[EM] Cursed

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Sorpresa



    Luogo: Bloodrunner - Abitazione Jin Long
    Tempo: Presente



    Non aveva mai toccato una sigaretta, eppure pensò che quello non poteva essere che il momento più adatto per cominciare. Strano, giacché lei stessa non sopporta l'idea di prendere un vizio del genere. Dicono che calmi, dicono che aiuti a non perdere il controllo..oppure serviva qualcosa di più pesante, magari una vera e propria droga. Non ha mai provato qualcosa di forte e pericoloso..si era chiesta più volte che effetto potesse fare a lei, una che di calma ne ha proprio bisogno. Insomma, avrebbe scombussolato ogni cosa in lei, le sue abitudini, il suo carattere..il suo equilibrio. Si tirò indietro sulla sedia, il suo schienale curvo pericolosamente indietro. Le mani dietro al collo, coi gomiti ben sollevati..all'improvviso avvertì la sensazione di cadere, nonostante lo schienale non fosse ancora al limite di tenuta, dunque si ricompose buttandosi rovinosamente sulla scrivania dell'ufficio di suo padre.
    Cosa dovrei fare? - il viso infossato, le braccia parevano cingerle la testa come mura, mentre fissava l'oscurità creatasi e tastava con la punta del naso la superficie liscia della scrivania. Ad ogni rimbalzo la luce tornava a perpetrare e a mostrare le linee del materiale ligneo.
    Non ho altra scelta - era notte fonda, si diede uno slancio coi piedi sulla scrivania per raggiungere l'interruttore della luce. Allungò il braccio nemmeno fosse un supereroe in volo, quindi tolse l'illuminazione della stanza. Solo il computer di suo padre era acceso, Alison si abituò presto alla fastidiosa luce blu accecante. Mise le mani alla tastiera, nonostante non fosse un asso con quella tecnologia, le cose basilari le conosceva, insomma..come tutti gli adolescenti dotati di un computer e un telefonino. Nessuno l'avrebbe scoperta, nessuno poteva sapere cosa stava per fare. Era solo una precauzione, non c'era altro modo..doveva salvaguardare se stessa da disastri futuri. Le donne hanno un sesto senso? Alison aveva un brutto presentimento.

    Stato Mentale: Normale - Non posso aspettare oltre..
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo
    Tempo: Passato



    Qualcuno di importante la cercava. Nemmeno fosse una volpe dopo aver annusato del buon cibo o un cane dopo aver sentito in lontananza la voce del proprio amato padrone. La giovane si alzò di scatto e corse, quasi fosse impazzita, verso l'ufficio del suo superiore: Dimitriy.
    Ci siamo, ci siamo, ci siamo - ripeteva di continuo per tutto il tragitto. La bionda si aspettava chissà quale notizia riguardanti i criminali del Bloodrunner da cacciare. Invece non avrebbe mai immaginato di ricevere una sorpresa. Una cattiva sorpreso. Uno scherzo di pessimo gusto, qualcosa che avrebbe fatto storcere il naso alla bionda e l'avrebbe mandata su tutte le furie. Dimitriy si sarebbe aspettato la sua disapprovazione, ma non aveva scelta. Quelle erano le regole e anche la giovane picchiaduro doveva sottostare a esse se voleva avvicinarsi al suo obiettivo.
    "Dimmi tutto, caro il mio Dimitriy!" - disse sfondando la porta, non proprio letteralmente, ma quasi..al diavolo l'educazione. Non gli diede nemmeno il tempo di rispondere, Alison entrò di violenza e si fiondò dritta sulla sedia di fronte la scrivania del biondo, ci si stravaccò portando la gamba destra sopra il bracciolo omonimo, lasciando penzolare il piede. Si ficcò una gomma in bocca e in breve fece esplodere una prima bolla. Dopo che tutte queste azioni si fossero concluse con successo, solo allora..la porta si avrebbe terminato il suo tempo per richiudersi.
    "Allora? Dai non tenermi sulle spine!" - insistette sotto lo sguardo serio e freddo di Dimitriy, pareva che stesse analizzando il suo comportamento, quasi fosse uno di quei presidi estremamente severi. Ma a chi si vuole prendere in giro..volete forse dire che preferireste una Alison con un comportamento diverso?

