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.Caim[x]Astaroth
Titolo
Astaroth ben presto scoprì che il male non era cosa nuova su Endlos. L'araldo degli inferi a volte riusciva a percepire tracce di qualcosa di oscuro, lontano, ma esse erano labili sensazioni e sparivano in un battito di ciglia, spesso neanche ci faceva caso. Ma la curiosità del gran demone era grande e al ripresentarsi di quel brivido decise di volerne sapere di più. Il male dopotutto lo attirava anche in una forma così poco distinta e delineata... Pian piano con le sue sole gambe si diresse nella direzione da cui proveniva quella traccia, quel lieve odore di morte, di oscurità, di suoi simili...
Si può sapere dove è che stiamo andando? Chiese il piccolo Imp dalla spalla di Astaroth. Credo che ci stiamo dirigendo vero Ovest... Gli rispose mentre camminava guidato più dall'istinto che dalla conoscenza del territorio. Tu credi eh... Rispose poco convinto il diavoletto. A me sembra che ci siamo persi...
I due infine si ritrovarono davanti una distesa di verde, una foresta dai grandi alberi che si innalzavano verso l'alto, in lontananza una catena montuosa. Astaroth non sapeva essenzialmente dove si trovasse, sarebbe stato meglio se si fosse procurato una cartina o se avesse chiesto informazioni, il demone stava per entrare in un posto molto pericoloso, non che il luogo ove si stava dirigendo fosse un campo di margherite.
Ma il principe non era una creatura che si faceva intimorire da qualche cupo albero. Si addentrò nella foresta e dopo pochi chilometri cominciò subito a percepire la pesantezza di quell'ambiente che come una cappa opprimeva l'animo. Qualcosa di potente vive quì... Ipotizzò il principe, non del tutto sicuro nella veridicità di quel suo pensiero. In ogni caso il distruttore accelerò il passo, non per paura ma per mera curiosità e fretta di rispondere agli interrogativi che affollavano la sua mente. Ed eccolo, quell'involucro di carne mosso da una potente e feroce entità, scattava nella foresta fra la vegetazione, un'ombra fra i tronchi nodosi dei possenti alberi.
Infine al tramonto, dopo ore di viaggio, Astaroth si fermò a prendere fiato in una radura. Si accostò a un albero e si distese con il dorso contro la corteccia. In quel momento sentì lo stomaco che reclamava il suo consueto tributo. Dovrò andare a caccia... Aspettami quì, torno subito... Disse all'imp che scendendo dalla sua spalla si distese sull'erba a gambe incrociate. La presenza di quell'esserino avrebbe potuto dargli impiccio. Dunque l'abitante del Nekara si alzò e si addentrò nuovamente nella fitta boscaglia.
Alcune ore più tardi Astaroth fece ritorno con un piccolo cinghiale sulle spalle, lo depose sull'erba e come una bestia, sfoderando gli artigli, iniziò a cibarsi dell'animale, ovviamente ancora crudo. Intanto intorno a lui la notte era giunta e la mezzaluna lunare sovrastava ora il cielo.narrato - Parlato - pensatocodice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
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Stato fisico: Normale
Stato psicologico: Normale
Energia: 100%
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Undarm: Foresta
Non ho la più pallida idea del perché stia facendo questo viaggio. Voglio dire..mi sono addentrato tra le foreste dell'Undarm, e fin qui ci siamo - Se non lo sai tu, poi! - con un motivo molto importante. Il mio movente per questo omicidio al Dottor Church è Laputa. Esatto, mi sto dirigendo lì per un affare importante, ho qualcosa di importante per il Dottor Church, molto ma molto importante. Qualcosa che potrebbe cambiargli la vita! Una possibilità da non perdere! Potrebbe finalmente realizzare parte del suo sogno! Insomma..dopotutto è uno scienziato - Per niente! - o forse un detective? - Ma neanche! - fatto sta che la stupidità in ciò consiste nel ritrovarmi completamente da solo. Per arrivare a Laputa dovrei raggiungere il punto di ancoraggio situato nel Klemvor. Ho sentito dire, dico sentito..perché non ci sono mai stato e io, al contrario di molti, se non vedo non credo! Dicevo..ho sentito dire che Klemvor è uno dei luoghi più pericolosi i Endlos, specie per gli inermi uomini come il Dottor Church, insomma..pullula di macchine assassine. Sono fantastiche! Peccato solo che bisogna distruggerle per andare avanti. E io..non ho alcuna capacità di combattimento. Spero che la fortuna non mi abbandoni, spero di non raggiungere l'ennesimo fallimento, come se il destino fosse così crudele da trovare sempre un modo per lasciarmi indietro. Non permettermi di andare avanti, di proseguire la mia strada onirica. Maledetto! Sospiro per la stanchezza, credo che il mio zaino si sia fatto più pesante. Forse qualcosa c'è sopra, magari di invisibile o occulto - Oppure è semplicemente la tua stanchezza - mi fermo un secondo, mi appoggio sulle ginocchia e prendo un bel respiro. Mi guardo attorno, è inquietante vedere tutti quegli alberi, sembra che da ogni lato stia sempre guardando lo stesso punto. Mi sono perso? Non mi resta che andare avanti! Con l'ottimismo si ottiene tutto! Piangendo e deprimendosi non si va da nessuna parte! Dopotutto è così che supero tutti i fallimenti della mia vita. C'è sempre speranza e parlando proprio di ciò che mi accorgo di non essere più solo. Ho sentito delle voci, mi avvicino quindi verso la fonte. Prima il mio olfatto ne risente, qualcosa di disgustoso, un odore forte..è sangue questo? Mi credo un ninja e mi avvicino silenziosamente, almeno credo, e finisco dietro un albero, molto vicino al gruppo di esseri viventi e non. Mi sporgo appena e..aspetta, non ci credo. Sono sorpreso, stupito, spaventato! Quello è cinghiale morto e ci sono solo..un essere umano e un pupazzetto volante?! Ah no è un diavoletto. Un diavoletto?! Ormai è tardi, mi hanno visto, prima il piccolo e poi l'altro.
