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Topic di riferimento Gli spalti dell'Arena erano gremiti, una nuova sfida stava per iniziare e la gente non stava più nella pelle... come al solito. La sabbia grigia era pronta a nutrirsi del sangue degli sfidanti, lo stesso sangue che reclamavano i fanatici venuti ad assistere ai giochi: era sempre la stessa storia, anche se questa volta c'era una nuova parola che aleggiava sul colosseo. Infatti non si trattava di un semplice duello, la gente era quasi impazzita per quella che venne definita Mischia. La gente urlava quella parola e per i nuovi gladiatori la curiosità era forse la stessa, se non di più. Osservare per la prima volta una certa modalità di combattimento era una fortuna... ma di certo non era lo stesso per chi affrontava quella prova direttamente in prima persona.
Se qualche occhio attento della folla avesse guardato vicino alla balaustra, avrebbe visto sicuramente una figura non di certo nuova in quel mondo. Purtroppo però la gente si dimenticava in fretta di chi la faceva divertire, quindi era normale non notare il tizio che aveva dato spettacolo spaccandosi entrambe le gambe dopo un volo di parecchi metri. L'Ombra di Ferro però era li, in prima fila, pronto a godersi lo spettacolo. Sfortunatamente non era riuscito a entrare nell'arena quel giorno, gli sarebbe piaciuto combattere ma pensandoci bene... forse era meglio così.
All'interno dell'ovale infatti c'erano diverse cose strane, a iniziare dagli specchi volanti passando poi a quel cerchio luminoso dal funzionamento ignoto... vi erano anche delle colonne e una cupola traslucida che circondava tutto il campo di battaglia, quindi doveva essere abbastanza pericoloso se c'erano così tante misure di sicurezza. Tutto ciò rendeva il capellone davvero curioso, non vedeva l'ora di conoscere i guerrieri che stavano per scendere in campo e capire quali fossero le loro abilità... c'era sempre da imparare, soprattutto da quelli che potevano diventare dei rivali. I cancelli comunque si aprirono, le grate vennero tirate su: ormai lo spettacolo stava per iniziare.
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Ted Carter
In cuor suo gli dispiacque di non essere riuscito a convincere Agrodon a venire con lui, ma d’altronde l’idea che il lossodonte si era fatto di Merovish era pesantemente negativa, certo, non si poteva negare che nella così detta “Tana” non vi fossero tagliaborse o tagliarti, ma bastava soltanto fare attenzione e non andarsi a cercare guai.
Poi se al proprio fianco si aveva anche il vincitore del primo scontro alla riapertura dell’Arena, si poteva stare leggermente più tranquilli.
”Quel maledetto elefante … quando capirà che i tagliaborse non vanno a molestare un bestione di tre metri con un martello e senza una borsa?”
Si passò una mano sulla faccia scocciato, eppure brioso di prendere posto su uno degli spalti dell’Arena Nera.
I guantoni erano rimasti a casa, ma non si sarebbe certamente aspettato di dover affrontare una tale calca. Come ogni volta il pubblico di Merovish, abituato fin dalla più tenera età alla violenza, comprendeva quasi ogni fascia d’età e di etnia.
Nell’aria già si sentivano gli urli che fungevano da richiamo per la violenza, che all’unisono, riuscirono a scuotere perfino l’ossidiana dell’anfiteatro.
Dapprima non se ne rese conto per via del rumore, ma poi il suono sempre più crescente lo portò a constatare che anche lui, come una bestia del Sud, stava sbavando e urlando la stessa frase di chi gli stava intorno:"MI-SCHIA! MI-SCHIA! MI-SCHIA! MI-SCHIA! MI-SCHIA! MI-SCHIA!"
Non si sarebbe mai aspettato quel tifo spontaneo e violento da parte sua, ma gli piacque molto e continuò con ancora più foga, fino a quando non raggiunse il suo posto.
Anche se la voglia del combattimento imminente cresceva, da esperto combattente controllò come era cambiata l’arena dalla sua ultima visita.
”Ma che cazzo! Cosa ci fa li in mezzo un cerchio e quelli … sono specchi?! Ma mi prendete in giro? Mica dovranno combattere contro dei clown? Beh, spero proprio di no … io odio i circensi.”
