[Quest] ~ Dead Man Tell no Tales

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Dead Man Tell no Tales



    ~ { tempo addietro

    Sostava in silenzio. Il respiro si era acquietato lentamente, in corrispondenza alla calma che aveva tolto alla collera lo scettro delle sue emozioni; si sistemò elegantemente la cravatta, prima di passare ad assicurarsi che tutto fosse apposto. Evitò con dovizia il sangue in terra, girandoci attorno. Lanciò di tanto in tanto qualche occhiataccia ai corpi distesi a terra, nella speranza che non si rialzassero per tormentarlo.

    Si assicurò che non mancasse niente. Non fu facile, era tutto rovesciato in terra: sedie, mobili, utensili, effetti personali; mancavano dal portafogli del capofamiglia tutto il danaro che avesse con sé, così come quasi ogni oggetto di un qualche valore. Dovevano aver svaligiato quella casa, dopo averla lasciata a soqquadro.

    Ladri maledetti.

    Bofonchiò iracondo. Avrebbe faticato a rimettere l'appartamento in sesto, a renderlo vendibile ai clienti. Nella speranza che il fetore del sangue e i giornali del giorno dopo non fiaccassero il mercato, contribuendo con le loro storie e le falsità a fiaccare le sue già scarse vendite immobiliari.

    Sbuffò ancora.

    Che giornata di merda.

    ~ { Oggi

    Robert Elsemann era poco più di un metro e sessanta, e quando si muoveva aveva la rapidità tipica di un animale morto. Aveva i capelli di un grigio irreale, quasi metallizzato, contornati da striature nere in numero pari che francamente non lo so nemmeno io come sia riuscito a crearsele. Indossava un completo scuro e sobrio, ma non severo: con i suoi figli era davvero una brava persona e quasi un amico (l'abito intendo). Sono un uomo al quale potete esporre tranquillamente i vostri problemi nonostante non me ne freghi una beneamata ceppa, diceva il suo aspetto alla clientela. A chi invece lavorava per lui diceva: non ti pago per mandare i tuo figli a scuola nella speranza di un futuro migliore, ti sottopago per fare quello che ti dico e non azzardarti a rispondermi così. In realtà questa cosa l'aveva appena urlata.

    Si sistemò la cravatta vermiglia con un gesto irruento ma preciso del polso. Tossì. Poi tossì ancora, stavolta sorpreso del fatto che stesse tossendo ancora, specie perché il primo colpo doveva servire solo a sistemare le ugole e ora, invece, stava quasi accasciandosi a terra in preda agli spasmi. Gli ci volle un po' per ritornare alla calma, sedersi bello impettito davanti alla scrivania e fingere che non fosse successo assolutamente niente.

    Prego, sedetevi.

    Robert era un uomo sfortunato. Non perché sua moglie gli aveva tolto quasi tutto, mutande comprese. Non perché suo figlio si drogava come un dannato. Non perché faceva il venditore di immobili in una zona malfamata... no a pensarci, forse era sfigato per questi motivi. Ma non era stupido. Cioè lo era, ma non così stupido. Aveva grossi grattacapi per la testa, dovuti non solo alla marca di shampoo di seconda mano, ma anche al fatto che una coppia sposata si era uccisa in uno degli appartamenti del quartiere da lui gestito. Accertatosi del casino successo e fatta risistemare la casa, si era subito prodigato di tappezzare la città del Pentauron di alcuni volantini, pagando poco e nulla un gruppo di ragazzetti brufolosi per distribuire in città questa roba stampata su carta, con una Maelstrom Bx305F -na stampante peggiore non esiste, giuro. La summa di ciò che c'era scritto sul volantino era: cercasi personale specializzato in esorcismo, pratiche militari e indagini sia comuni che occulte.

    Quindi aveva atteso quanti di voi avessero accettato l'annuncio, e vi aveva infine accolti nel suo ufficio. In verità, era talmente indaffarato (a soffocare) che non aveva guardato bene in faccia nessuno di voi poveri sfig... ehm, di voi e basta. Vi disse sedervi e si prese qualche attimo affinché vi accomodaste, vi guardaste in giro e magari arrivaste a considerare l'ipotesi di alzarvi e andare a prendervi una brioche giù all'angolo tra la 3° e la 7° strada.

    Io mi chiamo Robert Elsemann, molto piacere.
    A chi sto per affidare questa spinosa questione?


    E incrociò le dita. Si fece un male cane. Gli ci vollero venti minuti per districarle.

    Post Scrittum

    Muy bien, eccoci qui :3 Piccole Info di partenza:

    - Sta a voi decidere perché siete nel Pentauron;
    - Ognuno di voi è pervenuto il volantino, in cui vi è scritto: il nome del richiedente, dov'è il suo ufficio, il suo numero di cellulare e cosa cerca;
    - I motivi per cui accettate li sapete solo voi, potete anche sorvolare se lo fate solo per i soldi;
    - Metterò in spoiler la descrizione dell'ufficio, ergo usatela a vostro piacimento;
    - Questo primo giro è di presentazione, non pongo limiti di tempo eccessivi però non famo che ci risentiamo tra un mese, ok? XD
    - E nulla, buon gioco :3 PS: un grazie a Katanisk per la home.

    L'ufficio si trova al settimo piano di un palazzo nella zona centrale del Pentauron. Non ha l'ascensore, ergo ve la fate a piedi. Si tratta di un appartamento combinato a ufficio, quindi le dimensioni sono quelle di un monolocale comune; appena entrati, vi è un lungo corridoio con un totale di cinque stanze, due bagni e un ripostiglio. L'ufficio di Robert è il più grande (l'ex salone) e ha quella tipica porta americana degli avvocati con il nome sopra. Quando arrivate, sta cazziando un suo lavoratore e a momenti si strozza con la sua saliva.


     
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    Pentauron: Piazza Comune



    A volte non capisco se la gente mi guarda perché appaio loro superiore - O meglio strano.. - o perché intuiscono la mia provenienza - Chiunque sarebbe più convinto per la prima! - a dire il vero nemmeno m'importa, non mi sono mai interessato del giudizio degli altri. Se dovessi scrivere un'autobiografia, quello che vivrò qui potrebbe benissimo occupare un capitolo! Ebbene..ho deciso di fare una breve vacanza per il Pentauron, il presidio orientale comincia a perdere interesse - Eh? - e rompere la monotonia mi sembra la cosa più salutare per un uomo come me! Passeggio per una piazza non molto grande, tutt'attorno ci sono solo negozi e botteghe, nessuna abitazione..d'altronde è raro trovare delle abitazioni nel mezzo di un luogo turistico, io non ci vivrei mai! Sarebbe troppo caotico per me, preferisco starmene appartato nel mio fantastico laboratorio ad osservare il cielo o spiare le rare persone correre senza apparenti motivi di notte. Questo per me è un rischio enorme! Non ho un lavoro e non ho tutta questa fretta nel cercarne uno. Un ragazzino mi corre incontro e si ferma davanti a me. Ho le braccia incrociate e noto, senza stupore, che nemmeno mi guarda negli occhi. Allunga un braccio e mi consegna un volantino, non dice una parola e fila via a fare lo stesso con altre persone. Rigiro tra le mani il volantino finché non decido di degnarmi a leggere cosa vi è stampato sopra. Inarco un sopracciglio, dapprima non mi rendo effettivamente conto del contenuto, ma appena mi soffermo alla parola "indagini" l'investigatore che è in me prende il sopravvento - I-investigatore?! - a dire il vero..è semplicemente la mia curiosità verso il mistero e l'occulto che mi porta ad accettare, con un sorriso, la proposta - Balle! Ci sono anche i soldi in mezzo! - e sperare di rendere più divertente e duratura questa mia piccola vacanza!

    Pentauron: Abitazione Elsemann



    Mi sono salvato il numero di cellulare sul mio telefonino. Il suo nome è Robert Elsemann e, sinceramente, non mi dice nulla. Non ho mai sentito questo nome prima, ma il problema che m'interessa non è certo questo! Non ho corso molti problemi nel trovare il luogo d'incontro, non quanto percorrere gradino dopo gradino ben sette piani di palazzo e mi stupisco dell'assenza di un ascensore. Anzi..trovo ciò ridicolo e sbuffo scocciato notando l'eco che ho prodotto. L'abitazione è un monolocale, dal corridoio riesco a vedere ben cinque porte, anche se sinceramente non so cosa contengano e la loro funzione. Su una di esse vi è una targhetta che riporta il nome del proprietario del pseudo ufficio e, senza indugi, entro in quella che dovrebbe essere la stanza più grande, nonché l'ufficio di Robert Elsemann. Mi trovo a disagio con ciò che indosso: un vestito elegante, quasi fossi un uomo d'affari, giacca con tasche e cravatta e pantaloni lunghi. Non sono da solo, oltre a me ci sono altri due individui e, stavolta, il personaggio che intendo mostrare è quello di un uomo serio e riservato. Dunque, non profilerò alcuna parola con gli altri possibili colleghi. In parte mi sento diabolico - Queste sono tutte cavolate.. - e ogni tanto vorrei strappare una risata diabolica o folle solo per far uscire l'adrenalina. Mi siedo come richiesto, quello si presenta e passa a noi la palla.
    "Detective Privato Church, piacere mio" - mi presento con una innaturale aria, non mi appartiene, ma ciò mi diverte nel contempo - Detective Privato?! - naturalmente è una bugia ma preferirei avere il posto assicurato e mantenere alta la fiducia. Non avevo mai pensato a seguire questo tipo di carriera, dopotutto..io posso scegliere qualsiasi strada.