"..Salve!" - esclamò alzando il braccio destro, smetto di fissarli e lentamente mi giro per poi camminare in modo nervoso e accelerato verso l'opposta via. Non faccio altro che ripensare alle immagini che ormai sono stampate nella mente. Indimenticabili. Non posso in alcun modo dimenticarle..sbarazzarmi di loro, questo è uno dei difetti per essere così geniale - Che modesto.. - e non penso affatto alla modestia, è solo pura verità! No, sto divagando ancora una volta - Divaghi sempre! - sto andando fuori tema e i miei pensieri si spostano dal focus a qualcosa che non c'entra per niente. Un attimo. Mi fermo un secondo, il mio sguardo rimane fisso, posato in quell'infinito punto tra foglie e alberi. Un punto scuro..riprendo a camminare, quel tipo sembra pericoloso, stava facendo uno spuntino con un animale morto..forse l'ha cacciato lui! Non voglio saperlo! Spero gli piaccia solo la carne animale, non vorrei finire così la mia vita..il destino non può essere crudele fino a questo punto da interrompere, peggio di una cesoia, il mio lungo filo di desideri. Sono troppo giovane!! Comunque..alla fine sono io il Dottor Church, conoscendomi, troverò una soluzione.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Non ho visto niente, credo
Stato Fisico: Normale
Energia: 100%. -
.Caim[x]AstarothTitolo
Divorare una tale selvaggia creatura non era la stessa cosa rispetto a un buon pasto a base di carne umana, o meglio, alla fine si trattava sempre della stessa roba, carne, sangue e organi, erano probabilmente i momenti prima del pasto a rendere quella pietanza tanto straordinariamente prelibata. Le urla, le grida, le suppliche, magari anche un tentativo di fuga o un combattimento, quelli erano tutti perfetti condimenti che rendevano il piatto una prelibatezza per il principe del Nekara.
L'imp sentì qualcosa muoversi al margine della radura, tirò le vesti del ragazzo e gli indicò un punto imprecisato nella selva. Che c'è? Rispose infastidito Astaroth mentre si portava alle labbra un pezzo di carne sanguinante, voltandosi poi nella direzione indicatagli dal compagno. Ebbe la fugace visione di un uomo in camice che lo salutava per poi scomparire nuovamente nella foresta. Il demone pensò di avere le traveggole. Cosa ci fa un uomo in camice in questa foresta? Spesso il camice stava a indicare un uomo di scienza o di medicina, in ogni caso una persona di cultura, dotta, quindi il distruttore si chiedeva cosa ci facesse un simile individuo in un luogo prettamente disabitato. In ogni caso deve esser rimasto piuttosto sconvolto da questo spettacolo... Astartoh si alzò, pulendosi grossolanamente mento e labbra con la manica della sua veste e ritirando gli artigli. Il demone non voleva assolutamente svelare la propria identità e natura così presto, sopratutto a un estraneo che avrebbe magari potuto in seguito fare un eventuale identikit rendendolo subito un "ricercato", no, non poteva svelarsi così presto. Inoltre parlare con un individuo simile magari lo avrebbe aiutato a raccogliere qualche informazioni sul posto.
