Lost in the waves of violence

الصحراء

Presentazione ~ { Presso Agni Non muore ciò che può vivere in eterno. Ma nell'arco di strani eoni, anche il deserto può morire. * Ti chiedevi quando si sarebbe accorto di te. I lacchè dell'organizzazione ti avevano tempestivamente avvisato, sia del luogo dell'incontro che dell'accaduto. Così ti eri incuriosito. Eri curioso di vedere il tale che aveva avuto l'ardire di fare il gradasso con gli uomini del Triumvirato. Ma si sa, spesso la curiosità non viene sempre ben ripagata: trovasti quel tale abbastanza insulso, senza niente di particolare. Uno degli uomini lo aveva descritto come un demone; e benché a te sembrasse un mero umano, non accantonasti l'idea che stesse celando la sua forma. Ma, in ogni caso, la tua curiosità si spense presto. الصحراء يراقبك Gli parlasti nell'idioma antico. Non doveva capire. Doveva solo ascoltare. E nel cupo timbro della tua voce atona, doveva sentire l'immediatezza di un pericolo sconosciuto. Perché, qualora si fosse voltato, avrebbe visto la luce dei vetri scendere ai laghi di Merovish, e giungere alle tue spalle; mentre stavi appollaiato su una statua senza testa, e aprivi il mantello come fosse un crine nero che ondeggiava sinistro. Il deserto ha risposto alla tua chiamata. Prima che potesse familiarizzare con la tu sagoma, la cambiasti: rapidamente, come un serpe, strisciasti lungo la statua in un movimento ondeggiante, atto a depistare il suo sguardo. Giacché, man mano, diventasti sempre più piccolo fino a quando non era davvero più possibile localizzarti solo con gli occhi. Solo a quel punto, salendo una mezza colonna alla sua sinistra, avresti ripreso la tua forma umanoide. E avvicinando la maschera d'avorio al suo capo, avresti sibilato: Il deserto non ama essere invocato per niente. Quindi allontanasti il capo. A quel punto, le presentazioni erano state fatte: avevi messo in chiaro due regole che quel tale faceva bene a seguire fedelmente; che qualsiasi cosa egli fosse, tu lo eri peggio; e per qualunque motivo avesse avuto il coraggio di convocarti, faceva bene a dirlo subito. E per il suo bene, che fosse un buon motivo.

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Post Attivo ~ { Merovish Una tempesta di sabbia passa, il deserto rimane. * Avevi un debole per quel tipo di spacconate: potevi guardare il loro petto gonfiarsi d'orgoglio, in un tripudio di fiducia e sicurezza; che potevi far esplodere, come un palloncino punto da un ago; che spesso rilevava una scarsa conoscenza di sé, coadiuvata da un ego che non aveva ancora assaporato l'ineluttabilità dell'umiliazione. Eri quasi tentato. Potevi farlo crescere, fino al punto da fargli credere di poter conquistare il deserto... e poi guardarlo distruggersi, rovesciandosi nella più bieca disperazione. Il deserto è pieno di teschi che narrano di averlo attraversato da un capo all'altro. Non c'era bisogno di stare al suo gioco. Il cane che abbia lo fa spesso per paura, nella speranza che il suo ringhiare sia sufficiente a tenere distante il pericolo. Il vero predatore, il cane da caccia, azzanna senza fiatare: sa che le sue zanne sono le sue armi migliori e confida in esse. Così tu non avevi bisogno di mostrare a quel tale di cosa eri capace. Non c'e n'era bisogno. Ma potevi distruggerlo lentamente, questo sì. Il deserto non si mostra gratuitamente: cosa gli offri in cambio dei suoi saperi? Una parte di te prese la forma di una mano. Il gesto che ne seguì era comune a qualsivoglia civiltà: se vuoi qualcosa, qualcos'altro devi dare in cambio. Poteva essere denaro. Poteva essere un oggetto di valore. Potevano essere i tuoi servigi. Era a questo che puntavi. Il deserto ha giusto bisogno di un aiuto in alcune faccende. Il deserto ti propone un facile accordo: aiutalo e lui ti ricompenserà. Quel demonietto era come una zanzara nella tela di un ragno. Un ragno nero, con la maschera d'avorio e tre ingordi occhi dipinti sopra. La tua mano era l'amo di una pesca succosa. Perché d'altronde la tua era una richiesta a senso unico: il denaro e gli artefatti potevi reperirli ovunque e in ogni momento, lì a Merovish. Ma un mercenario? In un paese di malavitosi e banditi, i servigi di qualcuno non ancora conosciuto nelle attività criminali era merce rara! Poteva eseguire ogni compito e lasciare te impunito. Un offerta, come ho detto, che non aveva modo di rifiutare.

