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    Premonizioni



    Quando guardi il cielo non puoi sapere cosa succede a terra. Le nuvole sembrano avere fretta e strisciano rapide quasi indipendenti dal tempo. C'è un gatto nero che ti fissa. I suoi occhi gialli non si chiudono, poi un rumore. Sbatti le palpebre inevitabilmente e, l'istante in cui riapri gli occhi, noti il gatto muoversi. Ha smesso di guardati e continua per la sua strada. C'era una volta, durante quella notte..qualcuno non molto definibile. Tu sei di fronte a quell'individuo, ti accorgi delle sue esili e corte gambe, tipiche di un fanciullo. Non è maschio, bensì una bimba e quelle piccole gambe sono coperte da un pantaloncino lungo nero e i piedi da piccole ballerine rosse e calzini bianchi.
    "Bhu!" - cerca di farti paura, mentre tutta la parte superiore del corpo è nascosta da un lenzuolo bianco con un cappuccio terminante con un pon pon. Anche il viso è coperto, una maschera bianca inespressiva. Allunga una mano guantata verso di te.


    Questo è ciò che hai visto oggi, sembra tutto così confuso, ma dopotutto non è la prima volta che ti succede. Sai benissimo che non è facile interpretare le immagini e non è nemmeno detto che sia tu il protagonista. Sarai tu a decidere se tener conto di ciò o ignorare e provare a passare il resto della giornata come se nulla fosse, in modo tranquillo. Se mai hai l'occasione di vedere l'ora, ti accorgerai che le lancette ti dicono di essere ormai nel tardo pomeriggio. Presto sarà sera, dunque, presto ciò che hai visto potrebbe essere realtà. Magari qualcuno ha manipolato la tua mente, magari sono solo scene tratte da un film da cinema. Soggiorni in uno degli ambienti più pericolosi e lo sai bene. Bloodrunner, che nel nome porta sangue, chissà in cosa ti imbatterai. Non sei curioso? Sei un'investigatore, no? Un'entità sconosciuta, confusa, a cui le vengono attribuiti vari nomi..ha deciso di cominciare un gioco con te, sempre i migliori per i tipi intelligenti, perspicaci e dotati come te. Sempre a livello mentale. Ecco i tuoi indizi, ecco la tua giornata, cosa farai? Non c'è nessun motivo per tirarsi indietro, non è morto nessuno, per ora. Non hai visto la morte, tu non puoi vederla, vedi solo chi è già stato toccato dalla peste nera. Giusto, ma tu sei qui per un motivo ben preciso, mi sbaglio forse? Non hai una missione da affrontare? Vero, ancora devi vederlo, abbi pazienza che tutto si sarà chiaro..prima o poi.

    Ecco qui! Benvenuto a quella che diventerà parte integrante della storia del tuo pg! *fischi e urla di entusiasmo* :geez: dunque, come hai capito eccoti le tue premonizioni di oggi! Sei libero di descrivere il tuo inizio, dove ti trovi e cosa stai facendo. Oh, località Bloodrunner, eh, di questo ne sei certo. Divertiti :geez:
     
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  2. °PaNdEmOnIuM°
     
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    Narrato l °Pensato ° l Parlato l DIcItUrE FuOrI CaMpO

    2ch4576

    Noi tutti nasciamo già morti. La fine è già lì ancor prima dell'inizio.
    Se vivere significa continuare a imparare è la fine l'ultima cosa che impareremo e, una volta scoperta, ciò che conosceremo appieno sarà la morte.
    Non dobbiamo cercare d'imparare nulla, coloro che non possono trascendere la morte non devono tentare di sapere nulla.

    ShInInG
    ----------------

    Lo so che questa citazione può sembrare strana o addirittura incomprensibile.
    Infondo, vedere spiriti, avere visioni improvvise di eventi inspiegabili, e poter comunicare con gli stessi morti non è certo un talento - se si può definire cosi - che rientra nella norma.
    Fondamentalmente è vero, chi non è in grado di comprendere determinati meccanismi che riguardano la morte e le sue bizzarre ma schematiche regole, non dovrebbe cercare di comprendere nulla.
    Trascendere significa essere in grado di rompere quelle stesse regole che seguono un corso che non potrebbe mai mutare.
    Poter essere a conoscenza di cose che l'umana razionalità ignora non per sua decisione.
    Io ero la prova che poter trascendere era possibile.
    Che si poteva rompere quello schema e seguire le regole in modo diverso.
    La morte mi aveva scelto come messaggero tra i vivi.
    Come collante tra i due mondi per poter essere la razionalizzazione nell'irrazionale.
    Non ero stato certo io a volere questo "dono".
    Una capacità del genere è più una rogna che una comodità.
    E onestamente, se devo essere sincero, ne avrei fatto volentieri a meno per tanti motivi, a cominciare da quel mio passato avvolto da tormenti e disperazione.
    Ogni volta che mi capitava di avere una visione, l’iter era sempre lo stesso: tempo che rallentava, suoni che si confondevano, realtà che si distorceva.
    Ormai c’avevo fatto il callo con queste immagini che si infilavano nella mia testa da un momento all’altro, anche se, a dirla tutta, un minimo riuscivano sempre a stupirmi per originalità e incomprensione di ciò che volevano comunicarmi.
    Anche questa volta l’originalità del messaggio superava di gran lunga la mia più fervida fantasia.
    Una figura brevilinea (forse un bambino?) venirmi incontro.
    Ripeto, ormai c’avevo fatto il callo con la follia delle immagini che ogni volta, all’improvviso, si annidavano nella mia testa, ma come detto, la loro originalità riusciva sempre a lasciarmi basito e perplesso.

    Ma che cazz...?!?!


    Un piccolo essere con gambe molto sottili e un costume assai bizzarro che camuffava le sue reali fattezze.
    La sua azione mi lasciò per qualche instante interdetto nel cercare di capire quale fosse il suo scopo.
    Cosa voleva simboleggiare tutto ciò?
    Cosa rappresentava quella figura mascherata?
    E soprattutto, qual era il messaggio celato dietro quella visione tanto grottesca?
    Perché proprio un bambino avvolto da un lenzuolo?
    E perché un gatto nero?
    Un gatto nero non era mai un buon presagio, soprattutto se collegato nella stessa visione a delle persone.
    Un possibile infanticidio?
    Si trattava di un bambino o una bambina?
    Forse più una bambina, date le scarpe non propriamente idonee al sesso maschile (delle graziose ballerine).
    Vi era più di un fattore su cui ragionare.
    Bisognava solo vagliare quei pochi elementi comprensibili in quel macello di fotogrammi, e se possibile, costruire qualcosa di logico nell’illogico.
    Potevo ripartire da quel dannato felino.
    Quel gatto nero? Possibile rincontrarlo?
    Un Déjà vu non era poi un evento cosi improbabile.
    Beh! Il quartiere dove mi trovavo era pieno di quelle bestiacce abbandonate a loro stesse, poteva succedere che da un momento all’altro, in uno dei tanti vicoli, potesse capitare di rivivere quella scena, anche solo in parte.
    E per quanto riguardava la bambina incappucciata?
    Almeno credevo si potesse trattare di una ragazzina.
    Come agire?
    Come tradurre quella scena?
    Una richiesta di aiuto?
    O una semplice burla che mi sarebbe capitata di li a breve?
    O forse, in fin dei conti, dovevo prenderlo solo come un messaggio senza senso non rivolto a me.
    Alla fine poteva rivelarsi anche un qualcosa di indiretto.
    Solo uno dei tanti eventi che potevano capitare in quel quartiere di bassa periferia.

    ° !?!? °

    Bisognava capire cosa c’entrassero tutti quei fattori.
    Ma soprattutto, quella piccola figura avvolta da un telo cosa voleva simboleggiare.
    Il perché si fosse avvicinata in quel modo cercando di intimorirmi in un primo momento, e poi allungare una mano verso di me.
    Una richiesta d’aiuto, una minaccia o cos’altro?
    E poi, perché quella mano avvolta da un guanto?
    Più che altro… cosa voleva rappresentare un individuo mascherato in quel modo?
    Decisamente strano, su questo non avevo dubbi.
    Una brutta sensazione mi diceva che qualcosa di terribile sarebbe avvenuto tra quelle strade di quel maledetto quartiere dimenticato da Dio.
    Forse era solo semplice suggestione, o forse semplicemente il mio sesto senso.
    Non lo sapevo, ma comunque perderci un po’ di tempo non mi avrebbe portato sul lastrico, alla fine neanche lavoravo.
    Ero disoccupato al momento.
    Un'anima pia arrivata da poco da un altro mondo senza sapere cosa fare di se stessa.
    Sicuramente il tempo non mi mancava.
    Potevo prendere il tutto come una sorta di allenamento nel non impigrirmi troppo e arrugginire quel mio talento.
    Il posto dove mi trovavo senza dubbio mi offriva molti elementi da cui partire e su cui lavorare.
    Un simile posto era zuppo di brutte storie e gente pericolosa.
    Il Bloodrunner era uno di quei quartieri dove un omicidio poteva avvenire a qualsiasi ora senza che potesse lasciare incredula la cittadinanza.
    La cosa sconvolgente era che in un posto come questo ammazzare era routine.
    Lo stesso nome del quartiere ti collegava automaticamente al sangue.
    Alla morte.
    Alla violenza.
    Un quartiere marcio come molti degli stessi cittadini che lo abitavano: stupratori, criminali, sicari e delinquenti di qualsiasi altra tipologia e specializzazione.
    Quindi, che la visione potesse riguardare un infanticidio non era cosa poi cosi improbabile, dato che di malati mentali quel posto ne conteneva a bizzeffe. Come muoversi a questo punto?
    Per quanto avessi deciso di passare una tranquilla giornata - che poi dire tranquilla in un quartiere come questo era un paradosso - facendomi beatamente i fatti miei, quelle immagini cosi tanto particolari e uniche continuavano a martellarmi il cervello nell’essere riprodotte senza tregua come dei fotogrammi, spingendomi ad interessarmi personalmente alla faccenda.
    Vuoi o non vuoi ero un investigatore.
    Faceva parte del mio istinto e della mia natura ficcare il naso in casi spinosi come quello.