Gli corse dietro, urlando nel modo più educato possibile. Aspetti... Aspetti... Lasci che le spieghi cosa ha visto... Non ha niente da temere... E' stato tutto un malinteso... Cercava di tranquillizzarlo, ma l'araldo degli inferi non era assolutamente bravo in queste cose. L'impressione di una persona esterna sarebbe stata più che altro quella di un individuo sospetto che ne insegue un altro con l'intenzione di fermarlo per, bhè, "per fargli cose cattive" per usare un eufemismo. L'imp intanto sulla sua spalla si sganasciava dalle risate. Così non lo tranquillizzerai sicuramente... Sentenziò fra una risata e l'altra.narrato - Parlato - pensatocodice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
Dettagli pgSPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: Normale
Stato psicologico: Preoccupato
Energia: 100%
Riassunto:
Tecniche Passive:
Tecniche attive:. -
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Undarm: Foresta
Oh mi sta inseguendo, questo non è un bene. Sono in pericolo? Maledetto me che mi sono trovato nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Tra tutti i punti di quest'estesa foresta dell'Ovest..dovevo proprio interrompere il pranzo di un..qualche individuo..? Essere umano? Non so se sia umano, ma per sembrare così normale fisicamente. No, non è umano, andiamo..e quella cosa? Il pappagallino? Calmati Church, non c'è bisogno di andare in panico, io non mi faccio mai prendere dal panico, nessuno può avere influenza su di me. Non lo dico certo con tono insicuro! So benissimo chi sono e di cosa temo. L'unica cosa che non voglio è trovarmi di fronte alla morte od ogni genere di cosa che possa rendere la mia vita un disastro. Ovviamente parlo per competenze, una vita senza un arto potrebbe essere un buon esempio. Tutto ciò che colpisce la mente non mi manderà mai in pezzi! Spero che non pensando questa cosa abbia chiamato la sfortuna, non vorrei mi succede davvero qualcosa del genere. Potrei perdere completamente l'autostima - Tu? - o magari cado in depressione - Non ci crederei mai.. - ma di quelle così forti da portarmi al suicidio. Anche io penso sia parecchio improbabile. Insomma..che cosa vuole da me quello? Di solito sono molto pacifico, non giudico e cercò di essere il più comprensivo possibile con tutti. Eppure ciò che ho visto..i fatti son fatti, le interpretazioni non sempre portano alla verità e magari dovrei dargli una possibilità e lasciargli modo di spiegarmi ciò che ha da spiegare. D'altra parte dovrei mantenere un alto livello di prudenza, evitando quindi ogni contatto con ciò che è pericoloso. Quello è senz'altro rientrante nella categoria dei pericoli. Non voglio morire, mi sento ridicolo..più ci penso, più credo che in fin dei conti sto più che bene.
"N-no guardi..non importa, si fidi!" - mi esprimo come posso, mostrando il mio timore verso di lui. Vero, mi contraddico a questo modo..non sono le influenze degli altri a colpirmi, bensì l'idea che io stesso produco e che si riferisce a loro. Insomma..ciò che davvero riporta tutte le sensazioni dell'uomo, parlando di quelle che vengono prodotte per casi specifici..come analisi. Pare inevitabile l'incontro, non credo di avere possibilità di fuggire..non vorrei nemmeno si presentasse l'occasioni di essere protagonista di quegli spiacevoli incidenti mortali oppure di mandare in rabbia il nostro buon'amico. Girò tra un albero, cerco di tenerlo sempre tra me e lui, mostrando un falso sorriso di comprensione e cortesia.
"N-non ho visto nulla, non dirò nulla..va tutto bene!" - esclamò, i miei movimenti sono impacciati, sono costretto a sollevare più di una volta le gambe per evitare di impigliarmi coi piedi, ci manca pure che finisca con la faccia per terra. Ma io non sono in panico!
"N-non c'è bisogno di preoccuparsi, sto benissimo!" - indietreggio, passo ad un altro albero e lì ripeto la medesima scena, l'immobile creatura mi deve stare davanti, quel tipo non si deve avvicinare..è strano, nonostante ciò non cerco minimamente di fuggire, come se allo stesso tempo volessi tenerlo d'occhio, capire cosa vuole dirmi e, all'estremo, ignorare gli avvenimenti e conversare un po'. Stare lì da soli non è per niente divertente e una compagnia fa sempre comodo..se è buona.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Pare non voglia lasciarmi andare
Stato Fisico: Normale
Energia: 100%. -
.Caim[x]AstarothTitolo
L'uomo in camice era davvero spaventato dalla figura che lo aveva inseguito in mezzo alla foresta, di questo il demone se ne compiacque, gli piaceva terrorizzare. L'uomoforsesapiente si fermò dietro un albero in modo che esso lo dividesse dal principe del Nekara che si fermò appunto davanti all'arbusto.
Il tizio ripeté all'esasperazione che andava tutto bene, che non aveva visto nulla, che non avrebbe detto nulla a nessuno e che stava benissimo. Tutte queste affermazioni erano facilmente confutabili dal palese stato d'animo e dalle intrinseche contraddizioni che aveva posto quello strambo tizio.
Non sembra così intelligente.
Disse ad alta voce l'imp osservando il comportamento di quel tizio. No, non lo sembra. Si ritrovò anch'egli d'accordo per una volta col piccolo infernale. Astaroth fece un grande sforzo per parlare come una persona normale e pacata, non voleva destare altri sospetti, anche se dentro di se godeva della paura che aveva procurato nel cuore di quell'uomo.
Senta quello che ha visto prima... Bhe... C'è una spiegazione... Non è come sembra...
Ripeté essenzialmente quello che aveva gridato prima, senza aggiungere niente. In effetti il grande demone non aveva affatto pensato a una scusa che potesse far sembrare normale il fatto che stava divorando le interiora di un cinghiale, crudo. Provò il trucco più vecchio del mondo, cambiò repentinamente discorso.
Comunque piacere di conoscerla, il mio nome è Caim e non deve avere nulla da temere da me.
