole ed eterea chiacchierata con la Morte o la Dea di essa o di una Signora delle Malebolge, nonché tutto ciò che il tocco freddo delle visioni del Meadhbh gli ha mostrato, furono segreti il cui peso avrebbe ucciso deteriorato la maggior parte delle menti deboli. Temprato da questo e molto, molto meno umana e dalle rudimentali conoscenze da Psiomante, la mente del Necromante e ben più difficile da manipolare, se non con un buono sforzo delle proprie capacita e può vantare qualche protezione dalle malie di varia natura.
    [Anti-malie - Percezione intrusioni mentali]

    Soultracker [Tecnica di Gilda]:
    Un ambiente come quello della Seele, pieno di anime e di Demoni raminghi, stimola positivamente la psiche di una persona.
    Influenzati dall'energia spirituale, anche i membri meno dotati imparano col tempo a vedere gli spiriti. Con un po' di allenamento, riusciranno a vedere le aure fino a 30 metri di distanza: una lieve alone di energia che avvolge ogni essere vivente. Colore e forma di questo alone dipendono da persona a persona, in base alle sue attitudini e potenzialità.
    Basta tenere la mente aperta e fare qualche esercizio di meditazione.
    [Passiva - Auspex spirituale]


    Edited by Mordreth - 15/7/2015, 02:07
     
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    Vento di morte



    Luogo: Garwec - Parco Comune



    Da uno all'altro, entrambi della stessa forma geometrica, variavano le dimensioni e il numero di rettangoli gialli che si piazzavano sulle facce a distanza equa. Non rifletteva, non si stava turbando per alcun pensiero mentre osservava gli edifici di fronte a lei. Si era ben ripassata l'itinerario, non aveva altro da fare se non perdere un po' di tempo. Sfruttare l'attuale momento per ricaricare le batterie, sembra quasi impensabile che una come Alison abbia bisogno di riposo, eppure..dopotutto, è una semplice umana con tanta volontà, determinazione e testardaggine. Un innocente sorriso dipingeva il volto segnato della giovane. Nonostante sia solo una questione di punti di vista, magari quel piccolo taglio contribuiva a rendere positiva, sotto una certa visione, l'aspetto della bionda. Sbucò apparentemente dal nulla, dalle ombre degli alberi o delle chiazze scure non illuminate della stradina. Un uomo a prima vista tranquillo, dotato di gentilezza e cortesia, ma che presto rivelò i suoi intenti oscuri.
    Ancora.. - alzò gli occhi al cielo sentendosi chiamare a quel modo, come con quella cosa..la giovane voltò prima la testa preceduta, o meglio forzata, dallo sguardo famelico. Non per fame o desideri, ma semplicemente attratta dalle novità. Si allargò il sorriso di Alison, sfrontata, caparbia e forse un po' arrogante, si atteggiò guardando dal basso all'alto lo sconosciuto. Proprio all'incrocio con gli occhi smeraldi, entrambe le sopracciglia s'inarcarono, quasi fosse divertita dalla richiesta considerata oltremodo stupida. Per lei era come se il giovane stesse chiedendo di farsi ammazzare. Entrambi sanno bene che non è mai il caso di guardare solo ciò che pare ci sia o si mostri, specie in situazioni tanto ambigue come quella. L'uomo, vestito in abiti scuri, crede forse si essere superiore ad Alison, così come quest'ultima ha fede nel medesimo ideale sull'altro? Eppure entrambi dovrebbe esser ben consci di dover mantenere la guardia più alta possibile, in primis Alison, che nonostante il carattere, mantiene un occhio critico. Insomma..si prospetta essere un individuo fin troppo sospetto, sicuro di sé, tanto che non è possibile nascondere nulla. La bionda avvertiva qualcosa nell'aria ormai mutata, quella folata portò un brutto odore, una spiacevole sensazione. Non si espresse subito.
    Questo arriva qui e vuole..cosa? Le botte? - guardò di lato, la bocca si aprì e la lingua passò su un lato come segno di un'odiosa espressione da snob altezzose. Nuovamente si rivolse interamente a lui, quello fisso e composto, lei ormai girata con una mano su un fianco e l'altro gomito ancora alla rignhiera, il peso del corpo sulla gamba destra avanti, la gamba dietro piegata vicino alla compagna, il tutto col bacino sporto all'esterno destro.
    "Cos'è che vuoi? Mi stai chiedendo..anzi, pretendendo di prenderne tante?" - schioccò la lingua lasciando immediatamente spazio a quell'antipatico sorrisetto.
    Che tipo..sembra gracile e debole - certo ed evidentemente nascondeva senz'altro qualcosa per pretendere un simile affronto, considerando che aveva visto il temperamento e la forza fisica della giovane dai capelli dorati.
    "Oh! Aspetta!" - esclamò mostrando il palmo della mano destra col braccio teso a lui. Si scostò dalla ringhiera per esibire un inchino dalle esagerate movenze.
    "Signore.." - rimase in posa, alzando gli occhi per guardarlo, un piccolo sbuffo arrogante e tornò bella dritta con l'intenzione di avvertirlo, intimorirlo e scacciarlo via.
    "Non è il caso che ti faccia male per niente, goditi questa bella serata, fatti un giretto per il parco" - si espresse gesticolando con la medesima mano, il tipico segno per mandar via qualcuno. Nonostante ciò, la bionda non aveva alcuna intenzione di avanzare o ridurre le distanze, non per certo per timore, ma perché credeva non fosse necessario un suo intervento. Magari ora stava un pochino, per non dire il vero, sottovalutando quella persona, tanto a lei basta poco per cambiare idea.

    Stato Mentale: Normale - Ti sto avvertendo, sparisci o farai la fine di questo qui!
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    Una leggera brezza alza le ceneri del nonmorto. Volteggiano a spirali, persino luccicando ai raggi della luna, Alzandosi tra le due figure, tra pece e paglierino, tra Sionn ed Alison. Nomi rispettivamente ignoti ad entrambi. Un'informazione superflua, data la scintilla accesa dagli sprezzanti improperi di Alison. Il necromante attende, paziente, la ragazzina esaurisca la sua parte, poiché la sua sembra null'altro che una recita, anche poco convincente.

    Così come è stato in grado di percepirne il fuoco, nel fuoco delle sue dichiarazioni può vedere oltre il bel volto da bambina e la coraggiosa maschera sopra adagiata. Dentro di sé vi è un'altra persona... una bambina tremante. I dubbi divorano la fanciullina nascosta nei meandri dell'anima della giovane guerriera. Non accade sovente un signora della morte si avvicini, così come trovarsi prossimi all'alito di morte di cui sono portatori.
    La porterà in un luogo che mai potrà chiamare "casa".

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    L'araldo della morte fa per coprire, flemmatico, la distanza a dividerlo dall'irrispettosa giovane ed i suoi passi risuonano chiari e leggeri sul selciato, nel silenzio del parco deserto, tra la quiete prima della tempesta. Il suo percorso si ferma a sette iarde dalla bionda commando. Non aveva, Sionn, come lei desiderasse risolvere il contenzioso creatosi tra loro, pure crede il "prenderne tante" sia ben più eloquente di qualsiasi cerimonia.
    Il tomo in mano del Necromante si apre, senza esser sfiorato, semplicemente reggendolo con la mancina, mentre l'altra mano punta con indice e medio la ragazza.


    Sionn: "Ma'am... mi auguro quel drink non sia alcolico. Sa... provoca non poche difficoltà nell'affrontare un'appropriata operazione per l'effetto nel sangue e nei muscoli."

    Una luce estranea alla natura, violetta, nasce dal nulla, come generatasi da sé, mentre fumi neri formano a mezz'aria sei ovali piatti, che presto divengono liquidi specchi privi di riflesso, la cui superficie s'inclina verso Alison. Sei armi bianche, lance, asce, spade, di cristallo, acciaio, ferro, ossa di drago, fluttuano nascendo dai portali. Innaturale, incomprensibile, orrendo. Sei lame di diverso taglio tutte puntate verso colei eletta come... avversaria. Gli occhi del necromante s'illuminano di una luce pallida e sinistra. Le labbra si muovono lente, la terra trema, scossa da una voce blasfema, straniera al mondo di coloro che respirano.

    Sionn: "Yra'gta Vohss Kehlde Waf'han."

    Come algide saette, le armi, come fossero frecce, verso il corpo longilineo ed armonioso di Alison. Non lo rovineranno, ma faranno sì la sua bellezza sia preservata.
    Una lancia scagliata verso il petto. Quattro spade. Ognuna per ogni arto, braccia e gambe. Un'ascia volteggia diretta al suo addome.
    Non la rovineranno. Potrebbe rivelarsi la migliore tra le sue servitrici.

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    Energia: -10% = 90%
    Stato fisico - Realtà - Ottimale
    Stato psicologico - Meadbh - Ottimale

    Yra'gta Vohss Kehlde Waf'han!
    Migliaia sono gli eroi periti in battaglia in qualsiasi piano. Quasi altrettanti sono i loro nemici o i grandi guerrieri morti in battaglie disonorevoli, prendendo la parte sbagliata. In quanto Araldo della Morte e protettore delle confluenza tra i due mondi, a Sionn è stata concessa la grazia di poter usufruire delle armi dei suddetti quando la situazione lo richieda. Una volta cantato il terribile incantesimo, le armi evocate fenderanno il sottile velo tra il regno dei vivi e dei morti, per poi essere scoccate come frecce all'indirizzo del bersaglio, il quale si troverà sotto una selva di armi di vario genere, le quali, una volta raggiunto il suolo e ivi piantatesi, svaniranno in una nuvola di cenere, richiamate dai loro proprietari nell'Oltre.
    6 armi 7 m di raggio [Medio - Fisico - Ad Area]

    † Possessioni †


    Meadhbh
    - Grimorio - Anima di Sionn
    Con la crescita dell'Exp, Sionn impara di più sul suo libro. Perdendolo, non sarebbe in grado di castare alcun incantesimo di Necromanzia, essendo sprovvisto delle formule.

    Anelli Runici
    Sacrificando un qualsiasi animale o persona etc. e bagnandone nel sangue la runa dell'anello, essa evocherà uno spirito che risponderà alle risposte solo ed esclusivamente di Sionn. Più particolareggiata ed articolata sara la domanda, più energia verrà consumata.

    † Benedizioni †


    Voh'Mira [Passiva GDR-Only]

    Dopo aver amabilmente colloquiato con i più oscuri piani dell'esistenza, abituando le sue orecchie a quei versi gracchianti e gutturali sino a distinguerne articolazioni, parole e quant'altro, Sionn e tornato dal suo viaggio alla scoperta dei meandri della morte con una conoscenza in più. Ora egli parla correttamente la lingua del Voh'Mira, la lingua dei Morti e degli Araldi dell'Oscura Mietitrice. Vanto di Sionn ed alle volte persino oggetto del normale discutere, quella lingua e anche l'esatto idioma con cui cantare i suoi incantesimi d'evocazione.

    "Araldo della Morte"
    Sionn ha passato un tempo imprecisato al di fuori dello spazio e del tempo, in una??amorevole ed eterea chiacchierata con la Morte o la Dea di essa o di una Signora delle Malebolge, nonché tutto ciò che il tocco freddo delle visioni del Meadhbh gli ha mostrato, furono segreti il cui peso avrebbe ucciso deteriorato la maggior parte delle menti deboli. Temprato da questo e molto, molto meno umana e dalle rudimentali conoscenze da Psiomante, la mente del Necromante e ben più difficile da manipolare, se non con un buono sforzo delle proprie capacita e può vantare qualche protezione dalle malie di varia natura.
    [Anti-malie - Percezione intrusioni mentali]

    Soultracker [Tecnica di Gilda]:
    Un ambiente come quello della Seele, pieno di anime e di Demoni raminghi, stimola positivamente la psiche di una persona.
    Influenzati dall'energia spirituale, anche i membri meno dotati imparano col tempo a vedere gli spiriti. Con un po' di allenamento, riusciranno a vedere le aure fino a 30 metri di distanza: una lieve alone di energia che avvolge ogni essere vivente. Colore e forma di questo alone dipendono da persona a persona, in base alle sue attitudini e potenzialità.
    Basta tenere la mente aperta e fare qualche esercizio di meditazione.
    [Passiva - Auspex spirituale]


    CITAZIONE
    Riassunto:
    Non molto da dire, casto una tech media ad area e sei armi puntano dove ho descritto nel post.
     
