To Beast or Not to Beast

{ Serraglio }
Lazarus | Eva | Violet | Ted

Vero è che quando si versa nell'incertezza e non si sa che pesci prendere, anche scegliere di non fare nulla è un'opzione, ma... a quel punto, sorge spontaneo chiedersi dove vi porterà questa decisione: mentre i due Circensi si allontanano, e voi restare al riparo del vostro nascondiglio, i vostri desideri convergono sul togliervi da lì e star lontano dai guai, e -tuttavia- come pensate di fare, senza tentare concretamente di fare qualcosa?

Seguendo la sua naturale tendenza al ragionamento, Violet effettua uno scaltro tentativo per raccogliere dati sull'esterno del Serraglio, e lo fa estraendo il pugnale e forando la stoffa della tendina che crede rappresentare un limite dell'area, ma... dall'altra parte non ci sono che altre gabbie. Finché un occhio umano -spiritato e venato di sangue- non le si para davanti dall'altra parte, fissandola di rimando, da vicinissimo, e occludendole la visuale.



Intanto, dopo aver mandato il Gremlin a pedinare i due Circensi, Lazarus si ritrova a soppesare con una rinnovata attenzione quanto scritto nei volantini disseminati in giro che pubblicizzano i servigi della Chiromante Madame Endora, e comincia a cercare per terra nella ingenua speranza che un fantomatico stalliere possa aver fatto cadere in quel marasma di fieno e sporco qualche prezioso spicciolo. Controllando tra i cumuli di sterco e paglia. In mezzo alle gabbie e alle casse di legno. Senza l'ausilio di nessun potere particolare. Così... E Ted Carter segue pure il suo esempio.

Inutile dire che -nel procedere con lo sguardo incollato al suolo per setacciare i paraggi- non trovano che biada , sassolini, un paio di mozziconi di sigarette, alcune cartacce, e... aspetta: i vostri occhi catturano nello stesso istante il baluginare di qualcosa che sbrilluccica! Nel mettere a fuoco l'oggetto, notate che si tratta proprio di una monetina di metallo rossiccio! Peccato che sia bene immersa in uno strano grumo dalla consistenza in apparenza cremosa e dall'esotico color argento, ma... dal tanfo pestilenziale.

Però, qualcosa l'avete trovata davvero! Chi l'avrebbe mai detto?
Non io di certo (e sono il QM), quindi diciamo che siete stati piuttosto fortunati.
...o, per lo meno, uno dei due lo sarà: dipende da chi ci mette le mani sopra per primo.


{ Serraglio }
Gressil

Ammantato dalla cortina di tenebra -cucita su misura per te dal tuo pallido padrone-, avanzi sulle tracce dei Circensi come un agente segreto di altri tempi, sentendo sotto i tuoi goffi piedini la terra scuotersi con sussulti e tremiti intermittenti, che si fanno tuttavia sempre più intensi ad ogni passo che compi seguendo i due sorvegliati speciali, rendendoti noto che stai avvicinandoti progressivamente a quella che deve essere per forza la sua fonte.

Man mano che prosegui, la sensazione opprimente di un'aura assassina ti mette sempre più in soggezione, tanto che comprendi come mai la disposizione delle altre bestie imprigionate è stata diradata, offrendoti sempre meno punti ciechi in cui annidarti, angoli bui in cui acquattarti, o barriere architettoniche dietro cui nasconderti; quando ad un certo punto il labirinto di scatole e sbarre cede il passo ad un ampio spiazzo, sei distante dalla Domatrice e socio una buona decina di metri... e, francamente, non ti va di avvicinarti oltre. Brutti presentimenti.

Al centro della zona sgombra si erge -per circa quattro metri dal suolo- una struttura coperta di stoffa nera, che esige da te qualche secondo di contemplazione e uno scomodo sforzo del collo per spingere il naso più all'insù che ti riesce ed abbracciare quella visione nell'insieme, riconoscendola come l'impalcatura di una cupola - celata da un drappeggio pesante come un sudario.

« Ehi, vuoi farla finita con tutto questo baccano? »

In risposta alla sferzante sentenza, proferita col tono acido di chi deve occuparsi di una seccatura controvoglia, la bestia si scuote inferocita all'interno della cella, e quando la Domatrice afferra una cordicella -che spicca sul nero per il suo intreccio di rosso sanguigno e oro- e la strattona, i ganci di quel sipario scivolano lungo i binari -fissati all'intelaiatura delle sbarre tramite un sistema di carrucole- aprendosi per rivelare le fattezze del mostro in cattività.



...e per quanto all'apparenza possa sembrare una persona, la follia istintiva nei suoi occhi e la schiuma bavosa che gli gocciola dai denti digrignati in un ringhio -giù, lungo il mento- non può che conferirgli un'aspetto semplicemente bestiale; un'impressione rafforzata dallo stato di trascuratezza in cui versa: gli abiti sono sporchi e logori, i lunghi capelli -un tempo probabilmente chiari- sono arruffati in una massa selvaggia, e le mani che ghermiscono le sbarre a cui è aggrappato mostrano unghie adunche e sinistre. Nonostante l'aspetto miserabile, l'aura di potere che emana è sufficiente a renderlo terrificante, e quando un poderoso ruggito gli risale la gola l'intero Serraglio pare tremare.

Il Circense bendato -forse per scarso interesse, forse per eccessiva prudenza- se ne resta fermo ad alcuni metri di distanza, con le braccia conserte in petto e l'espressione distaccata, ma la donna in abiti succinti -invece- avanza spavalda fino al limitare delle sbarre, avvicina il volto a quello della creatura, e... recuperato dalla giarrettiera un cilindro scuro -sicuramente il dispositivo di controllo-, ne pigia un bottone, generando nelle sbarre un crepitante flusso di energia magica che percorre il perimetro della prigione, scaricandosi nel corpo del suo occupante.

« Sei proprio una bestia superba: forte e feroce, come piace a me...! ♥
E' un peccato che non ci sia stata occasione per conoscerci meglio. »
cinguetta dolcemente, leccandosi lentamente le labbra in modo voluttuoso
« Ad ogni modo, è meglio per te se te ne stai buono là dentro, Maestà:
resisti ancora solo un po', e tra qualche ora sarà tutto finito. »

Per lunghi istanti, il Demone subisce con stoica sopportazione le scariche che gli percorrono il corpo con un sonoro sfrigolio, ma infine si ritrae dalle sbarre metalliche; non appena il contatto cessa, il perimetro della gabbia sembra tornare quiescente.

