To Beast or Not to Beast

Atto II ~ Backstage
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    yokocircodiabolico_zps3746e001

    « Mio padre è un potente Youkai, uno dei tre Re del nostro mondo d'origine. »

    La bocca si piegò d'un lato in segno di disappunto; i tre Re del Makai..? Stava seriamente parlando di quei Youkai?
    Ora era in grado di spiegarsi la sensazione di familiarità che aveva provato qualche istante prima... Il Demone-Volpe li conosceva fin troppo bene, i tre Youkai.
    E sapeva quanto fosse conveniente mantenersi alla larga da ciascuno di essi.

    « Sono l'unica cosa che il mio Vecchio ha portato con sé quando -poco dopo- siamo partiti:
    lo Specchio di Agata, il Pugnale d'Ambra e lo Scrigno di Giada. »


    E... già, conosceva molto bene anche i tre tesori del suo regno. Uno di essi l'aveva stretto fra le sue mani, svariati anni addietro; un furto che non era finito molto bene.
    Avrebbe voluto commentare l'accaduto, suggerendo agli altri di scappare a gambe levate ma... un muro di coltelli fece seguito alla pioggia precedente, separandolo dalla sua amata.

    « “Drusilia”, eh...? Sembri tenerci molto... »

    Non andava bene.
    Non andava per nulla bene.
    Quella sensazione che scorreva lungo la sua pelle, nel suo sangue, nei suoi occhi.
    Fintanto che lei gli era vicina era stato in grado di controllarla. La natura angelica della sua compagna sembrava essere il giusto contrappeso della ragione, la luce in grado di contenere la sua istintiva natura demoniaca.

    17690528_10212573067712508_1295762114_n_zpsfljzhjxu

    Le unghie erano già affilate.
    Se ne accorse solo quando la sua mano si sollevò per sfiorare le pareti di cui era prigioniero, affinando al meglio delle sue possibilità le percezioni magiche.
    Cercava una via di fuga, e non perché avesse paura dell'individuo con cui era rimasto solo all'interno di quella gabbia. Se era vero quello che aveva detto Kerobal, se era vero che quell'individuo era uno dei tre Re del Makai... se quello era veramente Raizen...
    Drusilia era in pericolo. Erano fottutamente in pericolo. E lui doveva raggiungerla in quel preciso istante.

    « Ma è di te stesso che dovresti preoccuparti in questo momento, Yoko Saddler.
    Della tua vita - e di me. »


    Fu fortunato.
    Fu estremamente fortunato nell'avvertire quella sensazione magica abbracciare ed avvolgere il suo corpo.
    Voleva dire che Drusilia era ancora in salvo, se aveva utilizzato l'artefatto che le aveva regalato. E questo fu sufficiente al suo animo per rilassarsi, per sospirare, per ritirare le unghie e il desiderio di sangue dalle sue mani.
    Aveva il controllo. La ragione poteva ancora avere la meglio sul suo istinto.

    Lo sguardo riuscì finalmente a posarsi sulla figura che aveva dinnanzi, squadrandola da capo a piedi.

    « Quattro su dieci, direi.
    Non sei molto bravo come cosplayer. »


    Accetto la chiamata della sua amata, sperando che questa funzionasse.
    Non aveva tempo da perdere con fenomeni da baraccone e le loro inutili frasi ad effetto.

    Status Fisico: illeso.
    Riserva Magica: 85% - 10% = 75% (pago io il potere di attivazione dell'oggetto di Drusilia)

    Equip

    Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità"



    Lacrima dell'Alfiere


    Abilità Passive

    Fioritura del Loto
    Permette di fondere 2 incantesimi combinandone gli effetti. Applicabile solo a tecniche di consumo basso e/o medio.


    Fioritura del Loto II
    Si può sfruttare la Fioritura del Loto anche con incantesimi alleati.


    Percezione Magica
    Auspex magico + classificazione incantesimi + rilevazione illusioni


    Vento Magico
    Auspex fisico


    Riserva Energetica
    Mana fino al 110%.


    Schermo di Pensieri
    Protezione da malie + rilevazione di attacchi psichici


    Inversione delle Percezioni
    1. Gli incantesimi non illusori non possiedono auspex (non rilevabili da passive o tecniche di percezione sino a consumo medio)
    2. Gli incatesimi illusori invece possiedono un auspex (vengono avvertiti come reali minacce).


    Instant Casting
    Richiamo istantaneo degli incantesimi



     
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  2. °Shannon°
     
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    Eva - Mistress of Creatures «

    0JArDx3
    Narrato - Parlato - Pensato

    » to beast or not to beast «

    Ritirata


    N
    el momento in cui la gabbia si aprì, compresi subito che forse non era stata la scelta migliore. L'aura del mostro era completamente schiacciante, infinitamente più potente della malia che esercitavo io. Vidi Violet venire scagliata via e molto probabilmente anch'io ed il ragazzo saremmo stati uccisi se la bestia non fosse stata attratta altrove da chissà cosa.
    Ora restava solo la Circense che sembrava già essersi ripresa dalle ferite che aveva subito. Avremmo potuto unirci nel tentativo di sconfiggerla, ma forse non era l'idea migliore. Mentre la donna sembrava impegnata ad attaccare l'albino, ne approfittai per guardarmi attorno e vedere se riuscivo a trovare qualche pulsante o leva che potesse aprire le gabbie. Speravo che, se vi fossi riuscita, gli animali rinchiusi si sarebbero gettati su di lei per vendicarsi di quello che la circense aveva fatto loro. Il telecomando ormai era andato ma sembrava aprisse solo la gabbia della creatura ormai fuggita. Avrei cercato e, nel caso in cui avessi trovato qualcosa, lo avrei azionato. Se la mia ricerca fosse stata vana, mi sarei avvicinata all'uscita e, una volta raggiunta, avrei pensato ad un modo per colpire la donna e dare anche al mio compagno la possibilità di fuggire, sempre che lui nel frattempo non fosse già riuscito a farlo da solo.

    5RYDC

    Status Fisico — Illesa
    Status Psicologico — Preoccupata
    Mana — 65%
    Abilità Passive — ~ Charme sugli Animali
    La ragazza possiede inoltre uno charme innato che porta le creature animali ad obbedirle o per lo meno a non etichettarla come un potenziale nemico.
    ~ Istinto Animale
    Durante le ore di buio, la ragazza manifesta la sua forma animale. In questa versione le sue capacità fisiche aumentano: i suoi sensi di udito ed olfatto infatti divengono ipersviluppati, entro un raggio d'azione di trenta metri. [In Funzione Solo di Notte]
    ~ Dragon Hearted: solo chi possiede il cuore di un drago può stipulare un accordo con questi animali mitologici e, dal momento che Eva lo ha fatto, si può concludere che possieda questa particolare caratteristica. Il cuore del drago conferisce un potere fuori dal comune che consiste nel dono dell'immortalità al suo possessore oltre che di una potenza e una velocità di utilizzo degli incantesimi fuori dal comune. [Abilità Passiva - Immortalità + 10% di mana + Istant-Casting]
    Abilità Attive — //
    Pet — //
    Azioni — Cerco di aprire le gabbia. Se ci riesco fuggo, se non ci riesco mi apposto all'ingresso per vedere come se l'è cavata Lazarus. Se è fuggito vado via, altrimenti nel prossimo post probabilmente attaccherò la circense. Il tutto ovviamente se lei non interagisce con me nel frattempo.
    Note — //
    nmykv9

    » Even a creature with an iron spirit can be bent by kindness and will «

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    LAZARUS LEE.

    Ho paura.
    Ho paura perché non dovrei provare paura.
    Sono l'allievo del Castigo di Merovish. Ho imparato a resistere all'odore psichico della sua aura putrescente, a non sentirmi più rigirare lo stomaco ogni volta che il suo spirito decomposto viene sfiorato dalla mia Tenebra.
    E allora perché di fronte a questo tizio mi tremano le gambe?

    Non può essere migliore di Bid'daum.
    Non può essere più potente di lui.

    Eppure collasso come un pulcino nel fango, stringendo le gambe per non farmela sotto (non che il mio odore possa peggiorare ulteriormente tanto, ormai). La Tenebra, confusa e irritata quanto me, tira un sospiro di sollievo nel percepire la creatura allontanarsi.
    Ovviamente, non faccio nemmeno in tempo a tirarmi in piedi che mi becco una frustata sulla schiena.

    Ammetto che la pratica rientri tra i miei fetish, ma non è questo il momento. Combattere Miss Dominatrice Sessuale è fuori discussione: sono stanco, puzzo di merda, sono senza un biglietto e non penso d'essere nella condizione di sconfiggerla. Se avessi degli alleati (dov'è il mio Maestro?) potrei forse farci un pensiero, ma mentre strizzo gli occhi lacrimanti intravedo solo l'Aviatrice che tela via.
    Ha ancora in braccio il mio Gremlin, spero.

    «Kal. Flam. Xen.»

    Le parole sono un sussurro. Il ringhio che ricevo in risposta è ben più rumoroso.
    Fate ciao a Sterminatore, simpatico esemplare di Balrog alto tre metri e tante zanne. Si issa fuori dalla mia ombra tremolante, trasformata ora in un portale per gli Inferi, piazzandoci con decisione fra me e la domatrice frustamunita. E mentre io, coperto dalle ombre, provvedo a scivolare tra le gabbie, lui spalanca le fauci una seconda volta per innaffiare la bella con le sue fiamme infernali.
    Il solo atto di muoversi fa male. La mia schiena è un canyon colmo di lava, le cervella bruciano, a pochi gradi dal punto di ebollizione.
    Non posso fermarmi ora.

    Faccio cenno all'aviatrice di seguirmi, giusto perché credo che Gressil sia con lei. La Tenebra sonda lo spazio intorno a noi, distinguendo le auree di altri esseri umani, ed è mia intenzione congiungermi a loro...

    ...Evitando, possibilmente, lo spettro deforme della creatura che abbiamo liberato.


    Riassunto: subisco la malia alta e cado a terra come una patata. Rialzandomi, vengo colpito in pieno pure dalla frusta della tipa.
    piazzo una summon tra me e la domatrice incazzata, mi copro di Tenebra e scappo in direzione di Drusilia&amici. Tracciando la posizione di tutti grazie all'auspex spirituale, cerco una strada secondaria per evitare di incrociare ancora, se possibile, il bestio che abbiamo liberato.

    Status
    Energia: 30% (60 - 10 - 20)

    CITAZIONE
    Quas Ylem
    Lazu può ammantare d'Ombra il suo corpo, o quello di un'altra persona/animale, rendendo la sua forma difficile a percepirsi e attutendo il suo odore e il rumori che produce. Sarà praticamente invisibile, specie di notte o in zone poco illuminate. L'ombra non cela però l'aura energetica di una persona, rendendola vulnerabile alle tecniche di Auspex.
    [Due turni, consumo medio]

    Kal Flam Xen
    Sterminatore: quale nome più appropriato per un cuccioloso Balrog alto circa tre metri, dalle atroci zanne e dagli affilatissimi artigli?
    Il demone verrà richiamato tramite un portale per il regno degni inferi, e combatterà insieme ad Azul mordendo, graffiando e sputacchiando fiammelle.
    [Due turni, consumo alto]

    ♦ Wretched Body
    [Malia attraverso i fluidi corporei, Scurovisione]

    ♦ Damned Soul
    [Auspex spirituale, anti-auspex spirituale, +10% energia, manipolazione delle ombre gdr-only]

    ♦ Dangerous Mind
    [Percezione pericoli, casting da tech ed evocazioni]

    Gressil - Famiglio
    Lie to me
    [Percezione bugie]


    Edited by Zero - 9/4/2017, 04:06
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    { Serraglio }
    Drusilia | Ted

    Mentre la Dama del Vento è impegnata a mandar giù una consapevolezza così amara e indigesta da farla impallidire, la voce del suo Aviatore -il Campione del Mondo di Pugilato- la raggiunge senza preavviso, strappandola per un istante al gorgo di pensieri e preoccupazioni che minaccia di trascinarla in una crisi di ansia in merito alle sorti di Endlos e altri mondi... ancora più destabilizzante, dal momento che deve affrontarla quando il Magister Saddler -il suo amato e il suo sostegno- è stato separato da lei.

    jpgUna volta raggiunto il suo Alfiere e Gran Maestro, il Pugile la informa tempestivamente di quanto è accaduto a lui e agli altri sopravvissuti, finiti in quel Serraglio dopo lo strano rapimento nella Casa degli Specchi; ad assistere allo scambio c'è anche il Saggio dell'Est -che l'Afro non conosce-, ma la cosa non rappresenta certo un problema in quel consesso: siete tutti sulla stessa barca, dopotutto, quindi... non c'è motivo di essere diffidenti.

    Ted Carter le parla di una bambina rinchiusa in una gabbia, di un'asta in cui esseri umani verranno venduti come merci a chissà quali mostruosi acquirenti, e -infine- le mostra una moneta di cui non gli è chiaro il funzionamento, ma che gli pare legata alla Chiromante del volantino, però... Drusilia non sembra star più badando a lui: gli occhi smeraldini della Silfide sono rivolti alla parete di lame, e il suo ingegno -acuto come una freccia- già scagliato al di là di essa.

    -Si, le puoi chiedere dei favori... è grazie a lei che vi abbiamo raggiunti-
    si limita a spiegare la donna, porgendo all'afro il volantino di Endora
    -Ora, scusami un attimo. Devo recuperare il mio uomo.

    E frattanto che Ted ripone il gettone in tasca, e si appresta a leggere la pubblicità del foglietto, l'Alfiere Errante recupera un buffo pupazzetto dalle pieghe dell'ampia gonna e lo rivolge contro l'ostacolo con aria di nuovo fiera e risoluta, premendogli il pancino.

    Peeeeeeeeeeeeh ~ ♪


    { Serraglio }
    Yoko

    Pur prigioniero di un muro di lame affilate, in compagnia di uno sconosciuto che recita con rancore frasi ad effetto, la Volpe non ha altro pensiero che ricongiungersi al più presto all'amata, rimasta al di là della barriera in compagnia di un tizio dai modi ambigui che non gli sta particolarmente simpatico, e di nientemeno che di uno dei Tre Re del Makai: una situazione che mal si concilia con la preoccupazione che grava sul cuore del Demone al solo ricordo di quale minaccia pesa sull'anima dell'Angelo. Se le succedesse qualcosa... la Maledizione...