Gli disse porgendogli la mano, lorda di sangue, con un sorriso che mostrava le zanne (sporche di sangue e con pezzi di pelle di selvaggina fra una zanna e l'altra) che aveva al posto dei denti. Ovviamente in questo modo Astaroth sapeva che non sarebbe riuscito a tranquillizzarlo, male per il fatto che forse non sarebbe riuscito a ricevere da lui le informazioni di cui abbisognava, ma bene per il terrore che gli stava instillando nel cuore.narrato - Parlato - pensatocodice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
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Stato fisico: Normale
Stato psicologico: Normale
Energia: 100%
Riassunto:
Tecniche Passive:
Prettamente scenico
Tecniche attive:. -
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Undarm: Foresta
Quel diavoletto non mi piace, mi sta antipatico. Mi ha dato dello stupido con una negazione dell'opposto. Però forse dovrei pure ringraziarlo, visto che è grazie alle sue parole che mi rendo conto di non essere realmente in pericolo. Sembrò un animale spaventato così come sto dietro all'albero, però come non darmi torto..trovarsi uno sconosciuto che sbrana letteralmente un animale e che si avventa su di me per averlo visto. Non ha segreti da nascondere, vero? E poi..cosa dovrebbe importargli di vedere uno come me? Se non c'era niente di losco perché fermarmi per spiegarmi cosa? Le sue parole mi danno più dubbi che altro, si presenta, mi porge la mano e mi mostra quei suoi denti particolari, tutti sporchi di carne. Deglutisco con un'espressione di chi vede qualcosa che proprio non sta in piedi. Incredulo e un po' timoroso. Ma dopo un attimo di esitazione non posso che ricambiare, mostrando un lato di me alquanto lunatico.
"Dottor Church, piacere mio" - gli sorrido imitando la sua stessa espressione. Però non ricambio il suo gesto..quella mano è tutta insanguinata, non vorrei sporcarmi solo per cortesia, si può benissimo evitare e andare avanti. Faccio un passo indietro facendogli capire che non voglio entrare in contatto con il sangue e per essere sicuro glielo dico pure a parole.
"Preferirei non sporcarmi e mi puoi capire" - semplice ed efficacie, però non manco di attenzione sulla situazione in cui mi trovo. Ancora non comprendo appieno perché abbia voluto fermarmi ad ogni costo..sono un essere innocuo, si vede. D'altra parte non posso trarre conclusioni affrettare, se voleva farmi del male avrebbe potuto già farlo. Insomma..sono anche curioso di sentire le sue ragioni, il timore sta svanendo, la mia espressione lo nasconde totalmente e ormai credo di potergli dare una possibilità per spiegarmi ciò che gli urge tanto dirmi.
"Interessante..ti ascolterò, visto che ti preme così tanto da dovermi fermare a tutti i costi" - forse ho detto troppe parole, ma non importa. Non sono il tipo loquace, non direi mai due parole spiccicate e basta, a volte mi allungo anche troppo o divago. Stavolta però non ho alcun motivo per comportarmi in quel modo, sono rimasto sorpreso e poiché mi interessa avere quella spiegazione, non voglio perdere tempo su altro. Io ho i miei buoni motivi per trovarmi qui, di lui invece non so nulla. Non che fosse un mio diritto, però magari..se tutto va bene potrei anche chiedergli una mano. L'Ovest è un posto troppo pericoloso per me, ho visto che ha fatto, la fauna non gli è un problema, come lo è per me. Ma..quanto è abile questo qui? Se per caso incontriamo quei maledetti droni..sarebbe in grado di difendermi? Non voglio sfruttare nessuno..però se per caso passasse per di là, non mi dispiacerebbe seguirlo.
"E lui chi è?" - si, mi sto riferendo alla creaturina maleducata, non si è ancora presentata e si permette di giudicare le persone, non farò altrettanto, mi attengo ai fatti. Quindi per ora lo riterrò maleducato e..insomma, non ho mai visto un esserino come quello.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Assecondiamolo, non che possa fare altro
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.ASTAROTH
"Dottor Church, piacere mio"
Disse sorridendogli ma non stringendogli la mano, dopotutto era lorda del sangue di quel cinghiale e l'esimio dottore non voleva sporcarsi gli arti. Il demone ritirò la mano continuando a sorridere. Non lo aveva disturbato il fatto che Church non gli avesse stretto la mano, anzi quel rifiuto denotava forse un certo coraggio che l'infernale non si era aspettato da quel poco che aveva visto. Ne fù lieto, forse quel tizio non era un cagasotto come gli era sembrato inizialmente.
"Preferirei non sporcarmi e mi puoi capire"
Ma certo, capisco...
Disse il demone in un sibilo. La paura dal volto di quell'individuo sembrava esser svanita. Forse vedendo il comportamento di Astaroth le sue paure si erano calmate o più probabilmente si era convinto che se quella creatura avrebbe voluto fargli del male, lo avrebbe fatto subito invece di cercare di iniziare una discussione con la "preda".
In molti erravano nel pensarla così e tale errore lo pagavano con la vita. Quando un cacciatore va a caccia cerca sempre di avvicinarsi il più possibile alla propria preda. Quale modo migliore per avvicinarsi al bersaglio se non quello di fargli intendere che non si è intenzionati a cacciare? Ecco che la strategia di mimetizzazione di Astaroth dava i suoi frutti. Abbassare le altrui difese in modo che nessuno sospettasse di lui, poi quando nessuno se lo sarebbe aspettato avrebbe attaccato azzannando alla gola. Non che al momento aveva alcun interesse nel cacciare, aveva appena mangiato.