    Stato Mentale: Normale - Non posso aspettare oltre!!
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
  2. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Per vivere con tranquillità in una comunità fatta di persone, di qualsiasi tipo e denominazione, in qualsiasi mondo essa nasceva, diventavano necessarie delle regole. Seguirle significava andare d'accordo con il prossimo, evitando malumori che appunto potevano coinvolgere l'intera comunità e causare dei disagi. Dalle regole però scaturivano dei doveri, infatti ognuno aveva il dovere di seguire le regole e far si che esse venissero rispettate da tutti. Ma non solo, visto che per forza di cose nascevano numerosi altri regolamenti non scritti e alla fine i doveri della comunità... si trasformavano in obblighi verso quest'ultima. E nemmeno gli Eversori di Merovish potevano sottrarsi a questa consuetudine.
    I tempi in cui si parlava di una piccola Gilda erano finiti, ormai i tentacoli dell'Eversione si erano allungati in ogni direzione... i membri erano aumentati, con essi un numero infinito di collaboratori e informatori, così come gli accordi e i patti con persone di ogni tipo. Servivano quindi delle protezioni, delle garanzie, delle regole... per difendere gli interessi degli Eversori come organizzazione, una comunità di persone che come tali non erano invincibili. Come fare quindi? Semplice: sfruttando un vincolo, un obbligo non più fatto di parole ma un vero e proprio marchio tangibile, in grado di agire nel bene della Gilda, per il bene della Gilda.
    Ogni recluta veniva marchiata, su di lei veniva imposto un particolare sigillo in grado di salvaguardare al massimo la segretezza dell'intero gruppo. Dimitriy stesso si era sottoposto al trattamento, per lui era importante che nulla dei loro segreti si riversasse all'esterno e bastava davvero poco per mandare in frantumi qualcosa di una tale importanza. Non era però una cosa facile da sopportare, alcune personalità potevano sentirsi schiacciate da un tale obbligo... ma purtroppo era necessario, ora che il tutto aveva preso una dimensione molto più importante. Il biondo sospirò mentre richiamava Alison, immaginava già che non sarebbe stato facile convincerla... ma queste erano le regole, non ci si poteva sottrarre.
    Alison, cosa significa per te far parte degli Eversori?
    Secco, diretto. Il ragazzo parlò così una volta che la porta si chiuse, fissando il ghiaccio dei suoi occhi in quelli viola di lei, smorzando ogni clima sereno. Non era uno scherzo e non c'era nessuna buona notizia, era arrivato il momento di assumersi delle responsabilità e comprendere quali erano gli obblighi che si avevano facendo parte degli Eversori di Merovish.

     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Eversore



    Luogo: Bloodrunner - Abitazione Jin Long
    Tempo: Presente



    Sgranò gli occhi, all'improvviso si allarmò, il suo viso pareva aver visto un fantasma. Era strana, decisamente, non aveva mai agito così..sentiva una fortissima pressione. Si lanciò verso la finestra dandosi l'ennesima spinta. Le ruote della sedia scivolarono precisa fin davanti la finestra e, da lì, con un rapido tocco abbassò la persiana. Sospirò.
    Ma che sto facendo.. - esitò, ebbe un momento di riflessione. Non si sentiva più al sicuro, prima la sensazione era piuttosto flebile, ma ora sentiva di essersi impigliata in qualcosa di vischioso. Non poteva uscirne, non pulita sicuramente, non danneggiata. Era rimasta da sola, si sentiva una stupida, si era prefissata un obiettivo, ma stava rischiando di buttare la sua vita nel nulla. Eversori, grossa parola..era veramente al sicuro in casa sua? Nella sua abitazione? Lo sguardo cambiò, si alzò determinata e tornò ad accendere la luce della stanza ancora una volta.
    Devo trovarle, devo trovarle - controllò ogni angolo della stanza, prima che fosse troppo tardi. Sopra i mobili, sotto la scrivania, ai lati del letto..tra i libri..sui suoi vestiti. Ispezionò da cima a fondo la camera, toccando e tastando anche dietro il computer. Con sguardo vigile cercò qualsiasi cosa di anomalo, ogni singolo oggetto non identificato, ogni più piccolo segno sospetto. Non trovò nulla..la sua camera era pulita. O almeno ad occhio, non poteva esserne sicura al cento per cento e di certo non poteva cambiare i suoi piani. Ormai non c'era via di ritorno, stava già a metà partita, l'unica cosa che poteva fare era, appunto, continuare ad avanzare nel buio sperando di non cadere in qualche trappola, di non incontrare qualche pericoloso ostacolo.
    Devo calmarmi! - spense la luce e tornò a sedersi fissando il luminoso schermo del computer di suo padre. Aprì il cassetto e tirò fuori il vecchio fascicolo. Doveva esserne sicura, voleva accertarsi che tutto fosse al suo posto, che non c'era alcun dubbio su ciò che vi fosse scritto sopra. Purtroppo non trovò nulla di serio..solo appunti visti e rivisti. Il luogo della sua prima missione con l'organizzazione, il viso di alcuni uomini già giustiziati. Eppure se ci pensava a fondo, ancora non era riuscita ad arrivare a scoprire l'enigma che si celava dietro la morte di suo padre. Era davvero solo la droga trovata in uno dei loro magazzini? Perché nel Bloodrunner c'era stata una coalizione tra le più famose bande criminali?

