Contest "Back to (magic) school"

Topic di raccolta.

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  1. Kanzler
     
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    Questo è il topic di raccolta del Contest Ambientazione - Back to (magic) school.
    Qui di seguito ognuno posti in un singolo intervento la propria creazione.
    Grazie e buon divertimento.

     
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    Il Magisterium è uno degli edifici più importanti nel presidio errante, al suo interno sono custodite preziose conoscenze e come tutti sanno le conoscenze implicano potere, il quale fa gola a molti, ma non tutti sono degni di riceverlo. Le misteriose aule e le polverose biblioteche sono nascoste nei recessi dell'immensa scuola, si pensa che solo il rettore le conosca tutte, ma forse neanche saprebbe elencarle tutte. Fatto sta che il Magisterium è un istituto antico ed è permeato dalla magia ancestrale, un potere di incommensurabile potenza. Molti fra gli studenti e essenzialmente tutti i professori sanno che nelle profondità della scuola esiste un luogo, il nucleo della magia dell'istituto, l'oggetto senza il quale tutte le mirabolanti magie del Magisterium non potrebbero avere luogo.
    MagicCrystalBall4-1psd_zpskpwex8ay
    Pochi sono coloro che sanno dove questo luogo sia, e meno ancora hanno accesso a tale stanza, ma se voi foste fra questi una volta dentro vi trovereste davanti a un immenso globo biancastro circondato da magia statica dalla consistenza simile a quella dell'elettricità. Nessuno sa come un tale oggetto sia stato creato ne si sa come esso riesca a produrre cotanta energia, una sola cosa è certa, da quando l'istituto esiste quella sfera si trova nelle sue fondamenta. Fatto stà che tale sfera non è solo un mero generatore, è anche uno strumento per la gestione della scuola e dei suoi sistemi di sicurezza. Si, nei millenni è stato tramandato il modo, ovviamente magico, per interfacciarsi alla sfera per così manipolare le magie che da essa derivano. Non sono in molti oggi a possedere la competenza per farlo, il rettore è uno di essi i restanti si contano sulle dita di una mano.
    In pochi conoscono l'esatta ubicazione di questo luogo, ma nello sciagurato e improbabile caso che qualcuno riesca a giungere sulla soglia dell'ingresso alla stanza della sfera, questi si troverebbe davanti il guardino, chiamato: Il Silenziatore.

