[EM] In the belly of the beast

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    Luogo: Merovish - Locale Abbandonato



    Qualcuno ha mai pensato il miglior posto dove portare una giovane ragazza attraente? Sempre considerando il presidio meridionale, precisamente nella città più grande e importante: Merovish. Quali potrebbero essere i posti migliori? Un ristorante di lusso, un giro turistico per le strade merovishe su enormi animali, qualche attrazione particolare..ma no, naturalmente stiamo parlando di Alison. I migliori posti per lei sono ovviamente due: l'Arena e la Behemoth. Quest'ultima era una nave spaziale dotata di varie tecnologie e di tutto per viverci all'interno. Alison andava pazza per i motori e vedere da vicino, anzi..dall'interno, esplorare la nave. Decisamente qualcosa di grande e grosso e di metallo! Andando oltre l'ultima frase..la bionda aveva il piacere di andare all'incontro prestabilito. Un locale abbandonato, lì si sarebbe incontrata a breve con Dimitriy per poi raggiungere l'enorme velivolo.
    Non vedo l'ora! - strinse i pugni e chiuse gli occhi cercando di contenere l'emozione. Non aveva mai messo i piedi in un mezzo come quello, cioè..stare così in alto, vedere Endlos lontano lontano in altezza. Non poteva nemmeno immaginarlo. Per questo cresceva in lei un'incontenibile curiosità, voleva essere lì sopra in quel preciso momento, dare un'occhiata a come era fatto, i motori, gli ingranaggi..la location in generale! Insomma..lei viene dal Bloodrunner, non ci è nata, ma ci ha vissuto la maggior parte dei suoi anni. Quell'ambientazione sarebbe stata adatta a lei, non lo sapeva ancora, naturalmente..ma sarebbe stata una questione di poco tempo. Si guardò intorno ripetutamente, quasi a intervalli regolari, impaziente, nervoso e, man mano, cresceva in lei il fastidio dell'attesa. Era arrivata lì da poco meno di due minuti e già era stufa di attendere.
    Dai..ma dove cazzo è? - si domandava ripetutamente, peggio di un cagnolino in attesa del padrone. Quelli non ce l'hanno buona la percezione del tempo. Si appoggiò al muro con la schiena incurante della possibile sporcizia. Quel luogo puzzava di piscio, letteralmente..nonostante ciò, per Alison non era quello il problema.
    "Era ora!" - esclamò vedendo il suo capo, lo attendeva con le braccia conserte al petto e un piede che non smetteva di battere, con la punta, il terreno. L'espressione un po' arrabbiata non avrebbe toccato minimamente l'altro, probabilmente di natura o per abitudine.
    "Ti sei sistemato per bene i capelli?" - un istante di silenzio e poi si scompose, con un sorriso, per avvicinarsi a lui. Portò le mani ai fianchi continuandolo a guardare dritto negli occhi.
    "Sto aspettando da almeno un'ora! Dai che sono troppo curiosa!" - la destra si staccò e, cadendo a peso morto, sbatté il palmo sulla coscia e si affiancò al suo superiore. L'avrebbe quindi seguito, senza rendere il viaggio tranquillo..anzi, non avrebbe smesso di fare domande.
    "Ma a che altezza saremo?" - di tanto in tanto guardandolo o camminandogli fronte a lui all'indietro, a volte metteva le mani dietro la schiena e magari il minuto dopo si ricomponeva. Era decisamente emozionata, fin troppo..si aspettava tanta roba, troppa. Già immaginava cosa avrebbe fatto lì..ispezionato tutto, ogni cosa, qualsiasi stanza..più o meno. Voleva vedere ogni angolo, ogni finestra. Quasi quasi..avrebbe traslocato lì. Forse ora stava esagerando, però magari qualche notte l'avrebbe passata, non è da tutti i giorni visitare una nave spaziale e dormirci.
    "Non la vedo, deve essere davvero in alto" - commentò ingenuamente guardando il cielo, sforzandosi di cercare un qualsiasi punto che potesse essere identificato come il mezzo. Niente.
    "Ma come ci arriviamo?" - finalmente pose un quesito intelligente. Sapeva dell'esistenza della Behemoth ma ancora non le era stato detto il percorso da seguire per metterci piede. Se doveva pensarci, e non lo fece, non ci sarebbe mai arrivata alla soluzione.

    Stato Mentale: Normale - Forza forza! Voglio vederla!
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  2. _MajinZ_
     
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    Dimitriy ne aveva passate davvero tante nella sua vita, fin da bambino infatti dovette imparare a cavarsela da sola in innumerevoli situazioni e alcune di esse l'avevano segnato nel profondo. Ma vi era un momento che più di tutti era impresso a fuoco nel suo animo, ovvero il bombardamento di Mosca da parte dei nazisti a bordo delle loro navi volanti... quel giorno aveva visto interi palazzi gremiti di persone venire giù come castelli di carte e aveva odiato quei maledetti incrociatori, giurando di abbatterli uno per uno e a mani nude, se necessario. Per questo motivo non avrebbe mai pensato di trovare piacevole salirvi a bordo.
    La Behemoth infatti era una di quelle navi tanto odiate, ma che offriva numerosi vantaggi, così tanti da cancellare ogni risvolto negativo. Essa forniva una base operativa sicura e un vantaggio strategico notevole, sia in termini di supporto che offensivi e difensivi. Inoltre grazie al camuffamento terrorizzava chiunque avesse la sfortuna di vederla, quindi rendeva lo Yuzrab un luogo ancora più inospitale. Salirvi inoltre era complesso, ogni nuova recluta doveva essere accompagnata e quindi solo chi era degno di fiducia poteva mettervi piede... e oggi toccava ad Alison fare quell'importantissimo passo.
    Avevo delle faccende da sbrigare, anche per tuo conto.
    Rispose il ragazzo serio come suo solito, avvolto nei suoi classici abiti neri, ma questa volta i capelli erano legati in una coda e non sventolavano in giro come al solito. Fece comunque qualche passo avanti, posizionandosi in un punto preciso, a ridosso di una parete crollata per metà.
    Non sarebbe una base segreta se si vedesse, non trovi?
    Commentò il russo mentre muoveva il pollice sullo smarthphone, o almeno sembrava una di quelle diavolerie elettroniche. Alla domanda della biondina sorrise appena, facendole segno di avvicinarsi e di posizionarsi vicino a lui.
    Ora lo vedrai.
    Lo schermo dello strumento divenne rosso, una scritta lampeggiava su di esso: ACTIVATE. Un istante dopo una luce azzurra avvolse superiore e sottoposto, essa si fece sempre più intensa e allo stesso tempo frammenti di materia iniziarono a scomparire. Il furto si fece sempre più veloce, poi la luce aumentò ancora e un istante dopo scomparve, portandosi con se anche i due umani. E infine eccoli li, in piedi all'intero di due specie di cilindri, i quali si aprirono, rivelando il ponte che accoglieva i passeggeri.