La cosa che però gli sollevò il morale fu nel vedere la bolla, che come uno strato protettivo avvolgeva il campo di battaglia, memore delle miriadi di risse combattute dentro una “Gabbia” di ferro, intuì che quella cosa serviva a salvaguardare solo il pubblico e non chi vi era dentro.
”Ma bene! Si sono dati un gran bel da fare con questo incontro, spero che il posto in prima fila valga …”
Tutto però cambiò quando, voltando lo sguardo verso oriente, notò una figura fin troppo famigliare a lui e ai suoi pugni:
"Mi venga un colpo se quello non è Gajeel. EHI BRUTTA BESTIA, PERFINO TU QUI?"
Con un po’ di difficoltà riuscì a raggiungere il suo compare di scazzottate e a mettersi di fianco a lui.
”Anche tu sei venuto qui a vedere un po’ che aria tira?”
Tono allegro e sorriso sulle labbra, questo caratterizzava il campione mondiale di Boxe conosciuto come Ted Carter, per l’occasione aveva anche comprato un simpatico cappellino giallo con una grottesca scritta rossa, che riportava la parola conosciuta come “Sangue”.. -
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Gajeel era intento ad osservare incuriosito l'interno dell'arena, quando all'improvviso una voce più che familiare lo costrinse a girarsi... trovandosi così faccia a faccia con quel bestione afro che prendeva il nome di Ted Carter. Erano passati mesi dall'ultima volta che si erano visti, quel giorno avevano dato vita a un duello memorabile sotto i cieli di Laputa... il moro sorrise, non si aspettava di rincontrarlo proprio li, nell'Arena Nera.
Ted Carter? Diamine, dovevo aspettarmelo di trovarti qui!
Rispose subito il capellone, allungando il pugno chiuso in direzione del pugile. In effetti conoscendolo era probabile che anche lui avesse avuto la sua stessa idea, quando il messaggio della riapertura del mortale anfiteatro giunse in tutta Endlos... ovvero mettersi alla prova contro temibili rivali. I guerrieri alla fine la pensavano un po' tutti allo stesso modo, soprattutto quelli per cui il combattimento era tutto. Un'occasione simile non bisognava lasciarsela sfuggire, anche se il rischio era davvero grande.
Ero curioso di vedere questa nuova... modalità. Anche se sono convintissimo che non ci sia nulla di meglio di un bel duello, non trovi?
Un sorrisetto furbo si disegnò sul volto del borchiato, lanciando una frecciatina a quello che era stato il loro incredibile scontro. Proprio in quel momento fecero l'ingresso sul campo di battaglia i primi tre lottatori... tutti diversi gli uni dagli altri. Il primo era una specie di cavaliere tecnologico, con tanto di cannoni portatili in spalla, di cui era impossibile capire se dentro a quell'armatura ci fosse qualcosa, ma se si trovava li doveva essere per forza preparato. Il secondo invece era un cavaliere normale, di quelli che usavano grossi spadoni... in genere quelle armi erano forgiate con del ferro di ottima qualità, il che faceva risvegliare l'appetito del Dragonslayer. Infine giunse colei che fece passare quell'appetito, una giullare con una testa mozzata tra le mani... cosa che fece andare il pubblico in visibilio.
Secondo me vince il cavaliere.
Commentò Gajeel senza ancora conoscere il quarto sfidante e infatti, quando quest'ultimo mise piede sulla grigia sabbia, il ragazzo fu costretto a cambiare totalmente pronostico. Un enorme bagarozzo elettrificato si ergeva per almeno dieci metri sopra le tre formichine, e lo faceva senza volare, restando semplicemente in piedi... ora si spiegava l'insolito numero di gladiatori. Per eliminare quel coso dovevano giocare di squadra, oppure cercare di mandare nella bocca del mostro tutti gli altri.
...ok, tifo per l'insettone.
Sentenziò il ferroso, ormai aveva preso la sua decisione. Come non si poteva tifare per un bestione del genere? Un bagarozzo enorme che sparava fulmini... dai, era una figata. Adesso era pure un po' invidioso, voleva partecipare anche lui allo scontro!. -
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Ted Carter
”Certamente! Figurati se manco a una cosa del genere. Al Bazar tutti ne parlano.”