    Stato Mentale: Normale - Sono molto curioso su questa "spinosa questione"
    Stato Fisico: Normale
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    Dark Side of Super Sayan

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    Narrato-Parlato-Pensato


    Edmund non era tornato dopo avermi lasciato in casa sua la notte in cui mi aveva accolto, era scomparso nel nulla, cosa che mi aveva fatto molto preoccupare, apparte lui ed il Signor Agrodon non conoscevo nessuno su Endlos, e Edmund in particolare per me era una figura di riferimento molto importante, mi aveva fatto un'offerta che avrebbe cambiato la mia vita, e se non fossi riuscito ad aiutarlo in quel suo intento non me lo sarei mai potuto perdonare.
    Un giorno, dopo la scomparsa di Edmund, trovai affisso ad una locanda di Laputa, il Cappio di Bronzo, un volantino riguardante una richiesta sull'occulto, cosa di cui mi intendevo grazie al mio legame con gli spiriti, e quando chiesi al locandiere di cosa si trattava, questi mi seppe solo dire che uno dei suoi clienti aveva affisso li il volantino perchè troppo fifone per accettare l'incarico, mi indicò inoltre quale cliente fosse, e gli andai a parlare, per sapere di più riguardo a quella faccenda. Mi rivelò che era stata fatta da un tizio a BloodRunner, uno dei quartieri del Pentauron, Presidio Centrale di Endlos, ed inoltre si offrì di portarmi al luogo dell'incarico a patto che in caso di ricompense, almeno il 20% sarebbe stato suo; non mi feci problemi ad accettare, e lo seguì fuori dal locale; non appena fuori, l'uomo generò dinnanzi a se un portale che dava su di un palazzo molto alto e malridotto, al settimo piano del quale vi era colui che avrebbe dovuto commissionare il lavoro; ringraziai l cliente del Cappio ed attraversai il portale.
    Dovevo riuscire a sapere di più riguardo a quell'incarico, se si parlava di occulto, gli spiriti centravano almeno per il 50/65%, ed aumentare il mio potere aggiungendo qualche spirito alle mie fila mi sarebbe potuto servire, anche per ritrovare Edmund.
    Salì le scale fino al settimo piano, arrivandovi praticamente distrutto, ero un ragazzo molto ma davvero molto fragile e non abituato a fare simili sforzi, e salire sette centinaia di scalini non era affatto uno sport adatto a me; mi trascinai debilitato verso l'ingresso dell'ufficio del committente, e dopo aver ripreso fiato per qualche secondo, riprendendo le forze dopo quella faticata per salire, varcai la soglia, trovandomi dinnanzi un corridoio che conduceva ad un'altra porta in stile americano, mi diressi verso di essa ed entrai, dopo aver aperto lentamente la porta per permettermi di entrare nella stanza.
    Dentro vi erano già due persone, che non appena entrai si presentarono, il primo come Robert Elsemann, che dal tono della voce doveva probabilmente essere il committente, mentre il secondo, che si presentò come Detective Privato Church, doveva essere un'altra persona interessata al lavoro; feci qualche passo avanti, ed arrivato alla destra di Church, con un inchino di 90 gradi esatti dissi: S-salve signor E-elsemann, i-io sono M-mitsuki Seishin, e-esperto di spiriti e s-sovrannaturale, s-sarei qui per il lavoro, s-sempre se c-ci sono ancora posti d-disponibili, detto ciò mi rialzai, sistemandomi gli occhiali, che scintillarono leggermente rifrangendo la luce sulle lenti, ed attesi una risposta da Robert, mentre nel frattempo, sfruttando la mia abilità di visione delle anime, cercai di scrutare in quella del committente, cercandovi all'interno più informazioni possibili riguardo all'incarico che ci avrebbe affidato.

    Stato Fisico:Ottimo
    Stato Psicologico://
    Energia:90%

    Tecniche Passive:

    Ghost Vision :[Passiva di visione di anime e spiriti (Auspex Spirituale)]
    [Tecnica a consumo medio tramite la quale, a discrezione del Player o del QM, Mitsuki può conoscere l'identità, i poteri e la storia di chi subisce la tecnica, fino ad un massimo di 6 bersagli]

    Ghost Power :[Bonus +50% a Resistenza]

    Tecniche Utilizzate:

    Ghost Vision :[Tecnica a consumo medio tramite la quale, a discrezione del Player o del QM, Mitsuki può conoscere l'identità, i poteri e la storia di chi subisce la tecnica, fino ad un massimo di 6 bersagli]


    Code © *Kikyo-chan*
     
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    User deleted



    Narrato l °Pensato ° l Parlato l Diciture fuori campo

    Mi sono sempre chiesto se questi poteri che io ho mi sarebbero mai potuti tornare utili un giorno.
    Più che altro, se mai sarei stato in grado di accettarli e non vederli solo come una sorta di punizione o condanna.
    Essere visto un giorno, grazie anche a loro, forse, come ingranaggio utile alla società e non solo come reietto.


    Forse chissà... un giorno!
    ----------------



    Andiamo, molti di voi penseranno che comunicare e interagire con il piano degli spiriti sia una cosa fica, non mentite.
    Chi osserva dall’altro lato della barricata, difficilmente può comprendere come si possa realmente vivere o cosa si provi con capacità come le mie.
    Chi privo del cosiddetto tocco degli spiriti non potrà mai realmente capire ciò che trascende la morte, e in fin dei conti anche questa ignoranza serve a mantenere l’equilibrio tra i due piani.
    Quello che non si conosce si teme, o meglio, incute diffidenza e paura solo nel momento in cui ciò che credevamo essere frutto della nostra fantasia diventa sconcertante realtà.
    Che oltre quello che noi possiamo normalmente percepire, c’è ben altro di cui siamo ignari.
    Noi non vogliamo realmente accettare.
    Un po’ come le formiche che a testa bassa lavorano come muli, senza curarsi di essere scrutate da noi stessi.
    Noi vogliamo solo perderci nelle nostre più banali fantasie per staccarci da quella routine che ci opprime e che ci ammazza.
    Noi odiamo la routine, ma nel momento in cui ci troviamo dinnanzi a qualcosa di inspiegabile, ci attacchiamo morbosamente – come affetti da una crisi nostalgica - a quella normalità che tanto ci nausea e ci ammorba allo stesso tempo.
    Ed è comprensibile che per chi fa affidamento solo sui comuni sensi, tutto ciò risulti eccitante, perché come detto, quello che non si può comprendere deve essere catalogato per forza come inesistente o prodotto di fantasia.
    Comunque sia, ficata o meno, prima di raggiungere questo luogo tanto strambo da sembrare io stesso il meno bizzarro di tutti, pensavo che questi poteri fossero un fardello, un peso, utile a crearmi solo grattacapi e disagi: essere chiamato mostro o diverso non è una bella sensazione, posso garantirvelo.
    Forse era stato necessario provare quell’angoscia.
    Quel timore.
    Quel sentirmi spaesato e desiderare di poter far ritorno in quel mondo che avevo odiato sin da piccolo e dove non mi ero mai totalmente adattato.

    jjty83

    Vuoi o non vuoi era comunque stata casa mia.
    Un luogo in cui ero nato e cresciuto.
    Paradossalmente mi mancava proprio per quel senso di normalità che non trovavo in questo piano.
    Non essere più definito anormale mi faceva sentire a disaggio.
    Mi procurava quasi un senso di malessere.
    Ironia della sorte.
    Fottuta ironia.

    Vuoto e inconsistenza
    ----------------




    Tutto insomma non aveva più senso, e al pari di una rondine che aveva perso il suo stormo, cominciai a vagare in questa nuova e assurda realtà senza una meta e senza un obiettivo.
    Stavo cominciando a capire che un obiettivo era importante nella vita, e forse, nel mondo da cui provenivo, l’obiettivo che mi ero prefissato in tutti quegli anni di angosciante crescita era stato quello di non essere visto come un tipo strano.
    Essere accettato in una comunità di individui anonimi.
    Ma ora che la realtà che vivevo ogni giorno era un luogo dove l’incredibile era cosa di ordinaria amministrazione, come reagire?
    Che scopo avere?
    Quali motivazioni trovare affinché lo sconforto e il disaggio non mi abbattessero?
    Tutto risultava alla mia mente ancora di difficile comprensione, e il pensarci con insistenza mi provocava solo un gran mal di testa, fin quando, giunto nell’ennesimo luogo da visitare, qualcosa di inaspettato avvenne.
    Un segnale o opportunità, chiamate questo evento come volete, ma qualcosa forse mi stava indicando anche in questo mondo la via da seguire.
    Un sentiero da perseguire dove non mi dovevo nascondere, ma anzi, darmi la possibilità di utilizzare quelle capacità per uno scopo preciso, rendendomi utile.
    In un’anonima strada di una zona periferica di questa città chiamata Pentauron – almeno cosi veniva chiamata dai locali -, ero dedito nel procedere al pari di uno spettro che errante girovagava tra i quartieri della mia ultima meta raggiunta, senza che nulla distogliesse il mio sguardo vacuo perso nell’osservare un orizzonte anonimo e privo di interesse.
    Ogni cosa risultava ormai priva d’interesse in un mondo che stavo volutamente rigettando per incapacità di adattamento, fin quando una mano non mi porse un volantino che afferrai con una certa indifferenza.
    Il primo impulso mi avrebbe suggerito di accartocciare quel foglio e sbarazzarmene cosi come mi era stato consegnato, ma qualcosa mi spinse nel buttarci un occhio e darci una fugace lettura.

    Mh...!?!?


