None will Kiss the Cook

Atto II ~ Backstage
[LAM] [CC]

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    Furono attimi estenuanti, che parvero durare un'eternità.
    Eravamo stati scoperti? Avremmo dovuto affrontare il nemico?

    « Chris, il Nonno ha bisogno che lo vieni ad aiutare in cucina! Servono altre primizie per gli ospiti...
    Uno in carne -da farcire-, un paio muscolosi -per lo spezzatino-, e cinque sottili per la guarnizione – la statura non importa, posso pareggiarli io. »


    ...cosa?
    Le parole dell'anziano mi colsero alla sprovvista. Sebbene intuire una nostra salvezza -la fortuna ci era stata alleata, non ci avevano scoperto-, queste generarono della nuova ed ulteriore confusione.
    Che cosa significava "altre primizie"? Volevano...
    La cella frigorifera, i cadaveri appesi intorno a noi nella stanza precedente... eravamo noi, le primizie di cui parlavano?!

    « Oh... C-Chris... caro...
    Cerca di non ucciderli sul colpo: il sapore si perde, se no... »


    Realizzai lo scenario fin troppo tardi: il rumore di un collo rotto, improvviso, fu la gelida e brutale conferma.
    No, non potevamo attendere un solo istante, dovevamo-

    « ...deve esserci qualcuno in bottega.
    SIAMO ANCORA CHIUSI! TORNATE PIU' TARDI! »


    Del trambusto inaspettato parve disturbare il piano dei due folli.

    « NON ESISTE CHE MI SORBISCA LO SPETTACOLO SENZA GLI SNACK! E NON INTENDO TORNARE DOPO,
    PERCHE' NON MI PIACE FARE LA FILA!QUINDI E' MEGLIO PER VOI CHE QUALCUNO VENGA A SERVIRMI, SE NON VOLETE PERDERE UN CLIENTE PAGANTE! »


    ...e non necessariamente in nostro favore. Si trattava di un altro nemico?
    Spettacolo? Snack?

    « STO ARRIVANDO! STO ARRIVANDO!
    ...ecco perché odio i ragazzini. »


    Avremmo dovuto colpire in quel momento, non vi era alcuna via di scampo.
    Non un'esitazione, non dopo aver udito un ulteriore lamento.
    Le mani poggiate al terreno si mossero per trascinarmi il più velocemente possibile da sotto la carrozza, in modo da essere allineato con la porta dove Chris si sarebbe dovuto -ipotizzai- trovare. L'avrei sorpreso alle spalle, in quel momento, e-
    Augustus?!
    La vista tremò per un istante, la mente smise di ragionare.
    La mano si mosse da sola, senza alcun comando, ad afferrare l'ascia sino ad allora ancorata alla vita: bastò un movimento secco e fulmineo affinché venisse lanciata in direzione del nemico.
    E nel suo corpo - o nel suo armamentario, si sarebbe dovuta incastrare, al fine di trascinarlo via con un colpo secco dal corpo del mio compagno.
    L'idea, o per meglio dire il gesto istintivo, fu quello di afferrare l'energumeno per buttarlo brutalmente al di fuori dalla gabbia. Lontano da Augustus e dagli altri prigionieri.
    E vulnerabile ai nostri attacchi.

    Riassunto post: uso gancio d'arme per afferrare il nemico, nella speranza di buttarlo fuori dalla gabbia (dopo che Rei ha eseguito la sua azione).

    Mana: 65% - 10% = 55%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)
    • Udito del Guerriero: auspex uditivo
  2. Armi incantate: casting incantesimi dalle armi.


  3. Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo

    Tecnica utilizzata:

    Gancio d'arme.
    La prima regola di un guerriero è quella di combattere in condizioni favorevoli, in modo da migliorare il proprio rendimento sul campo di battaglia. Per un esperto del corpo a corpo come Firion, nonostante sia assolutamente in grado di lanciare perfettamente con archi, balestre e molto altro ancora, l'ideale è appunto non aumentare troppo la distanza che intercorre tra lui ed il proprio nemico. A tal proposito ha elaborato un espediente tanto originale quanto efficace; lanciando una delle sue armi, tenterà di incastrarla al corpo o all'armatura del proprio avversario come fosse un rampino, ed utilizzando la sua abilità del richiamo attraverso il filo magico, lo trascinerà con forza verso di sè (o viceversa, sarà lui a proiettarsi verso il bersaglio), in modo da effettuare un attacco ravvicinato.
    Consumo: Variabile. (medio)
     
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    Ripararsi sotto la gabbia si rivelò una scelta vincente, che gli permise di osservare senza venire scoperti l'arrivo del colosso invocato a gran voce dal vecchio e che rispondeva al nome di Chris. I due erano ignari della loro presenza all'interno della stanza, e dalle loro parole -quelle del vecchio a dire il vero- emerse quella che era la loro disgustosa mansione. Non erano stati messi lì a far da guardia ai prigionieri, bensì a macellarli e servirli per il piacere dei mostri che la Volpe aveva avuto modo di incontrare finora.

    Una rivelazione terrificante -e forse facilmente intuibile- che in passato sarebbe stata mitigata dalla sua natura demoniaca.

    Per un qualche sentimento innato Mugen e la tribù da cui discendeva rigettavano e condannavano ogni atto di violenza nei confronti dei cuccioli di qualsiasi specie. Per questo motivo il Banditore e la sua asta avevano infiammato il suo animo di un'ira cieca e di un sincero disgusto. Ma in tempi oscuri e lontani gli Antichi Demoni Volpe, i suoi giganteschi antenati, per sfamare i loro sfrenati istinti bestiali avevano dato la caccia ad ogni creatura vivente avesse avuto la sfortuna di finire nel loro territorio, generando incubi e terribili racconti, tramandati poi di generazione in generazione tra le creature inferiori, umani compresi.

    Ma nei secoli la loro specie era cambiata. La tribù delle Volpi Rosse a cui apparteneva aveva sviluppato un suo sistema di valori e sebbene non condannasse strettamente la scelta delle proprie prede delle altre razze demoniache aveva un suo determinato codice d'onore. Come in battaglia, così nella caccia.

    Inoltre, gli ultimi anni vissuti a stretto contatto con gli umani, e in special modo l'amicizia con lo Scorpione, avevano contribuito a mutare la visione delle cose da parte di Mugen.
    Realizzare quindi a quale destino stessero andando incontro le povere creature imprigionate a meno di un metro al di sopra della sua testa lo travolse con un quasi inaspettato senso disgusto. Quasi irrazionale per un guerriero che amava sentire il sangue dei suoi nemici scivolargli in gola e inondargli le fauci, assaporandolo dalle ferite inferte dalle sue stesse zanne.

    Ma quella non era una lotta ad armi pari, quella non era una battaglia.
    Era un massacro, ed una macellazione.

    E non avrebbe permesso che continuasse.

    Così quando l'Aviatore cominciò a trascinarsi fuori dal nascondiglio, Mugen non tardò ad uscire allo scoperto con Anguirel in mano e pronta a calare sul colosso. Il mostruoso macellaio si era spinto all'interno della gabbia ed aveva già mietuto la sua prima vittima, come dimostrava il corpo lasciato lì fuori senza vita.

    Firion fu il primo a reagire e Mugen si fece avanti poco dopo, alzando la lama nera contro quello che aveva identificato come il proprio nemico. L'Ombra del Drago sarebbe quindi calata su di lui, senza più freni. Ma questo non poteva certo bastare, così il Demone Volpe spostandosi verso di lui avrebbe caricato tutta la sua forza in un unico vigoroso fendente, pronto a tranciargli il collo da parte a parte.

    Non avrebbe ricevuto nessuna pietà da parte sua.


    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: indolenzito
    Condizioni psicologiche: deciso
    Energie: 85%-20%=65%

    Tecniche utilizzate:
    ~Filo Artigliato – Trifendente
    Sofisticata tecnica di spada, messa a punto cercando di fondere uno stile di lotta primitivo
    all'eleganza e raffinatezza di una lama. Punto di congiunzione tra un colpo d'artiglio e un fendente nasce la tecnica del filo artigliato, che porta con sé l'impeto della bestia indomabile e la razionalità di uno spadaccino. All'apparenza un normale colpo di spada ma in grado di generare un taglio diverso dal normale, infatti oltre al taglio della lama è come se il bersaglio venisse colto da altre due lame gemelle posizionate a quindici centimetri dalla spada materiale. Il risultato è appunto una tecnica in grado di generare con un singolo fendente ben tre tagli paralleli, come se a colpire fosse stato un artiglio di tre spade. Per ottenere il triplo taglio è necessario il contatto con il bersaglio.

    Consumo: Variabile Durata: istantanea (usata ad alto)


    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione.


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    { Chiosco “Il Gusto Giusto” }
    ???

    Il picchettare ritmico e intermittente di dita che tamburellano impazientemente sul bancone di legno si interrompe solo quando la porta del retrobottega si chiude, sbattendo seccamente alle spalle del Vecchio, in carrozzina in un'unica esternazione della sua stizza per essere stato costretto ad assentarsi dalle cucine per servire un giovinastro viziato fuori dall'orario di apertura solo perché a sua signoria “non piace fare la fila”.

    « Oh, oh... scusatemi tanto, Signorino: il battente mi è scappato di mano. »
    esordisce il Circense con un sorriso stucchevole come l'assortimento della sua vetrina
    « In realtà saremmo ancora chiusi... »

    « Il cartello dice il contrario, e -comunque- la porta era aperta. »
    obietta con nonchalance la voce vagamente annoiata di un giovanotto
    « Non è molto prudente lasciare un negozio incustodito durante un evento con tanta affluenza: secondo me dovevate assumere qualche lavoratore part-time. »

    ...non si fosse trattato della progenie di una di quelle teste coronate dal nome pesante, gli avrebbe rifilato dolcetti esplosivi come aveva fatto con i marmocchi di quella città volante solo qualche mese prima; senza lasciare che il sorriso di denti ingialliti tradisca la sua tensione, il Circense annuisce e si affretta a deviare il discorso sulla compravendita: prima se lo toglie dai piedi, meglio sarà.

    « Lo farò presente al Capo; intanto, cosa le servo? »

    « Allora... sì: prendo due di queste gelatine alla frutta, sette marshmellow, tre di quelle liquirizie... »

    Montando con la sedia a rotelle sulla pedana rialzata che soppalcava il retro del bancone, il Cuoco si avvicina alla vetrina: fa scorrere lo sportellino trasparente da una parte, prende un sacchetto di carta in una mano e le pinze di metallo nell'altra, e comincia a comporre pazientemente l'ordinazione... prima di essere fastidiosamente interrotto.

    « Ehm, no, non ha capito: non intendevo “due di numero”... li prendo a “stock”. »
    puntualizza il bamboccio con un sorrisetto, puntando un indice sulla mercanzia
    « E... riprendiamo: due gommose alla cola, due pasticche frizzanti, tre baci alla fragola, »

    Lentamente, gli occhi del Vecchio si spalancano in un afflato di muto terrore, il sorriso tirato che gli arriccia le labbra si congela in una smorfia contratta, e mentre l'elenco va avanti senza pietà, l'anziano trae un profondo, profondo respiro.