    Peeeeeeeeeeeeh ~ ♪

    Quel suono fantasma sembra giungere da lontanissimo... ma Yoko conosce perfettamente il suo significato, e non lo sorprende avvertire la sensazione familiare della magia che scivola come un velo sulla sua pelle; rassicurato da quella che sa essere opera di Drusilia, non gli resta che attendere di vedere l'oscurità di quell'ambiente svanire, sostituita da un'altra scena... ma prima, perché non gettare un po' di benzina sul fuoco?

    « Quattro su dieci, direi. Non sei molto bravo come cosplayer. »

    Intanto che i contorni della cupola sfumano alla vista della Volpe, gli occhi dorati colgono i bei lineamenti del Lanciatore di Coltelli contrarsi in una smorfia collerica, e l'urlo rabbioso che gli risale la gola accompagna il Kitsune durante il suo breve salto nello spazio.


    { Serraglio }
    Eva | Lazarus

    jpgSofferente e scoraggiato dalle pessime circostanze di quello scontro, l'albino finisce al tappeto, mentre la ragazza che è con lui -invece di affiancarlo o soccorrerlo- pare preferir sfruttare l'attimo come diversivo e cogliere l'occasione per allontanarsi dal pericolo, portando il gremlin via con sé.

    Così, la frusta di Ozma colpisce senza riguardi la schiena del povero Lazarus, ed Eva cerca -a modo suo- di onorare il tutt'altro che volontario sacrificio dello sciamano, ripiegando fino al perimetro dell'ambiente: l'intento della ragazza è trovare un qualche dispositivo che possa aprire le gabbie degli animali, e... sebbene ci sia un po' da scarpinare, l'Aviatrice riesce a districarsi nel labirinto del Serraglio e a giungere in vista di uno scomparto di metallo squadrato, agganciato alla parete, sospeso a circa un metro e mezzo dal suolo, e chiuso da uno sportello.

    Ne ha tutto l'aspetto, ma la fanciulla può essere sicura che si tratti di un quadro comando solo una volta aperto l'armadietto -alto una sessantina di centimetri e largo la metà-, ritrovandosi così ad un palmo dal naso da diverse file di leve, interruttori, manopole e spie dalle luci rosse: le indicazioni inserite all'interno non sono abbastanza esaurienti da permetter di capire quale aggeggio aziona cosa, e -nella concitazione del momento, non avendo tempo da perdere- alla Mannara non resta altra scelta che smanettare a caso, anche usando le maniere forti e picchiando il dispositivo.

    Dopotutto, l'importante è creare scompiglio, quindi... che importa danneggiare qualcosa di quel posto orribile? Qualsiasi cosa possa creare problemi a quelle creature disgustose, crudeli e perverse è solo un bene -per loro e per Endlos- quindi, tanto vale sbizzarrirsi...!

    «Kal. Flam. Xen.»

    Intanto, una sussurro lascia le labbra pallide del Prescelto della Tenebra, e non passa che un battito di cuore prima che -in risposta alla formula- una ringhiante mostruosità infernale, alta ben tre metri e plasmata con oscurità e fiamme, si materializzi dall'ombra del ragazzo, prendendo posizione tra lui e la Circense, come un intimidatorio strenuo baluardo di difesa.

    « Oh... ♥ Salve, splendore... »
    nel contemplare il Barlog, la Domatrice appare molto compiaciuta
    « Ho sempre desiderato un bel bestione così nella mia collezione...♥ »

    D'un tratto presissima dall'evocazione -più che dal suo padrone-, la donna con la frusta non si accorge -o non bada- né alla scomparsa della ragazza, né alla fuga dell'evocatore, che ne approfitta per lanciarsi in uno dei sentieri del labirinto di gabbie: forse il manto di invisibilità della Tenebra funziona fin troppo bene, o è semplicemente distratta dal chiaro fascino che il Barlog esercita su di lei (e dal fatto che le sta vomitando addosso una fiammata), o magari la noncuranza della Circense è figlia della sua presuntuosa convinzione che non andrete lontano all'interno del suo dominio, ma... il leader della Seele riesce ad allontanarsi dal combattimento.

    Il che è provvidenziale, visto quel che di lì a poco si verifica...


    { Serraglio }
    Drusilia | Ted | Yoko

    “Vuoi conoscere le verità celate nel passato? Vuoi spingere lo sguardo tra le nebbie dell'avvenire? Sei in una situazione delicata e non sai come è meglio agire? Madame Endora offre lumi e consigli per la tua sete di conoscenza, interpreta simboli e sogni, e da forma concreta ai tuoi desideri...!
    Incontra Madame Endora nel suo mistico antro! Non serve altro che procurarsi un gettone per le attrazioni del Circus Diabolique ed invocare il suo nome: sarete immediatamente ricevuti, senza periodi di attesa e senza fare la fila! Tariffe trattabili. Astenersi perditempo. ”


    Gli occhi di Ted Carter scivolano sulle poche frasi stampate sul volantino, ma il suo resoconto continua fino a menzionare la creatura che lui e gli altri hanno scoperto esser ospite della gabbia speciale... naturalmente, facendo anche accenno al piano che hanno avuto in proposito.

    ”Abbiamo anche trovato uno strano uomo bestia e avevamo intenzione di liberarlo.
    Gli altri infatti stanno cercando di recuperare il telecomando …”


    ...ed è allora che la situazione prende una piega definibile solo come un turbinio velocissimo di eventi, che travolge tutti i presenti come un piccolo uragano: il primo in ordine cronologico è un tonfo sulla cupola di metallo che si para davanti ai due Aviatori e al Saggio, annunciando l'arrivo di qualcosa.

    jpg
    ” … ah no eccolo lì.”

    Con un'opprimente paura a farsi largo nel cuore dei presenti (e che Ted esorcizza prendendo a pugni il suolo), Kerobal si fa avanti per cercare in vano di catalizzare su di sé l'attenzione del genitore e farlo rinsavire, ma il potente Re del Makai -evidentemente regredito ad una bestia per un qualche accesso di follia- non mostra alcuna reazione, né alla vista, né alle parole del figlio, limitandosi a scrutare con insistenza una Dama del Vento sempre più a disagio, che prova a interrompere quel contatto visivo rintuzzandosi dietro le spalle delòa Corona di Nazara.

    -P-perchè t-tuo... il tuo papà mi fissa?
    « Magari gli hai ricordato qualcuno... o magari gli è venuta fame. »
    -F-fame? T-tuo padre... potrebbe -ecco- ...mangiarmi?!?!?
    « E' un demone... e alcuni demoni mangiano le persone. O le loro anime. »

    Mentre la fibra di quella dimensione distorta tremola un poco, in prossimità di Drusilia, piegandosi e rimodellandosi per far posto alla sagoma di Yoko, le mani della bella Galanodel si serrano attorno al braccio del Nephilim che le fa da scudo, e un dubbio tardivo si fa strada nella sua mente scombussolata dal peso di tutte le vicissitudini di quella lunga giornata...

    -C-chi è per lui Azalea?

    Kerobal non risponde a quella domanda, serrando invece le labbra in una linea sottile, ma -dalla sua posizione- la donna non può vederlo... e, naturalmente, non le viene lasciato il tempo di indagare oltre, perché la ricomparsa dell'amato al suo fianco innesca una sequela di conseguenze destinate a una rapida escalation.

    Dapprima, un grido pieno di rabbia supera la barriera di coltelli da cui la Volpe è appena evasa, e -subito dopo- la cupola di lame inizia a tremare, scossa da una vibrazione ronzante che attira l'attenzione di Raizen sulla superficie su cui posano i suoi stessi piedi: prima che ve ne rendiate conto, la costruzione esplode letteralmente verso l'esterno, riversando nell'area una pioggia di stiletti; infusi dell'aura del Circense, i pugnali puntano verso il suolo -e verso di voi- col chiaro intento di trasformarvi in tanti puntaspilli, e... purtroppo, non è ancora finita.


    { Serraglio }
    Eva | Lazarus

    jpg

    Quando il fiato incandescente del mostro si biforca incontrando la sferzata dell'arma di Ozma, il fuoco si riversa ai fianchi della donna... investendo le gabbie e quanto c'è al loro interno; purtroppo, le fiamme attecchiscono al legno secco, e mentre gli animali che ne vengono colpiti cominciano a lanciare versi striduli e acuti (con tutto il cieco e delirante terrore di chi si ritrova in trappola), il principio di incendio si propaga in fretta attraverso scatole, gabbie e teloni ammassati. Quel che è peggio, è che -bruciando- il pagliericcio umido di umori che riveste sia i fondi delle prigioni che un po' tutto il pavimento, inizia a sprigionare un fumo denso e scuro, dal puzzo intenso e rivoltante.

    Se qualcuno inizia a pensare che le cose si stanno mettendo male, beh... ricordate che può sempre andare peggio: in simultanea alla fuga di Lazarus, l'azione di Eva provoca un cortocircuito nelle strutture del Serraglio, dando successo all'intento di aprire le gabbie -sebbene solo alcune- e provocando anche un black-out che precipita l'ambiente in un buio fitto, a malapena rischiarato dal guizzare del fuoco – un rogo per ora contenuto, ma destinato a spandersi velocemente.

    E nell'oscurità squarciata da una cacofonia di urla di animali terrorizzati, dello sferragliare delle inferriate, e dal crepitio delle fiamme, sentite la frusta della Domatrice schioccare in maniera sorda al di sopra di quel caos, e... tutte le bestie tacere all'improvviso, soggiogati dall'onda di potere che percepite investirvi fisicamente come una flebile onda d'urto; subito dopo, la risata sguaiata di Ozma risuona per l'alta volta dello Zoo, facendovi gelare il sangue nelle vene. E quel che le sentite pronunciare non promette per niente bene.

    « Coraggio, bestioline: mordete, graffiate, colpite e dilaniate...! »
    non si tratta di semplici ordini: quelle sono vere e proprie imposizioni mentali
    « ...qualunque persona che non sia io. ♪ »

    E d'un tratto, nell'oscurità ora silente, vi colpisce la sgradevolissima sensazione di star venendo osservati. Da molti occhi. Da ogni angolo. Con ostilità. ...e sarà molto meglio riunirsi agli altri: oltre che ad esser pericoloso rimanere fermi, vi serve davvero raggrupparvi e guardarvi le spalle a vicenda.


    { Serraglio }
    Ted | Yoko

    Le già fioche luci del Serraglio si spengono simultaneamente, consegnandovi all'improvviso ad un'oscurità nera in cui non riuscite a vedere ad un palmo dal naso, e nella concitazione di quegli istanti, qualcosa di estraneo piomba in mezzo alla vostra formazione, gettandovi a terra... tutti, ad eccezione di una sola persona, l'unica che -le vostre percezioni ve lo dicono non appena effettuate la conta dei presenti- ora manca all'appello: Drusilia. Drusilia non è più lì con voi.

    « Merda...! »

    A dirla tutta, non è la sola ad essere scomparsa; a giudicare dal relativo sollievo che il Pugile percepisce ora, e dall'imprecazione sinceramente preoccupata del Principe-Demone, l'opprimente e terrificante presenza di Raizen è anch'essa sparita, e mentre Kerobal, Ted e -soprattutto- Yoko non fanno in tempo ad esprimere ad alta voce la comune certezza che le due cose siano inevitabilmente correlate, il trio viene raggiunto da un'altra presenza.

    « Smettila di scappare e affrontami una buona volta, Yoko...!
    ...o non mi lascerai altra scelta che prendermela con lei. »


    Si tratta del Lanciatore di Coltelli, la cui voce vibra di una gelida collera; dal tono che usa sembra conoscere l'identità del Magister -o almeno il suo nome-, e le minacce che avanza alla Dama del Vento, poi, sembrano suggerire che tra il Kitsune e il Circense ci sia perfino qualche conto in sospeso. Peccato solo che uno dei due non abbia la minima idea di quale esso sia.

    jpg
    « Drusilia: potrei farle male in così tanti modi... »
    provoca ancora l'albino dagli occhi bendati, invisibile nell'oscurità che vi circonda
    « A quel punto, magari, saresti abbastanza motivato...? »

    Sarebbe capace di rivarsi su una persona del tutto estranea alla faccenda, pur di riuscire a coronare il suo sogno di vendetta: nelle tenebre che i vostri occhi non possono fendere, non potete vedere l'avversario, ma non c'è bisogno di scrutare le espressioni del suo viso per scommettere sul fatto che sia serio; tuttavia, se anche la vista non vi è d'aiuto, la perfetta consapevolezza che il Mago e il Pugile hanno dello spazio li aiuta ad individuarlo, a solo una manciata di metri davanti a loro.

    ...mentre, alle loro spalle, cinque esseri sono in avvicinamento: due sono familiari -almeno per Ted-, dal momento che si tratta dell'Aviatrice Eva e del ragazzetto pallido e magrolino di nome Lazarus, ma chi o che cosa sono gli altri tre? Sarà bene attenderli e sperare nei rinforzi? O converrà allontanarsi per evitare altre grane? Il tizio che la Domatrice chiama Steel ve lo lascerà fare? Cosa ha la priorità in questo momento? Tante domande... tante possibilità... e poco tempo per prendere una decisione.


    { Serraglio }
    Eva | Lazarus

    Aiutati uno dalla Scurovisione del Prescelto della Tenebra, e l'altra dall'Istinto Animale (forse per un autoinganno con cui la natura Mannara ha interpretato il buio, forse perché sta effettivamente arrivando la notte), il duo in fuga dalla Domatrice -e dalle creature da lei soggiogate- riesce a destreggiarsi tra i numerosi ostacoli che il percorso prevede, brancolando senza farsi male tra le fin troppe barriere architettoniche, e procedendo in direzione degli altri, al lume del lontano bagliore del fuoco.

    Quando le sue percezioni gli dicono che rimangono meno di dieci metri a separare lui e l'Aviatrice dall'aura del Pugile e dall'Alfiere, una rapida successione di tonfi si sussegue sul legno che compone le casse sparse ovunque in giro, rendendo immediatamente consapevoli entrambi dell'arrivo di tre creature -per forma e dimensione simili a dei lupi- che li affiancano fino a superarli per poi trovare un punto sopraelevato: chiaramente, intendono aggredirvi piombando dall'alto sulle loro prede, perciò le scelte che rimangono sono davvero esigue.

