Just hangin' around

A sfuggire dal bar malfamato ce l’hai fatta, ma a quale prezzo? Il topo all’inizio non sembrava convinto, ma l’occasione ghiotta di scucire denaro sonante ai Saggi per della birra annacquata è troppo ghiotta per rifiutare. La cifra segnata sul pezzo di carta è spropositata, comprendente anche voci assurde quali danni morali e di immagine. Magari si potrà far finta di non aver mai acconsentito a nulla del genere ed evitare l’incazzatura del vampiro bacchettone. Forse.

Per ora però, facciamo un leggero salto in avanti. Il vostro cammino è lungo ma non periglioso. Attraversate strade trafficate schivando signore impellicciate per poi immettervi in vicoli talmente stretti da passarci a malapena, il tutto per una mezz’ora buona. Quando infine raggiungete il posto designato non siete neanche certi di dove vi troviate esattamente. L’unica cosa sicura è che si tratta del luogo giusto in quanto il sasso brilla e nuovamente la voce fa capolino nelle vostre teste. Vi invita a proseguire, questa volta alzando un pesante tombino di ferro per addentrarvi nelle maleodoranti fogne di Altatorre.

Quello è un luogo a parte, fatevelo dire. Baraccopoli immense sono state costruite sulle sponde di fiumi di liquami, come città segrete popolate non da antiche tribù ma da barboni e medicanti. In tutto quel caos le indicazioni mentali vi portano oltre, fino ad un camminamento secondario dove, appoggiato al muro di pietra, vi è il bardo.

Fischietta lui, completamente incurante di tutto il casino che si è creato. Non sembra neanche avere un livido al volto dove è stato colpito, il che vi fa dubitare se lo sia preso sul serio il cazzotto. Una volta a distanza ravvicinata vi saluta con un cenno della mano. « Apperò. Svelti. » cinguetta. Dopodiché estrae dalla cintura due piccoli borselli, il cui rumore sonante vi fa pensare siano pieni di monete. « Siete stati un ottimo diversivo. Questo per il disturbo. » Nel porgerveli la sua mano resta lì davanti a voi, aperta. « Mi piacerebbe, però, riavere il mio cappello. Sapete, ci sono affezionato. »

Il ragazzo sembra incredulo quando non accetti i soldi – sopracciglio destro alzato e bocca semichiusa – ed ancora di più quando stringi il cappello e non glielo vuoi ridare. Al contrario il tuo compare è svelto ad infilarsi in tasca il denaro. Diversi modi di vedere la questione, probabilmente.

« Beh non è mia intenzione inimicarmi un Saggio. Anche perché l’Est è un bel posto per le scampagnate. » ammette con un sospiro il bardo. Quand’è che gli hai detto che sei un Saggio? Forse le notizie volano, persino qua sotto. « Però non penso di esser qualificato come guardia del corpo. Specie se dobbiamo attraversare Klemvor che pullula di macchine assassine e si trova in un Presidio piagato dalla guerra. Non potevano mettere l’approdo in… non so, la foresta dei coniglietti batuffolosi? » Il che sembrerebbe un rifiuto vero e proprio, se non fosse che il ragazzo continua a grattarsi nervosamente la testa. « D’altro canto lo dico spesso che Endlos è troppo piccolo per me. Viaggiare in un altro mondo sembra figo e non dovrei rimangiarmi la parola, che per un artista è tutto. » Altri momenti di pausa riflessiva. « E va bene! Buttiamoci! Però considerami più un compagno di viaggio che una guardia del corpo. So cantare, ballare e raccontare storie, ma non sono un gran che a combattere. Invece… » e si volta verso il tuo compare di avventure « …lui sembra proprio il tipo adatto. Ha lo sguardo da mercenario potente, vero? » E’ difficile capire se faccia sul serio o ti stia prendendo per il culo. La cosa ancora più assurda, però, è che il tipo accetta. Perché? Boh, domandaglielo a lui.

E’ così che il trio più sgangherato possibile si forma con obiettivo Laputa ed il Magisterium. Non ti resta allora che seguire i due lungo la fogna ed attraversare di nuovo le baracche. Ora che sei più tranquillo forse potresti notare qualcosa di nuovo. Tipo lo scintillio dorato in ogni tazza dei mendicanti. Monete d’oro? Strano abbiano la foggia di quelle della slot machine. Magari è il caso di chiederlo al bardo, ma non ora. Ora sta fischiettando un motivo allegro.