    SeNzA TrAcCiA
    ----------------


    Al momento l'unica cosa che potevo fare era mettermi in moto e girovagare tra le varie strade alla ricerca di qualche indizio.
    Forse se fossi stato abbastanza attento, o più che altro, abbastanza fortunato, sarei riuscito a seguire qualche buona pista o a risalire a qualche elemento collegato a quelle immagini al momento senza senso che mi martellavano il cervello.

    Stato Mentale: Normale
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Abilità Passive
    Chiaroveggenza only GDR
    Questo termine significa letteralmente visione chiara ed è l'abilità di percepire intuitivamente e di interpretare le immagini, le impressioni e i sentimenti che riguardano il passato, il presente e il futuro.
    Vi sono alcune persone che hanno il dono naturale della chiaroveggenza, e può pure essere sviluppato.
    Per diventare chiaroveggente, l'avidità spesso costituisce un deterrente che disturba le vibrazioni dell'atmosfera.
    Il migliore sviluppo, sia di facoltà psichiche o spirituali interiori, viene acquisito quando vi è una completa passività, pace e quiete.
    La chiaroveggenza comprende la percezione degli eventi in fasi passate, presente e/o future in finestre molto veloci di esperienza.
    Questo perché gli eventi sono visti fuori dal continuum spazio/temporale.
    La chiaroveggenza differisce dalla telepatia in quanto le impressioni chiaroveggenti vengono percepite ad un livello al si sopra del normale o psichico, fuori dal nostro regno, senza l'assistenza di un'altra mente.
    La telepatia richiede una comunicazione con gli esseri viventi fisicamente.
    Comunque questo è un dono difficile da portare.. non è sempre semplice sapere (o presumere di sapere) quello che succederà a noi e a chi amiamo in futuro..
    [Passiva di premonizioni]

    Lingue senza Vita
    Il bisbiglio dei senza pace è molto chiaro all'esper; concentrandosi per un momento regola i suoi sensi sul Mondo Sotterraneo, rendendolo capace sia di vedere che di sentire tutto ciò che vi traspare attorno a lui.
    Inoltre si può comprendere il linguaggio dei morti, così a meno che uno spettro esca dagli schemi e utilizzi un linguaggio a lui sconosciuto, può comprendere le parole di ogni anima defunta.
    [Passiva per comunicare con gli spiriti]

    Tocco degli Spiriti
    Si è capaci di percepire le energie residue che circondano gli oggetti; questo permette di determinare informazioni di vario genere attraverso flash di immagini, suoni e voci (è compito del giocatore interpretare i dati ottenuti).
    Per raccogliere informazioni in questo modo si deve entrare in una trance leggera, ed avere una percezione minima del mondo circostante.
    Chi sfrutta questa abilità non rimane estraneo alle emozioni trasmesse dall’oggetto, al contrario esse rimarranno impresse come se fosse stato lui stesso a viverle.
    [Passiva per visualizzare informazioni tramite il tocco di oggetti]


    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 13/10/2015, 23:23
     
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    Ricordi o visioni?



    Ormai è sera, non ci sono dubbi. Passeggi tranquillamente per le strade della città. Il vento soffia piano di tanto intanto, una leggera brezza fresca che smuove i capelli meno resistenti. Sei sicuro che quelle erano premonizioni, ci sei abituato, non avrebbe senso il contrario. Sai distinguere perfettamente le immagini che ti vengono fornite dai tuoi poteri dai semplici ricordi o manipolazioni altrui. Non c'è nulla che ti faccia pensare ad una cospirazione. La strada che percorri attualmente è semi-deserta, in lontananza vedi alcune persone: chi da solo, chi in compagnia, distanziati o meno..poco importa, non sono importanti. Nessuno di loro ha a che fare con te. Prosegui senza timore, accetti il destino che hai visto e non fai nulla per cambiarlo, forse perché sai che non ha senso opporsi a qualcosa che deve succedere. C'è differenza tra vedere il futuro e cambiarlo e, con molta probabilità, cercare di evitare ciò che è scritto non è assolutamente sinonimo di mutare gli eventi. Chissà..magari in passato hai visto cose assurde, macabre, ridicole..qualcosa che ti ha portato a voler cambiare in tutto e per tutto la storia in fase di scrittura. Magari eri talmente determinato che pensavi di esserci riuscito, per poi scoprire..inevitabilmente, che tutto lo sforzo che avevi fatto, tutto l'impegno che ci avevi messo, non era stato altro che inutile. Si preferisce non andare oltre questo concetto, non ci sono molte idee a riguardo, i punti di vista sono pochi e ognuno deve saper scegliere quale accettare..ma qui le regole sono date da altri e non si può far altro che accettare e vedere cosa riserva il futuro. A questo punto ti chiedi quando comincerai a sapere il significato nascosto dietro le immagini viste? Ora, dopo, tempo fa? I ricordi non si cancellano, i ricordi si dimenticano, ma quelli non vanno via..rimangono fissi nella mente a patto che nessuno ci operi sopra appositamente con l'intento preciso di sradicarli. Fondamentalmente sono puri dati, non sembrano avere massa e il loro peso è immaginario a seconda del valore dato. Sei proprio sicuro che ciò che hai visto non sia qualcosa che viene dal passato? Non c'è fretta, tutto verrà spiegato, come sempre. Se non accade oggi, accadrà domani, se non accadrà domani, allora è accaduto ieri. Evitando di andare oltre alle pesanti divagazioni, ecco che noti da una stradina stretta delle luci. Esse provengono dalla parallela, se ti fermi ad osservare meglio..comprendi che è successo qualcosa di pericoloso. Le luci blu e rosse sono inconfondibili: la polizia. Chissà cos'è successo, non trovi interessante la questione? Prova tu stesso ad incamminarti per quella stretta via..e all'improvviso noterai una persona particolare. Una donna dall'espressione fissa, bocca socchiusa mentre rivolge gli occhi al cielo in atteggiamento pensante. Non si accorge di te, ma tu sei troppo attratto da lei. Non per il corpo, diamine! Cosa ci fa un fantasma lì?

    Dunque..nulla da segnalare, ecco dove sei, cosa fai e dove vai (se vuoi andarci, non sei per niente obbligato, al futuro non puoi sfuggire, te lo dico io)..c'è un fantasma di una donna in mezzo alla via segnata, divertiti :geez:
     
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  4. °PaNdEmOnIuM°
     
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    Narrato l °Pensato ° l Parlato l DIcItUrE FuOrI CaMpO

    Silenzio, fin troppo per un quartiere come quello.
    Un quartiere in cui il peccato era peculiarità inconfondibile.
    Marchio di fabbrica.
    Segno particolare.
    Qualcosa sarebbe successo.
    Me lo sentivo.
    Ne ero certo.
    Non avevo dubbi.
    Se avessi potuto scommetterci dei soldi lo avrei fatto, ma per ora non né possedevo, né avevo modo di beccare qualche bisca clandestina dove fare puntate su eventi premonitori.
    Qualcosa stava accadendo, sarebbe accaduto o era accaduto.
    Il tempo era un fattore relativo.
    Tutto poteva risultare decisamente relativo o fondamentale.
    Tutto prima o poi sarebbe bruscamente venuto a galla seguendo i suoi tempi.
    Forzare la mano non aveva senso.
    in questi casi bisognava solo seguire la corrente.
    Il flusso.
    Le coincidenze.
    Il destino aveva un suo personale modo di seguire degli schemi.
    Potevi semplicemente attendere – come nel mio caso – che quel preciso momento in cui ti saresti ritrovato coinvolto accadesse.
    E non sapevi con precisione che lasso temporale avrebbe riguardato tutto ciò.
    Visioni del genere non ti facevano mai ben distinguere il passato dal presente o da un possibile futuro.
    Molto spesso tutto era confuso.
    Tutto si mischiava in un divenire che non ti faceva mai capire un cazzo.
    I miei capelli bianchi ne erano una prova.
    La mia salute un’altra.
    I miei momenti tendenti a stati bipolari un’altra prova ancora.
    Non era un dono con cui era facile conviverci.
    Di cui ne andavi fieramente orgoglioso addormentandoti la sera nel tuo letto felice di far parte del grande carrozzone grazie ad esso.
    Molto spesso risultava una rogna.
    Un fottuto intruso che ti invadeva la testa lasciandoti oltre una totale confusione, anche nausea e mal di testa.
    Come se pezzi di vetro ti si conficcassero nella testa, o un qualche parassita scavasse nel cervello
    .