    Potreste fermarvi per ingaggiare battaglia, ma a quel punto rischiereste di venir raggiunti anche da chissà quali altri esseri che la Circense frusta-munita ha sguinzagliato sulle vostre tracce; se invece cercaste di proseguire per seminarle, avreste più chance di ricongiungervi agli altri, e -anche se così finirete per attirarvi dietro dei nemici- una volta ricompattativi sarebbe più semplice affrontarli e averne ragione, no...? E poi, tra loro c'è anche Drusilia: la potenza di un Alfiere è spesso favoleggia-

    ... no, aspetta: perché, d'un tratto, l'aura di Drusilia si sta allontanando a velocità incredibile, lasciando gli altri indietro? Perché è insieme a quella della Bestia che prima vi ha atterrito? E -soprattutto- perché le cose non smettono di peggiorare? Mentre l'albino si interroga sul senso della vita, e la fanciulla lo segue, delle lunghe code -sottili e pelose- fuoriescono dalle sbarre di una delle gabbie davanti a cui stanno passando, serrandosi intorno alle braccia e alle gambe del duo, intralciando la loro corsa verso la salvezza.


    { Serraglio }
    Drusilia

    Gli eventi si susseguono velocemente, senza lasciarti nemmeno il tempo di metabolizzare bene che cosa succede: non appena percepisci di nuovo al tuo fianco la confortante presenza di Yoko, senti un urlo di rabbia provenire dall'interno della cupola; poi, il guscio di lame si sfalda per cadervi addosso come pioggia, le già fioche luci si spengono, e poi... prima che le lame di colpiscono, senti qualcosa afferrarti e strapparti dal suolo, portandoti in alto e lontano prima che qualsiasi male ti sfiori.

    Naturalmente, sarebbe improbabile parlare di una “fortuna” in quella situazione, ma il fatto che il tuo lignaggio di Galanodel ti permetta di irradiare luce ti risparmia almeno il panico dell'incertezza di sapere chi è stato ad averti preso di peso tra le braccia nel buio per trarti via dal pericolo; tuttavia, meno positiva è la circostanza che vuole essere Raizen l'identità del tuo salvatore, specie dopo quel che ti ha detto Kerobal circa la sua dieta.

    jpg
    « Azalea... Non hai nulla da temere... »

    Dalla scarsa distanza a cui i vostri visi si trovano ora, puoi notare con un certo sollievo come gli occhi del Re Demone ti fissino: essi hanno recuperato quel barlume di raziocinio che differenzia una bestia feroce ed istintiva da un essere senziente... ma nei recessi del suo sguardo, nonostante egli sembri in grado di formulare pensieri e frasi, scorgi sempre una scintilla di follia che non ti permette ancora di sentirti tranquilla.

    « Quando nostro figlio nascerà ti porterò via da quella casa... »
    continua lo Youkai, con nella voce una tenerezza dall'inquietante retrogusto del delirio
    « Sarete al sicuro... sarete felici... ti farò felice, Azalea... »

    La cosa si fa sempre più strana, e sinistra... e anche se la stretta delle sue braccia ti impedisce di allontanarti (a meno di non usare la forza per scostarti da lui, ma a quel punto non sai come potrebbe reagire Raizen), riesci almeno a guardarti intorno; tuttavia, la cosa non è molto d'aiuto: siete in qualche punto sopraelevato, e fatta eccezione per il fioco chiarore che circonda il tuo corpo, e i guizzi arancioni di un incendio ad almeno una trentina di metri alla tua sinistra, sotto i vostri piedi si apre un baratro buio, che i tuoi occhi verdi -in grado di fendere l'oscurità- riconoscono come il labirinto del Serraglio, ora percorso da animali di ogni genere.

    « ...sono sicuro che avrà i tuoi occhi: un colore di una bellezza nefasta,
    in cui le cose divine e quelle infernali si fondono... »


    Tua madre aveva gli occhi viola, un colore spesso associato da molte culture alla malasorte, e... ok: non sai che rapporto avesse tua madre con quel tipo, e forse neppure vorresti saperlo, ma quelle sue dichiarazioni te lo lasciano immaginare, e senti che la cosa lascia poco spazio a qualsivoglia fraintendimento.

    Probabilmente sei sorpresa, e magari anche confusa, eppure un campanello nella tua testa sembra spingerti a concentrarti sui dettagli apparentemente più insignificanti: sei stata di nuovo separata da Yoko, il Semipiano è in pericolo, i tuoi Aviatori si aspettano, e... a te ronzano in testa quelle parole e quel colore... come se fosse importante... come se nascondesse qualcosa che ti sfugge.

    E poi, alla confusione si somma un brivido raggelante
    quando la mano dello Youkai si posa in una carezza sul tuo ventre...
    e sul figlio non ancora nato, dentro di esso.

    Toward the Gate


    Sono in ritardo, e mi scuso: purtroppo, sono stata impegnata lontano dal PC; in compenso, per recuperare tempo, ho condensato un po' di cose in questo turno, così da poter raggiungere più in fretta la conclusione: ormai mancano giusto un paio di turni :sisi:
    Passo a lasciarvi qualche ragguaglio extra:

    Ted & Yoko: Mentre sulle vostre teste si abbatte una pioggia di pugnali, che conta in totale come un Consumo Critico fisico ad area, Drusilia viene portata via... e venite presto raggiunti anche dal Lanciatore di Coltelli; considerando che entrambi possedete un Auspex di tipo “Radar”, l'oscurità del black-out non è un handicap per voi – il problema è che non lo è nemmeno per il Circense. In tutto questo, sentite delle presenze familiari (Lazarus ed Eva) muoversi per raggiungervi in direzione delle vostre spalle... ma hanno compagnia, e potrebbero a loro volta avere bisogno d'aiuto.

    Lazarus & Eva: Prima che la Domatrice aizzi gli altri animali contro gli intrusi, Lazarus sente la connessione col Balrog dissiparsi, segno che l'evocazione è stata sopraffatta; nel buio del black-out la passiva di Scurovisione permette di districarsi nel labirinto senza handicap, mentre ho considerato i sensi della passiva “Istinto Animale” in attivazione per l'arrivo della notte, e utili a destreggiarsi tra gli ostacoli.
    Così, vi muovete verso il gruppo di Ted, ma quando poco ormai vi separa, venite raggiunti da tre bestie simili a lupi, che intendono aggredirvi; in contemporanea, le appendici di alcune creature escono dalle gabbie davanti a cui stavate passando e vi afferrano. Per liberarvene e proseguire, vi sarà sufficiente un Consumo Basso, altrimenti considerate di dovervi difendere dalla picchiata degli altri animali da preda, assimilabile ad un attacco fisico, che li porterà però sopra di voi.

    Se ci sono domande, o se ho tralasciato qualcosa, contattatemi per delucidazioni. :flwr:
    La prossima scadenza è il 18 maggio; se doveste servirvi una proroga, avvisatemi in bacheca :flwr: Come già detto, se entro quella data non ricevo segni di vita, vi considero non più interessati a continuare :sisi:

     
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    Kisnoth (?), Serraglio.
    Presidio Centrale (?), Endlos (?).

    Il suo vero amore la raggiunse, eppure un urlo di rabbia -probabilmente partito da dentro la barriera- fu solo il presagio di una nuova sventura: il guscio di lame si sfaldò e Drusilia era già sul punto di difendersi quando si sentì strappata via. Via dai suoi amici e via dal suo unico amore. Di nuovo.
    Confusa dal susseguirsi di eventi troppo rapidi per essere anche solo fissati ordinatamente nella memoria, ancor meno adatti ad una tranquilla ponderazione, la Dama del Vento riaprì gli occhi e nel buio improvviso ebbe modo di scorgere il volto del suo salvatore: il Re-mangia-persone. Inutile dire che le si gelò il sangue.

    « Azalea... Non hai nulla da temere... » sebbene le rassicurazioni e la semplice consapevolezza che il demone riuscisse a formulare pensieri e parole di senso compiuto potesse di fatto sollevarla in qualche modo, un barlume di follia nei suoi occhi non le diede alcun modo di abbassare le difese « Quando nostro figlio nascerà ti porterò via da quella casa... Sarete al sicuro... sarete felici... ti farò felice, Azalea... »
    Continuava anche a chiamarla con il nome della sua defunta madre, e questo non era affatto un bene.

    Stretta fra le sue forti braccia, al punto da non riuscire a divincolarsi, riuscì comunque a guardarsi intorno: convenendo di essere in una zona sopraelevata, di diverso vi era che fossero al buio per qualche motivo... fatta eccezione per il proprio corpo e lo spargersi di un incendio a trenta metri da loro. Sotto i suoi piedi distinse anche il labirinto del Serraglio, ora percorso da bestie sconosciute.

    « ...sono sicuro che avrà i tuoi occhi: un colore di una bellezza nefasta, in cui le cose divine e quelle infernali si fondono... »

    L'ulteriore dettaglio di quegli occhi non fece altro che spingere i suoi già fondati dubbi su una strada che temeva di percorrere, e l'idea che parlasse proprio di sua madre divenne una certezza. Quando era ancora ragazzina le era stato detto più volte, con toni estremamente dispregiativi, di somigliarle in modo indecente, sia d'aspetto che d'indole, essendo solita come lei tentare la fuga nei momenti in cui gli altri erano distratti. Drusilia non ci aveva mai creduto, però: nel momento in cui si parlava della madre, una donna a cui la piccola Galanodel era stata allontanata dalle cure dopo l'allattamento a causa di un brutto squilibrio mentale e che sovente incontrava nei giardini del tempio a fissare il cielo con sguardo vuoto, non degnando quasi mai la figlia di un solo sguardo, pensava sempre ad una creatura mite e sottomessa. Una donna debole: non l'aveva mai vista parlare, non l'aveva mai vista ribellarsi. Drusilia aveva passato una vita intera nel cercare di sentirsi diversa da lei, di non sottostare alle regole folli di quei pazzi che con lei condividevano solo il sangue.

    png

    Ma... se fosse stato vero?
    Se le parole del pazzo avessero avuto un senso... che fosse fuggita anche lei dalla reggia?
    L'ombra del dubbio la confuse, ma qualcosa dentro di lei le ricordò dove si trovava, e perchè: lontana da Yoko, con il Semipiano in pericolo, i suoi Aviatori dispersi, e... Il figlio con gli occhi viola? Possibile che...?

    Un brivido la scosse quando la mano dello Youkai si posò in una carezza sul suo ventre. Sul figlio non ancora nato che portava in grembo e che avrebbe protetto a costo della sua vita. Doveva calmarsi: quel mostro non le avrebbe fatto nulla. Anche perché -proprio come la madre, probabilmente anni prima- portava in grembo un Nephilim dal sangue demoniaco.
    Respirò profondamente, carezzando a sua volta il bambino nonostante in testa continuasse a chiedersi perché Kerobal non gli avesse detto tutto prima. Lui lo sapeva: in quel momento ne fu sicura; perfino gli strani incontri "casuali" che sovente avvenivano, il primo dei quali proprio a casa sua, iniziavano ad avere un senso. Kerobal era stato nella sua soffitta per spiarla!
    Era stato quello il momento in cui aveva scoperto di avere una sorella!

    Strinse i pugni, adirata.
    Perché tutti continuavano a mentirle? E perché doveva scoprire tutto proprio in quel momento, mettendo a rischio la vita del figlio? La Verità... non era molto più facile?
    Gli occhi smeraldini si sgranarono per un istante, colti da una qualche epifania, o forse un ricordo. Le mani si distesero.

    No.
    La Verità non è mai facile.

    Sollevò nuovamente lo sguardo sullo Youkai... e non vide più un mostro, solo l'ennesima vittima di quei bastardi. Era spaventoso... eppure orribilmente ferito. I muscoli si rilassarono e tutto l'odio che provava si trasformò in qualcos'altro. Qualcosa di totalmente diverso dagli orrori che si scatenavano attorno a lei, dal dolore e la paura di coloro che erano rimasti in vita, dalle fiamme che divampavano o dalla stessa vendetta che in molti -anche nel suo schieramento- sicuramente provavano. Era qualcosa di così alieno in quel contesto da non darle modo di trovare una parola per descriverlo.

    Agì per puro istinto.
    Non sapeva se funzionasse o meno, ed in realtà le sue azioni non furono neanche figlie di un reale piano, eppure la strada innanzi a lei si era fatta improvvisamente chiara. Come se avesse scorto la fine di quel lungo tunnel.
    Lo abbracciò, dolcemente.
    Sussurrò piano, carezzargli la chioma con mano gentile e rassicurante.

    -Andrà tutto bene, non devi aver paura. Io ti salverò- lo strinse ancora, e non comprese nemmeno lei se le parole fossero per lui o per se' stessa -Non avere paura, non di loro.

    Rimase così, abbracciata al padre di Kerobal, all'amante di una madre defunta a cui non era mai riuscita a voler bene, in un atto di pietà ed amore incondizionato che in molti avevano dimenticato in quel luogo. La violenza, dopotutto, era come un boomerang ed ogni volta che era scagliata tornava sempre indietro in un ripetersi infinito dell'assiomatica e sempre eterna legge del taglione. Eppure, in quell'ora buia, dove ogni limite era stato ampiamente superato, la Dama del Vento era riuscita soltanto a pensare che anche l'Amore fosse contagioso. Avrebbe debellato quella malattia con il divulgarsi rapido di un'altra.

    Mentre lo circondò con le braccia, si rese conto più chiaramente di quanto non le aveva rivelato la vista che quello che doveva essere stato il corpo atletico di un potente demone era ora una specie di guscio emaciato: sentiva gli spigoli delle ossa che i lunghi capelli bianchi e sporchi nascondevano all'occhio, e neanche l'odore era dei migliori... però, il momento di lucidità sembrava durare ancora, e Raizen non ebbe reazioni avventate o inconsulte. Si irrigidì solo un po'.

    « Non capisco, Azalea... Di cosa parli, Azalea...? »

    La Verità non è mai facile.
    Stringendo le labbra rosse ed assottigliandole di disappunto, Drusilia non ebbe intenzione o forza di dirgli la verità, non in quel momento: se avesse saputo che la donna fra le sue braccia era la figlia del suo amore e di un altro uomo l'avrebbe certamente uccisa... e se era vero che Drusilia non temesse la morte, non gli avrebbe permesso di fare altrettanto al figlio nel suo grembo. Rimase quindi ad abbracciarlo, stringendolo con fare amorevole ed anche sincero dato che -a prescindere da tutto- non poteva che provare una profonda tristezza verso di lui. Non sapeva spiegarsene il motivo, ma non riusciva ad odiare l'amante di sua madre.

    -Kerobal... lui ti ama- sussurrava ancora, tenendolo nel suo abbraccio -Quella dello sbruffone è solo una maschera. Tu sei suo padre, e lui ti ama come non ama nessun altro, Raizen.
    Lo strinse ancora un pò, per poi baciarlo candidamente sulla fronte.
    -Anche tu lo ami, vero? Lo senti ancora l'amore verso di lui? Lo so che è dentro di te...