    maxresdefault_zpsabedc9zq


    Entità paragonabile a un golem senza volto, essa è racchiusa in un armatura viola e dorata equipaggiata solamente con uno scudo con una pietra che emette una lucentezza bluastra nel centro. Particolarità di questa creatura sembra essere quella di assorbire qualunque attacco basato sull'energia tramite proprio la strana pietra posta nel centro del suo scudo. Il golem non parla ne si muove se non disturbato. In un eventuale situazione di crisi tale guardiano sembrerebbe essere dominato solamente dall'intenzione di evitare l'ingresso nella sala della sfera ai malintenzionati e a coloro che non hanno i permessi necessari.
    Il sistema di riconoscimento scolastico è basato su un modulo presente in varie versioni a seconda dei fini per cui la persona si reca all'istituto. Il modulo vi verrà fatto firmare alla prima vostra visita, che voi siate un visitatore o un aspirante studente. L'iter è comunque lo stesso per tutti, bisognerà compilare il modulo con una specifica penna la quale scriverà non con mero inchiostro ma con un particolare colorante derivato dall'energia del compilatore. Tale modulo recherà quindi un'univoca traccia dell'energia del firmante. Il foglio verrà quindi spedito (ovviamente tramite magia) alla sfera, questa lo ingloberà e in relazione alle relative specifiche contenute nel foglio renderà disponibile al solo possessore della traccia magia contenuta "nell'inchiostro" i servizi e i permessi a lui necessari. Ovviamente la modifica è possibile a seguito della prima impostazione, i permessi sono ovviamente modificabile nel tempo dal personale apposito. Inoltre i vari fascicoli degli studenti, del persone ecc... Sono disponibili sia in forma cartacea che in forma telepatica (solo per le alte cariche della scuola ovviamente) dato che tutti i dati vengono immessi nella sfera.
    PS: Una volta tale pratica era svolta manualmente dagli operatori della sfera, ma all'incrementare degli avventori della scuola si è optato per creare un sistema più rapido.
    Ecco alcuni sistemi di sicurezza della scuola:
    Red_Barrier_zpsxlqqnhgf
    Magic Wall:
    Tutte le stanze, le biblioteche, le aule e i luoghi dove vengono custoditi i segreti di maggior importanza sono protette da barriere per cui gli individui a cui non è permesso l'accesso non vi potranno in alcun modo entrare. Ovviamente l'accesso a tali zone è consentito sotto previa autorizzazione a cui conseguirà, da parte di un "manipolatore della sfera" la modifica degli accessi alla determinata stanza.
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    Automatic Dispel system
    Una delle magie più potenti dell'intera scuola e fiore all'occhiello del sistema di sicurezza dell'istituto. L'accesso alla modifica dei permessi per sviare questo sistema sono consentiti solo al rettore e al suo vice. Si tratta di un sistema di Dispel automatico che va a bloccare qualsiasi utilizzo di energia che supera una determinata soglia. Nel momento in cui il trasgressore concentrerà le forze, appena supererà il tetto massimo istantaneamente sotto i suoi pedi gli si formerò un cerchio magico che andrà a risucchiare istantaneamente le energie del malcapitato impedendogli di effettuare l'incanto. Se si tratta di un individuo la cui traccia magica è già stata salvata nella sfera istantaneamente verrà mandato un messaggio al rettore, al suo vice e ai "maghi della sicurezza" che conterrà le informazioni sul nome e l'ubicazione del trasgressore, anche l'intero fascicolo dell'individuo verrà mandato telepaticamente in modo che il personale possa farsi un idea di cosa si troverà presto davanti. Ovviamente la sfera provvederà anche a chiudere (ovviamente solo al trasgressore) ogni uscita alla zona in cui il malcapitato si trova impedendogli quindi la fuga e costringendolo ad attendere l'arrivo del personale apposito. Stesso iter verrà eseguito verso i trasgressori non registrati alla sfera con la sola eccezione che il messaggio inviato al rettore e al personale apposito conterrà solamente l'ubicazione del trasgressore. Ovviamente all'interno della scuola sono predisposte aule (il cui accesso è consentito solo a professori e studenti con una certa esperienza nella scuola) in cui è possibile usare magie più potenti, in modo da poter svolgere lezioni di alto livello.
    You shall not pass
    Ovviamente il teletrasporto all'interno della scuola è vietato (con le dovute eccezioni del rettore e dei suoi più stretti collaboratori). Se qualcuno tentasse di teletrasportarsi all'interno della scuola si ritroverebbe davanti all'entrata principale di esso con in più una bella nota di demerito direttamente stampata nel fascicolo.


    Essenzialmente nella scuola è vietato usare tecniche dalla potenza superiore a medio. Nel caso provaste a farlo le energie della tecnica verrebbe risucchiata e perdereste comunque le energie.


    Edited by Dekken - 16/10/2015, 14:53
     
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    Aula n°76: Plasmare Costrutti

    Storia

    La necessità di plasmare costrutti deriva principalmente dall'uso della magia da parte dei maghi.
    Essi, con il tempo, avevano imparato che non sempre tutte le magie potevano essere lanciate immediatamente, ma per alcune, solitamente le più efficaci poiché prive di contrasti fra Caster e Spell, si richiedeva un tempo maggiore nel quale si rimaneva scoperti dall'attacchi dei nemici.
    Vennero creati così delle vere e proprie leghe di protezione per i maghi.
    La cosa prese velocemente piede e ci si accorse come un guerriero, in armatura e mazza chiodata, tenesse lontani gli orchi di turno in maniera alquanto efficace, oppure riuscisse a svolgere i vari compiti che il mago gli assegnava.
    Però il vero motivo per cui le Leghe erano nate, era sostanzialmente quello di raccogliere soldi. Ogni compito svolto e nemico sconfitto, al guerriero di turno andava una certa quantità d'oro.