    InViSiBlE ScArS
    ----------------


    Insomma, tutto ciò non lo avevo chiesto a Babbo Natale o alla fatina dei denti come premio per essere stato un bravo bambino.
    Per tale motivo e per tanti altri ancora camminavo senza premura di affrettare le cose.
    Come detto, ogni cosa si sarebbe rivelata con i suoi tempi.
    Quelle immagini non erano altro che dei simboli.
    Degli indizi possibili da collegare, ma che non significava che si sarebbero palesati tutti nello stesso momento o luogo.
    Probabilmente il tutto, come al solito, avrebbe seguito un suo personale corso.
    Qualcosa che poteva anche differenziarsi da quel curioso evento che avevo vissuto.
    Le premonizioni non erano altro che simili a pezzi di un puzzle.
    Stava a me ricomporre i pezzi e osservare il tutto in un insieme più grande.
    Le regole in conclusione le facevano altri, io non ero che una pedina un po’ più consapevole.
    Le luci del giorno avevano ormai lasciato spazio alle colorazioni più tenue e soffuse della sera, in una scenografia di silenzio quasi innaturale ma che in fin dei conti non era altro che il contesto di un sobborgo che si svuotava con il calare della notte.
    Non una grande idea percorrere quelle strade con il favore delle tenebre, soprattutto conoscendo la fama del quartiere.
    Fondamentalmente quello sfondo desertico era giustificato dalla presenza di delinquenza sempre pronta a tenderti agguati e aggredirti.
    Perché allora ostinarmi nel voler andare in contro a possibili rischi?
    Semplice, la mia indole.
    La mia natura.
    Io mi limitavo solo a recitare la mia parte e seguire quell’ istinto – molto spesso azzeccato – da investigatore che mi aveva portato più di una volta a frequentare nelle ore notturne luoghi simili al Bloodrunner, e dove molti al posto mio non si sarebbero fatti sfiorare nemmeno dall'idea di passeggiare beatamente in simili contesti.
    Non si può chiedere a una gazza di frenare il suo interesse per gli oggetti luminosi.
    La stessa cosa valeva per me nell'ignorare possibili e probabili rischi.
    "Della serie che se preghi per la pioggia il fango va messo in conto", e io di fango ne avevo visto fin troppo rischiando di annegarci dentro più di una volta.

    RiSkS oF ThE CrAfT
    ----------------


    Cosi, nel percorrere quelle strade buie e anguste, lasciai che fosse il caso a venirmi incontro nel palesarsi quando meno me lo sarei aspettato.
    Alla fine era una questione solo di quando: oggi, ieri, domani, non contava, contava solo cosa riguardasse.
    Le casualità nel mio mestiere erano un fattore rilevante.
    Fondamentale per essere indirizzati su una buona pista.
    Perché il caso non era altro che un fattore improvviso che non ti lasciava neanche il tempo di riflettere.
    Di metabolizzare l'accaduto dovendo essere ingordo di istintività nel saper prendere la decisione più azzeccata nel minor tempo possibile.
    Durante quel mio procedere accadde proprio questo.
    La mia attenzione venne focalizzata su un unico dettaglio attirandomi al pari di una mosca con l'aceto
    Vagando per quel quartiere – sfidando i pericoli celati in esso – una serie di luci proveniente da una strada secondaria della parallela furono quasi magnetiche.
    Come una sorta di eco che mi stava chiamando.
    A volte i segni si manifestano nei modi più diversi e curiosi.
    Dovevo solo percorrere quella strada stretta fino in fondo per capire quanto la mia intuizione fosse buona o un buco nell'acqua.
    Un abbaglio.
    Senza rifletterci troppo, attraversai la strada per avvicinarmi a quella diramazione secondaria da cui proveniva quel gioco di luci.
    Una volta addentratomi per quella strettoia, compresi che le colorazioni non erano altro che le sirene spente della polizia.
    Qualcosa era successo.
    Un possibile omicidio?
    Sicuramente avvicinandomi al luogo dell’indagine ne avrei capito di più.

    ° Ma che ci fa qui? Proprio ora? °


    Il mio passo però si interruppe lasciando che un nuovo evento, anzi, qualcuno distogliesse la mia attenzione da ciò che dovevo raggiungere.
    Il caso come già detto era imprevedibile e gli scenari e gli eventi grazie ad esso potevano mutare in ogni momento.
    Quella situazione ne era un fulgido esempio.

    zlb3te


    L’aspetto.
    Le sensazioni da me provate.
    L’aria pregna di elemento ectoplasmatico.
    Quello era un fantasma.
    Anzi, quella.
    Ma cosa diavolo ci faceva li?
    Che fosse lei la vittima?
    Che i poliziotti stessero analizzando il suo corpo riverso a terra?
    Ancora non si era accorta di me - a differenza del sottoscritto magneticamente attirato dalla sua presenza - mentre era intenta nell’osservare qualcosa con gli occhi rivolti al cielo.
    Lasciando che la mia attenzione fosse totalmente concentrata su di lei, interruppi il mio moto e provando ad avere un primo contatto dissi:

    Non avere paura sono qui per aiutarti.
    Come ti chiami? Te lo ricordi?



    Stato Mentale: Normale
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Abilità Passive
    Chiaroveggenza only GDR
    Questo termine significa letteralmente visione chiara ed è l'abilità di percepire intuitivamente e di interpretare le immagini, le impressioni e i sentimenti che riguardano il passato, il presente e il futuro.
    Vi sono alcune persone che hanno il dono naturale della chiaroveggenza, e può pure essere sviluppato.
    Per diventare chiaroveggente, l'avidità spesso costituisce un deterrente che disturba le vibrazioni dell'atmosfera.
    Il migliore sviluppo, sia di facoltà psichiche o spirituali interiori, viene acquisito quando vi è una completa passività, pace e quiete.
    La chiaroveggenza comprende la percezione degli eventi in fasi passate, presente e/o future in finestre molto veloci di esperienza.
    Questo perché gli eventi sono visti fuori dal continuum spazio/temporale.
    La chiaroveggenza differisce dalla telepatia in quanto le impressioni chiaroveggenti vengono percepite ad un livello al si sopra del normale o psichico, fuori dal nostro regno, senza l'assistenza di un'altra mente.
    La telepatia richiede una comunicazione con gli esseri viventi fisicamente.
    Comunque questo è un dono difficile da portare.. non è sempre semplice sapere (o presumere di sapere) quello che succederà a noi e a chi amiamo in futuro..
    [Passiva di premonizioni]

    Lingue senza Vita
    Il bisbiglio dei senza pace è molto chiaro all'esper; concentrandosi per un momento regola i suoi sensi sul Mondo Sotterraneo, rendendolo capace sia di vedere che di sentire tutto ciò che vi traspare attorno a lui.
    Inoltre si può comprendere il linguaggio dei morti, così a meno che uno spettro esca dagli schemi e utilizzi un linguaggio a lui sconosciuto, può comprendere le parole di ogni anima defunta.
    [Passiva per comunicare con gli spiriti]

    Tocco degli Spiriti
    Si è capaci di percepire le energie residue che circondano gli oggetti; questo permette di determinare informazioni di vario genere attraverso flash di immagini, suoni e voci (è compito del giocatore interpretare i dati ottenuti).
    Per raccogliere informazioni in questo modo si deve entrare in una trance leggera, ed avere una percezione minima del mondo circostante.
    Chi sfrutta questa abilità non rimane estraneo alle emozioni trasmesse dall’oggetto, al contrario esse rimarranno impresse come se fosse stato lui stesso a viverle.
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    Vivi e morti



    Ti avvicini al fantasma incurante di chi sia, del suo carattere e se magari si tratta di un'entità pericolosa. All'apparenza è solo una semplice donna, eppure non bisognerebbe farsi ingannare..a volte sono i sentimenti che giocano un ruolo fondamentale e determinante nella potenza di uno spirito. La donna si volta verso di te, le fai alcune domande. Lei indietreggia, ti guarda perplesso, come se credesse di trovarsi come oggetto di scherzo.
    "Ma che vuoi?!" - si allarma, è confusa, c'è solo una spiegazione a tutto questo.
    "Certo che ricordo il mio nome! Ma chi diavolo sei tu?" - sembra spaventata, indecisa, estremamente diffidente. Eppure, nonostante sembri così evidente, non sei in grado di capire il motivo di tale comportamento. Puoi solo fare una moltitudine di inutili ipotesi. La donna-fantasma guarda altrove, cerca con lo sguardo qualsiasi forma di aiuto. La notte..un brutto momento per persone come lei, teme per la sua vita, teme di fare una brutta fine o di avere una terribile esperienza. Si volta, nota che alla fine del vicolo ci sono le auto della polizia.
    "La polizia!" - esclama e comincia a camminare velocemente verso quella direzione. Ha intenzione di chiamarli, di chiedere aiuto a loro per ciò che vuoi fare tu, qualsiasi cosa sia. Che tu la segua o meno è del tutto inutile, non puoi in alcun modo arrestare i suoi movimenti o fermare la sua avanzata.