     
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    Luogo: Yuzrab - Hangar Behemoth



    In effetti aveva ragione, se la vedesse sarebbe troppo facile e stupidamente inutile. D'altronde è probabile che Alison non avesse nemmeno capito che era tenuta ben nascosta, oppure nessuno gliel'aveva ancora detto. Fece cenno con la testa come per confermare la risposta di Dimitriy, dandogli quindi ragione.
    "In effetti.." - ma non era questo il punto, bensì come sarebbero riusciti ad abbordare la propria nave. Inclinò la testa dubbiosa e confusa sulle azioni del suo superiore. Quello prese il suo cellulare e ci maneggiò sopra. La bionda fu sorpresa, non sapeva che Dimitriy avesse un telefono, è innegabile il pensiero di chiedergli il numero, per ogni evenienza. Pensava che il biondo fosse un tipo esageratamente..anzi, meglio dire estremamente tradizionale. E invece aveva una tecnologia di quel genere, sembrava molto simile al Bloodrunner, ma naturalmente doveva avere qualcosa di aggiuntivo. Si avvicinò lentamente per chiarirsi le idee, non si erano spostati, dunque..qual era il metodo?
    Mi chiedo se.. - se stesse per contattare qualcuno? Improvvisamente sia lei che l'altro furono avvolti da una luce.
    "Ma cosa..? Aspetta..!" - si allarmò non capendo cosa stesse succedendo, eppure in cuor suo pareva aver compreso bene la risposta. Più gli istanti trascorrevano più inconsciamente immaginava il finale. Vide la materia sgretolarsi e a quel punto ormai ne ebbe la certezza: un teletrasporto. Era la prima volta che la bionda effettuava un teletrasporto. La luce divenne fortissima e al suo scomparire, la giovane si accorse si trovarsi in tutt'altro posto. Era dentro una sorta di cabina cilindrica. Essa si aprì automaticamente. Temeva di subire qualche conseguenza, ma si vuole caso, destino o fortuna..la giovane non provò nulla. La prima cosa che vide fu un lungo ponte, tutto dominato da colori grigi e dal metallo, proprio come aveva immaginato. Tutto alquanto figo per i suoi gusti. Sorrise compiaciuta, non si sentì per niente delusa e immaginava tanto altro ancora per la loro gita. Uscì per prima dalla cabina, quasi rischiando di inciampare e decise di mantenere il suo ruolo in questo teatro.
    "Dimitiriy!" - gli sbraitò contro con un'espressione arrabbiata e infastidita. Incrociò le braccia al petto mostrando i denti.
    "Non potevi avvisare?? Poteva succedermi qualcosa!!" - continuò facendo capire di non aver mai effettuato un teletrasporto e, quindi, aveva temuto di subire qualcosa. Nonostante ormai non c'era più nulla di qui avere paura, come lei ben sapeva, per qualche motivo, anche a lei sconosciuto, prese parte alla recita. Poi si rilassò nuovamente come a terra, chiuse un attimo gli occhi e li riaprì.
    "Non ho mai fatto una cosa del genere, avanti andiamo!" - e andò spedita in avanti incitando Dimitriy di andare più veloce. Non voleva perdere tempo, ma a metà del ponte si bloccò.
    "Alto" - commentò con una parola mentre si fiondò sulla paratia di sinistra cercando di guardare più lontano possibile, nonostante la difficoltà data dalla posizione. Vi erano alcune imbarcazione d'emergenza, non si curò molto del dettaglio.
    "Mi piace, è fantastica! Come avete avuto questa nave?" - chiese incuriosita, non si aspettava che l'organizzazione avesse così tante cose. Il potere degli Eversori non era piccolo come si aspettava, la prima volta che sentì il loro nome e vi aderì pensava di trattasse solo di una piccola banda con l'obiettivo di espandersi ulteriormente. Ma ora comprendeva sempre più di essersi immessa in qualcosa di pericoloso e molto più grande di quel che credeva. Non era il momento, non ne aveva nemmeno la voglia, di occuparsi di queste preoccupazioni, il futuro era ancora lontano per lei, aveva sufficiente tempo per trovare una soluzione..se ne serviva una.