    Respirava profondamente, un pò spaventata da quella presenza che, nonostante tutto, le metteva ancora angoscia e pressione. Raizen era una bomba ad orologeria, e Drusilia era consapevole di quanto pericoloso fosse tentare di aiutarlo.

    -L'amore è la forza più potente del mondo ed è dentro di te, Raizen: ti prego, cercala ed aggrappati a lei. Dopo sarà tutto più chiaro, fidati di me. Laciati guidare.

    Sebbene fosse bloccato in chissà quale ricordo sospeso, al suono del nome di suo figlio Raizen reclinò il capo da una parte, perplesso, senza sottrarsi ai gesti di Drusilia.

    « Kerobal... sì, Kerobal... nostro figlio...» mormorò tra sé e sé, come sovrappensiero « c'è stato un tempo in cui l'ho amato sì... »
    Nonostante la Dama del Vento gli fosse davanti, gli occhi dello Youkai la fissavano senza vederla, vitrei ed assenti, occhi da pazzo... eppure la sua voce era quieta e distratta, come se nulla lo toccasse.
    « ...ma quello è stato prima che venisse al mondo. Prima che ti rifiutassi di seguirmi via da quella casa. Prima che... »

    D'un tratto, senza preavviso, la sua voce si incrinò sotto il peso di un qualche pensiero, e le mani ossute e adunche come artigli la afferrano per le spalle; avvenne in un istante, e Drusilia si trovò a fissare a distanza zero gli occhi sbarrati e spiritati di Raizen.

    « Perché lo hai fatto, Azalea? Perché non mi hai raggiunto quel giorno?! »

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    Giardini Interni del Palazzo Reale.
    Un altro mondo, un altro tempo.

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    -Non comprendo, Sua Grazia.

    Sotto un caldo sole di maggio, in un giardino rigoglioso e splendido, tale da rivaleggiare con l'Eden di cui tanto aveva sentito parlare, una giovane Drusilia appena undicenne sedeva alle panche destinate agli incontri fra donne. Suo zio l'aveva lasciata lì, in compagnia di una signora che dicevano essere sua madre e di sua nonna paterna, la Matriarca, a cui sapeva dover quell'appellativo di profondo rispetto. Le era stato insegnato non appena era stata in grado di parlare: "Sua Santità" per il Patriarca, "Sua Grazia" per la Matriarca; errare era blasfemia, punita con la tortura. E lei -di torture- ne sapeva meglio qualunque Galanodel fra quelle mura...

    -Non v'è nulla da capire, Drusilia- la rimbeccò una bellissima donna dagli occhi d'oro ed i capelli del colore dell'erba fresca, o forse le fronde baciate dal primo sole della mattina. Indossava abiti signorili ed aveva il capo scoperto, come concedeva loro il Codice per determinate aree della reggia -Non potrai vederlo finché non giungerà l'unica anima caritatevole che accettò di condividere il suo seme con te, cara. Limitati quindi a non renderti ridicola con le tue solite domande o folli questioni: comportarsi da bestiolina non è gradito dagli uomini. Inoltre devi già ripulire il tuo nome da tutti i tuoi crimini passati e le infamie di tua madre: se riusciremo a concludere le tue nozze sarà già un miracolo.

    -Sua Grazia, la prego- rispose ancora la ragazzina, ostentando una compostezza innaturale e tradendosi con occhi verdi e supplichevoli -E' pur sempre mio fratello... siamo insieme da quando siamo nati e... io gli voglio bene.

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    -Se dici di volergli bene, allora stagli lontana- gli occhi di sua nonna la squadrarono in modo strano, ed improvvisamente Drusilia iniziò a sentirsi sporca -E' il Prescelto ed un giorno sarà Santo: la tua vicinanza non può che offuscare la sua splendida e brillante luce, oltre che gettare altra infamia su tutti noi. Vuoi fargli del male, Drusilia? Mi stai dicendo che vuoi questo?

    La piccola Drusilia abbassò il capo, ricolma di sensi di colpa, eppure a stento riusciva a trattenere le lacrime. Lanciò uno sguardo fugace sulla donna che dicevano essere sua madre, la stessa che non le aveva mai rivolto la parola o lo sguardo, anche in quegli attimi.

    -M-mamma?

    La donna, a quella richiesta disperata, ebbe un sussulto, ma non vi fu altro che un breve movimento del corpo e delle mani... prima di cadere nella solita atarassica indifferenza.

    -Fa ciò che ti dicono... e farà meno male.

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    Kisnoth (?), Serraglio.
    Presidio Centrale (?), Endlos (?).

    « Perché lo hai fatto, Azalea? Perché non mi hai raggiunto quel giorno?! »

    Non lo sapeva.
    E come poteva, dopotutto? A stento conosceva la madre e -per quanto la posizione nelle gerarchie fosse misera, quasi paragonabile alla sua- certamente non poteva essere a conoscenza delle sue storie romantiche durante le fughe clandestine. Pur volendo, di quelle cose non se ne parlava mai; nessuna donna poteva avere amanti: erano tutte proprietà della famiglia.

    E allora... perché non lo aveva raggiunto?

    Drusilia non poteva certo dire di conoscere sua madre. Però conosceva i Galanodel: aveva sperimentato quella prigionia fatta d'oro e falsità sulla propria pelle... esattamente come ogni singola atrocità di cui erano capaci. Non fu quindi difficile immaginare la risposta.

    "Fa ciò che ti dicono... e farà meno male".

    L'avrebbero cercata fino in capo al mondo ed anche oltre: nessun demone sarebbe bastato a soddisfare la loro vendetta. Erano potenti, ma soprattutto astuti ed infidi: non vi era luogo privo di una loro spia, non vi era mondo in cui non fossero temuti. Azalea... voleva solo che tutto finisse. Non era una guerriera... e, per chi non conosceva la via della spada, esisteva solo un modo per farli in qualche modo smettere.
    Sottomissione... fino a perdere se' stessa.
    Fino ad abbandonarsi ad una silente e placida follia.
    Non sentire più nulla.

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    -L'Amore non è egoista. E se Azalea ti ha amato, ha fatto qualunque cosa in suo potere pur di proteggervi- lo disse a voce bassa, dimenticandosi per un attimo di fingersi qualcun altro-Anche farsi odiare dall'unico uomo a cui aveva donato il proprio cuore.

    Lo guardò negli occhi senza alcun timore, eppure lo smeraldino del suo sguardo assunse un'amara lucidità fatta di lacrime e rimpianti. Per una vita era rimasta lì a vedere sua madre morire giorno dopo giorno... e non aveva mai fatto nulla per lei. Era stata cieca, sorda, troppo concentrata su sé stessa ed i suoi stupidi problemi... ed ora era troppo tardi per recuperare il tempo perso.

    -Azalea ti ha sempre amato, non un solo giorno ha smesso di farlo.

    Aveva fallito su tutta la linea.
    Le labbra rosse si strinsero, tremarono.
    Si lasciò sfuggire un singhiozzo, distogliendo lo sguardo e coprendosi il volto per la vergogna. Non si era mai sentita peggio in vita sua. Mai.

    -Perdonala... e perdonami.





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    » Status Energetico: 75%

    » Status Fisico: malesseri vari.

    » Status Psicologico: spaventata a morte.

    » Riassunto: Mi becco tutta la malia attiva e passiva. Richiamo Yoko attraverso il peluche.

    » Note: Famiglio presente. Non inserisco note perchè devo revisionare la scheda e mi è stato concesso di postare.

    » Yoko-Peluche » Cosa dire del simpatico pupazzetto dal quale pare che Drusilia non riesca mai a separarsi? Si tratta anche questo di un regalo, ma da parte del Magister Yoko, demone-volpe. Per chi conoscesse l'originale, questa è la la sua copia sputata, ovviamente versione pupazzetto, con tanto di occhioni grandi e pancina morbida con suono annesso. Alcune fonti dicono che sia stato perfino lui stesso a crearlo per lei usando la magia. Si tratta infatti non solo di un grazioso giocattolo da coccolare e pettinare, ma anche di uno strumento di "richiamo", grazie al quale la Dama è in grado di chiedere aiuto al demone in qualunque situazione (tecnica istantanea|consumo basso). Essendo comunque una "estenzione" di Yoko, mossa dalla magia del demone stesso, non solo gli permetterà una nitida visione fotografica della scena nel momento in cui viene invocato il suo supporto, ma anche, qualora Drusilia non avesse abbastanza energie per richiamarlo, attingerebbe a quelle del creatore.
    NB: non utilizzabile nei combattimenti, e nelle quest solo con autorizzazione del QM.


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    Edited by Drusilia Galanodel - 30/6/2017, 02:03
     
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    Ted Carter



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    Il corpo urlava con ogni cosa a sua disposizione di scappare davanti a quella belva umana che i suoi compagni avevano appena liberato, ma Ted sapeva che doveva rimanere per proteggere il suo Alfiere dalle minacce che l’avrebbero colpita.

    ”Devo resistere! Questa pressione mi sta letteralmente schiacciando, eppure devo stringere i denti e non scappare. Non posso abbandonare Drusilia proprio ora che ci siamo ritrovati!”

    La vide tirare fuori dalla veste un delizioso pupazzo che assomigliava a Yoko e dopo averlo stretto con forza e avere attivato una sorta di richiamo, anch’esso molto carino, proprio al suo fianco apparve l’umano volpe.
    Carter non poté fare a meno di rimanere spaesato da quella strana apparizione. Il suo auspex gli rivelò che non si trattava né di un’illusione e né di un fantoccio, ma proprio di un’essere in carne e ossa.
    Confuso dall’apparizione e oppresso dall’aura di terrore che emanava la strana bestia, che si era messa a parlare con Drusilia, riuscì con grande sforzo ad alzarsi da terra giusto in tempo per vedere il successivo attacco da parte del nemico.

    La parete di metallo davanti a lui dapprima si mosse, come un soldato al cospetto di un superiore, per dividersi poi in un numero poco calcolabile di coltelli.

    ”Oh!”

    In quella semplice esclamazione vi era tutto lo stupore di chi non si sarebbe mai aspettato una mossa di simile portata.
    Ted però non aveva più paura e sapeva quale era il suo compito: fermare quella cascata metallica.
    Ponendo le mani davanti a sé fece uscire rapidamente l’energia e creò una barriera in grado di bloccare l’attacco. Ma i coltelli tagliarono letteralmente come burro la difesa eretta dal pugile.

    ”Diamine! Questa non ci voleva. Ma quanto è potente questo attacco?”

    Se voleva bloccare gli ultimi spilli rimasti si sarebbe dovuto sacrificare usando il suo corpo come scudo.
    Guardò Yoko e corse verso di lui, ricoprendosi d'energia. Sfruttando la rincorsa saltò davanti al Magister, cercando di bloccare con la schiena gli ultimi residui dell’attacco.
    Per quanto si fosse protetto con una seconda difesa, anche quella venne distrutta e molti spilli gli si conficcarono per tutto il dorso. Solo qualche goccia di sangue uscì.
    Quando cadde a terra, intorno a lui, tutto era diventato buio e per un’attimo iniziò a pensare di essere morto per un coltello che lo aveva colpito in testa. Per sua fortuna si sentiva ancora tutte le parti del corpo al loro posto, ma sopratutto il duro terreno sotto di lui.
    Voltandosi verso Yoko lo percepì in perfetta salute. Era riuscito a bloccare il terribile attacco eppure di Drusilia non vi era più traccia.

    Impossibile rimanere impassibili dopo quella serie di eventi e quelle parole pronunciate da una nuova, terribile, entità.
    Il nuovo individuo sembrava avercela proprio con il consorte di Drusilia, non aveva preso minimamente in considerazione Ted limitandosi ad ignorarlo.

    ”Yoko, falli male a questo stronzo!”


    Ted Carter
    Stato fisico: Ferite sparse lungo tutta la schiena (Medio)
    Stato mentale: La salvo io Presidente!
    Mana: 30 %

    Riassunto: Riuscendo ad alzarsi dalla terribile sensazione di paura causata dal prigioniero, Ted osserva con molto stupore la parete esplodere. Deciso a proteggere i suoi compagni dapprima crea un muro di energia che blocca metà dei coltelli, rivestendosi quindi di ulteriore energia né blocca altri e il resto gli incassa tutti lungo la schiena. Alla fine incita Yoko.

    Great Wall:

    Combattendo in gruppo il pugile si è reso conto di quanto il suo repertorio di mosse fosse scarno per sostenere un tipo di battaglia di quel genere, ha deciso quindi di provvede a questa mancanza studiando un modo per difendere i suoi amici e alleati.
    Ted, imponendo le mani davanti a sé, sarà in grado di far uscire la propria energia. Grazie ad essa creerà una barriera solida e compatta in grado di bloccare attacchi di grosse proporzioni. Per i suoi alleati sarà come avere davanti un grande muro fra loro e l'offensiva. La grandezza della barriera dipende dal consumo di mana.

    - Consumo: Alto

    No Damage for Ted:

    L’energia interna di Carter può fuoriuscire a suo comando, questa cosa viene utilizzata per lo più per potenziare i propri attacchi o per manipolare il potere elettrico di cui è dotato. Ma delle volte vi è anche la possibilità che il pugile utilizzi l’energia come mezzo di difesa, se difatti lo necessita, il suo corpo verrà ricoperto da uno spesso strano di materiale non definito di color ambra. Questa armatura lo proteggerà da attacchi di natura fisica e magica.
    Consumo: Medio

    Passive:

    The Energy:
    (+10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-Alert)

    The Champion:
    (+50% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia)

    The Training:
    (Resistenza alla fatica; Istant-Casting; Telepatia con il Pet; Vista condivisa)

     
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    LAZARUS LEE.

    Sono ridicolo se dico che mi dispiace per gli animali?
    Non c'entravano niente e non meritavano di morire. Voglio dire, nemmeno noi non c'entriamo un cazzo tecnicamente, ma almeno abbiamo la forza di fare qualcosa, anche se quel qualcosa al momento è solamente correre...

    Ok, concentrazione.

    Sono estremamente felice di essere un bolo di oscurità in grado di vedere al buio, in questo momento. Un po' meno felice nel constatare che qui lo sanno fare un po' tutti.
    Passi l'aviatrice - mi torna comodo che il mio scudo di carne riesca a tenere il passo - ma sento rumori brutti alle nostre spalle, la connessione con Sterminatore che svanisce, e l'aura di Drusilia che si fa sempre più lontana, insieme a quella della bestia che abbiamo liberato. Le figure che erano insieme a Drusilia paiono rimanere nello stesso punto però, e a giudicare dall'aura che hanno (e dal fatto che non siano ancora morti) devono essere combattenti capaci. Continuiamo a correre in loro direzione come niubbi in un MMORPG che seminano il panico facendosi inseguire dai mostri fino in città, allor-

    Oh.