    Che strano. Non te ne sei accorto subito, solo mentre la tipa se ne sta andando. Che tu decida di inseguirla o meno, non potrai non notare quella figura. Non sei proprio sicuro che si tratti di un fantasma. Non senti nulla di lei, non avvertì niente che ti possa far credere che ella sia un fantasma. Sembra una bambina incappucciata, vestita di un bianco candido, indossante una maschera inespressiva anch'essa totalmente bianca. Inclina la testa e ti osserva dalle nere fessure all'altezza degli occhi. Non dice nulla, non fa altro, rimane così immobile..forse in attesa di una tua reazione. Pone una mano sul punto della maschera che dovrebbe coprire la bocca. Dovrebbe..certamente non puoi nemmeno esser sicuro che sia umana o appartenente ad una razza simile. Il capo torna alla posizione originaria, sempre non staccando lo sguardo da te. Poi comincia a fingere una risata. Non fa rumore, ma noti la mano e, in genere, tutto il busto scuotersi. Come una grossa risata privata del suono. Ah! Ma quella non è la stessa che hai visto nelle tue visioni? Le tue premonizioni dunque, o almeno una parte di esse, si riferivano al futuro! Non sei contento di esserti accertato di ciò? Molto strano, come dettato dal destino..perché mai dovresti incontrare un individuo del genere? Certo non sei tenuto a fermarti e parlare con lei, o tentare quantomeno..mentre l'altra donna, chiaramente fantasma, ha la ferrea convinzione di poter comunicare coi vivi poliziotti e parlare di te, mostrando le sue parole e cercando conforto nel luogo cui crede sicuro. Peccato non esista più un luogo simile, per lei almeno.

    Nulla da segnalare, la donna-fantasma crede di essere viva, penso tu lo abbia capito, eppure non è detto che il tuo pg sia in grado di riconoscere ciò..dipende da te, fa come credi. Che tu insegua o meno, vedrai la bambina che hai avuto modo di vedere attraverso le premonizioni. Carta libera, agisci come vuoi :geez:
     
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    Chi era costei?
    Qual’era la sua storia?
    Cosa diavolo le era capitato?
    Erano alcune delle domande che mi balenavano nel cervello mentre, senza tenere conto dei rischi, mi avvicinavo incurante di una possibile instabilità emotiva di quell’emanazione.
    A volte però era necessario rischiare.
    Osare.
    Almeno io la vedevo in questo modo.
    Che ci volete fare, avevo un’insana attrazione per il pericolo.
    Non amavo troppo tergiversare nel dover prendere le dovute precauzioni, non almeno quando mi si parava dinnanzi un ghiottissimo indizio da seguire.
    Un elemento che potesse offrirmi qualche chiarimento ai miei innumerevoli quesiti iniziali.
    Un mio aspetto peculiare che mi aveva spesso fatto ritrovare in situazioni decisamente rischiose.
    Diciamo spesso nella merda.
    Ecco, ora l’ho detto.
    Era scioccata, su questo non vi era alcun dubbio.
    Non capiva, era chiaro.
    Molto probabilmente neanche aveva metabolizzato il fatto di essere finita dall’altra parte.
    Solitamente, quando avveniva il trapasso, non si era da subito consapevoli del nuovo stato.
    Di non essere più una creatura di carne e ossa ma solo puro spirito.
    La osservai, non provai a dire altro.
    In questi casi era necessario che le entità comprendessero la situazione e accettassero innanzitutto il fatto di non essere più esseri viventi.
    Solo al quel punto le avrei potuto dare una mano.
    Solo quando si fosse resa conto che il fatto che io la potessi vedere non significava che io ero il cattivo da cui lei doveva scappare ma un tramite che al contrario poteva portarla verso la luce.
    Una guida per aiutarla ad accettare quella nuova e inaspettata condizione forzata.
    Il motivo più che altro che instillava ulteriori quesiti nella mia testa era uno, perché tutta quella paura?
    Perché tutta quella diffidenza?
    Da cosa stava scappando?
    Cosa la spingeva a mostrare tanta riluttanza e rifiutare il mio aiuto?
    Il mistero si infittiva, decisamente.
    Dopo quella confusa visione, ora questo spirito inquieto?
    Che le due cose potessero essere collegate?
    Probabile.
    Forse possibile.
    Chissà.
    Era meglio lasciarla fare.
    Avrebbe capito da sola.
    Sarebbe tornata.
    In fondo non era la prima volta che mi capitava uno spirito con un atteggiamento simile, oltre che non gliene potevi fare neanche una colpa.
    Loro erano solo vittime.
    Loro non erano altro che pedine.
    Vittime di un destino decisamente avverso.
    Era soprattutto per loro se avevo deciso di diventare un detective dell’occulto e del paranormale.

    Tornerà, è giusto che ci sbatta il muso da sola.


    La cosa strana in tutto ciò però fu un’altra, una nuova apparizione.
    Nel mentre il primo spirito si stava allontanando, ne comparve un secondo.
    No, un momento, non ero uno spirito.
    Nessuna sensazione che lo potesse collegare al mondo ultraterreno.
    Non percepivo nulla di lei.
    Nulla che mi potesse avvertire che avevo a che fare con un fantasma.
    Era altro.
    Qualcosa di diverso.
    Cos’era?
    Era inquietante, questo potevo affermarlo.
    Sembrava una bambina incappucciata.
    Quei vestiti bizzarri che indossava.
    Il modo come mi fissava mentre inclinava la testa.
    Da dove diavolo era sbucata?
    Perché rimaneva immobile?
    Perché neanche una parola?
    Perché quello specifico comportamento?
    Mi metteva profondamente a disaggio.
    Era inquietante.

    Ma cosa diavolo.....? E tu chi saresti?


    Provai ad avere un primo contatto nel cercare di comunicare con quest’ultima.
    Non era detto che mi rispondesse ma almeno dovevo provare.
    Troppe stranezze stavano avvenendo.
    Troppi punti di domanda a cui non sapevo dare risposte.
    Pretendevo che qualche quesito si dissipasse.
    Non potevo essere certo che si trattasse di uno spirito come non potevo essere certo che si trattasse di un mio simile.
    In fondo mi trovavo in una realtà dove la multiculturalità interraziale era molto sviluppata.
    Dove ogni giorno una nuova razza poteva sbucare fuori ancor più bizzarra di quella conosciuta il giorno prima.
    Quindi, con cosa avevo a che fare?
    La continuavo a osservare anche se fissarla mi procurava un certo malessere.
    Poi la vidi ridere, o meglio, a fingere una risata dato che stava emulando solo i movimenti senza però emettere alcun suono.
    Sembrava che stesse ridendo a crepa pelle.
    Qualcosa mi era familiare, dove l'avevo già vista?
    Un momento, quei gesti: la mano e il busto scuotersi in un ritmo sempre più frenetico.
    Tutto ciò non mi era nuovo, avevo già osservato quella situazione.
    La mia premonizione.
    Quell’evento doveva ancora avvenire.
    Potevo ancora intervenire.
    Sempre se si fosse trattato di ciò che supponevo.
    Ma il mio ruolo in tutto ciò qual’era?
    Cosa mi collegava a lei?
    Le domande erano molteplici, e più andavo avanti e più ulteriori interrogativi mi si frapponevano dinnanzi.

    ruqhxu

    Allora, rispondi… cosa vuoi? C’entri per caso qualcosa con quello che è accaduto dove sta indagando la polizia?


    Al momento mi premeva capire qualcosa in più, e perché avessi avuto una premonizione su quello specifico fatto.
    Per quanto riguardava la ragazza, decisi che per ora non era rilevante seguirla ma che fosse invece prioritario capire se quella figura cosi grottesca – una bambina? - potesse essere collegata agli incidenti dove la polizia stava indagando e soprattutto, se c’entrasse qualcosa con l’omicidio di lei. Purtroppo non avevo risposte ma una cosa era certa, ci avrei messo tutto l’impegno possibile per venire a capo di una situazione che al momento fin troppo confusa e con elementi che non potevo ancora collegare tra di loro.