    { Dispensa delle Cucine }
    Rei | Firion | Mugen

    Quando sentite lo schianto secco di una porta che sbatte avete la certezza che il Vecchio si sia finalmente allontanato; naturalmente, siete ignari di quel che sta accadendo nell'altra stanza, e -per quanto ne sapete- potrebbe tornare da un momento all'altro, ma... al momento, è ben altro ciò che monopolizza la vostra attenzione: il flaccido gigante con le labbra scarnificate ha afferrato Augustus per il collo, staccandolo dal pavimento lercio con la stessa facilità con cui un bambino solleverebbe un pupazzo di stoffa, e mentre i versi strozzati del Numerologo fanno da sottofondo ai suoi tentativi di opporre resistenza, sapete che non è possibile attendere oltre.

    Sgambettando a mezz'aria per contrastare invano la forza del nemico, e facendo leva con le braccia sulla manona che lo sta strangolando per far guadagnare alla sua trachea qualche millimetro per respirare più agevolmente, il giovanotto dai ricci scuri viene preso di peso e tirato verso l'uscita della gabbia: Giulietta -fluttuante ad un passo dalla sua faccia- blatera e si agita con faccia stralunata, come se stesse cercando di dirgli qualcosa, ma la mancanza di ossigeno e il senso di allarme non gli permette di capire chiaramente cosa, quasi anche le sue percezioni spiritiche fossero in subbuglio per l'ipossia; come fuori controllo, il gregge di fantasmi strepita intorno a lui e si agita nell'immota e spaventata rassegnazione che congela gli altri prigionieri... tutti ad eccezione di uno.

    « Vedi di renderti utile! »

    Accompagnando quella brusca esortazione con una torva occhiataccia all'indirizzo del rumoroso compagno di cella, le dita affusolate della Guerriera abbracciano l'elsa della spada con fermezza prima di slanciarsi alla carica... e non c'è alcuna esitazione nel gioco di gambe che la porta con un sol balzo a ridosso dell'energumeno pelato -fuori dal mucchio di reclusi-, nell'arco che la sua lama descrive nell'abbattersi sul polso del nemico, o nell'affondo che vibra per trapassare la gola di quel titano grosso quasi il doppio di lei - solo velocità.

    Naturalmente, la grossa e pesante mole di Chris non gli rende facile reagire ad un assalto tanto fulmineo in un ambiente così angusto, e non si può trascurare l'effetto sorpresa che vi avvantaggia nel ritrovarvi armati in mezzo a vittime spogliate finanche della volontà per ribellarsi, e così la manovra va a segno: la spada di Rei incontra e vince la resistenza dello spesso osso, e Augustus crolla sulle natiche con un botto sordo, seppur con la manona amputata ancora stretta attorno con ostinazione e ostilità attorno al suo collo... come se l'esser stata separata dal resto del corpo non abbia interrotto l'ordine impartito dal cervello.

    Una stranezza inquietante (e pericolosa), ma non è la sola che potete notare, dal momento che il colosso, oltre a non fare nemmeno un fiato o una piega a quella menomazione -come se non possedesse alcuna percezione del dolore-, non versa neppure una sola goccia di sangue dal moncherino o dallo squarcio che gli è stato aperto attraverso il pomo d'adamo: il corpulento gigante incassa così la sequenza di colpi con una disinvoltura che non lascia ben sperare, digrigna i denti lasciati ben esposti dalla mandibola scarnificata, e appunta gli occhi bianchi e lattiginosi sulla donna dai capelli rosa; per quanto non paia patire le ferite, è piuttosto evidente che la sortita non lo ha fatto contento, ma -ancora una volta- viene colto di sorpresa quando l'ascia dell'Aviatore gli si pianta in mezzo alle scapole, strappandogli un sussulto e un grugnito nel momento in cui la mistica forza di trazione del Gancio d'Arme lo strattona violentemente all'indietro, proiettandolo fuori dalla gabbia.

    Con un tonfo sonoro, il gigante si rovescia schiena per terra a pochi metri dal carrozzone, seppellendo così l'ascia di Firion sotto la sua mole; con ogni probabilità, non sarà possibile recuperarla a meno di staccarla dal suo corpo esanime, ma... per il momento la cosa non rappresenta né un problema, né un'ipotesi troppo remota: sia perché il Maestro d'Armi ha molte astuzie e altre armi a sua disposizione, sia perché la Volpe Rossa -sgattaiolata fuori dal nascondiglio- torreggia sul nemico atterrato con la spada già levata e pronta a colpire; la nera lama di Anguirel si abbatte sul collo taurino dell'energumeno con un impeto tale da incidere un profondo solco anche nel pavimento sottostante, tranciando di netto carne ed ossa, separando la testa dal corpo e mandandola a rotolare sotto uno dei carrozzoni... e nel silenzio irreale che segue quell'esecuzione concitata, sembra essere tutto finito.

    Mentre ne approfittate per riprendere fiato, la mente già vaglia la prossima mossa: come comportarsi con i prigionieri? Cosa farne del nemico nell'altra stanza? La figura sconosciuta che lo sta trattenendo di là sarà l'ennesima minaccia? Eppure, nonostante i pensieri accarezzino già l'immediato futuro, una parte di voi non può far a meno di attardarsi sul freso passato: certamente siete stati rapidi e precisi, la vostra collaborazione è stata efficiente ed incisiva, e nel riconoscere l'abilità guerriera dei compagni potete essere lieti e sollevati di poter godere l'uno dell'aiuto degli altri, ma... non potete non considerare con un certo sospetto quanto ve la siate cavata a buon mercato... e questo presagio vi rimbalza nella testa come un ritornello, perché è la verità: è stata una cosa rapida... ed è stato facile. Troppo facile.

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    « Ehi, state attenti a quel coso: non è ancora morto! »

    A lanciarvi quell'avvertimento è la petulante voce del Violinista, ma l'unica persona a capire al volo il punto della questione è anche l'unica ancora abbastanza vicina a lui da poter distinguere cosa sta accadendo: accucciato sul fondo della gabbia accanto ad Augustus, Owl si è precipitato a soccorrere lo Spiritista dal volto stranamente cianotico... e a giudicare dalla resistenza che la mano di Chris oppone ai tentativi del Musico di staccarlo dalla gola dell'altro, Rei -ferma sulla soglia, pronta come era stata a lanciarsi fuori per dar manforte agli altri- non fatica a mettere insieme i pezzi.

    « Non che sia esattamente vivo... »
    puntualizza, stringendo le spalle e riuscendo a ghermire nel pugno l'indice nemico
    « ...ma non smette di muoversi, ecco »

    Neanche a dirlo, mentre il dito della mano assassina viene spezzato con uno schiocco sordo dall'Albino con gli occhiali da sole (che lo torce seccamente verso l'esterno, lasciandolo piegato in una posizione innaturale, con il bianco dell'osso scomposto che affiora dalla pelle), il gigante senza testa sceglie proprio quel momento per passare al contrattacco: dalla sua posizione schienata, egli slancia le gambe in alto in una sfrorbiciata mirata allo stomaco e al petto della Volpe Rossa, sollevando il bacino per assecondare lo slancio e garantirsi l'allungo necessario a raggiungere l'obiettivo.

    « Mi scusi, Signorina Rei, potrebbe... »

    Mentre un altro schiocco sordo risuona tra i prigionieri -mettendo definitivamente fine alla resistenza del dito e avvicinando lo Spiritista alla libertà-, fuori dalla gabbia il Gigante fa leva sulle braccia per darsi una spinta con le anche, rimettendosi in piedi come il più scattante ed atletico dei ballerini di break-dance (se ci si sforza di non badare al lardo della prominente pancia flaccida, che traballa come un budino), in una manovra talmente fluida da risultare surreale per uno con la sua stazza.

    « ...potrebbe gentilmente sostituirmi al capezzale di questo buonuomo? »
    chiosa il Gufo, interpellando la donna prima che questa parta all'attacco
    « Credo che laggiù potrebbero avere bisogno dei miei occhi. »

    E mentre il Bianco Violinista attende con calma una risposta alla sua richiesta, qualche metro più in là Chris si volta mulinando le braccia grosse come tronchi, e si slancia alla carica contro Firion, con l'intenzione di travolgerlo come un treno in corsa.

    Towards the Gate

    Innanzitutto, vi porgo le mie più sentite scuse per il vergognoso ritardo Y-Y Potrei spendere fiumi di parole sui perché e i percome, ma... abbiamo già perso abbastanza tempo, quindi cerchiamo di riprendere e rimetterci in carreggiata :win:

    Dal post dovrebbe essere tutto piuttosto chiaro, ma un riassuntino non fa mai male :sisi: Tutti i vostri attacchi sono andati a segno, eppure, nonostante Rei gli abbia tagliato la mano destra, Firion abbia avuto successo nell'infilzargli la schiena ed arpionarlo lontano dalla gabbia, e Mugen sia persino riuscito a tagliargli la testa, Chris è ancora in grado di muoversi e di nuocere: la sua mano recisa sta strangolando Augustus, mentre il corpo decapitato sferra due colpi fisici contro Mugen (stomaco e petto, ognuno considerabile come una tecnica media - per un totale offensivo di un Consumo Alto), prima di rimettersi in piedi e caricare Firion con un forza quantificabile come un Consumo Alto.
    Al momento, del Numerologo se ne sta occupando Owl, ma -vista la sua fragilità fisica nelle prove di forza- ha chiesto una sostituzione con Rei, per poter utilizzare la vista dei suoi occhi maledetti per scoprire il punto debole del nemico; ovviamente, la ragazza può scegliere di rifiutarsi per buttarsi nella mischia al di fuori della gabbia, ma nel caso accettasse le sarà necessario il turno e un Consumo Basso per liberare il compagno dalla morsa.

    Se avete problemi di qualsiasi tipo (proroghe, chiarimenti, insulti) scrivetemi in Bacheca. :sisi:
    La prossima scadenza è fissata per il 2 maggio, compreso. :flwr:

     
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  6. R e i
     
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    Benché l'azione combinata fosse stata di gran successo - con buona pace dell'omone mutilato - non fu risolutiva come sperato. Tendenzialmente, in natura la lacerazione o la recisione di arti e appendici (in particolar modo quelle sedi di funzioni essenziali) tendeva a eliminare il soggetto, e non di certo a spronarlo a porre rimedio alla nuova e fastidiosa condizione improvvisandosi circense. Ma del resto, chi andava ingannando? Si era risvegliata in una gabbia dove la gente veniva tenuta a mo di bestiame, fresca e pronta per la macellazione; e il macellaio non era altro che un mostro repellente insensibile al dolore e evidentemente piuttosto difficile da stendere. Non c'era niente di normale in quella situazione.
    Tempo dunque di mettere da parte la logica?

    « Mi scusi, Signorina Rei, potrebbe... »
    « ...potrebbe gentilmente sostituirmi al capezzale di questo buonuomo? »


    Si volse in direzione dell'occhialuto individuo con un'espressione un po' esasperata, e trovò la sua risposta in quella dannata mano che non intendeva mollar la presa pur separata dal cervello. Rei non sentiva un particolare attaccamento allo sconosciuto preda della stretta, ma giudicava una simile fine un modo alquanto ignobile per dipartire... e se poteva far qualcosa per evitarlo, beh, perché no?