    Perché non riesco più a muovermi? Sono stanco, orribilmente stanco, ma mi sembra strano che il mio corpo si sia fermato da solo...

    Mi volto. Occhi che risplendono nel buio. Occhi animali, ma non del tipo di bestiola disposta a farsi accarezzare.
    Lupi. Sopra la gabbia. Tre. E animali tentacolomuniti, dentro la gabbia, che ci hanno appena avvinghiato.

    La mia ombra si solidifica e si innalza dal terreno; lama verticale dello spessore di un capello che si frappone tra me e i tentacoli, tagliandoli. Non durerà a lungo, ma almeno per il momento sono libero.
    E ora? Continuare a correre? Ci seguirebbero. Combatterli ci rallenterebbe, e la troiona dominatrice di prima ci raggiungerebbe con altre bestie. E soprattutto, io mangerò anche i bambini, ma non picchio i cani. Ho dei principi morali, io.
    Dobbiamo bloccarli. Penso di aver appena avuto un'idea.

    Richiamati da un rapido pensiero, due tentacoli emergono dalla pozza d'ombra ai miei piedi. Tentacoli ruvidi e seghettati, creati per avvolgere membra e bloccarle sul posto - non dissimili, in verità, da quelli che hanno appena bloccato noi. Prima di dirigerli verso gli animali, però, li faccio strusciare sulla mia schiena (una smorfia di dolore sul volto), lì dove la scudisciata della dominatrice mi ha lasciato con un bel taglio sanguinante. Sapete cosa fa chi beve il mio sangue? Gli effetti possono essere variabili, ma solutamente le persone perdono la voglia di prendermi a schiaffi che colpisce istintivamente chiunque venga a contatto con la mia persona.
    Dirigo i tentacoli affinché chiudano le loro spire intorno al collo dei due cani, collarizzandoli. Ma non si limitano a questo: le estremità grondanti del mio sangue cercano di forzare la bocca dei cani, passando oltre la barriera di denti per riempirgli di nero la bocca.
    Questo non è un porno zoofilo.

    «A cuccia.»

    La speranza è che ciucciando il mio sangue decidano d'improvviso che io sono una carissima persona. Sono solo due su tre, però, e per questo sussurro all'aviatrice: «Qualcosa tra noi e loro. Ora. Qualsiasi cosa.»
    Io non ho abbastanza mana per fare altro.
    Riesco a stento a trovare la forza di rimettermi a correre.


    Riassunto: corro tantissimo. Quando i tentacoli mi fermano, blocco l'attacco con una difesa di tipo basso. Successivamente evoco due tentacoli bloccanti a consumo medio, sporcandoli col mio sangue e cercando di farne ingerire l'estremità a due dei lupi affinché la mia passiva di malia di charme si attivi su di loro.
    A questo punto riprendo a correre tantissimo in direzione dei compagni di Dru.

    Status
    Energia: 15% (30 - 5 -10)

    CITAZIONE
    Sanct Por Jux
    Lazarus allunga la propria ombra e la alza, facendola uscire dalla sua natura bidimensionale e mutandola in una parete in grado di bloccare gli attacchi fisici.
    [consumo basso]

    Korp Lor Por
    Lazarus evoca dal proprio corpo o dalla propria ombra tentacoli di oscurità che si avvinghieranno al nemico, con l'obiettivo di bloccarne i movimenti.
    Lazarus concentra nella propria mano un grumo di energia oscura. Muovendo il braccio, l'energia diventerà una frusta di oscurità lunga fino a 5 metri, da far schioccare contro il nemico più vicino. Il numeri di tentacoli, e quindi di arti bloccati, dipenderà dal consumo della tecnica.
    (medio/2 arti o testa, alto/3 arti o testa, critico/blocco completo).
    Uno/Due turni - consumo medio

    ♦ Wretched Body
    [Malia attraverso i fluidi corporei, Scurovisione]

    ♦ Damned Soul
    [Auspex spirituale, anti-auspex spirituale, +10% energia, manipolazione delle ombre gdr-only]

    ♦ Dangerous Mind
    [Percezione pericoli, casting da tech ed evocazioni]

    Gressil - Famiglio
    Lie to me
    [Percezione bugie]
     
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    Eva - Mistress of Creatures «


    Narrato - Parlato - Pensato


    » to beast or not to beast «

    Fuoco e Buio


    L'
    urlo che lanciai vedendo gli animali bruciare si trasformò in un ruggito mentre il buio attorno a sé si dissipava a mano a mano che i miei sensi diventavano quelli del lupo. Balzai verso il mio compagno nell'esatto istante in cui mi spuntavano coda e orecchie, la pelle si scuriva e i miei capelli diventavano quasi bianchi.
    Lo raggiunsi ed iniziammo a correre verso gli altri. Se li avessimo raggiunti avremmo potuto salvarci. Non riuscivo a smettere di pensare a quelle povere bestie che morivano... bestie che ci attaccavano. Quella stronza di una domatrice ci stava facendo inseguire e purtroppo non eravamo abbastanza veloci. Qualcosa di molto simile a dei lupi ci superò, pronto ad aggredirci.
    Intanto, ai nostri piedi, dei tentacoli ci avvinghiarono le caviglie. Fermandomi di botto per non cadere, sparai qualche proiettile alle estensioni in modo da liberarmi. L'albino mi sussurrò un diversivo per fuggire. Presi il flauto, suonai.
    Tempestosa si materializzò all'istante, un lampo blu che si scagliava contro le creature. Quando gli fu quasi addosso, il drago virò improvvisamente lanciando loro addosso una serie di dardi ossei con un semplice colpo di coda. Speravo che bastasse a concederci il tempo i scappare.

    5RYDC

    Status Fisico — Illesa
    Status Psicologico — Allarmata
    Mana — 50%
    Abilità Passive — ~ Charme sugli Animali
    La ragazza possiede inoltre uno charme innato che porta le creature animali ad obbedirle o per lo meno a non etichettarla come un potenziale nemico.
    ~ Istinto Animale
    Durante le ore di buio, la ragazza manifesta la sua forma animale. In questa versione le sue capacità fisiche aumentano: i suoi sensi di udito ed olfatto infatti divengono ipersviluppati, entro un raggio d'azione di trenta metri. [In Funzione Solo di Notte]
    ~ Dragon Hearted: solo chi possiede il cuore di un drago può stipulare un accordo con questi animali mitologici e, dal momento che Eva lo ha fatto, si può concludere che possieda questa particolare caratteristica. Il cuore del drago conferisce un potere fuori dal comune che consiste nel dono dell'immortalità al suo possessore oltre che di una potenza e una velocità di utilizzo degli incantesimi fuori dal comune. [Abilità Passiva - Immortalità + 10% di mana + Istant-Casting]
    Abilità Attive — - The Iron Bender: A differenza dei suoi simili che sono in sintonia con gli elementi della natura, la giovane aliena è in grado di manipolare il ferro le le sue leghe. Grazie a questa peculiarità Eva è in grado di creare piccoli oggetti in metallo come sfere o lame da utilizzare in battaglia alla stregua di armi o lastre da impiegare come difesa sia per attacchi fisici che magici. Inoltre Eva ha la possibilità, toccandoli, di agire sui metalli che trova attorno a sé plagiandoli a suo piacere per spostarli o dare loro la forma che più le aggrada. [Abilità Attiva - Consumo Variabile + Abilità Attiva - Consumo Variabile a Seconda della Quantità di Metallo Plagiato - UTILIZZATA IN MANIERA DIFENSIVA, CONSUMO BASSO]
    - Tempestosa: Vari sono i tipi di drago che rispondono ai richiami di Eva. Uno di essi è un Uncinato Mortale, una viverna di colore blu in grado di sparare piccoli dardi ossei dalla coda. Questo animale è un ottimo attaccante fisico, utile soprattutto in ambienti in cui l'utilizzo del fuoco sarebbe solo d'intralcio come per esempio le foreste*. [Consumo Medio / Durata 1 turno]
    Pet — //
    Azioni — Uso dei proiettili per liberarmi dai tentacoli, poi scaglio il drago contro i lupi in maniera da distrarli mentre scappiamo.
    Note — //
    nmykv9

    » Even a creature with an iron spirit can be bent by kindness and will «

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    yokocircodiabolico_zps3746e001

    Evidentemente qualcosa -o qualcuno- voleva impedirgli a tutti i costi di trovarsi al fianco della sua consorte.
    Non fece nemmeno in tempo ad incrociare con lo sguardo la dolce figura dell'amata che le tenebre caddero d'improvviso, abbandonandoli alle loro sole percezioni. E poco importava a quel punto dei coltelli che vibravano nell'area come delle saette, non era quello ciò che il Demone stava cercando nel buio che l'avvolgeva.
    La sua aura, la sua figura... dov'era finita?

    « Merda...! »
    « Smettila di scappare e affrontami una buona volta, Yoko...!
    ...o non mi lascerai altra scelta che prendermela con lei. »


    yokocchio_zpsed3589d5

    Dov'era Drusilia?

    « Drusilia: potrei farle male in così tanti modi... »
    « A quel punto, magari, saresti abbastanza motivato...? »

    Il respiro si fece pesante.
    Lento, e sempre più profondo.

    Iniziava ad essere stanco. Di quel demone, delle sue stronzate.
    Raizen aveva rapito l'unica ragione della sua vita.
    Dei tre Re del Makai, Raizen, il più folle e violento.
    E quel fallito

    voppino1_zpsotzpzdjs

    insignificante animale continuava ad intranciarlo, minacciarlo e ferire i suoi compagni.

    ”Yoko, falli male a questo stronzo!”

    Era stanco di quel circo e dei suoi pagliacci.

    « Fra tutti i modi che potevi scegliere per attirare la mia attenzione... »

    voppino0_zpsmmyw56jy

    « hai scelto il peggiore. »

    Le piante del Makai l'avrebbero divorato.
    Avrebbero dilaniato il corpo di quel demone, avrebbero stracciato le sue carni sino a ridurlo in polvere.
    Di quel cane non sarebbe sopravvissuto nemmeno il ricordo.


    Status Fisico: illeso.
    Riserva Magica: 75% - 40% = 35%

    Equip

    Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità"



    Lacrima dell'Alfiere


    Abilità Passive

    Fioritura del Loto
    Permette di fondere 2 incantesimi combinandone gli effetti. Applicabile solo a tecniche di consumo basso e/o medio.


    Fioritura del Loto II
    Si può sfruttare la Fioritura del Loto anche con incantesimi alleati.


    Percezione Magica
    Auspex magico + classificazione incantesimi + rilevazione illusioni


    Vento Magico
    Auspex fisico


    Riserva Energetica
    Mana fino al 110%.


    Schermo di Pensieri
    Protezione da malie + rilevazione di attacchi psichici


    Inversione delle Percezioni
    1. Gli incantesimi non illusori non possiedono auspex (non rilevabili da passive o tecniche di percezione sino a consumo medio)
    2. Gli incatesimi illusori invece possiedono un auspex (vengono avvertiti come reali minacce).


    Instant Casting
    Richiamo istantaneo degli incantesimi


    Incantesimi

    Foresta del Pianto
    Esistono territori nel mondo del Makai dove demoni e creature di ogni altra razza non osano mettere piede. Domini popolati per intero da una vegetazione spettrale ostile, fra le più feroci e cruente esistenti sull'intero piano dimensionale. Intere foreste, enormi piante temute al pari di bestie fameliche ed insaziabili.
    Ben pochi individui possono vantare di averle anche solo avvicinate, ed ancor meno sono coloro che possono rivendicarne il dominio.
    La Volpe dai capelli d'argento, dai più temuta come un infallibile ladro, era una di queste.
    Evocandone il solo seme fra le proprie mani, indipendentemente dal piano dimensionale di appartenenza, il Demone sarà in grado di far fiorire intorno alla sua figura ciò che venne ribattezzata come la Foresta del Pianto.
    Una sola ostilità, un solo comando da parte del loro caster, e qualsiasi bersaglio all'interno del suo raggio d'azione sarebbe stato brutalmente assalito e divorato.
    Durata: 1 turno
    Consumo: critico

     
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    { Serraglio }
    Eva | Lazarus

    A giudicare dalla solerzia con cui gli inquilini del Serraglio vi si slanciano contro, sembrano aver preso tutti molto sul serio i comandi impartiti loro da una stronza donna che li segregava e torturava: certo, la colpa è dell'imposizione mentale che avete avvertito chiaramente poco prima anche voi, ma... se solo ci fosse un modo per spezzare quel giogo e restituire la volontà a quelle creature, avreste certamente vita più facile.

    Senza andar troppo per il sottile, l'ombra dell'Albino prende consistenza e si stacca da terra per farsi lama, recidendo così con un colpo secco i tentacoli che hanno abbrancato il loro padrone; la Mannara invece -il cui aspetto è ora mutato a rispecchiare la sua natura- scaglia nell'oscurità oltre le sbarre, in un eloquente avvertimento, qualche proiettile scaturito dal suo dominio dei metalli per spingere l'essere a desistere: l'azione riesce senza problemi, e mentre la creatura viene sbalzata sul fondo della sua gabbia, i due fuggitivi finiscono sbilanciati dall'improvviso cessare della trazione, ma riescono a non perdere l'equilibrio.

    jpgAd ogni modo, non c'è tempo per tirare il fiato, perché tre lupi grandi grossi e cattivi sono sul punto di balzare addosso allo Sciamano e all'Aviatrice, quindi bisogna star in campana e agire in fretta... e -paradossalmente- è proprio il Figlio della Tenebra a farsi giungere un'idea luminosa come l'aurora: ”se non puoi combatterli, fatteli amici” recita un vecchio proverbio, e -magari in senso un po' distorto- è più o meno l'effetto della corruzione che le nuove propaggini di Tenebra esercitano su di loro quando Lazarus imbocca giù a forza nella gola dei lupi una stilla del suo sangue dannato.

    «A cuccia.»

    L'ordine dell'albino li raggiunge, lasciando le tre belve disorientate dal contrasto tra il comando impartito da Ozma e il nuovo input dato dalla malia del sangue infetto, ma... nel dubbio su chi l'avrà vinta, la certezza è che guadagnate il tempo necessario a proseguire. E (perché no?) piazzare qualche ostacolo alle vostre spalle, giusto per essere sicuri di riuscire a rallentare loro e ogni altro inseguitori che probabilmente è già sulla vostra scia.