Nonostante fosse molto dubbioso sul fatto che il suo stile di combattimento, accuratamente studiato per essere usato in uno scontro singolo, non sarebbe risaltato appieno in mezzo ad una mischia, la voglia di combattere aveva preso anche lui e piuttosto di non fare proprio un bel nulla, aveva invece preferito partecipare come spettatore.
Insieme al compagno di metallo si mise a guardare l’entrata in scena dei vari partecipanti, che a una prima occhiata scrutatrice, sembravano tutti in grado di essere degli ottimi combattenti per l’arena.
Con sua grande sorpresa rivide un volto particolarmente famigliare: Jester.
La giullare non perse tempo e tolse subito ogni dubbio agli spettatori mostrando una testa mozzata, dall’aspetto terribile che aveva sembra che la ragazza si fosse divertito un po’ con lui prima.
”Beh … quella ragazza proprio non si tiene.”
Accennò ad un mezzo sorriso, che però scomparse non appena tornò a studiare la situazione.
Quella che avevano davanti era pur sempre una semplice rissa, uno scontro con tre partecipanti e nessuno dalla particolare fama distruttiva.
Perché mettere allora una protezione come quella?
Avevano paura che il guerriero tecnologico tirasse fuori delle granate o ordigni pericolosi?
Poteva essere, eppure non lo convinceva affatto quella sua ipotesi.
” Passiamo già alle scommesse? Allora vediamo … uhm. Per me uscirà vincitore quello con la tua tecnologica, in caso contrario ti offro un pranzo.”
L’aria stava già iniziando a scaldarsi per la presentazione dei partecipanti, ma il tutto esplose non appena il vero “nemico” entrò in arena.
La cosa che Ted aveva davanti batteva ogni record di bestie enormi che avesse visto su Endlos, anche se il drago di Laputa poteva essere considerato più grande.
Nel dubbio impazzì lo stesso, iniziando a incitare i tre partecipanti.
”Questa si che è una sfida all’altezza. Vediamo se allora il tuo insetto batte il mio cavaliere corazzato.”. -
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Scommessa
Luogo: Merovish - Arena Nera Spalti
Era seduta con la gamba destra accavallante la sinistra e le braccia conserte. Il piede sinistro, quello poggiante al suolo, batteva ripetutamente con costanza. Alla fine ci era andata da sola all'Arena. Era il posto che voleva visitare una volta giunta a Merovish. Dimitriy si era rifiutato, tirando fuori qualche sua frase da intelligentone e lavoratore incallito, mentre Violet..insomma, non le aveva chiesto nulla, immaginava la sua risposta. Per Alison non era la tipa da venire a vedere uno spettacolo sanguinolento e brutale, privo di senso e onore, solo forza bruta e massacri. Non sapeva nemmeno che c'era già stata lì. La giovane, a dire il vero, non aveva un'idea completa dell'Arena Nera. Se l'immaginava come qualcosa di coperto con un bel ring e combattenti pronti ad affrontarsi lealmente, circa..anche se questa descrizione era più azzeccata per quel genere di ring pieno di lotte clandestine. L'Arena non era tanto diversa, il campo era aperto e pareva più un vecchio colosseo. Gli sfidanti si esibivano come gladiatori, senza regole, però..proprio così, era legale. Alison non aveva mai vissuto a Merovish, non ci era nemmeno mai stata. Era la prima volta che scendeva giù e pian piano cominciava a capire come funzionava l'ambiente. Aveva sentito varie voci, come per tutti i presidi, ma la differenza tra sentire e vedere è decisamente elevata.
Ma quando inizia? - occhi chiusi, capo leggermente inclinato verso il basso, stessa posizione descritta. La giovane era alquanto impaziente, come sempre. Era venuta per assicurarsi un posto..se non fosse stato per quello sarebbe arrivata giusto all'ultimo minuto. Perché lei è fatta così, non deve perdere tempo a vuoto, non c'è nulla da aspettare, le cose devono avvenire una dopo l'altra, in rapida successione, senza tempi di attesa. Questo, per lei, valeva praticamente per ogni cosa. Finalmente i lottatori venivano annunciati, uno alla volta facevano la loro comparsa. Nell'esatto momento in cui udì la prima parola del presentatore, il piede si fermò, così come tutto il movimento del corpo che seguiva. Il viso si direzionò all'enorme area di scontro. Gli occhi fissi puntati sull'origine della voce. Da un'entrata esce il primo, il collo scrocchia da quanto veloce aveva voltato la testa, ovviamente in direzione dell'entrata. Il primo fu un individuo con un'armatura tecnologica, futuristica..possedeva tre armi, ma per il resto non c'era altro che potesse far capire chi fosse, al contrario..non ci sarebbe voluto un genio per capire come avrebbe lottato.