    Stato Mentale: Normale - Non me l'aspettavo! O forse si?
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  4. _MajinZ_
     
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    Ah, era sempre bello portare una nuova recluta sulla Behemoth, ogni volta si potevano ammirare tantissime reazioni diverse, anche se quella di Alison era stata abbastanza prevedibile. Conoscendola, Dimitriy aveva immaginato che fosse affascinata da così tanta tecnologia e un teletrasporto probabilmente era il massimo per gli appassionati di tale argomento, ma anche se non lo si era, la sensazione di essere smaterializzati via era sempre unica e ogni volta diversa. Certo, vi erano dei rischi come per ogni cosa, ma stavolta era andato tutto per il meglio e avevano ancora tutti gli arti attaccati.
    In genere va tutto bene, anche se a volte qualche recluta è rimasta spappolata.
    Verità? O stava bluffando? Era impossibile dirlo, così come era impossibile decifrare l'espressione del biondo... a metà tra il serio e il divertito, anche se non sorrideva affatto. L'area di approdo era comunque sgombra, in genere gli Eversori preferivano restare nelle loro cabine o in certi casi prediligevano vivere direttamente nel motore della nave.
    E' una lunga storia, Zimmer e altri l'hanno recuperata sotto lo Yuzrab, ma non ricordo molto altro... puoi leggere il rapporto però, se proprio ti interessa.
    Purtroppo non aveva letto quel rapporto, visto che non appena aveva capito di cosa si trattasse, aveva pensato bene di chiudere il fascicolo e mandare tutto a quel paese. Ora però si pentiva di quel gesto, magari poteva andare lui stesso ad aggiornarsi su quei fatti. Ad ogni modo c'era tempo per quelle questioni, ma il giro turistico non poteva mica attendere... e poi la nave era anche abbastanza tranquilla, molti infatti erano in missione.
    Comunque non credo ci sia qualcuno, forse Mialee da qualche parte.
    In realtà lo sapeva chi c'era, ma ogni tanto poteva fare il finto tonto, soprattutto quando aveva la giornata libera... una rarità per uno come lui.

     
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    Mialee era già salita un paio di volte sulla Behemoth, eppure ogni volta le faceva uno strano effetto.
    Bello, per carità, ma tutta quella tecnologia, tutte quelle cose controllate da alcuni computer...
    Beh, per una guerriera come lei, sempre vissuta in un isola dove il massimo della tecnologia erano delle trappole per orsi, la nave rimaneva sempre qualcosa di strano, affascinante.

    Quindi, quando era stata invitata da Dimitriy a far compagnia alla prima salita sulla nave di un'altra donna, era stata felice di accettare. Un po' di meno quando aveva poi scoperto di chi si trattava.

    Alison...

    Disse digrignando i denti, mentre stava, vestita con la sua uniforme da combattimento con tanto di spada, appoggiata al muro della saletta contigua al ponte di accoglienza dove erano le capsule per arrivare là su.
    La bionda non aveva la minima idea di come funzionassero quelle capsule: l'importante per lei era che prima una persona era giù, e dopo era su, o viceversa. Il come era superfluo.

    "Non potevi avvisare?? Poteva succedermi qualcosa!!"

    La bocca le si incurvò in un sorriso divertito per un attimo nel momento in cui sentì la voce, dal volume forse un po' alto come quando si erano conosciute, della bionda dai capelli più lunghi di ogni persona che avesse mai visto.

    Inspirò profondamente, mentre si staccava dalla parete e si avvicinava alla porta automatica, con le braccia dietro la schiena e le mani che si tenevano vicendevolmente.

    Quando la porta si aprì lei varcò la soglia ed uscì sul ponte, assumendo un'aria distratta e vagamente pensierosa. Quando la vide, e quando vide che anche lei l'aveva vista, si fermò.

    Oh!
    Ma guarda chi si vede: A-li-son!


    Cercò di abbozzare un sorriso beffardo, mentre muoveva un passo nella direzione dell'altra.
    Mialee_hehe
    Non mi aspettavo di trovarti quassù, qual buon vento?

    Non stava del tutto mentendo: stava aspettando Alison ed aveva inscenato quell'arrivo casuale, ma quando Dimitriy le ne aveva parlato lei era rimasta a bocca aperta, ed erano passati alcuni secondi prima che riuscisse nuovamente a connettere e confermare -con poca allegria- la sua presenza lì.

     
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    Luogo: Yuzrab - Hangar Behemoth