    Quando il mio occhio cadde su due specifiche parole, “esorcismo e occulto”, beh!... forse non tutto era perduto.
    Anche qui, in un modo o nell’altro, potevo dire la mia e trovare il mio personale angolo di mondo.
    Quelle due semplici parole erano riuscite a ridare colore a una giornata abbastanza grigia.
    Sapere che anche in questo strano luogo vi era chi avesse bisogno di uno specialista per risolvere questo tipo di casi - decisamente ridicoli al più delle menti comuni - poteva essere una buona cosa.
    Non sto a mentirvi, quello che lessi poteva essere un'opportunità.
    Avere uno scopo anche in questo mondo e non percepire più quel senso di vuoto e inesistenza.
    Più che altro sentirmi etereo.
    Cosi, senza perdere ulteriore tempo in decisioni già prese dal mio istinto e dalla mia disperata ricerca di uno scopo, mi diressi nel luogo dove avrei incontrato il mio committente.
    Poco mi importava se il posto da raggiungere si trovava in una zona decisamente malfamata, dove molti al mio posto avrebbero avuto qualche indecisione prima di addentrarsi in quei sobborghi: più di una volta mi venne sconsigliato di proseguire mentre chiedevo informazioni su come raggiungere l’indirizzo segnato sul volantino.

    Quindi è questo il presunto luogo dell’incontro…
    Non il massimo
    Decisamente
    Ma a questo punto della sostanza poco mi importa.

    Affermai soffermandomi per qualche istante sul rudere fatiscente nel quale sarei dovuto accedere: nelle condizioni in cui era poteva crollare da un momento all’altro.
    Ma come detto e ripetuto, al momento la mia motivazione mi spingeva solo verso una strada, e quella strada era incontrare questo Elsemann.
    Il resto non contava.
    Il resto onestamente aveva poco senso.
    Se veramente poteva offrirmi quel tipo di lavoro letto sul volantino, allora avevo più di una valida ragione per parlarci.
    Nulla mi avrebbe frenato dal poter essere assoldato per quel caso investigativo.
    Neanche un quartiere malfamato e un palazzo fatiscente sul punto di sgretolarsi da un momento all'altro.
    Senza ulteriori tentennamenti, dopo aver sospirato brevemente – più che altro dovuto al ripercorrere gli ultimi avvenimenti capitatimi – entrai cominciando l’interminabile scalata di infiniti gradini che mi dovevano condurre fino al settimo piano, con non poca fatica: le mie condizioni deficitarie di salute non mi erano certo d’aiuto.
    Comunque sia, una volta arrivato in cima al palazzo - con non poche difficoltà - e di conseguenza, dopo l'aver raggiunto l'agognato ultimo piano, mi dovetti riprendere per qualche istante e dare tregua ai miei sofferenti polmoni.

    Cof.. cof

    Tossì un paio di volte prima di rimettermi in marcia e oltrepassare la porta varcando la soglia dell'appartamento in cui questo fantomatico committente portava avanti i suoi loschi affari: non mi aspettavo di certo né un buon samaritano, né tanto meno una brava persona, ma solo uno di quei tanti tizi che trovavano i più svariati e ingegnosi modi per campare alla giornata.
    Senza soffermarmi più di tanto sull'arrendamento del locale, procedetti spedito per il corridoio fino a ritrovarmi dinnanzi una porta con tanto di targa celebrativa del suo nome - quello di Elsemann - nel rammentare che al suo interno risiedeva questo "pezzo grosso".
    Abbassai la maniglia ed entrai ritrovandomi dinnanzi a più persone: molto probabilmente una parte di loro aveva risposto come il sottoscritto all'annuncio riportato sul volantino.
    Della forma e i modi - discutibili o meno - poco mi importava.
    Sicuramente non si poteva dire che fosse la presenza più gradevole mai osservata dai miei occhi, ma infondo chi ero io per giudicare?
    Oltretutto il suo ripetuto tossire compulsivo mi faceva intuire che avesse qualche malanno che già di suo lo stava consumando.
    Alla fine comunque erano problemi suoi, non miei.
    Non ero li per farmi degli amici o per imbastire dialoghi di piacevole conversazione, ma per offrire i miei servigi sapendo di essere il meglio che vi poteva essere in circolazione (almeno per quello che riguardava l'investigazione e analisi del paranormale).
    Gli altri due individui non sapevo chi fossero, e ne tanto meno mi importava sapere di loro in quel momento, a meno che non ci fossimo ritrovati a cooperare.
    In quel caso socializzare sarebbe stata una buona idea.
    Per ora eravamo solo estranei accorpati nello stesso luogo e spinti dall'identico scopo di essere scelti per il lavoro.

    Io mi chiamo Robert Elsemann, molto piacere.
    A chi sto per affidare questa spinosa questione?

    Avrebbe asserito quest'ultimo solo dopo che tutti ci fossimo accomodati sulle sedie predisposte per il colloquio - vuoi o non vuoi vi era comunque un iter da seguire -, chiedendoci indirettamente di presentarci.

    Mateus Paramekia! Investigatore dell'occulto e del paranormale, a suo servizio


    Decisi di non perdermi in troppi fronzoli.
    Non sarebbe stato di certo mediante una pomposa presentazione che il caso si sarebbe risolto, ma solo tramite l'esperienza che si poteva offrire - e nel mio caso era molta - come profondo e scrupoloso conoscitore dell'occulto.
    Al momento l'unica cosa che potevo fare era affinare i miei sensi a finché mi potessi rendere conto se all'interno della stanza fossimo soli o se qualcun'altro avesse deciso di farci compagnia.
    Magari qualcuno che si era attaccato al mio futuro datore di lavoro senza che lui se ne potesse rendere conto, o che si fosse incatenato per qualche motivo al luogo in cui ci trovavamo.
    Gli spiriti potevano suggerire molto, bisognava solo saper ascoltare cosa avessero da dire.
    Sempre che avessero "ovviamente" qualcosa da dire.
    Nulla era scontato in questo mestiere.

    Stato Mentale: Normale
    Stato Fisico: Normale
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    Abilità Passive
    Chiaroveggenza only GDR
    Questo termine significa letteralmente visione chiara ed è l'abilità di percepire intuitivamente e di interpretare le immagini, le impressioni e i sentimenti che riguardano il passato, il presente e il futuro.
    Vi sono alcune persone che hanno il dono naturale della chiaroveggenza, e può pure essere sviluppato.
    Per diventare chiaroveggente, l'avidità spesso costituisce un deterrente che disturba le vibrazioni dell'atmosfera.
    Il migliore sviluppo, sia di facoltà psichiche o spirituali interiori, viene acquisito quando vi è una completa passività, pace e quiete.
    La chiaroveggenza comprende la percezione degli eventi in fasi passate, presente e/o future in finestre molto veloci di esperienza.
    Questo perché gli eventi sono visti fuori dal continuum spazio/temporale.
    La chiaroveggenza differisce dalla telepatia in quanto le impressioni chiaroveggenti vengono percepite ad un livello al si sopra del normale o psichico, fuori dal nostro regno, senza l'assistenza di un'altra mente.
    La telepatia richiede una comunicazione con gli esseri viventi fisicamente.
    Comunque questo è un dono difficile da portare.. non è sempre semplice sapere (o presumere di sapere) quello che succederà a noi e a chi amiamo in futuro..
    [Passiva di premonizioni]

    Lingue senza Vita
    Il bisbiglio dei senza pace è molto chiaro all'esper; concentrandosi per un momento regola i suoi sensi sul Mondo Sotterraneo, rendendolo capace sia di vedere che di sentire tutto ciò che vi traspare attorno a lui.
    Inoltre si può comprendere il linguaggio dei morti, così a meno che uno spettro esca dagli schemi e utilizzi un linguaggio a lui sconosciuto, può comprendere le parole di ogni anima defunta.
    [Passiva per comunicare con gli spiriti]

    Tocco degli Spiriti
    Si è capaci di percepire le energie residue che circondano gli oggetti; questo permette di determinare informazioni di vario genere attraverso flash di immagini, suoni e voci (è compito del giocatore interpretare i dati ottenuti).
    Per raccogliere informazioni in questo modo si deve entrare in una trance leggera, ed avere una percezione minima del mondo circostante.
    Chi sfrutta questa abilità non rimane estraneo alle emozioni trasmesse dall’oggetto, al contrario esse rimarranno impresse come se fosse stato lui stesso a viverle.
    [Passiva per visualizzare informazioni tramite il tocco di oggetti]


    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 1/10/2015, 20:54
     
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    You say I'm changing?
    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


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    Non aspettatevi lunghi e profondi post di presentazione: non c'è molto da dire. Stavo andando da Est a Nord, ho fatto una deviazione nel Presidio Centrale per vedere la capitale, ho trovato un volantino girando a caso.
    Un'offerta di lavoro. "cercasi personale specializzato in esorcismo, pratiche militari e indagini sia comuni che occulte"?
    Interessante. Non per l'offerta monetaria (i soldi non sono un problema), è proprio l'incarico in sé a sembrare carino. È da parecchio che non sgranchisco le ossa, e i miei nuovi, sbrilluccicosi poteri urgono un test sul campo. Si va, dunque! Come mi potrei presentare esattamente? Di esorcisti non so niente - tanta esperienza con fantasmi del Natale passato e cose così, ma non sono mai riuscito a levarmeli dalla testa.
    (Hey.)
    Sì, parlavo proprio di te. Pratiche militari? Sì, direi che è il mio campo. E anche le indagini, più o meno - ricordi nebulosi di missioni in alte vite. Carmen San Diego! L'abbiamo mai presa, quella ladra?
    (Non me la ricordare.)
    Mhh, mi sa di no. Lasciamo stare le indagini, il nostro punto di forza saranno l'esperienza in campo bellico e il supporto comico. Sempre sempre qualcuno che dica battutine sarcastiche, quando la situazione è brutta.
    E a giudicare dall'ufficio, la situazione è brutta brutta.