    « Devo fare tutto io in questo letamaio? »
    imprecò caustica mentre scavalcava persone sudaticce e terrorizzate
    « Levati! »

    Come al solito si scordò qualsivoglia buona maniera nello spingere da parte il chiaccherone, e per fortuna di Augustus, anche nello scorticare carne e ossa dall'appendice che minacciava di soffocarlo. Infilò la punta della spada fra il collo e le dita, con la lama rivolta verso quest'ultime, e fece pressione verso l'alto a mo di leva impegnando tutta la forza che possedeva nelle braccia.

    « Mollalo, brutto pezzo di grasso! »

    Sperava solo di essere abbastanza rapida da spappolare la mano prima che questa spappolasse il collo della sua sventurata vittima. Al resto ci avrebbe dovuto pensare qualcun'altro, almeno per qualche istante.



    REISPECCHIETTO1_zpsa13a6054
    S t a t u s
    Games_REekg
    ► Energie residue
       ʟ◘◘◘◘ ◘◘◘◘ ◘◘◘◘ ◘◘◘◘ ◘◘◘◘ [50% - 5% = 45%]

    ► Condizioni fisiche — Illesa.
    ► Stato mentale — Irritata.

    T r a t t i

    Swift BoltAgilità +50%; riflessi +50%
    Only one way to liveResistenza a manipolazioni emotive; resistenza al dolore fisico

    E q u i p a g g i a m e n t o

    ▌Megatherion Spada corta + pistola calibro 9mm da quindici proiettili (13/15).
    ▌Resolution Fucile a pompa (7/7).
    ▌GodHand Dispositivo di potenziamento e alterazione spazio/tempo portatile.
    ▌Oracle Dispositivo ottico multifunzione.
    ▌DrinkMe Pozione di rimpicciolimento.
    ▌DataPad Computer portatile da polso.
    ▌Pillole Antianalgesici e sonniferi moderati.


    A t t i v e
    //


    N o t e

    Niente da dire, Rei acconsente alla richiesta del gufo e prova a salvare la pellaccia ad Augustus. Non ho capito se era abbastanza spendere energia o servisse una tecnica; in caso puoi considerare come se avessi usato l'offensiva di attacco citata prima, a consumo Basso!



     
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    circofirion_zpsf9e282cb

    L'improvvisazione fu eccezionale: bastarono pochi secondi, senza alcuno scambio di parole o di intese, per coordinare tre guerrieri come se fossero un unico soldato.
    Dapprima Rei riuscì ad amputare il braccio dell'energumeno, in seguito la mia presa fu forte a sufficienza da scaraventare quel demone ben lontano dai prigioneri, ed infine la Volpe fu lesta a tagliare di netto la testa del nemico.
    Impeccabile, pensai.
    Eppure il colorito di Augustus non accennava a migliorare, e a giudicare dall'impegno che Owl esercitava per cercare di liberare l'Aviatore dalla presa qualcosa non era andato per il verso giusto.

    « Ehi, state attenti a quel coso: non è ancora morto! »

    La conferma giunse immediata dalle parole del Gufo: non era morto? Certo era sembrato tutto fin troppo facile, ma forti del fattore sorpresa e del numero superiore non sembrava un traguardo così poco plausibile.

    « Non che sia esattamente vivo...
    ...ma non smette di muoversi, ecco »


    La reazione più naturale fu quella di voltarmi in direzione del corpo del nemico, e... fu in quel momento che vidi la conferma alle sue parole.
    Si mosse. Non per uno spasmo od un rimasuglio di vita, ma per tornare in piedi. Per di più con un'agilità che tutto avrebbe potuto sposare fuorché la taglia di quel mostro.

    « Com'è possibile?! »

    La prima ad essere attaccata fu la Volpe, ma non sarebbe di certo passato molto tempo prima che quel Demone rivolgesse a me le sue attenzioni.
    Ed infatti...

    « Credo che laggiù potrebbero avere bisogno dei miei occhi. »

    ...un istante dopo partì alla carica, come un treno, in mia direzione.
    Non avevo scelta: dovevo scansarmi, e alla svelta. Afferrai un pugnale dall'armatura per lanciarlo nel primo punto utile che riuscii ad individuare con lo sguardo: l'avrei usato come un appiglio per slanciarmi, nel tentativo di evitare la carica di quella bestia. La reazione fu il più rapida possibile, ma... avevo tardato con l'esecuzione, colto alla sprovvista dalla carica così precisa del senza-testa; come accidenti faceva a individuarci così bene nonostante fosse decapitato?!
    Tentai dunque di schivare, ma venni colpito in corso d'opera: l'urto fu violento, a sufficienza da farmi sbalzare qualche metro più. Impattai contro il suolo in malo modo, attutendo solo in leggera parte grazie all'armatura.

    Ero dolorante. La vista era offuscata, stordito per il volo.
    Per qualche istante faticai a distinguere i suoni tutt'intorno.
    Era come essere stato colpito da un treno.
    ...probabilmente esattamente quello che era appena successo.

    Quando il mondo smise di barcollare, ed il sapore del sangue si fece vivo nella mia bocca, riacquistai il controllo delle mie gambe. E con esse la volontà di rimettermi in piedi.
    Pronto a contrattaccare.
    Già, ma...

    « ...dove? »

    Dove l'avremmo dovuto colpire? E come faceva ancora a vederci con tanta precisione?
    Impugnai l'arco, e con esso prelevai due frecce dalla schiena: la corda divenne tesa, il bersaglio -duplice- venne messo sotto tiro.
    I suoi occhi.
    Se era in grado di vederci nonostante la testa mozzata, quello sarebbe stato il primo punto di riferimento che avrei provato a colpire. Con il corpo lontano dalla testa non sarebbe stato in grado di intercettare il mio colpo.
    La mano abbandonò la corda, e le due frecce saettarono decise.



    Riassunto post: uso Gancio d'Arme questa volta per schivare, lanciando/incastrando il pugnale su una gabbia li vicina per trascinarmi. Spendo un consumo medio, pertanto mi muovo più lentamente dell'offensiva, che mi colpisce in parte in corso d'opera e mi sbalza lontano. Una volta ripresomi dal colpo, impugno due frecce e le lancio contro gli occhi della testa mozzata del nemico.

    Stato fisico: danni da contusione sul lato sinistro del corpo, dolorante
    Mana: 55% - 10% = 45%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)
    • Udito del Guerriero: auspex uditivo
  8. Armi incantate: casting incantesimi dalle armi.


  9. Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo

    Tecnica utilizzata:

    Gancio d'arme.
    La prima regola di un guerriero è quella di combattere in condizioni favorevoli, in modo da migliorare il proprio rendimento sul campo di battaglia. Per un esperto del corpo a corpo come Firion, nonostante sia assolutamente in grado di lanciare perfettamente con archi, balestre e molto altro ancora, l'ideale è appunto non aumentare troppo la distanza che intercorre tra lui ed il proprio nemico. A tal proposito ha elaborato un espediente tanto originale quanto efficace; lanciando una delle sue armi, tenterà di incastrarla al corpo o all'armatura del proprio avversario come fosse un rampino, ed utilizzando la sua abilità del richiamo attraverso il filo magico, lo trascinerà con forza verso di sè (o viceversa, sarà lui a proiettarsi verso il bersaglio), in modo da effettuare un attacco ravvicinato.
    Consumo: Variabile. (medio)


    Edited by Silver Shadow - 1/5/2016, 22:07
     
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    Giunse infine il tempo di Anguirel.

    Dopo che Chris venne colpito e atterrato Mugen ebbe modo di calare la lama nera su di lui.
    In quel frangente non stava agendo per se stesso, stava reclamando giustizia per quella povera gente tenuta prigioniera e ad Anguirel spettava il compito di fare da tramite dell'unica possibile sentenza per un mostro simile.

    Tutto accadde in pochi istanti.
    Il colpo fu energico e vigoroso, tanto da lasciare un solco nel pavimento sottostante, e il taglio risultante netto e preciso. La testa, una volta staccata dal corpo, prese a rotolare fin sotto uno dei carrozzoni adiacenti.

    La battaglia era finita in fretta, le loro azioni coordinate avevano colto di sorpresa l'avversario neutralizzandolo. Ma non c'era tempo di gioire di quella vittoria, bisogna preparasi in vista di ciò che li attendeva. Non sapevano ancora se lo scontro -seppur breve- avesse attirato attenzione o quanto tempo avessero prima che l'attardarsi di Chris venisse notato in modo sospetto.

    « Ehi, state attenti a quel coso: non è ancora morto! »

    La Volpe aveva già cominciato a pianificare il da farsi, quando a dire il vero avrebbe dovuto concentrarsi sulla battaglia ancora in corso. Come il Gufo aveva avvertito, il corpo decapitato di Chris non aveva smesso di muoversi.
    Forse l'assenza di sangue dalle ferite avrebbe dovuto metterlo in guardia che qualcosa non andava.

    Con un scatto inaspettato, tanto perché a farlo era un corpo senza testa tanto perché non ci si aspetterebbe una tale agilità da un essere con un mole del genere, il colosso slanciò le gambe verso la Volpe, finendo per colpirlo in pieno allo stomaco e al petto. Di istinto la Volpe provò ad irrigidire muscoli e membra, ma non fu abbastanza e il colpo fu tanto vigoroso da sfondare le sue difese e piegarlo in due, col fiato spezzato e con probabilmente qualche costola rotta.
    A stento gli riuscì di trattenere un gemito di dolore serrando le mascelle.

    Come poteva essere stato così sciocco?
    Ancora una volta aveva abbassato la guardia credendo di aver vinto la battaglia.
    Ma d'ora in avanti avrebbe abbassato la guardia solo una volta fuori dalla cupola.

    Nel frattempo il colosso si era rimesso in piedi e lanciandosi alla carica verso l'Aviatore lo aveva travolto nel suo impeto.

    Mugen era rimasto a prendere fiato fin troppo, doveva fare qualcosa e in fretta. Non sapeva come abbatterlo una volta per tutte -in fondo la decapitazione non era bastata- perciò pensò di provare a limitarne la mobilità.

    Sputando sangue si fece forza e si rimise in piedi.
    Cominciò a far fluire le sue energie dentro Anguirel, che dal canto suo doveva essere ben lieta che lo scontro non fosse ancora finito. Il dolore causato dai colpi di Chris prese a mescolarsi al morso della sua compagna affilata, dandogli forza e caricandolo sempre più del bruciante furore che lo contraddistingueva.

    La presa di Anguirel si faceva sempre più forte e pulsante. La Volpe cominciò allora roteare la spada concludendo il movimento in un vigoroso fendente che liberò la lama del suo strato più esterno.

    Una mezzaluna nera prese a volare rapida e affilata verso le cosce del gigante senza testa e Mugen -stranamente- sogghignava.


    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: contusioni sparse, costola rotta, dolorante
    Condizioni psicologiche: deciso
    Energie: 65%-10%-5%=50%

    Tecniche utilizzate:
    ~Corazza del guerriero
    Mugen si concentra sul suo corpo irrorando di una nuova energia ogni fibra del suo essere. Questo stato quasi meditativo è in grado di potenziare le sue normali caratteristiche fisiche rendendo le sua carne, le sue ossa e la sua pelle più simili alla roccia e al metallo per quanto riguarda la consistenza. Diventa così in grado di resistere agli urti e ai tagli senza ferirsi o rimanere danneggiato.