« Eccellente. ♥ »

Co occhi rossi di collera ed iniettati di sangue, il mostro espettora un altro ruggito rabbioso, ma la donna -a quel punto- arcua le labbra in un sogghigno compiaciuto, e -prima di incrociare le braccia sul petto voluminoso- rimette a posto il telecomando. ...e chissà che bel problema sarebbe se -per caso- lo perdesse! Certamente, sarebbe interessante dargli un'occhiata più da vicino...

{ Serraglio }
Lazarus | Eva | Violet | Ted

Colta di sprovvista dall'inquietante apparizione di un occhio umano nel suo campo visivo, e probabilmente atterrita dalla consapevolezza di avere solamente un sottile strato di stoffa a far da barriera tra sé stessa e la misteriosa presenza, Violet sbarra gli occhi e sussulta: nel caso fosse uno dei nemici, la sua mente svelta già progetta di conficcare la lama del coltello di cui è armata nella pupilla (normalmente un bersaglio difficile, ma a quella distanza non si può sbagliare!), ma... se fosse una delle vittime, invece...?

Quando si è in dubbio tra due ipotesi potenziali, la cosa migliore è trovare un appoggio nella solida angolarità dei fatti, e i fatti -dati oggettivi raccolti dalle capacità mentali della Telepate- dicono che quella creatura ha a malapena un proprio ego: è una tabula rasa, una sorta di vegetale, come un oggetto... quindi -per il momento- nessun intento ostile. Che fare? L'Anomalia ci rimugina sopra con molta attenzione, perché -tra tutte le varie possibilità che le si aprono a ventaglio davanti- alcune scelte potrebbero rivelarsi dei passi falsi, e tante altre dei buchi nell'acqua; certo, potrebbe anche fare più tentativi, ma non è saggio sprecare del tempo in una situazione come quella, e Violet lo sa benissimo.

«Dov'è l'uscita?»

L'essere resta inerte e silenzioso, e il suo occhio continua a restituire alla Zorak uno sguardo vacuo... eppure, la scansione mentale rivela che quella richiesta non gli è particolarmente piaciuta; alla parola “uscita” la sua psiche ha svelato il fotogramma di una specie di telecomando, e i flussi celebrali si sono contratti nell'equivalente di una smorfia annoiata nella mimesi facciale... come se il concetto stesso di allontanarsi da quel luogo fosse spiacevole (una preoccupazione, o magari un fastidio... non si può dire con esattezza), e l'idea non lo sfiorasse neppure.

Forse la Psiomante potrebbe approfondire la questione e risalire alla radice della sua riluttanza, ma dovrebbe profondere certamente tempo ed energie nell'analisi – e bisogna valutare bene se ne possa valere la pena. Intanto, avendola notata trasalire, gli occhi dei due LAM si sono appuntati sulla sua figura -in attesa ed in tensione, pronti ad intervenire- ma, vedendo Violet così controllata e padrona della situazione, entrambi optano per tentare qualcosa di diverso per rendersi utili.

“Tombola! Finalmente un colpo di fortuna. Forse ho trovato una moneta per la maga.”

Tornato alla ricerca di gettoni per la Chiromante, il Pugile abbassa lo sguardo sul pavimento e l'occhio gli viene inevitabilmente e fatalmente attratto dalla pappetta biancastra, molliccia e puzzolente che nasconde parzialmente l'oggetto del desiderio; Lazarus -che pure ha individuato il tesoro sepolto- concede all'Afro l'onore di impadronirsene (dopotutto, seguire gli sviluppi di cui il gremlin è testimone è un pelino più importante), ed è con fare trionfante che Ted affonda i guantoni in una cacca argentata, ripulendo il dischetto di metallo rossastro alla bell'e meglio prima di riporselo in tasca.

«I due demoni sono andati da una gabbia dall'aria importante, in uno spiazzo separato dal resto. Dentro c'è un uomo, ma è... Selvatico. Sembra una bestia potente. »
spiega l'Albino, rendendo gli altri partecipi di quel che succede molti metri più in là
«La circense lo tortura con energia elettrica, usa un telecomando... Penso sia il meccanismo di controllo della gabbia. Chiedo al mio gremlin di provare a rubarlo. Preparatevi a muovervi in fretta.»

Vado io. Voglio tentare di instaurare un legame con lui.
si fa avanti la Mannara, decisa a puntare il successo -e la vita- sulle proprie doti
E' molto probabile che fallisca ma non mi posso lasciare sfuggire un'occasione del genere.
Pensate a cosa significherebbe se fosse nostro alleato.

”Bel piano.”

Così, mentre dall'ombra del direttore della Seele emergono quattro mostriciattoli saltellanti, che si spargono in giro per andare a dar manforte al loro collega -già posizionato sulla linea del fuoco-, a ciascuno degli altri Eroi non resta che trattenere il fiato, scaldare i muscoli, e attendere il segnale.


{ Serraglio }
Gressil

«Ora.»

L'ordine psionico del padrone lo raggiunge, e l'egregio Avvocato si mette in movimento per seguire le istruzioni che gli sono state impartite: con circospezione, l'esserino sgattaiola più vicino ai due Circensi proprio quando la coppia gira i tacchi per allontanarsi dalla gabbia e tornare alle proprie occupazioni; ormai è allo scoperto, perché non ci sono altre casse o gabbie dietro cui occultare la propria presenza, ma il velo di Tenebra che lo protegge lo rende invisibile, attutendo non solo il suo odore -già coperto dal tanfo di stalla che satura l'ambiente-, ma anche i suoni che produce...

« Ehi. ...aspetta un momento. »

Tuttavia, rendere più flebile un rumore non equivale a cancellarlo, e per quanta attenzione si possa coscientemente fare ai propri gesti e movimenti, ci sono cose a cui un essere vivente non fa generalmente caso – e su cui raramente impara ad avere alcun controllo. Come il battito cardiaco, ad esempio.

Naturalmente, il gremlin non può essere consapevole di quali siano le percezioni del nemico, né di come esse funzionino, così, nel vedere l'albino fermarsi, potrebbe avere il sospetto -ma non la certezza- di esser stato scoperto, ma... ormai la Domatrice si trova quasi a portata delle sue grinfie, quindi tanto vale agire in fretta e dileguarsi.

« Mh...? »

Sfortunatamente, la donna sceglie proprio quel momento per fermarsi, e così facendo -pur sfiorando il telecomando assicurato alla sua giarrettiera- la zampetta di Gressil finisce per mancare l'obiettivo e urtarle accidentalmente il fondoschiena proprio un attimo prima che questa si volti verso il collega, rimasto un passo indietro, a guardarsi intorno – per quanto l'espressione possa essere adatta ad un tipo che va in giro bendato.