    Stato Mentale: Normale - Non riesco ad andare a fondo della questione..
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo
    Tempo: Passato



    "Far parte degli Eversori?" - ripeté perplessa. Sorriso, smorzò una risata nervosa e poi..nulla. Inclinò leggermente la testa di lato, Dimitriy la stava prendendo sul serio, non era proprio il momento adatto per dire una battuta o prenderlo in giro. Eppure..se era così serio, vuol dire che doveva prestare maggiore attenzione alla risposta. Cosa doveva dirgli? Che per lei, far parte degli Eversori significa semplicemente..trovare una via per farsi giustizia? Non doveva cadere nel tranello, nel caso fosse una domanda a trabocchetto..magari a questo punto, qualcuno penserebbe a ciò che sembra più ovvio. Invece, è tutto il contrario, non poteva mentire. Dimitriy l'aveva conosciuta per quello, il suo reclutamento non era campato in aria, Alison era solo una possibile pedina da usare per il nuovo obiettivo degli Eversori: espandersi al Bloodrunner. All'inizio non immaginò di aver acquistato il biglietto d'ingresso per il miglior concerto, credeva si essersi infiltrata in un semplice gruppo di mercenari uniti per aiutarsi a vicenda. Le parole di Isaac le tornarono subito in mente come prova di rifiuto a quell'ipotesi di solidarietà. I membri lavoravano per avere agevolazioni sui propri obiettivi. Nessuno, forse pochi..credevano davvero nell'ideale della gilda. La stessa Alison venne a scoprire molto più tardi cosa erano realmente gli Eversori.
    "Dimitriy, sai benissimo perché sono qui" - cominciò concisa, all'inizio credeva fosse proprio lui l'organizzatore, quello che stava dietro a tutto, il loro unico e impareggiabile leader. Invece..sopra di lui vertevano altri ben tre individui, pericolosi e misteriosi.
    "Tutti hanno degli obiettivi, come tu conosci il mio..questo è il motivo per cui ho deciso di collaborare momentaneamente con te" - sottolineò bene le ultime parole, nonostante avesse la sensazione che non sarebbe stato un periodo breve, ma forse..per tutta la vita. Si sedette composta, i suoi occhi determinati rispondevano al tentativo inutile di Dimitriy di intimorirla col suo modo di fare. Il fuoco che provava la bionda andava ben oltre il freddo emanato dall'altro.
    "Tu perché sei dentro?" - chiese senza un minimo di esitazione, non si permise nemmeno di chiedere il permesso di fare una domanda, diretta e precisa così come lo era stato lui.

    Stato Mentale: Normale - Avrei dovuto chiedergli di andare dritto al punto!
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
  4. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Dimitriy rimase calmo, serio. Poggiò i gomiti sulla scrivania lucida e rinchiuse il pugno nel palmo, posando su di esso il viso, nascondendo dietro la bocca. Solo lo sguardo era pienamente visibile ed era freddo, gelido come il Nord. Aveva riflettuto tanto prima di affrontare quella questione insieme alla ragazza, non era una decisione da prendere alla leggera, soprattutto a causa della giovane età del soggetto... la tipica età in cui si commettevano degli errori.
    Lo so perché sei qui, infatti non era questa la mia domanda. Io ti sto chiedendo... cosa significa. Si tratta di una cosa differente: ormai sei qui da parecchio e ti sarai fatta un'idea... voglio conoscere quell'idea.
    Il biondo aveva già capito tutto, ma voleva sentirlo direttamente da lei.
    Parla liberamente, non farti problemi.
    L'assassino sbatté le palpebre una volta, proprio in seguito a quella parola... momentaneamente. La si poteva usare in molti modi, ma non quando si parlava di un'organizzazione segreta a molti, entrare era difficile... ma uscire lo era ancora di più. Per questo all'inizio era importante dosare le informazioni con il contagocce, fino a giungere a questo preciso momento... quella della consacrazione definitiva alla Gilda.
    Capisci che... questa non è una cosa momentanea, una semplice esperienza? Alison, ci sono degli obblighi che ormai anche tu devi considerare.
    Ormai era palese il fatto che lui l'avesse ingannata, insomma, all'inizio pareva proprio un patto temporaneo, ma adesso... non lo era più. Si erano aggiunti numerosi dettagli, conoscenze e fatti che avevano mutato quell'accordo in qualcosa di più solido, catene spesse quasi impossibili da spezzare... ma erano anche fragili, ancora per poco.
    Io sono qui perché non so fare altro. Tu hai solo un uomo sulla coscienza, io ne ho centinaia: il loro peso mi rende impossibile fare una vita normale. Questo è il mio modo di essere libero, potrà sembrare un controsenso, visto che faccio parte di un'organizzazione come questa... ma solo così riesco a trovare un briciolo di pace. Non mi aspetto che tu capisca, sei troppo giovane per farlo... ma so che riesci a renderti pienamente conto della tua situazione.
    Pausa.
    Cosa significa per te tutto questo?
    Silenzio.