    "Eh..?" - rimase sbigottita nel sentire la risposta di Dimitriy, quest'ultimo aveva affermato che qualche recluta era rimasta spappolata. Sul momento non sapeva che aggiungere o come reagire..era chiaro fosse una menzogna..insomma, se fosse davvero così, il caro biondo doveva avere una fortuna celestiale per aver usufruito del teletrasporto più e più volte.
    "Non è divertente!" - lo rimproverò, nonostante ormai aveva dato la dimostrazione di averci creduto per un'istante. Come potrebbe accadere per molti, specie a parlare con un uomo in grado di nascondere la verità, un esperto nel dire le bugie, di ingannare, di far credere che tutto calmo e normale.
    Una storia lunga? - ripeté le parole a se stessa..questo per lei era davvero interessante, le sarebbe piaciuto veramente leggere il rapporto del ritrovamento della nave, si perché era stata ritrovata, non costruita. Doveva essere accaduto qualcosa di particolare per trovare un mezzo del genere e tenerlo all'oscuro di chiunque, una gran bella trovata. Naturalmente c'era il trucco.
    "Lo farò" - rispose semplicemente, diciamo che la bionda non si fidava totalmente del suo superiore, aveva sempre la stessa sensazione..non era in grado di fidarsi completamente, tutto ciò che diceva, ogni volta che apriva bocca, avvertiva una strana emozione. Come a mettere in dubbio ogni sua affermazione, ma allo stesso tempo trovava spesso la corrispondenza corretta. Nel caso egli avesse detto così per non dirle di persona i fatti, avrebbe in quel modo messo alle strette, come non arrendersi, respingere la noia e mostrarsi comunque determinati. Voleva sapere ogni cosa: da quando aveva messo i piedi al locale del Bloodrunner, non faceva altro che rendersi conto che non era quel che credeva si fosse cacciata. Specie quando si accorse di non aver più una via di fuga, o almeno..per ora. D'altronde, non aveva alcun motivo per separarsi da loro..aveva ancora la sua vendetta, pian piano si stava pure affezionando ai compagni, senza contare che non poteva aggrapparsi a nessuna scusa per lasciarli, per sfidarli, andargli contro. Forse il fatto che anche loro fossero dei criminali..poteva essere sufficiente? Il problema è che più ci pensava e più si accorgeva che finora non avevano fatto nessuna azione che avesse un fine malvagio, anzi..tutto il contrario! D'altra parte, l'autorità che pretendevano non rientrava nei suoi gusti..e se voleva uscirne, evidentemente doveva per forza combatterli. Nulla è per sempre, nemmeno la sua permanenza..a quanto pare.
    Mialee? - ripeté il suo nome a mente, l'aveva già sentito e già letto da qualche parte al Bloodrunner. In quel preciso istante non le venne in mente nessuno, ricordava di averne letto il nome..pian piano le venne in mente un volto, qualcuno che aveva incontrato e anche discusso a mani. Sospirò e, quando la porta automatica si aprì, i suoi occhi si spalancarono trovando la conferma. Mialee era di fronte a lei, la stessa ragazza che aveva incontrato in quel supermercato, anzi..pareva totalmente diversa. Balzò all'occhio il suo vestiario: un'armatura da guerriera di vecchio stile.
    Capisco, sembra molto di più dell'altra volta - pensò ricordando lo svantaggio a cui erano state costrette per mantenere il proprio orgoglio al limite.
    "Mi-a-lee" - la imitò, gioco con la stessa moneta, come l'ultima volta che si erano vista, quando si era appunto presentate. Ognuna aveva scandito per bene il proprio nome, quasi a renderlo indelebile. Nonostante era più che evidente che la stava sfottendo e, magari, provocando.
    "Che piacere vederti" - tentò di imitarla nuovamente, anche col sorriso, ma non si mosse da lì, preferì rimanere affianco a Dimitriy e lasciare che l'altra si avvicinasse a lei. Non c'era verso, pareva proprio che non corresse buon sangue tra loro e sembrava che entrambe fossero consapevoli dei reali sentimenti che una provava per l'altra.
    "Chissà! Una visita.." - portò il dorso della mano sinistra al fianco - "..Te, piuttosto?" - le domandò a sua volta mantenendo lo stesso falso sorriso.
    Che ci fa questa qui.. - avrebbe voluto imprecare mentalmente, tuttavia cercare di rimanere impassibile alla sua presenza, tentare di fingere, sembrava condizionare se stessa anche psicologicamente, così da non permetterle di sclerare a se stessa.

    Stato Mentale: Normale - Ci rivediamo..Principessa!
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  7. _MajinZ_
     
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    Dimitriy guardò le due ragazze, lo fece un paio di volte, poi un brivido gelido gli percorse la schiena risalendo fino alla nuca. In quei tre anni su Endlos aveva imparato molte cose importanti, parecchie delle quali erano legate a quel mondo totalmente opposto a quello maschile... ovvero l'infernale mondo femminile. Loro erano diverse, non solo a causa dell'evidente differenza fisica, ma soprattutto al diverso modo di pensare.
    Per i maschi era tutto più semplice, bastavano poche parole per capirsi, ma quando erano due donne a incontrarsi potevano succedere due cose... o diventavano amiche per la pelle, inseparabili e pronte a sostenersi a vicenda, oppure diventavano acerrime nemiche pronte a cavarsi anche gli occhi pur di avere ragione l'una sull'altra. E in questo caso quelle due non sembravano proprio amiche, ma il fatto che già si conoscessero diede da pensare al biondo: voleva vederci chiaro.
    Vi conoscete già? Da quanto di preciso?
    Da quel che ne sapeva, Alison non era mai stata a Sud, quindi il loro incontro doveva essere avvenuto per forza al Bloodrunner e visto che la teppistella non aveva motivi di recarsi a Merovish da sola, Mialee aveva raggiunto il Pentauron di sua spontanea volontà. Non ci voleva molto a fare due più due e a giudicare dal clima che si era creato, quell'incontro non doveva essere andato bene. Nell'aria c'era parecchia falsa ironia, sorrisi tirati e frecciatine nascoste, sembrava che di li a poco sarebbe scattata la rissa. E Dimitriy era proprio nel mezzo, doveva quindi prendere tempo per evitare brute conseguenze.
    Immagino che a quei tempi non sapevate di essere colleghe.
    Non gli importavano gli spostamenti delle reclute, l'importante era evitare interferenze fra le varie missioni, al momento quindi il biondo era semplicemente curioso... anche se la curiosità aveva ucciso il gatto, e visto che la curiosità era femmina, Dimitriy stava rischiando davvero grosso. Ma aveva l'asso nella manica: fumogena e fuga stile ninja.

     
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    "Mi-a-lee" la imitò l'altra, esattamente come aveva fatto lei quella volta.

    Gli occhi si strinsero impercettibilmente mentre coglieva il modo usato da Alison, e se avesse potuto avrebbe sorriso ancora di più, ma si limitò a tenere quello che già aveva stampato in viso, anche mentre l'altra le diceva, mentendo, che era un piacere rivederla.

    Mialee pensò di essere alla fiera del doppio volto, e quando le venne posta la domanda, fermandosi sul posto guardò un attimo Dimitriy per poi riportare gli occhi su Alison:

    Oh ma io qui ci dormo spesso, da quando mi hanno dato l'accesso ai dormitori è difficile tornare a dormire a Merovish.