    Consumo: Variabile (usata a medio) Durata: Istantanea

    ~Rilascio delle Scaglie
    Le scaglie del drago proteggevamo il corpo della creatura che in passato ha tentato di distruggere Endlos. Ora alcune scaglie sopravvissute si ritrovano a proteggere un'anima lignea discendente dal mistico legno di Fanedell in una lega metallo-cheratinosa.
    Così anche l'armatura esterna di Anguirel può crescere e rigenerarsi sostituendo lo strato esterno. Attingendo alle energie del Demone Volpe la lama si libera del suo filo più esterno generando a sua volte delle scaglie che prenderanno la forma di mezzelune ed potranno essere usate per attaccare i nemici nel processo di rinnovazione. Solitamente il guerriero accompagna il tutto con un rapido fendente o con una rotazione a 360 della lama in modo da imprimere più vigore alle scaglie liberate.

    Consumo: Variabile (usata a basso) Durata: Istantanea


    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione.


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    { Chiosco “Il Gusto Giusto” }
    ???

    Fruscii, tonfi e scricchiolii spezzano con un irregolare ritmo a singhiozzo l'immoto silenzio del chiosco, protraendosi ormai da abbastanza minuti da essere diventati un sottofondo fastidioso per i suoi nervi a fior di pelle: se non bastasse lo stress di dover mandare avanti le cucine durante la Prima dello spettacolo, provvedendo ai palati capricciosi di creature tanto bizzarre quanto altolocate, c'è anche da tenere presente la pressione dovuta alla consegna extra commissionatagli per quella serata dal Padrone in persona...

    « Così l'equilibrio applicato al moto risulta un po' instabile, però... »
    commenta il ragazzo, contemplando la costruzione di scatoloni impilati a piramide
    « Non ha per caso dello spago? »

    ...e considerando che ha già dovuto tollerare la scortesia con cui quel perfettino del Capo si è rivolto al suo adorato nipotino -solo per aver preso qualche testa durante i rastrellamenti delle primizie-, dover pure aver a che fare con quel bamboccio spocchioso oltre il dovuto è sempre più irritante; un grugnito mascherato da verso di assenso è la prima risposta del Cuoco, mentre apre seccamente un cassetto del bancone per cavarne fuori un gomitolo di cordino dalla fibra grezza e robusta, che sbatte sul ripiano di legno con un sorrisone ampio e posticcio, prima di spingere quanto richiesto verso l'altro lato del bancone.

    « Ecco a te, giovanotto. »

    « Grazie mille, signore: è gentilissimo. »
    risponde distrattamente l'altro, accoccolandosi accanto alla piramide
    « E tu che dici, Tito? Pensi di farcela? Oppure è troppo pesante? »

    Mentre studia la base della costruzione (una pedana di legno, di quelle usate per trasportare e imballare la merce), provando a smuoverla per osservare in che modo gli scatoloni di caramelle e snacks reagiscono a sobbalzi e scossoni, il cliente rivolge quella domanda al dobermann seduto lì accanto con la disciplina e la dignità di un soldato bene addestrato: stoico e fiero... nonostante sia stato attaccato ad uno slittino improvvisato per fare il mulo da soma; la replica dell'animale giunge con un cenno di assenso della testa e un mezzo abbaio che sembra voler dire “signorsì, Signore”.

    « Allora io la saluto, e torno sul retro... »
    dice il Vecchio, desideroso di ruotare la carrozzina e rimettersi al lavoro
    « Le auguro una buona giornata... »

    « ...ma io sono ancora dentro il negozio. »
    fa presente l'avventore, tornando ad alzarsi per fissare il gestore quasi scandalizzato
    « Non è professionale lasciare incustodita un'attività commerciale:
    e se qualche malintenzionato entrasse quando non c'è nessuno, e rubasse qualcosa? »


    jpg

    Se bastasse il pensiero per uccidere, il Circense farebbe esplodere quel piccolo fastidioso saputello sul posto, e lui resterebbe lì a godersi lo spettacolo con la gioia nel cuore, sfregandosi le mani tutto soddisfatto come quando qualche anno prima ha distribuito dolci dinamitardi ai marmocchi dell'Isola nel Cielo; certo, sognare non costa nulla, ma continuare a sorridere al ragazzo con naturalezza bonaria, e annuire conciliante, è un rospo stopposo da mandare giù.

    « Ah, lei ha ragione, Signorino, ma... Sa, io sono vecchio: ai miei tempi era diverso. »
    esordisce il Circense, quando vorrebbe solo urlargli “Vattene e basta!
    « E poi c'è tanto da fare per stasera, e i piatti non si cucinano da soli... »

    « Oh, capisco benissimo: non voglio farle perdere tempo;
    mio Papà dice che bisogna sempre avere massimo rispetto per il lavoro degli altri. »

    repica comprensivo il giovane cliente, accostandosi di nuovo al bancone e alla cassa
    « Potrebbe battermi lo scontrino...? »

    Dall'altra parte, l'anziano signore porta lentamente lo sguardo sulla mole degli scatoloni, e strabuzza gli occhi, mentre il suo sorriso si allarga, facendosi ancora più cortese...

    « Oh... ma certo. »

    Dietro la maschera sorridente: gelo, pianto e stridore di denti.


    { Dispensa delle Cucine }
    Rei | Firion | Mugen

    La richiesta stupida ed irritante del Gufo gli fa guadagnare un'occhiaraccia esasperata da parte della sua interlocutrice, ma -adocchiata la mano recisa che sta strangolando il povero Augustus- Rei non ci pensa sopra due volte prima di intervenire per cercare di salvare il compagno di sventure dal soffocamento.

    « Devo fare tutto io in questo letamaio? Levati! »

    Mentre la Guerriera scavalca i prigionieri terrorizzati che stanno in mezzo al percorso che la separa dal suo obiettivo, il Violinista alza le mani in segno di resa e fa per obbedire docilmente al comando della donna, ma -troppo lento nel farsi da parte da solo- viene spintonato di malagrazia dalla donzella, finendo seduto sulle natiche sul fondo della gabbia; nonostante la rudezza che gli è appena stata usata, l'albino sembra prendere la cosa con una certa filosofia.

    « Mi scuso, ma... purtroppo non sono proprio il prototipo del combattente, Miss: sono gracilino, non ho forza nelle braccia... e poi ho anche un leggero mal di testa... »
    cicaleccia, rimettendosi agilmente in piedi, spolverandosi i vestiti e facendole un inchino
    « ...comunque... adesso, mi sa che andrei. Sì, andrei. Andrei proprio...!
    Le sono molto obbligato, molto obbligato davvero! »


    Seppur continui a conservare l'allegra disinvoltura che hanno solo i pazzi o gli stupidi, incapaci di capire quanto pessima è la situazione in cui si trovano, Owl pare avere perlomeno abbastanza spirito di autoconservazione per recepire quando è il momento di zittirsi e cambiare aria prima che l'altro perda del tutto la pazienza; così, evitando di urtare gli altri occupanti della gabbia con una serie di piroette e saltelli, il Musico guadagna l'uscita dalla cella e si invola, lasciando la fanciulla dai capelli rosa a fronteggiare l'ostinato arto zombie.

    « Mollalo, brutto pezzo di grasso! »

    Rimasto per un po' a corto di ossigeno, il Numerologo ha perso i sensi e ha smesso di annaspare e dimenarsi, ma per quanto la cosa sia preoccupante, forse -data la pericolosità della manovra-, in effetti è meglio così: armata della propria spada, il Soldato dell'Est si accanisce sul moncherino animato nel tentativo di scarnificarne le falangi, abbastanza da permettere alla punta della lama di incunearsi tra il collo dell'Aviatore e le dita del Circense per forzarne la presa facendo leva con la lama.

    L'operazione ha più o meno successo dopo qualche momento di sforzo, e anche se un paio di dita grosse e forti volano via al momento del cedimento, la donna ha da armeggiare ancora un po' con l'arto nemico prima di riuscire a staccarlo dalla gola della sua vittima; alla fine, però, la missione sembra esser compiuta: un rapido controllo delle sue condizioni conferma il fatto che Augustus è ancora vivo, sebbene privo di conoscenza, e i tentativi di riscuoterlo non sortiscono effetto.

    Intanto, i Guerrieri di Endlos già hanno ingaggiato battaglia col colosso: sono riusciti a decapitare l'avversario, ma -come è già accaduto per il braccio- nemmeno quella fatale menomazione sortisce qualche effetto sul mostro: Mugen incassa una pedata al petto e -nonostante la difesa parziale dei muscoli rigidi- è costretto a cedere terreno; Firion tenta una manovra evasiva, ma viene in parte travolto dalla carica del gigante, e rimbalza per terra poco lontano. Ma non è certo così che può finire, e i due eroi si rimettono in piedi, pronti a combattere e decisi a resistere.

    La Volpe Rossa incanala le sue energie nella scaglia del Drago-Divoramondo e inizia a rotearla per caricarla di forza centrifuga prima di scagliarne lo strato più esterno ed affilato contro le gambe del mostro-zombie; più riflessivo, invece, l'Aviatore si interroga su dove colpire... prima di imbracciare l'arco e scoccare due dardi in direzione della testa rotolata sotto un vicino carrozzone, centrando gli occhi per accecarlo.

    L'intuizione del Cavaliere della Rosa si rivela esatta: prima che le frecce gli dilanino i bulbi oculari, il piccolo” Chris nota a malapena che qualcosa si stacca dalla spada del Kitsune, ma -data la simulaneità delle due azioni-, lo scarto laterale che compie per eludere l'attacco di Anguriel è goffo e inefficace; il fendente a distanza gli raggiunge le cosce, incidendovi un solco abbastanza profondo, ma -vista la potenza dello stesso- insufficiente a portare a segno un'altra mutilazione.
    Naturalmente, nemmeno stavolta dal nemico spilla una sola goccia di sangue, ma il colosso crolla sulle ginocchia: senza un braccio, senza testa, e con la mobilità in parte limitata, non dovrebbe più essere una gran minaccia... eppure il braccio rimasto continua ad agitarsi nell'aria alla ricerca di qualcuno o qualcosa da aggredire, e la sua vista è ancora piuttosto inquietante.

    jpg
    « Se hai ancora una di quelle belle frecce, potresti colpirgli il centro del cranio:
    dritto in mezzo agli occhi... »

    suggerisce il Gufo Bianco, saltellando al fianco di Firion con l'aria da grillo parlante
    « Il nucleo di... qualsiasi cosa lo tenga in attività è lì. »
    annuisce da solo alle sue stesse parole, imperscrutabile dietro gli occhialini scuri
    « Mi sa che anche il Vecchietto che era qui prima aveva qualcosa di simile: nella bocca.
    ...strano, vero? Voglio dire: che schifo! Chi vorrebbe guardarci là dentro? »

    chiede, assumendo un'aria emblematica mentre si carezza il mento
    « ...ma non ho capito se sono due metà di un tutto, o uno la matrice dell'altro. »

    Il Bianco Violinista vi ha appena fornito una dritta che -si spera- metterà del tutto fuori gioco il gigante, ma... che succede poi? A questo punto vi si profila una scelta su cosa fare dopo: stanare l'anziano paraplegico -uno dei vostri nemici, un Circensi, un mostro nonostante il suo aspetto fragile- dalla stanza in cui l'avete visto infilarsi, o controllare i paraggi in cerca di una via d'uscita da lì per voi e per i progionieri?