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    Amore e Morte



    Luogo: Garwec - Parco Comune



    Le minacce risultarono completamente vane. Alison mantenne il sorriso ancora per poco, quello non sembrava avere alcuna intenzione di spostarsi di lì, anzi..i passi, chiaramente udibili, indicarono l'intenzione dello sconosciuto a perseguire la sua causa. Totalmente insensata e stupida per Alison, ma evidentemente di gran valore per l'uomo vestito in nero. Le distanze vennero accorciate, la bionda rimase immobile e non si permette di distogliere lo sguardo dal sospettoso nemico. Osservava ogni minimo movimento e nella sua testa si chiedeva continuamente..cosa passasse per la mente di quel folle. L'unica parola giusta a descriverlo, nonostante non si atteggiasse minimamente come tale, pareva intenzionato a sfidare la giovane guerriera. Alison fece una smorfia accompagnata con un sorrisetto, di chi ha intuito l'idea e la ritenga una lenta camminata verso il suicidio.
    Non ci credo, questo vuole finire davvero male! - eretta e composta, la mano destra si appoggiava al fianco omonimo. Un cenno del capo per smuovere alcuni dei fastidiosi capelli che si poggiavano sul viso creando prurito. Tanto che il gesto, oltremodo, poteva essere interpretato come un ennesimo atto di arroganza. Il tipo aprì bocca, non le piaceva minimamente il suo sguardo così intenso e fisso, per poco non lo scambiava per un pervertito, sicuramente qualcuno desideroso di qualcosa di peccaminoso, come la morte. Sembrò quasi una gara a chi manteneva più a lungo il carattere sarcastico. Ormai tutto era fin troppo chiaro, la tensione cominciò ad aumentare, Alison torse leggermente il collo da un lato, facendolo scricchiolare. Le sopracciglia aggrottate, un falso sorriso e uno sguardo di sfida.
    "Che gentile, mica ci stai provando?" - rispose a tono, osservando, senza prestare molta attenzione, come il suo sfidante aprì il libro e punto la stessa ragazza con due dita.
    Adesso mi leggerà una poesia - vide una strana e preoccupante luce viola, generata dal nulla. La bocca si aprì un pochino per lo stupore e, sopratutto, per la confusione. La bionda si fece molto più attenta e avvertì un principio di timore, era la prima volta che sentiva quell'emozione arrivare così in fretta. Digrignò i denti reprimendo quel sentimento, lanciò dietro di sé il bicchiere e, con un rapido movimento di polsi, fece scattare il meccanismo atto a mutare i semplici e anormali bracciali nella coppia particolare d'armi da fuoco. Sospese presso l'evocatore, sei armi bianche differenti nel taglio puntava verso la giovane dagli occhi lilla, quest'ultima non indugiò ad assumere una posizione di guardia, classico del pugilato. Sentì la terra tremare, abbassò leggermente i pugni e guardò il suolo in vari punti, tornò a guardare il pericoloso individuo, notando le parole incomprensibili per la formulazioni di tale incantesimo.
    Ha evocato delle armi, vuole lanciarmele contro? - alzò quindi lo sguardo assieme ai pugni, se quelle lame fossero state lanciate una alla volta, avrebbe anche potuto tentare di difendersi usando il metallo delle Ember Celica, purtroppo per lei..quelle erano state lanciate quasi tutte in contemporanea. Quattro spade, diverse nell'aspetto, miravano ai rispettivi arti, la lancia al centro voleva trafiggerle il petto, mentre l'ultima arma, un'ascia senza controllo, volteggiava verso il suo addome. Insomma..quanto un rito da setta. Nonostante tutto, Alison era perfettamente preparata mentalmente, non distolse lo sguardo dalle armi in quanto era fin troppo evidente e prevedibile l'azione che stava per svolgersi. All'oscuro comando, le tentate impalate affondarono il duro ed errato bersaglio. Il suolo fu segnato da ben cinque buchi, mentre l'ascia terminò il rovinoso volo con un sonoro clangore del metallo. Alison fu decisamente più veloce, la sua prontezza parve ineguagliabile e il suo corpo rispose allo stesso modo. La biondina scattò di lato con un rapido seguirsi di passi veloci evitando, senza troppi problemi, la serie di armi. Come se avesse accidentalmente innescato una trappola in un labirinto di una piramide e, con la maestria dell'eroe di turno, ebbe modo di evitare lo scherzo mortale. Un occhio attento poteva individuare del misterioso rosso attaccato alla parte più tagliente della lama di una di esse. Alison si inginocchiò sulla gamba destra sana, mentre portava la sinistra a toccare la piccola ferita alla gamba omonima. Durante l'impresa non era riuscita ad evitare tutte e sei le armi.
    "Dovrai fare di meglio per prenderti il mio amore!" - lo provocò ancora mostrando l'ennesimo sorrisetto, il quale si cancellò subito lasciando spazio ad un'espressione totalmente determinata e seria, di chi era pronta a giocare il proprio il turno. Dopo aver dato un'occhiata istintiva ai pali di lato, si esibì in una serie di pugni a vuoto. Le rispettive canne dei guanti seguivano la retta traiettoria sul nemico e da esse fuoriuscirono dei colpi esplosivi e particolarmente potenti. A differenza della minuziosa scelta del taglio dell'altro, Alison preferì bombardare il corpo del lettore nel suo complesso, senza soffermarsi su precise zone, sia perché i colpi ricoprivano un certo raggio del medesimo corpo, sia perché non aveva bisogno di ricercare alcun sadico ordine. La lieve ferita si sentiva, ma non era sufficiente ad intaccare la mira della tiratrice, gli otto colpi avrebbero centrato il bersaglio, ne era assolutamente certa. La foga con cui sferrava i pugni, quasi lo stesse prendendo realmente a pugni, era tale che al termine avrebbe percepito un lieve calo delle forze. Non era mai arrivata a tanto fin da subito, nonostante l'atteggiamento, intuiva le capacità del misterioso individuo cui poteva conoscere solo il volto. Lo temeva, motivo per cui ci andava giù pesante.
    Di più..ancora! - trattenne di nuovo il respiro..e continuò, non si fermò. Dopo la brevissima pausa respiratoria, sferrò altri tre colpi per arma, per un totale di sei, col medesimo metodo di prima e con lo stesso obiettivo..colpirlo, non importava dove.

    Stato Mentale: Normale - Prendi questo! Questo! E questo!
    Stato Fisico: Leggermente stanca - Piccolo taglio alla gamba sinistra
    Energia: 70%
    Armi: Ember Celica - Colpi: 9 (5) + 9 (5)
    Passive:
    The Brawler [Passiva di 25% in Forza, Destrezza, Resistenza e Velocità]
    The Fighter [Passiva di Riflessi + Passiva di Istant Casting]
    Attive:
    CITAZIONE
    Nome: Footwork
    Tipologia: Difensiva
    Raggio: Melee
    Descrizione: Alison sfrutta le sue conoscenze nell'autodifesa per eseguire piccole acrobazie o spostamenti per eludere alcune abilità o manovre avversarie. Si tratta di un vero e proprio gioco di gambe, movimenti uniti a buoni riflessi, per permetterle di non farsi colpire da colpi non particolarmente complessi o individuabili. Se sfruttata bene, permette ad Alison di posizionarsi o riposizionarsi vantaggiosamente, magari guadagnando la possibilità di mettere a segno un contrattacco attraverso tecniche di pugilato come il "duck" o lo "slipping".
    [Consumo: Variabile - Schivata: Variabile][Medio]

    Nome: Shooting Stars
    Tipologia: Offensiva
    Raggio: Melee/Ranged - Multicolpo
    Descrizione: Attraverso le Ember Celica, Alison è capace di sfruttare l'energia cinetica di violenti pugni a vuoto per sparare letteralmente proiettili esplosivi. I colpi vanno sempre in linea retta rispetto alla canna del fucile. Hanno l'aria di bagliori di colore rosso accompagnati da un sonoro fischio, se i proiettili vengono tagliati in due o deviati con particolari modi, le parti manterranno la loro caratteristica esplosiva. Alison può anche colpire i nemici in combattimenti ravvicinati, in questo caso non sarà possibile vedere il bagliore poiché il proiettile impatterà immediatamente contro il bersaglio. L'urto sarà sempre nella stessa direzione del pugno. In sintesi, Alison combina i pugni con i proiettili.
    [Consumo: Variabile - Danno Fisico: Variabile][Alto]

    Riassunto: Alison evita Yra'gta Vohss Kehlde Waf'han! subendo un Danno Leggero, poi risponde con otto colpi di Shooting Stars a livello Alto e con sei colpi Normali delle Ember Celica.

    Nota: Il numero tra parentesi sulla voce "Armi" corrisponde ad un dato interpretativo per me, il numero senza parentesi è quello dei caricatori.

    Edit: Errore di una parola.


    Edited by "Gerik" - 22/7/2015, 02:38
     
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    Alquanto scocciato dalla coriacea resistenza della cavernicola al suo cospetto, Sionn lascia andare un seccato schiocco di lingua, mentre la contempla evitare le lame e le cuspidi contro lei scagliate, riportando giusto un lieve taglio al proprio corpo. Sangue, finalmente scorre ed il necromante sorride quasi paterno, nell'accogliere Alison in un reame nuovo, doloroso e sublime.

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    La mente della ragazzina non va oltre il suo naso, a giudicare da quel superficiale e ridicolo commento ad un interesse dalla natura puramente anatomica e scientifica. Provarci con lei. Quella piccola fiammella d'acciarino difficilmente potrebbe soddisfare i gusti decadenti ed al contempo aristocratici dell'araldo della morte. Troppo viva, lei e le tinte che indossa. Fanno lui venire il disgusto, lo disturbano intimamente. Una stortura che va raddrizzata, il suo sorriso, le sue movenze, il suo respiro, quell'assurdo e patetico molleggiarsi nei suoi balocchi. Sionn ne sarà la cura. Tale futura previsione di sollievo occupa la mente di Sionn, che si lascia andare in un sospiro appagato, mentre la bestia d'oro carica al suo indirizzo con un pugno il cui urto causa una deflagrazione improvvisa. Poi un altro. Un altro ancora e ancora. Avrebbe potuto ridurre Sionn in poltiglia. Che sciocca. Finge di essere salva. Ciò che vede, Alison al dissolversi del fumo è un sorriso compiaciuto a mezza bocca, ricoperto da un'obbrobriosa sostanza nera e pulsante, ribollente di pus e sangue, completamente nera. Che altrettanto completamente ricopre ogni punto del corpo dove l'altrimenti letale impatto dell'Ember Celica avrebbe sferrato il suo possente assalto.

    Sionn: "Bene, ora se non le disp...?!"

    L'ha sottovalutata. Non v'è altra spiegazione. Gli occhi verdi del Necromante si spalancano, poco prima la sua fronte si corrughi per la sorpresa. Un colpo ha di quello strano balocco ha distrutto il tessuto necrotico a sua difesa. Poi un altro. Un altro ancora e ancora. Indietreggia il necromante, perdendo progressivamente equilibrio, sino a perdere ogni sua difesa e sentire un bel po' di male nell'essere rigettato all'indietro ad ogni colpo. Dolore fisico. Quand'era l'ultima volta l'avesse provato quell'involucro? Interessante. Le terminazioni nervose rispondono con altrettanta alacrità a quel che sta uccidendo il suo candido e pallido corpo. Non l'aveva previsto pochi istanti or sono, poiché per lui è arduo immaginarlo non avendolo provato. Ora più lede il suo corpo la piccola belva, più egli sente dolore, la sua pelle scorticarsi e la sua carne gemere, maggiore è il piacere con cui apprende. Inversamente proporzionale ne è la manifestazione fisica. Un "Unf!", un "Ough!", un "D'argh!" ad ogni colpo, fino a quello finale, che lo catapulta spalle ad un albero, facendo lui moderatamene girare il capo. Anche quella un'esperienza nuova da appuntare... esattamente quanto il sapore ferroso nella sua bocca in quel momento.. Il necromante rimane qualche istante interdetto, dacché a gattoni al suolo, ai piedi d'un albero, con il volto moderatamente sorpreso a fissare il grimorio al suolo, aperto sulla pagina delle conversioni astrali e le loro influenze nel mondo sotterraneo. Un capitolo intrigante. Dovrebbe averlo studiato neanche troppo tempo fa.

    Il Necromante si rialza con flemma elegante e leggera. Riprendendo il grimorio dal suolo. Sorride verso quell'agnellino al macello. Un sorriso oscuro, poiché i suoi occhi lampeggiano una sinistra voluttà nel divorare con la vista Alison.


    Sionn: "Non fraintendetemi. Lei è troppo viva, la sua carne troppo rosa, le sue membra troppo leggere... avrò piacere a occuparmi di lei, quando avrò finito la prima parte."

    Ripresa la sua posa, come sentisse alcuno dei colpi infertigli dall'Ember della bionda, il Necromante sfoglia il suo Meadhbh, il libro maledetto e senza sciogliere dal suo sguardo Alison, annuncia ad alta voce, in un tono roco e basso, inappropriato a ciò che è stato udito sinora.

    Sionn: "Yra'gta Uttamurri Pa'tah... umber'khat, zelothyna!"