    Non era vero.
    Non era per niente vero.
    Gli unici dormitori della Behemoth erano piccole cuccette a castello, alle quali preferiva comunque il suolo e la sua spada come schienale.

    Stava cercando qualche commento da fare, quando Dimitriy intervenne.
    La bionda si voltò rapidamente a guardarlo.
    Non c'era alcun sorriso, questa volta: era stata interrotta.

    Ma con finta calma alzò lo sguardo, pensando e portando un dito alla tempia, come per indicizzare i propri pensieri.
    Mialee_thinking
    Mhh...qualche mese fa...
    Non ricordo di preciso...


    La frase che pronunciò subito dopo lui, a lei sembrò quasi uno scherzo di cattivo gusto.

    No che non lo sapevamo!
    Esclamò stizzita, per poi continuare mentre fissava l'altra dritta negli occhi:
    Altrimenti dubito sarebbe rimasto qualcosa in piedi, di quel centro commerciale.
    Mi scuso immensamente per il ritardo: ma sto avendo difficoltà a trovare il tempo e la voglia di mettere insieme post, in questi ultimi tempi... :\

     
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    Luogo: Yuzrab - Hangar Behemoth



    Si sarà pure accorto qualcuno che Alison non ha una memoria brillante e, sopratutto, non fa troppo caso ai nomi che trova scritti nei rapporti e quant'altro. Insomma..Alison aveva già letto il suo nome e, nonostante ciò, non le era venuto in mente chi fosse nemmeno dopo averla vista in volto. Ora però non aveva più scuse, di certo non si sarebbe dimenticata di una persona come Mialee. D'altronde era così evidente dove andava a finire il loro rapporto. Entrambe volevano prevalere una sull'altra ed entrambe provavano sentimenti di rivalità. Di sicuro non volevano davvero la morte dell'altra, ma di certo non si trovavano simpatiche. Più che giusto, non c'è niente di male a conoscere qualcuno e provare dati sentimenti. Ognuno ha un rivale, no? Qualcuno che non si può vedere. Alla fine per loro era più una questione di orgoglio, solo essere la migliore dell'altra, tutto qua..almeno questo era certo dalla parte di Alison. L'altra rispose a tono affermando di dormirci spesso.
    Questa dorme qui - non poté esprimere pensieri di disgusto, avrebbe tanto voluto dormirci pure lei in un luogo tecnologico e futuristico come quello. Però..il pensiero di doversi svegliare e trovare quell'altra..decisamente no. D'altra parte non aveva intenzione di mollare, insomma..se avesse deciso di negare i suoi desideri, automaticamente era come darla vinta a Mialee, indirettamente s'intende. Alison aveva deciso di passare la notte, e forse più di una, nella Behemoth e niente e nessuno le avrebbe impedito di accontentare la sua voglia. Si rilassò e cercò di assumere un'espressione normale, adatta a lei, quella dell'Alison di tutti i giorni, senza dover indossare la maschera dell'ironia. Presto l'avrebbe dimostrato. Quando Dimitriy sembrò sorpreso di sapere che loro già si conoscevano, chiese con curiosità da quanto tempo la loro "amicizia" durava. Se Mialee aveva un vago ricordo a livello temporale..figurarsi Alison, per lei quello fu un episodio totalmente sporadico. Probabilmente un mese andava bene. Incrociò semplicemente le braccia acconsentendo alla risposta dell'altra. Nessuna delle due sapeva dell'altra al riguardo dell'organizzazione. I loro occhi si fissarono e sorrise ascoltando quella frase celebrativa. Dopotutto al termine dello scontro, forse per un attimo..forse per casualità..chi può dirlo, entrambe si erano riconosciute. Ancora ricordò com'era andata a finire, anzi..rimembrò tutto lo scontro, ogni singolo scenario, fotogramma. Era stato un combattimento alquanto ridicolo, entrambe si erano arrangiate con ciò che c'era lì. Armi convenzionali..doveva ammetterlo, era molto curiosa di sapere come sarebbe andata a finire se entrambe avessero usato le loro reali armi. Chi avrebbe vinto? I loro stili di combattimento erano completamente diversi, nonostante si accomunavano in alcuni punti. Una era aggressiva, forse troppo e davvero abile nel combattimento corpo a corpo. L'altra pareva più aggraziata rispetto alla rivale, tipico di chi si serve di una spada, però aveva dimostrato di possedere qualcosa di anormale.
    "Nemmeno qualcosa di te" - disse facendo calare tutto nel silenzio. Questo pareva un colpo grosso, un affronto. Ma Alison non aveva davvero intenzione di continuare a lungo quella scenetta..anzi, le era uscito di bocca, non l'aveva fatto apposta. Si scompose avanzo di un passo.
    "Su su, non voglio di certo farla arrabbiare Principessa" - continuò guardandola di tanto intanto mentre gesticolava.
    "Questa è la prima volta che metto piede qui, vengo in pace!" - terminò esprimendo i reali intenti, non era il caso di mettere più carbone al fuoco, o era la legna? Quella è per darle..comunque anche se fosse scoppiato qualcosa Dimitriy sarebbe intervenuto senz'altro per sedare nell'immediato la piccola inutile rissa. Almeno credeva.