Figa!! Ne voglio una pure io!! - gli occhi brillarono, le braccia sciolsero il forte nodo, così come la gamba destra lasciò in pace la gemella. Per un attimo pensò venisse dal Bloodrunner, ma pensandoci..non aveva mai visto un'armatura del genere. Alison, come già qualcuno ha potuto notare, è amante del futuristico, dalla base Behemoth della gilda, dalle sue stesse Ember Celica..dalla moto, dal luogo dove proviene..insomma, è tutto abbastanza chiaro e intuitivo. La seconda..una macabra ragazza vestita da giullare.
Interessante - quella era una testa, la bionda si bloccò all'istante, non si sarebbe mai aspettata qualcosa del genere..la folla al contrario, sembrò molto più emozionata di lei. Sorrise forzatamente, come a prendere parte per confondersi. Il terzo, un semplice cavaliere, coperto e protetto, pareva una versione meno aggiornata del primo. Non aveva nessun commento da fare a riguardo. Affianco a lei vi erano due persone, apparentemente umani, cominciarono a parlare tra loro, fare commenti e gridare insieme al resto del pubblico. Non ci fece caso all'inizio, ma per qualche strana ragione non poté non notarli. Avevano l'aria di essere anche loro combattenti, il loro fisico non mentiva. Li guardò con la coda dell'occhio più e più volte osservando i possenti muscoli e..magari facendosi qualche strana idea. Ma cosa credete di capire, è solo interesse per uno stesso hobby!
Cos'è quella merda gigante?! - si domandò incredula, l'ultimo gladiatore era qualcosa di molto diverso rispetto ai primi tre. Un enorme insetto corazzato e con enorme..forse è meglio specificare: gigante.
Quelli sono fulmini? - si chiese inutilmente, ancora più incredula. Le mani ricaddero sulle ginocchia, sostenendola poi udì qualcosa che non avrebbe dovuto. L'orecchio parve muoversi da solo, all'istante..appena senti la parola "scommessa".
"Ehi, voi due!" - chiamò loro l'attenzione con uno sguardo serio e minaccioso. Diciamo che..non si possono fare scommesse di fronte a lei senza invitarla. Esatto, la giovane nutriva un piccolo interesse per il gioco d'azzardo, nulla di serio o malato, però suscitava in lei interesse.
"Anche io voglio partecipare alla scommessa!" - esclamò mostrando un sorriso esagerato, mentre le sopracciglia si rilassarono con la fronte.
"Facciamo così! Visto che vi siete già presi i pezzi grossi..allora io punto sui rimanenti!" - avrebbe tanto voluto votare per scelta, ma il suo preferito era già stato preso..mentre l'insetto, che sia grosso, forte o pericoloso, rimane pur sempre un insetto. Alison e gli insetti hanno un brutto rapporto. Non c'è l'odio tipico delle ragazzine capricciose e noiose, bensì quello da guerriera incallita, colei che stermina la sottorazza di creature abominevoli e, decisamente, molto più pericolose di tante altre. Fece un occhiolino e tornò a rivolgere lo sguardo al combattimento cominciato.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Forza forza!!
Stato Fisico: Normale
Energia: 100%. -
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Gajeel e Ted erano intenti a discorrere di scommesse, paragoni e confronti, quando una ragazzetta intervenne attirando sicuramente l'attenzione di entrambi. Il moro almeno si voltò, incontrando la figura di una ragazza dai lunghi capelli biondi... che emanava un forte odore di polvere da sparo. Di sicuro non era una signorina come le altre, ci voleva davvero poco per capirlo: non solo a causa dell'odore, ma anche perché il suo spirito era parecchio focoso... tipico di un guerriero. Il Dragonslayer la fissò per qualche attimo, poi sorrise con fare sprezzante. Ne aveva di palle per interrompere due ragazzoni del calibro del pugile e del selvaggio, almeno quello bisognava riconoscerglielo.