    La terra trema d'improvviso, in una flebile scossa, appena per far sentire vi sia subbuglio sotto di essa. Il suolo si schiude, nel rumore del terriccio che viene gettato via dalla crescita improvvisa ed innaturale di otto costruzioni dalla natura grottesca ed abominevole. Non è legno e non è carne, non è rosa e non è bruna. Sono alberi eppure il loro tronco è una persona, con il capo reclinato o chino sul petto, coperta di sangue e schegge e la cui pelle di gambe e braccia s'interseca e perde nelle fibre dei suoi rami e radici. Sionn richiude le mani attorno al suo libro ed attende. Un istante di silenzio che viene presto riempito dal muoversi dei colli degli abomini evocati. Uno scricchiolare acuto e sinistro finché tutti gli occhi bianchi come la neve non sono puntati su Alison... e le loro bocche macilente ed aride, urlano. URLANO. Grida capaci di stordire e corrompere la più forte delle menti. Grida che si come mille spilli fluiscono alle orecchie della Cacciatrice, senza alcuna pietà, sotto lo sguardo soddisfatto del necromante.

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    Energia: -20% - 20% = 50%
    Stato fisico - Realtà - Contusioni diffuse, labbro spaccato
    Stato psicologico - Meadbh - Ottimale

    "Necrosi"
    Il nucleo di quella pantomima di anima di cui il corpo di Sionn è portatore è in grado di avvertire i pericoli verso il suo prezioso involucro di carne e di agire al volere di Sionn di conseguenza se minacciata, tentando un’estrema difesa contro gli attacchi sferrati al debole corpo del Necromante.
    [Difesa consumo variabile magico o fisico - Alto - 20%.]

    "Yra'gta Uttamurri Pa'tah... umber'khat, zelothyna"
    "Non fronda verde, ma di color fosco;
    non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti;
    non pomi v'eran, ma stecchi con tòsco."
    (Canto XIII della Divina)

    Vuoi perché sia cresciuto nell'Est e l'abbia così tanto avuto in astio per così lungo tempo, il Necromante ha perfezionato un'evocazione volta a convocare i dannati del secondo girone del settimo cerchio, dalla loro foresta buia, priva di sentieri e di luce, ricolma di lamenti. Dal terreno, di qualsiasi materiale sia ricoperto, cresceranno con orrenda velocità otto alberi, dai rami nodi ed intricati, poco più alti di un normale uomo, con facce orrende incise sulla corteccia, levando alti lamenti in grado di avviluppare la mente e lo spirito del malcapitato, con un suono penetrante ed acuto, in un crescendo sempre più dannoso per l'udito. Raggio 10 m. [Evocazione - Alto - Attacco psionico - 20%]

    † Possessioni †


    Meadhbh
    - Grimorio - Anima di Sionn
    Con la crescita dell'Exp, Sionn impara di più sul suo libro. Perdendolo, non sarebbe in grado di castare alcun incantesimo di Necromanzia, essendo sprovvisto delle formule.

    Anelli Runici
    Sacrificando un qualsiasi animale o persona etc. e bagnandone nel sangue la runa dell'anello, essa evocherà uno spirito che risponderà alle risposte solo ed esclusivamente di Sionn. Più particolareggiata ed articolata sara la domanda, più energia verrà consumata.

    † Benedizioni †


    Voh'Mira [Passiva GDR-Only]

    Dopo aver amabilmente colloquiato con i più oscuri piani dell'esistenza, abituando le sue orecchie a quei versi gracchianti e gutturali sino a distinguerne articolazioni, parole e quant'altro, Sionn e tornato dal suo viaggio alla scoperta dei meandri della morte con una conoscenza in più. Ora egli parla correttamente la lingua del Voh'Mira, la lingua dei Morti e degli Araldi dell'Oscura Mietitrice. Vanto di Sionn ed alle volte persino oggetto del normale discutere, quella lingua e anche l'esatto idioma con cui cantare i suoi incantesimi d'evocazione.

    "Araldo della Morte"
    Sionn ha passato un tempo imprecisato al di fuori dello spazio e del tempo, in una??amorevole ed eterea chiacchierata con la Morte o la Dea di essa o di una Signora delle Malebolge, nonché tutto ciò che il tocco freddo delle visioni del Meadhbh gli ha mostrato, furono segreti il cui peso avrebbe ucciso deteriorato la maggior parte delle menti deboli. Temprato da questo e molto, molto meno umana e dalle rudimentali conoscenze da Psiomante, la mente del Necromante e ben più difficile da manipolare, se non con un buono sforzo delle proprie capacita e può vantare qualche protezione dalle malie di varia natura.
    [Anti-malie - Percezione intrusioni mentali]

    Soultracker [Tecnica di Gilda]:
    Un ambiente come quello della Seele, pieno di anime e di Demoni raminghi, stimola positivamente la psiche di una persona.
    Influenzati dall'energia spirituale, anche i membri meno dotati imparano col tempo a vedere gli spiriti. Con un po' di allenamento, riusciranno a vedere le aure fino a 30 metri di distanza: una lieve alone di energia che avvolge ogni essere vivente. Colore e forma di questo alone dipendono da persona a persona, in base alle sue attitudini e potenzialità.
    Basta tenere la mente aperta e fare qualche esercizio di meditazione.
    [Passiva - Auspex spirituale]


    CITAZIONE
    Riassunto:
    Rispondo alla tech con difesa Alta e mi becco i restanti attacchi fisici... poi contrattacco con l'evocazione di lvl Alto, d'attacco psionico, che rimarrà in campo per due turni.


    Edited by Mordreth - 21/10/2015, 23:04
     
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    Coprire i suoni



    Luogo: Garwec - Parco Comune



    Sbatté le palpebre, era sicuro che il suo esagerato assalto si fosse reso efficacie contro l'apparente deboluccio avversario. Debole perché aveva sempre avuto la convinzione che tutti coloro che facessero uso della magia, indipendentemente dal tipo, non fossero fisicamente prestanti o abili da poter resistere ad una semplice scarica di pugni. Figurarsi ciò che aveva fatto poi. Eppure rimase sorpresa vedendo, con permesso del fumo, delle macchie nere dense. Così le pareva fossero per prospettiva. Da quella distanza non poteva di sicuro definire con precisione cosa stesse vedendo, bastava sapere che l'oscuro artista si era protetto completamente dai ogni suo pugno. O meglio..quasi, infatti gli ultimi, distinti dalla serie precedente, andarono a segno, come se non si fosse reso conto che la giovane non aveva finito e, quindi, non era stato pronto a ricevere le prossime carezze. Si, perché quelle erano dolci gesti in confronto ai precedenti. Aveva ringhiato appena per quel che le pareva esser stato un fallimento, subito dopo si rilassò osservando, compiaciuta, lo schianto contro l'albero che aveva avuto modo di sperimentare il suo avversario.
    "Mi dispiace tanto averti interrotto!" - gli disse in piena ed evidente ironia. Tanto che si permise anche di avanzare di un passo, con guardia totalmente bassa. La mano destra finì per porsi sul fianco omonimo, mentre il peso si spostò sulla gamba opposta. Come ad attendere con semplice sfrontatezza quell'altro, cui ora non temeva per niente, non lo considerava all'altezza e piano piano stava persino dimenticando gli intenti omicidi che le aveva rivolto. Che sfacciata, girò il viso di lato battendo ripetutamente il piede, in attesa che si rialzasse e fosse pronto per prenderne altre. Se ancora voleva continuare.
    Ridicolo - non credeva davvero si essersi spaventata per un tipo simile, certo..non era proprio sollevata, tutt'ora sapeva che non era pienamente fuori pericolo. Non se l'aspettava un affronto simile, ecco..le piaceva la magia, però d'altra parte la temeva, sapeva che poteva fare cose incredibili. Forse li sopravvalutava troppo..anche evocare richiedeva enorme concentrazione e dispendio di energia, per non parlare di quella cosa densa che aveva visto ricoprire il maniaco. Appena udì la sua voce tornò immediatamente a guardarlo, non più come prima, si era fatta seria nonostante la compostezza.
    Che cazzo sta dicendo? - pensò sentendo ciò che lei credeva fosse un delirio. Lentamente strisciò il piede destro fino a ricongiungerlo al gemello, mentre il braccio destro tornò a stendersi lungo il fianco. Riprese il suo libro, si risollevò come nulla fosse..nella giovane, piano piano, tornò ad accendersi il lume del timore.
    Non mi piace come stanno andando le cose - aveva un brutto presentimento, quello stava recitando un'altro dei suoi incantesimi, in pratica stava per accadere qualcosa da lì a breve. La terra tremò improvvisamente, Alison allargò le braccia e si convenne dal tenere le gambe divaricate, giusto per non perdere l'equilibrio. Il terreno si spaccò otto volte, da ogni fessura uscì qualcosa di orribile. La bionda fu presa da un sussulto realizzando che gli alberi fuoriusciti erano composti da corpi umani, così realistici e spaventosi, un misto dei due mondi.
    Non ci credo.. - la visione spaventosa si impresse nella mente della ragazza, il capo reclinato, la postura innaturale, il termine degli arti, la loro pelle si avviluppava dando la forma di rami e radici. Deglutì, ma non cedette, abbassò leggermente il capo osservando ognuno di loro, la sua determinazione crebbe. Non aveva alcun motivo per mostrarsi indebolita. Si mise in posizione di guardia inversa: piede e pugno sinistro avanti. Attese, impaziente, con l'ansia che aumentava ad ogni istante, si aspettava qualcosa, stava per succede qualcosa. All'improvviso, uno ad uno, i volti si mossero e i loro sguardi si fissarono sul corpo di lei, individuata come bersaglio. Un'orribile sensazione, un brivido lungo la schiena..le bastavano gli occhi del tizio dai gusti per la morte. Un grido improvviso, prima uno poi l'altro, fino a formare un perfetto coro dove la tonalità andava via via crescendo, s'innalzava quello che risultò un doloroso suono. La giovane, d'istinto, si coprì l'orecchio destro, alquanto infastidita. Al pari del suo realizzare, avvertì un fortissimo dolore alle orecchie, le uscì un rivolò dall'orecchio sinistro che andò subito a coprire. La sua guardia fu spezzata, non poteva mantenersi in quella posizione, costretta ad assumerne un'altra sofferente. Chiuse gli occhi stringendo i denti. Si sentiva come infilzata ripetutamente alle orecchie, le sue mani non offrivano alcuna protezione, ma non aveva il coraggio di staccarle da lì. Quasi si fosse convinta psicologicamente che tentare di togliere le mani l'avrebbe condotta ad osservare un'orribile scena di lei rilasciare fiumi di sangue dalle orecchie. Cadde su un ginocchio.
    Aaaaaaaaaaaaaaa.. - non riusciva a pensare, non sapeva nemmeno cosa voleva provare a formulare, la testa le faceva malissimo e nella sua stessa mente le veniva da replicare il suono, annullando di fatto la sua capacità di creare pensieri. La coscienza rimase, così come le vere facoltà d'intelletto, solo un grido imitativo nel cervello.
    "Basta! Basta!!" - ripeté, un dolore immane che non aveva mai provato, un dolore che avrebbe fatto molto contento il nemico, gli avrebbe dato una gioia immensa osservare Alison piegata a terra urlare.
    "Falli smettere!!" - non c'è preghiera, non c'è richiesta, anche in posizione svantaggiosa la cortesia le mancava, qualcosa si intrinseco nella sua natura non le permetteva di autolesionarsi l'orgoglio.
    "BASTAAAAAA!!" - e continuò l'urlo cercando, inutilmente, si imporsi al concerto straziante. Prima ordinato, poi confuso, tale da creare un forte nervoso e fastidio nella giovane. Udiva suoni stridenti di lunghezze diverse, scontrarsi tra loro, confondersi e mischiarsi. Un caos che voleva far smettere, che doveva far smettere. L'altro non aveva pietà, così anche lei non doveva aspettarselo, voleva ucciderla, voleva farla soffrire..non gli avrebbe permesso di continuare a tenerla in pugno. Pugno.
    "SMETTILA, FIGLIO DI PUTTANA, TI UCCIDO IO!!" - si risollevò rabbiosa, un accumulo immediato, imprevedibile, gli occhi infuocati puntarono gli stessi compiaciuti dell'altro, occhi ardenti di desiderio rosso, di sangue. Voleva la morte? Staccò le mani dalle orecchie, ormai entrambe stavano rischiando di venire danneggiate in modo permanente. Parte del sangue gocciolò macchiando il foulard arancione, il resto scivolò oltre il collo passando per il petto. Ferveva di rabbia, non poteva avanzare o muoversi da lì, il suono era talmente potente che il suo equilibrio era seriamente compromesso, un passo e sarebbe finita a terra. Più volte vedeva i suoi nuovi bersagli sdoppiarsi, tutte conseguenze dei danni inferti all'udito. C'era una sola cosa che poteva fare per far finire tutto, era necessario mirare agli alberi, così credeva. In realtà non era più importante cosa credeva o no, il suo desiderio coincideva con la distruzione di tutto ciò che vedeva di fronte a lei, ogni singolo individuo o essere che stava arrecando fastidio a lei. Era il momento dell'offensiva, di mostrare quanto distruttive fossero le sue Ember Celica. Avrebbe sferrato una potentissima serie di dieci colpi: uno per ogni albero e due per colui che dirigeva l'orchestra. Insomma..avrebbe usato ogni singolo proiettile delle sue armi per inondare il campo di fronte a lei di grosse esplosioni letali. Non era mai arrivata a tanto, non era mai arrivata due volte di fila a tanto. I colpi avrebbero dovuto impattarsi sui bersagli destinati ed esplodere in fuochi d'artificio sereni per il suo animo. Non era un attacco ad area, era come se stesse usando lanciando bombe ad alto contenuto esplosivo ad una velocità incredibile. Doveva distruggerli, far esplodere tutti quegli alberi, disintegrare loro insieme a quel maledetto lettore. Uno sfogo improvviso tale da far avvertire un ulteriore calo delle energie e dell'ira accumulata. La colorazione degli occhi sarebbe poi tornata lilla, mentre il corpo pareva richiedere più ossigeno. Ansimava dalla furia, era riuscita a far cessare il tutto? Non crollò, non ancora..l'enorme polverone prodotto era il sipario che avrebbe rivelato il possibile finale. Magari era solo una pausa, un cambio scena..per permettere agli attori di cambiare l'ambientazione, aggiungere attrezzi e toglierne altri.
    Pronta, pronta.. - non stava testando se era in grado di sentire i suoi pensieri. Un'esperienza terribile, lei adorava il suono delle sue armi, ma stavolta non fu in grado di sentire niente. Un rapido movimento esterno dei polsi, i guanti si aprirono e fecero uscire tutti i bossoli d'un colpo, poi lentamente tirò fuori una fila di ricambio e le inserì nell'apposito spazio. Fece richiudere le armi, ansimando.