    Stato Mentale: Normale
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%


    Abilità Passive
    Chiaroveggenza only GDR
    Questo termine significa letteralmente visione chiara ed è l'abilità di percepire intuitivamente e di interpretare le immagini, le impressioni e i sentimenti che riguardano il passato, il presente e il futuro.
    Vi sono alcune persone che hanno il dono naturale della chiaroveggenza, e può pure essere sviluppato.
    Per diventare chiaroveggente, l'avidità spesso costituisce un deterrente che disturba le vibrazioni dell'atmosfera.
    Il migliore sviluppo, sia di facoltà psichiche o spirituali interiori, viene acquisito quando vi è una completa passività, pace e quiete.
    La chiaroveggenza comprende la percezione degli eventi in fasi passate, presente e/o future in finestre molto veloci di esperienza.
    Questo perché gli eventi sono visti fuori dal continuum spazio/temporale.
    La chiaroveggenza differisce dalla telepatia in quanto le impressioni chiaroveggenti vengono percepite ad un livello al si sopra del normale o psichico, fuori dal nostro regno, senza l'assistenza di un'altra mente.
    La telepatia richiede una comunicazione con gli esseri viventi fisicamente.
    Comunque questo è un dono difficile da portare.. non è sempre semplice sapere (o presumere di sapere) quello che succederà a noi e a chi amiamo in futuro..
    [Passiva di premonizioni]

    Lingue senza Vita
    Il bisbiglio dei senza pace è molto chiaro all'esper; concentrandosi per un momento regola i suoi sensi sul Mondo Sotterraneo, rendendolo capace sia di vedere che di sentire tutto ciò che vi traspare attorno a lui.
    Inoltre si può comprendere il linguaggio dei morti, così a meno che uno spettro esca dagli schemi e utilizzi un linguaggio a lui sconosciuto, può comprendere le parole di ogni anima defunta.
    [Passiva per comunicare con gli spiriti]

    Tocco degli Spiriti
    Si è capaci di percepire le energie residue che circondano gli oggetti; questo permette di determinare informazioni di vario genere attraverso flash di immagini, suoni e voci (è compito del giocatore interpretare i dati ottenuti).
    Per raccogliere informazioni in questo modo si deve entrare in una trance leggera, ed avere una percezione minima del mondo circostante.
    Chi sfrutta questa abilità non rimane estraneo alle emozioni trasmesse dall’oggetto, al contrario esse rimarranno impresse come se fosse stato lui stesso a viverle.
    [Passiva per visualizzare informazioni tramite il tocco di oggetti]


    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 29/10/2015, 06:47
     
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    Buoni e cattivi



    Indovinato, si tratta proprio di lei. Quella figura che hai potuto vedere in una tua premonizione. Peccato che l'evento specifico non sia ancor avvenuto, nonostante non pare avere grande importanza. Almeno significa che la vedrai di nuovo o che starai con lei per un bel po'.
    "Hi hi hi!" - fa una risatina ponendo una mano guantata di bianco alla bocca, rispettivamente sulla maschera bianca inespressiva che le copre interamente il volto. Il cappuccio contribuisce a fare lo stesso, però ora ne sei sicuro che si tratti di un individuo femminile e piccolo. Non ti risponde, non puoi saperne il motivo. Sembra non voglia dirti chi lei sia e perché si trovi lì a mostrarsi di fronte a te. L'altra ormai è fuggita verso la polizia, non sa perché l'ha fatto..forse l'hai spaventata o semplicemente qualcosa di più misterioso la spinge a vedere coi suoi occhi cosa ci sia lì. Come un filo invisibile che lega anima e corpo. Esattamente, il corpo trovato dalla polizia è quello della donna-fantasma. Non si sa bene per quale motivo, ma osservando la posizione del suo corpo..e le varie e disgustose parti contuse e deforme..si ipotizza, forse con certezza, che sia volata giù da una finestra dell'edificio. Un'abitazione, più in specifico. Non torna, non ancora..non al momento, è scioccata, non può crederci, da lì puoi vederla tentare inutilmente di comunicare con qualcuno, con i vivi..ma nessuno può sentirla, lei non può crederci. Le sue grida sono inascoltabili agli altri e il peggio viene quando non si sa cosa sia successo, non ricorda..per qualche strana ragione.

    "Hi hi hi!" - ripeté la risata alla tua seconda domanda, non ti risponde nuovamente..non ti dirà chi è lei e cosa vuole da te. Ora le mani dietro la schiena, dondola orizzontalmente sulle punte dei piedi, come una graziosa fanciulla. Si ferma d'improvviso, lo sguardo basso, o almeno..lo deduci dal volto rivolto verso il basso o nei pressi dei tuoi punti, a seconda di quanto sei in grado di calcolare l'obiettivo dei suoi occhi. Sempre se ne ha. Rialza il capo, l'intera maschera allineata alla tua. Ti osserva, ti fissa, senza dire nulla, senza muoversi, senza far rumore. Pare inquietante, come se stesse attendendo qualcosa..come se potesse tentar di agire in qualche modo repentino, rapido e fuggente. Si distrae, guarda alla fine della strada, ti conviene fare lo stesso per non perderti la scena in atto. Riguarda ancora lei, la donna-fantasma. Qualcuno le si avvicina. Ne sei certo, non è vivo..un altro spirito. Oscuro per giunta, tutto nero, da capo a piedi, da bordo a superficie e magari anche l'interno. Sta comunicando con lei, ne sei a conoscenza? Intendo..dell'esistenza di vari tipi di spiriti. Alcuni hanno il compito di trasformare i poveri come lei in creature oscure, sempre occulte, sempre intoccabili..spiriti ricchi d'odio, evoluti per far del male ai vivi. Sfruttano le emozioni, i ricordi, ciò che la vittima vuole..un patto, uno scambio, un imbroglio.
    "Hi hi hi!" - ancora ride, portandosi sempre la manina alla bocca. Si rivolge nuovamente a te, un profondo inchino da signorina, un giro su se stesso e scompare magicamente lasciando, per scena, una serie di petali bianchi che a poco a poco scompaiono uno alla volta. Che farai ora?

    La bimba mascherata misteriosa scompare, hai di fronte la scena di uno spirito oscuro intendo a comunicare con la donna-fantasma. Forse le sta proponendo qualcosa..di mutare come loro, di farla pagare a qualcuno. Carta libera, agisci come credi e come vuoi, ogni mossa una conseguenza :geez:
     
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    Cominci ad irritarmi...


    Quindi si trattava di lei, della figura misteriosa della mia premonizione.
    Quei gesti, quel suo modo di fare, quei suoi abiti bizzarri… tutto mi ricollegava a quell’evento anche se le dinamiche delle azioni si stavano differenziando.
    Diversi i modi e diversi gli eventi che riguardavano quello specifico momento.
    Quella situazione che si stava evolvendo seguendo una specifica trama, seppur sconosciuta da parte mia.
    A quanto sembrava avrei avuto modo di rincontrarla, o meglio, vi sarebbe stata un’ulteriore possibilità di avere a che fare con lei: l’evento specifico che avevo visto non era ancora capitato.
    Altri eventi ora si stavano mostrando ai miei occhi.
    Altre situazioni.
    Altri nodi si stavano formando nel rendere ancor più difficile lo sbrogliare quella già intricata matassa.
    Prima che l’intero disegno potesse ottenere un suo significato, dovevo ancora collegare diversi pezzi e trovarne di ulteriori per poter dare un senso al tutto.
    Innanzitutto dovevo ottenere delle risposte:
    Chi era quella figura incappucciata che mi sostava dinnanzi?
    Cos’era capitato a quello spirito inquieto?
    Le due cose potevano essere collegate?
    Ma soprattutto, perché il destino aveva deciso che io dovessi diventare il catalizzatore di tutto ciò?
    I dubbi erano molteplici e le risposte non più che possibili teorie.
    Mi sentivo al pari di un pesce cieco che stava nuotando in uno sconfinato oceano.
    In sostanza mi ritrovavo nella mano solo un pugno di mosche.
    Nessun elemento certo da cui partire per costruire una teoria solida.
    Solo situazioni – tuttavia interessanti nella dinamica e nelle apparenti coincidenze – non ancora collegabili tra di loro, seppur avvenute in successione o in contemporanea creando più di un sospetto.
    Per il momento il primo elemento da cui ripartire era quella bambina.
    Quell’individuo tanto stravagante nei gesti e negli abiti da renderlo decisamente inquietante.
    Perché era comparso proprio nel momento in cui l’altra ragazza – il fantasma – aveva deciso di allontanarsi?
    Di fuggire?
    Che mi volesse intralciare?
    Il mio provare a comunicare con lei si dimostrò non più di un mero fallimento.
    A ogni mia specifica domanda, lei rispondeva con una fastidiosa e stridula risatina, come a prendersi gioco di me.