Feh, facciamo che chi perde paga il pranzo a tutti. E preparatevi, io mangio parecchio.
Il capellone era già convinto di vincere, insomma, il suo favorito era uno scarafaggio enorme che sparava fulmini: non era concepibile che quelle formichine riuscissero a sconfiggerlo. Magari se ci fosse stato lui le cose sarebbero cambiate, ma visto che si trovava sugli spalti, allora la sua scommessa si poteva dire vinta. Era pronto a riempirsi per bene lo stomaco, anche con il rischio di prendersi una bella indigestione.
Guardate, stanno per iniziare... FORZA BAGAROZZO!
Urlò il moro dopo aver sistemato le mani accanto alla bocca, facendo un casino pazzesco. Lo scontro comunque iniziò e subito furono chiare le varie strategie che i guerrieri mettevano in atto... e che in verità erano tutte uguali: l'idea era di far incazzare l'insettone, facendo si che se la prendesse con uno a caso di loro... era un vero peccato, quel bestione di certo non aveva un cervello molto fino dalla sua. Alla fine il mostro puntò qualcuno e scatenò la sua potenza, prima ruggendo e poi scagliando una delle sue chele contro il nemico.
Ecco, ora lo spappola!
Commentò il borchiato, voltando poi verso i colleghi scommettitori.
Mettetevi il cuore in pace, ho già vinto.
Disse per poi rimettersi a tifare, come se il suo protetto riuscisse a capirlo e soprattutto a sentirlo... senza pensare di lui come una preda. La sfida comunque era molto accesa e il risultato era davvero in bilico: per vederne la fine bisognava faticare parecchio.. -
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Ted Carter
Da Merovish si sarebbe aspettato tante cose.
Coltelli nel fegato, sabbia nella bocca, boggart rossi che spacciano droghe per bibite di vittoria.
Ma mai una ragazza interessata ad una scommessa di due, che ai suoi occhi, dovevano apparire come cavernicoli.
Gajeel vedendola arrivare, non riuscì a trattenersi e alzò la posta in palio: Un pranzo gratis offerto dal perdente.
Gli aviatori gli passavano un buono stipendio, ma era difficile soddisfare la fame di uno come il capellone.
”E che pranzo sia!”
Si scostò leggermente per permettere alla ragazza di sedersi, notando che ai polsi portava degli strani apparecchi tecnologici, però al nero sembrò maleducazione chiedere cosa fossero e quindi lasciò correre il pensiero, tornando invece a concentrarsi sull’incontro.
I tre erano più disorganizzati che mai, nonostante fosse ovvio che avrebbero dovuto combattere assieme, si divisero peggio di un vaso che collide con il suolo.
Jester mandò tutto a quel paese, come era suo modo fare, e decise di rendersi invisibile, mentre i cavalieri si ritrovarono ad affrontare in malo modo quello che la giullare gli aveva lanciato contro.
Bene o male ci riuscirono e il suo pupillo si allontanò abbastanza per evitare un’enorme chela, ma non il ruggito della bestia che travolse perfino il pubblico.
”Maledizione! Ci fossi io laggiù in mezzo avrei caricato un pugno da spaccarli il carapace. Cosa che sono sicuro farà preso il MIO guerriero. Vuoi che non abbia una bella granata in quell’armatura?”
Disse in tono canzonatorio ai due che gli stavano affianco.
Era impossibile per l’enorme insetto vincere, almeno che i tre non avessero continuato ognuno per conto proprio.. -
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Grandi e gonfiati
Luogo: Merovish - Arena Nera Spalti
Il combattimento cominciò, gli esulti erano molti ed elevati, anche Alison fremeva nello spettacolo, che per alcuni era solo da disprezzare. Non c'era niente di male, alcuni sono nati per combattere, altri per guardare, altri ancora per non farlo. Non ha alcun senso criticare ciò, le cose nascono per i desideri degli individui, si raggruppano in qualcosa che amano fare, poi che si rischi la vita o meno, quello dipende solo da solo, che hanno accettato consciamente la loro strada. Lo scontro dimostrò l'egoismo di tutti i contendenti. La ragazza, una dei due che aveva puntano, aprì le danze tentando di colpire il cavaliere, cioè il secondo su cui aveva scommesso.