    Palazzo alto, niente ascensore, zona non proprio carina. Se fossi qui per i soldi, a questo punto inizierei a girare i tacchi. Meglio per me! Meno concorrenza.
    Percorro gli scalini zompettando, felice del riscaldamento. Arrivo all'ufficio, busso, entro, mi dirigo verso la stanza più grande - quella da cui provengono le voci.
    Altra desolazione. Aria da "vorremmo essere fighi ma ci mancano i mezzi". Che è un po'il mio stile standard, temo: puoi avere tutta la convinzione che vuoi, ma se sei un ragazzetto bishie coi capelli bianchi e lunghi fino al culo non otterrai mai il rispetto che ti meriti.
    Questo, almeno, finché non inizierai a mordere qualcuno.

    Oh, quanta gente in questa stanza: gente agitata, gente sgridata, gente seduta con nervosismo davanti alla scrivania. Mi accomodo insieme a loro, sbirciandoli con la coda dell'occhio. Sono in ritardo? Nah, siamo ancora alle introduzioni. Odio il tizio che balbetta, mi ricorda Gulnar quando ancora era deboluccio.
    «Dhaval Agni.» mi presento, con un largo sorriso che scopre i denti da squalo «Vampiro psichico. Curo i buoni e mangio i cattivi. Al suo servizio, signore.»
    Avrò fatto una buona impressione?
     
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    ~ { durante il colloquio

    Promemoria.
    FANCULO TUTTI.

    Sistemasti la cravatta. Un tiro e via. Bello come ti aveva fatto mammà. Cioè, no nel senso che nudo e sporco di sangue e chiagnazzaro. No, no. NO. Cosa andate a pensare? Pervertiti! HEY SMETTETALA DI IMMAGINARE LA PATATA DELLA MAMMA DI ROBERT. Ok? Ok. Dicevo. Ti sistemasti. Ti schiaristi la voce. Da nera divenne blu. Ah, ho fatto la battuta! Sì cioè, insomma. Ci siamo capiti no?

    Dunque, ricapitolando:

    Un Detective Privato.


    Ma a me pare un cretino!

    Un esperto di spiriti e di sovrannaturale...

    L'avrà vista una patonza? No dico, na scopata? Nulla?

    Un investigatore dell'occulto e del paranormale.

    Buono. Ci serviva il ghostbuster.

    E un vampiro.

    Ma cos'è... la trama di Twilight?
    Ti scappò una risata. Maledetta. Chissà dove andò. Ti fece il dito medio e disse "fanculo da te non ci torno", e sgattaiolò via. Da quel momento fosti serio. E ci credo, avevi appena perso per sempre la facoltà di ridere!

    Beh... non starò qui a chiedervi esperienze o cose del genere. Tanto avrete modo di provare il vostro valore sul campo.

    E via la carrellata di foto macabre: sangue, morte, gente uccisa, coltellate, sangue, ancora gente uccisa, pareti dalla carta da parati improponibile, ancora morte, un gatto, ancora sangue, è una gallina quella?, altra gente uccisa, Robert che iastemma Aoen. No, non nella foto. Stava bestemmiando ad alta voce.

    E' normale? Dico io, ma in che cazzo di mondo viviamo? Uno affitta una casa a una coppia sposata e BAM TUTTI MORTI. Cioè cazzo, guardate il bambino! Il porco cane di bambino, lo ha aperto come una noce!!! E la madre? Maronna la madre! Infilzata all'altezza della vagina. Ma che gente è che fa cose del genere? Nononono statemi a sentire e statemi a sentire bene! Io voglio che troviate quel fantasma figlio di puttana che ha infestato la casa e lo dovete cacciare a calci nel culo FUORI DALLA MIA PROPRIETA'.

    Non me ne fotte di COME.
    Lo voglio FUORI. Morto, no. Cioè, è già morto lo stronzo.
    Ma ecco, chessò... ectoplasmato? scartavetrato? Oh LO SAPETE VOI.
    Voi siete gli esperti: voi sapete come si fa.


    Ti riprendesti le foto. A parte quella della donna con la patata da fuori. Quella la potevi rivendere. DIO c'è gente malata in giro. Molto molto molto malata. No sul serio, avete mai visto l'Alfiere dell'Est? Tutta zucchero e dolcezza e porco giuda quella deve essere na serial killer di prima classe. Tutta coccole e TI SGOZZO MAIALE.
    Gente così. Spostata.

    Il compenso è... denaro.
    Che vi aspettavate? Una passiva? Fanculo, ve la comprate a fine lavoro!
    Oppure, potete sempre prendervi una casa in affitto e vi fo uno sconticino.
    Ma suppongo che i soldi vadano bene. Per carità, ancora devo trovarlo uno che non venderebbe sua madre per i soldi!


    Un assegno. Na cosa semplice: no scippo su un pezzo di carta e metà del compenso già in saccoccia. Il resto a fine lavoro. Erano lì sul banco che vi chiamavano!

    Se non avete altre domande, vi porto sul posto.

    Post Scrittum
    Eccoci qui al secondo giro!

    Nulla di che: Robert vi spiega un po' di cose e vi fa vedere la metà del compenso. L'altra a lavoro finito. Avete un turno extra per fargli domande di ogni genere, che ritenete più o meno necessarie. O potete semplicemente accettare il lavoro e si parte ad indagare nella casa!

     
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    Narrato l °Pensato ° l Parlato l Diciture fuori campo

    A quanto pareva, le questioni di natura sovrannaturale riscuotevano un certo successo in questo mondo.
    Da dove provenivo io, determinati argomenti erano tabù, o meglio, la gente ti osservava credendoti pazzo se usavi parole come fantasmi, spettri, possessioni o case infestate.
    Ma qui, in questa nuova realtà dove ancora per molti aspetti facevo fatica ad adattarmi – forse proprio per la troppa bizzarria e stranezza che spaziava un po’ ovunque -, simili argomenti erano d’interesse comune, e il numero delle persone che aveva accorso per rispondere all’annuncio ne era la prova.
    Non che la competizione mi spaventasse o infastidisse, anzi tutt’altro.
    Vedere però quanto simili argomentazioni erano trattate con una certa naturalezza era strano.
    Mi faceva decisamente senso.
    Comunque sia, a parte il mio sentirmi leggermente disorientato, il caso in questione su cui bisognava indagare si dimostrava alquanto spinoso.
    Le foto osservate – di una certa crudezza ed efferatezza - specificavano che avremmo avuto a che fare con un qualcosa di estremamente malefico e brutale.
    Di casi in vita mia ne avevo trattati molti, dove il binomio luoghi infestati spiriti incazzati era un luogo comune.
    Non ero quindi un novellino nel dover trattare determinati argomenti e investigare su fatti avvenuti in modo apparentemente inspiegabile.
    Ma buon dio.
    Quella violenza.
    Quella furia.

    Insidious...
    ----------------


    Il modo com’erano stati uccisi la madre e il bambino, era a dir poco raccapricciante.
    Lui smembrato, lei impallata come quelle donne accusate di stregoneria nel medioevo.
    Neanche nel più violento film d'horror si poteva concepire con la più malsana fantasia un simile livello di violenza.
    Almeno non rappresentata in quello specifico modo.
    Qui si aveva a che fare con qualcosa fuori dall'ordinario anche per uno come me.
    La malvagità che quei poveri cristi avevano dovuto subire sui loro corpi andava ben oltre la vendetta di uno spirito insoddisfatto per qualche conto ancora in sospeso in questo mondo.
    Qui non si trattava di frustrazione o di voler attirare l'attenzione.
    No! Qui i fatti mostravano ben altro.
    Altri tipi di entità a cui ricollegarsi per teorizzare, soprattutto dopo aver analizzato i fatti mostrati.
    Qui si trattava di un qualcosa di puro male.
    Un qualcosa generato dagli abissi più oscuri della negatività.
    Qualcosa che non era riconducibile originariamente a questo piano.
    Qualcosa di cosi violento e antico, da nutrirsi delle stesse paure delle sue vittime per sopravvivere.
    La stessa violenza che si poteva osservare in quelle foto, era una sorta di firma artistica nel voler dimostrare quanto il provocare dolore lo appagasse.
    Qui non si parlava di semplice entità ectoplasmatica, ma di un demonio.
    Che si potesse trattare di un poltergeist?
    La cosa non mi avrebbe stupito ma al contempo neanche tranquillizzato.
    E se si trattava di un poltergeist non sarebbe bastata tutta l'acqua benedetta di questo mondo a scacciarlo via.
    Con certe entità di natura non conosciuta non si ci poteva andare leggeri.
    Bisognava sapere fino a dove si potevano pestare i piedi.
    Ma soprattutto, era necessario prendere tutta le precauzioni del caso se realmente si fosse trattato di una presenza demoniaca.
    E se si fosse trattato veramente di un poltergeist, beh… a quel punto ogni procedura convenzionale andava messa da parte.
    Con simili esseri non esistevano trattative o procedure diplomatiche.
    E ne tanto meno potevi affrontarli tipo combattimento tra maschi alfa nel dire io ce l'ho più grosso di te.
    In questi casi la logica andava messa da parte, e ogni specifica situazione andava affrontata per come quella specifica presenza reagiva.

    Non me ne fotte di COME.
    Lo voglio FUORI. Morto, no. Cioè, è già morto lo stronzo.
    Ma ecco, chessò... ectoplasmato? scartavetrato? Oh LO SAPETE VOI.
    Voi siete gli esperti: voi sapete come si fa.