    Stato Mentale: Normale - BASTA!! BASTA!! BASTA!!
    Stato Fisico: Stanca - Piccolo taglio alla gamba sinistra, sangue dalle orecchie, udito altamente danneggiato, mal di testa
    Energia: 30%
    Armi: Ember Celica - Colpi: 9 (12) + 9 (12)
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    The Brawler [Passiva di 25% in Forza, Destrezza, Resistenza e Velocità]
    The Fighter [Passiva di Riflessi + Passiva di Istant Casting]
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    Nome: Shooting Stars
    Tipologia: Offensiva
    Raggio: Melee/Ranged - Multicolpo
    Descrizione: Attraverso le Ember Celica, Alison è capace di sfruttare l'energia cinetica di violenti pugni a vuoto per sparare letteralmente proiettili esplosivi. I colpi vanno sempre in linea retta rispetto alla canna del fucile. Hanno l'aria di bagliori di colore rosso accompagnati da un sonoro fischio, se i proiettili vengono tagliati in due o deviati con particolari modi, le parti manterranno la loro caratteristica esplosiva. Alison può anche colpire i nemici in combattimenti ravvicinati, in questo caso non sarà possibile vedere il bagliore poiché il proiettile impatterà immediatamente contro il bersaglio. L'urto sarà sempre nella stessa direzione del pugno. In sintesi, Alison combina i pugni con i proiettili.
    [Consumo: Variabile - Danno Fisico: Variabile][Critico]

    Riassunto: Alison subisce in pieno Yra'gta Uttamurri Pa'tah... umber'khat, zelothyna subendo un Danno Alto all'udito, poi risponde con dieci colpi di Shooting Stars a livello Critico bersagliando, con intenti distruttivi, gli alberi e Sionn, successivamente ricarica le Ember Celica per un motivo scenico.

    Nota: Il numero tra parentesi sulla voce "Armi" corrisponde ad un dato interpretativo per me, il numero senza parentesi è quello dei caricatori.

    Edit: Errore di due parole.

    Edit2: Errore ortografici nello Spoiler (voce Stato Fisico e Riassunto).


    Edited by "Gerik" - 22/10/2015, 19:59
     
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    È bellissimo. Sionn, contempla la sofferenza della guerriera bionda, prima tanto fiera, passeggiando per gli arbusti demoniaci, il suo personale idillio, ammirando la sua opera, con l'orgoglio di un pittore. Soddisfa la vista, vedere Alison riversa a terra, sanguinare. Soddisfa l'udito ogni suo lamento ed implorazione, mascherata da una puerile autorità, che non possiede. Presto, presto soddisferà anche i rimanenti sensi ed il necromante sorride con romanico trasporto all'idea di poter gioire di una carne così prelibata, dopo averla adeguatamente trattata, come quelle forme, toniche e vive, meritano. Passeggia ancora, in una personale galleria d'arte che ha ubicato nella sua natura morta. Si prende tanto tempo quanto sia necessario per appagarsi della sofferenza di quella sfrontata... .

    Sionn: "Le dissi precedentemente... mi occuperò di lei."

    Per quanto possa berciare, nessuno farà smettere quel giardino di produrre la propria sinfonia... quanto lei stessa. Altamente improbabile. O almeno così Sionn crede, sino a che una nota fuori posto, un'immagine fugace e non contemplata nei suoi piani, si palesa agli occhi del necromante. Un sentore bastantemente allarmante da farlo indietreggiare con cautela... in nome della ragione, egli non permetterà alla tracotanza ed alla voluttà d'aver la meglio e rovinare un piano altrimenti inattaccabile. Indietreggiare si rivela la miglior scelta. La furia di fuoco s'erge, disumana, implacabile e per un istante, anche agli occhi di un'anima nera come Brandubh, sublime. Distrugge gli alberi, uno ad uno, valente nella disperazione ed infine, gli ultimi colpi, sono per il necromante, il nucleo di tutto il dolore da lei provato. Rabbiosamente sferra il primo corpo, il quale s'infrange contro una disgustosa barriera necrotica. Infrangendola. Il secondo colpo va oltre gli anatemi di Sionn e lo colpisce in pieno... il Necromante sente il proprio corpo volare via, un seconda volta. Ancora più forza, ancora più distanza, mentre, dopo un istante a mezz'aria, il suo corpo incoccia pesantemente contro il terreno, finendo, dopo esser rotolato, con il volto a terra e l'elegante cappotto, bruciato in più punti, ad atterrare leggero sul corpo inerme...

    Alison può vedere più una carcassa che un uomo, atterrare. Tanto che si prende qualche istante, il necromante, per riflettere ancora su di una questione importante. Quello è il dolore al proprio involucro... questo è estremamente interessante. Ancora più acuto, dovrà avere qualche costola incrinata, tanto da sentirle gracchiare nel busto. Anche la spalla sinistra, su cui è atterrato, sembra abbia delle disfunzioni degne di studio. Alison sta aprendo a Sionn un mondo... il necromante, tuttavia, si rialza, le gambe, per lo meno, sembrano non esser intaccate dalla furia cieca dell'artificiosa valchiria. Con colpevole fatica, è vero. Ma ritrova la postura eretta, sebbene non orgogliosa ed elegante come poco prima: la mano sinistra tiene le costole rotte, mentre la destra stringe il libro e la schiena è curva sulle offese al fisico. Eppure, il necromante sorride. Prende dalla tasca un fazzoletto e, con un pesante sospiro per lo sforzo, pulisce il sangue dalla bocca, tamponando il labbro spaccato. Gli occhi verdi si illuminano ancora, d'una curiosità malsana, squadrando Alison, penetrando nella ragazza oltre il soldato.. sì, sarà un'ottima aggiunta alla collezione.


    Sionn: "Combatte... unf... come un'eroina dei poemi... morirà come tale... e poi accoglierò con onore... nnnhg... i suoi servigi."

    Riconquista la posizione eretta, con immenso sforzo ed ancora, la sua voce, tuona un incantesimo, forse l'ultimo, per piegare Alison al volere di Sionn.

    Sionn: "Telk Vohss Nettoh So'mafuh!"

    Stavolta alcuna scossa scuote la terra, né nulla la corrompe. Eppure sei arabeschi di fumo denso e nero si alzano dal terreno, dal nulla e spinti da un vento impossibile da sentire sulla propria pelle. Il fumo si plasma, danzando nella notte, più nero di essa, impenetrabile dai raggi della luna... sino a che non si divide in due volte tre figli della medesima emanazione e questi divengono portali, da cui furiosi sbrecciano, in atto di carica, sei figure nere, incappucciate, su di un cavallo dai respiri di fumo verde e gli occhi rossi. Ogni cavaliere nero, incappucciato, brandisce una spada e punta ad investire con violenza Alison, mettendola finalmente a tacere e consentendo al loro signore di procedere... con il suo desiderio.

    rsz_gateofbabil





    Energia: -10% - 10% = 30%
    Stato fisico - Realtà - Contusioni diffuse, labbro spaccato, costole incrinate, ustioni diffuse, spalla sinistra lussata. (Alto + Medio)
    Stato psicologico - Meadbh - Ottimale, molto incuriosito

    "Necrosi"
    Il nucleo di quella pantomima di anima di cui il corpo di Sionn è portatore è in grado di avvertire i pericoli verso il suo prezioso involucro di carne e di agire al volere di Sionn di conseguenza se minacciata, tentando un’estrema difesa contro gli attacchi sferrati al debole corpo del Necromante.
    [Difesa consumo variabile magico o fisico - Medio - 10%.]

    "Telk Vohss Nettoh So'mafuh"
    Tra i soldati Ombra che Sionn è in grado di evocare, tormentati dal loro passato criminoso, vi sono anche dei terribili cavalieri neri. A differenza dei soldati Ombra, i cavalieri neri indossano lunghi mantelli color pece e cappe coprono il loro volto e la loro armatura e montano cavalli del medesimo colore con occhi rossi e respiro di zolfo. Terribile a vedersi, l'evocazione necromantica di Sionn apre un warp di tenebra da cui escono caricando i cavalieri neri, caricando in linea retta tutto ciò che si trova sulla loro strada, per poi svanire un'altra volta per ritornare nel Vohss, sempre a disposizione del rinnegato dell'Est.
    La carica ha 6 elementi e 7 m di raggio [Medio - 10%]

    † Possessioni †


    Meadhbh
    - Grimorio - Anima di Sionn
    Con la crescita dell'Exp, Sionn impara di più sul suo libro. Perdendolo, non sarebbe in grado di castare alcun incantesimo di Necromanzia, essendo sprovvisto delle formule.

    Anelli Runici
    Sacrificando un qualsiasi animale o persona etc. e bagnandone nel sangue la runa dell'anello, essa evocherà uno spirito che risponderà alle risposte solo ed esclusivamente di Sionn. Più particolareggiata ed articolata sara la domanda, più energia verrà consumata.

    † Benedizioni †


    Voh'Mira [Passiva GDR-Only]

    Dopo aver amabilmente colloquiato con i più oscuri piani dell'esistenza, abituando le sue orecchie a quei versi gracchianti e gutturali sino a distinguerne articolazioni, parole e quant'altro, Sionn e tornato dal suo viaggio alla scoperta dei meandri della morte con una conoscenza in più. Ora egli parla correttamente la lingua del Voh'Mira, la lingua dei Morti e degli Araldi dell'Oscura Mietitrice. Vanto di Sionn ed alle volte persino oggetto del normale discutere, quella lingua e anche l'esatto idioma con cui cantare i suoi incantesimi d'evocazione.

    "Araldo della Morte"
    Sionn ha passato un tempo imprecisato al di fuori dello spazio e del tempo, in una??amorevole ed eterea chiacchierata con la Morte o la Dea di essa o di una Signora delle Malebolge, nonché tutto ciò che il tocco freddo delle visioni del Meadhbh gli ha mostrato, furono segreti il cui peso avrebbe ucciso deteriorato la maggior parte delle menti deboli. Temprato da questo e molto, molto meno umana e dalle rudimentali conoscenze da Psiomante, la mente del Necromante e ben più difficile da manipolare, se non con un buono sforzo delle proprie capacita e può vantare qualche protezione dalle malie di varia natura.
    [Anti-malie - Percezione intrusioni mentali]

    Soultracker [Tecnica di Gilda]:
    Un ambiente come quello della Seele, pieno di anime e di Demoni raminghi, stimola positivamente la psiche di una persona.
    Influenzati dall'energia spirituale, anche i membri meno dotati imparano col tempo a vedere gli spiriti. Con un po' di allenamento, riusciranno a vedere le aure fino a 30 metri di distanza: una lieve alone di energia che avvolge ogni essere vivente. Colore e forma di questo alone dipendono da persona a persona, in base alle sue attitudini e potenzialità.
    Basta tenere la mente aperta e fare qualche esercizio di meditazione.
    [Passiva - Auspex spirituale]


    CITAZIONE
    Riassunto:
    Mi becco maggior parte del danno dalla tech di Alison e lo incasso come posso, poi contrattacco con una tech media che attacca di fisico e rimarrà in campo per due turni.
     