    Questo sistema, praticamente perfetto, divenne essenziale per ogni mago.
    Protezione garantita per un giusto compenso.
    Le Leghe, accorgendosi però di questa estrema necessità aumentarono di proposito il pagamento, spingendo molti maghi sulla banca rotta. Dopo poco il numero degli stregoni che chiedevano servizio alle leghe divenne sempre più basso, quasi a divenire nullo.
    Senza più clienti le Leghe si sciolsero. Certo, molti guerrieri continuarono per conto proprio e divennero spalle indispensabili per gli stregoni di corte o al servizio di persone importanti, altri semplicemente scomparvero. Fu dall'esigenza di riempire quel vuoto lasciato dalle leghe, che i maghi decisero di plasmare dei fantocci che gli proteggessero, ovvero i così detti Costrutti.

    L'aula e i suoi corsi

    03_Aula_1__2_

    L'aula numero 76 non presenta alcun tipo di peculiarità tale da definirsi unica. I banchi sono molto ampi e vi sono vari attrezzi che servono per plasmare le proprie creazioni, da scalpelli per il legno fino a quelli per la pietra. L'aula presenta due corsi, quello Base, dove i vari maghi o maniscalchi impararono le nozioni base, ovvero creare e animare il proprio costrutto e il corso Avanzato, dove si arrivano ad utilizzare anime di animali o artificiali per imporre al costrutto una serie di comandi.

    L'aula riesce ad auto sostenersi con le spese, che vengano pagate dagli stessi costrutti che preparano gli studenti, infatti il suo scopo primario non è solo quello di istruire, ma anche quello di lavorare e creare prodotti di qualità per i clienti che si rivolgono a essa.
    Le materie primarie vengono direttamente comprati dal girone industriale di Laputa, ovvero il Terzo.

    Una particolarità dei corsi è l'esame finale: Accettare un'incarico e soddisfare il cliente.
    I costrutti con il tempo si sono resi molto più utili del previsto, passando dai maghi fino ai contadini, i quali gli usano per compiti semplicissimi, o anche vari lavori, come aiuto fabbro, cuoco ecc.

    Creare un costrutto

    Corpo: Il corpo di un costrutto può essere qualsiasi cosa, letteralmente. La cosa però non è affatto utile. Se il cliente richiede una guardia del corpo come costrutto, colui che compie l'incarico non potrà dargli una lampada/costrutto come guardia del corpo anche se sarebbe molto divertente a vedersi. I più riescono a creare un costrutto da una base già esistente, come un'armatura o una spada, il corso invece insegna a crearli da zero con le proprie mani, in modo tale che si possa soddisfare veloce ogni tipo di richiesta. Qualcuno approfondisce maggiormente tale campo fino a diventare un perfetto maestro.

    Mente: I fantocci non hanno una mente, ma un comando basilare da compiere. Difendere un mago o spostare una cassa, sono magie semplici che vengano insegnate al corso. Esso può essere sia scritto sul corpo del fantoccio e ciò lo rende più debole per quanto riguarda il fatto che si possa cancellare, per questo si preferisce nasconderla alla vista, oppure imporla con un incantesimo indelebile. Nel corso avanzato, disponendo di un'anima, si riesce a imporre più comandi, ampliando molto l'abilità e l'utilità del costrutto

     
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    LA STANZA DELLA QUIETE
    del prof. Fumantinus