    Towards the Gate

    Dal momento che siamo rimasti impantanati troppo a lungo e che penso sia nell'interesse un po' di tutti portare l'avventura a conclusione nel minor tempo possibile, premetto che da ora in avanti tenderò a semplificare un po' le cose.

    Owl, grazie ai suoi occhi, ha potuto fornirvi alcune informazioni extra che comportano scelte precise: potreste attaccare il “nucleo” di Chris -individuato nel centro del suo cranio- per distruggerlo, come il Gufo ha suggerito a Firion, oppure lasciar perdere, visto che il colosso è immobilizzato e accecato, e non sembra più in grado di attaccarvi in maniera efficace, risparmiando così energie. Naturalmente, sono anche aperta ad altre possibilità, ma -in tal caso- vi è richiesto di presentare le vostre azioni/intenzioni in un post in bacheca e io provvederò a mandarvi per MP eventuali informazioni/indicazioni aggiuntive, che dovrete poi includere nel vostro post :win: In questo modo, risparmieremo tempo :sisi:

    Oltre a questo, dovete decidere se andare a caccia del Circense in carrozzina oltre la porta della zona di “Bottega” in cui l'avete visto sparire, o se esplorare le altre due zone, che sono la Cella Frigorifero (il luogo dove Mugen e Firion si sono svegliati), o la Porta Misteriosa, da cui il Vecchio in carrozzina è uscito quando ha fatto la sua prima comparsa nella stanza delle gabbie. Vi ricordo che, se lo preferite, potete anche dividervi per coprire aree diverse; in quest'ultimo caso, come sopra, vi reinvio alla bacheca e vi chiedo di tenermi un paio di slot della Inbox liberi per MP :sisi:

    La prossima scadenza è fissata per il 5 gennaio, compreso;
    se avete problemi di qualsiasi tipo, di nuovo, in Bacheca. :pazz:

     
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    circofirion_zpsf9e282cb

    Era incredibile.
    Per quanto le lame ne mutilassero il corpo, privandolo di testa, braccia gambe e quant'altro, quella creatura continuava a restare in vita. Averlo privato della vista ci avrebbe aiutati a guadagnare dell'altro tempo, ma...
    Cosa diamine avremmo dovuto fare, per abbatterlo una volta per tutte?!

    « Se hai ancora una di quelle belle frecce, potresti colpirgli il centro del cranio:
    dritto in mezzo agli occhi...
    Il nucleo di... qualsiasi cosa lo tenga in attività è lì. »


    Il suggerimento giunse improvviso dal Gufo, che forse fino ad allora aveva studiato la natura di quella creatura. Se era vero quel che diceva, le due frecce scagliate in precedenza avevano sfiorato quello che Owl chiamava nucleo... l'equivalente del nostro cervello, dunque?

    «Va bene. »

    Non avevo alcun motivo per dubitare, ed ormai ero a corto di idee...
    Certo la considerazione che concluse il discorso dell'alleato diede di che pensare:

    « Mi sa che anche il Vecchietto che era qui prima aveva qualcosa di simile: nella bocca.
    ...strano, vero? Voglio dire: che schifo! Chi vorrebbe guardarci là dentro?
    ...ma non ho capito se sono due metà di un tutto, o uno la matrice dell'altro. »


    Uno la matrice dell'altro... vi era dunque il rischio che il vecchio si sarebbe accorto della morte di quel gigante..? O ne avrebbe risentito in qualche modo?
    Rischioso, estremamente rischioso. Cosa diamine stava succedendo dall'altra parte di quella porta? Avrebbe potuto dare l'allarme, portare dei soccorsi...?

    Afferrai una freccia con una mano, poggiandola tesa sull'arco.
    Non avevamo scelta.

    Con un cenno del capo suggerii alla Volpe alleata di prestare attenzione alla porta, laddove il vecchio demone si era allontanato. Non avremmo potuto conoscere le conseguenze di quel gesto...

    La mano abbandonò la corda, e la freccia si conficcò nel cranio del gigante mutilato. In mezzo agli occhi, come Owl aveva suggerito.
    Fece seguito il silenzio, l'attesa ansiosa di un cenno, di una reazione che -per il momento- sembrò non arrivare... tirai un sospiro di sollievo, sperando che fosse realmente finita.

    « La porta... »

    Sussurrai ai miei compagni, con la massima cautela. Era rimasta ancora una stanza da esplorare, per cercare una via di fuga o altri eventuali sopravvissuti. Dovevamo muoverci alla svelta...



    Riassunto post: seguo il suggerimento di Owl e scocco una freccia in mezzo agli occhi di Chris. Subito dopo mi avvio ad esplorare la stanza misteriosa

    Stato fisico: danni da contusione sul lato sinistro del corpo, dolorante
    Mana: 45%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)
    • Udito del Guerriero: auspex uditivo
    • Armi incantate: casting incantesimi dalle armi.

    Equipaggiamento:
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo
     
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  13. R e i
     
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    In tutta la sua lunga esperienza sul campo mai aveva visto qualcosa resistere con così tanta veemenza alla morte. Arti mutilati, testa decapitata, e ancora quel colosso cercava di reagire all'aggressione; ma del resto che cosa poteva aspettarsi? La situazione aveva iniziato a essere fuori dall'ordinario ben prima che si ritrovasse in una gabbia dinanzi a un mostro disgustoso e apparentemente immortale. Si trattava semplicemente dell'ennesima conferma che avrebbero fatto meglio a levarsi dalle palle in fretta; per il loro bene e quello di tutti gli altri prigionieri.

    Non disse nulla mentre uno dei suoi compagni si accingeva a dare il colpo di grazia al mostro - sotto consiglio dell'occhialuto - e senza sprecare tempo rinfoderò la spada e si caricò sulle spalle il corpo privo di sensi di Augustus. Per quanto poco lo conoscesse, non aveva ragione di lasciarlo lì in balia di chissà quale destino orribile; non fino a che non sarebbe stata costretta a scegliere tra la propria pellaccia e quella del tizio, se non altro.

    « Sarà meglio che ci sbrighiamo, non sappiamo cosa ci attenda né se altri come quel coso siano alle nostre calcagna. »

    Mugugnò sistemandosi meglio l'uomo sulle spalle e dirigendosi verso l'uscita indicata dal guerriero. Per il momento non poteva far altro che contare sull'aiuto di chi aveva dimostrato di sapersi difendere. Ma erano pochi, e la minaccia potenziale non era ancora chiara. Dovevano procedere con cautela.



    REISPECCHIETTO1_zpsa13a6054
    S t a t u s
    Games_REekg
    ► Energie residue
       ʟ◘◘◘◘ ◘◘◘◘ ◘◘◘◘ ◘◘◘◘ ◘◘◘◘ [45%]

    ► Condizioni fisiche — Illesa.
    ► Stato mentale — Irritata.

    T r a t t i

    Swift BoltAgilità +50%; riflessi +50%
    Only one way to liveResistenza a manipolazioni emotive; resistenza al dolore fisico

    E q u i p a g g i a m e n t o

    ▌Megatherion Spada corta + pistola calibro 9mm da quindici proiettili (13/15).
    ▌Resolution Fucile a pompa (7/7).
    ▌GodHand Dispositivo di potenziamento e alterazione spazio/tempo portatile.
    ▌Oracle Dispositivo ottico multifunzione.
    ▌DrinkMe Pozione di rimpicciolimento.
    ▌DataPad Computer portatile da polso.
    ▌Pillole Antianalgesici e sonniferi moderati.


    A t t i v e
    //


    N o t e
    Come concordato seguo Firion verso l'uscita.





     
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    Una mezzaluna si sganciò dalla superficie nera di Anguirel al termine del vigoroso fendente di Mugen. Tagliando l'aria finì col conficcarsi nelle cosce del gigante decapitato senza incontrare ostacoli. Purtroppo questa volta la forza del colpo non fu abbastanza violenta per infliggere un ulteriore mutilazione a quel mostro, ma fu sufficiente a limitargli la mobilità fino a costringerlo a crollare sulle ginocchia.

    La Volpe non era stata l'unica a colpire e il risultato dei loro attacchi non era risultato vano. L'aviatore aveva scagliato una freccia per occhio, riuscendo ad accecare il mostro che ora non faceva altro che agitare il braccio rimastogli per aria, cercando qualcosa o qualcuno a cui aggrapparsi.

    Non aveva mai visto nessuno incassare così tanti colpi ed essere ancora così... attivo.
    Non era sicuro che lo si potesse definire vivo, in fondo -per suo grande disappunto- per ogni taglio e colpo inferto non aveva spillato una singola goccia di sangue.

    Quella minaccia si poteva considerare neutralizzata o dovevano continuare a colpire e mutilare?
    La risposta giunse inaspettata e inattesa dal Gufo, che suggerì di colpirlo al centro del cranio, proprio in mezzo agli occhi. Il nucleo di ciò che lo teneva così tenacemente in attività doveva trovarsi lì.

    La reazione dell'Aviatore fu rapida, poggiò una freccia sul suo arco mentre con un cenno del capo indicava alla Volpe la porta da cui il Vecchio era svanito poco prima. Mugen rispose con un cenno di intesa e con passo svelto la raggiunse nascondendosi dietro di essa.

    Mise allora i suoi sensi in allerta cercando di captare ogni minimo suono proveniente dall'altro lato della porta. Il Vecchio poteva comparire in qualsiasi momento e se il Gufo aveva ragione anche lui aveva un nucleo come il colosso. Quindi nonostante l'aspetto vulnerabile poteva dargli del filo da torcere.

    Così rimase in attesa, aspettando di ritrovatosi faccia a faccia col nemico da un momento all'altro. Ma questa volta era in vantaggio... conosceva già il punto debole del suo avversario.


    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: contusioni sparse, costola rotta, dolorante
    Condizioni psicologiche: deciso
    Energie: 50%

    Tecniche utilizzate: //


    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione.


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    { Dispensa delle Cucine }
    Rei | Firion | Mugen

    L'improvviso suggerimento del Bianco Violinista cattura immediatamente l'attenzione del Maestro d'Arme, che -pur valutando tutti i rischi del caso- incocca una nuova freccia e tende l'arco senza farselo ripetere due volte: scambia giusto un cenno di intesa con la Volpe Rossa, per chiederle di tener d'occhio la porta della “Bottega” -dove il Circense è scomparso-, e poi lascia andare la corda, facendo partire il proiettile.

    Il dardo vola dritto e sicuro verso il suo bersaglio, conficcandosi nel punto indicato dal Gufo e liberando nell'aria una pura nota cristallina, simile a quella di un vetro che si infrange; subito dopo, uno sfarfallio di luce di un colore malsano -a metà tra il giallo e il verde marcio- rischiara gli occhi vacui della testa mozzata, ma esso si spegne rapido come è avvampato, lasciandoli bianchi e opachi come quelli di un cieco... e -in risposta a questo evento- anche il corpo del bestione si ferma, al pari di un giocattolo a molla che ha terminato la carica, afflosciandosi sul posto e crollando a terra con un tonfo.