    Se si trattava realmente di ciò che io temevo fosse, allora il tutto non sarebbe stato cosi facile da attuare.
    Bisognava innanzitutto capire con cosa si avesse a che fare e il motivo per cui un'entità simile si era legata a quel luogo.
    Come mai si era manifestata proprio in quell'abitazione, e il perché lo stabile fosse un catalizzatore di entità maligne.
    Sempre se l'essere non era stato portato da qualcun'altro nell'annidarsi come un parassita e proliferare al suo interno.
    Per tutti questi motivi bisognava procedere in un certo modo e con dei tempi non troppo frettolosi.
    Indagare richiedeva tempo e dedizione.
    Forse il tipo incravattato ancora non aveva compreso con cosa avesse a che fare e i casini che un essere simile poteva generare.
    I suoi diktat e il suo discutere di simili argomenti con fin troppa semplicità, come se avesse avuto a che fare con dei semplici scarafaggi da far eliminare da una ditta di disinfestazione, la dicevano lunga su che tipo di persona fosse.
    Alla fine aveva deciso di assumere gente del mestiere per potersene lavare le mani e tenersi fuori dalla questione rimettendo il naso nel luogo del misfatto solo una volta che fosse stato possibile ricavarci nuovamente quattrini per rimettere in fitto l’abitazione.
    Infondo era pur sempre un uomo di affari.
    La sua migliore abilità era sborsare quattrini cosi che fossero altri a sbrogliare la matassa e liberarsi di un simile macello.

    Se non avete altre domande, vi porto sul posto.

    Per quanto mi riguarda possiamo anche spostarci sul luogo incriminato. Prima di pormi e porre delle domande, preferirei analizzare di persona la scena dove sono avvenuti i fatti raccontati.


    Al momento fare domande era inutile, come non mi interessava sapere il compenso o elemosinare uno stipendio adeguato sbattendogli in faccia i miei disagi di precario dimensionale.
    Onestamente se ero li, era esclusivamente per trovare qualche motivazione e accettare la nuova condizione in cui mi trovavo: forzato ad essere rilegato in un mondo sconosciuto e senza possibilità di abbandonarlo.
    In sostanza l'unica cosa che volevo era provare un brivido o qualsiasi tipo di sensazione o emozione che mi facesse ancora sentire vivo.
    Il resto non mi interessava.
    Il resto era inutile.
    Il resto al momento era superfluo.



    Stato Mentale: Normale
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Abilità Passive
    Chiaroveggenza only GDR
    Questo termine significa letteralmente visione chiara ed è l'abilità di percepire intuitivamente e di interpretare le immagini, le impressioni e i sentimenti che riguardano il passato, il presente e il futuro.
    Vi sono alcune persone che hanno il dono naturale della chiaroveggenza, e può pure essere sviluppato.
    Per diventare chiaroveggente, l'avidità spesso costituisce un deterrente che disturba le vibrazioni dell'atmosfera.
    Il migliore sviluppo, sia di facoltà psichiche o spirituali interiori, viene acquisito quando vi è una completa passività, pace e quiete.
    La chiaroveggenza comprende la percezione degli eventi in fasi passate, presente e/o future in finestre molto veloci di esperienza.
    Questo perché gli eventi sono visti fuori dal continuum spazio/temporale.
    La chiaroveggenza differisce dalla telepatia in quanto le impressioni chiaroveggenti vengono percepite ad un livello al si sopra del normale o psichico, fuori dal nostro regno, senza l'assistenza di un'altra mente.
    La telepatia richiede una comunicazione con gli esseri viventi fisicamente.
    Comunque questo è un dono difficile da portare.. non è sempre semplice sapere (o presumere di sapere) quello che succederà a noi e a chi amiamo in futuro..
    [Passiva di premonizioni]

    Lingue senza Vita
    Il bisbiglio dei senza pace è molto chiaro all'esper; concentrandosi per un momento regola i suoi sensi sul Mondo Sotterraneo, rendendolo capace sia di vedere che di sentire tutto ciò che vi traspare attorno a lui.
    Inoltre si può comprendere il linguaggio dei morti, così a meno che uno spettro esca dagli schemi e utilizzi un linguaggio a lui sconosciuto, può comprendere le parole di ogni anima defunta.
    [Passiva per comunicare con gli spiriti]

    Tocco degli Spiriti
    Si è capaci di percepire le energie residue che circondano gli oggetti; questo permette di determinare informazioni di vario genere attraverso flash di immagini, suoni e voci (è compito del giocatore interpretare i dati ottenuti).
    Per raccogliere informazioni in questo modo si deve entrare in una trance leggera, ed avere una percezione minima del mondo circostante.
    Chi sfrutta questa abilità non rimane estraneo alle emozioni trasmesse dall’oggetto, al contrario esse rimarranno impresse come se fosse stato lui stesso a viverle.
    [Passiva per visualizzare informazioni tramite il tocco di oggetti]


    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 17/10/2015, 06:04
     
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    S-salve signor E-elsemann, i-io sono M-mitsuki Seishin, e-esperto di spiriti e s-sovrannaturale, s-sarei qui per il lavoro, s-sempre se c-ci sono ancora posti d-disponibili. Balbetta il ragazzo, può sembrare gracile e timido, ma sono sicuro che non bisogna farsi cogliere dalle apparenze - Belle parole - altrimenti non sarebbe un esperto. Mateus Paramekia! Investigatore dell'occulto e del paranormale, a suo servizio. Un investigatore dell'occulto - Vero stavolta! - e del paranormale..curioso, ho l'impressione che farò il possibile per accodarmi a lui, dopotutto non sono un investigatore. Dhaval Agni. Vampiro psichico. Curo i buoni e mangio i cattivi. Al suo servizio, signore. Un vampiro..un vampiro?! Non so cosa voglia dire con psichico..evidentemente si riferisce ad un campo vicino a quello dell'occulto, però non avevo mai conosciuto un vampiro, che soggetto. Naturalmente non serve ripetere chi io sia a me stesso o elencare con estrema precisione tutte le parole di cui mi sono servito. Nemmeno avessi fatto chissà che presentazione, un po' come tutti gli altri. Giustamente non abbiamo modo di provarlo, ma immaginavo, quando si tratta di eventi paranormali non c'è tempo, si agisce in fretta, si prende chi viene, è stato facile imbucarmi..nonostante non sia realmente il mio campo, tra ciò che ho memorizzato e la fiducia in me stesso, che sempre mi accompagna, non temo nulla. La descrizione affrettata, ma con dettagli importanti, ad un primo impatto mi dà più da pensare ad un killer che ad una forza del paranormale. Mi balza subito l'idea della casa infestata..d'altra parte coincide quasi perfettamente con tutto, una coppia di sposati con bambino affitta una casa e fa una fine orribile. Non sono in grado di guardare a lungo quelle macabre immagini, ogni tanto distolgo lo sguardo, altre volte mi sistemo per scena la cravatta. Mi fanno impressione quelle immagini..non credevo di accettare un lavoro tanto pericoloso, voglio dire..mi aspettavo una roba semplice, qualcosa di meno rischioso, almeno come prima volta. Ormai però ci sono dentro, non posso fare una brutta figura e tirarmi indietro solo per delle immagini. Non posso infangare così la mia persona! Poi siamo in quattro, andiamo..conoscendomi troverò una soluzione, come sempre. Il tipo è agitato, ci ha già ingaggiato, senza nemmeno il tempo di ripensarci..questo giova a mio favore, non dovrò turbarmi troppo con una mia possibile indecisione. A volte quando qualcuno decide per te può essere un bene, anche se non sempre. Il compenso è denaro e sono venuto per quello, per usufruire delle mie abilità e capacità - Abilità? Capacità? - e prendermi i soldi per continuare a soggiornare qui e, magari, spostarmi altrove.
    "Per me va bene! Possiamo raccogliere più informazioni e, soprattutto, dettagli!" - mi esprimo appena Mateus propone di non indugiare altrove in inutili domande e avviarci appena possibile sul luogo del crimine. Come agiscono i detective? I fatti li conosciamo, la natura dei colpevoli anche..ora basta solo scoprire chi e fermarlo, facile, no? No? Troppo tardi, spero tutti siano d'accordo, nonostante abbia un po' di timore al contempo sono molto curioso.

    Stato Mentale: Normale - Andiamo prodi esperti, il lavoro di campo è ciò che fa per noi!
    Stato Fisico: Normale
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    Oltre a me ed al Detective, arrivarono altre due figure: Mateus Paramekia, un tipo che si professava investigatore dell'occulto, e Dhaval Agni, un vampiro; nel sentire ciò, un brivido mi percorse la schiena, facendomi tremare leggermente, nei film horror che guardavo di solito, i vampiri erano gli esseri che più mi facevano paura, ed averne uno vicino, in carne ed ossa, non mi rassicurava po troppo.
    Tremando un po per la paura, ascoltai quindi il dire di Elsemann, che ci spiegò con chiarezza il lavoro, esattamente come ero riuscito a leggerlo nella sua anima, con le medesime parole: dovevamo liberare un'abitazione di sua proprietà dall'infestazione di un qualche spirito, che aveva dilaniato con crudeltà inaudita gli ultimi occupanti della casa, così come dimostrato dalle foto messe sul tavolo dal committente; nel guardare quelle foto, rimasi scioccato, ero paralizzato dal terrore vedendo quelle immagini: i corpi delle vittime erano dilaniati nei modi peggiori, come nemmeno nei film Horror più atroci e sanguinosi; seppur il lavoro non fosse cominciato, io volevo già rinunciare, primo, perchè dovevo stare a stretto contatto con un vampiro, e secondo, per ciò che quegli spettri avevano fatto a quella povera gente, non volevo finire in quel modo.
    Stavo per pronunciare le mie parole di resa, quando però mi ricordai il motivo per cui lo stavo facendo: dovevo accrescere la mia abilità, così da ritrovare Edmund e realizzare i suoi ideali, se mi fossi arreso alla prima difficoltà, come avrei fatto a perseguire i miei obbiettivi? Non dovevo arrendermi, ecco cosa dovevo fare.
    Dopo aver quindi preso l'assegno con metà del compenso pattuito, che oltretutto avrei dovuto dare allo sciamano che mi aveva fatto arrivare, risposi alla domanda di Robert, subito dopo i due Detective: A-andiamo sul p-posto, s-solo vedendo con i n-nostri occhi p-potremo poi esporle i nostri dubbi.
    Decretata la mia volontà di andare sul luogo, attesi che il committente ci portasse li, avevo comunque una paura fregata, per Dhaval e per ciò che ci aspettava, ma il motivo per cui mi trovavo tra quella gente mi spingeva ad andare avanti, seppur fossi combattuto come non mai.