"Interessante..ti ascolterò, visto che ti preme così tanto da dovermi fermare a tutti i costi"
Bhè in verità non l'ho fermata per il mero bisogno di spiegarle quello che stavo facendo.
Disse trovando finalmente una scusa convincente che potesse anche sviare il discorso da quello che Churc aveva visto.
La verità è che sono giunto in questo paese da poco... Lei è la prima persona che incontro...
Menti spudoratamente, ma per quello che ne poteva sapere il signor Churc quella balla poteva essere verissima, alla fin fine poi non era neanche fin troppo campata in aria, quel tipo era probabilmente il terzo o quarto individuo che incontrava da quando era giunto su Endlos.
Non so bene come sono arrivato quì, ne so precisamente dove mi trovo... Quindi appena l'ho vista ho subito avuto intenzione di chiederle qualche spiegazione sul posto.
Concluse quella menzogna nel modo migliore che aveva trovato. La storia di non sapere come era arrivato, il non conoscere dove si trovasse e l'intenzione di acculturarsi sul posto erano vere, alcuni dettagli naturalmente no. Ma mica si ci poteva aspettare da un principe demoniaco che dicesse tutta la verità, solo la verità.
"E lui chi è?"
Disse il dottore rivolto al piccolo compagno infernale del demone.
Ah, io sono Tylosh, il suo compagno di viaggio, sono un Imp...
Era la prima volta che qualcuno rivolgeva la parola direttamente al diavoletto, gli altri due o tre tizzi che aveva incontrato prima lo avevano bellamente ignorato. Astaroth sapeva decisamente il perchè...SPOILER (clicca per visualizzare)Dettagli pg
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Undarm: Foresta
Curioso. Davvero curioso. Ciò che dice ha subito catturato la mia attenzione. Voglio dire..dice di essere nuovo qui e che io sia la prima persona che incontro. Per un attimo sono incerto, non comprendo se si riferisca al fatto di essere un naufrago o di esser giunto su questo presidio da poco. Non voglio nemmeno precisare le parentesi, che lui abbia cercato me unicamente perché sono una persona che chiunque vorrebbe conoscere - Cosa? - modestamente.
"Capisco" - è la prima cosa che mi viene da dire. In pratica vuole sapere qualcosa su questo posto. Cosa starà lui a farmelo sapere. Eppure c'è qualcosa che non mi convince in ciò che dice. Intanto non capisco di preciso con cosa si riferisce con "posto". Poco dopo afferma di non sapere nemmeno come ci è finito qui. Insomma..ho sempre più il sospetto che sia un naufrago, non che mi preoccupi molto..anzi, a giudicare dal suo modo di "vivere", mi verrebbe proprio da accettare questa convinzione. Caccia animali e li mangia crudi, non tutti gli umani sono in grado di farlo..forse nessuno, appunto..nessuno. Questa è la parola chiave di oggi, non penso di essere il primo ad averlo incontrato. Al momento non mi porterebbe da nessuna parte indagare oltre, non mi rimane che attenermi alle regole e stare al mio posto in questo gioco.
"Cosa vorresti sapere, dunque?" - chiedo schiettamente, non che ci sia altro su cui girare..l'argomento è quello, che vada al punto! Non ha nessun senso aggiungere dettagli inutili, o meglio..per me si, ma per chi, come lui, ha bisogno di informazioni..girare attorno all'argomento non può far altro che destare sospetti o confondere. Tylosh, il suo compagno di viaggio..così dice, un Imp. Probabilmente deve essere una razza affine a quelli che vengono definiti diavoletti. Non credo sia un buon segno. Dal fisico e la sua capacità di cacciare..non posso che dedurre che si tratti di un guerriero, evidentemente ha qualche capacità innata, qualcosa affine agli animali o altro. Non sembra affaticato e non ha l'aria di essere disorientato, confuso o impaurito da ciò che gli è successo. Come se avesse altri scopi o non gli importasse assolutamente del luogo..oppure che gli sia successo qualcosa e che sappia bene come sia finito lì. Mantengo un'espressione normale, più che posso, non sono il tipo da far sapere cosa penso o i miei stati d'animo. Ciò che più mi desta sospetti è proprio la presenza di quella creaturina alata. Stando ai libri che ho letto..gli Imp vengono considerati creature oscure, vicine ai demoni e in qualche modo connessi a loro. Spesso offrono i loro servigi e richiedono qualcosa in cambio. Dunque..se quel famiglio sta con quest'uomo, probabilmente devono avere un qualche tipo di accordo, oppure..no, non potrei saperlo e, oltre la sua presenza, non ho nulla che mi faccia capire che vi sia la presenza di un demone.
"Farò il possibile per fornirti tutto ciò di cui hai bisogno, in cambio però dovrai accettare una condizione" - uno come te che sta con quelle creature..non penso abbia problemi ad accettare degli scambi. Potrò trarne qualcosa pure io.
"Non ci pensare troppo, puoi già cominciare, sarà un guadagno anche per te" - gli dissi, provando a credere più innocente e insospettabile possibile. D'altronde è la verità, è una richiesta facile che può aiutare anche lui..da solo non potrei farcela, se voglio sbrigarmi ho bisogno che qualcuno mi accompagni per raggiungere la città nei cieli.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Vediamo se ci ricavo qualcosa
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.ASTAROTH
"Capisco"
Che quel tipo avesse creduto o meno alla sua balla sembrò soprassedere alla cosa, meglio così, ora che il discorso sul suo comportamento "innaturale" poteva dirsi concluso, si poteva passare a una conversazione che potesse portagli finalmente qualche informazione utile.