« Oh... ♥ Qualcuno ha bisogno di allentare la tensione...? »

La malizia nella voce della procace fanciulla è evidente; il fatto che il brivido dell'emozione che le ha scatenato la tortura del mostro in gabbia non l'abbia ancora lasciata, pure: deve aver scambiato l'accidentale contatto con il mostriciattolo di Lazarus per un approccio del Lanciatore di Coltelli, e la cosa non solo non la sorprende, ma -a giudicare da come gli allaccia le braccia al collo e gli si avvinghia addosso- neppure le spiace.

« ...mi pareva di ricordare che non ti piacesse il Serraglio per certe cose... ♥ »

Poteva essere un fail potenzialmente mortale, ma -a quanto pare- la dominatrice in abiti succinti ha altro per la testa, perciò... d'accordo, Gressil: è ora o mai più, quindi meglio approfittare dell'occasione e fare un altro tentativo; dopotutto, la donna sembra molto impegnata a spalmarsi sull'uomo dai lunghi capelli argentei, e a succhiargli la faccia con una certa avidità, quindi il piccolo assistente della Seele ha tutto il tempo di avvicinarsi quatto quatto alla coppia...

« Infatti è così: non mi piace rotolarmi nella paglia, detesto la puzza... »
replica l'altro -impertubabile, quasi distratto-, appena ha le labbra libere
« ...e il modo in cui Mattew mi fissa mi fa venire i brividi. »

...allungare le manine verso il dispositivo di controllo...
...circondarlo e ghermirlo con le ditine adunche, e...


{ Serraglio }
Drusilia | Yoko | Kerobal

Trasalendo come chi si è appena riavuto da un colpo di sonno, l'Angelo e i due Demoni si ritrovano in un ambiente in penombra, il cui soffitto distante e il leggero eco che si ode in lontananaza fanno pensare ad un qualche ampio ambiente abbandonato: Endora è sparita, e con lei anche l'ambiente onirico del suo antro misterioso, e ora sono in piedi in una specie di corridoio fiancheggiato da gabbie più alte di loro, che impediscono di cogliere una chiara visuale dello stanzone nel suo insieme.

La luce è poca e soffusa, immergendo ogni cosa in una densa penombra, ma la scarsa illuminazione non è un problema per chi sa percepire la spazialità che lo circonda; la cosa che più colpisce di quel posto, però, è il tanfo da stalla che vi regna -pelo bagnato, escrementi, fieno, e sangue-, che mette addosso un pesante e oppressivo senso di prigionia... come se non bastassero i flebili lamenti degli animali rannicchiati sul fondo delle loro prigioni, lontani dalla luce.

« Bleah. Preferivo l'incenso della Chiromante... »
mormora a bassa voce il Principe, sempre il primo a rompere il ghiaccio

Tuttavia, tra gli uggiolii sofferenti, gli ansiti spaventati e l'insistente raschiare degli esemplari più tenaci -quelli che, con denti e zanne, ancora cercano una via di fuga- si libra una sorta di strana dissonanza; nella confusione che si amalgama in sottofondo potrebbe trattarsi di nulla più che uno scherzo dell'udito, eppure... ricorda molto il pianto di una persona - singhiozi delicati, come quelli di un bambino.

Tendete l'orecchio e cercate di escludere dalle percezioni i vostri stessi respiri, ma... non è proprio possibile capire se quello che vi pare di sentire sia -con molta immaginazione- il pianto soffocato di qualcuno o solo un effetto ingannevole dell'acustica del luogo; ciò di cui Yoko può dirsi invece del tutto sicuro è che una fonte di magia in qualche modo vagamente familiare dovrebbe trovarsi -in linea d'aria- ad una decina di metri dal gruppo, sulla destra rispetto alla sua posizione.

« GWAAAAAHHHH »

...poi, un urlo animalesco fa tremare la terra sotto i vostri piedi: proviene dalla parte opposta alla fonte magica rilevata dalla Kitsune, e -mentre si volta di scatto in quella direzione- un sussurro strozzato evade le labbra del Nephilim che vi accompagna.

« ...padre... »


{ Serraglio }
Gressil

...e preso! E' fatta! Missione compiuta!


« GWAAAAAHHHH »

D'un tratto, l'aria stantia di quello zoo al coperto viene violentata dal grido esagitato del Demone imprigionato, e il furioso sferragliare che produce nello scuotere le sbarre interrompe il momento tra i due Circensi; sbuffando seccata, la Domatrice si scosta dal compagno e porta istintivamente la mano alla coscia con tutta l'intenzione di far tornare a cuccia il suo “sorvegliato speciale”... trovando il vuoto dove si aspettava di trovare i contorni familiari dell'oggetto.

« Ma dove ca-...? Dov'è il telecomando?! »

Caro il mio sottopagato amico gremlin, direi che è il momento di girare i tacchi,
darsela a gambe e levare le tende - tenendoti ben stretto il tuo bottino.

« Abbiamo visite, Ozma. E c'è anche Lui. »

Con calma glaciale, l'albino -il più reattivo dei due- si svincola in fretta e volge in giro lo sguardo degli occhi bendati per concentrarsi sui dintorni con l'orecchio ben teso; quando prende un pugnale dalla bandoliera ne sventola l'elsa -ornata da una vistoca gemma rossa- davanti agli occhi della complice, e poi lo scaglia verso le gabbie con un gesto fluido.

« Seguilo, e recupera il telecomando; il bastardo lascialo a Me. »

Arraffato il dispositivo, Gressil sta zompettando via di gran carriera come da programmi, ma... il rumore prodotto dai suoi piedini che impattano il terreno è un nitido segnale di localizzazione per il Lanciatore di Coltelli, e lo stiletto da questi scagliato lo raggiunge alla spalla destra: il metallo gli si è incastrato nella scapola, e non è possibile rimuoverlo senza aiuto esterno; in più, oltre al dolore lancinante, la cosa peggiore è che quella patacca luccicosa occhieggia nel buio ad ogni movimento, quindi è come avere un bersaglio disegnato sulla schiena... e una furia alle calcagna.

« Miserabile microbo! »

La frusta schiocca in aria alle spalle dell'esserino, ma le sue gambette continuano a spingersi al massimo delle loro possibilità, col pensiero che i suoi simili saranno lì da un momento all'altro per dargli manforte: potranno cominciare la staffetta del telecomando da lì fino a Lazarus, coprire le sue tracce, magari soccorrerlo... ma, mentre fugge, il gremlin si rende presto conto che non è la frusta la sola minaccia da cui doversi guardare.

« Torna qui subito e restituiscimelo. »

Un comando, duro ed imperioso. Ma non è solo vano dispotismo isterico ragliato nel vento: si tratta di una forte coercizione mentale, e a Gressil -da bravo avvocato- tocca l'onere di inventarsi qualcosa.