    Stato Mentale: Normale - Ci sto provando a fare la brava! Forse
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    L'accogliente sala d'attesa, un luogo fatto apposta per accogliere i visitatori sballottati dal teletrasporto, lentamente si stava trasformando in un campo di battaglia. Partivano tante di quelle frecciatine che sembrava proprio di essere assediati in un castello, sotto il tiro incessante degli arcieri. Non c'era amicizia tra quelle due, ma solo una cocente rivalità e se ciò poteva essere per certi versi una buona cosa, dall'altra parte però c'erano dei grossi rischi... Dimitriy si segnò mentalmente di non mandarle mai in missione insieme. E alla Lettera non piaceva molto che due Eversori rischiassero di farsi a pezzi... o di fare a pezzi cose che poi bisognava ripagare dalle casse di Gilda.
    Spero che la vostra rivalità si sia placata ormai, non è bene che due Eversori vengano alle mani.
    Sguardo severo per il biondo, un'occhiata che lanciò ad entrambe le ragazze... due occhi che non ammettevano repliche. Dovevano ringraziare che lui fosse un tipo comprensivo, qualcun altro infatti le avrebbe già punite a dovere... e magari quel qualcuno era anche sulla nave, ora. Ad ogni modo Alison era appena arrivata e di certo non poteva mandarla in giro da sola, conoscendola poteva cacciarsi nei guai in ogni momento... quindi almeno all'inizio serviva una guida. Anche perché la Behemoth era mastodontica.
    Visto che è la tua prima volta qui sopra, mi pare giusto farti da guida.
    Si rivolse alla picchiatrice, spostando poi lo sguardo sulla spadaccina.
    Se vuoi accompagnarci non abbiamo nulla in contrario, vero Alison?
    La faccia di Dimitriy era del tipo: se dici di no ti faccio pulire il ponte scoperto della nave. E ovviamente lo stesso valeva per l'altra ragazza... quello rivolto a Mialee infatti non era un invito, sembrava di più un ordine e neanche troppo velato.

     
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    Brigante del Vico Buligio®

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    "Nemmeno qualcosa di te"

    Fu il commento rapido e affilato dell'altra ragazza, appena Mialee finì di parlare.
    Gli occhi argentei di lei si spostarono istantaneamente sul viso di Alison, mentre le palpebre si socchiudevano in quell'espressione che chiunque avrebbe categorizzato come "vedrai".

    Ma non ebbe il tempo per controbattere in alcun modo, perché l'altra sembro seppellire subito l'ascia di guerra, dicendo che non la voleva far arrabbiare.
    Il calore che cominciava a sentire la guerriera, dopo le parole di Alison, scemò quasi istantaneamente: lei non era una ragazza che serbava rancore, anche se con Alison si sarebbe potuto dire il contrario.
    Ma in fondo forse era questa la cosa bella: essere in costante sfida per la supremazia con un'altra ragazza le dava la carica per cercare di essere sempre meglio lei sé stessa.
    E sicuramente anche Alison provava un sentimento simile.

    Non disse niente, lasciando aleggiare nell'aria le parole di Dimitriy.
    Poi, quando quello propose di accompagnarli nella visita guidata della Behemoth, un sorriso fece capolino sul volto della ragazza, giusto prima che un acuto segnale acustico prodotto palesemente da qualche oggetto tecnologico la fece cambiare in un'espressione corrucciata di chi ha un'inaspettato contrattempo.

    Mialee_uh
    Sc-scusate un attimo...

    A fatica Mialee tolse qualcosa da una tasca dei pantaloncini che indossava, aprendo la mano per rivelare un cellulare -forse troppo, per lei- all'avanguardia.
    Armeggiò per qualche secondo con l'apparecchio, fino a visualizzare il messaggio che le era appena arrivato.

    Lesse le lettere con calma, diventando seria subito dopo.
    Appena ebbe finito premette alcuni tasti a caso finché il telefono non smise di emettere luce e lo infilò di nuovo nella tasca da cui l'aveva estratto e, guardando Alison e Dimitriy quasi dispiaciuta, disse:

    Scusate ma a quanto pare c'è bisogno di me da un'altra parte...

    Detto questo fissò lo sguardo su quello di Alison e si avvicinò quasi a distanza di braccio, squadrandola poi dalla testa ai piedi con i pugni poggiati sulle anche.
    Prese un lento respiro, prima di parlare:

    Mi ha fatto piacere sapere che ora sei qui: adesso almeno ci sarà da divertirsi.

    Si voltò subito e, prima che ci fosse il tempo di risponderle, si diresse verso la porta da cui era entrata.
    Avrebbe ovviamente sentito qualsiasi cosa le avesse detto l'altra, ma non si sarebbe fermata e sarebbe uscita di scena ugualmente.

    Ciao ciao, Dimitriy!
    Ecco il mio post.
    Chiedo scusa ad entrambi per avervi fatto aspettare due mesi per...questo...

    Esco dalla scena perché, come ho già detto a Gerik, questo periodo ho troppe cose per la testa per riuscire a stare anche dietro al forum.

    Sappiate che mi dispiace tantissimo sia perché avrei voluto giocare bene ancora con Alison, e anche perché vi ho bloccato la cosa ed ora me ne vado. .-.