"Cosa vorresti sapere, dunque?"
Mi chiese precisamente dato che io gli avevo chiesto qualcosa di molto vago dopotutto.
Ti spiego: Di punto in bianco mi sono ritrovato in questa foresta, prima mi trovavo in un luogo completamente diverso e poi come per magia mi sono ritrovato quì.
Gli disse ostentando una certa confusione. Si era vero che il demone non sapeva affatto dove si trovava in quel momento ma tale fatto era per lui di poca importanza, aveva ricevuto un ordine e a prescindere da ogni altra cosa l'avrebbe portato a termine, in caso contrario solamente una lenta e dolorosa morte lo avrebbe atteso.
Questo luogo è così diverso dal posto in cui mi trovavo prima che sinceramente mi fa pensare di esser giunto in un'alto mondo.
Il posto in cui si trovava prima il demone era una dimensione sul punto di collassare nella stretta delle tenebre. Astaroth sapeva di non potersi trovare lì dato che aveva energicamente contribuito alla distruzione di quel piano da cui era arrivato.
Quindi se può mi dica dove siamo, partendo, bhè, dall'inizio...
In questo modo avrebbe potuto integrare le informazioni già in suo possesso, riferitegli nei suoi precedenti incontri, con ciò che gli sarebbe presto stato detto.
Meglio avere più pareri in modo da esser sicuri almeno sui concetti fondamentali di questo piano, tutti mentono e i miei precedenti incontri potrebbero avermi giocato dei brutti scherzi. Inoltre non so davvero dove sono, precisamente, in questo momento.
"Farò il possibile per fornirti tutto ciò di cui hai bisogno, in cambio però dovrai accettare una condizione. Non ci pensare troppo, puoi già cominciare, sarà un guadagno anche per te"
Il demone lo guardò attentamente, socchiudendo leggermente le palpebre. Di naturala l'infernale era una persona diffidente ed elargire gentilezze, perché favori in cambio di informazioni non potevano esser definite in modo diverso, non era diciamo nel suo stile.
Questo scambio, di che si tratta precisamente? Cosa vuoi in cambio delle informazioni di cui disponi?
Chiese infine un pò sospettoso e duro.SPOILER (clicca per visualizzare)Dettagli pg
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Undarm: Foresta
"Uhuhuh" - una mano a coprire parte del volto, provo, con risultati probabilmente deludenti, a simulare una risatina malvagia o quantomeno non ordinaria. Mi chiedo cosa potrebbe pensare lui di me, anzi..loro. Anzi ancora, non capisco perché mi chieda questo, non mi interessa a dire il vero..ora, questo personaggio è ciò di cui do mostra, perché è caduto nella mia trappola - Ma quale trappola.. - ci è cascato in pieno. Adesso sarà costretto a farmi da guardia, ne avevo proprio bisogno. Sono proprio un genio - Non è qui che si vede la genialità! - adesso non dovrò preoccuparmi, la mia sicurezza è apposto e avrò pure qualcuno con cui parlare. Viaggiare da soli è sempre noioso e triste, si rischia subito di finire in un abisso di disperazione. Voglio dire, ti metti a pensare al passato, alle cose da fare, ai problemi, preoccupazioni..oppure rischi di amalgamarti con la natura, ti senti estraneo e non allo stesso tempo, una sensazione veramente strana! Sarà perché la natura, in fin dei conti, è stato il nostro primo tetto, non intendo il mio, ma del mio genere. Basta giochetti.
"Dunque" - annuncio e chiamo la loro attenzione, si, loro..non vorrei sminuire la persona del piccolo demonietto, non sarebbe corretto nei suoi confronti, anche se non se ne accorgerebbe in ogni caso, suppongo.
"Devi essere per forza un naufrago, non mi pare ci siano ulteriori dubbi" - mostro loro il mio profilo, con la mano al mento in atteggiamento pensante. Quasi stessi parlando da solo, come se avessi escluso completamente la loro esistenza. Mentre loro, al contrario, saranno costretti ad ammirare la mia professionalità, eleganza e classe. Un onore che vorrei avere pure io!
"Endlos" - una parola, torno a guardarlo, avevo detto basta giochetti.
"Questa è Endlos, un semipiano, una sorta di nuovo mondo" - comincio con la spiegazione, mi rendo conto quanto possa essere incredibile e difficile, spero di non abusare di troppe parole non necessarie per fargli capire la situazione in cui si trova ora.
"Per magia, dici? In qualche modo il Maelstrom ti ha catturato e ti ha trasportato in questo nuovo ambiente" - chi altri? La colpa è sempre di questo fenomeno misterioso e sconosciuto. Si sa solo cosa fa e si ipotizza molto altro che preferirei risparmiare al momento. Capita a molti, sembra quasi una necessità per Endlos, radunare razze, individui, creare ambienti. Avevo detto che mi sarei risparmiato.