    « Io li odio! Li odio! LI ODIOOOO!!!! »
    (Il prof. Fumantinus in uno dei suoi frequenti eccessi d’ira)

    Del Magisterium si potrebbe parlare per ore, giorni, anni o addirittura secoli. E molti lo fanno, sappiatelo (semi-cit.). C’è chi narra di incredibili sistemi di difesa in grado di polverizzare ogni intruso (e poi spazzare il corridoio che i professori più vecchi si lamentano dello sporco), chi di aule che mutano la loro forma e si spostano di posizione (flagello dei poveri studenti i cui professori non se la bevono) e chi di portentosi segreti che renderebbero invincibili chiunque vi possa metter mano (vi aspettavate un commento pure qui?). Oggi però non tratteremo nulla di tutto ciò. Ciò di cui vogliamo narrare non è sconosciuto, anzi, si trova impunemente di fronte a tutti. Non si sposta, non polverizza e soprattutto non è in alcun modo minaccioso. L’unico svantaggio, almeno per voi studenti, è che l’accesso è limitato ai soli docenti. Brucia, vero? Ci farete l’abitudine.

    Bene, eccoci qui di fronte all’oggetto incriminato. Come potete ben vedere è una porta. Di quelle semplici, in legno. Niente fregi, niente statue minacciose e niente scritte runiche. Solo una modesta targhetta con su scritto “Stanza della quiete”, per di più di quelle economiche che si comprano nella Città Bassa. Forse è proprio la semplicità a rendere strano questo luogo, o forse dopo tutte le stramberie presenti avevano finito il budget. Valli a capire i maghi. Come dite? A che serve quel campanello con quattro spicchi colorati? Ci arriviamo, ci arriviamo. Tranquilli. Come ho detto all’inizio la stanza è accessibile solo ai docenti con un metodo di riconoscimento magico. Basta poggiare il palmo della mano sulla porta e pronunciare una parola. Per il vostro diletto, al fine di divulgare le seguenti informazioni, abbiamo ricevuto l’accesso temporaneo pur non lavorando qui.

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    Ecco, ora poggiamo il nostro palmo sulla porta e pronunciamo la prima parola: “Pausa!”. Se foste rimasti fuori avreste potuto udire un ding ed avreste visto ruotare il cursore posto sul campanello verso lo spicchio verde. Bene, sappiate che la stanza non è propriamente una stanza. I maghi adorano metterci del loro, specie quando possono risparmiare sullo spazio (in modo da utilizzarlo per enormi sale utili a far sentire piccoli ed insignificanti gli studenti). La Stanza della Quiete è composta quindi da ben quattro stanze diverse, ognuna accessibile pronunciando una determinata parola. Eccoci nella prima: la sala “Pausa caffè”. E’ senza dubbio la stanza più usata dai docenti a causa della sua semplicità. Qui a destra ci sono comodi divanetti, più a sinistra potete vedere le sedie e persino i puff. Cosa c’è di meglio dopo una stressante lezione che rilassarsi su una belle poltrona magari mentre si sorseggia una bevanda o si legge un giornale? Ecco lì in fondo una vasta selezione di libri, i quotidiani di Endlos aggiornati alla data di oggi ed un vasto assortimento di bevande. Non è raro vedere i docenti sciamare in gruppo, per una chiacchierata in attesa di cambiare aula. Delle stanze, secondo me, rimane la meno interessante. Perciò lasciamocela alle spalle e torniamo fuori.