     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Introduzione



    Luogo: Bloodrunner - Abitazione Jin Long
    Tempo: Presente



    Si alzò ancora una volta. Controllò che la webcam fosse inserita correttamente, così come la chiavetta in formato chip fosse collegata al computer. Tornò a sedersi sospirando..prese un profondo respiro rilasciando l'aria lentamente. Cominciò a fischiettare, nessun motivetto importante, niente che avesse ascoltato..note del tutto casuali, per qualcuno poteva anche sembrare inquietante oppure l'inizio di un horror. Si diede una sistemata ai capelli, senza esagerare, giusto per farsi vedere in volto e non sembrare orrendo di fronte la telecamera.
    Cominciamo - accese la webcam, pose mano sul mouse e fece avviare una prima registrazione. Ancora doveva partire, stava fissando la webcam senza dire nulla, abbassò lo sguardo. Rimise mano al mouse e ricominciò una nuova registrazione.
    "Il mio nome è Alison Jin Long" - e fin lì c'era. Poi si bloccò nuovamente. Non era preparata, non si era scritta nulla, avrebbe dovuto fare una bozza su un foglio e leggerla..però non era da lei.
    "Non va bene.." - bisbigliò mordendosi il labbro inferiore. Un cenno della testa per smuovere i capelli, le mani sulle ginocchia, si schiarì la gola e ci riprovò senza annullare la registrazione in corso.
    "Il mio nome è Alison Jin Long, mio padre è stato assassinato l'anno scorso da due criminali" - si fermò per rielaborare le parole, per ricordare gli avvenimenti e riferirli in ordine cronologico, con la migliore precisione possibile. Stava per perdere il controllo, voleva distruggere qualcosa in quello stesso istante..ma cercò di calmarsi di porre l'emergenza prima di tutto, non doveva perdere tempo, non questa volta.
    "Entrambi hanno pagato con la vita" - si toccò la cicatrice sulla guancia sinistra - "Te li ricordi bene" - si avvicinò allo schermo per mostrare meglio il regalo d'addio di un successivo criminale.
    "Non so come funziona, nel caso non te lo ricordi..questo te l'ha fatto un altro criminale che sei riuscita a uccidere" - tornò composta indietreggiando con la sedia. Pose mano al mouse ancora e stavolta fermò la registrazione. Guardò il soffitto scuro pensando agli eventi. Il secondo criminale era morto a causa sua, fu la prima persona che uccise e quello stesso giorno aveva incontrato per la prima volta Dimitriy. L'aveva seguita a causa sua e dopo aver esaminato alcune prove fornite da suo padre..fortunatamente, o sfortunatamente, ebbe l'occasione di unirsi a loro. Peccato che era andata troppo a fondo, non aveva valutato bene il prezzo..aveva venduto l'anima per raggiungere il suo obiettivo. Non era sufficiente.

    Stato Mentale: Normale - Non posso perdere tempo
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo
    Tempo: Passato



    "Stai forse cercando di tirare fuori la mia parte sentimentale?" - gli chiese ricambiando lo sguardo serio. La bionda mostrò i denti e voltò lo sguardo di lato.
    "Stronzate" - incrociò le braccia al petto - "Non me la racconti giusta" - sbottò per poi guardarlo, fissare quel volto dalla bocca cucita. Ci credeva alla sua storia, era un assassino di professione, aveva fatto tante cose sbagliate probabilmente, ad Alison importava davvero poco..nonostante avesse un certo rapporto negativo coi criminali..al momento doveva stare al gioco, poiché come tutti anche lei era lì per i suoi motivi.
    "Il primo giorno non avevo realizzato di essermi unita ad un'organizzazione criminale e anche ora non conosco completamente i vostri obiettivi" - continuò, prese una ciocca e ci giro intorno l'indice senza smettere di fissare il suo superiore.
    "Quasi tutti si sono uniti con l'unico scopo di venire favoriti nei loro obiettivi, lo stesso ho fatto io" - fermò il suo moto col dito.
    "Non sono una bambina, mi fa incazzare..e sono a quota due, nonostante il numero non conti un cazzo" - gli occhi cambiarono tonalità, passando dal lilla al rosso acceso, sintomo che il stato psicologico era alterato. Si, era arrabbiata, in parte si sentiva presa in giro. Era stata costretta ad unirsi a loro per non intralciare i piani di Dimitriy, le era stato proposta la via della collaborazione. Cosa mai voleva sapere? Quali parole dovevano uscire dalla sua bocca?
    "Vai al punto, Dimitriy, perché mi hai chiamato?" - il colore rosso scomparve lentamente, gli occhi ripresero la loro tonalità naturale, anche se..a dire il vero, anche il rosso è comunque un colore naturale per lei.
    "Non voglio perdere tempo con le cazzate, che cosa devo sapere?" - la voce cambiò, tornò più docile e simpatica, il moto dell'indice riprese e il suo sguardo si posò sui capelli. No, non soffriva di personalità multiple, semplicemente non voleva fare troppo casino inutilmente, con le buone maniere di solito si ottengono tante cose, quello che voleva fargli capire l'aveva già fatto. Dopotutto era stata chiamata, tutto sarebbe emerso a gala.