"Non temere, posso capire che ora ti trovi in uno stato confusionale, ma sei molto ma molto fortunato!" - mi esalto un poco perché posso. A dire il vero, questo qui non mi pare così..colpito. Insomma, la prima cosa che ha fatto è stata sbranare un animale, non è di certo un comportamento normale! Magari aveva fame..o lui non è completamente umano, oppure la sua razza ha dei caratteri particolari. Preferirei non indagare oltre, anche se sono alquanto curioso..magari tra poco cambierò idea.
"Niente di difficile, dovrai accompagnarmi in una città" - ecco la tua missione: scorta lo scienziato da un tragitto pieno di pericoli! Pensavo di poter contare sulle mie inutili forze, non ho soldi per chiedere aiuto a mercenari e non ho intenzione di rimanere dove sto. Sono stato anche io molto fortunato, ne gioviamo entrambi, ma guarda tu un po'!SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Io do a te e tu dai a me, semplice ed efficace!
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.ASTAROTH
Feci tesoro di tutte le informazioni che l'individuo mi fornì, alcune già le conoscevo, altre mi erano nuove. In ogni caso soprassiedi alle stramberie di quell'uomo, dopotutto ognuno aveva il proprio cruccio, a me il cannibalismo, a lui la teatralità.
"Niente di difficile, dovrai accompagnarmi in una città"
Alzai un sopracciglio. Allora, se non era niente di difficile perché aveva bisogno che io lo accompagnassi? Nella sua frase c'era un intrinseca contraddizione, questo mi fece pensare che ci fossero dei pericoli sulla strada che si prospettava davanti a noi.
Detta così sembra facile, ma se hai bisogno del mio accompagnamento vuol dire che c'è qualche rischio. Non è che era necessario un camice bianco per essere perspicaci. Dunque da cosa dovrei proteggerti? Perché in fin dei conti di quello si sarebbe trattato, no? Difendere l'omino da altri mostri, che poi magari questi mostri potessero essere dei miei parenti era una cosa che faceva pensare.
In ogni caso dimmi qualcosa in più riguardo a questa città che intendi raggiungere. Dopotutto non avevo un posto fisso, stavo esplorando quel mondo ed era anche l'ora che vedessi un po di centri urbanizzati di Endlos, che iniziassi a interagire conle predegli altri abitanti di quel mondo. Mi venne in mente una cosa, magari quella traccia malefica che per un attimo avevo sentito era la fautrice delle paure di Church, magari lo avrei proprio dovuto proteggere dal/dai propietari di quell'aura oscura. Sorrisi, era proprio quello che volevo.
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Undarm: Foresta
"Fai bene a domandarmelo" - dissi, volgendo lo sguardo altrove e mantenendo un sinistro sorriso. Non che ci fosse qualcosa di misterioso o che volessi agire in malo modo. Non ne sarei capace, stavo solo facendo un po' di sceneggiata. Un po' di soggezione, tanto per testare il presente..o meglio dire presenti.
"Te lo sto per dire" - lo avviso ed era vero, non sono il tipo che fornisce le informazioni all'ultimo secondo. Non ho nemmeno bisogno di concentrarmi a scegliere le parole giuste.
"Non è la città di destinazione il problema" - comincio, d'altronde mi ero espresso un pochino male. Rimembrando le mie stesse parole con perfezione e precisione, era chiaro che pure io avrei potuto fraintendermi. A volte devo prestare attenzione a cosa dico..rischierei di sembrare più sospetto del normale. Comunque sia, questo qui è un naufrago, non sa nulla delle città e, per il nostro bene, specie il mio, mi devo occupare e preoccupare che la mia guardia del corpo sia ben informata. Che sappia a cosa stiamo per andare incontro. Si, già do per scontato che mi aiuterà. Io gli do le informazioni che vuole, i dati che ha bisogno di conoscere..e lui si occupa di tenermi in vita. Semplice.
"Il vero problema è la città che la precede" - gli rivelo, quel fastidioso luogo pieno di droni assassini e impazziti. Non saprei come difendermi o come raggiungere il punto di trasporto. Per raggiungere Laputa vi erano solo due modi: volando in qualche modo o usando l'Ancoraggio. A dire il vero ci sarebbe altri modi..come il teletrasporto, ma dubito che siamo in possesso di tale potere, almeno sono sicuro di poter parlare per me.
"Klemvor, la città delle macchine, un ambiente totalmente ostile ad ogni creatura vivente o non che non abbia buoni rapporti coi droni. La città è dominata da queste macchine pericolosissime..l'unica zona di salvezza è l'Ancoraggio" - esattamente, quello, come ho avuto modo di leggere da qualche parte, è l'unica zona non soggetta agli attacchi dei droni.
"L'Ancoraggio è l'unico mezzo per raggiungere la nostra destinazione, o mia per la precisione..ovvero Laputa! La città volante!" - esclamo sollevando le braccia al centro per dare dell'inutile enfasi. L'Ancoraggio è protetto da un circolo di rune magiche che rendono quel determinato punto invisibile ai sensori dei droni. Il problema è raggiungerlo, esso si trova in una zona accentrata, ma pur sempre all'interno della città.
"L'Ancoraggio è l'unica zona protetta, ma si trova all'interno di Klemvor" - la mia espressione si fa seria all'improvviso, per far capire bene quanto è preoccupante la faccenda. Mi chiedo se si farà problemi o se sarà comunque intenzionato ad accompagnarmi. Dal suo racconto non sembra averci perso molto..rimango fiducioso..