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    Luogo: Garwec - Parco Comune



    Non si può immaginare il sollievo che provò Alison quando il suo udito non fu più messo sotto pressione. Assistete soddisfatta alla dipartita del gruppo musicale e del loro dirigente, anche se qualcosa di momentaneo. L'espressione seria e arrabbiata della giovane non cambiò, anche se gli occhi mostravano il classico lilla. Fu una reazione imprevista, evidentemente suoni fastidiosi la irritavano alquanto. La bionda avanzò lentamente a guardia bassa, cercando di scorgere il risultato del suo straordinario atto. Ansimava sempre più lentamente, riprendendo fiato. Gli alberi distrutti, scomparvero magicamente. Lo sconosciuto maniaco, per un attimo, sembrò resistere agli ultimi due colpi, poi..sfortunatamente per lui, la sua difesa non resse il confronto e inevitabilmente fu sbalzato via con pesanti ripercussioni sul suo corpo. Si lasciò scappare un sorriso nel vederlo a terra, pareva quasi che ognuno provasse piacere nel vedere l'altro soffrire.
    Non ci credo.. - si bloccò vedendolo rialzarsi ancora una volta. Il suo udito danneggiato non le permise di sentire le sue parole, intuì dal movimento delle sue labbra che stava farfugliando qualcosa. Probabilmente uno dei suoi soliti deliri, ipotizzava la bionda.
    "Chi cazzo sei?! Dimmelo!!" - sbraitò infuriata e incredula, sembrava non soffrire, pareva non gli fosse successo nulla nonostante i segni sul suo corpo erano fin troppo evidenti. La sua mano reggeva il petto e la sua posa era tutt'altro che eretta. Strinse i denti squadrandolo ancora una volta, non capiva..non ci arrivava, come faceva a continuare, perché insisteva. La giovane non poteva ammettere la preoccupazione e il timore che sentiva nei suoi confronti. Prima non ci aveva fatto tanto caso, non come ora..ma appena ebbe modo di vedere il suo sangue sulle mani proveniente dalle orecchie..tutto cambiò. Si sentiva in pericolo, come una cerva d'oro cacciata. Il suo "sacro" sangue gocciolava, le sue forze pian piano l'abbandonavano, anche se..dopo aver impiegato una quantità d'energia così alto tutto d'un colpo, le piccole differenze erano difficili da cogliere. Non ci pensò nemmeno a controllarsi, toccarsi le orecchie le avrebbe solo provocato un dolore immenso..doveva lasciare stare e concentrarsi unicamente sul suo nemico di fronte. Tornò in guardia in attesa di una sua mossa, anche se sarebbe stato più saggio fiondarsi. La situazione non le permetteva di correre come un toro. La differenza tra Alison e quel necromante era grande, non a livello di abilità, bensì allo stile di combattimento. La giovane doveva sforzarsi sempre e cercare di colpire il suo bersaglio, al contrario di chi bastava recitare qualche parola letta su un libro. Libro. Il libro.
    Il libro!! - si scosse, i pugni scesero ad altezza stomaco e coscia rispettivamente, come avesse avuto una delle sue rare idee. Era stata una sciocca, è regola base individuare i punti di forza e di debolezza, studiare le armi da loro usate e privarli di essi. Lei si affidava alle Ember Celica, lui al suo maledetto libro. Se ne stava fermo lì a leggere, non lo udiva, ma vedeva la sua bocca aprirsi e chiudersi. Poi accadde qualcosa. Non come prima, nessuna scossa e ciò la preoccupò ancora di più. Quando i fenomeni avvengono in silenzio, vuol dire che sono molto più letali e pericolosi. Prima fumo poi portali, in totale erano sei i nuovi invitati. Cavalieri totalmente in nero, impugnanti spade e cavalcando cavalli, all'apparenza come pupazzi o a dondolo.
    Devo schivarli! - pensò quando il suo corpo in principio reagì diversamente. Per istinto alzò la guardia e fu intenzionata a parare, ma a causa della sua esitazione tentò di muoversi e venne travolta alla spalla sinistra. Per non finire a terra, la giovane accompagnò l'impatto e girò su se stessa. Questo era solo il primo, solo l'inizio. Allineò il piede destro con l'altro, mentre i pugni uniti furono portati ad altezza volto con le unghie rivolte verso il suo viso. Non era una questione di calcolo, la bionda pugile si mosse all'ultimo per istinto, tentando di evitare la corsa del secondo cavallo. Scattando lateralmente, in automatico, la mano sinistra scese all'altezza della vita. Non fu sufficiente, subì un altro impatto al medesimo braccio, con tale forza da spingerla indietro, dritta nella traiettoria del terzo cavaliere. Non esitò, prontamente si lanciò in avanti per effettuare una capriola. Ma anche stavolta non ebbe un timing preciso e cavallo colpì la coscia destra disturbando la sua acrobazia elementare e rischiando di farla cadere rovinosamente a terra. Il palmo della destra arrestò la caduta. Il quarto cavaliere fu decisamente il più fortunato dei precedenti. Inevitabilmente, la bionda poté solo prepararsi all'impatto totale. Il risultato fu scontato, Alison cadde a terra brutalmente di schiena. Strinse i denti, tuttavia non ebbe modo di reagire in nessun'altra maniera. Il quinto cavallo le passò proprio sopra: uno zoccolo presse lo stomaco, mentre l'altro produsse un rumore metallico scontrandosi con una delle Ember Celica.
    "Ah..!" - gemette, ma non andò oltre..non soddisfò le orecchie del necromante. Dapprima si inarco, boccheggiando e sputando qualcosa come saliva o vomito, o peggio ancora sangue. Non riuscì a riprendere fiato, mentre l'aria interna ai polmoni rimase lì intrappolata. Poi avvertì la testa pressare sul terreno e le Ember Celica sbattere contro il suo stesso naso, danneggiando il setto e facendo fuoriuscire sangue. Non c'era tempo per riposarsi, Alison non poteva fermarsi, c'era ancora un ultimo cavaliere in arrivo. Alzò poco la testa vedendolo arrivare, prese velocemente un po' d'aria, sufficiente per uno sforzo laterale. Anche stavolta fu sfortunata, la rullata di lato non si completò del tutto e uno zoccolo finì inevitabilmente sopra la gamba destra danneggiandola.
    "Aaaaahhh..!!" - si lamentò per il dolore tenendo la gamba con entrambe le mani, mentre di tanto in tanto volgeva il viso verso l'alto pensando a qualche imprecazione.
    Maledetto..bastardo..! - "Ugh.." - aveva subito danni in svariati punti del corpo. La spalla probabilmente lussata, il braccio sinistro omonimo e la gamba destra contuse, il setto nasale spaccato e forse, non improbabile, poteva aver riportato dei danni interni allo stomaco. Il sangue colava dal naso ed ebbe modo di assaggiarne, disgustosamente, il sapore. Si ritrovava nella situazione peggiore della sua vita e se non faceva qualcosa rischiava davvero di morire. Non poteva farlo, aveva troppe cose da fare..era ridicolo morire così in una serata casuale per un incontro casuale.
    Non posso..non voglio morire.. - gli occhi rossi scintillarono di cremisi di intensità sempre maggiore, direttamente proporzionale all'odio che nutriva per il necromante. Si rialzò lentamente, la mano destra cingeva la pancia, mentre la sinistra affiancava la gamba omonima colpita. Si voltò a guardare indietro, i cavalieri erano ancora tutti lì e, probabilmente, stavano effettuando una manovra per tornare nuovamente alla carica. Non aveva più tempo, per sopravvivere doveva privare all'avversario della sua arma, non doveva combattere a distanza, bensì era obbligata a stargli addosso, dove poteva avere molto più vantaggio. Ansimava di più di prima, mentre cominciò a sudare, la respirazione aumentò. Cominciò ad avvertire un senso di svenimento, forse a causa della perdita di sangue. Doveva muoversi per cancellare quella sensazione. Notò che l'Ember Celica sinistra portava varie crepe, era incrinata e provando a muoverla non rispondeva bene ai comandi. La fece tornare in forma bracciale dopo un paio di tentativo, era inutilizzabile. Strinse i denti, accigliò lo sguardo e corse verso il bastardo. Non come prima, non ne aveva la forza, era stanca..e sopratutto ferita e provata. Stese il braccio dietro di sé sparando un colpo, avrebbe sfruttato il rinculo per ridurre al minimo le distanze e al contempo sferrare un pugno dritto contro il suo volto. Sparò quindi un secondo colpo, come prezzo per effettuare il movimento del pugno. Atterrando, si curò di afferrare il braccio sinistro libero col suo per evitare che l'impatto lo allontanasse da lei. Il dolore alla gamba destra si fece sentire, tale da romperle l'equilibrio e farla cedere. Nello stesso momento in cui il ginocchio stava scendendo per impattare il suolo, la giovane avrebbe sferrato un potente pugno diretto alla mano destra tenente il libro, il suo intento era quello di toglierglielo dalle mani e di farlo volare per un minimo di cinque metri. Non era finita qui, questa era la sua ultima giocata e andava fatta fino in fondo. Se la fortuna sarebbe stata dalla sua parte e tutto avrebbe funzionato per il meglio, la giovane avrebbe sfruttato la possibile rotazione in senso orario impressa dall'esercizio di forza precedente alla mano destra del necromante. Con la sua destra armata, invece, avrebbe afferrato il polso del braccio tenuto in precedenza, in modo da aiutarlo ad effettuare un semi giro attraverso un piccolo strattone. Così egli le avrebbe dato le spalle permettendole di cingergli il braccio sinistro intorno al collo, mentre un minaccioso pugno destro si sarebbe poggiato alla sua tempia omonima.
    "Anf..anf..sbaglia e ti uccido..! Ngh..!" - gli avrebbe detto senza alzare troppo il tono di voce, era stanca e si vedeva bene. Tirando le somme, la giovane cercò di creare una situazione di stallo per trovare un modo di andare via di lì..viva. Altrimenti sarebbe potuta finire in un modo drammatico, per uno o per l'altra.

    Stato Mentale: Normale - Giuro che ti ammazzo!!
    Stato Fisico: Molto stanca e ferita - Piccolo taglio alla gamba sinistra, sangue dalle orecchie, udito altamente danneggiato, mal di testa, spalla sinistra e gamba destra contuse, spalla probabilmente lussata, setto nasale danneggiato, perdita di sangue da naso, dolore allo stomaco, possibile ferita interna allo stomaco
    Energia: 15%
    Armi: Ember Celica - Colpi: 9 (12) + 9 (9)
    Passive:
    The Brawler [Passiva di 25% in Forza, Destrezza, Resistenza e Velocità]
    The Fighter [Passiva di Riflessi + Passiva di Istant Casting]
    Attive:
    CITAZIONE
    Nome: Recoil
    Tipologia: Supporto - Offensiva
    Raggio: 5 metri - 7 metri
    Descrizione: Alison sfrutta il rinculo di un colpo di proiettile per eseguire uno scatto di alcuni metri. La direzione sarà opposta allo sparo, può usufruire dell'abilità bersagliando oggetti solidi o a vuoto. In questo modo è capace di spostarsi rapidamente verso il nemico o allontanarsi da esso, inoltre può eseguire spostamenti verticali colpendo sotto di lei. Può raddoppiare la distanza usando due volte la stessa abilità.
    Una variante offensiva permette ad Alison di sparare un colpo a vuoto o a una superficie per raggiungere un nemico e colpirlo con un pugno, come un treno, volendo può sparare o utilizzare una seconda tecnica al termine di questa.
    [Consumo: Basso][Consumo: Medio - Danno Fisico: Medio][Medio]

    Nome: Stellar Impact
    Tipologia: Offensiva
    Raggio: Melee
    Descrizione: Attraverso le Ember Celica e ad una distanza ridotta dall'avversario, Alison colpirà il nemico con un particolare pugno devastante. Stenderà per bene il braccio e resterà in quella posizione fino allo sparo automatico, il colpo generato sarà in grado di respingere ulteriormente il bersaglio facendolo letteralmente volare via, nel caso in cui si tratti di un montante, o semplicemente di farlo slittare a buona distanza da lei. Una variante permette ad Alison di eseguire un colpo mirato verso un'arma, o un oggetto avversario, con l'intenzione concreta di disarmarlo e portarlo in una condizione di parità.
    [Consumo: Medio - Danno Fisico: Medio - Raggio: 7 metri][Consumo: Basso][Basso]

    Riassunto: Alison subisce in pieno Telk Vohss Nettoh So'mafuh subendo un Danno Medio su varie parti del corpo. Usa Recoil a livello Medio riducendo le distanze e tentando di colpire assieme, poi tenta un disarmo con Stellar Impact a livello Basso, infine tenta di far girare Sionn per una presa Normale al collo.