    Stato Fisico:Ottimo
    Stato Psicologico:Terrorizzato a morte, ma al contempo deciso a proseguire
    Energia:90%

    Tecniche Passive:

    Ghost Vision :[Passiva di visione di anime e spiriti (Auspex Spirituale)]
    [Tecnica a consumo medio tramite la quale, a discrezione del Player o del QM, Mitsuki può conoscere l'identità, i poteri e la storia di chi subisce la tecnica, fino ad un massimo di 6 bersagli]

    Ghost Power :[Bonus +50% a Resistenza]

    Tecniche Utilizzate:


    Code © *Kikyo-chan*
     
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    You say I'm changing?
    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


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    Mi sporgo in avanti per vedere meglio le foto. Budella! Sangue! Interiora!
    Faaaaaame.
    (Sei una persona orribile.)
    No, mi sto sentendo male, davvero. In quanto medico, mi spiace sempre vedere persone morte. Ammazzare in quella maniera un bambino... È disgustoso, veramente. D'altra parte, non ci posso fare nulla se oramai è morto, e le sue interiora rossicce sono così appetitose...
    (Fai schifo.)
    Sono i problemi dell'essere un vampiro dottore, coscienza mia. È meraviglioso da un certo punto di vista, non credi? Trovo sempre qualcosa di positivo, anche nella peggiore delle situazioni.
    (Dovresti vergonarti di esistere.)
    Gne gne gne. Oh, mi sto leccando le labbra come un gattaccio affamato? Pardon, l'ho fatto d'istinto.
    Contegno. Raddrizzo la schiena e torno a poggiarmi contro la sedia.
    Mi volto a fissare gli altri. L'esperto di spiriti sta tremando come una foglia, o sbaglio? E balbetta pure peggio di Gulnar.
    Iniziamo bene. Gli altri due paiono avere uno stomaco più solido, perlomeno.

    «A me non dispiacerebbe la casa, in realtà.» dichiaro, giungendo le dita «Facciamo che ci do un'occhiata e se mi piace parliamo di affitto, mh?»
    Sono serissimo. Ormai vivo su Endlos, è tempo che io trovi una sistemazione fissa - un luogo in cui tenere la macchina del sogno lucido, il furetto di Daniel e tutte le mie cose. E poi scommetto che me la affitterebbe a poco! Un affarone.

    «Ho un'unica domanda: perché tanto sicuro che sia un poltergeist? A me quel massacro pare compiuto da... Persone molto materiali, diciamo.»
    Non ho mai avuto grosse esperienze coi fantasmi, ma ho sempre pensato che ti uccidano ciucciandoti energia vitale e cose così. Non se ne vanno in giro armati di ascia, solitamente.
    Quelli sono gli gnomi.
     
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    ~ { luogo del delitto

    C'erano due tipi di persone che odiavi: chi ti faceva poche domande, chi te ne faceva troppe. E Gianna Nannini. DIO MENO MALE CHE NON ESISTE SU ENDLOS. Ti saresti tagliato le vene!

    Prego, seguitemi!

    Morivi dalla voglia di dirlo! Anche se non era la prima volta che lo dicevi. Cioè, era bello dirlo dopo tanto tempo. Ecco, sì così. Va meglio. Fate finta che ho detto una cazzata. Cioè, un'altra. Ecco, bravi. Così. Insomma non ci volle molto ad arrivare nel luogo del crimine: Robert era solito vivere nei quartieri dove lavorava. Sai com'è. Conosco il prodotto, conoscerai il cliente.

    L'appartamento è al terzo piano.

    Vi guida dentro l'edificio. Che era una merda porca puttana troia potevate vederlo voi stessi. Ve lo devo descrivere? Fate un esercizio: domani andate in una casa popolare, fatevi aprire da un immigrato e guardate in che razza di schifo del cazzo vive. Ecco, avete una vaga idea. Se ci vivete e siete immigrati... RUSPA BRUTTI STRONZI RUSPA.

    Ehm.
    A Robert non piacciono i naufraghi.
    Si, a lui. Mica a me.

    Per quanto faccia schifo, il palazzo è in un quartiere abitato per lo più da gente povera e di merda. Qui nessuno ruba o uccide l'altro: tendono a fare comunella contro gli altri. Ed è qui che non ci capisco un cazzo...

    Aprì la porta con il mazzo di chiavi personali. Scricchiolò un poco. No veramente fece un casino della madonna ma fingiamo che, invece, sia un suono sinistro tipo film horror da due soldi. Una volta entrati, vi penetrò -ahahahah ehm coff- un forte odore. A parte la pisciazza. A parte il sudore. A parte la merda per terra. A parte il gatto malato. A parte il mangiare fuori dal frigo. A parte le macchie di sperma su un pantalone. A parte la merda. A parte le finestre sbarrate. A parte Robert.

    EH HA AVUTO UNA SETTIMANA PIENA OK?

    Il punto è questo: nessuno ha sfondato la porta, nessuno ha rubato niente, nessuno è entrato dalle finestre, e soprattutto... NON CI SONO REPERTI SULLA SCENA. A parte la gente morta. Ma tolta quella, praticamente non c'è un solo segno di effrazione, colluttazione, comunione, condivisione, emancipazione e ibernazione. Niente. Niente che finisca con ione. A parte lo zabaglione.

    In verità, i vostri sensi superiori -ne avete, no?- pizzicarono immediatamente la surrealità del tutto. C'era il sentore che qualcosa di oscuro e maligno si celasse in quella strafottutissima casa, e che vi stesse pure guardando. Forse si stava masturbando su di voi. Spiritello porcello.

    E tornando alla domanda di mister Vampiro. So che è una cosa di fantasmi perché non solo è successo SPESSO ma anche perché SI RIPETE. Nel senso che bellebuon iesc o sang pur pe dent e mmur. Così. A cazzo. Sedie che si muovono. Donne che partoriscono. Uomini che hanno i risvoltini. Capito no? Cose orrende.

    Una volta sancito che si trattava indubbiamente di un fantasma che scassava il cazzo malamente co sta storia della casa impestata, Robert si fece indietro e si voltò per andarsene. Ma prima di sbattere la porta, si chiuse fuori. La riaprì e disse:

    Tornò stasera. Avete 24 ore per risolvere sta cosa un volta per tutte. Se quando torno non avete risolto, non vi beccate una mazza di niente. Idem se crepate. Ma se crepate vuol dire che fate schifo al cazzo.

    E sparì. Così ora eravate soli e immersi in una appartamento al terzo piano di un palazzo di drogati e puttane. Le scelte erano molte ma, se volete la mia opinione, penso che il primo passo potrebbe essere esplorare un po' il posto. O saltare subito alla conclusione.

    SE. SO ARRIVATI I FIGLI DI SHERLOCK HOLEMS SO ARRIVATI.

    Post Scrittum
    Eccoci alla casa. Si inizia con "fai quel che ti pare". Tenete presente che vi descriverò in un post la casa SOLO quando attivamente esplorerete l'ambiente. Vuol dire che, fino a quel momento, sarò tremendamente vago su com'è effettivamente fatta la casa. Limitandomi a dire: siete qui, siete lì, c'è questo, c'è quello. Tenete presente che un turno di esplorazione è un turno perso, ma vantaggioso; un turno speso ad andare avanti è un turno in cui potete fare cose, ma letteralmente alla cieca. Per farvi capire:

    Tizio A esplora la casa: sta un turno fermo a guardarla, io nel post gli dico com'è fatta la stanza/posto dove si trova.

    Tizio B decide di andare direttamente in cucina, va direttamente lì ma non ha cognizione della planimetria. Tuttavia, può cercare cose e non rimanere fermo un turno come un baccalà nella stanza.

    Essendo una quest investigativa, nessuno dei due metodi esclude qualcosa. Ma ovviamente, uno può essere più efficace di un altro, in base alla situazione.

    Detto ciò, iniziate nell'atrio della casa. Bonne gaime.

     
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    Dopo che anche il vampiro ebbe espresso la sua, ci dirigemmo nel luogo del delitto, una casa vicina al suo ufficio, dove non appena entrati si sentiva un gran puzzo di morte, che mi fece quasi dare di stomaco, cosa che però, per fortuna riuscì ad evitare.
    Elsemann iniziò a spiegare: i colpevoli non avevano lasciato tracce, nulla di nulla, nessun indizio, nessun segno di forzatura, motivo per cui il committente era certo che fossero stati degli spettri, cosa che per lui era certa, visti anche vari trascorsi paranormali nella casa; prima che ognuno di noi potesse fargli domande, Elsemann uscì dal luogo, dandoci ventiquattro ore di tempo, oltre le quali il compenso non ci sarebbe arrivato.
    Sospirai. Ero da poco su Endlos e già mi ritrovavo invischiato in cose simili, lo avevo deciso io, certo, però non mi aspettavo qualcosa di così macabro, e la cosa che più mi spaventava, non erano i vari cadaveri, che si, mi terrorizzavano a morte, ma non erano nulla in confronto a trovarsi vicino ad un vampiro, cosa che mi faceva miliardi di volte più paura; M-meglio iniziare, c-cercherò di v-vedere se i-il fantasma ha lasciato tracce, dissi agli altri tre, mettendomi al centro dell'atrio per poi iniziare: chiusi gli occhi, espirai ed inspirai un paio di volte, ed aprì di colpo gli occhi, facendo così in modo di vedere gli spiriti, e dopo ciò, iniziai a guardarmi in giro, cercando di scorgere in quella stanza eventuali residui ectoplasmatici del passaggio del colpevole.