    «Qualcosa tra noi e loro. Ora. Qualsiasi cosa.»

    Lazarus riparte a tutta birra in direzione delle auree alleate intanto che Eva recupera il suo flauto e compone una melodia, un richiamo di evocazione a cui con prontezza la sua creatura risponde: un drago blu si materializza nel camminamento tra le gabbie, scagliando addosso ai tre lupi una raffica di proiettili d'osso con una sola sventagliata della coda, e -a causa della momentanea confusione in cui essi versano- i dardi li colpiscono in pieno, strappando loro un guaito e precipitandoli oltre la fila di casse che limita lo sguardo in quella direzione.

    Non resta che imitare lo Sciamano e riprendere la corsa, e non appena uscite dal sentiero tracciato dalla gabbie, lo spettacolo che vi ritrovate davanti è qualcosa di davvero inatteso...


    { Serraglio }
    Ted | Yoko

    Per chi ama contemplare lo scorrere dell'esistenza nel modo severo e distaccato in cui si osserva da lontano il fluire di un fiume c'è verità nell'assioma secondo il quale è nei momenti di difficoltà che ogni individuo rivela la sua vera natura; eppure, per coloro che si trovano gettati nell'occhio del ciclone -cercando di barcamenarsi tra scogli, rapide, correnti e altre insidie-, nell'angusta finestra di tempo che la realtà concede per una reazione, tutto si riduce all'impulso dettato da concetti molto più semplici: banali come l'istinto, o triviali come la priorità... e quando gli eventi subiscono una brusca accelerata, lo stesso discorso vale anche per i paladini di Endlos.

    In linea con la sua indole generosa da gigante gentile, il primo pensiero di Ted Carter è quello di difendere i compagni, frapponendo tra loro e quella pioggia di lame il suo stesso corpo; avvolto nella propria energia come un cavaliere d'altri tempi in armatura scintillante, l'Afro si lancia sulla Kitsune per fargli scudo dai coltelli rimasti con le ampie spalle, e riuscendo pienamente nel suo intento, facendo sì che Yoko ne esca perfettamente incolume.

    ”Yoko, fagli male a questo stronzo!”

    Crollando al suolo, nell'oscurità che ora incombe sul Serraglio, con la schiena segnata da tagli e pugnalate, l'Aviatore rivolge quell'unico incitamento al Mago e... la natura astuta e solitamente giocherellona della Volpe, ora esacerbata dalle circostanze, non ha bisogno di farselo ripetere due volte, concentrando tutta la spietatezza ferale del suo sangue demoniaco sul nemico, in un impeto omicida che tuttavia non si allontana nella sua essenza dallo slancio di sacrificio del Pugile.

    jpg

    Perché anche distruggere una minaccia è un gesto di altruismo, e nel momento in cui il Lanciatore di Coltelli ha dichiarato le sue cattive intenzioni nei confronti della Dama del Vento, ha deliberatamente calpestato una mina.

    « Fra tutti i modi che potevi scegliere per attirare la mia attenzione...
    hai scelto il peggiore. »


    Dato che vi trovate immersi nella fitta oscurità del black-out non potete vedere il Circense schiudere stupidamente le labbra nel principio di una replica che non avrà mai voce, ma le percezioni magiche del Demone-Volpe monitorano scrupolosamente -come in un susseguirsi di fotogrammi- ogni momento dell'attacco sferrato dalle sue piante del Makai: dapprima, il piccolo seme evocato dalle sue arti arcane germoglia timidamente dal suolo che lo circonda, e prolifera in una fitta rete di virgulti tentacolari che -nel tempo di un battito di cuore- si moltiplicano, si inspessiscono, e continuano ad ingigantirsi... dando vita a calici coronati da petali più simili ai denti aguzzi, grandi come fauci di drago.

    E quando i vegetali -più simili a tritacarne semoventi- convergono sul loro unico bersaglio nell'intera area, perdete di vista l'uomo con la benda sugli occhi in mezzo al vorticare frenetico e spietato di quelle corolle irte di lame.


    { Serraglio }
    Drusilia

    Qualsiasi cosa stia accadendo all'interno del Serraglio o nel Semipiano tutto, all'improvviso non è che una realtà estranea e distante da lei: avvolta nella spirale dell'ossessione dello Youkai che l'ha rapita -una forza concreta quanto la gravità-, la Dama del Vento sperimenta la surreale sensazione di un viaggio nel tempo, ritrovandosi proiettata in un passato di cui aveva sempre ignorato l'esistenza, e che d'un tratto ricompone porzioni oscure di un mosaico dal disegno misterioso, e il cui senso non può che scuotere le fondamenta del suo cuore, perché è la concezione della sua stessa madre ad uscirne diversa.

    Quando quella barriera cade, l'immagine della Azalea dei suoi ricordi di bambina si trasforma finalmente in una creatura umana, e comprensibile... ma se ormai è inevitabilmente troppo tardi per alleviare le sue pene in una qualsiasi maniera, quella consapevolezza non porta con sé solo l'amaro fiele di un dolore antico, perché il passato ci viene consegnato affinché si possa da esso imparare.

    E l'insegnamento che Drusilia ne trae è forse quello di più difficile realizzazione, perché lo sforzo che le è richiesto per controllare il panico e la repulsione che potrebbe suscitarle il tocco di Raizen, che le sfiora il ventre immaginando un bambino non ancora nato, può scaturire solo da un immenso coraggio: sarebbe tanto più facile assecondare la spinta dell'odio -un rimasticato avanzo della paura-, che ribolle nel sangue e vibra nelle membra, spingendo all'azione violenta e inconsulta, ma esso non sarebbe che un'altra crudeltà inflitta al sofferente.

    jpgSarebbe così semplice approfittare della posizione ravvicinata e della romantica illusione dello Youkai per piazzare un colpo nella sua guardia abbassata, ma sarebbe vile tradire quel che resta della sua fiducia e infrangere la sua ultima speranza... perché accettare una possibilità che tormenta il derelitto è forse la più bassa forma di debolezza che ci sia.

    In un movimento dettato dall'istinto -in una catarsi imprevedibile-, l'Angelo circonda la figura emaciata e scavata del Demone, e lo abbraccia con gentilezza... perché è proprio dove la presenza del male è più manifesta, che atti come quello sono più necessari; intorno a lei c'è rabbia, dolore, terrore e disperazione, ma... l'Amore non può che essere coraggioso – perché quando non lo è, allora non è amore.

    -Andrà tutto bene, non devi aver paura. Io ti salverò.
    mentre le mani delicate scorrono sulla sua chioma, la creatura si acquieta
    -Non avere paura, non di loro.

    Raizen sembra non capire la direzione che la conversazione sta prendendo, ma si lascia ugualmente condurre per mano dalla Dama del Vento lungo un sentiero che mescola alla rinfusa ricordi frammentati di un passato a lei sconosciuto, pensieri a lungo rimasti inespressi e segreti, e sprazzi di lucidità altalenante: la fanciulla gli parla di Kerobal, perché spera che il loro legame di sangue sia sufficiente per riportarlo indietro dal baratro di follia in cui è stato gettato, ed ancorarlo alla realtà... ma può il promemoria vivente di un amore tradito servire allo scopo? Forse, nel loro legame genitoriale c'è una qualche forma d'amore, ma come affrancarlo dal disprezzo e dal rimpianto altrettanto sinceri che Raizen prova per suo figlio?

    Quando d'un tratto la voce e la calma di Raizen si incrinano, le sue mani afferrano le spalle di Drusilia, e la scuotono in cerca di una risposta: perché Azalea non l'ha seguito quando avrebbero potuto avere un miglior futuro insieme? Per quale motivo ha dovuto vivere infelice? E l'Alfiere Errante non lo sa. Non lo sa, ma può immaginarlo... ed è una consapevolezza che spezza il cuore.

    -L'Amore non è egoista. E se Azalea ti ha amato, ha fatto qualunque cosa in suo potere pur di proteggervi. Anche farsi odiare dall'unico uomo a cui aveva donato il proprio cuore. Azalea ti ha sempre amato, non un solo giorno ha smesso di farlo. Perdonala... e perdonami.

    La voce le si abbassa in un mormorio sottile come il canto di un uccello, la vista si appanna mentre le iridi verde smeraldo si velano di lacrime, e nel tentativo di sfuggire per un solo momento a quello spettacolo penoso, la bella cela il candido viso da silfide tra le mani; solo un ultima preghiera forza il segreto delle labbra, celate in una piatta linea sbiancata... ma essa non ottiene una risposta.

    Non che sia facile o possibile aspettarsene alcuna che possa dirsi “adatta”, ma... non vi è lasciato il tempo di alcunché, perché le cose prendono subito una piega imprevista: sopraffatta com'è dalle rivelazioni che la colpiscono tanto da vicino, con i suoi riflessi da guerriero momentaneamente rallentati dai suoi sensi sconvolti, tutto ciò che Drusilia percepisce è un affastellarsi di stimoli confusi e fugaci.

    Qualcuno le si materializza alle spalle, e la sua presenza incombe su di lei come se le stesse rubando aria; il suono argentino e tintinnante di catene echeggia al suo orecchio, e prima di riuscire a riaprire gli occhi e mettere a fuoco quel che sta accadendo, la donna sente gli artigli di Raizen -che le ghermivano le spalle- spingerla improvvisamente via, per lanciarla lontano; il breve volo dura pochi istanti e copre pochi metri, e si conclude sulla ruvida stoffa tesa a formare il tetto di una tenda... tra le braccia di qualcuno.

    jpg
    « Che strano: sei ancora tutta intera...! »
    commenta una voce ormai nota, il cui cinismo non nasconde un certo sollievo
    « Ora sarà meglio... »

    Separatosi dagli altri per inseguire il genitore, Kerobal è prontamente intervenuto a intercettare la Dama, e -rannicchiato accanto a lei- le cinge la schiena per aiutarla a rialzarsi; le iridi color magenta -gli occhi di Azalea- sono tuttavia inchiodati sulla figura di suo padre, e la tensione che gli contrae la mascella, assottigliando le labbra in una linea a stento distinguibile e facendolo zittire sono tacere di colpo sono il primo segnale che qualcosa non va... e a Drusilia basta imitare il fratello Saggio per capire di che si tratta.

    Un giovanotto è comparso in piedi accanto a Raizen... inquietantemente seminudo, se non fosse per gli stivali di pelle che gli arrivano a mezza coscia, le cinghie di cuoio che gli si incrociano sulle pudenda, e quelle che gli bloccano le braccia dietro la schiena; i corti capelli di un biondo cinereo non offrono alcuna copertura al corpo abbastanza atletico, che vedete segnato da diverse cicatrici, molti tagli e graffi, numerose bruciature e qualche tatuaggio.

    jpgA censurare ogni altro elemento del suo viso non potete non notare una strana maschera -fatta da strisce di cuoio scuro e cerniere-lampo-, che lo benda e imbavaglia, e il collare, da cui penzola una pesante catena... un dettaglio che sembra suggerire con un certo raccapriccio che non deve essere un esemplare randagio.

    Per forza di cose, Drusilia non può esserne certa,
    ma -di nuovo- sperimenta la brutta sensazione di essere osservata.

    « La padrona Ozma ci ha ordinato di attaccare gli intrusi: non l'hai sentita? »

    La voce giunge ovattata e flebile attraverso il bavaglio... ma, in ogni caso, non è rivolta né alla Galanodel né al Nephilim: il nuovo arrivato sta parlando con lo Youkai, che -ancora seduto nella posizione di prima- si ritrova la testa completamente avvolta da molti giri di una una catena di metallo, della quale una estremità scompare oltre le spalle del figuro -da cui probabilmente si origina-, e l'altra termina in una lama lunga una ventina di centimetri... e diciamo “almeno”, perché la punta dello stiletto è conficcata in profondità in una delle scapole di Raizen, che artiglia il casco di anelli neri ringhiando e cercando di liberarsi.

    Lo slave non prova neppure ad interloquire con gli altri due, ma lo sferragliare minaccioso che udite provenire da dietro di lui parla molto chiaro, e focalizza l'attenzione sulle catene che -come nastri, o come serpenti- si materializzano dalle sue spalle, per proiettarsi contro di voi, avviluppando nell’aria le loro spire... pronte a ghermirvi.


    { ???? }
    Yoko

    Sebbene restartene a guardare quello scocciatore molesto venire brutalmente smembrato dalle tue piantine sarebbe stato uno spettacolo piuttosto divertente per il Vecchio Te -il temibile e leggendario ladro del Makai dedito ai saccheggi-, la cosa non ti suscita al momento particolare soddisfazione o interesse; certo, la vita a Celentir e l'amore per Drusilia ti hanno cambiato in meglio, e ora sei una persona molto diversa, ma... l'indifferenza è spesso un trattamento ben più crudele di qualsiasi vendetta, ancor di più in luce del candore di quella decisione, perché la tua noncuranza per la sorte del Circense non potrebbe essere più sincera e spassionata.

    Dopotutto, l'unica cosa di cui ti importa è ricongiungerti alla tua amata, e di certo non ci tieni a procrastinare ulteriormente la sua ricerca per perdere tempo per goderti gli ultimi istanti di agonia di un insulso sconosciu-

    jpg

    Che giornata movimentata.
    Il peso della ricca refurtiva che reggi sottobraccio è soddisfacente almeno quanto le grida poco lontane dei tuoi inseguitori, che stanno setacciando il bochetto alla tua ricerca – senza trovarti; sono solo Youkai di basso rango, desiderosi di braccarti per recuperare il tesoro e prendersi buona cura di te nelle segrete del palazzo del loro signore per aver fatto far loro la figura degli imbecilli.

    Onestamente, dovrebbero prenderla con più filosofia: non è mica una colpa quella di esser meno Intelligenti di te; insomma: tu sei il famigerato Ladro del Makai, mentre loro sono... dei poveri zotici – ma degli zotici orribilmente insistenti. Probabilmente, non si daranno (e soprattutto non ti daranno) pace finché non vedranno il sangue, ma non sarai certo tu ad accontentarli: ti si rovinerebbe la pelliccia della coda a sanguinarci sopra!

    Magari puoi ingegnare un diversivo, creare un'esca appetibile con i tuoi poteri da Illusionista per depistarli, e sgattaiolare via -zitto zitto e defilato- mentre sono distratti, e...