    Stato Mentale: Normale - Basta perdere tempo!
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
  6. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Un sospiro lasciò le labbra dell'assassino, era proprio difficile avere a che fare con Alison. Proprio per questo motivo aveva deciso di non essere troppo diretto, ma sembrava proprio che al momento non avesse altre alternative. Ormai aveva capito che era inutile continuare con i giri di parole, quindi doveva arrivare al dunque prima di aggravare ancora di più la situazione. Ad ogni modo ciò non significava che non poteva sfruttare anche quella situazione a suo vantaggio, non vi era nulla di perduto... non ancora almeno.
    C'è un modo per conoscere a pieno i nostri obiettivi, ma tutto questo ha un costo. E in questo costo rientra anche l'appoggio che ti fornirò da questo momento in avanti.
    Dimitriy sciolse la sua statica posizione, piegandosi di lato verso uno dei cassetti della sua scrivania e, dopo averci trafficato un po', ne tirò fuori quella che sembrava in tutto e per tutto una normalissima pergamena... tenuta arrotolata da un semplice nastro rosso. Lentamente la Lettera sfilò il nastro e srotolò la pergamena, posizionandola poi sul tavolo ruotandola in direzione della ragazza davanti a lui, fissandola intensamente. Sulla superficie del foglio vi erano incisi numerosi simboli incomprensibili, diversi cerchi e alcuni pentacoli... tutta roba molto simile a quella presente nei libri che trattavano i temi tipici dell'occulto. Proprio al centro, però, era chiaramente visibile l'Occhio Eversore.
    Per accedere al livello superiore, devi prima affidarti a noi. Con questo rituale si può diventare un Eversore a tutti gli effetti... tuttavia vi è una conseguenza. Se dopo il rituale tu decidessi di tradirci, dalla tua mente verrebbe estirpato ogni ricordo di noi. E' ovvio che se tu ora declinerai l'offerta, ci saranno conseguenze di cui mi occuperò personalmente.
    Il movimento fu talmente rapido che probabilmente Alison non se ne accorse nemmeno, ma un istante dopo, accanto alla pergamena, svettava uno dei pugnali del biondo... infilzato sul legno lucido. Purtroppo lei era ormai troppo dentro per poter uscire e Dimitriy era solito occuparsi personalmente di ciò che aveva a che fare con lui. Bisognava stroncare sul nascere ogni possibile fuga di informazioni e lo sguardo del ragazzo era più che serio. Glaciale.

     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Senza scelta



    Luogo: Bloodrunner - Abitazione Jin Long
    Tempo: Presente



    "Non è presente sui fascicoli di nostro padre" - disse, posò il suddetto fascicolo sulla scrivania, distolse per un momento lo sguardo dalla webcam, poi riprese.
    "Ci siamo unite ad un'organizzazione criminale per raggiungere il nostro obiettivo, per vendicare nostro padre" - interessante, aveva scelto l'approccio giusto, stavolta preferì usare il plurale, trattare come se stesse spiegando i suoi ricordi ad una gemella, una persona distinta da lei. In realtà, serviva come promemoria, nel caso fosse accaduto l'immaginabile, la possibilità di perdere i ricordi era qualcosa da prevenire per forza, non doveva rischiare..le serviva una garanzia. La registrazione che stava facendo era la sua garanzia, il jolly, l'asso, quello che l'avrebbe aiutata in un ipotetico caso di perdita di memoria. In questo modo avrebbe ripreso tutto, non serviva ricordare, ma avere una testimonianza precisa dei fatti in cui è stata coinvolta.
    "Siamo state costrette, non avevamo scelta..dovevamo unirci a loro, diventare delle criminali" - le parole uscivano decise, lo sguardo serio e fisso aveva una tonalità diversa..matura. Proprio la parola giusta, stava agendo in un modo totalmente differente, mai visto da parte sua una simile prevenzione. Una giovane che aveva sempre pensato al presente, stavolta aveva in mente un piano molto complesso. Era come se..in qualche modo stava avvertendo gli eventi futuri, una sensazione che si ripeteva più volte, che non la lasciava in pace, una preoccupazione fastidiosa a cui doveva porre rimedio. Questa era la soluzione che aveva studiato.
    "Grazie al nostro capo siamo riuscite ad eliminare un importante criminale in combutta con l'alleanza che si era formata e boss degli assassini di nostro padre" - no, non stava elogiando l'assassino - "Siamo state usate..poiché dopo non potevamo più tornare indietro" - si stava riferendo alla collaborazione, prima ancora di unirsi..poi, per qualche motivo, il biondo aveva avuto la brillante idea di portarla alla ragnatela, sedotta a unirsi al suo gruppo dove non c'era ritorno. La perdita di memoria..era la sua unica via d'uscita, riuscite ora a comprendere?
    "Devi evitarlo, non farti coinvolgere per nessun motivo, devi raggiungere il tuo obiettivo con le tue uniche forze" - abbassò lo sguardo ripensando a ciò che aveva appena detto. Criminale? Aveva solo svolto dei compiti corretti e cacciato qualche altro criminale..ancora non si era del tutto macchiata. Però aveva ceduto, aveva scelto il percorso facile, corto..si era fatta ingannare. Ma forse aveva trovato il suo biglietto d'uscita. Lei era così, come fosse un simbolo, per qualsiasi cosa alla fine cercherà il modo di fuggire, di tornare libera e selvaggia.