    Rimanete congelati sul posto per qualche istante ancora, col fiato sospeso e gli sguardi fissi su di lui, giusto per essere sicuri che quel colosso non riveli altre brutte sorprese, ma... man mano che i secondi si susseguono, tanto lunghi da sembrare interminabili, si fa sempre più concreta la certezza che sia finita: il gigante pelato non si muoverà più da lì. Bene. Ora che si fa?

    Raggiungere l'altro Circense ed ingaggiare battaglia, o cercare una via di uscita, sincerandosi al contempo che il resto dell'area sia abbastanza sicura da poter permettere ai prigionieri di uscire dalle gabbie? Escludendo l'area refrigerata -dove Firion e Mugen si sono risvegliati, appesi come quarti di bue accanto ad altre carcasse macellate-, e la stanza annessa dove Chris stava lavorando di mannaia, c'è solo un altro posto dove andare...

    « La porta... »
    muovendosi verso la zona sconosciuta, l'Aviatore indica il battente

    « Sarà meglio che ci sbrighiamo... »
    rinfoderata la spada, il Cavaliere si carica il Numerologo in spalla
    « ...non sappiamo cosa ci attenda, né se altri come quel coso siano alle nostre calcagna. »

    Mentre i due Guerrieri si dirigono all'uscio ancora inesplorato, il Kitsune prende posizione dietro all'accesso alla Bottega, allertando i suoi sensi e rimanendo in attesa: se il Vecchio in carrozzella dovesse tornare nella zona delle gabbie, troverà il non-umano ad attenderlo; il Musico, invece, ignorato dagli altri, raggiunge il carrozzone sotto cui la testa del gigante è rotolata al momento della decapitazione.

    La solita andatura leggera e aggraziata da ballerino non tradisce alcuno stato d'animo particolare, e le lenti nere degli occhialini -nuovamente indossate a protezione delle iridi ialine- non aiutano a capire quali pensieri gli frullino per la testa, eppure (facile da notare per chi lo conosca almeno un po') è stranamente silenzioso mentre piega le ginocchia accanto alla grande ruota della gabbia e si accoccola dirimpetto al macabro resto, reclinando la testolina albina da una parte e circondando con le dita la cocca piumata della freccia per cominciare a rigirarla nel cranio col fare assorto -curioso e affascinato- di un bambino che osservi qualcosa di bizzarro e sconosciuto trovato per terra.

    « . . . »

    E mentre il gruppo si divide, e la punta del dardo rimesta tra la pappa molle del cervello di Chris, le bianche e sottili sopracciglia del Gufo si sollevano in due archi di perplessa sorpresa.


    { Chiosco “Il Gusto Giusto” }
    ???

    Lentamente, quasi quello che sta per compiere sia il coronamento di una grande impresa, o l'ultimo passo di una immensa fatica, il dito ossuto e nodoso del Vecchio Mike schiaccia il tasto del totale, liberando nell'aria un lieve “tack”, a cui fa eco il trillo metallico con cui il cassetto della cassa si apre, subito accompagnato dal suono ronzante con cui la macchina procede alla stampa dello scontrino.

    « Fanno tre milioni e settecentosessantasette... »

    Un sospiro stanco ma soddisfatto esce dal petto sottile dell'anziano mentre -trionfante- strappa il tagliando e lo porge al cliente, e... per quanto sia vero che gli piacerebbe cavargli quegli occhi gialli dal cranio usando i rebbi di una forchetta, il solito sorriso da paresi facciale che rivolge al giovane è tutto sommato sincero, perché, terminato quell'ultimo rituale della compra-vendita, non resta che la parte migliore della transizione: non tanto il momento in cui si viene pagati (che pure vale la pazienza), quanto quello in cui il piccolo impiastro leva le tende.

    « Mh... Ecco a lei. »

    Pensieroso, il ragazzo si cava il portafogli fuori dalla tasca interna della sua elegantissima giacca di alta sartoria, infila le dita nella piega che si apre tra le cuciture di pelle pregiata, e ne cava fuori un paio di banconote di grosso taglio, prima di adagiarle sul bancone e spingerle verso l'uomo in carrozzina; mentre il suo artiglio ossuto si allunga a raccogliere quel denaro, la mente si proietta a calcolare il necessario per chiude la transazione, e... al nonnino è sufficiente un solo sguardo al cassetto per rendersi conto che non ha abbastanza contati per il resto...

    ...e come diavolo potrebbe essere diversamente? Quello spocchiosetto non ha nemmeno voluto aspettar l'orario di apertura, perciò, è ovvio che il povero commerciante non ha ancora raggiunto i guadagni necessari a dar via un resto così consistente! Maledetto lui e tutta la sua famiglia di ricconi senza un problema al mondo.

    Raggelato dalla scoperta appena fatta, il Circense non riesce ad impedire che il sorriso gli si incrini, ma mentre si sta chiedendo come uscire da quella situazione -e scrollarsi di dosso quel cliente molesto-, il silenzio si protrae abbastanza da preoccupare il maniaco dei dolciumi.

    jpg
    « Qualcosa non va? »
    « Temo di non avere abbastanza moneta... »
    « Oh, ma non è un problema: posso andare a cambiare la banconota, e tornare... »
    « NO. Cioè... No, non è necessario: non si prenda disturbo... »
    « Non posso non farlo: papà è molto rigoroso in merito alle transazioni. »

    Perché non lasciargli semplicemente il resto come mancia per tutto il disturbo? Brutto piccolo spilorcio. Trafiggendolo con uno sguardo assassino, abilmente dissimulato dal solito inalterabile sorriso da paresi facciale, il Cuoco non pensa ad altro che a chiudere quella trattativa per tornare a concentrarsi sul suo lavoro: se fa tanto il pignolo sui soldi pur avendone da buttare, basta fargli un'offerta che non avrebbe rifiutato.

    « Allora facciamo che sono tre milioni, e siamo a posto così... »
    « Non posso accettare. Non sarebbe giusto: sarebbe come rubare... »

    Quel maledetto petulante sputa-sentenze...! Ma che diavolo voleva? Fargli perdere tutto il santo giorno?! Ci parlava lui con Aren per spiegargli perché il servizio-catering era in ritardo? Lo spiegava lui al Padrone come mai la commissione non era stata completata?

    Ingoiando improperi e sospiri che lo avrebbero fatto altrimenti sbuffare come un mantice, lo strambo nonnino gira la carrozzina, afferra una scatola di cartone nascosta dietro il bancone di legno, e -posizionandosela sulle ginocchia- costeggia il divisorio per uscire nella zona della bottega; una volta in posizione, percorre la piccola rampa in discesa e raggiunge il giovanotto, per sbattergli lo scatolone contro lo stomaco.

    « Allora prenda anche questa, così siamo in pari. »

    Continuando a sorridere con finta cortesia, il Circense spinge la carrozzina verso il ragazzo, costringendolo -lentamente ma inesorabilmente- ad arretrare verso la porta del negozio, apertasi sinistramente da sola come in una casa infestata; rampollo o non rampollo, se non schioda all'istate, il Vecchio Mike è seriamente convinto che non riuscirà a trattenersi: dopotutto, ha una cucina intera a disposizione, e più di un modo per disfarsi di una carcassa.

    « Ma i “Cherry Bats” costano otto a pacchetto, e ogni scatola ne contiene cinquanta; bisognerebbe aggiungere quattrocento al totale, ma così sforiamo il budget, e... »
    protesta il ragazzo, mentre il suo cane -munito di slittino- lo raggiunge oltre la soglia
    « ...sarei in debito. Non posso essere in debito: non è un approccio corretto.
    Mio padre dice che bisogna sempre cercare di non avere debiti, con nessuno. »


    « OFFRE LA CASA! »

    E smettendo di sorridere, il Vecchio Mike chiude la porta in faccia all'avventore, non senza provare un certo compiacimento... ma anche quel piacere è destinato a durare poco: una fitta improvvisa gli attraversa la testa, spingendolo a ripiegarsi su sé stesso artigliandosi la testa, d'un tratto nulla più che uno smunto ammasso di pelle raggrinzita e ossa tremolanti sulla sedia a rotelle e col fiato corto.

    « Ch-Chris... »

    La loro connessione si è interrotta, e... non ha idea del perché...
    Che cosa sta succedendo in dispensa?


    { ??? }
    Rei | Firion

    La porta si apre senza fare alcuna resistenza, ruotando silenziosa sui cardini un poco vissuti ma ancora effcenti, e rivelando al di là del vano spalancato un breve tratto, immerso nella penombra; una manciata di metri più avanti, vedete una luce più nitida disegnare i contorni di un arco e -appena oltre- illuminare la stanza vera e propria, ma non riuscite a scorgere molto del suo interno, dal momento che il profilo di un bancone di lucido metallo -addossato alla parete- ostruisce la visuale.

    Con tutta la circospezione del caso, v'addentrate nel disimpegno, sfilando in mezzo ad alcuni avanzi di candele semi-squagliate e quasi del tutto consumate dal fuoco, lasciate direttamente a contatto col suolo per fiancheggiare i muri e illuminare il sentiero con un bagliore tremolante; avendo cura di non far rumore, sgattaiolate verso la fine del corridoio, tenendovi vicino alle pareti -pur facendo attenzione a star lontano dalle fiammelle- e stando lontano dalla lama di luce che si allunga nella vostra direzione.

    Mentre Augustus può considerarsi l'ultimo della fila, per quanto versi ancora in stato di incoscienza, adagiato contro la schiena di Rei come un sacco di patate mezzo cianotico, Firion sta in testa alla colonna per fare da apri-pista: dopotutto, è quello con maggior libertà di movimento -oltre ad essere l'unico con le mani libere per poter impugnare le armi all'occorrenza-, così gli tocca giocoforza il ruolo di avanguardia; si spinge in avanti, si affaccia oltre la soglia sfruttando il grosso mobile come copertura, e gli occhi gli confermano ciò che il silenzio presagisce: non ci sono presenze ostili in giro, ma... decisamente, non sarebbero la peggiore.

    jpgAl di sopra delle vostre teste, i contorni del soffitto si perdono nell'oscurità perché niente possa intaccare o limitare la costruzione che vi si erge davanti: alta quanto una palazzina a due piani, escludendo l'impalcatura a base quadrata che la distacca dal pavimento per un paio di metri, vedete un tetro monumento composto da quattro livelli a pianta circolare, che diminuiscono in spessore e diametro man mano che si passa dalla base alla cima; sembrerebbe una sorta di piramide a scalini... se non avesse tutta l'aria di essere una torta. O, per lo meno, di una sua grottesca parodia.

    Per quanto la copertura di cioccolato nerissimo appaia piuttosto invitante, gli umani scuoiati che scorgete ad intervallare lo spessore dei primi tre dischi sono sufficienti a chiudervi lo stomaco o a vuotarlo di quel che contiene... perché il pasticciere non si è limitato a denudare quei cadaveri della pelle per usare le loro povere carni come guarnizione, ma -a dar un senso alle cuciture che percorrono verticalmente i loro busti, dall'inguine allo sterno- ne ha anche srotolato gli intestini facendoli passare dalla bocca, così che essi penzolino ad arte come festoni lungo tutto il perimetro del dolce.