    _____

    Che giornata indolente.
    La sensazione fresca e soffice del manto di sottobosco sopra al quale ti sei disteso su di un fianco è corroborante dopo le lunghe ore di marcia, e mentre respiri l'intenso profumo boschivo di foglie, fiori, muschio e umidità -che ti calmano i nervi e ti rilassano i muscoli tesi-, ti rallegri di esserti lasciato alle spalle i confini del territorio di quel manipolo di mezze tacche spocchiose.

    Sinceramente, dovrebbero abbassare un po' le penne: si atteggiano a re del Makai solo perché hanno messo le grinfie su un qualche rinomato tesoro “dai poteri inimmaginabili”, ma nessuno di loro sembra in grado di usarlo, e l'unico pregio che resta loro sta nell'essere numerosi come formiche... per il resto, sono degli idioti, e se non la smettono di vantarsi a destra e manca -convinti che nessuno li ascolti con cattive intenzioni-, finiranno per farsi derubare!

    In ogni caso, le disgrazie degli altri non sono affari tuoi: vuoi solo dormicchiare un po' prima di rimetterti in viaggio, così ti riavvii i lunghi capelli bianchi e chiudi gli occhi...


    Non sai dire cosa è appena successo, ma la scena che hai bizzarramente vissuto -simultaneamente da due punti di vista differenti- si spegne nello stesso fotogramma bianco che l'ha originata, restituendoti alla realtà del Serraglio in fiamme: non sembra essere trascorso nemmeno un istante, e mentre la Foresta del Pianto finisce la sua opera di smembramento e masticazione del corpo del Lanciatore di Coltelli noti un po' distrattamente che avete perso un altro elemento (Kerobal deve essersela svignata), ma -in compenso- il gruppo ne sta per guadagnare altri due...


    { Serraglio }
    Eva | Lazarus | Ted | Yoko

    Teste gigantesche di piante carnivore convergono a ritmo irregolare in un punto nel centro del loro assembramento, schioccando le fauci a mezz'aria con un rumore minaccioso di denti che cozzano, a cui fa da contrappunto un suono più viscido e sinistro di qualcosa di umido e spugnoso che viene lacerato... e la visione che si offre anche a Lazarus ed Eva non è tra le più rassicuranti: a ogni tuffo delle piante demoniache, ci sono fiotti di poltiglia nerastra che schizzano qui e là, producendo un suono sciabordante e vagamente disgustoso quando colpiscono il suolo, le casse o qualunque ostacolo incontrino mentre si perdono in lontananza.

    Gli occhi dell'Avaitrice e dello Sciamano scandagliano l'area, e fanno giusto in tempo a riconoscere la figura colossale del Pugile -ancora riverso a terra e con la schiena ferita-, che un rivolo di melma picea e viscosa lo investe, inzaccherandogli i capelli afro... e, per quanto si tratti di una mano di colore tono su tono (nero su nero nel bel mezzo di un black-out), il povero Ted Carter si trasforma in una sorta di cosplay del mostro della palude.

    Più o meno, quello è il momento in cui la Volpe d'Argento si riscuote dal flusso di pensieri (o sono dei ricordi?) che lo ha stranito per qualche secondo, e così si volta verso i nuovi arrivati, prendendo coscienza delle due creature albine, e... ehi: quella ragazza ha le orecchie come le sue!

    « Con tutte le forze che il Capo ha dispiegato alla vostra ricerca,
    non so come voi intrusi siate riusciti ad arrivare al Backstage, ma... »

    la voce femminile, ormai ben nota ad alcuni di voi, si interrompe per una risata
    « ...avete fatto un grosso errore a venire qui. »

    A quanto pare, tolto di mezzo uno scocciatore, ecco che ne arriva subito un altro: la figura procace e volgare della Domatrice si staglia con sicurezza in cima ad una instabile costruzione di gabbie, teli e casse di legno, e la luce del lontano incendio alle sue spalle vi rende facile individuarne la posizione sopraelevata, segno che si ritiene abbastanza sicura della propria supremazia nel suo dominio da non sentire alcun bisogno di nascondersi.

    jpg
    « Magari potrei risparmiarvi, se ora vi mettete in ginocchio e vi arrendete: purtroppo, se anche iniziassi ad ammaestrarvi subito, non credo si farebbe in tempo a battervi all'Asta, quindi dovrò tagliarvi i tendini e tenervi in una gabbia fino al prossimo spettacolo... »

    In un gesto sadico e colmo di autocompiacimento, la donna si batte il frustino (che stringe nella destra) sul palmo della mancina, e -a poco a poco- vedete altre sagome ammassarsi attorno a lei, ma soprattutto attorno a voi, circondando lo spiazzo in cui sostate e chiudendovi in un cerchio largo alcuni metri... ma che il senso di oppressione e minaccia che l'ostilità di quelle creature soggiogate promana vi fa percepire come angusto ed asfissiante: un solo segnale della Circense, e si avventeranno su di voi.

    « Ve lo chiedo una volta sola: qualcuno vuol prendere in considerazione una carriera nel Circo, o preferite venire sbranati? »
    Toward the Gate


    Scusate il ritardo, ma -al solito- l'estate è un pessimo momento per tutti =/
    Per quanto mi venga un po' brutto spronarvi a far presto, visto che io stessa mi trovo cronicamente in ritardo, cercherò di spronarvi/motivarvi citando il fatto che siamo finalmente giunti al penultimo turno! :woot: Un ultimo sforzo, e poi sarete -e saremo- liberi da questa fase in cui la campagna si è tristemente impantanata. :flwr:

    Yoko: Se sei intenzionato ad approfondire la questione della breve visione/flash-back, possiamo sentirci in privato per ulteriori informazioni/chiarimenti.

    Ted: Sei coperto di schifo, nero e appiccicoso... l'unico lato positivo è che non puzza – ma, forse, sei solo tu a non sentirlo, visto che ormai il vostro olfatto si è abituato al tanfo di animali ed escrementi che regna nel Serraglio. Ad ogni modo, mentre la Domatrice fa il suo ingresso e comincia il monologo, inizi a sentire un certo calore sulla chiappa destra; quando istintivamente controlli la parte con i guantoni, senti che un pezzo di quella massa collosa staccarsi, e in mano ti resta un grumo dalla consistenza stranamente solida rispetto al resto.

    Se ci sono domande, o se ho tralasciato qualcosa, contattatemi per delucidazioni. :flwr:
    La prossima scadenza è il 18 giugno, e -naturalmente- se avete bisogno di una proroga, basta avvisare :sisi: Forza e coraggio, miei prodi :flwr:

    In ultimo, vi invito a controllare la Bacheca,
    perché nei prossimi giorni seguiranno aggiornamenti riguardanti il Circo. :win:

     
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    Kisnoth (?), Serraglio.
    Presidio Centrale (?), Endlos (?).

    Drusilia non ottenne risposta, ma non ne fu neanche del tutto sicura, invero: in quel momento era evidentemente sconvolta dal dolore di quella tremenda scoperta ed il malessere generale che l'aria di quel postaccio le provocava, indebolendola attimo dopo attimo al pari di un terribile veleno. Non sarebbe riuscita nemmeno volendo a percepire anche solo una parola bisbigliata o un cenno particolare del volto di Raizen.

    Fu per la stessa ragione che non si rese minimamente conto di qualcuno apparso alle proprie spalle, la cui presenza incombeva inquietante e minacciosa: ebbe solo modo di percepire il tintinnio di una catena in movimento, prima che gli artigli del rapitore la spingessero violentemente via, lontano. Fortunatamente il volo durò solo pochi istanti... e non risultò nemmeno eccessivo da farle male: si trovò fra le stoffe di una tenda, fra le braccia di Kerobal.

    « Che strano: sei ancora tutta intera...! »
    Nonostante i modi, sembrava sollevato.
    « Ora sarà meglio... »

    Il suo intervento e la preoccupazione non sarebbero comunque riusciti a mitigare il disappunto della Dama del Vento per una bugia di tale portata come il legame di sangue, oltretutto perpetrata così a lungo. Fu per quello che, stringendo la mano in un pugno, gli avrebbe lievemente colpito la spalla, più per richiamarlo che per fargli realmente male.

    -Perché mi hai nascosto di essere mio fratello?- la voce non tradì solo il disappunto, ma anche la rabbia -Ti vergogni di me?

    Si morse le labbra per il nervosismo, ma notare che gli occhi del fratellastro fossero ancora puntati verso Raizen la convinse ad arrestare il rimprovero per capire cosa fosse appena accaduto.
    Un giovanotto era in piedi accanto a Raizen. Fu abbastanza imbarazzante scoprirlo nudo vestito di solo pellame concretizzato in un paio di stivali, cinghie di cuoio, una strana maschera -di quelle che potevano esser viste solo in casa di Quarion- ed un collare, ragion per cui l'Alfiere divenne completamente rossa in volto, distogliendo lo sguardo istintivamente. Fortuna volle che fosse occupato a parlare con lo Youkai, nonostante si sentisse di fatto osservata.
    Dannazione... perché doveva essere sempre così difficile?!?!?!

    « La padrona Ozma ci ha ordinato di attaccare gli intrusi: non l'hai sentita? »

    Allertata dal messaggio, si sforzò di alzare nuovamente lo sguardo ma non ebbe la forza di focalizzarsi sul nemico indecente, piuttosto preferì tornare a guardare Raizen. Lo scoprì con raccapriccio seduto nella medesima posizione di prima ma con la testa completamente avvolta da molti giri di una una catena di metallo, della quale una estremità era ancora legata alle spalle del nemico e l'altra -che terminava in una lama affilata- era conficcata in profondità nelle scapole del già emaciato padre di Kerobal. Gli artigli erano stretti agli anelli attorno alla gola, nel disperato tentativo di liberarsi.

    Già quello -e non le catene pronte a colpirla- la convinse ad intervenire immediatamente, ragion per cui fu abbastanza lesta dal sollevare il braccio e ripararsi dal colpo grazie ad uno scudo d'aria, nel tentativo di deviarlo

    -Salveremo tuo padre, lo porteremo via assieme a tutti gli altri- lo disse stringendo i denti, in un tentativo di motivare sé stessa e Kerobal -Kalia mi ha dato questo: è un artefatto che hanno rubato al nemico e forse può funzionare.

    Ben legato alla cintura, in parte nascosto dalla spada nel fodero, aveva ancora quello strano frustino ricevuto prima che delle mani li portassero via dal campo di battaglia, sbattendoli da Endora; l'aspetto dello slave le aveva suggerito quella soluzione, e mai come allora dovette ammettere che gli strani costumi del gemello le fossero in un certo senso d'aiuto.

    Estraendolo come un'arma, la bella si sollevò infine in volo, dirigendosi a tutta velocità verso colui che andava immediatamente eliminato.

    accuccia_zpsw86gysw2

    ACCUCCIA, MOSTRO SCHIFOSO!
    ACCUCCIA, MOSTRO SCHIFOSO!

    Un colpo di frusta gli sarebbe finito dritto in faccia e -se non l'avesse ferito- Drusilia sperò di levargli almeno la maschera e guardarlo in volto. Ovviamente, questo non sarebbe bastato a fermarlo.

    -Kerobal, è il momento!


    150_zps7bdea67c

    » Status Energetico: 75-10-10=55%

    » Status Fisico: malesseri vari.

    » Status Psicologico: spaventata a morte.

    » Riassunto: Come accordato, smezzo l'attacco con Kerobal, png del QM. Mi difendo con la barriera eterea e provo a bloccare il nemico urlando accuccia e brandendo un frustino, oggetto trovato nella campagna del Circus Diabolique :v

    » Note: Famiglio presente. Non inserisco note perchè attendo l'inizio della nuova quest per ricreare lo spoiler con la scheda aggiornata.

    » Barriera Eterea » Ponendo le mani aperte nella direzione dell'attacco subito, Drusilia è in grado di creare una vera e propria barriera invisibile in grado di proteggerla solo ed esclusivamente nella direzione in cui sono rivolti i palmi delle sue mani. Protegge sia da attacchi fisici che da attacchi magici.
    Tipologia: difesa fisica e magica.
    Consumo: variabile Medio.

    » Accuccia! » Una delle prime abilità di un domatore è quella di placare l'irruenza dettata dagli istinti di una qualsivoglia creatura, qualunque sia la sua natura o le ragioni che la spingono nell'agire. La qualità del comando varia a seconda dell'addestratore, e dipende da innumerevoli fattori, dal carisma del domatore fino ad un'impostazione ben precisa di voce e corpo, calcolata fin nei minimi dettagli. Imponendo un comando vocale, talvolta aiutata dai movimenti corporei, Drusilia sarà in grado di placare ed ovviamente "mettere accuccia" una sola creatura per volta, qualunque essa sia, anche intelligente, purchè questa non si sia già lanciata in un attacco al turno precedente: in quel caso sarà fermata l'azione successiva.
    Tipologia: supporto.
    Consumo: variabile Medio.


    1374205276_zpscb2fe5a8



    Edited by Drusilia Galanodel - 9/6/2017, 20:36
     
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    LAZARUS LEE.

    Eh no eh.
    Mobbasta.

    Nell'ultima mezz'ora mi hanno sporcato di merda, frustato, fatto correre, terrorizzato e fatto male in tutte le maniere possibili. E ora raggiungiamo i nostri "alleati", solo per scoprire che sono messi peggio di noi e la pazza con la frusta ci vuole ancora uccidere tutti?
    Fanculo. Vatti a fidare della competenza degli Aviatori.

    «Io ho un biglietto.» proclamo, alzando una mano in segno di stop.
    Anche se ogni fibra del mio corpo mi fa male, mi sforzo di avanzare di un passo verso la demonessa tenendo la schiena ben dritta e le mani nelle tasche, con quell'aria un po' seccata e un po' sdegnata che ogni bravo finanziere come me ha imparato a perfezionare.
    È l'espressione da voi-non-sapete-chi-sono-io.
    Il grande finanziere coi jeans sporchi di merda e la maglietta degli Evanescence.

    «Sono Lazarus Lee, Spiritista della Seele Corporation, e mi trovo al circo in quanto accompagnatore della signorina Alma - faccio parte del suo "Club della Mela".»
    Nomi che mi vorticano nella testa. Come si chiamava quel bastardo di suo fratello? No, ecco, forse è più prudente non nominarlo...
    «Sono finito nel backstage per sbaglio... Banalmente, mi sono perso. Mi spiace per i problemi causati, ma non mi è stata data esattamente l'occasione di parlare.» mi gratto il capo «Disponibilissimo ad un risarcimento danni, ma ecco... Sconsiglierei di tagliarmi i tendini o divorarmi: Alma non apprezzerebbe. E quando la signorina Alma è scontenta, anche suo padre, il Visconte, lo è.»
    Qualche secondo di silenzio per permetterle di assimilare le mie minacce.
    (Sempre a farti grosso con i nomi degli altri, vero Laz?)