"Tutto chiaro? Ci stai o ti tiri indietro?" - lo stuzzico di proposito, non ho intenzione di fare una brutta fine. Farò in modo che sia lui a coprirmi come può, se succede qualcosa..insomma, scapperò come potrò.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Sappi che è una domanda retorica
Stato Fisico: Normale
Energia: 100%. -
.ASTAROTH
L'uomo colto mi spiegò che dovevo portarlo in un approdo sicuro posto al centro di una città abitata da droni dal carattere poco inclina all'amicizia, dunque da tale porto il mio "protetto" avrebbe raggiunto Laputa, una città volante. Tutte informazioni molto interessanti, che stipai nella memoria, il fatto che ci fosse un'intera città abitata da soli droni assassini poteva avere risvolti in futuro. Ci stò. Dopotutto non è che avessi di meglio da fare ed ero davvero curioso di vedere questa Klemvor.
Fai strada. Non avevo alcuna intenzione di perdere tempo, quel mondo non era piccolo e io smaniavo per mettermi all'opera. I miei ritmi di viaggio erano piuttosto convulsi, avevo un certo timore che quello scienziato avesse un'andatura lenta. Per esperienze che avevo avuto, spesso, le persone con una mente forte non la bilanciavano con un corpo altrettanto allenato. Quanto ci vuole per raggiungere questa città?
Nel mentre pensavo che nonostante ne avessi bramosia non potevo certamente fare guerra a tutte le creature robotiche che abitavano l'urbe, dunque ahimè avrei dovuto approcciare la scorta in modo furtivo. I miei poteri ancora non mi permettono di ridurre in cenere un'intera città.. -
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Undarm: Foresta
Ah ah ah! Ha accettato! Che scemo! O aspetta..non dovrei proprio giudicarlo in questo modo. Evidentemente, sapendo di attraversare un campo pieno di tecnologie impazzite al fianco di un inerme, innocuo, inutile viaggiatore come me..dev'essere molto fiducioso delle sue capacità. Mi è parso strano fin da subito. Qualcosa mi puzza, ma non mi va di indagare molto, potrei scoprire qualcosa di scomodo, sinistro..pazzo quanto me? Ne dubito. Molti mi guardano e mi giudicano, molti si fanno ingannare dalle apparenze. L'ho trovato durante un pasto piuttosto..bestiale. Nulla vieta l'esistenza di coincidenze, davvero la prima cosa che fa uno appena arriva in un nuovo piano dimensionale è mangiare? Potrebbe darsi che fosse alquanto affamato prima di spostarsi. Tutte considerazioni inutili..durante il viaggio, magari, avremmo modo di approfondirci a vicenda. Non che ci sia molto da dire su di me..ma chissà lui. Klemvor, ora ho qualcuno che pare essere capace e in grado di difendere un semplice uomo come me. Che dico..ma quale semplice! Non posso essere così contraddittorio, un genio! Questa è la parola esatta. Conoscete forse qualcuno che abbia una memoria fotografica? Anzi no, anche di più. Salvo automaticamente ogni dato sensibile. Vista, udito, olfatto, tatto, gusto, tutto insomma. Anche le emozioni, sensazioni, pensieri del momento. Pensieri stessi, parole, frasi, dettagli, colori..la lista è lunga, meglio tagliar corto e non divagare ulteriormente. Vediamo un po'.
"Benissimo!" - accompagno con un sorriso, suppongo che stare nella mia testa mi faccia vedere come un individuo davvero sospetto, so essere molto oggettivo con me stesso. Faccio come dice, vado avanti..se si aspetta una camminata veloce se lo può scordare.
"Vuoi sapere quanto ci vuole?" - non mi fermo e sto attento a dove metto i piedi, non vorrei confondere la strada o inciampare su qualcosa.
"Che importanza ha! Non ne ho proprio idea, è la prima volta anche per me!" - esatto, non so riferirgli con precisione quanto può volerci, magari ore o forse giorni. Non sono uscito di casa il giorno prima della lezione, naturalmente mi sono preso un bel po' di tempo. Fortunatamente stavo già a metà strada, così prevengo eventuali errori approssimativi. Non arriverò in ritardo, non è nel mio stile arrivare in ritardo.
"Dobbiamo fare attenzione, più ci avviciniamo, più c'è la possibilità che incontriamo alcuni droni che pattugliano l'esterno" - lo avviso, è tutto vero, quei fastidiosi ragni. Se prima erano pericolosi e orribili, ora sono molto più pericolosi..inoltre fanno molta più impressione! Horror, terrore, spero di non incontrarne uno.
"Guardando il lato positivo..se li incontriamo vuol dire che siamo molto vicini!" - fingo una risata, celo la speranza di non dover sempre avvalermi del mio aspetto ottimista. Pensandoci, sembra quasi come l'ultima carta della speranza. Non mi piace arrivare al fondo del mazzo. Salvarsi miracolosamente è dettato da infime probabilità, preferisco di gran lunga tutte le opzioni che si avvicinano al 100.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Verso la morte!
Stato Fisico: Normale
Energia: 100%.
E la curiosità uccide il demone... |