{ Serraglio }
Lazarus | Violet | Ted

I gremlin sono partiti per compiere la missione impartitagli dal capo, ed Eva si è mossa insieme a loro: forse intende fornire supporto al gruppetto di mostriciattoli, o forse intende sfruttare il trambusto che stanno facendo come diversivo per tentare qualcos'altro - chi può dirlo?

Non resterebbe che trattenere il fiato, incrociare le dita e attendere, ma... non passano che una manciata di minuti prima che le percezioni spirituali di Lazarus e quelle psichiche di Violet comincino a pizzicare, richiamando la loro attenzione su una questione alquanto singolare: tre nuove anime/menti sono comparse nel loro raggio d'azione; paiono sbucate dal nulla, e questo è certamente strano, ma... la buona (forse per l'albino non molto) notizia è che si tratta di presenze familiari: tra tutte, riconoscete quella di Drusilia Galanodel - quindi potete star sicuri che anche gli altri due che la accompagnano debbano appartenere al gruppo dei sopravvissuti. Indicativamente, a naso, dovrebbero essersi materializzati poco lontano, nei pressi della bambina che è stata sgridata.

« GWAAAAAHHHH »

Mentre la bestia umana ringhia in lontananza -facendo tremare la terra-, sono altri gli interrogativi che vi piombano tra capo e collo: sarà il caso di deviare da quella parte per fare un regroup? Di certo bisogna avvisare Ted che il suo Gran Maestro è arrivato. Ma come la mettiamo con l'occhio apatico dall'altra parte della tenda?

« Miserabile microbo! Torna qui subito e restituiscimelo. »

...ah, già: e c'è anche l'attacco mentale che la Circense ha appena diretto contro Gressil.
Quello è piuttosto importante, visto che il gremlin è l'uomo-chiave del piano.


{ Serraglio }
Eva

Dal momento che non sembrano aver bisogno del tuo aiuto da quelle parti, la decisione di metterti in gioco è presa senza indugi: non appena Lazarus sguinzaglia per il Serraglio i mostriciattoli che ha evocato dalla propria ombra, lasci Violet a cercare di cavare qualcosa di utile dalla presenza che ha scorto al di là della tenda in cui vi siete nascosti, e ti lanci in direzione dell'area centrale, decisa a cercare di instaurare un contatto con la creatura che vi è prigioniera.

Procedi spedita in mezzo al labirinto creato dalla disposizione delle gabbie, sfruttando la copertura che ombre, casse, tele ed angoli possono offrire nell'eventualità che qualche nemico salti fuori all'improvviso, e cercando di non perdere di vista gli esserini agli ordini del tuo momentaneo alleato senza però riuscirsci: i gremlin sono molto piccoli, e possono percorrere pertugi angusti a te preclusi; tuttavia, per fortuna, non hai bisogno della loro guida per trovare la strada verso la meta...

« GWAAAAAHHHH »

La creatura prigioniera a cui i Circensi sembrano riservare tante attenzioni torna a far udire il suo ruggito, e la sua furia è tale che avverti la vibrazione che scuote l'aria e fa tremare la terra; qualcosa deve averlo agitato, e -a giudicare dallo sferragliare che senti- deve star di nuovo testando la resistenza della sua prigione per aprirsi un varco verso l'uscita: stando così le cose, non ti resta altro che seguire il baccano.

Tuttavia -mentre procedi- ti giungono anche le voci della coppia incrociata prima: sono ancora lontani, quindi non rappresentano un pericolo immediato, e -per lo stesso motivo- sei costretta a fermarti, accucciandoti dietro una grossa cassa di legno in mezzo ad un sentiero che si biforca- e tendere l'orecchio perché i tuoi movimenti o il tuo stesso respiro non coprano quei suoni flebili... ma quello che ascolti solleva un gran numero di interrogativi.

« Ma dove ca-...? Dov'è il telecomando?! »
« Abbiamo visite, Ozma. E c'è anche Lui. »

“Lui” chi? Ce l'hanno con Ted o con Lazarus? Vi hanno scoperti?
Non sei capace di dire se la voce maschile si stia riferendo al tuo gruppo o a qualcun altro, così ti sporgi un po' oltre la tua copertura solo per vedere un giovanotto dai lunghi capelli bianchi e con gli occhi bendati prelevare un coltello -con una gemma rossa sull'elsa- dalla striscia di cuoio che ha a tracolla e scagliarlo nella tua direzione... dove finisce per conficcarsi... a mezz'aria?

« Seguilo, e recupera il telecomando; il bastardo lascialo a Me. »

Resti immobile nel tuo nascondiglio, e per quanto nella penombra sia difficile cogliere i contorni delle cose, sforzando molto la vista ti pare di notare un distorsione traslucida attorno al pugnale: qualcosa di piccolo... piccolo come... uno dei gremlin. Deve essere la prima bestiolina che Lazarus ha mandato in esplorazione... e ora è ferita.

« Miserabile microbo! Torna qui subito e restituiscimelo. »

...e con una procace signorina vestita da battona che lo insegue schioccando la frusta.
Facendo due più due, ti risulta piuttosto ovvio che deve essere lei la sadica negriera che ha tolto la libertà, la speranza e la voglia di vivere agli esseri che abitano il Serraglio, e d'un tratto ti si palesa davanti una decisione da prendere tra diverse scelte possibili: Gressil è in difficoltà, ma è pur vero che i suoi amichetti sono nei paraggi, quindi potresti lasciarti tutti alle spalle confidando nel fatto che terranno occupata la donna mentre prendi una via parallela e raggiungi la gabbia incustodita.

Oppure, visto che il complice della schiavista si è dileguato lasciando la Domatrice da sola, potrebbe essere una buona occasione per sferrare un attacco piazzato con tutto il vantaggio che ti concede l'effetto sorpresa, e poi scappare o affrontare il nemico insieme ai piccoli gremlin; volendo, potresti anche impadronirti subito del telecomando... Tante possibilità a cui pensare, e poco -pochissimo- tempo.


{ Serraglio }
Drusilia | Yoko | Kerobal


« . . . »

Fate appena in tempo a scambiarvi qualche occhiata perplessa e a confrontarvi sul da farsi quando, con uno scarto di una decina di minuti dall'urlo di Raizen, i campanelli d'allarme delle vostre percezioni di pericolo iniziano a trillare come impazziti.

Nell'individuarne la fonte, lo sguardo si solleva verso l'alto, e la prima impressione che ne ricavate è che si tratti di uno sciame: uno sciame di qualcosa di vorticante e ribollente, che si innalza come un gyser da uno dei camminamenti parallelo al vostro, schizzando in su per poi tuffarsi su di voi dall'alto, componendo la forma allungata di un serpente, desideroso di inghiottirvi; un'occhiata più attenta vi fa però notare che non sono schifosi insetti quelli che compongono la nube di morte - bensì pugnali.