    (Dov'è Bid?)

    «So che questa storia può suonare come un'enorme puttanata, ma se così fosse...» tiro fuori dalla tasca il mio jolly: non un biglietto di accesso al circo, ma un cartoncino nero vergato d'oro.
    «Perché sarei in possesso di un pass per Najaza firmato con la grafia del Visconte?»

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    ♦ Wretched Body
    [Malia attraverso i fluidi corporei, Scurovisione]

    ♦ Damned Soul
    [Auspex spirituale, anti-auspex spirituale, +10% energia, manipolazione delle ombre gdr-only]

    ♦ Dangerous Mind
    [Percezione pericoli, casting da tech ed evocazioni]

    Gressil - Famiglio
    Lie to me
    [Percezione bugie]


    Edited by Zero - 10/6/2017, 14:14
     
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    Al buio fece improvvisamente seguito la luce.
    Come una pianta le cui radici venivano strappate con forza dal terreno, il Demone si ritrovò brutalmente catapultato in una realtà che gli sfuggiva; non aveva più la percezione delle sue creature magiche che dilaniavano il nemico, e -ancor peggio- aveva perso il contatto con i suoi alleati. Aveva come la sensazione di essersi svegliato da un lungo sonno, solo che al suo risveglio... vedeva doppio.
    Due prospettive, due angolazioni differenti ben distinte nel suo cervello. Eppure una la conosceva... era la sua.
    Non riusciva ad averne un ricordo nitido; scorribande nel mondo del Makai erano il suo pane quotidiano, collezioni e trofei di cui persino all'epoca aveva perso il conto.

    Perché la stava rivivendo?
    Perché in quel momento?
    Perché proprio quella, perché da un punto di vista aggiuntivo che non era il suo?

    Quando al battito di ciglia fece nuovamente seguito il buio, l'Elessedil capì di essere tornato in quello che avrebbe preferito essere un sogno. Le piante erano ancora reali ed affamate, il suono dei lembi di carne stracciati uno dopo l'altro erano un fastidio al quale non era più abituato.
    Avvertì Ted al suo fianco, non più Kerobal -di questo non riuscì a sorprendersi né a dedicarvi molte attenzioni- e... il suo avversario. Ancora in vita, se tale si sarebbe potuta definire la condizione in cui versava.
    Ed un dubbio rimbombava incessante nella sua testa: perché? Cos'era quella visione, chi l'aveva generata?

    « Con tutte le forze che il Capo ha dispiegato alla vostra ricerca,
    non so come voi intrusi siate riusciti ad arrivare al Backstage, ma...

    ...avete fatto un grosso errore a venire qui. »


    Ovviamente, anche solo pensare di potersi concedere qualche secondo per realizzare una sequenza di eventi era un qualcosa impensabile, da quelle parti. Alla disperata e già sufficientemente confusa situazione pensarono bene di unirsi tre persone...
    ...di cui una sola era alleata.

    « Magari potrei risparmiarvi, se ora vi mettete in ginocchio e vi arrendete: purtroppo, se anche iniziassi ad ammaestrarvi subito, non credo si farebbe in tempo a battervi all'Asta, quindi dovrò tagliarvi i tendini e tenervi in una gabbia fino al prossimo spettacolo... »

    Era stanco.
    Psicologicamente e fisicamente.
    La loro era una lotta disperata, senza fine. Forse persino senza speranza. Superavano un nemico, ne compariva un altro, e un altro ancora... ognuno pronto ad avanzare pretese nei loro confronti.

    « Ve lo chiedo una volta sola: qualcuno vuol prendere in considerazione una carriera nel Circo, o preferite venire sbranati? »

    Non aveva più le forze per combattere, ormai. L'ultima fatica l'aveva ridotto allo stremo; forse sarebbe stato in grado di castare un ulteriore incantesimo prima di perdere i sensi.
    Sarebbe stato sufficiente per mettere fuori gioco quella donna? Forse per consentire ai suoi compagni di fuggire?

    «Disponibilissimo ad un risarcimento danni, ma ecco... Sconsiglierei di tagliarmi i tendini o divorarmi: Alma non apprezzerebbe. E quando la signorina Alma è scontenta, anche suo padre, il Visconte, lo è.»

    Probabilmente non aveva nemmeno senso provare. Circondati da quell'esercito di bestie...

    «So che questa storia può suonare come un'enorme puttanata, ma se così fosse...
    Perché sarei in possesso di un pass per Najaza firmato con la grafia del Visconte?
    »

    Non si sarebbe arreso, quello no, né avrebbe chiesto i suoi favori; non era da lui.
    Fu quello il motivo per cui comunque decise di spostarsi quel tanto che bastava per mettersi di fronte al pugile a lui vicino. Aveva un grosso favore da ricambiare.

    « ...sicura che vi convenga? »

    Se i presenti avessero potuto vedere le sue iridi dorate al buio -e lui fosse stato in grado di inquadrarla con i suoi occhi, oltre che con i suoi sensi-, avrebbero capito che le parole del Demone erano rivolte alla nuova arrivata.
    Alla nemica, chiaramente.

    « Una Volpe della mia caratura, in mezzo a delle bestie come voi...
    Insomma, mi spiacerebbe rubarvi tutta la scena. »


    Non poteva vedere gli animali che li circondavano, ma poteva udire la loro bava cadere contro il terreno.
    Puntava a guadagnare del tempo? A farla innervosire?

    « E poi sono già sotto contratto, mi spiace. »

    Forse non lo sapeva nemmeno lui.
    Ma se quel giorno sarebbe dovuto morire, almeno avrebbe voluto farlo a modo suo.

    Status Fisico: illeso.
    Riserva Magica: 35%

    Equip

    Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità"



    Lacrima dell'Alfiere


    Abilità Passive

    Fioritura del Loto
    Permette di fondere 2 incantesimi combinandone gli effetti. Applicabile solo a tecniche di consumo basso e/o medio.


    Fioritura del Loto II
    Si può sfruttare la Fioritura del Loto anche con incantesimi alleati.


    Percezione Magica
    Auspex magico + classificazione incantesimi + rilevazione illusioni


    Vento Magico
    Auspex fisico


    Riserva Energetica
    Mana fino al 110%.


    Schermo di Pensieri
    Protezione da malie + rilevazione di attacchi psichici


    Inversione delle Percezioni
    1. Gli incantesimi non illusori non possiedono auspex (non rilevabili da passive o tecniche di percezione sino a consumo medio)
    2. Gli incatesimi illusori invece possiedono un auspex (vengono avvertiti come reali minacce).


    Instant Casting
    Richiamo istantaneo degli incantesimi




    Edited by Silver Shadow - 23/6/2017, 00:08
     
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    Ted Carter



    tedaviatori_zpsb760d5ce




    La mente viaggia leggera all’interno del tendone del serraglio.
    Con la faccia ancora schiacciata al suolo, Ted iniziava lentamente a riprendere fiato dopo la rocambolesca sequenza di colpi contro il lanciatore di coltelli. Non si era potuto godere la scena ma aveva sentito chiaramente la carne dilaniarsi.
    Gli occhi si erano fatti pesanti e con la testa stava già volando da tutt’altra parte.
    Perfino i suoi pensieri, come l’ambiente circolante, erano inzuppati nell’oscurità più totale, tanto profonda da non riuscire a scorgere immediatamente la figura di un uomo diritto davanti a lui.
    Era vestito in maniera estremamente elegante, nonostante gli desse le spalle, e i capelli erano molto curati.

    ”Perché sono di nuovo qui?”

    Chiese il pugile sapendo benissimo che l’uomo davanti a lui era senza dubbio suo fratello Sam.

    ”Questa cosa ti sta corrodendo dentro Ted, lascia che ti dia una mano.”

    ”Non voglio una mano! Non ora almeno. Stiamo andando così tanto bene, procediamo veramente bene e nessuno di noi è ancora morto …”

    ”Perché continui a mentire a te stesso? Sai benissimo come stanno le cose …”

    Quelle parole penetrarono con molta più profondità di quanto non avessero fatto le lame del circense.
    Sam aveva ragione. Non riusciva a togliersi dalla testa la sensazione dei morti che i circensi avevano causato ingiustamente, delle persone che erano state brutalmente massacrate. Se almeno lui fosse stato presente.

    ” … non sarebbe cambiato nulla. Forse saresti morto anche tu, puoi solo sperare che non ce ne siano altre.”

    ”Ma come faccio ad andare avanti Sam? Io non sono riuscito a liberare nemmeno quella bambina e chissà come stanno gli altri. Non riesco a sopportare tutto questo.”

    ”Però sei riuscito a proteggere Yoko e gli hai dato la possibilità di distruggere il copro del lanciatore di coltelli.”

    La figura si mosse ma non si voltò.

    ”Pensa solo a dove sei e al presente. Quando pensi di non farcela più, pensa che sei riuscito a farcela in altre occasioni. Questa è solo un’altra prova, un’altro modo per dimostrare quanto sei forte …”

    Si voltò e la visione finì.
    Era sempre buio attorno a lui, riusciva però a sentire tante nuove presenze e la voce di una donna, la stessa che Eva e Lazarus avevano provato a distrarre.
    Non rispose nemmeno alla domanda sarcastica della domatrice tanto quanto era stanco, preferì invece togliersi quella strana fonte di calore da sopra il sedere. Al tatto risultava dura e compatta, propagatrice di vita.
    L’afferrò.
    Vedeva poco ma sentiva chiaramente che al suo interno vi era qualcosa che “pulsava”. Non capì esattamente cosa fosse, fino a quando non si ricordò della ragazzina con il bestione come guardiano. Drusilia aveva detto di attaccare con tutte le energie e cercare il suo “nucleo”, altrimenti si sarebbe rigenerata.

    ”Vuoi vedere che …”

    Quello doveva essere il nucleo del lanciatore di coltelli.
    Con le ultime energie caricò il destro di energia che immediatamente si solidificò sotto forma di punte aguzze.

    ” Avete ucciso così tanta gente innocente, per cosa poi? Finalmente è arrivata l’ora di farla finita.”

    Con un colpo deciso colpì la massa informe scura, sperando che a termine del lavoro non avesse altra forma che quella di un vaso rotto.


    Ted Carter
    Stato fisico: Ferite sparse lungo tutta la schiena (Medio)
    Stato mentale: Alla fine il momento è giunto.
    Mana: 20 %

    Pugno Chiodato:

    Non vedrete mai Ted ballare come una farfalla o pungere come un’ape, ma quando si tratta di picchiare sicuramente non se lo lascia ripetere due volte. Abile nel corpo a corpo, concentrerà una certa carica energetica nel suo pugno, che verrà avvolto da una particolare sostanza gelatinosa di color ocra. Carter passerà poi a modificarla, creando delle punte acuminate e indurendo il materiale, in modo che il colpo abbia un particolare danno da impatto e perforante su il nemico.
    Consumo: Medio

    Passive:

    The Energy:
    (+10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-Alert)

    The Champion:
    (+50% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia)

    The Training:
    (Resistenza alla fatica; Istant-Casting; Telepatia con il Pet; Vista condivisa)



    Edited by Blain - 1/7/2017, 19:13
     
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  15. °Shannon°
     
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    Eva - Mistress of Creatures «


    Narrato - Parlato - Pensato


    » to beast or not to beast «

    In Trappola


    I
    l mio charme non funzionava: la Domatrice poteva farsi obbedire dagli animali meglio di me, eravamo circondati.
    Io e l'albino ci eravamo ricongiunti a Ted e a Yoko. Quest'ultimo assomigliava molto alla mia forma notturna: che avesse una qualche parentela col mio popolo?
    Non era quello il momento di farsi domande. Ascoltai le argomentazioni dei miei compagni. Sinceramente non avevo idea di come uscire da quella situazione. Avrei potuto volare via, ma davvero volevo abbandonare i miei compagni? Senza contare il fatto che il nemico avrebbe potuto abbattermi.
    Il mio era un popolo pacifico. Non sapevo negoziare con assassini, schiavisti e circensi follie, anche se ne fossi stata capace, al momento riuscivo solo ad ululare. Potevo solo sperare che uno degli altri fosse abbastanza convincente - o abbastanza forte - da farci uscire vivi da questa situazione.
    La mano mi sudava mentre stringevo ancora il flauto: al primo movimento falso della donna, ero pronta a portarlo alle labbra. Non volevo morire, non dopo tutta la fatica che avevo fatto per ritrovare Lance. La sola cosa che mi rassicurava era che Lilith non fosse venuta con me e non avrebbe dovuto morire lì a quel modo.
    Era andato tutto a rotoli: non solo non ero riuscita a salvare gli animali ma in più eravamo stati intrappolati noi stessi. Non sapevo se fosse un bene o un male il fatto che il mostro a cui avevo aperto la gabbia fosse fuggito. Sembrava parecchio minaccioso ma forse avrebbe potuto tenere testa alla Circense tirandoci fuori da quella situazione.
    Ma lui ormai non c'era più e non mi restava altro da fare che contare sulle mie capacità e su quelle dei miei compagni.

    5RYDC

    Status Fisico — Illesa
    Status Psicologico — In ansia
    Mana — 50%
    Abilità Passive — ~ Charme sugli Animali
    La ragazza possiede inoltre uno charme innato che porta le creature animali ad obbedirle o per lo meno a non etichettarla come un potenziale nemico.
    ~ Istinto Animale
    Durante le ore di buio, la ragazza manifesta la sua forma animale. In questa versione le sue capacità fisiche aumentano: i suoi sensi di udito ed olfatto infatti divengono ipersviluppati, entro un raggio d'azione di trenta metri. [In Funzione Solo di Notte]
    ~ Dragon Hearted: solo chi possiede il cuore di un drago può stipulare un accordo con questi animali mitologici e, dal momento che Eva lo ha fatto, si può concludere che possieda questa particolare caratteristica. Il cuore del drago conferisce un potere fuori dal comune che consiste nel dono dell'immortalità al suo possessore oltre che di una potenza e una velocità di utilizzo degli incantesimi fuori dal comune. [Abilità Passiva - Immortalità + 10% di mana + Istant-Casting]
    Abilità Attive — //
    Pet — //
    Azioni — //
    Note — //
    nmykv9

    » Even a creature with an iron spirit can be bent by kindness and will «

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