    Stato Fisico:Ottimo
    Stato Psicologico:Terrorizzato a morte, ed attento ad eventuali tracce lasciate dal poltergeist
    Energia:90%

    Tecniche Passive:

    Ghost Vision :[Passiva di visione di anime e spiriti (Auspex Spirituale)]
    [Tecnica a consumo medio tramite la quale, a discrezione del Player o del QM, Mitsuki può conoscere l'identità, i poteri e la storia di chi subisce la tecnica, fino ad un massimo di 6 bersagli]

    Ghost Power :[Bonus +50% a Resistenza]

    Tecniche Utilizzate:


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    Narrato l °Pensato ° l Parlato l Diciture fuori campo

    Come da copione il luogo in cui era avvenuta la brutale mattanza si trovava ubicato nel solito quartiere dove ogni persona con un minimo di cervello non ci avrebbe messo piede; pertanto, già osservando la scenografia del circondario potevi farti un’idea di quali squallide ambientazioni offriva l’edificio dove ci stavamo recando con quel Donald Trump dei poveri.
    Dire che quello stabile fosse in condizioni pietose era un eufemismo, ma soprattutto, ciò che mi lasciava perplesso, era il menefreghismo di quell’individuo nel non preoccuparsi di curare quelle sue proprietà un minimo e rendere quel luogo non tanto accogliente, quanto almeno decente per la dignità umana.
    Ancor prima di salire le scale ti veniva voglia di fare retromarcia e abbandonare quel postribolo.
    Quel ricettacolo di sporcizia e malattie.

    Per quanto faccia schifo, il palazzo è in un quartiere abitato per lo più da gente povera e di merda. Qui nessuno ruba o uccide l'altro: tendono a fare comunella contro gli altri. Ed è qui che non ci capisco un cazzo...

    ° Ma non mi dire… non si era capito °


    Affermai in un pensiero dopo aver ascoltato la sua descrizione antropologica e culturale – ironia - dell’edificio, dove sottolineava che per quanto fosse abitato da gente nella miseria più nera, la comunità si mostrava comunque solidale nel non farsi la guerra a vicenda.
    Ma il peggio di tutto doveva essere ancora osservato una volta fatto ingresso all’interno dell’abitazione.
    Dire che fosse fatiscente era un complimento. No, era decisamente peggio.
    Onestamente non è che mi aspettassi una reggia sontuosa, ma Dio mio, quell’appartamento era veramente una merda: oltre le feci e l’urina sparse un po’ ovunque, il luogo in se era un vero e proprio esempio del perché le norme igieniche avessero una certa importanza nella vita.
    Fui costretto a tapparmi il naso per qualche minuto tanto l’odore acre e nauseabondo ti si infilava forzatamente nelle narici – come un parassita invadente e violento - spingendoti istintivamente a vomitare per la puzza.
    Non che fosse la prima volta che mi ritrovassi in case popolari o stabili degradati, ma diavolo, questo posto poteva essere fotografato e pubblicato sulla copertina della rivista "i dieci appartamenti più merdosi del mondo".
    Senza dubbio avrebbe raggiunto il podio o addirittura vinto. Probabilmente.
    Quel mio malessere tuttavia, non fu provocato tanto dalle condizioni pessime o gli odori nauseabondi – che già di suo non ti facilitavano le cose -, quanto dalle vibrazioni che stavo percependo in quei primi frangenti successivi al mio ingresso: come una sorta di aria pesante che ti opprimeva e ti schiacciava.
    Qualcosa di oscuro e maligno si celava la dentro, anzi, era come se ogni muro, oggetto o elemento fosse pregno di un’aurea talmente marcia da farti accapponare la pelle.
    Forse era solo un sentore, o forse solo suggestione, ma solitamente quando le percezioni erano cosi nitide difficilmente mi sbagliavo.
    Ero sempre più convinto che il fenomeno che aveva massacrato quelle povere anime altro non era stato che un poltergeist.



    silent scream
    ----------------
    2s6ujrp

    Che sensazione opprimente....


    Le vibrazioni che percepivo non mentivano, ed erano talmente forti da sentirtele addosso come dei parassiti che si attaccavano alla tua pelle.

    ° Ne vedremo delle belle °


    Quel luogo senza dubbio era infestato da attività paranormale, e non mi serviva capirlo mediante le banali risposte che il mio datore di lavoro stava dando all’altro tipo che affermava di essere un vampiro.
    Ora lavoravo anche con i vampiri…
    Mi sentivo un dannato personaggio di una di quelle storielle dell’orrore che i ragazzini leggevano in piccoli brividi.
    Porre ulteriori quesiti più tecnici – che a questo punto mi balenavano in testa dopo quelle prime sensazioni provate – non fu possibile, in quanto vidi quel Robert darsela a gambe ancor prima che potessi aprire bocca: tanto veloce nella parlantina quanto nel fuggire dalle situazioni più sconvenienti.

    Tornò stasera. Avete 24 ore per risolvere sta cosa un volta per tutte. Se quando torno non avete risolto, non vi beccate una mazza di niente. Idem se crepate. Ma se crepate vuol dire che fate schifo al cazzo.

    ° Che razza di codardo °


    Apostrofai dopo aver ascoltato quel suo turpiloquio nel ledere la nostra autostima e volerci spronare – a modo suo – a dare il meglio.
    Senza dubbio era un maestro nei discorsi motivazionali e sull’arte dell’approccio.

    Bene… direi di non perdere tempo se siete d’accordo.


    Affermai una volta rimasti isolati all’interno dell’appartamento, cominciando a interagire con i miei colleghi e se possibile, provare a collaborare con loro.

    Qui tira un’aria non certo piacevole, posso percepirlo nitidamente. Probabilmente la teoria che si tratti di un Poltergeist non è cosi campata in aria. E se realmente si tratta di un Poltergeist, non sarà un lavoro così semplice come mister 24 ore si aspetta.
    Penso sia una buona idea cercare delle tracce: in questi casi è fondamentale analizzare il maggior numero di dati e studiare attentamente il contesto prima di procedere. Dobbiamo innanzitutto capire con cosa abbiamo a che fare e quanto è potente. Spesso queste entità lasciano dei residui dopo la loro apparizione, e sono sicuro che ce ne sono un bel po’ in giro.


    L’idea del tipo balbuziente non era da scartare ma anzi, era un buon punto da cui partire per cominciare ad ottenere delle informazioni più specifiche e non muoversi alla cieca in un vero e proprio campo minato: abbassare troppo la guardia poteva non solo essere rischioso ma costarci proprio la vita e fare la stessa fine di quei disgraziati.

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    Se avete capacità percettive è il momento giusto per usarle.


    Senza perdere ulteriore tempo mi sarei guardato intorno cominciando a visionare la stanza e osservare l’ambiente nella sua totalità.
    Provando ad affinare al massimo i miei sensi, avrei fatto ricorso ad ogni mia capacità tra cui quella paragnosta che in un luogo del genere - probabilmente carico di elemento ectoplasmatico - poteva risultare estremamente utile.
    Scrupolosamente nell’analizzare ogni elemento presente tramite il tatto, avrei provato ad entrare in contatto con vari punti dell’ambiente – oggetti compresi, se ve ne fossero stati presenti – per tentare di percepire possibili energie residue ed estrapolare qualche informazione una volta caduto in trance.
    Sempre se ciò fosse accaduto.
    L’obiettivo sarebbe stato quello di rivivere gli eventi accaduti – in caso di successo - e comprendere più nello specifico con che razza di entità avevamo a che fare.




    Stato Mentale: Concentrato seppur inquieto...
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Abilità Passive
    Chiaroveggenza only GDR
    Questo termine significa letteralmente visione chiara ed è l'abilità di percepire intuitivamente e di interpretare le immagini, le impressioni e i sentimenti che riguardano il passato, il presente e il futuro.
    Vi sono alcune persone che hanno il dono naturale della chiaroveggenza, e può pure essere sviluppato.
    Per diventare chiaroveggente, l'avidità spesso costituisce un deterrente che disturba le vibrazioni dell'atmosfera.
    Il migliore sviluppo, sia di facoltà psichiche o spirituali interiori, viene acquisito quando vi è una completa passività, pace e quiete.
    La chiaroveggenza comprende la percezione degli eventi in fasi passate, presente e/o future in finestre molto veloci di esperienza.
    Questo perché gli eventi sono visti fuori dal continuum spazio/temporale.
    La chiaroveggenza differisce dalla telepatia in quanto le impressioni chiaroveggenti vengono percepite ad un livello al si sopra del normale o psichico, fuori dal nostro regno, senza l'assistenza di un'altra mente.
    La telepatia richiede una comunicazione con gli esseri viventi fisicamente.
    Comunque questo è un dono difficile da portare.. non è sempre semplice sapere (o presumere di sapere) quello che succederà a noi e a chi amiamo in futuro..
    [Passiva di premonizioni]

    Lingue senza Vita
    Il bisbiglio dei senza pace è molto chiaro all'esper; concentrandosi per un momento regola i suoi sensi sul Mondo Sotterraneo, rendendolo capace sia di vedere che di sentire tutto ciò che vi traspare attorno a lui.
    Inoltre si può comprendere il linguaggio dei morti, così a meno che uno spettro esca dagli schemi e utilizzi un linguaggio a lui sconosciuto, può comprendere le parole di ogni anima defunta.
    [Passiva per comunicare con gli spiriti]