Non che faccia troppa differenza, ora come ora. Avete pochi istanti per ripararvi o difendervi, perciò... non potrebbe esserci per Drusilia un momento peggiore per tornare ad accusare l'effetto debilitante dell'aria negativa del Circo: l'improvviso assalto di nausea e vertigini la colpisce come uno schiaffo in pieno viso, lasciandola frastornata per qualche secondo, ma Kerobal è lesto a sorreggerla contro di sé; ripararli entrambi con un lattiginoso scudo di energia violacea è un gesto istintivo – ora, c'è solo da sperare che anche Yoko sia sufficientemente rapido a fronteggiare quella minaccia.

{ Serraglio }
Eva | Gressil

"Gressil!"

Niente da fare: il fido famiglio di Lazarus non risponde al richiamo mentale del suo padrone, ahimé troppo distante per contrastare in qualsivoglia modo l'imposizione mentale della Domatrice; così, mentre il consulente legale della Seele Corporation -compagno di impicci e disavventure- fa dietro-font per rendere il maltolto, come gli è stato perentoriamente comandato, all'albino non resta altro che sollecitare il commando di gremlin -inviato a dar manforte- perché si affrettino al salvataggio.

« Non so cosa avevi in mente di fare, mostriciattolo... »
lo apostrofa suadente e melliflua la voce della donna
« ...ma te ne farò pentire in modi che non puoi neanche immaginare. ♥ »

La Circense torreggia come un gigante sull'inebetito esserino, soggiogato alla propria volontà, e sta tendendo la mano verso il prezioso aggeggio di cui ha comandato la restituzione, quando scatta la contromossa degli Endlossiani: dondolandosi di cassa in gabbia come scimmiette dispettose, e arrampicandosi verso una posizione rialzata, i quattro sgorbietti evocati dall'albino giungono sul posto, e non appena sono a portata, dalle loro boccucce irte di dentini affilati vengono sputati dei ributtanti grumi di saliva, nerastra e densa per l'infusione di oscurità al loro interno.

Il bersaglio? Naturalmente, per massimizzare l'effetto -a livello di danno e di schifo- si punta al bel faccino della sadica con la frusta, ma... una buona combinazione di percezioni e riflessi le permette di accorgersi dei colpi in arrivo e reagire tempestivamente: gli occhi ardenti intercettano gli sputi dei gremlin come delle ombre in movimento, e quella visione indistinta è quanto basta per spingerla a sollevare lo scudiscio e vibrare una sferzata; l'aura di cui ha permeato l'oggetto è sufficiente a dissipare la trama magica della Tenebra...

...ed è così che finisce per scoprire il fianco all'attacco dell'Aviatrice, che le piomba addosso da molto vicino e in modo del tutto inaspettato: otto proiettili -stavolta di metallo- la investono strappandole un grido, trapassandole la carne e le ossa, e sbilanciandola all'indietro, ma è l'aggressione dei mostriciattoli -che le si lanciano addosso con un tempismo impeccabile- a schienarla malamente al suolo, dove la sostanza nera e viscosa che ha al posto del sangue inizia a formare piccole pozze sul pavimento lercio del Serraglio.

« Cosa. Cazzo. Succede?! »
bercia la Circense, lottando coi Gremlin: colpendoli, afferrandoli e lanciandoli via
« TOGLIETEVI!!! »

Ad ogni modo, Eva non perde tempo a contemplare quella schiavista schifosa contorcersi gambe all'aria per scrollarsi di dosso i servetti di Lazarus: i mostri suoi simili -che ha avuto modo di vedere in azione per le vie della città- hanno dimostrato che serve ben altro per metterli al tappeto, e non c'è tempo per gustarsi quello spettacolo. Non ora, almeno; probabilmente, non le dispiacerà assistere a ben di peggio non appena avrà restituito agli ospiti delle gabbie la libertà e la possibilità di farsi giustizia su di lei con zanne e artigli.

Concentrata sul proprio obiettivo, la fanciulla agguanta Gressil e lo trascina al riparo delle casse di legno da cui è sbucata: l'avvocato sta appena dando segni di ripresa quando la Dominatrice del Metallo gli toglie di mano il dispositivo, e i preoccupati sospetti che la Psiomante dai capelli viola nutriva sulle sue intenzioni trovano conferma quando Eva inizia a muoversi in direzione della gabbia centrale e della terrificante creatura che essa contiene.

Trovarla non è difficile: basta seguire i suoi ruggiti di collera, lo sferragliare delle sbarre contro cui si lancia, e lo sfrigolare dell'energia magica di cui il metallo è intriso, che lo respinge indietro...

Liberare il Sorvegliato Speciale: Violet la considera una follia, un pericolo per loro più che per i carcerieri, ma... come può affermarlo con tanta certezza? Dopotutto, la situazione è quanto mai particolare: siete in inferiorità numerica, braccati dietro le linee nemiche, e quindi... perché no? Causare trambusto nei ranghi del Circo -e magari procurarsi un alleato- è davvero un'opzione così cattiva?

Pochi metri separano Eva dalla sua prigione della creatura, e il telecomando è stretto nel suo pugno... e solo sua è la decisione. Perciò basta con le domande: il momento della verità è arrivato...

C L I C K


{ Serraglio }
Violet | Lazarus | Ted

«Prendete quel telecomando: non serve solo per le gabbie, è anche la chiave per usci-...»
Violet si ferma nel mezzo della frase: ha notato qualcosa, e subito si rivolge a Ted
«Ehi, tu, LAM! C'è la So- Drusilia, è qui, da qualche parte, assieme ad altre presenze strane.»

”Drusilla qui?! M-Ma come?”
una genuina sorpresa illumina il viso del Campione

«Ore quattro. Una ventina di metri di distanza.»
puntualizza prontamente Lazarus, a beneficio del Laputense
«Raggiungila. Spiega la situazione, cerchiamo di fare gruppo. Alla gabbia. Di là.»

”Ho capito. Andiamo!”

Mordendosi il labbro sull'onda delle sue preoccupazioni -e di un brutto presentimento-, la fanciulla dai capelli viola si volta e si addentra nel labirinto di casse e gabbie con l'intento di intercettare l'Aviatrice prima che metta in atto il suo piano, seguita a breve distanza da un pavido accorto Lazarus; il Pugile, invece, abbandona la sua posizione per ricongiungersi al suo Gran Maestro. Muovendosi silenzioso tra le ombre, come un Ninja...!