Che sfiga si sono messi contro - pensò nonostante il suo volto non fu mutato in alcun modo, l'emozione rimaneva alta. L'importante era godersi la visione della battaglia, non tanto chi avrebbe vinto. Era lì per quello, non era certo il caso di rovinarsi la giornata per una scommessa stupida e campata a caso.
"Eh?" - si sorprese notando le movenze dei combattenti. Il campanello pareva essere una sorta di distrazione che fu annullata dallo stesso cavaliere attraverso l'uso di quel che pareva magia. Per l'appunto, la giovane non era quel genere di persona che si mette ad analizzare uno scontro dagli spalti..alquanto ridicolo. Osservava, anzi guardava, che è ben diverso. Non si era minimamente resa conto che stavano cercando di attirare l'ira dell'insettone contro qualcuno, ognuno faceva del suo meglio in questo..tranne l'ultimo. Il cavaliere si avventò sull'altro.
"Woohoo! Vai!! ROMPIGLI IL CULO!!" - gridò con foga, non rimase per nulla sorpresa nel vedere che l'uomo-armatura non aveva subito nulla ed era rimasto pure praticamente immobile. Poi sfoderò uno dei suoi incantesimi, però diretto all'enorme insetto.
"Ammira cosa gli fa al tuo insetto!" - esclamò agitando un braccio per aria esultante. Poi, inaspettatamente, la bestia mostrò un ruggito bello potente, smorzato dalla barriera per proteggere il pubblico. In seguito si avventò sull'amato cavaliere. Non c'è altro sa segnalare al momento. La bionda si era accorta di come la giullare era scomparsa, si era nascosta.
Cosa fa quella.. - storse il naso a ciò, odiava quel genere di comportamento, il nascondersi, rendersi invisibili, scappare..al diavolo le strategie e qualsiasi cosa avesse in mente. In netta contraddizione con la sua entrata. Si fa vedere tutte bruta con una testa mozzata e poi è la prima a fuggire. Tanto di cappello per il cavaliere che si era impegnato coraggiosamente sia in difesa che in attacco, nota pure per i colpi di scena. Non avrebbe avuto sdegno per la prima, che aveva dato inizio al tutto, se non appunto per quell'atto considerato, da Alison, codardia. Non serve molto a capire il modo di pensare di Alison: avversario davanti, visibile, si carica a distanza o da vicino a seconda di come le gira, nonostante preferisca il primo approccio molto più..diretto.
"Che buffone!" - disse al pugile con un sorriso e se lo può permettere, poiché non è una ragazzina qualunque.
"Vorrei proprio vedere!" - andò avanti quasi come una sfida, quando sente questo genere di frasi le viene proprio di natura andare contro. Le parole..è molto facile parlare e raccontare, ma i fatti? Dov'è la dimostrazione? La giovane picchiaduro, ma anche pugile andrebbe bene come l'altro, non dà peso alle frasi, ci si misura, si dimostra concretamente, si fa vedere di cosa si è capaci.
"Peccato, il tuo guerriero deve ancora fare qualcosa" - disse pacatamente, alla fine era vero, non aveva nemmeno provato a difendersi, evidentemente non ne sentiva il bisogno. Però..quello usa un'armatura. Insomma..può essere tecnologica quanto vuoi, ma è pur sempre una protezione così..odiosa. Non affronta di corpo, si ripara..un po' come restare nascosto. Guardandola da questo lato, forse ha fatto proprio bene a puntare su altro.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Senti questo come si vanta..forza forza!!
Stato Fisico: Normale
Energia: 100%. -
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Gajeel era tutto gasato mentre guardava il suo insettone lanciarsi all'attacco, ma rimase deluso quando quest'ultimo si risolse in un nulla di fatto. Il cavaliere ordinario infatti rispose al colpo e ne annullò completamente la potenza, restituendo poi il favore con un colpo mirato alla chela nemica... che venne tranciata di netto. Il ferroso sbuffò, vedeva già il suo mostro tagliare in due quella formichina con facilità, invece era successo il contrario e alla fine era stato il bagarozzo a perdere qualcosa... questo proprio non ci voleva.
Ah, merda! BAGAROZZO REAGISCI!!!