    Stato Mentale: Normale - E' l'unica soluzione
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo
    Tempo: Passato



    Ecco il Dimitriy mercante, quello che cerca di rifilarti di tutto e tu non puoi far altro che accettare e cascarci, con consapevolezza o meno. Costi, patti..pergamene. Il biondo aprì un cassetto e tirò fuori una pergamena misteriosa. Sopra vi erano posti vari simboli sconosciuti alla giovane, Al centro vi era il simbolo dell'organizzazione segreta, l'Occhio Eversore. I simboli sono qualcosa di fantastico, creano una certa suggestione, piacevole..come se tutto avesse un senso, una logica. Alison aggrottò un sopracciglio, con uno sguardo di chi non era sorpreso per niente. L'assassino si era dimenticato con chi aveva a che fare? Insomma..sarà pure in parte infantile e molte volte senza controllo, potrà sembrare tonta e facile da provocare, ma non è di certo così stupida da non sapere i metodi di Dimitriy. Già era stata soggetta una volta, tutto questo era una perdita di tempo.
    "E sarebbe una scelta? O solo un'altra minaccia?" - sbottò osservando la lama scintillante del coltello, quello che aveva tirato fuori improvvisamente cercando, inutilmente, di intimorirla.
    "So benissimo in che cazzo mi sono cacciata, non posso tornare indietro..non ce l'ho una scelta" - rispose, vero..usa spesso un linguaggio non appropriato, ma il tono di voce e l'espressione sono normali, tranquilla, non è minimamente alterata, le viene naturale parlare in quel modo. Anche se sa che potrebbe risparmiarsi molte volte quel suo vocabolario rozzo. Insomma, si vedrebbe molto più carina, sveglia e affidabile, non trovate? Comunque sia, non le si può dare torto. Quella era palesemente un'altra minaccia: o collabori o muori. Dunque non poteva far altro che accettare. Ormai costretta..preferiva pensarla in maniera diversa, di credere ancora di farlo per un obiettivo più grande.
    "Non posso rifiutare, ma che intendi con l'estirpazione di ogni ricordo di voi? Perderò la memoria?" - chiese perplessa, se fosse realmente così..sarebbe stato terribile, avrebbe perso ogni ricordo di loro, si stava affezionando a quella sua nuova famiglia: alla sorella Violet, al fratello Isaac, a Babbo Dimitriy..poi senz'altro ci sarà qualcuno cui la perdita di memoria potrebbe essere vana.

    Stato Mentale: Normale - Perdita di memoria, eh?
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Edited by "Gerik" - 28/9/2015, 13:12
     
    Top
    .
  8. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Essere consapevoli della propria situazione era fondamentale, in certe occasioni. Non esserlo poteva portare diversi rischi, come ad esempio un eccesso di fiducia ingiustificata... o la semplice ignoranza rispetto alle proprie possibilità, il che portava a fare spesso delle scelte stupide. Alison però non era una di queste persone, per quanto potesse sembrare una ragazza superficiale... lei non lo era. Sapeva bene quel che stava facendo e in che guai si era cacciata, quindi tutto ciò semplificava il lavoro del biondo. Anche perché non aveva proprio voglia di mettere in piedi una sceneggiata per salvarle il culo, nel caso in cui declinasse l'offerta.
    Perderai la memoria di noi. Di me, dei tuoi compagni Eversori, di questo posto e del nostro accordo. Qualsiasi informazione legata a questa organizzazione svanirà dalla tua mente.
    Il pugnale rimase li come un monito, una minaccia per nulla velata che aveva ancora un suo senso... almeno per non far cadere la recita dell'assassino. I suoi sottoposti dovevano temerlo, o almeno essere in soggezione davanti a lui, mettendo un certo distacco e facendo valere la gerarchia. Per evitare che qualcuno gli mettesse i piedi in testa, doveva per forza agire in questo modo, soprattutto quando c'era di mezzo anche il bene della Gilda.
    Se sei sicura, poggia il palmo della mano sulla pergamena. Sull'Occhio Eversore.
    Altri giri di parole sarebbero stati inutili, quindi era meglio giungere immediatamente al punto del discorso senza perdere altro tempo. E quel coltellaccio era ancora li, probabilmente ci sarebbe rimasto in ogni caso. Dimitriy attese in silenzio, serio, pronto a prendere la decisione giusta a seconda delle reazioni della biondina... anche se ormai era abbastanza fiducioso che lei avrebbe preso la via più utile per i suoi obiettivi.