{ Serraglio }
Eva | Lazarus

Quando il Prescelto della Tenebra e la Psiomante giungono in vista del centro del Serraglio, la Dominatrice del Metallo dista ancora qualche metro da loro, è in piedi, di spalle, e per un istante pensate di essere ancora in tempo per fermarla, ma... per quanto i due non sono in grado di sentire il “click” del telecomando, il “clang” con cui le sbarre iniziano a smuoversi è più che sufficiente a rendevi noto che è troppo tardi.

Sotto i vostri occhi, mentre le sbarre che costituiscono il tetto della Gabbia si piegano in una giuntura nascosta, formando un angolo acuto e ritirandosi come le zampe di un orrido ragno, le pareti di quella prigione scivolano lentamente verso l'esterno, schiudendosi come un fiore di loto; tralasciando per un solo momento il fatto che è di una trappola che contiene un mostro che stiamo parlando, potreste persino ammirare una certa grazia in quell' opera di ingegneria, ma...

Non appena il primo spiraglio di quel confino si apre, un'ondata di aura maligna si riversa fuori, dandovi un'idea piuttosto chiara del perché quell'essere fosse sotto chiave, e paralizzandovi sul posto: quando e se riuscirete a formulare qualche pensiero razionale, vi ritroverete a chiedervi come potesse esservi sfuggita una traccia spiritica così enorme e così opprimente da farvi quasi traballare le gambe sotto il suo peso fin troppo concreto.

« WAAAAAHHHH »

Non appena la struttura contenitiva ha iniziato a smuoversi, l'ospite ha smesso di sferragliare per acquattarsi diffidente sul fondo, producendo un ringhio basso e rabbioso, ma non appena realizza di essere libero, lentamente si rimette in piedi, e un nuovo poderoso grido gli vibra dal profondo dei polmoni, generando negli occupanti delle altre gabbie un'ondata di paura che rasenta la follia.

La prima a reagire alla paralisi, indotta dalla sola presenza senza più filtri di quella bestia in forma umana, è Violet: con un autocontrollo invidiabile -sempre in grado di piegare l'emozione alla logica-, imprecando interiormente per quel disastro che aveva previsto ma che non era riuscita ad arginare, la ragazza dai capelli purpurei scatta verso Eva con l'intento di impadronirsi del telecomando; dopo aver provato a prendere il controllo della mente dell'Aviatrice, e aver incontrato il muro invalicabile di un terrore atavico -quello della preda-, la Scienziata è costretta a tentare l'operazione manualmente: il Mostro non è ancora uscito dalla sua cella, perciò... forse c'è una possibilità di evitare il peggio... una speranza di invertire il contrordine...

In un guizzo, con una velocità troppo elevata per essere processata, il Demone dai lunghi capelli bianchi le si para davanti: forse ha intuito il suo pensiero? Che l'abbia riconosciuta come un pericolo per la sua ritrovata libertà? Magari la sua attenzione è stata catturata dal movimento della ragazza? Domande senza risposta, che pure non avranno risposta.

La mano unghiuta della Belva antropomorfa si chiude sulla faccia dell'Anomalia per sollevarla di peso da terra e gettarsela oltre le spalle, come una bambola di pezza, scagliandola lontano, verso i confini del Serraglio, avvolti nella più imperscrutabile oscurità... e mentre sosta in piedi alle spalle di Eva, il suo sguardo incontra quello di Lazarus, a pochi metri di distanza da lui.

In quell'istante, il tempo sembra smettere di scorrere: stare in piedi alla sua presenza sembra faticoso come sopportare il peso del cielo sulle spalle, ogni respiro è difficile come se steste cercando di trarre ossigeno da un'atmosfera di piombo fuso, e quasi vorreste ci fosse un modo per costringere il vostro cuore a non martellarvi così forte in petto. Perché, d'un tratto, avete l'impressione che ogni battito possa suonare come la campanella del pranzo.

La tensione raggiunge picchi che credevate insostenibili quando, all'improvviso, vedete l'uomo dai lunghi capelli canuti ruotare seccamente il capo da una parte, quasi avesse fiutato qualcosa nell'aria... Poi -semplicemente-, scompare sotto i vostri occhi, lasciandovi come unica traccia del suo passaggio una profonda impronta nel terreno, segno che deve esser saltato via, attirato da qualcos'altro.

Nell'ondata di sentimenti che possono saturare la sua mente in quei momenti, Lazarus ci mette un po' a realizzare che qualsiasi cosa abbia attirato l'attenzione di quel coso, deve trovarsi nella stessa direzione in cui ha percepito i nuovi arrivati...

Ora, sarebbe davvero bello prendersi un istante per godere a pieno della meravigliosa sensazione di leggerezza e sollievo che vi dà il semplice fatto che quel Mostro se ne sia andato, ma... come ovvio, le cose belle non durano a lungo, e un lampo di dolore attraversa la schiena dell'albino in simultanea al risuonare nell'aria di uno schiocco di frusta e di una voce che avete rapidamente imparato a conoscere e maledire.

« Non so chi siete, né come abbiate fatto ad entrare nel mio Serraglio,
ma posso garantirvi che non ne uscirete. »

Ozma, la Domatrice, è in piedi davanti a voi: senza un graffio, armata, e decisamente furente. Eppure, da sola. Se uniste le forze, potreste pensare di sopraffarla? O vi conviene girare i tacchi e darvela a gambe? Quel che è certo, è che vi conviene muovervi prima che lo faccia lei...


{ Serraglio }
Drusilia | Yoko | Kerobal

« Avverto qualcosa: è una fonte di energia magica che mi è familiare... da quella parte. »
-Potrebbe trattarsi di qualunque cosa, ma credo che stia piangendo. Forse dovremm...
« GWAAAAAHHHH »

Il ruggito disumano e terrificante che si ode in quell'istante sovrasta ogni parola, spezza i pensieri, violenta l'aria e fa tremare la terra... eppure, nonostante il senso di minaccia con cui quel suono vibra indifferentemente contro chiunque, a destare più perplessità nella Dama del Vento è il flebile bisbiglio che ella ode soffermarsi sulle labbra del Saggio di Palanthas.

« ...padre... »
« Padre?! » | -... "padre"?!?!

“Cosa diavolo era il padre di Kerobal???”: la bella non può far a meno di chiederselo, ma il suo istinto -solitamente tutt'altro che fallace- le suggerisce che non sarebbe così bello scoprirlo; ad ogni modo, per un momento, gli occhi verdi si soffermano sul di lui viso, cogliendo le iridi d'ametista sbarrate in un momento di interdetta preoccupazione: probabilmente si sta chiedendo cosa ci fa il suo genitore in un posto come quello, cosa gli sta succedendo per averlo reso così furioso, se è ferito, o se in pericolo... o se non sia al momento lui stesso un pericolo da cui stare alla larga.