Urlò a gran voce il ragazzone, lanciando un'occhiataccia alla biondina esultante. Intanto i gladiatori continuavano a darsi battaglia, dopo l'attacco vincente il cavaliere si mosse tra le zampe dell'insetto per sfuggire alle sue grinfie, mentre gli altri due si affrontavano... e in quel momento accadde qualcosa di inaspettato. Il guerriero in blu si erse a difesa del rivale, affrontando poi la giullare facendo fuoco su di lei. Nello stesso istante però il loro avversario comune... se la diede a gambe. Il bestione infatti scappò verso l'esterno del campo di battaglia e, dopo qualche momento di sgomento per il pubblico, iniziò a... scalare la barriera. Arrivò quasi fino in cima, fermandosi a una distanza tale da renderlo inafferrabile. Gajeel sorrise.
Beh, finché rimane li si può dire che ho vinto. I vostri tre si scanneranno e quando ne rimarrà uno solo, il mio insettone se lo mangerà!
Il borchiato era davvero contento, sentiva già il dolce profumo della vittoria... sottoforma di un lauto banchetto completamente gratis, una vera botta di culo insomma! Purtroppo però il combattimento era ancora lungo e nessuno poteva prevederne l'esito, anche perché tra tutti e quattro i partecipanti, l'animale era di sicuro quello più imprevedibile: agiva con il solo istinto, ciò lo rendeva sia pericoloso che parecchio debole.. -
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Ted Carter
Ted si grattò la barba preoccupato.
Possibile che tutti stessero a pensare agli affari loro? Un enorme insetto attentava alle loro vite e quelli non facevano altro che mettersi in mostra.
”Possibile che non ci arrivino?! Posso capire Jester, ma per lo meno gli altri due …”
Se non si fossero messi in comune accordo, la situazione avrebbe avvantaggiato sicuramente la bestia elettrica e Gajeel avrebbe vinto il pranzo gratis.
Iniziò a strofinarsi le mani con impazienza, prima che la situazione prendesse una svolta improvvisa.
Il cavaliere corazzato tranciò una chela dell’insetto, lasciando però le difese scoperte alla circense, la quale, non perse minimamente tempo nel colpirlo.
”Quella ragazza proprio non cambia mai …”
Esasperato e pronto a vedere l’imminente esplosione del campanello, sbuffò impaziente.
Ma il suo pupillo corse in difesa del momentaneo alleato e parò il colpo con una mossa vincente.
”E vai! Questo è questo quello che intendevo.”
La gioia lo fece alzare dal proprio posto, quando il terribile insetto si catapultò verso la barriera protettiva.
Niente sembrò preoccupare la difesa, che riuscì tranquillamente a reggere l’impatto con il peso della creatura e la sua consecutiva … scalata.
La biondina fece successivamente un commento sarcastico, ma niente sembrò preoccupare Ted come quello strano rumore che iniziò a riempire l’aria.
”Poveri ragazzi! Troppo lontani per poterla colpire e quello schifoso insetto sembra che stia già preparando il finale.”
Guardò il Dragonslayer, ricordandosi di quanto riusciva a mangiare.. -
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Troppo presto
Luogo: Merovish - Arena Nera Spalti
Già, gli spettatori si stavano dimenticando pure dei loro gladiatori. A chi di loro avevano affidato le loro scommesse. In realtà era perché le persone erano più interessate allo scontro in sé che al singolo vittorioso. Il cavaliere oscuro riuscì ad assestare un colpo formidabile tanto da tranciare una chela all'insetto.
"Che scorretta!" - sbottò, aveva scelto i rimanenti, ma non poteva trattenere il suo sdegno di fronte ad uno stile del genere. Non doveva nascondersi, ma affrontare apertamente i suoi avversari. Era o non era una ragazza sanguinaria con le palle?