    Ora riproviamo ad entrare usando la seconda parola: “Relax!”. Il cursore ruoterà verso lo spicchio blu, ma a noi interessa quello che c’è dentro. Ambiente diverso sicuro, visto che ci accoglie una musica rilassante di pianoforte. Meno docenti vengono qui, magari il fine settimana quando vogliono scrollarsi di dosso la stanchezza. E’ un luogo più rilassante perché, potete vedere, non ci sono più sedie ma comodi lettini imbottiti e vibranti. Morbidi accappatoi e pantofole sostituiscono l’abbigliamento comune che può essere riposto all’entrata. Questa volta niente libri né bevande, fatta eccezione per tisane rilassanti o depurative. Più avanti, una seconda parte della stanza è purtroppo per noi off-limits. Qui fuori, zoomate per favore, ecco, c’è una lista di trattamenti. Massaggi, fanghi, bagni termali. Tutto selezionabile dal docente e che verrà svolto nella seconda zona. Speravo in un bel massaggio all’olio di rosa e invece… mi tocca uscire di nuovo fuori perché devo mostrarvi la terza stanza.

    Terza stanza e terza parola ovviamente. “Argh!”. Strana parola direte, ma lo spicchio rosso si addice senz’altro al carattere del luogo in cui stiamo per mettere piede. Sorpresi, vero? Sembra una normale stanza. Quadri, tavolino, divano, credenze. Una salotto per bene. Sbagliato! Sappiate che tutto ciò è stato progettato per un picco alto di rabbia e stress. Lo studente ha fatto l’imbecille a lezione? Ha preso 0 al compito? Ha giocato tutto il tempo anziché prendere appunti? Una volta gente così si polverizzava, ora tocca sopportare. Quindi quale miglior posto per sfogarsi? Ci avviciniamo al distributore alla nostra sinistra, unico oggetto che sembra davvero fuori posto, lo tocchiamo e lui ci restituisce… una mazza da baseball! Ebbene sì! Il vostro scopo qui dentro è usare questo strumento per distruggere ogni cosa! Volete prendere a mazzate il tavolo? Potete farlo! Le sedie? Perfetto! Spaccare ad uno ad uno i piatti? Prego! Come dite? Come fanno i docenti più anziani? Ma è ovvio! Ogni accesso è legato al particolare docente, quindi ogni stanza è personalizzata. Come nelle precedenti ci saranno i libri preferiti, le bevande preferite ed i trattamenti preferiti, qui ogni oggetto sarà proporzionato alla forza ed all’età di chi è entrato. E così ecco una mazza pesante quanto una piuma ed un tavolo che si spaccherà al minimo tocco. Geniale, vero? Ma ora arriviamo all’attrazione principale, quella per cui l’intero servizio è stato costruito. Usciamo, innanzitutto.

    Prima di entrare, dedichiamo però qualche minuto alla sua storia. La Stanza della Quiete, come ben sapete, venne fortemente voluta dal professor Fumantinus, eccellente mago ma dal carattere esplosivo. Letteralmente. Una volta accumulato un certo livello di rabbia, il professore esplodeva per poi ricomporsi il giorno dopo. Un fatto decisamente increscioso per il Magisterium che però non voleva privarsi di una mente così geniale. Venne così indetta una riunione e ne uscì fuori questa meraviglia magica. L’ultima stanza, quella che andremo a visitare e che rappresenta il temibile spicchio nero, serviva proprio per far scemare la rabbia del professore nell’unico modo da tutti conosciuto. Non è un caso che la parola scelta d’ingresso sia quella più usata dal docente. Forza, non esistiamo! “Bazinga!” Ecco, non so se riuscite a sentirmi. La sirena è assordante. La luce lampeggia e non fa presagire nulla di buono. La stanza è spoglia, con una specie di conca ai miei piedi. Assomiglia ad una trappola ed ora il soffitto si sta aprendo e… palle colorate! Migliaia di morbide palle colorate! Ecco a voi il segreto dell’ultima stanza! Un’enorme vasca piena di palle colorate. Si dice che rendessero il professor Fumantinus docile come un bambino. Molti colleghi affermano che adorava nuotarci per ore intere, scomparendo e riemergendo per cogliere di sorpresa gli altri presenti. E con questo, signori e signore, è tutto! Mi raccomando non perdete la prossima puntata del “Le Meraviglie del Magisterium”!

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