    Allora rispondi… cosa diavolo vuoi?


    Provai nuovamente a comunicare con lei.
    Con quell’irritante bambina mascherata.
    Ma ogni mio tentativo non risultava che un'istigarla a continuare quel suo gioco del silenzio.
    Un effetto domino di provocazioni.
    Quel suo eseguire quelle pose, quei suoi atteggiamenti seguendo dei suoi personali rituali.
    Qualcosa mi puzzava.
    Non capivo il motivo di un simile comportamento se non tradurlo come una possibile attesa di qualcosa.
    Come il cercare di tergiversare.
    Di volermi far perdere tempo.
    Qual’era il suo reale scopo?
    Più il tempo passava in una situazione di stallo tra giochi di sguardi e taciti silenzi da parte sua, più il mio sospetto cresceva.
    Nulla avveniva per caso.
    Anche quella stessa apparizione non poteva essere solo un caso.
    Una coincidenza.
    Un semplice evento mistico.

    ° !!!!!!! °


    E infatti non ci volle molto per poter collegare quel suo tergiversare a un successivo evento.
    A una dinamica che attirò rapidamente la mia attenzione ignorando la protagonista della mia premonizione.
    Altre minacce erano in agguato.
    Minacce serie.
    Concrete.
    Rigurgitate dai punti più oscuri delle ombre.
    Me ne accorsi nel momento in cui la ragazzina incappucciata distolse il suo sguardo per posarlo in direzione della fine della strada, guarda caso dove si trovava quell’anima ormai errante e priva di pace.
    Colei che stava cercando di comunicare con chi purtroppo non poteva vederla.
    Colei che stava urlando a squarcia gola nel chiedere aiuto a chi purtroppo, sordo, non poteva udirla, realizzando ormai di essere abbandonata a se stessa.

    Dannazione!


    I miei occhi si sgranarono in quell’esatto momento.
    Non potevo attendere che fosse arbitrariamente lei a decidere di ritornare sui suoi passi e fidarsi di me.
    Terze figure minacciose – spiriti seppur malevoli che io chiamavo Bodach – avevano deciso di intervenire.
    Di corrompere la sua purezza per far si che potesse sposare le ombre.
    Che potesse mutare in qualcosa di oscuro e malvagio.
    Possibile che anche in questo mondo fossero presenti?
    Ma in fondo lo spirito era universale.
    La carne rimaneva ovunque sempre e solo un contenitore alimentato da altre forze ben più invisibili e sconosciute ai molti. Le entità spirituali e i demoni trascendevano gli universi e i loro confini.
    Chi erano i Bodach? Questi esseri che avevo soprannominato in questo modo?
    I Bodach non erano altro che altri tipi di spiriti.
    Altri tipi di emanazioni alimentate dall’oscurità e che da essa stessa nascevano.
    Il mondo ultraterreno presentava diverse sfaccettature.
    Diversi contesti dove non esisteva solo un semplice tipo di spiriti o fantasmi.
    Tra i vari tipi di emanazioni vi erano anche i Bodach, nati per un unico e semplice scopo: impedire che gli spiriti dei defunti potessero raggiungere la luce ma che al contrario, accettassero le tenebre e ne diventassero parte di essa.
    Non potevo permettere ciò, sapendo quale destino ingrato e terribile sarebbe capitato a quella ragazza se si fosse fidata.
    Diventare lei stessa uno spirito carico di odio per nuocere ad altre creature viventi.

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    Che cazzo ci fa qui un Bodach?


    Ora ne ero certo, mi stava rallentando e l’apparizione di una quelle schifose emanazioni malevole ne era una riprova.
    Non ebbi neanche il tempo di minacciare l’altra presenza, dato che come alla fine di un atto conclusivo di una recita, si congedò mediante un inchino per poi roteare su se stessa e scomparire magicamente tra dei petali bianchi.

    Maledizione devo sbrigarmi, se viene toccata è finita… verrà corrotta.


    Ora, vi era un solo piccolo problema per poter intervenire ovvero, la polizia intenta ad indagare nello stesso luogo dove - incuranti dell’ulteriore avvenimento - lo spirito della defunta si trovava alle prese con un bel grattacapo di cui ignorava la reale minaccia.
    L’unico possibile ostacolo tra lei e quella creatura potevo essere io.
    I Bodach erano creature subdole e disgustose che giocavano sulla paura e i dubbi degli spiriti inquieti ancora scioccati dalla loro nuova condizione.
    Io ero quel brandello di lucidità che ancora poteva salvarli.
    Non avevo altra scelta, se volevo intervenire senza essere preso per pazzo o avere ulteriori grattacapi con le forze dell’ordine, dovevo sfruttare il cadavere.
    Era necessario creare un diversivo.
    Odiavo usare quella parte più oscura dei miei poteri ma era per una giusta causa a fin di bene.
    La negromanzia era un’arte che non amavo praticare ma in tal caso il fine poteva giustificare il mezzo, cosi senza pensarci ulteriormente – anche perché il tempo non giocava a mio favore – procedetti.
    Lasciando che poche parole fossero recitate a bassa voce nel rimanere qualche istante defilato – per non attirare sospetti -, avrei cercato di animare il cadavere per far si che potesse cominciare a muoversi e provare a spaventare i presenti o almeno catalizzare su di esso la loro attenzione: l’obiettivo sarebbe stato quello di farlo allontanare dalla scena del crimine e far spostare insieme a lui – nell’incredulità e shock generale - i fastidiosi testimoni che non avrebbero compreso le mie successive azioni.
    Se l’intento fosse riuscito, celere mi sarei avvicinato e senza perdermi in troppi giri di parole – se ancora in tempo per salvarla -, avrei tentato di evitare l’irreparabile.

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    Non ascoltarlo… quella creatura vuole solo attirarti verso l’oscurità. So che al momento tutto può sembrarti incomprensibile e che ti senti disorientata e spaventata ma ti prego, prova a fidarti di me. Ti prometto che ti sarà spiegata ogni cosa. Voglio solo aiutarti, seguirlo non è la soluzione ma la tua condanna.


    Avrei affermato tendendo una mano verso di lei.



    Stato Mentale: In apprensione per la sorte della ragazza.
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 95%
    Consumo Usato: Basso

    Tecniche Usate:

    Scintilla di Vita
    Si può istillare in un cadavere una breve scintilla di vita, influenzando un solo gruppo di muscoli (un braccio, il collo, ecc) e far sì che inizino a muoversi o a contorcersi spasmodicamente nel modo che si desidera; naturalmente questa visione spaventa coloro che non vi sono abituati.
    Esempi di movimento sono: aprire gli occhi, muovere un braccio, ecc..
    Questo potere permette di Animare i Morti, dotando di mobilità deambulatoria un corpo freddo.
    Questi Zombie possono eseguire semplici istruzioni essendo in grado di combattere, attaccare, e difendere.
    Consumo: Variabile - scaletta: 4 zombie basso, 6 zombie alto, 8 zombie medio, 10 zombie critico.


    Abilità Passive
    Chiaroveggenza only GDR
    Questo termine significa letteralmente visione chiara ed è l'abilità di percepire intuitivamente e di interpretare le immagini, le impressioni e i sentimenti che riguardano il passato, il presente e il futuro.
    Vi sono alcune persone che hanno il dono naturale della chiaroveggenza, e può pure essere sviluppato.
    Per diventare chiaroveggente, l'avidità spesso costituisce un deterrente che disturba le vibrazioni dell'atmosfera.
    Il migliore sviluppo, sia di facoltà psichiche o spirituali interiori, viene acquisito quando vi è una completa passività, pace e quiete.
    La chiaroveggenza comprende la percezione degli eventi in fasi passate, presente e/o future in finestre molto veloci di esperienza.
    Questo perché gli eventi sono visti fuori dal continuum spazio/temporale.
    La chiaroveggenza differisce dalla telepatia in quanto le impressioni chiaroveggenti vengono percepite ad un livello al si sopra del normale o psichico, fuori dal nostro regno, senza l'assistenza di un'altra mente.
    La telepatia richiede una comunicazione con gli esseri viventi fisicamente.
    Comunque questo è un dono difficile da portare.. non è sempre semplice sapere (o presumere di sapere) quello che succederà a noi e a chi amiamo in futuro..
    [Passiva di premonizioni]

    Lingue senza Vita
    Il bisbiglio dei senza pace è molto chiaro all'esper; concentrandosi per un momento regola i suoi sensi sul Mondo Sotterraneo, rendendolo capace sia di vedere che di sentire tutto ciò che vi traspare attorno a lui.
    Inoltre si può comprendere il linguaggio dei morti, così a meno che uno spettro esca dagli schemi e utilizzi un linguaggio a lui sconosciuto, può comprendere le parole di ogni anima defunta.
    [Passiva per comunicare con gli spiriti]