Sull'onda di quell'ultimo pensiero, l'attenzione del Nephilim scivola sulla donna che sta sostenendo per un riflesso involontario, e gli sguardi dei due si incontrano; la Galanodel attende chiaramente una risposta alla sua domanda, e il Sapiente di Nazara è lesto nel ricomporre la sua maschera da spaccone prima di risponderle - la migliore per mettersi a suo agio in ogni situazione.


« Mio padre è un potente Youkai, uno dei tre Re del nostro mondo d'origine. »
spiega brevemente alla fanciulla, sorridendole baldanzoso come al solito
« E' stato lui a trascinarmi su Endlos... dopo la visita di uno straniero, giunto da lontano per parlare con lui. Uno straniero con la stessa aura che c'era su quella moneta. »

...non sembra voler usare quella cosa come una scusa, visto che non ha detto nulla di esplicito -e come collegamento sarebbe un po' debole-, ma non potete far a meno di pensare che quest'elemento possa aver a che fare con il colpo di testa con cui Kerobal ha arbitrariamente deciso di disfarsi di quella specifica moneta -scambiandola con altre alla tenda di Endora-, cedendo il resto a Drusilia senza fare nessuna storia.

« Non so cosa si sono detti, ma c'entravano i Tre Tesori del Regno. »
specifica, sfiorando con il bracciale da guerra in cui aveva riadattato l'artefatto
« Sono l'unica cosa che il mio Vecchio ha portato con sé quando -poco dopo- siamo partiti:
lo Specchio di Agata, il Pugnale d'Ambra e lo Scrigno di Giada. »

Tra quegli oggetti, lo specchio sarebbe potuto essere familiare a Drusilia, perché era il secondo dei tre Sigilli che i LAM e i Saggi -loro alleati in quella missione- avevano puntato a proteggere per evitare l'apertura dei Cancelli della Non-Morte e l'avvento del Drago-Divoramondo... e, in effetti, a pensarci bene: lei e Kerobal non si sono conosciuti proprio il giorno in cui quel portale si è schiuso nel cielo, scatenando un'invasione demoniaca su Laputa?

« Poco dopo il nostro arrivo su Endlos, oltre ai Saggi, anche alcuni di questi fenomeni da baraccone sono giunti al nostro nascondiglio. »
riassume rapido, immaginando che gli altri due già conoscano la storia dei Sigilli
« Lo Specchio è stato distrutto, mio padre li ha affrontati, e io sono stato portato a Palanthas; non ho sue notizie da allora. »

...e, per incontrarlo di nuovo, ha rinunciato -spera temporaneamente- al suo talento.

Se il genitore è finito disperso dopo uno scontro con i Circensi, potrebbe aver senso che non abbia voluto rivelare qualsivoglia informazione davanti alla Chiromante, una di loro; ad ogni modo, i pezzi del puzzle aggiunti al quadro sono variegati e di certo non collimano in maniera così lampante, tanto che... è davvero difficile capire dove collocarli in quel mosaico, e che significato attribuire loro. Anche perché potrebbero esserci delle coincidenze casuali. E sussiste pure la possibilità concreta che siano questioni tra loro indipendenti. Altri misteri e poche risposte.

La tempesta di lame si abbatte su di voi, interrompendo ogni ulteriore conversazione, ma non è certamente un gran problema per nessuno dei tre... sebbene, il malessere di Drusilia si ripresenti con un pessimo tempismo; ad ogni modo, la vicinanza del Principe-Demone sopperisce a quel momento di defaillance - accrescendo di un'oncia tanto l'imbarazzo dell'Alfiere per quella fastidiosa condizione di debolezza, quanto l'astio e la preoccupazione del Magus.

-Svenire per un urlo ed un paio di pugnali sarebbe stato decisamente imbarazzante,
lo ammetto. Più di quello che è appena successo. Grazie per aver limitato il danno.

Scostandosi dall'Artista, la Dama del Vento scioglie la stretta del serpentello bianco dalla vita e lo deposita sul lercio pavimento di quello zoo, dandogli delle disposizioni estremamente chiare e precise su quello che si aspetta da lui.

-Hai sentito Yoko: segui la voce disperata e cerca di capire cosa produce il pianto e cosa l'energia. In quella zona dovrebbero anche esserci una dozzina di gettoni: prendili, se li trovi. Muoviti sull'orlo delle gabbie.

Mentre Junichi -nella sua forma animale- annuisce con la liscia testolina bianca, allontanandosi tra le ombre dopo aver lanciato un'occhiata al Nephilim, Yoko scatta in avanti per ricongiungersi alla sua amata...

« Drusilia! Tutto ok? »

...ma prima di raggiungerla, una fila di lame larghe e appuntite sorge dal suolo in mezzo a loro, erigendo tra i due una barriera che si spande in larghezza e in altezza fino a formare una cupola di di una dozzina di metri di diametro, dividendoli... e circondando la Volpe sotto una cupola di lame, che conserva come unico spiraglio un foro sul soffitto, una decina di metri più in alto.

Tuttavia, la parte peggiore di ritrovarti chiuso in un brutto guscio di lame giustapposte -che limitano fastidiosamente il passaggio di aria e luce-, e di aver perso il contatto con la tua amata -che sai essere in difficoltà forse a causa del suo stato interessante-, è probabilmente la consapevolezza di non essere da solo...


{ Serraglio }
Dru | Ted

Mentre la Dama del Vento vede il proprio famglio dileguarsi con discrezione tra il pagliericcio che ricopre il pavimento del Serraglio, il Magister Saddler scatta in avanti per raggiungerla e ricongiungersi a lei, ma -a sorpresa- una barriera di lame si solleva tra i due, inglobando la Volpe e celandone la figura sotto una cupola di fredde e affilate lame di coltello.

Quasi nello stesso momento, un'enorme aura si spande nell'aria di quell'ambiente chiuso e fetido in cui vi ritrovate, ed è nefasta e tangibile al punto da poter esser avvertita anche dalla Galanodel... per quanto ci sia la buona probabilità che quella sgradevolissima sensazione possa venir ricondotta allo sconcerto che segue l'allontanamento da Yoko.

« ...sta arrivando! »

Con gli occhi d'ametista che saettano nervosamente in giro e quel mormorio teso e urgente sulle labbra, Kerobal torna ad affiancare Drusilia, ma... non ci sarebbe molto da stupirsi, se -nella concitazione del momento- la bella non avesse tempo, voglia o pazienza di dargli retta. Chissà se ella ha notato almeno distrattamente che -entro del campo delle sue percezioni- una delle monete di Endora si sta muovendo verso di lei?