Bravo accidenti - tenne per sé i complimenti, come se si vergognasse. Lei non sarebbe mai riuscita a tagliare via un arto ad un insetto così enorme. Non solo perché non disponeva di nulla di tanto affilato, eccetto la lingua, ma anche perché strategicamente non era di così larghe vedute. Si sarebbe limitata a schivare il colpo, sfruttando l'agilità, per poi assestare una lunga e potente serie di pugni contro il muso bestiale. Rimase seduta, la giullare si fece nuovamente vedere e sfruttò l'invisibilità per tentare un colpo a tradimento contro il cavaliere. Non le passò minimamente l'idea che i due su cui aveva puntato si stessero dando battaglia tra loro. Il robot, prontamente, arrivò a salvare la situazione. Anzi, pose le prime basi per una collaborazione, dapprima limitata a due. Coprì le spalle all'altro e rispose col fuoco contro la canaglia. Nulla valsero i tentativi di fermare lo spartano. Abilmente evitò le trappole, ma pareva non avere una larga capacità distruttiva. Meno male, non voleva certo che la giullare facesse subito una brutta fine. Altrimenti avrebbe perso uno dei due valenti soldati. Voleva vincere la scommessa, tuttavia era più interessata alle meccaniche. Voleva assistere ad azioni epiche, magari attacchi combinati o una rissa dove ognuno mira ad un altro.
"Woo!" - esclamò quando l'antropode si avvicinò pericolosamente a loro. Per un attimo credette che si sarebbe schiantato contro di loro. Poi la barriera dimostrò il suo alto livello di sicurezza, rassicurando immediatamente Alison.
"Wow.." - vero, gli insetti erano orribili, però allo stesso tempo erano affascinanti. Vederli da così vicino, uno così grande, oltre a dar loro un senso di inferiorità, osservò la struttura ordinata della stessa creatura. Le zampe, le articolazioni, la corazza naturale che rivestiva l'insetto. I motivi simmetrici posti sulle due paia d'ali. Infine: la sua capacità di camminare lungo la parete della barriera. Cioè..come ci riusciva? Gli insetti possono arrampicarsi ovunque, ma anche su barriere tremendamente lisce?
"E' troppo presto per dirlo, non dargli soddisfazioni!" - affermò con alta determinazione. Il gigante si trovava in una posizione favorevole e talmente lontano da non permettere agli altri di raggiungerlo. Forse aveva ragione quell'altro, magari voleva che il trio di antropomorfi spezzasse subite le alleanze e scannassero per poi lasciare l'ultimo boccone, il più succulento, al divoratore.
"Forza! Buttatelo giù!" - li incitò, nonostante non potessero realmente sentirli.
"Ma che stanno facendo? Perché sono fermi?" - cominciò il lamento. Non era venuta per vedere soldati di pezza stare fermi, parlare tra loro, pensare e contemplare il mondo. Botte. Dov'erano le botte? Dov'erano gli scontri frenetici cui credeva di esser venuta a vedere? Stavano fermi a non far nulla, come se..uno scontro a due potesse risultare più emozionante. Qui invece dovevano pensare ad altri e tutti erano così riflessivi e attenti per non fallire nella loro strategia definitiva. O forse si erano semplicemente alleati. Magari non si fidavano del tutto tra loro, ma..
"Credo che succederà qualcosa di..figo" - esatto, non brutto, ma figo. Un spettacolo..elettrizzante.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Botte, botte, botte!!
Stato Fisico: Normale
Energia: 100%. -
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Il combattimento nell'Arena proseguiva senza sosta e i gladiatori se le stavano dando di santa ragione, lasciando fuori ogni pensiero e bisogno per lasciarsi andare allo spirito della lotta, quel tipico brivido che si scatenava solo in una battaglia all'ultimo sangue. E per quanto ciò potesse coinvolgere anche gli spettatori, questi ultimi potevano anche lasciarsi andare a qualche bisogno, soprattutto quando impellente.
Vado a pisciare. E a cercare qualcosa da mangiare.
Annunciò il Dragonslayer alzandosi in piedi e stiracchiandosi per bene, con tanto di sbadiglio. La stava tenendo ormai da un po' e quei momenti di stallo andavano sfruttati in qualche modo, così da non perdersi i momenti salienti dello scontro.
Tenetemi il posto, eh!
Avvertì i suoi compagni di scommesse, prima di allontanarsi e non per scappare, visto che le bugie non le sapeva neanche raccontare. Sperava di non perdersi nulla di figo e anche se Merovish prevedeva anche la pipì in pubblico, forse era meglio usare quel poco di educazione fornita per non diventare come le bestie..
Dalla curva si alza un coro…Lightnin' strikes |