     
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    Divertimento



    Luogo: Yuzrab - Hangar Behemoth



    Dimitriy fu bellamente ignorato. Era come se non esistesse, le sue solite parole di pace tra Eversori erano così noiose per l'intraprendente Alison. Fece scorrere tutto come acqua. I suoi occhi rimasero incollati a quelli di Mialee, la quale parve prendere in mano la situazione meglio della rivale. Non ebbe sufficiente tempo per rispondere a Dimitriy. Avrebbe voluto dirgli di no..anzi, stava proprio per farlo, le labbra schiuse non lasciarono tuttavia uscire alcuna parola. L'incertezza le costò il turno, la spadaccina interruppe e, grandiosamente, salvò a situazione di entrambe. Sarebbe stato divertente fare la gita assieme. Però, evidentemente, era meglio farla da soli, se si capisce il senso. Prese quello che doveva essere il suo cellulare. Armeggiò con esso chiedendo scusa ai presenti. Che abbia fatto finta o meno, parve molto realistica, chissà..forse la sua falsità è su un livello così alto da avvicinarsi al vero. Nel mentre non la guardava, spostò lo sguardo a destra come segno di fastidio o di chi aveva già visto l'azione ripetersi, o meglio..l'intenzione celata. Alison, in sostanza, non credeva alle parole di Mialee.
    Certo certo.. - poi tornò a guardarla accennando ad un piccolo sorriso. Mialee diede buca, disse di avere un altro impegno, si piazzò davanti la pugile e le diede un'intesa particolare. Divertirsi. Forse aveva capito cosa intendeva dire.
    "Con me ci si diverte sempre" - ribatté, per lei non era ironia, lo credeva davvero. Quella girò i tacchi lasciando un ultimo ed esplicito saluto al superiore. Girata, Alison avanzò un passo con la destra, portò l'omonima mano davanti a sé mostrando per bene il dito medio. Fuori dai giochi, la giovane si ricompose e, finalmente, si rivolse a Dimitriy.
    "Sai cosa, Dimitriy? Meno male!" - e diede lei l'iniziativa di andare avanti. Avanzò fino a raggiungere la porta, senz'altro seguita o affiancata dal biondo.
    "Quella vuole fare a botte, fidati" - affermò sorridendo, e stavolta non era uno di quelli finti..anzi, pieno di emozione. A lei piaceva confrontarsi, sempre e con chiunque. Il solo pensiero di scontrarsi in singolo la faceva fremere tanto che le veniva un leggerissimo tremolio alle mani.
    "Andiamo!" - lo incitò all'aprire la porta. Mica voleva farla attendere oltre, vero? La giovane era curiosa di vedere com'era fatta l'interno della nave volante. Dall'esterno prometteva davvero bene secondo il suo gusto futurista, anzi..meglio utilizzare il termine cyber. Lo steampunk e il cyberpunk erano temi molto graditi. Bastava darle un occhio all'outfit e alla tipologia di armi per capirlo. Si chiese più volte se magari ci fosse un posto per allenarsi, una sorta di palestra. Confidava molto nella tecnologia degli Eversori e già quella nave diceva molto, forse troppo.
    "Ce l'ha un nome?" - chiese, insomma tutte le navi hanno un nome! Anche quella doveva averla, se per caso l'avesse già sentito..sbadata lei che si è scordata o aveva compreso male. Sarebbe anche interessante una spiegazione semplice sul suo significato, ogni cosa a cui si attribuisce un nome ha qualcosa di speciale dentro, che esprima la natura o essenza della cosa. Circa. Non sempre vale questa regola. Ad esempio, non tutte le persone hanno un nome che esprima una propria caratteristica.
    "Ah! Behemoth!" - ecco.

    Stato Mentale: Normale - Ora sarà una visita tranquilla..o forse noiosa?
    Stato Fisico: Normale
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  13. _MajinZ_
     
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    Invece di calmarsi, la situazione continuò a peggiorare sempre più. Le due infatti ignorarono bellamente gli ordini del loro superiore, arrivando a un momento quasi critico, ma per fortuna il tutto si risolse pacificamente. Mialee ricevette un messaggio, lasciando abbastanza perplesso il biondo, per poi lasciare il duo da solo nel bel mezzo dell'hangar... senza dare troppe spiegazioni. Non c'erano missioni in programma, non capiva proprio il motivo di una cosa del genere, ma probabilmente il tutto era legato all'antipatia tra le due ragazze. Dimitriy comunque fece spallucce, alla fine non era mica una tragedia.
    Non dire così, siete parte della stessa famiglia: non sta bene litigare.
    In ogni gruppo potevano esserci dei dissapori, ma nel momento del bisogno bisognava mettere tutto ciò da parte, altrimenti si rischiava di mandare tutto a quel paese. Bastava solo un tassello fuori posto per far collassare l'intero sistema, quindi risolvere i dissapori era fondamentale, soprattutto in un'organizzazione militare.
    Questo è l'hangar, qui teniamo tutte le attrezzature e i veicoli. Abbiamo uno stormo di navette, nel caso ce ne sia bisogno.
    Il russo indicò i vari alloggiamenti delle navette, da li venivano sganciate per essere immediatamente operative. A parte quello non c'era molto da vedere, quindi il ragazzo fece strada fino a raggiungere l'ascensore. Si fermò davanti ad esse e un secondo dopo l'icona sulla telecamera lampeggiò, facendo poi aprire le due ante. Dentro ovviamente non c'era nessuna musichetta, anche perché il tempo di permanenza era davvero breve e in un attimo l'ascensore raggiunse la sala macchine e li si... che c'era un casino infernale. Bastava però avanzare un po', superando alcuni container, per incontrare la gemma che alimentava l'intera nave. Era semplicemente bellissima, chiusa nella sua teca brillava leggera e attirava gli sguardi come le falene venivano attirate dalla luce.