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Tradire



    Luogo: Bloodrunner - Abitazione Jin Long
    Tempo: Presente



    Lei sapeva come funzionava il tatuaggio degli Eversori. Era stata informata da Dimitriy, eppure non voleva fidarsi. Diffidava delle sue parole, sempre più spesso..dal giorno in cui fu costretta a rendersi prigioniera, da quel momento..ogni sua parola destava sospetti per lei. Non ne era certa, né sulle bugie né sulle verità. Come poteva saperlo? L'unica soluzione era rimanere prudenti, sempre all'erta, non poteva permettersi di abbassare la guardia o farsi condizionare da altre forze, che fossero interne o esterne.
    "Non posso fare alcun nome, altrimenti ciò che sto facendo risulterebbe inutile" - composta continuò il monologo con lei medesima per lei stessa. Andiamo..stava cominciando a collegare tutto, pian piano era stata fregata, certo..non aveva altra scelta, ma avrebbe preferito di gran lunga svolgere il suo lavoro in piena libertà. Invece ora era legata a vita, già questo la infastidiva. Però doveva trattenersi, nonostante molti conoscono l'individuo, vari personaggi hanno avuto modo di interagire con lei e scoprire il suo carattere. Un lato davvero insolito è proprio questo. Forse era il tempo, magari stava maturando, cominciava a pensare al futuro, cominciava a preoccuparsi delle conseguenze..cominciava a controllarsi.
    "Abbiamo svolto varie missioni, qualcuna incentrata su i nostri obiettivi, altri per conto dei piani alti dell'organizzazione" - poi si fermò un momento. Non sapeva che altro dire, si era bloccata..aveva percorso cronologicamente i fatti accaduti da quando si era inserita tra gli Eversori. Aveva cercato di omettere nomi e qualsiasi cosa potesse far ricondurre alla gilda. Non poteva certo perdere la memoria in quel momento..sarebbe stato tutto vano.
    "Stavo per dimenticarmene" - riprese, non poteva farsi sfuggire quel dettaglio. Dopo ciò che era successo alla Behemoth non poteva ignorarlo. Quello fu il peggiore evento, ciò che cominciò seriamente a far crescere in Alison un odio per la stessa organizzazione. Nonostante non aveva mai agito in modo da andare contro la sua stessa morale..il solo fatto di non poter essere libera, di dover eseguire gli ordini per altri..di subire certe violenze senza poter reagire, era inammissibile.
    "Il più spaventoso dei tre..non provocarlo per nessuna ragione" - pensò più volte ad una vendetta letale, ma nella situazione in cui era, probabilmente per lei sarebbe stato solo un tentato suicidio. Doveva giocare di astuzia, non era il suo campo..ma per sopravvivere si sarebbe evoluta.

    Stato Mentale: Normale - Tradire..
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo
    Tempo: Passato



    "Non posso rimanere indecisa" - e così appoggiò il palmo della mano in attesa che quella sinistra e misteriosa pergamena eseguisse su di lei l'incanto che conservava. Ora sarebbe diventata a tutti gli effetti un membro degli Eversori, ora non avrebbe avuto più modo di fuggire..non aveva scelta, era minacciata e d'altra parte i suoi obiettivi, la sua vendetta, prevaleva questo desiderio sopra ogni cosa. Era ben consapevole della scelta che stava per fare..che c'è da dire, era ricattata, non aveva scelta, era una domanda retorica, non poteva rifiutare. Quindi non aveva alcun senso andare contro corrente, alcuni filosofi credevano fosse molto meglio assecondare il fato, la propria natura, così allo stesso modo faceva Alison. Agendo così, era lei a scegliere di collaborare, avrebbe sofferto di meno, il suo orgoglio non ne avrebbe risentito troppo. Però aveva anche bisogno di distrarsi, non che fosse una ragazza dalle riflessioni profonde, ma appena rimasta sola..magari in un momento "debole", un po' di depressione, nostalgia, lista dei fallimenti. Lì sarebbe riemerso la sua parte nascosta, quella che riflette, quella che osserva, quella che ragiona.
    "In che senso tradirvi?" - chiese al suo superiore, giustamente non aveva compreso bene. Non aveva, al momento, nessun motivo per tradirli..ma più che altro non capiva il senso di quella parola: ucciderli? Combattere contro di loro? Rifiutarsi di eseguire i loro ordini come perfette macchine? Naturalmente anche..ma sicuramente Dimitriy le avrebbe, con estrema chiarezza, spiegato tutto, magari con esempi per facilitare. Non dovrebbe essersi dimenticato di conservare con Alison, dovrebbe saper bene il tipo di persona che si trova davanti.

    Stato Mentale: Normale - Tradire?
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
  10. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Nel momento esatto in cui Alison avesse posato la mano sulla pergamena, una nuova energia avrebbe iniziato a scorrere dentro di lei. Sarebbe stato solo un istante, ma in quell'attimo il suo futuro cambiò totalmente, legandola in modo indissolubile a una Gilda di criminali... proprio come quelli che avevano ucciso suo padre. Il tatuaggio vagò casualmente sulla pelle, prima di trovare dimora. Quel piccolo neo nascondeva un segreto potentissimo, in grado di scavare nella memoria e nel tempo, divorando ogni prova o ricordo... una sicurezza estrema per un'organizzazione talmente potente da risultare pericolosa. Per se stessa e per gli altri.
    Bene, ora sei ufficialmente sotto contratto.
    Commentò Dimitriy andando a recuperare la pergamena, arrotolandola con cura per poi farla sparire in uno dei cassetti della scrivania. Successivamente recuperò anche il pugnale, ormai la sua presenza non era più necessaria. Non era neanche servita alla fine, ma per evitare errori il russo non cambiò la lista mentale e continuò sulla strada già tracciata. In qualche modo era riuscito ad ottenere il massimo, ora aveva una preoccupazione in meno.
    Ci sono tanti modi per tradire.
    Iniziò il sicario, andando a guardare dritto negli occhi la sua sottoposta.
    Potresti ad esempio spifferare tutto a un'organizzazione nemica. Potrebbero essere loro a farti spifferare tutto catturandoti. O ancora, potresti lasciare tracce che facciano risalire a noi: abbiamo tanti nemici, non scordarlo mai. Per evitare che qualsiasi informazione finisca in mani sbagliate, dobbiamo tutelarci in questo modo.
    Fece una pausa, cercando di sciogliere la tensione accumulata.
    Se non hai altre domande puoi andare, hai la giornata libera.
    Concluse infine, donandole un piccolo premio. Era il suo modo per ringraziarla, non poteva essere diretto ma così sperava capisse le sue intenzioni. Non era cattivo, agiva solo per il bene della sua famiglia... della sua casa.