    Nota: Il numero tra parentesi sulla voce "Armi" corrisponde ad un dato interpretativo per me, il numero senza parentesi è quello dei caricatori.
     
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    Greek%252520And%252520Roman%252520Necromancy%252520-%252520Daniel%252520Ogden%252520-%252520Books%252520Covers


    Respirare è difficile, reggersi in piedi è quasi impossibile e la vista va annebbiandosi, alle volte e deve scuotere ripetutamente il capo e massaggiare la tempia destra per mantenere a fuoco tutt'attorno. Uno spettacolo, quello, non si vuole assolutamente perdere. Sorride eccitato e bramoso del risultato, con gli occhi smeraldo puntati su Alison, stesa a terra a dimenarsi invano. Vedere quel corpo perfetto deturpato e calpestato lo riempie di piacere, tanto che una nuova ondata di dolore investe le ferite e le articolazioni malandate, mentre si gode lo spettacolo. S'attende, alla fine, una bella addormentata in un lago di sangue, non altro.

    Il sorriso svanisce presto. Indarno sembra stato l'attacco dei temibili cavalieri neri, che avrebbero dovuto maciullare le grazie della bionda. Sì, è coperta di sangue, sì le ferite sulla candida pelle sono evidenti e sull'algido seno scorre il sangue. Ma è in piedi, stringe i denti il Necromante, frustrato. Li punirà quegli stolti mammalucchi. O sì li punirà. Se sopravvive. Scuote il capo, ancora, non per guadagnare coscienza di sé e raccapezzarsi, ma per esprimere la sua frustrazione con garbo. Ferito, sanguinante e contuso. Ma con eleganza.


    Sionn: "Lei proprio non vuole dimostrarsi docil...?!"

    Un colpo di cannone nella notte, a sovrastare i rantoli dei Cavalieri d'ombra, delle loro armi e degli zoccoli dei loro destrieri dal pelo corvino e lucido. Un colpo di cannone che somiglia tanto al rintocco d'una campana Sionn mai avrebbe creduto d'udire. Il colpo giunge assieme al corpo intero di Alison a quella chioma dorata, che paiono fiamme divampare illuminando tutt'attorno. Non può ammirarla per molto, dato che immediatamente dopo può solo alzare il braccio privo del libro e farsi colpire in pieno dal pugno... il rompersi dell'osso è palese all'udito dell'uno e dell'altra. "Che seccatura..." pensa il Necromante, quando, spinto indietro barcollante, con il braccio sinistro a penzolare lungo il braccio, non rimane che sibilare tra i denti per il dolore ed indietreggiare, umiliandosi come un animale in trappola.

    Un secondo malrovescio arriva, eppure non diretto esattamente alla sua persona. O meglio. Non diretto alla sua carne. La sua anima è sotto attacco... per la prima volta, purché ferito, sanguinante contuso gli occhi verdi sono attraversati da un lampo rabbioso. Per quanto odi il reale contenuto del tomo, non permetterà a quella bruta barbara di toccarlo, di strapparglielo dalle dita, di sfiorarlo neppure. No, non è degna. Che se ne stia lontano la cagna, da ciò non le riguarda e non potrebbe mai degnare d'un blasfemo sguardo!

    Con un altro ringhio, l'orrenda difesa dell'Araldo si palesa ed il colpo di Alison s'infrange contro la disgustosa barriera che già aveva visto, incontrando la capacità di un muro di malattia a far scudo il prezioso volume. I cavalieri volgono ora verso il loro evocatore, vedendolo attaccato e spronano le decrepite monte, prima sia troppo tardi. La disattenzione nel conservare l'artefatto vitale non sfugge all'attenta guerriera e Sionn si ritrova strattonato all'indietro, con il collo cinto da Alison ed il suo bracciale armato puntato alla tempia. Una situazione ben poco favorevole, ma almeno lei, nella sua stoltezza lo tiene in piedi e vigile. Dovrebbe ringraziarla, gli sta salvando la vita... latra ancora la bionda, come volesse estirpare la confessione domandata con tal poco garbo poc'anzi. I cavalieri svaniscono, fermati dallo stallo per troppo tempo perché la loro ora non giunga. Così sono i patti con l'Oltre, invero. È troppo tardi per un altro prodigio? No.

    All'urlo d'amazzone di Alison ed alla mortale situazione... Sionn... ride. Sì, dapprima con compostezza, poi si fa sempre più sguaiata la terribile risata, sino a che un colpo di tosse non la strozza, facendogli sputare sangue sul braccio di Alison. Meravigliosa visione. Il Necromante lecca via dalle proprie labbra il sangue e sorride, mentre il corpo dell'Eversore può sentire dal contatto con quello dell'oscuro figuro che egli non abbia smesso di sghignazzare, seppur sommessamente.


    Sionn: "Sono la mosca nella tua zuppa, sono il sassolino nella tua scarpa, sono il legume sotto il letto, sono il bernoccolo su tutte le teste, sono la spina nel tuo fianco, sono il demone nel tuo armadio, sono la malattia dei tuoi cari..."

    Il braccio ricoperto di necrosi viene sollevato a fatica, con un orrendo spasmo che l'avrebbe piegato e fatto crollare... non lo stesse tenendo quella stolta bionda. Il sorriso si allarga sempre di più, mentre il tessuto morto a coprire l'arto si incrina.

    Sionn: "... perché?..."

    *Cric*Crac*Cric*Crac... le crepe sulla difesa corrotta si fanno sempre più evidenti, mentre si sgretola la copertura nera, piano piano.

    Sionn: "... perché sono cattivo."

    Le Necrosi si spacca in più punti, cascando al suolo, friabile in polvere ed il Necromante non attendeva che questo momento per consegnare alla storia di quel parco un ultimo attacco di quella scaramuccia violenta. Così insignificante. Di quell'occasione sprecata.
    Sputa le ultime parole con una soddisfazione ed un trasporto terrificanti, prima di pronunziare a bassa voce, salmodiale ed intimamente tra sé ed il suo tomo l'ultimo dei prodigi della notte rossa di Garwec: "Yra'gta Vohss Kehlde Waf'han." altresì "Io evoco dall'Oltre le spade degli Eroi". Sei armi bianche, lance, spade, alabarde, appaiono minacciose sul capo di entrambi, fluendo come epicentro di onde concentriche distorcendo l'aria come fosse uno specchio d'acqua. Alle parole dell'Araldo, la quiete viene violata e questi sei artefatti schizzato alla volta della bionda, come una pioggia d'acciaio, per ucciderla e metterla definitivamente a tacere. Poi Sionn si sarebbe abbandonato, senza ritegno, all'acciottolato freddo di quel parco... se lo sarebbe decisamente meritato, per il da fare si sta dando.

    rsz_gateofbabil





    Energia: -5% - 10% = 15%
    Stato fisico - Realtà - Contusioni diffuse, labbro spaccato, costole incrinate, ustioni diffuse, spalla sinistra lussata, braccio sinistro rotto. (Critico = Alto + Medio + Medio)
    Stato psicologico - Meadbh - Ottimale, molto incuriosito

    "Necrosi"
    Il nucleo di quella pantomima di anima di cui il corpo di Sionn è portatore è in grado di avvertire i pericoli verso il suo prezioso involucro di carne e di agire al volere di Sionn di conseguenza se minacciata, tentando un’estrema difesa contro gli attacchi sferrati al debole corpo del Necromante.
    [Difesa consumo variabile magico o fisico - Basso - 5%.]

    Yra'gta Vohss Kehlde Waf'han!
    Migliaia sono gli eroi periti in battaglia in qualsiasi piano. Quasi altrettanti sono i loro nemici o i grandi guerrieri morti in battaglie disonorevoli, prendendo la parte sbagliata. In quanto Araldo della Morte e protettore delle confluenza tra i due mondi, a Sionn è stata concessa la grazia di poter usufruire delle armi dei suddetti quando la situazione lo richieda. Una volta cantato il terribile incantesimo, le armi evocate fenderanno il sottile velo tra il regno dei vivi e dei morti, per poi essere scoccate come frecce all'indirizzo del bersaglio, il quale si troverà sotto una selva di armi di vario genere, le quali, una volta raggiunto il suolo e ivi piantatesi, svaniranno in una nuvola di cenere, richiamate dai loro proprietari nell'Oltre.
    6 armi 7 m di raggio [Medio - Fisico - Ad Area]

    † Possessioni †


    Meadhbh
    - Grimorio - Anima di Sionn
    Con la crescita dell'Exp, Sionn impara di più sul suo libro. Perdendolo, non sarebbe in grado di castare alcun incantesimo di Necromanzia, essendo sprovvisto delle formule.

    Anelli Runici
    Sacrificando un qualsiasi animale o persona etc. e bagnandone nel sangue la runa dell'anello, essa evocherà uno spirito che risponderà alle risposte solo ed esclusivamente di Sionn. Più particolareggiata ed articolata sara la domanda, più energia verrà consumata.

    † Benedizioni †


    Voh'Mira [Passiva GDR-Only]

    Dopo aver amabilmente colloquiato con i più oscuri piani dell'esistenza, abituando le sue orecchie a quei versi gracchianti e gutturali sino a distinguerne articolazioni, parole e quant'altro, Sionn e tornato dal suo viaggio alla scoperta dei meandri della morte con una conoscenza in più. Ora egli parla correttamente la lingua del Voh'Mira, la lingua dei Morti e degli Araldi dell'Oscura Mietitrice. Vanto di Sionn ed alle volte persino oggetto del normale discutere, quella lingua e anche l'esatto idioma con cui cantare i suoi incantesimi d'evocazione.

    "Araldo della Morte"
    Sionn ha passato un tempo imprecisato al di fuori dello spazio e del tempo, in una??amorevole ed eterea chiacchierata con la Morte o la Dea di essa o di una Signora delle Malebolge, nonché tutto ciò che il tocco freddo delle visioni del Meadhbh gli ha mostrato, furono segreti il cui peso avrebbe ucciso deteriorato la maggior parte delle menti deboli. Temprato da questo e molto, molto meno umana e dalle rudimentali conoscenze da Psiomante, la mente del Necromante e ben più difficile da manipolare, se non con un buono sforzo delle proprie capacita e può vantare qualche protezione dalle malie di varia natura.
    [Anti-malie - Percezione intrusioni mentali]

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    Un ambiente come quello della Seele, pieno di anime e di Demoni raminghi, stimola positivamente la psiche di una persona.
    Influenzati dall'energia spirituale, anche i membri meno dotati imparano col tempo a vedere gli spiriti. Con un po' di allenamento, riusciranno a vedere le aure fino a 30 metri di distanza: una lieve alone di energia che avvolge ogni essere vivente. Colore e forma di questo alone dipendono da persona a persona, in base alle sue attitudini e potenzialità.
    Basta tenere la mente aperta e fare qualche esercizio di meditazione.
    [Passiva - Auspex spirituale]


    CITAZIONE
    Riassunto:
    Becco in pieno volto il Medio e mi difendo dal successivo Basso. In seguito sferro Yra'gta Vohss Kehlde Waf'han! a Medio da sopra la testa dei due.