    Tocco degli Spiriti
    Si è capaci di percepire le energie residue che circondano gli oggetti; questo permette di determinare informazioni di vario genere attraverso flash di immagini, suoni e voci (è compito del giocatore interpretare i dati ottenuti).
    Per raccogliere informazioni in questo modo si deve entrare in una trance leggera, ed avere una percezione minima del mondo circostante.
    Chi sfrutta questa abilità non rimane estraneo alle emozioni trasmesse dall’oggetto, al contrario esse rimarranno impresse come se fosse stato lui stesso a viverle.
    [Passiva per visualizzare informazioni tramite il tocco di oggetti]


    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 3/11/2015, 21:02
     
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    Terzo piano, ci dirigiamo tranquillamente appena lo abbiamo richiesto. Lo stesso signor Elsemann ci rivela la natura del quartiere cui ci troviamo. Un posto malfamato in pratica, gente povera che cerca di sostenersi a vicenda, è strabiliante, ma forse comprensivo, che nessuno tenti alla vita altrui o, ancora più strabiliante, cerchi di sottrarre qualcosa al prossimo. Non è questo che m'interessa realmente, anzi..io vivo da solo e faccio tutto da solo, non ho grandi necessità e, in qualche modo, riesco sempre a cavarmela sia dalle situazioni reali che economiche. Almeno questo significa che la probabilità che ci sia un serial killer psicopatico, ma molto intelligente, deve essere molto esigua. Neanche arriviamo a toccare coi piedi il pavimento che un odore forte e particolarmente disgustoso aleggia nell'aria passando attraverso le fessure della porta. Come altri, come nessuno..porto la mano destra a coprire il naso e la bocca, lasciando il giusto spiraglio per respirare. Un odore misto di molti elementi, si sono dati proprio alla fantasia, tra urina, escrementi e altro che, in quanto uomo di classe - Questa è nuova - terrei non citare. Sangue, poi c'è l'odore di sangue, fresco, secco, stagionato - Non è divertente! - mi fa capire, o almeno supporre, che non sia la prima volta. Elsemann sostiene che non c'è stato niente che possa far sembrare opera attribuibile ad una creatura vivente e in carne. Non necessariamente un essere umano. Mi gratto la guancia, incerto. Nessuno ha sfondato porte o finestre, nessuno a rubato, nessuno ha lasciato segni di effrazione, colluttazione, comunione, condivisione, emancipazione e ibernazione - Non avevi capito l'esagerazione? - questo individuo o è molto abile oppure si tratta di uno spirito. Non saprei, spero proprio si tratti di un'entità sovrannaturale, semplicemente per il fatto che almeno c'è la possibilità che non ci succeda nulla..mentre con un individuo reale, insomma..mi cagherei addosso e avrei un terrore tale da..no, scherzo, solo perché sono curioso. Non solo, non sono convinto delle parole di Elsemann, non che non mi fidi di lui..solo che mi chiedo quanta fortuna debba aver avuto per controllare ogni volta la situazione. Si, perché sostiene che sia una continua ripetizione, nemmeno da far nascere una leggenda metropolitana.
    "Poltergeist?" - domandò perplesso, non perché non sappia cosa sia, bensì il contrario. Sono stupito della loro ipotesi, voglio dire..ho letto un libro giusto qualche giorno fa, più ho meno quando ho incontrato un simpatico ominide. Ho avuto modo di informarmi su varie cose riguardo l'occulto e, con la mia capacità mnemonica, è stata una passeggiata memorizzare tutto. Comunque..un poltergeist è uno spirito alquanto rumoroso quali le sue manifestazioni spesso si associano alla levitazione di oggetti o all'autocombustione..secondo Elsemann non è successo niente fisicamente, sono solo state trovate le persone già morte.
    "Strano, credo vi stiate sbagliando" - affermo e più che mi credo un detective super intelligente, che bello, è anche per questo che mi piace improvvisare questo lavoro!
    "Un Poltergeist spesso manifesta le sue capacità attraverso la levitazione di oggetti o facendo prendere fuoco queste, Elsemann ha sostenuto che non ci sono stati segni di nessun tipo" - quindi significa che non ci sono state le manifestazioni citate sopra, andiamo avanti. Anche se in realtà non ha citato l'ignizione.
    "Di certo vi reputo più esperti di me, quindi sapreste trovare qualche falla in ciò che dico..ho letto che le manifestazioni di Poltergeist si verificano per mezzo di una causa precisa" - sto parlando dei bambini o adolescenti, ma suppongo di non dovervelo specificare, giusto? Sennò che esperti sareste. Io che mi fingo detective, sto forse arrivando a diventare più credibile e reale degli altri? Interessante.
    "Non direi nemmeno che le probabilità siano esigue, ma nulle..questo fenomeno è qualcosa di ripetitivo, non è stato chiaro, ma credo che sia qualcosa che si ripete talmente tanto da sembrare normale" - e i Poltergeist non durano in eterno, c'è una causa, manifestazioni per un po', poi tutto termina. O almeno credo..altrimenti si parla di infestazione, anzi..credo sia più corretto credere che vi sia un'infestazione che un Poltergeist.
    "Sono d'accordo, cominciamo con la ricerca!" - esclamò battendo le mani, cancello ogni mia preoccupazione e mi preparò ad agire. Osservo gli altri, ognuno pare possedere delle capacità proprie, nessuno sembra fingere. Non possiedo le capacità richieste, però sono una persona che osserva molto attentamente ciò che lo circonda, penso possa andare bene lo stesso, no? Dunque cominciamo con le indagini, mi piacciono le indagini, le adoro..è la parte più interessante del gioco. Lentamente, quasi con naturalezza, mi piazzo al centro dell'atrio e da lì comincio ad guardarmi intorno, qualsiasi cosa, ogni segno..sarà dura, se veramente non ci sono stati segni fisici non dovrei trovare molto..comunque sia, sapere com'è fatta di preciso la stanza aiuta sempre. Al momento preferirei non allontanarmi dagli altri..diciamo che devo prendere confidenza con l'ambiente, abituare l'olfatto e cose così, Abbiano solo 24 ore, ma il tipo tornerà stasera e se non finiamo entro stasera niente ricompensa..quindi non abbiamo davvero un giorno di tempo, forse era un modo di dire. Simpatico.

    Stato Mentale: Normale - Evviva le indagini, si comincia!
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 90%
    Attive:
    CITAZIONE
    Overview:
    Visione d'insieme. La capacità di avere ben chiaro l'ambiente circostante. La teoria non è tutto, non basta conoscere ogni cosa e avere la presuntuosa idea di poter fare qualsiasi cosa. Church necessita anche di una buona dose di pratica, per capire dove andare e cosa cercare bisogna prima avere ben chiara la situazione in cui ci si trova. Semplicemente con la vista, aiutata dalla mente geniale, potrà, concentrandosi, avere una vera e propria visione d'insieme del luogo in cui si trova: singoli oggetti, individui e, sopratutto, dettagli, magari scoprendo la loro ubicazione originale. Utile per investigare, cercare e scoprire ciò che, in particolare, attira la sua curiosità.
    [Consumo: Variabile][Basso]

    Listen the Truth:
    Ascoltare la verità. L'abilità dell'individuo di poter discernere le menzogne. Solitamente questa predisposizione a individuare le bugie deriva dalla medesima capacità nel dirle. Church, tra l'intelligenza e l'intuito, è capace di interpretare le parole altrui e di comprenderne la natura del significato. Quindi è in grado di distinguere le bugie dalle verità semplicemente osservando il comportamento e ascoltando le parole, che siano o no già state dette.
    [Consumo: Basso]
     
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    No ok, ho cambiato idea: sarà pur economica, ma questa casa non mi garba troppo; non penso di voler vivere qui, non ha senso fuggire dagli slums della Londra vittoriana per finire in un posto peggiore.
    Fa schifo davvero. E non solo per il tanfo, i vicini rumorosi, gli infissi scricchiolanti e tutto...

    ... È l'aria. Non saprei dire perché, ma mi è venuta la pelle d'oca appena sono entrato. Ho una bruttissima sensazione, come quando non hai studiato abbastanza per un'interrogazione eppure hai questa sovraumana certezza che chiameranno proprio TE.
    Per fortuna, i due piccoli acchiappafantasmi si mettono subito all'opera. Il balbuziente pare quasi professionale, mentre parla di trovare tracce spirituali e fuffa simile.

    "Se avete capacità percettive è il momento giusto per usarle."

    «Io...» confesso, fissando Mateus nelle palle degli occhi «vedo la gente viva.»
    Sogghigno. Ho un auspex dell'energia vitale! HAHAHAHA QUANTO SONO INUTILE. Capita la citazione, sì?
    Mi sa di no.

    «Vado ad analizzare le zone in cui sono morte le vittime.» dichiaro, e mi allontano fischiettando la theme song dei Ghostbuster. Sensi di ragno medico all'erta, perché non si sa mai, anche se dubito di percepire tracce di creature viventi (a meno che quel gatto di cui ha parlato il GM non esista davvero).
    Il piano è semplice: faccio un giro generico dell'appartamento, per comprenderne la planimetria, e cerco di ritrovare i luoghi visti nelle diapositive. Le scene del crimine, insomma.
    Non ho una memoria fotografica, ma immagino ci saranno gigantesche e orribili macchie di sangue a guidarmi.


    Dhav non ha ancora una scheda tecnica decente, ergo ci si arrangia a spanne. La scheda tecnica che verrà utilizzata sarà questa:
    32 punti - classi: necromante/sacerdote/Selvaggio

    Passive
    5 conoscenza medica
    5 bugie infallibili
    5 auspex energia vitale

    Tech
    2 cura variabile
    2 difesa magica variabile
    2 difesa fisica variabile
    1 power-up fisico (medio)
    2 attacco fisico variabile - ricopre armi di energia vitale (basso/medio)
    1 levitazione (media)
    1 flash luminoso (basso)
    1 charme (basso)
    1 attacco magico a distanza - sfera di energia (alto)

    Armi
    3 Armi naturali: zanne e artigli
    1 pugnali da lancio x5
     
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