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    Cursed



    Luogo: Bloodrunner - Abitazione Jin Long
    Tempo: Presente



    Ma cosa sto facendo.. - lasciò la registrazione attiva e si tirò indietro sullo schienale della sedia da ufficio. L'avambraccio appoggiato alla fronte. Per ultimo si chiese se non stesse esagerando, che non si fosse preoccupata troppo..però d'altra parte si sentiva più come una schiava che come un membro. Si aspettava decisamente tutt'altro..magari una seconda famiglia. Gli ideali dell'organizzazione erano troppo radicati nelle alte sfere, questo è senz'altro il motivo per cui è stata fondata la gilda. D'accordo, Alison sentiva questa mancanza per la perdita dei genitori e allo stesso tempo aveva la grande ambizione di depurare il Bloodrunner. A qualsiasi costo, così si era promessa e questo è il prezzo che ha pagato. Ancora non è successo niente, ancora va tutto bene, però..ognuno reagisce a modo suo e stavolta Alison era sul serio preoccupata. Il problema di fondo è che non sapeva cosa fare. Non si fidava dei membri degli Eversori, nonostante doveva starci vicino per compiere la crociata al Bloodrunner. C'è stato anche un momento in cui aveva pensato un piano per soverchiare tutto. Per far sciogliere la gilda, ma come? Era davvero necessario? Aveva bisogno di tempo, di trovare qualcosa o qualcuno che potesse aiutarla. O magari semplicemente che le venisse un lampo di genio per uscire da quella situazione. Lei vuole solo potersene andare dopo aver eliminato i criminali sporchi del sangue di suo padre. Tutto qui e, questo, richiederà sicuramente tanto tempo.
    "Sai cosa fare" - disse, concluse e interruppe la registrazione, la salvò e si curò di rendere il tutto più inaccessibile possibile, in modo che solo lei potesse scovare il video quasi per pura casualità. Però..in teoria non doveva sforzarsi troppo, secondo ciò che le era stato detto, il tatuaggio non agiva in modo così drastico, doveva solo perdere alcune parole nella mente, alcune immagini, piccoli fatti..senza nemmeno accorgersene. L'aver fatto una registrazione non sarebbe rientrata tra queste, d'altra parte..non accorgendosi di ciò, doveva trovare comunque un modo per "ricordarsi" di vedere la registrazione, altrimenti non l'avrebbe mai più aperta. Sospirò ripetendo a se stessa di calmarsi e di continuare a comportarsi come sempre, a pensare al medesimo modo. Era troppo facile perdersi ancora prima di finire nel bosco.

    Stato Mentale: Normale - Spero non mi succeda nulla
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo
    Tempo: Passato



    Si guardò la mano perplessa, sul palmo c'era un piccolo segno, nulla di più. Pensava di ricevere un vero e proprio tatuaggio, invece era semplicemente stata marchiata come un animale, al pari di un cane. Ormai il cane poteva essere proprio il suo simbolo, tra il rango, il modo di fare, l'essere di strada. Mancava solo la coda, il musetto e forse un po' di pelo e sarebbe stata perfetta.
    "Tutto qui?" - chiese retoricamente, si aspettava molto di più decisamente. Poi ascoltò, senza porci troppa attenzione, la risposta di Dimitriy che, come sempre, non fu proprio preciso preciso. In soldoni non doveva nominare ad altri i loro nomi o informazioni su di loro. A nessuno e per nessuno. In modo casuale, accidentale o intenzionale non aveva importanza. Schioccò la lingua tornando a fissarlo negli occhi, ignorando il coltello ancora lì conficcato.
    "Giornata libera, eh? Qui si ozia troppo!" - esclamò voltandosi. Avrebbe voluto concentrarsi di più sulle bande criminali che perdere tempo a non far nulla, ogni tanto ci provava da sola. I risultati che otteneva però non era molto credibili, spesso carenti o ancora piene di cose da chiarire. Nonostante ciò, anche dalla gilda non riceveva nulla, significa che stavano allo stesso passo, uno in più uno in meno. Fece cenno di saluto di spalle e uscì dall'ufficio senza curarsi di chiudere la porta a modo, lasciò che quella facesse da sola, che isolasse il biondo.
    Ora sono un'Eversore - guardò ancora il palmo per poi stringere la mano a pugno e sorridere con uno sguardo pieno di determinazione. Sciocca, presto avrebbe avuto un giudizio totalmente diverso su di lui, ancora tante cose dovevano accadere. Semplicemente aveva fatto il primo gradino della scalinata. La direzione? Naturalmente verso il basso.

    Stato Mentale: Normale - Spero succedano molte cose!
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
10 replies since 22/9/2015, 23:27   180 views
  Share  
.