    Edited by Mordreth - 9/2/2016, 09:46
     
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    Luogo: Garwec - Parco Comune



    Il suo piano era fallito. Anzi, i suoi piani erano falliti. Per chi conosceva il meccanismo dell'Ember Celica, ovvero più probabilmente solo Alison, doveva essere ben conscio che i colpi venivano sparati solo attraverso l'uso della forza cinetica. Non partivano a comando mentale o con un tasto, bensì con i gesti, le azioni, un movimento sufficientemente forte. Quella medesima e bizzarra protezione negò il tentativo di disarmo della bionda pugile. Ma questo non l'arrestò. Non si diede per vinta, non terminò di provarci fino all'ultimo. Stupida lei, che invece di agire sul momento diede un'ultima occasione di redenzione allo sconosciuto senza cuore. Alison non era una spietata assassina o guerriera. Non agiva a sangue freddo, anzi..non aveva proprio niente di freddo. Si ripeteva sempre di come girava il mondo, della criminalità, degli inganni, del perseguimento personale degli obiettivi e ambizioni. Nonostante sapesse bene dell'inesistenza di regole, cercava sempre di comportarsi lealmente. Forse era stata troppo prepotente, troppo arrogante nel pretendere un confronto con la Morte. Aveva attraversato un confine invalicabile e presto avrebbe pagato le sue conseguenze. Voltò la testa cercando di non scomporsi dal tenere in quella posa scomoda il nemico. Udì gli zoccoli sanguinanti battere il terreno, facendo sussultare le cellule corporee della bionda, così come il cuore, per il ricordo di ciò che aveva provato poc'anzi. Gli animali sono imprevedibili, difficili da domare e anche se si riesce nell'impresa, spesso basta poco per accorgersi che la sopravvivenza vige sopra l'amicizia, dominanza o obbedienza, come la si voglia chiamare. Non si sentì sollevata, la sua guardia non si abbassò notando come un peso era stato liberato. I cavaliere e i loro destrieri svanirono come nebbia lasciando un eco smorzato della loro ultima cavalcata pieni di desiderio per la vita del loro padrone comune. Strinse la presa, si mosse un poco per far capire che tutto era saldo, tutto era nelle sue mani. Quello, invece, rideva e farneticava in modo inquietante e pazzo. Ad ogni parola la perplessità e l'odio in Alison crebbero. Le pupille sempre più dilatate, i denti sempre più in mostra, mentre la preoccupazione saliva a dismisura. In una situazione di svantaggio comportarsi a quel modo rendeva solo la giovane più confusa, eppure non riusciva a terminare, a chiudere la faccenda, come attratta dalla sequenza di parole. Una tirava l'altra, oltremodo conscia che doveva chiudere il libro a metà per evitare di spoilerarsi il finale su questo racconto. Non comprese, adesso quelle sillabe erano di sottofondo, un ritornello continuo mentre assisteva alle numerose crepe in formazione.
    Cos'è questa cosa?! - si chiese quando una terribile sensazione la sorprese, l'intuizione di un pericolo prossimo e..sfortunatamente, inevitabile. Il ritornello della lingua della morte, la sentenza finale udita in precedenza ma non riconosciuta. Qualcosa sta per accadere, perché come un cane sa a cosa corrisponde un comando o un gesto, anch'ella riconosce l'evento negativo. Nonostante la stanchezza e le ferite, i suoi riflessi rimasero fedeli. Probabilmente mantenuti per la foga di vivere, sempre più vicina al pericolo, i sensi si fecero maggiori, distorti.
    "Uh?!" - volse lo sguardo al cielo quando le sembrò di vedere ai contorni della visuale un flebile bagliore. Troppo all'erta e spaventata per non accorgersene. Il bastardo non aveva sbagliato alla fine dei conti, che ironia per la minaccia di Alison. Fu pronta, come sempre, per non farsi colpire, ferire, per non perdere ulteriore sangue. Mollò la presa, ormai inutile, costretta ad un ultimo e faticoso movimento. Quello che doveva essere un movimento acrobatico, una verticale all'indietro, si rivelò solo un abbagliò. Proprio al massimo potenziale, vicina a rendere atto l'uso delle poche energie raggruppate, le fitte la colpirono. Si bloccò e si limitò a indietreggiare, in modo zoppo, con quella gamba malandata trascinandola indietro. Gli occhi puntati sulla punta delle singole armi evocate.
    "No!!" - disperato e sorpreso l'urlo di chi ha realizzato la fine, ma non è in grado di darsi a scene prolungate per i pochi attimi rimasti. Il busto ormai di profilo e il braccio portato in alto a difesa del volto. Le lame furono spietate, senza rimorso o gioia, seguirono la volontà dell'evocatore. Una di esse cozzò in un primo momento contro l'Ember Celica destra della bionda per poi aprirla letteralmente di lato e graffiare in lungo la parte laterale esterna dell'avambraccio. Un'altra sfiorò il fianco sinistro, creandole il minimo danno rispetto alle altre. Una terza, quasi parallelamente alla precedente, fece il medesimo lavoro sulla gamba sinistra. La coscia fu graffiata orizzontalmente. Le ultime rimaste avrebbero dato non poca gioia all'amico dei morti. Una si conficcò alla gamba destra, un'altra alla coscia dell'omonima gamba e l'ultima ancora si conficcò, senza perforarla in quanto alabarda, sopra la spalla destra. Per quell'attimo, durante la caduta, l'espressione della guerriera è priva di emozione. Sguardo vuoto ma traballante, le dita rilassate, abbandonate dalla speranza, la bocca rilassata anch'essa e aperta senza lasciar uscire il minimo sospiro. Cadde a terra e presto il lato destra avrebbe macchiato di rosso il terreno con una maggiore concentrazione nei due fori ben visibili, poiché le armi svanirono come cenere lasciando via libera alle ferite rovinosamente aperte. Il guanto liberò il polso, ormai spaccato in due dall'impatto per l'improvvisata e inefficiente difesa. I proiettili si sparsero dei dintorni, i pochi più vicini toccarono l'erba rossa. L'immagine della sconfitta: la distruzione delle proprie armi, dei propri mezzi e infine del proprio corpo. Alison quasi parve ricoprire quest'ipotetico dipinto. Nonostante ciò..in parte era solo una somiglianza. Sconfitta, ma non totalmente distrutta. Non priva di ogni briciola di energia. Lei combatte fino all'ultima particella di spirito. Non era morta, non sarebbe morta. Ancora le ritornava in mente quel suono tappato delle armi. Il suo udito non era in buone condizioni e parte delle parole dell'altro non le aveva comprese, nonostante il significato era ben chiaro già dalla prima frase. Rinvenne spiritualmente, sbatté le palpebre e sollevò la testa a fatica per osservare le ferite procurate.
    Due buchi, merda.. - "Ah..ahhh.." - gemette con suoni ridicoli e prossimi al pianto. Lacrime spinte mentre l'espressione della giovane si modificava mostrando il dolore, da una parte, e l'orgoglio di non farlo vedere, dall'altro. Il fastidio e il brivido del dolore percorsero tutto il corpo e le sue labbra mostrarono un sorriso. Non per gioia o follia, forse disperazione o orgoglio.
    "Ti giuro..che se sopravvivo..ti darò la caccia.." - lo voleva morto a tutti i costi, lo voleva uccidere in quel momento, spinta dall'infinita impazienza che caratterizzava lei medesima. Non poteva darsi a sforzi prolungati, entrambi avevano le proprie ferite, chi in modo più visibile..chi no. Se il precedente silenzio fece credere al necromante di aver compiuto il suo desiderio, si sbagliava.
    "Non ci sei andato nemmeno vicino, figlio di puttana..!" - e tossì riprendendo una respirazione affannosa. Cominciava a sudare, il battito era irregolare, tornò ad appoggiare il capo al suolo. Non poteva più muovere la gamba destra e il braccio era ferito. Gran parte delle ferite sembravano aver smesso di urlare, come se in un concerto, lo strumento più forte coprisse gli altri per l'intensità del suo suono. Il dolore alla gamba era di gran lunga il più sentito.
    Fa male, fa male, fa male!! - "Ngh..!" - sollevò il braccio sinistro, l'arto messo meglio di tutti, come atto di resistenza, come ulteriore segno di dolore, per poi lasciarlo cadere lentamente.
    "Giuro su me stessa..che ti ritroverò..!" - E ti ammazzerò, ti ammazzerò!!

    Stato Mentale: Normale - Maledetto, maledetto!! Devi morire!!
    Stato Fisico: Molto stanca e molto ferita - Piccolo taglio alla gamba sinistra, sangue dalle orecchie, udito altamente danneggiato, mal di testa, spalla sinistra e gamba destra contuse, spalla probabilmente lussata, setto nasale danneggiato, perdita di sangue da naso, dolore allo stomaco, possibile ferita interna allo stomaco, taglio orizzontale alla coscia sinistra, graffio al fianco sinistro, perforazione da arma bianca alla gamba e alla coscia destra, taglio alla spalla destra
    Energia: 15%
    Armi: Ember Celica - Colpi: 9 (12) + 9 (9)
    Passive:
    The Brawler [Passiva di 25% in Forza, Destrezza, Resistenza e Velocità]
    The Fighter [Passiva di Riflessi + Passiva di Istant Casting]
    Riassunto: Alison subisce in pieno Yra'gta Vohss Kehlde Waf'han! subendo un Danno Medio su varie parti del corpo.

    Nota: Il numero tra parentesi sulla voce "Armi" corrisponde ad un dato interpretativo per me, il numero senza parentesi è quello dei caricatori.

    Edit: Piccola specifica su Stato Fisico. (Modifica annullata)


    Edited by "Gerik" - 9/2/2016, 16:11
     
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    Le nubi oscurano la luna forse perché non guardi tutto il sangue si sia versato quella sera, in quel parco, colato dalle membra dei due contendenti. Perché non guardi l'orrore sta per compiersi. Lui, tuttavia, non può vederla.
    La bionda amazzone sbraita, inchiodata al suolo, la pelle soffice grondante di sangue e sudore, vomita invettive e promesse e minacce al suo indirizzo, reclamando la sua vita e la vendetta. Lui, tuttavia, non può sentirla.

    L'erba è un giaciglio meraviglioso, ora che, dopo il clangore della battaglia, la stanchezza prende il sopravvento e Sionn ha dato fondo a parecchie delle sue energie, sebbene l'ultimo attacco gli abbia consentito una parvenza di vantaggio che tanto somiglia ad una vittoria. Ha il tempo di recuperare le forze e restare ancora pochi istanti con il volto tra l'erba inumidita da rugiada e sangue. Ha un gusto ferroso e fresco assieme.
    "Delizioso..."
    Striscia con una mano del braccio sano, sino a sotto il busto. Il respiro pesante ed affannato del necromante che fatica a rimettersi in piedi, stremato è ferito, è soverchiato dal latrare di quella stupida bifolca. Si aggrappa ad un ciuffo d'erba più radicato nel terreno Sionn e riesce a mettersi in ginocchio. Le ginocchia lo reggono, ancora sane e la mano copre le costole rotte. Gli occhi verdi sono tutti per Alison. Sembrano sin troppo lucidi, nonostante il sangue versato e le ossa rotte. Non v'è dolore o timore, solo un selvaggio desiderio, inumano, intaccato dalle condizioni fisiche che rendono il busto ciondolante. Con l'imposizione delle mani, una figura scarnata e scheletrica sorge dal terreno, con cipiglio goffo ed artigliandosi al prato. Sionn si regge a quell'apparizione orrenda, mentre altre tre ne sorgono attorno Alison, non superando la terra oltre la vita, appropinquando gli artigli al suo indirizzo. Normalmente a questi mammalucchi un semplice calcio li avrebbe resi inoffensivi... ma le condizioni non sono favorevoli per la bionda guerriera e questi macabri esseri senza pace raschiano il terreno cercando di raggiungere le sue carni già provate, con le unghie e con i denti.
    Spettatore, con un sorriso doloroso e soddisfatto, è il Necromante, a malapena in piedi grazie al suo macilento sostegno.


    Sionn: "Non preoccupatevi... la vostra... fine... sarà sublime... la sua gloria... perpetua."



    Energia: 15%
    Stato fisico - Realtà - Contusioni diffuse, labbro spaccato, costole incrinate, ustioni diffuse, spalla sinistra lussata, braccio sinistro rotto. (Critico = Alto + Medio + Medio)
    Stato psicologico - Meadbh - Stremato

    † Possessioni †


    Meadhbh
    - Grimorio - Anima di Sionn
    Con la crescita dell'Exp, Sionn impara di più sul suo libro. Perdendolo, non sarebbe in grado di castare alcun incantesimo di Necromanzia, essendo sprovvisto delle formule.

    Anelli Runici
    Sacrificando un qualsiasi animale o persona etc. e bagnandone nel sangue la runa dell'anello, essa evocherà uno spirito che risponderà alle risposte solo ed esclusivamente di Sionn. Più particolareggiata ed articolata sara la domanda, più energia verrà consumata.

    † Benedizioni †


    Voh'Mira [Passiva GDR-Only]

    Dopo aver amabilmente colloquiato con i più oscuri piani dell'esistenza, abituando le sue orecchie a quei versi gracchianti e gutturali sino a distinguerne articolazioni, parole e quant'altro, Sionn e tornato dal suo viaggio alla scoperta dei meandri della morte con una conoscenza in più. Ora egli parla correttamente la lingua del Voh'Mira, la lingua dei Morti e degli Araldi dell'Oscura Mietitrice. Vanto di Sionn ed alle volte persino oggetto del normale discutere, quella lingua e anche l'esatto idioma con cui cantare i suoi incantesimi d'evocazione.