Quel che è certo, è che Ted Carter -che di quella moneta è il portatore-
saprà come farsi notare dal suo Gran Maestro...! Oppure no?


{ Serraglio }
Yoko


« “Drusilia”, eh...? Sembri tenerci molto... »

Seguendo la provenienza di quella voce, ti basta voltarti per individuare il fortunato vincitore della lotteria dal titolo “facciamo-da-anti-stress-a-Yoko”: si tratta di un giovane uomo con gli occhi, bendati che ti sta di fronte con aria truce e decisa.

E' un tipo alto come te, dal fisico sottile e scolpito come il tuo, ha lunghi capelli bianco-argento come i tuoi... se si togliesse la benda, e se avesse le orecchie e la codina, potrebbe farti da controfigura.

« Ma è di te stesso che dovresti preoccuparti in questo momento, Yoko Saddler.
Della tua vita - e di me. »

Dal modo in cui ha pronunciato il tuo nome, si potrebbe quasi avere l'impressione che lui ti conosca... peccato solo che tu, dal canto tuo, non hai la più pallida idea di chi sia questo tizio.


{ Serraglio }
Dru | Ted

Un tonfo pesante pone fine allo scambio tra l'Aviatore e il suo Gran Maestro, e mentre gli occhi dei presenti già corrono verso la superficie della cupola, dove qualcosa di grosso è appena piombato dall'alto, già avvertite una sensazione opprimente ghermirvi le viscere in una morsa gelida; con una tensione crescente, vi ritrovate ad osservare un uomo dall'aria inquietante.

Se ne sta accucciato sulla superficie curva della barriera di lame, col capo chino e la schiena incurvata come un animale pronto allo scatto, dondolandosi appena mentre i lunghi capelli -in passato bianchi- gli celano il viso; il torso -nudo ed emaciato- è coperto di sangue, e non siete a primo impatto troppo sicuri se quel rosso sia suo o altrui, e dove la pelle è visibile potete scorgere segni evidenti di cicatrici e bruciature abbastanza recenti.

« …però: che aspetto di merda! »
ostentando una pacatezza che non prova, il Nephilim spezza l'immobilità generale
« Ti hanno conciato male, Vecchio. »

Anche la Dama del Vento -che lo conosce poco- nota il cambio di registro nel suo modo di parlare, segnale che il Principe-Demone sta cercando di farsi riconoscere dal genitore, ma... la creatura che avete davanti si limita a reclinare la testa da una parte e sollevare il capo, svelandovi una chiostra di denti snudati nella grottesca imitazione di un sorriso; il suo volto -ancora affascinante in una maniera selvatica e demoniaca- è sporco fin sul naso di un vistoso alone vermiglio, e a giudicare da come freschi rivoli scarlatti scendono come nastri dalle sue fauci lungo la gola e il petto, potete definitivamente sostenere che il sangue che lo imbratta non è il suo, ma quello del suo ultimo pasto. Il che, nemmeno a dirlo, non è affatto rassicurante.

« Visto che sei ancora vivo, potresti almeno dire qualcosa... »
prosegue Kerobal, cercando di attirare l'attenzione del genitore
« ...sempre che non ti abbiano strappato la lingua – cosa che troverei pienamente giustificata, visto il tempo che hanno dovuto sopportarti. »

...ma è tutto inutile, lo sguardo vacuo e spiritato dello Youkai non sembra vedere niente altro che Drusilia, e quegli occhi penetranti che la scrutano con quell'intensità febbrile e ossessiva danno veramente i brividi.


« A-a... za... lea... »

Non ne sei sicura di quel che hai sentito, perché la distanza, il basso volume e l'agitazione del momento potrebbero facilmente averti dato le allucinazioni uditive, ma... Il padre di Kerobal ha appena pronunciato la parola “Azalea”...? Non capisci perché ti stia squadrando con tanta insistenza, ignorando il suo stesso figlio, eppure... non hai l'impressione di star sbagliando, solo che... non avrebbe alcun senso! Perché il padre di Kerobal dovrebbe conoscere il nome di tua madre...?

Toward the Gate

E dopo più di un anno finalmente ricomincia anche questa quest – e, col vostro aiuto, cercherò di concluderla al più presto A tale scopo, vi preannuncio che, dopo questo post di recap, è possibile che vi smisti in ulteriori sotto-topic così da velocizzare il più possibile le turnazioni di alcune linee narrative
Inoltre, esplicito che Zaho non continua a quest, quindi ho provveduto a far uscire di scena il suo PG

@Lazarus & Eva - dopo aver avuto parte nella liberazione del Mostro dalla gabbia, subìto l'impatto con la sua aura terrificante (da contare come una tecnica attiva di Malia a livello Alto), e visto Violet scagliata via come un fuscello, venite raggiunti -e nel caso di Lazarus, anche attaccati- dalla Domatrice: nonostante i danni riportati dagli assalti si siano già superficialmente rigenerati, e i quattro gremlin evocati siano stati distrutti, la donna è ancora tutt'altro che di buon umore per l'accaduto.
La prima scelta che vi si para davanti, è molto semplice: provare a scappare, o combattere? Sarebbe bello se vi coordinaste, ma siete anche liberi di agire individualmente.

@Yoko - Sei stato separato da Drusilia... e ti ritrovi chiuso in una cupola di lame insieme ad un Circense che sembra avercela con te – e non hai idea del motivo, e forse neppure interesse.

@Ted - Come era tuo intento, seguendo le istruzioni che ti sono state date, raggiungi Drusilia... e la trovi insieme a Kerobal, ferma davanti ad una costruzione di metallo che prima non avevi assolutamente notato... ed è piuttosto strano, visto che è grossa come un piccolo edificio!
Prima che il Mostro uscito dalla gabbia vi compaia davanti (esercitando a livello inconscio una tecnica attiva di Malia di Terrore a livello Medio), tu e Drusilia avete il tempo di aggiornarvi sulle rispettive situazioni, quindi invito entrambi i giocatori ad accordarsi privatamente sulla conversazione che avrete e terminare il post con l'arrivo del PNG.

@Dru: Sei stata separata da Yoko... ma vieni raggiunta da Ted Carter; anche per te, vale lo stesso discorso di cui sopra. Per quanto riguarda Junichi, aprirò quanto prima una scenetta a parte.

Se ci sono domande, o se ho tralasciato qualcosa, contattatemi nelle forme che preferite, e cercherò di colmare ogni lacuna >w</
La prossima scadenza è fissata per il 6 aprile, ma se doveste avere bisogno di una proroga, vi chiedo la cortesia di avvisarmi in bacheca Se entro la scadenza non ricevo segno di vita di sorta, vi considero non più interessati, e vado avanti