     
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    Gemma del Sud



    Luogo: Yuzrab - Hangar Behemoth



    La solita parlata da Dimitriy. Sentirla così spesso era fastidioso. Girata di un lato, si permise di fare una boccaccia, una faccia scocciata. Se lo doveva aspettare.
    "Non capisci niente" - gli rispose con un gesto della mano sinistra. Lo stesso per scacciare le mosche. Perché andava dritto a parare lì? Bisticciare era una cosa normale, certo..in qualcosa di più complesso e serio come negli Eversori non doveva proprio esistere, però..non c'era qualcosa di più, antipatia, rivalità, scontro, niente di eccessivo, nulla da desiderare la morte dell'altra.
    "E' divertente!" - concluse l'intraprendente bionda, voltandosi verso di lui con un sorriso. Dimitriy andò oltre, le spiegò con una frase inutile cosa vi era lì attorno a loro. L'Hangar, il luogo di atterraggio e di partenza, dove vi erano alcuni mezzi, navette e altre cose che non attirarono particolarmente l'attenzione della giovane. Ciò che non aveva ruote non era avvincente o emozionante. Le navi ad esempio..sono estremamente noiose. Lente, pesanti. In realtà c'erano anche quelle più piccole e veloci, forse quelle si che dovevano essere divertenti..aerodinamici, scattanti, forse è solo perché Alison è abituata a stare in sella alla sua moto. A seguire una pista, una strada, non a volare senza indicazioni. Il cielo non è cosparso di strade e vie, è libero, vai dove vuoi, rompi le regole. Per quanto caotica, c'erano alcune regole che non andavano rotte. Le gesti della strada, delle piste clandestine..rimembrò i vecchi tempi per un momento. Poi seguì il biondo fino all'ascensore.
    "Preferisco le moto" - commentò, non c'era bisogno, bastava poco a capirlo, una frase prevedibile detta da lei.

    Luogo: Yuzrab - Sala Macchine Behemoth



    La discesa fu piuttosto rapida, d'altronde fecero un solo piano. Si spostarono alla Sala Macchine. Aperte le porte dell'ascensore, si udì un rumore fastidioso. Probabilmente macchine e altre tecnologie troppo complicate per la giovane. L'informatica era una cosa, la tecnologia pesante un'altra..e la meccanica un'altra ancora, quest'ultima era il campo prediletto della bionda. Non fece alcuna domanda a riguardo, non era interessata.
    "Che casino" - si limitò a commentare, in modo del tutto spontaneo - "Ma fare qualcosa per tutto questo chiasso?" - come non detto..ancora doveva vedere tutto il piano che già stava facendo la raccolta delle lamentele. Chissà se altri avevano mostrato il loro disagio ai piani alti. Dimitriy la voleva portare in un posto preciso. Varcata la soglia della stanza, il passo del superiore rallentò, se non fosse stata attenta si sarebbe scontrata con lui. Non successe, piantò il piede e frenò. Spostò lo sguardo verso ciò che attirò troppo la sua attenzione. Il bagliore era talmente luminoso che toccava i loro volti.
    "Wow..Dimitriy non sapevo.." - avanzò lentamente con aria stupefatta, come se le parole non riuscissero a formarsi da tanta sorpresa. Si avvicinò il più possibile, osservando la gemma. Non aveva mai visto un oggetto così luminoso, sembrava qualcosa di..troppo prezioso da venire mostrato a tutti.
    "Io..non credevo che tu.." - poi si voltò, mantenendo un'espressione mai vista sul suo volto. Che forse stesse mostrando un carattere totalmente nuovo?
    "Volessi dichiararti.." - e invece..cominciò un'ennesima scenetta da teatro di scuola: si appoggiò alla ringhiera e si accasciò come una dama pronta a svenire. Falsa ovviamente, fingeva..ma la tentazione di creare quell'atmosfera, rotta dalla palese falsità, era talmente alta che poco dopo le venne da ridere.
    "Eh eh..ma guarda tu un po' cosa nascondete qui!" - si ricompose per poi intersecare le braccia al petto. La maggior parte delle donne va matta per le pietre preziose, o forse è meglio estendere e definirlo per gli umani tentati e avidi. Schioccò la lingua.
    "Cos'è questa e come l'avete avuta?" - chiese arrivando al punto. Se l'aveva condotta lì, vuol dire che doveva sapere alcune cose importanti. Quella pietra era importantissima, a quanto pareva.

    Stato Mentale: Normale - Che gemma interessante!
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  15. _MajinZ_
     
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    Dimitriy ormai conosceva bene Alison, quindi non si stupì nel vedere il suo lato infantile e stupidino venire fuori, era già successo numerose volte e ormai non era più una novità. Questa volta si immedesimò in un ruolo che proprio non le apparteneva, lei non era proprio paragonabile a una principessa, probabilmente non le interessavano nemmeno i gioielli, ma davanti a quella gemma... probabilmente qualsiasi persona, sia maschi che femmine, ne sarebbero rimasti ammaliati. Era bella, magnifica alla vista e quasi rilassante con quella luce tenue che traspariva dai suoi cristalli. Sembrava quasi impossibile che la natura fosse in grado di generare una tale opera d'arte, eppure questa era la pura e semplice verità.
    Questa gemma rifornisce di energia l'intera nave, la luce che vedi è generata da lei stessa e sembra che questa energia sia inesauribile. E' l'unico modo per far muovere la Behemoth, non credo che su Endlos ci sia qualcosa di paragonabile a questo cristallo.
    Era passato talmente tanto tempo dal naufragio della nave, che probabilmente il suo reattore nucleare creato apposta per farla muovere aveva smesso di funzionare... anche se il russo non sapeva molto della storia della nave prima di rivederla con i suoi stessi occhi. Comunque la bionda aveva fatto anche un'altra domanda, così il ragazzo si avvicinò alla paratia prima di riprendere con la spiegazione.
    L'abbiamo recuperata a Nord, durante la mia prima missione da Eversore. Ci siamo infilati in una grotta sotto le montagne e la terra stessa sembrava contro di noi, tanto che una creatura ha cercato di farci la pelle. Bid'daum la fece esplodere. E siamo riusciti a portarci a casa questo tesoro, senza di esso non ci sarebbe stata una Behemoth, probabilmente.
    E questa era tutta la storia, non era poi così interessante come si poteva aspettare Alison... a meno che la sua curiosità non la spingesse a fare altre domande, perché in quel caso gli aneddoti erano davvero tanti. Alcuni anche divertenti.

     
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21 replies since 1/9/2015, 17:03   289 views
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