    "Araldo della Morte"
    Sionn ha passato un tempo imprecisato al di fuori dello spazio e del tempo, in una??amorevole ed eterea chiacchierata con la Morte o la Dea di essa o di una Signora delle Malebolge, nonché tutto ciò che il tocco freddo delle visioni del Meadhbh gli ha mostrato, furono segreti il cui peso avrebbe ucciso deteriorato la maggior parte delle menti deboli. Temprato da questo e molto, molto meno umana e dalle rudimentali conoscenze da Psiomante, la mente del Necromante e ben più difficile da manipolare, se non con un buono sforzo delle proprie capacita e può vantare qualche protezione dalle malie di varia natura.
    [Anti-malie - Percezione intrusioni mentali]

    Soultracker [Tecnica di Gilda]:
    Un ambiente come quello della Seele, pieno di anime e di Demoni raminghi, stimola positivamente la psiche di una persona.
    Influenzati dall'energia spirituale, anche i membri meno dotati imparano col tempo a vedere gli spiriti. Con un po' di allenamento, riusciranno a vedere le aure fino a 30 metri di distanza: una lieve alone di energia che avvolge ogni essere vivente. Colore e forma di questo alone dipendono da persona a persona, in base alle sue attitudini e potenzialità.
    Basta tenere la mente aperta e fare qualche esercizio di meditazione.
    [Passiva - Auspex spirituale]



    Edited by Mordred. - 9/3/2016, 09:20
     
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    Unità di Pronto Intervento_


    Una se ne sta lì. A farsi i fatti suoi. Tipo addentare una bella bistecca in santa pace.
    E no.
    Non si può!
    Ovvio che non si può.
    Sennò che gusto c'è
    ?

    “Che diavolo avrà combinato stavolta?!”


    È Alison, ovviamente. E sembra stare per morire, tanto per cambiare. Lo sento tramite il bracciale mutaforma telepatico che le ho dato -mi sembra abbia scelto la forma di un ciondolo, di una collana, se non ricordo male-.
    Uff. Mi tocca andare: sbuffo, e in un batter d'occhio la mia figura sparisce e ricompare a...Garwec? Mi sono lasciata guidare dalla sua essenza mentale, come un GPS, e pare proprio uno dei parchi di Garwec, in versione notturna come l'ultima volta che sono stata qui. Bello, ma...gli scheletri non me li ricordavo
    .

    «MA CHE È 'STA MERDA?!!»


    Grido schifata mollando un calcio al primo teschio a portata di piede, per poi passare a prendere a calci anche il resto dei mucchi d'ossa. Se c'è una cosa che mi disgusta son proprio i cadaveri rianimati, maledizione! Così innaturali e anti-scienza...! Brr!
    Poi, ripresami dallo shock iniziale, mi guardo un attimo in giro e mi accorgo di un altro tizio, mezzo svenuto pure lui -Alison nel frattempo la monitoro costantemente grazie al mio auspex mentale- e..
    .

    «Ooohh! Abbiamo l'incula-morti qui! Ma quale onore!»


    Il mio sguardo si fa severo, truce, affilato, serio, mentre sfotto quello che probabilmente è il necromante che ha rianimato queste aberrazioni, a giudicare dalle batoste che ha ricevuto. Vuoi vedere che hanno combattuto e...che forse è colpa di Alison? Non sarebbe una novità. O magari è colpa del tizio qui, che voleva stuprarla? Vallo a sapere.

    «Facciamo che adesso fingi tu di essere un cadavere, uno di quelli normali che stanno fermi, mentre io porto via la mia amica? Altrimenti posso evitarti la parte del "fingere" e renderti morto direttamente, come preferisci.»


    Minaccio spavalda e china su Alison, guardando lui negli occhi mentre piccole fiammelle verdi smeraldo si formano e brillano tra le dita della mia mano destra.


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 110%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ "Revan's Robes": Armatura (1pt).
    ¬ "Chakram seghettato": Lama circolare (1pt).
    ¬ "Pugnale": Lama (1pt).
    ¬ "Glock 19": Pistola (2pt).
    ¬ "Pertica delle Notti Stellate": Bastone (1pt).
    ¬ "Fangs & Claws": Armi naturali (3pt).
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (0pt, GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (0pt, GdR).
    ¬ RT&LWC (0pt, GdR).


    Passive

    ¬ "ThoughtDensity": Telecinesi.
    ¬ "ThoughtDensity": Volo.
    ¬ "Alterazione: Somatizzazione Metapsichica": Shapeshifting (0pt, GdR).
    ¬ "Piegare lo Spazio-Tempo": Viaggio nel Tempo (0pt, GdR).
    ¬ "PsicoEssenza": Immortalità/Autorigenerazione.
    ¬ "PsicoEssenza - Willpower": Mana +10%.
    ¬ "Mentalist": Telepatia (solo Output).
    ¬ "Mentalist": Empatia (Auspex Rileva-Emozioni).
    ¬ "Metacognition": Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion.
    ¬ "Metacognition - Mente Blindata": Difesa Anti-Malia.
    ¬ "Disturbance in the Force": Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting.
    ¬ "Disturbance in the Force": Preveggenza/Premonizioni (0pt, GdR/Quest).
    ¬ "Cerebro": Auspex Rileva-Menti.
    ¬ "Landa Mentale": Magazzino Dimensionale.

    Specchietto Riassuntivo_

    Violet, richiamata dalle condizioni critiche di Alison tramite il bracciale telepatico, si teletrasporta da lei e la salva dagli scheletri, per poi minacciare Sionn e prepararsi a teletrasportarla in salvo XD.

    Note_

    ---.


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    Da due colpi al nonmorto lo regge e questi si piega con i gomiti sull'erba, chinando il capo formando ciò a tutti gli effetti si rivela una panca bell'e buona, dove Sionn si siede a fatica, con lunghi e pesanti sospiri tenendosi l'addome, dove probabilmente Alison gli aveva incrinato una costola. Quale vergogna... eppure qualsiasi ferita all'orgoglio è lenita dalla codardia dell'altra. Chiamare i rinforzi... proprio ora, nel momento del trionfo? Aveva sopravvalutato l'onore con cui avrebbe affrontato la morte.

    Non batte ciglio mentre l'altra con parole di fuoco tenta di infondere timore in un animo ha visto ben oltre la carne ed i suoi biechi insulti e turpiloqui. No, non starà al suo gioco, né s'arrabbierà... è solo deluso per l'esito all'insegna del disonore. Avrebbe tanto voluto renderle onore com'è giusto alla grande guerriera è stata contro l'Araldo della Morte... ma l'infelice intervento l'ha reso impossibile. Sospira, ma una fitta di dolore lo piega. L'ennesima, prima possa sfoderare contro Violet la migliore delle sue armi: la cordialità.
    Un sorriso garbato, l'eleganza anche nell'agonia della carne.


    Sionn: "L'onore è mio... essendo... voi una sconosciuta... l'onore... è mio. Mi duole... il vostro... intervento." alza stancamente un dito.) "Ma... voglio sappiate... io non feci nulla... la vostra... amica... non m'abbia portato... a fare. Inoltre lei ha promesso... di uccidermi... un giorno... penso sia giusto voi lo... lo sappiate... e prendiate le giuste... le più giuste... misure... voi ritenete necessarie, giudi... giudiziosa come... come sembrate."



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    Dopo aver amabilmente colloquiato con i più oscuri piani dell'esistenza, abituando le sue orecchie a quei versi gracchianti e gutturali sino a distinguerne articolazioni, parole e quant'altro, Sionn e tornato dal suo viaggio alla scoperta dei meandri della morte con una conoscenza in più. Ora egli parla correttamente la lingua del Voh'Mira, la lingua dei Morti e degli Araldi dell'Oscura Mietitrice. Vanto di Sionn ed alle volte persino oggetto del normale discutere, quella lingua e anche l'esatto idioma con cui cantare i suoi incantesimi d'evocazione.

    "Araldo della Morte"
    Sionn ha passato un tempo imprecisato al di fuori dello spazio e del tempo, in una??amorevole ed eterea chiacchierata con la Morte o la Dea di essa o di una Signora delle Malebolge, nonché tutto ciò che il tocco freddo delle visioni del Meadhbh gli ha mostrato, furono segreti il cui peso avrebbe ucciso deteriorato la maggior parte delle menti deboli. Temprato da questo e molto, molto meno umana e dalle rudimentali conoscenze da Psiomante, la mente del Necromante e ben più difficile da manipolare, se non con un buono sforzo delle proprie capacita e può vantare qualche protezione dalle malie di varia natura.
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    Un ambiente come quello della Seele, pieno di anime e di Demoni raminghi, stimola positivamente la psiche di una persona.
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    Ultima occhiata



    Luogo: Garwec - Parco Comune



    Straziata dal dolore e dalla fatica, la bionda guerriera non è più in grado di comporre alcuna offensiva. Non perché le energie sono al minimo. Bensì le ferite sono troppo gravose per permetterla un'azione decente. Si è distratta stupidamente, ancora non del tutto esperta e in grado di sfruttare al meglio ogni sfaccettatura di se stessa, quindi colpi fatali hanno affondato nei punti più importanti per il movimento. Troppe ferite agli altri per rialzarsi in piedi. Una delle armi distrutte, la posizione scomoda e la debolezza generale non le consentivano di tirare nemmeno un singolo pugno. Arrancava indietreggiando alla vista dei tre più vicini. Scheletri dal viso inquietante e sempre uguale, bramosi di infliggerle ulteriori ferite per ordine del loro signore. Con il gomito sinistro, la bionda fece il possibile per allontanarsi. Sforzi inutili poiché le creature scricchiolanti erano più veloci. Provò a muovere il braccio gravemente ferito, per istinto alla sopravvivenza. Chiuse gli occhi, strinse i denti, per l'infernale dolore. Non poté sollevarlo, ricordando nell'immediato che l'arma al polso era distrutta e inutilizzabile.
    "Ugh..no..!" - disperata placcò ulteriore indietreggiamenti, spostò il peso sul lato difficoltoso e tentò di usare l'altro braccio. Un pugno. Anch'esso inutile e privo di inerzia. Era come se stesse accarezzando il vento lasciando cadere il braccio come morto. Nessun colpo partì, visto che per usare al meglio le Ember Celica, era necessario un quantitativo minimo di forza fisica, infatti quelle sfruttavano l'energia cinetica..niente forza, niente colpo.
    Non posso morire così.. - e per un attimo ricordò i discorsi precedenti, quella giornata passata con Violet in cui le chiedeva di non gettarsi in guai in continuazione. Manco l'avesse voluto, sembrava più forte di lei, come se qualcosa di superiore volesse che conducesse quel sentiero irto di pericoli, rischiando prematuramente di incontrare la morte. Poi sollevò lo sguardo, un altro di quegli scheletri, stavolta intero accompagnato dal disgustoso bastardo che gioiva alla vista della sua vergognosa condizione. Arrancò nuovamente, nel tentativo più disperato di fuggire. Testarda, non voleva arrendersi all'evidenza, non poteva lasciare una soddisfazione così grande. Doveva farcela, poteva farcela..così credeva. Ne andava anche del suo orgoglio, onore. Poi cedette, il gomito scivolò e la spalla toccò il terreno. Respirò sempre più lentamente, con meno forza. Il suo corpo sembrava intorpidirsi, non era sicura di sentire bene tutto il suo corpo. Stava perdendo il controllo, il suo corpo si stava arrendendo. Troppo sangue versato, il sudore si formò presto sul suo viso. Non lo sentì, la sua attenzione era catturata dai dolori fisici e brucianti. Poi l'imminente rassegnazione.
    E'..finita..? - si chiese chiudendo gli occhi. Un piccolo sbuffo accompagnò quella che parve essere la sua ora. Come a mostrarsi arrogante anche di fronte alla morte.

    Una luce anormale la fece rinvenire all'ultimo. Una figura familiare. Vestiti scuri e femminili, capelli viola.
    "V-V..iolet..?" - flebili parole inudibili all'altra uscirono dalla sua bocca a denti stretti. Il capo appena sollevato, giusto per vederla. Un attimo solo ed esso cadde, come il re di un esercito cui ha visto morire tutti i suoi compagni, non può far altro che accettare la sconfitta. Lo sguardo vola in alto, gli occhi si chiusero nuovamente. Alison svenne. Era un miraggio? Era la sua salvezza? Aveva visto bene? Non poteva rifletterci su, giacché la sua mente si spense momentaneamente. Allora quella cosa che le aveva consegnato aveva funzionato. Allora era davvero intervenuta. Sorrise, forse contenta per aver avuto la fortuna di vedere un'ultima volta la sua amica..se le cose erano davvero destinate al peggio.

    Stato Mentale: Normale - ...
    Stato Fisico: Svenuta e molto ferita - Piccolo taglio alla gamba sinistra, sangue dalle orecchie, udito altamente danneggiato, mal di testa, spalla sinistra e gamba destra contuse, spalla probabilmente lussata, setto nasale danneggiato, perdita di sangue da naso, dolore allo stomaco, possibile ferita interna allo stomaco, taglio orizzontale alla coscia sinistra, graffio al fianco sinistro, perforazione da arma bianca alla gamba e alla coscia destra, taglio alla spalla destra
    Energia: 15%
    Armi: Ember Celica - Colpi: 9 (12) + 9 (9)
     
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