    Tocco degli Spiriti
    Si è capaci di percepire le energie residue che circondano gli oggetti; questo permette di determinare informazioni di vario genere attraverso flash di immagini, suoni e voci (è compito del giocatore interpretare i dati ottenuti).
    Per raccogliere informazioni in questo modo si deve entrare in una trance leggera, ed avere una percezione minima del mondo circostante.
    Chi sfrutta questa abilità non rimane estraneo alle emozioni trasmesse dall’oggetto, al contrario esse rimarranno impresse come se fosse stato lui stesso a viverle.
    [Passiva per visualizzare informazioni tramite il tocco di oggetti]


    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 2/11/2015, 00:56
     
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    Soluzione



    L'hai visto. Quello che tu chiami Bodach, sta comunicando con il neo fantasma, ormai sai bene che è nuova in quel mondo e che ormai si è resa conto di farne parte. L'altra è ormai scomparsa, lasciando la sua risatina come saluto, quindi ti avventi in corsa per fermare l'incontro. Ci riesci, prima che la toccasse, prima che la invitasse a corrompere la sua anima. Non conosci i trucchi, i metodi, non sai che parole ha usato per persuadere la bionda fantasma. Eppure da quella distanza non è stato capace di avere un contatto "fisico". Te ne accorgi e sai bene che a volte non basta il semplice tocco. Non importa, forse..ora sei lì e l'hai salvata. La donna-fantasma si volta verso di te, sorpresa e ancora più confusa. L'altro ti osserva un momento, il viso è completamente scuro, così come gli occhi. Non si rivolge a te, non una singola parola..si volta, si allontana e scompare nel nulla, svanisce. Rimanete solo voi due, un po' più distante c'è il blocco della polizia. Due macchine e un corpo.
    "Non so cosa significhi tutto questo.." - dice, a sguardo basso, non ce l'ha con te, non ha motivo di prendersela, ormai ha compreso tutto, poverina.
    "Sono morta quindi" - rialza lo sguardo e fissa il suo corpo sul duro terreno. La donna-fantasma alza lo sguardo, una finestra dell'ultimo piano del palazzo. Quand'era in vita è caduta giù. Tuttavia, non serve nasconderlo e te ne sei ben reso conto..questo spirito non ricorda com'è morta. Non è regola, ma spesso gli spiriti per passare oltre hanno bisogno di concludere qualcosa. Gli spiriti rimangono al mondo in varie occasioni, una di queste ragioni, probabilmente, è la perdita di memoria, un grande shock da farle credere di essere in vita, quindi non hanno modo di andare oltre. Ed è qui che entri in gioco tu. Che sia per morale, che sia per destino, non vorrai mica lasciare questo spirito desolato in questo modo? E se tornasse qualche spirito oscuro con l'intenzione di corromperla? Un compito che non spetta a tutti, solo coloro che possiedono delle doti precise, come le tue, insomma.
    "Non mi ricordo come sono morta..cosa dovrei fare?" - si chiede, ogni tanto guardandoti, altre volte rifocalizzandosi sul corpo. Nessuno può vederla, solo tu. Lo sai, lo senti..per aiutarla c'è solo una cosa che puoi fare. Indovina? Scopri com'è morta, chi è stato o come è successo. Non è detto che sia stata uccisa, magari è stato un incidente. Hai dalla tua parte un fantasma che ha tutti motivi per scoprire cosa le è successo. Approfittane, fatti aiutare. Vedi lì? I poliziotti stanno interrogando un uomo dall'altra parte della strada. Pare in lacrime, forse un parente della donna. Una poliziotta tenta di consolarlo, un altro gli pone le domande, un altro ancora è lì che osserva la scena. Uno scatta delle foto presso l'ingresso, infine l'ultimo gli fa compagnia attaccando i classici nastri "Keep Out" sulla soglia. Non ti pare strano? Come mai stanno chiudendo l'intero edificio?

    Non sei costretto ad un mega-post, questo è un punto di pausa. Lo spirito oscuro abbandona subito la scena del crimine cui assisti. La donna-fantasma è senza dubbio triste, confusa..vuoi aiutarla? Ma come? Forse ti conviene aspettare, raccogliere informazioni, fare domande..alle persone giuste, magari più vicine di quanto credi. Ci sono dei poliziotti e un uomo, considera l'improbabilità di poter fare loro domande..non disperare, ci potrebbe essere un aiuto in arrivo :geez:
     
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    14mbfcy
    Erano creature infime quei Bodach, e come tali, quando avevi la sfortuna di incontrarne uno dovevi cercare di stargli il più lontano possibile.
    Il fatto che fossero presenti anche in questa realtà non prometteva nulla di buono, avendo come il presentimento che la manifestazione di uno di loro avrebbe innescato un effetto domino di spiacevoli conseguenze.
    Una maledetta piaga.
    Cosi li definivo.
    Come dei dannati scarafaggi che riuscivano a proliferare e sbucare in ogni dove.
    Ancora molti aspetti di come agissero e come corrompessero nell’animo gli spiriti mi erano per lo più sconosciuti ma su una cosa ero sicuro: erano pura essenza di malvagità.
    Per gli istanti successivi quasi mi dimenticai di quella figura bizzarra collegata alla mia premonizione - per il momento non era una priorità -, concentrandomi esclusivamente nel salvare quell'anima da un eterno oblio di dannazione.
    Non potevo permettere che l’oscurità la fagocitasse annullando la sua essenza.
    Il mio primo incontro con loro in questa nuova realtà non mi avrebbe visto perdere.
    Fortunatamente non fu necessario ingaggiare battaglia per evitare che quella schifosa entità si attaccasse a lei e la infettasse al pari di un parassita.
    Per qualche motivo a me sconosciuto, quell’immondo essere si rivelò più arrendevole del previsto scomparendo con la stessa velocità con cui si era materializzato: solitamente non mollavano cosi facilmente una preda ma stranamente qualcosa lo aveva spinto a darsela a gambe levate.
    Cominciavo a non capirci veramente nulla.
    Molti erano gli elementi su cui investigare per costruire delle teorie, ma al momento ogni mia attenzione era esclusivamente rivolta alla defunta.
    Meritava qualche spiegazione rispondendo giustamente alle sue domande.

    Quell’essere con cui hai avuto a che fare qualche istante prima è un’entità oscura che cerca di corrompere gli spiriti incerti come te per spingervi verso le tenebre. Io li chiamo Bodach. Non so molto di loro, ma potrei definirli come dei parassiti dediti a impedire che i neodefunti possano oltrepassare la luce.
    Solitamente non sono cosi arrendevoli, ma stranamente qualcosa lo ha spaventato preferendo darsela gambe. Sarà ironico dirtelo, ma la tua buona stella non ti ha totalmente abbandonato.


    Affermai, spiegandole quanto fossero temibili quelle creature e la fortuna di essere scampata a quella più che concreta minaccia.

    Purtroppo si, sei morta, e su questo non vi è modo di poter rimediare o aiutarti. Mi dispiace.


    L’accettazione del nuovo stato era fondamentale per chi si ritrovava da poco in quella condizione.
    Potevo comprendere le sue perplessità, le sue incertezze, le sue paure, ma prima se ne sarebbe fatta una ragione, molto più semplice sarebbe stato condurla verso la luce.
    Ora, più che altro – come giustamente lei sottolineava – bisognava capire le dinamiche della sua morte che ancora risultavano avvolte nel più fitto mistero.
    Cosa aveva mai potuto spingere quella ragazza a togliersi la vita?
    Sempre che fosse stata una sua decisione arbitraria volersi suicidare.
    Forse un incidente?
    O un omicidio premeditato?
    Non era da escludere, ma al momento potevo approssimare solo delle ipotesi vagando più che altro alla cieca e senza alcuna pista concreta da seguire.

    Beh! che tu non ti ricordi non è un fatto insolito: molto spesso la comprensione di non essere più in vita porta a un forte stato di shock perdendo di conseguenza la memoria. Se sei ancora incatenata a questo piano significa che devi concludere qualcosa. Qualcosa che devi portare a termine. Magari parlare con qualcuno.


    Cominciai a guardarmi intorno per tentare di osservare qualche dettaglio che potesse essermi utile.
    Magari qualche testimone con cui parlare, o qualche particolare trascurato dalle forze dell’ordine.
    Se solo potessi avvicinarmi al tuo corpo potrei riuscire a risalire ai tuoi ultimi istanti di vita, ma tutto questo dispiegamento di forze non mi facilita le cose.
    Dovremo procedere per vie alternative.
    Poi osservando più attentamente, mi accorsi di una figura in lacrime che stava venendo interrogato da un agente mentre un secondo lo consolava?
    Un possibile testimone?
    Forse un parente?
    Probabile.
    Chissà, magari facendolo osservare potevo innescare qualche reazione in lei.
    Forse riuscire ad accelerare il suo recupero della memoria mediante qualche volto familiare.