    Perché le differenze di statura non risultino troppo disarmoniche, le gambe di alcuni sono state amputate ad altezze diverse in modo di pareggiarli, mentre gli occhi sono stati cavati per lasciare le loro orbite vuote e riempirle con sontuose rose scarlatte, e... è uno spettacolo davvero troppo aberrante per soffermarsi sugli altri minuziosi dettagli che conferiscono morbosità a quello scempio.

    Al di là di tutte le considerazioni che possono a questo punto graffiarvi la psiche come schegge impazzite e dai bordi frastagliati, un pensiero fa capolino nella vostra mente: che senso può avere?

    « AAAAAHH! AIUTO: MI AGGREDISCONO! »

    Poi, la voce allarmata di Owl giunge distante da dietro le vostre spalle:
    a quanto pare, la dispensa è di nuovo teatro di guai...


    { Dispensa delle Cucine }
    Mugen

    La porta dietro a cui ti sei nascosto si spalanca all'improvviso, investendoti con una veemenza tale da trascinarti col moto dei cardini e sbatterti contro la parete di pietra della stanza della dispensa; non è un urto particolarmente violento, ma è abbastanza da lasciarti frastornato un momento: nonostante i tuoi sensi all'erta, non hai percepito nessuna avvisaglia dall'altra parte, e -a giudicare da quel che accade a seguire- neppure il nemico si è accorto di te, troppo preso da altro.

    « CHRIS! »

    Come un bolide motorizzato, la carrozzina schizza a razzo all'interno dell'ampia sala delle gabbie, con un'accelerazione decisamente superiore a quella che le vecchie braccia ossute del suo canuto occupante potrebbero imprimere alle ruote, e mentre il trabiccolo frena con una derapata, gli occhi strabuzzati del Circense percorrono l'ambiente in cerca del nipote e di una spiegazione.

    « CHR- »

    La trova al volo, e la sua voce viene meno: che la Dispensa sia stata il teatro di uno scontro è evidente per via della presenza dei vari pezzi del colosso sparsi in giro, e basta un istante perché lo sguardo incredulo dell'anziano si posi sulla figura del Musico albino, avvampando di una collera che non può che aumentare nel momento in cui egli intravede la testa recisa ai piedi dell l'intruso; dal canto suo, non avendo potuto ignorare quell'arrivo così burrascoso e rumoroso a causa dell'udito finissimo, il Violinista ha voltato il capo nella direzione del Cuoco per fissarlo di rimando da sopra una spalla, pur restando accucciato a terra e con la freccia ancora salda nella stretta della destra...

    jpg
    « . . . »

    ...e per un istante l'aria si fa pesante come il piombo.
    Almeno finché il nonnino non rompe il silenzio, rivolgendosi allo sconosciuto.

    « ...che cosa hai fatto a mio nipote? »

    Ha gli occhi chiusi -come a trattenere un intenso dolore-, e il tono flebile e addolorato che gli segna la voce fa davvero compassione, ancora di più perché -questo il Gufo lo intende senza margine di errore- la sua sofferenza è tremendamente sincera; tuttavia, dura solo un momento: quando il Vecchio Mike solleva le palpebre, il suo sguardo è velato da una patina di lucida e malevol follia, e a giudicare dal modo in cui apre la bocca per soffiare contro il suo bersaglio sembra quasi un minaccioso spettro vendicativo piuttosto che un povero anziano.

    « Ti farò pentire di aver messo piede nelle mie cucine, piccolo sporco bastardo...! »
    gracchia con astio, collera e disprezzo il Circense, facendo schioccare la lingua
    « Ti strappo la carne dalle ossa, lembo per lembo, e ci faccio il brasato! »

    Puntando la sedia a rotelle in direzione di Owl, Mike parte come una scheggia in linea retta, con l'intento di travolgerlo e schiacciarlo contro il carrozzone alle sue spalle, ma... per sua fortuna, i riflessi della designata vittima gli valgono di cavarsi di impaccio con una rapidità pari se non superiore a quella del suo aggressore, spiccando un alto balzo che lo porta a sul tetto della gabbia.

    « AAAAAHH! »
    strilla il Musico, col tono lagnoso dell'innocente perseguitato
    « AIUTO: MI AGGREDISCONO! »

    Per il momento, sembrerebbe essere sfuggito al pericolo, ma... visto che c'è,
    perché non fare il melodrammatico perché non monopolizzare l'attenzione del nemico
    e distrarlo da quel che gli accade intorno?

    Towards the Gate

    Dovrebbe essere un turno abbastanza lineare, ma -se così non fosse- contattatemi anche il Bacheca o in privato per eventuali specifiche e precisazioni :qwl:

    L'unica nota è per Mystery Box: ho calcolato che il colpo ricevuto vale giusto come un danno basso, che ti lascia un attimo frastornato – in questo modo, perdi l'occasione di attaccare nel momento in cui il Vecchio Mike tentenna, ma ottieni la possibilità di portargli un'azione di sorpresa, perché adesso il Circense è concentrato su Owl e non si è accorto di te.

    La prossima scadenza è fissata per il 10 febbraio, compreso;
    se avete problemi di qualsiasi tipo, di nuovo, in Bacheca. :pazz:

     
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    Mentre i suoi improvvisati compagni di sventura erano
    in esplorazione nell'ambiente adiacente, Mugen se ne stava in posizione dietro una delle altre due porte in attesa del vecchio in carrozzina. Nonostante i suoi sensi fossero in allerta e fosse pronto a ritrovarsi faccia a faccia con il nemico da un momento all'altro, la Volpe non fu in grado di percepire alcun segno di pericolo quando la porta si spalancò d'un tratto investendolo di colpo.

    Non solo non aveva avvertito nessuno avvicinarsi, ma non era neppure preparato al fatto che la porta si potesse aprire con una violenza tale da spingerlo e mandarlo a sbattere contro le pareti di pietra della stanza.

    « CHRIS! »

    Il vecchio si lanciò a gran velocità nella stanza alla ricerca del nipote, inconsapevole di aver travolto il demone Volpe col suo ingresso.

    « CHR- »

    A seguito della battaglia del colosso non restavano che pezzi sparsi qua e la in vari punti della stanza, e al vecchio non fu troppo difficile trarre le sue conclusioni quando il suo sguardo si posò sull'Albino e sulla testa senza vita del suo povero nipote. Non senza aver prima sputato parole di odio e di disprezzo si scagliò con forza contro il musico nel tentativo di schiacciarlo contro uno dei carrozzoni, ma i riflessi di quest'ultimo furono abbastanza rapidi dal permettergli di divincolarsi dalla carica prima che fosse troppo tardi.

    Nel frattempo, schiacciato contro la parete, Mugen cominciava a riprendersi dall'improvviso impatto subito. Il colpo lo aveva lasciato frastornato e confuso per diversi istanti, tanto che per poco anche la spada non gli era caduta di mano. Anche se dolorante non gli ci volle molto per capire che cosa stava succedendo e che doveva agire in fretta.

    Mugen abbandonò così la sua posizione e si sollevò in volo per coprire il rumore dei suoi passi e muoversi più rapidamente. Per coprire celermente quella decina di metri che lo separavano dal suo bersaglio prese a scalciare l'aria finendo con l'attraversare la stanza in una manciata di istanti, pronto a sferrare la sua offensiva fatale.

    Questa volta conosceva bene il punto debole del suo avversario e sapeva dove colpire.
    Mentre copriva la distanza finale portò indietro il braccio libero dalla stretta di Anguirel caricando il colpo ed infine lanciò la mano artigliata all'attacco. Il nucleo del potere del vecchio doveva trovarsi nella bocca a detta del Gufo, ma per Mugen questo non sarebbe stato certo un problema.
    L'artiglio del demone era disposto a farsi strada con la forza attraverso la nuca.

    Ora ci penso io, pensò negli ultimi istanti.




    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: contusioni sparse, costola rotta, dolorante
    Condizioni psicologiche: deciso
    Energie: 50%-10%-20%=20%
    Note: Mugen usa lo Scatto della Volpe per muoversi rapidamente per poi attaccare con l'Artiglio del Predatore


    Tecniche utilizzate:
    ~Scatto della Volpe
    L'haori bianco, dono dalla misteriosa volpe dal pelo bianco, ha donato a Mugen la possibilità di fluttuare nell'aria in libertà. Il demone ha dunque sviluppato delle particolari manovre che gli consentono di sfruttare al meglio la possibilità di questa libertà di movimento.
    In particolare Mugen scalciando l'aria con vigore ottiene come risultato un movimento ultra rapido. Un azione veloce che sfrutta la forza delle gambe e i poteri dell'haori, che consente alla volpe di ritrovarsi in pochi istanti ad una distanza massima di 7 metri.

    Consumo: Medio Durata: Istantanea

    ~Artiglio del Predatore
    Mugen carica in un singolo colpo tutta la sua potenza. Un colpo veloce e ben calibrato, portato ovviamente con l'arma più potente a sua disposizione: gli artigli. Un attacco devastante portato con una sola mano in grado di penetrare le carni, frantumare le ossa e spezzare le difese più ostiche.

    Consumo: Alto Durata: Istantanea

    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione.


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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  17. R e i
     
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    Dopo un breve tratto nella penombra giunsero a una nuova fermata nell'incubo. Inespressiva, Rei osservò ogni centimetro della grottesca struttura che non fosse avviluppato nelle tenebre, e più i suoi occhi scorgevano macabri particolari, più il suo stomaco si stringeva. "Non ha alcun senso", questo pensava, perché non riusciva a elaborare una giustificazione logica a uno scempio simile. Perché scuoiare e macellare così tanta gente soltanto per guarnire una stupida torta? Anche fossero stati dei cannibali bastardi l'impegno e la metodologia impiegata nella creazione di quello schifo davano i brividi. Così come glieli dava l'idea che probabilmente sia lei che gli altri stavano nella gabbia in attesa di diventare il pezzo forte della successiva portata.

    « Ignoratelo. » grugnì seccamente quando l'urlo del Gufo arrivò da qualche parte alle loro spalle « Dobbiamo trovare un'uscita, subito. O siamo fottuti. »
    sistemò meglio il peso morto che aveva sulle spalle
    « E poi il quattrocchi se la sa cavare meglio di quel che sembra. »

    Avanzò per prima nei pressi della torta umana, e dopo aver provato a circumnavigarla si sarebbe impegnata a rilevare possibili scappatoie da quel buco fetido, mantenendosi allerta.

    REISPECCHIETTO1_zpsa13a6054
    S t a t u s
    Games_REekg
    ► Energie residue
       ʟ◘◘◘◘ ◘◘◘◘ ◘◘◘◘ ◘◘◘◘ ◘◘◘◘ [45%]

    ► Condizioni fisiche — Illesa.
    ► Stato mentale — Disgustata.

    T r a t t i

    Swift BoltAgilità +50%; riflessi +50%
    Only one way to liveResistenza a manipolazioni emotive; resistenza al dolore fisico

    E q u i p a g g i a m e n t o

    ▌Megatherion Spada corta + pistola calibro 9mm da quindici proiettili (13/15).
    ▌Resolution Fucile a pompa (7/7).
    ▌GodHand Dispositivo di potenziamento e alterazione spazio/tempo portatile.
    ▌Oracle Dispositivo ottico multifunzione.
    ▌DrinkMe Pozione di rimpicciolimento.
    ▌DataPad Computer portatile da polso.
    ▌Pillole Antianalgesici e sonniferi moderati.