    Vedi quell’uomo in lacrime che stanno interrogando dall’altra parte della strada… per caso ti è familiare? Prova a sforzarti.


    jl2dtj
    La situazione risultava abbastanza confusionaria.
    Dai primi elementi analizzati sulla scena, potevo ben intuire che era successo qualcosa di grosso, o almeno, qualcosa di cosi sconveniente da costringere un intero dispiegamento di forze dell’ordine ad indagare sul caso chiudendo l’intero edificio.
    Cosa bolliva in pentola?
    Perché tanta premura di sigillare addirittura un intero stabile?
    Quale oscuro segreto era collegato dietro la morte di quella ragazza?
    Il caso si infittiva, e di certo non avrei mollato cosi facilmente.
    Guardingo, rimanevo ben concentrato nello studiare con attenzione l’intera area mentre lasciavo il dovuto tempo alla ragazza di recuperare pezzi di una memoria ancora dispersa.




    Stato Mentale: Perplesso.
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 95%
    Consumo Usato: //


    Abilità Passive
    Chiaroveggenza only GDR
    Questo termine significa letteralmente visione chiara ed è l'abilità di percepire intuitivamente e di interpretare le immagini, le impressioni e i sentimenti che riguardano il passato, il presente e il futuro.
    Vi sono alcune persone che hanno il dono naturale della chiaroveggenza, e può pure essere sviluppato.
    Per diventare chiaroveggente, l'avidità spesso costituisce un deterrente che disturba le vibrazioni dell'atmosfera.
    Il migliore sviluppo, sia di facoltà psichiche o spirituali interiori, viene acquisito quando vi è una completa passività, pace e quiete.
    La chiaroveggenza comprende la percezione degli eventi in fasi passate, presente e/o future in finestre molto veloci di esperienza.
    Questo perché gli eventi sono visti fuori dal continuum spazio/temporale.
    La chiaroveggenza differisce dalla telepatia in quanto le impressioni chiaroveggenti vengono percepite ad un livello al si sopra del normale o psichico, fuori dal nostro regno, senza l'assistenza di un'altra mente.
    La telepatia richiede una comunicazione con gli esseri viventi fisicamente.
    Comunque questo è un dono difficile da portare.. non è sempre semplice sapere (o presumere di sapere) quello che succederà a noi e a chi amiamo in futuro..
    [Passiva di premonizioni]

    Lingue senza Vita
    Il bisbiglio dei senza pace è molto chiaro all'esper; concentrandosi per un momento regola i suoi sensi sul Mondo Sotterraneo, rendendolo capace sia di vedere che di sentire tutto ciò che vi traspare attorno a lui.
    Inoltre si può comprendere il linguaggio dei morti, così a meno che uno spettro esca dagli schemi e utilizzi un linguaggio a lui sconosciuto, può comprendere le parole di ogni anima defunta.
    [Passiva per comunicare con gli spiriti]

    Tocco degli Spiriti
    Si è capaci di percepire le energie residue che circondano gli oggetti; questo permette di determinare informazioni di vario genere attraverso flash di immagini, suoni e voci (è compito del giocatore interpretare i dati ottenuti).
    Per raccogliere informazioni in questo modo si deve entrare in una trance leggera, ed avere una percezione minima del mondo circostante.
    Chi sfrutta questa abilità non rimane estraneo alle emozioni trasmesse dall’oggetto, al contrario esse rimarranno impresse come se fosse stato lui stesso a viverle.
    [Passiva per visualizzare informazioni tramite il tocco di oggetti]
     
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    "Ah..!" - la donna fantasma si sorprese nel sentire quelle tue parole. Non aveva idea che un altro simile a lei potesse essere un pericolo, molto più grande di qualsiasi cosa possa accadere nella realtà. Diciamocelo..morire è male, ma morire due volte è peggio. Certo, i morti non possono morire ancora, ma è più che sicuro che il senso sia stato compreso. L'oblio è infernale, un'agonia eterna al solo pensiero. Un dolore inesistente che porta ad una distruzione, cancellazione..totale. Oppure..si, c'è l'opzione di rimanere inchiodati lì a vita. Vedere i vivi e non poter parlare con loro. Diventare malvagi e fare di tutto per estendere il male, per contaminare più velocemente e chiaramente la propria anima. Chissà, poi s'incontra l'esorcista, l'esper, quel che è..di turno e si fa una fine peggiore, al pari di morire una seconda volta.
    "Cosa dovrei fare..?" - ti chiede con aria preoccupata, è come se fosse stata catapultata in un nuovo mondo. Tutto diverso, nuove regole, non sa proprio da dove cominciare, non ha la più pallida idea di cosa deve fare o agire, ha perso ogni scopo.
    "Qualcosa lasciato in sospeso?" - ripete mentre la sua espressione si fa più rilassata e calma. Un po' come aver ricevuto della speranza. Le avevi dato un'obiettivo, uno scopo..scoprire cosa doveva portare a termine, scoprire ciò che la teneva legata al mondo dei vivi.
    "Forse.." - una mano al mento, è indecisa. Ogni tanto guarda in alto, ogni tanto punta lo sguardo sugli altri individui. Poi porta l'attenzione sull'uomo in lacrime.
    "Ah!!" - sobbalza, indietreggia cadendo a terra in una tipica posa da ragazza spaventata. Sembra sconvolta, come se all'improvviso avesse avuto una marea di ricordi per la testa.
    "Aaahh!!" - un piccolo grido, si porta la mano alla bocca, prima, poi alla testa insieme all'altra mano.
    "Non riesco..non.." - pare proprio non riesca a ricordare..evidentemente lo shock è stato terribilmente forte.
    "L'ho visto tante volte..troppe!" - e rimane lì cercando di sforzarsi inutilmente. Hai compreso, no? Troppe immagini, troppe visioni di quell'uomo..non può che essere una persona molto vicina a lei. Basta vederlo per capirlo.

    "Hi hi hi!" - inconfondibile risata, dietro di te, apparsa dal nulla, quella bambina è tornata. Non se n'era andata via, o meglio..doveva essersi teletrasportata nei paraggi. Strano, pare avere un forte interesse per te.
    "Non si gioca coi morti, hi hi hi!" - ha parlato! Puoi guardare la tua nuova compagna, pare né sentirla né vederla, decisamente strano. Le sue parole ti rimbombano in testa, giusto perché non ti saresti aspettando delle parole da parte sua. A cosa si riferiva? Morti? Parlava della donna fantasma? Oppure..di qualcosa che avevi cercato di fare?
    "Hi hi hi!" - un profondo inchino ti mostra, accompagnato da rispetto e ironia congiunta. Che sia per l'esagerazione del gesto o che la situazione non richiedeva un tale comportamento anomalo.
    "Divertente, hi hi hi! Voglio darti una mano, hi hi hi!" - non è un cavallo, altrimenti avresti udito la risatina molto più..unita. La maschera non ti permette di vederne il volto, tuttavia la sua voce è talmente chiara che sembra attraversare la stessa maschera. Oppure la maschera è la sua faccia? Le stranezze dell'altro mondo..tutto pare essere molto più impossibile e improbabile di ciò che si può vedere nella realtà di Endlos.
    "Se vuoi salvarla, devi aiutarla, hi hi hi!" - poco ma sicuro, tutto sta nelle tue mani. I poliziotti se ne vanno, uno alla volta. Danno il loro ultimo saluto, non possono stare lì per sempre e nessuno pare avere voglia di mettersi a indagare a notte fonda. Rimanderanno tutto a domani, a quanto pare sei fortunato. In questo modo non ti saranno d'intralcio. Ora l'uomo è solo.

    Lei non ricorda, ma ti ha dato un indizio di facile risposta. L'altra Lei è tornata. Lui è solo. Insomma..hai carta bianca, puoi fare ciò che vuoi, circa :geez: Domande, domande, domande!


    Tutto avviene troppo in fretta, quello che puoi fare, che decidi di fare. Ciò che vedi, sia invisibile che non, è quello che davvero ti scombussola per come la verità di sembra strana. Ma alla fine comprendi che non tutti gli esseri umani sono uguali. Alcuni decidono consciamente di eliminare la propria anima per inseguire dei desideri, per quanto oscuri siano, in grado di soddisfare la loro sete. Non per forza devono essere mossi da cattivi intenti, anche una giustizia confusa con un sacrificio è un motivo valido per abbandonare la propria anima.

    Tutto volge al cielo limpido e chiaro. A quella luna così bella, grande e radiosa. Petali bianchi volteggiano così in alto creando un'immagine suggestiva, una foto particolare. Una risatina che risuona in tutto il quartiere e che solo tu, sconvolto, la senti senza però darci troppi peso. Non potevi farci nulla e lo sai bene, a volte, per quanto credi di dover fare qualcosa solo perché ne hai le capacità, le decisioni finali non spettano a te. Ti andrà meglio la prossima, per ora questo capitolo, che mai verrà ricordato, si può chiudere. Un caso risolto di cui solo tu puoi diffonderne la verità.

    Edited by "Gerik" - 18/2/2016, 08:42
     
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