    A t t i v e
    //


    N o t e
    Niente di speciale, Rei decide di proseguire.





     
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    Ero pronto ad affrontare qualunque creatura, quando oltrepassai la soglia di quella porta. Demoni, bestie o chissà quale altra mostruosità che si sarebbe parata dinnanzi ai nostri occhi non avrebbe fatto alcuna differenza.
    La spada era salda nella mano, lo scudo alto e pronto ad intercettare qualunque offensiva.
    Non mi resi nemmeno conto di essere già crollato al suolo, inginocchiato, con una mano a coprire il volto. Colpito da cannonata in pieno petto, incapace di respirare. Il conato di vomito ostruiva le vie respiratorie, privandomi di ogni forza in mio possesso.

    Non poteva essere reale.
    Non poteva esistere una mostruosità del genere.
    Era un sogno, doveva necessariamente trattarsi di un incubo.
    Una stregoneria, una illusione.

    Tutte le persone racchiuse in quelle gabbie, inclusi noi...

    « AAAAAHH!
    AIUTO: MI AGGREDISCONO! »


    L'urlo di Owl fu il solo schiaffo in grado di destarmi da quel disgusto. La presa sulla lama, raccolta dal suolo a cui era stata inconsciamente affidata qualche istante prima, si fece nuovamente salda e decisa, preda di un improvviso riflesso di autodifesa.
    La paura era reale, mai viva come in quell'istante.
    Mossi un passo in direzione della porta, pronto a lanciarmi con uno scatto nell'altra stanza, quando

    « Ignoratelo. »

    il richiamo della guerriera arrestò per qualche breve istante le mie gambe.

    « Dobbiamo trovare un'uscita, subito. O siamo fottuti.
    E poi il quattrocchi se la sa cavare meglio di quel che sembra.
    »


    Aveva ragione, avremmo dovuto trovare una via d'uscita.
    Ma non in quelle condizioni.
    Non con due dei nostri compagni aggrediti nell'altra stanza, insieme a tutte le altre persone ancora rinchiuse in gabbia.

    « Non possiamo permetterci di correre un rischio del genere. »

    La risposta sarebbe stata secca e rapida, ma rispecchiava appieno la realtà di cui eravamo prigionieri: non era Owl quello che avremmo rischiato di sottovalutare, assecondando la proposta di Rei.

    Le gambe ripresero la loro corsa, pronte ad affacciarsi nella stanza proprio quando l'artiglio della Volpe sembrava oramai prossimo a colpire il vecchio.

    « Mi sa che anche il Vecchietto che era qui prima aveva qualcosa di simile: nella bocca. »

    La spada scambiò il suo posto nell'armatura con l'arco, ora nuovamente saldo e teso fra le mie dita.
    La freccia era pronta ad accogliere il suggerimento del Gufo, qualora il colpo della Kitsune non sarebbe stato sufficiente.

    Stato fisico: danni da contusione sul lato sinistro del corpo, dolorante
    Mana: 45%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)
    • Udito del Guerriero: auspex uditivo
    • Armi incantate: casting incantesimi dalle armi.

    Equipaggiamento:
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo
     
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    { Dispensa delle Cucine }
    Mugen

    « Non credere di farla franca, brutto... piccolo... schifoso! »

    Con una manovra da rally, il Vecchio in carrozzina frena per evitare l'impatto con la gabbia sopra a cui il Violinista è saltato, inclinandosi su un lato, restando in equilibrio su una ruota sola, e ruotando su sé stesso un paio di volte per scaricare lo slancio che si era impresso nella carica: sarebbe una scena incredibilmente trash spassosa da vedere, se non fosse che si tratta di un nemico che sta attentando alla vita di un alleato.

    « Ma... ma... mio buon Signore: non potremmo parlarne? »
    « Che c'è?! Hai paura di un povero Vecchio?! »
    « Tanta... »

    Nella mesta afflizione con cui quella risposta gli viene fuori c'è una sincerità disarmante, perché -per quel che ha avuto modo di vedere nel corso della sua vita-, il Gufo sa benissimo che quanti arrivano all'età decrepita in ambienti, circostanze e tempi in cui è facile morire giovani, non vanno sottovalutati: sono i più tenaci relitti che sfidano le maree del tempo, predatori astuti e pericolosi, gli eletti della selezione naturale…
    Insomma: persone spaventose. #OldPeopleAreScary

    jpg« Ti strappo le budella e ti ci impicco! »
    « Posso cambiare la mia risposta in “tantissima”? »
    « VIENI GIÚ! »

    Metri più in là, Mugen si prepara ad intervenire: per mantenere celata sua presenza, ricorre alla sua capacità di levitare così da non produrre rumore di passi... ma per quanto ingegnosa e furba sia la sua scelta, si rivela una premura innecessaria, dal momento che -sotto gli occhi dell'avventuriero- il Cuoco afferra una manciata di qualcosa da uno dei sacchetti che pendono dalla sua sedia e li lancia contro il Bianco Musicista; hanno l'aria di innocue, graziose caramelle dai colori sgargianti, ma... dopo pochi istanti, mentre si librano in aria, esplodono con un fragore che si accresce degli echi che riverberano per la vasta sala in cui vi trovate, distorcendo e fagocitando ogni altro suono.

    L'onda d'urto generata dalla detonazione raggiunge anche la Volpe, dal momento che questi è scattata in avanti verso il suo obiettivo, ma -naturalmente- è una forza troppo blanda per provocargli alcun fastidio o rallentarlo, e così il suo braccio si prepara a vibrare il colpo: il bersaglio è la bocca del Circense...


    { Laboratorio di Pasticceria }
    Rei | Firion

    Raccapricciati dalla visione infernale che gli si para davanti, gli Endlossiani sperimentano un nuovo livello di disgusto e orrore: con lo stomaco in subbuglio, il Cavaliere di Laputa crolla in ginocchio, disgustato e sopraffatto mentre, incapace di razionalizzare quella dimostrazione di follia e crudeltà -che pare solo e unicamente fine a sé stessa-, il Cavaliere dell'Est si tormenta -in vano- nel tentativo di trovare un senso per quell'orribile spettacolo.

    Quando la voce del Gufo li raggiunge nel Laboratorio di Pasticceria, portando loro altre brutte notizie a cui far fronte, non è certo il momento più adatto per i due, eppure il suo richiamo è quel che serve per scuoterli dall'immobilità e spingerli a reagire; tuttavia, le reazioni dei due guerrieri si rivelano presto divergenti.

    « Ignoratelo. Dobbiamo trovare un'uscita, subito. O siamo fottuti.
    E poi il quattrocchi se la sa cavare meglio di quel che sembra. »


    L'albino fa già dietro-front con la stretta rinsaldata sull'elsa dell'arma, ma la donna dai capelli rosa lo ferma, mentre già si muove per aggirare il grottesco ostacolo architettonico, aggiustando il peso del Numerologo, ancora svenuto sulla sua schiena: la priorità assoluta per lei è trovare una via di fuga da quel posto schifoso, e... seppur questo pensiero trova piena comprensione da parte dell'altro, accettare di lasciare dei compagni in difficoltà è una cosa ben diversa.

    « Non possiamo permetterci di correre un rischio del genere. »

    Presa la decisione, Firion si volta e torna sui suoi passi, raggiungendo la soglia della dispensa proprio mentre Mugen sta per vibrare il colpo; Rei e il suo passeggero scompaiono dietro la curvatura del raccapricciante e monumentale dolce...


    { Dispensa delle Cucine }
    Mugen | Firion

    Nella concitazione del momento, sotto gli occhi del Cavaliere della Rosa, il tempo sembra fluire più lento: sfruttando le sue abilità, il Maestro d'Arme sostituisce l'arco alla spada per tenersi pronto a colpire a distanza, e intanto l'affondo di artiglio della Volpe Rossa si compie, impattando con viva violenza il retro del cranio del Circense... cogliendolo completamente di sprovvista.

    La testa canuta del nemico esplode letteralmente in un grottesco tripudio di schizzi di nera poltiglia, frammenti carnosi di ossa, grumi di materia grigia, e denti... neanche si trattasse di riso e confetti al termine di un matrimonio; il suo fragile corpo di anziano viene invece scaraventato lontano dalla seggiola a rotelle... e sembrerebbe un felice epilogo, ma ovviamente, non è ancora finita.

    « Ci sono! Sono vivo! Era solo rabarbaro! »

    Tossicchiando e sputacchiando, la figuretta di Owl spunta da dietro il carro su cui si era arrampicato in precedenza: l'esplosione l'ha spinto dall'altro lato, facendolo ruzzolare a terra, e -per fortuna- la sola vittima delle bombe-caramella del Circense sembra essere stato l'abito del Musico, ora sgualcito, affumicato e ricoperto di aloni di polvere; mezzo stordito dal rumore dello scoppio, il Matto osserva la scena da sopra il filtro degli occhiali scuri, e nota subito qualcosa.

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    « ...quel luccichio dorato! »
    strilla, indicando la parabola con cui le cervella di Mike precipitano al suolo
    « Il nucleo è ancora intero! »

    « Così riesci a vederlo, eh...? Capisco... »

    La voce gracchiante del Vecchio catalizza facilmente l'attenzione di tutti sul suo corpo decapitato... o che, per lo meno, dovrebbe esserlo; invece, all'interno dello squarcio aperto da Mugen, fibre di mucillagine nerastra si ricongiungono, intrecciano, contraggono per ultimare il processo di rigenerazione della testa del Circense.

    « Voi dovete essere i parenti della sposa.
    Il Padrone vi aspettava... »


    Una risata roca, graffiante e malevola si leva dalla testa ancora scoperchiata, e anche se non capite il senso di quello che sta farneticando, di una cosa potete essere tutti unanimemente concordi: il modo in cui suonano quelle parole non vi piace affatto.


    { Laboratorio di Pasticceria }
    Rei

    Prima che tu te ne reda conto, sei stata lasciata da sola... sempre se eccettuiamo la presenza ingombrante e silenziosa del Numerologo svenuto che porti in spalla; Firion ha preferito non sottovalutare il livello di pericolosità del nemico, e visto che di lì a poco odi distintamente il boato di un'esplosione provenire dalla Dispensa, bisogna ammettere che -probabilmente- nemmeno il suo pensiero era sbagliato.

    Sempre facendo attenzione a non farti sorprendere da qualche agguato, hai proseguito per la tua strada, girando intorno al capolavoro di gastronomia antropofaga per studiare l'ambiente, ma non hai visto né sentito nessuno; dopo pochi minuti hai percorso circa metà della circonferenza, e nella parete opposta a quella da cui sei arrivata scorgi finalmente quella che pare proprio una porta a doppie ante. La cosa che più ti colpisce, e che sono dotate di comode maniglie anti-panico.
    Non ci sono targhe con delle indicazioni, ma... sta a vedere che hai davvero trovato l'uscita!

    Towards the Gate

    La prossima scadenza è fissata per il 28 febbraio, compreso. :pazz: Se dovesse servire di più, avvisatemi in qualche modo! :sisi:
    Avviso inoltre che -con questo- siamo al penultimo giro, quindi...
    Vi è richiesto solo un ultimo piccolo sforzo! :flwr:

     
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36 replies since 19/7/2015, 19:42   1171 views
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