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Post Attivo ~ { Merovish E’ la sabbia del deserto che scorre nella clessidra del tempo. * Ci era cascato. Ogni fibra del tuo essere avrebbe gioito, se solo non fossi stato così dannatamente... di sasso. Letteralmente. Non ti fu possibile nemmeno felicitarti d'essere riuscito a ottenere il tanto acclamato premio. Semplicemente, afferrasti la consapevolezza di aver lanciato un amo e che ora il pesciolino stava tirando. Il deserto deve recuperare un oggetto ma esso è in un luogo ove il deserto è conosciuto. Entrarvi non è difficile, ma il deserto è conosciuto per le sue doti; il deserto non desidera che si risalga a lui. Rubare. Facile no? Molto più facile che... che ne so... uccidere? No, forse stuprare. O forse... imbrogliare. No, certo che no! Non si trattava di un furto, ma di un recupero. Qualcosa che quel tale poteva fare come voleva: Il deserto ti indicherà il posto, il luogo e anche l'ora. Il deserto ti lascia libero campo su come agire. Forse troppo semplice per essere vero. Dov'era la fregatura?

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Post Attivo ~ { Merovish Cosa sono i millenni? Un manciata di tempo. Polvere in confronto all'unico sguardo del deserto. * Dettagli. Perché non dargliene? Il deserto deve recuperare una corona. O meglio, ciò che ne resta. Il deserto non può accedere nel campo dov'è tenuta, in quanto gli Elldroc lo conoscono e sono legati a lui da un vecchio patto di alleanza. Sorvolasti su molti particolari: cos'era la corona, perché l'avevano gli Elldroc, perché la volevi e come ne conoscevi l'esistenza. Il deserto ti guiderà dentro i cunicoli, verso la tana delle creature delle profondità. Dovrai prendere l'oggetto e riportarmelo. Puoi ucciderli tutti. Puoi muoverti nell'ombra. Non importa come, il deserto la vuole. Era chiaro e sottinteso che, potendo lui fare un po' come preferiva, voleva dire che anche in caso fosse stato scoperto tutto sarebbe andato liscio, finché non gli avesse riportato indietro la corona. Gli Elldroc erano un popolo guerriero ma da tempo ridotto in numero e in forze. Non costituivano una minaccia per nessuno, al momento. E la corona era un premio troppo ghiotto da lasciare in mano loro.

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Post Attivo ~ { Merovish Siamo sicuri che sia il deserto quello che scorre nella clessidra? * Gli imprevisti hanno il sapore dello sconcertante, alle volte. Per la maggiore hanno l'aspetto della strafottenza, e si mescolano poi, con dosaggio preciso e lento, alla sgradita sorpresa dell'inatteso; nella fattispecie, fosti avvicinato da un paio di sottoposti che ti avvisarono di un imprevisto. Nulla di serio. Ma sufficiente a farti spazientire. Non ci fu bisogno di avvisare quel tale. Bene o male si sarebbe invischiato in quella situazione volente o nolente. Quindi lo accompagnasti laddove era previsto che iniziasse l'operazione: poco fuori da Merovish, vicino ai cunicoli d'ingresso. Avrebbe dovuto seguire una carovana di mercanti e, tramite questa, avrebbe avuto modo di infiltrarsi nel campo degli Elldroc. Come e quando... Il deserto ti assicura che capirai da solo quando agire. Dicesti, sottendendo che vi sarebbe stato un segnale chiaro e inequivocabile. A quel punto, avrebbe avuto carta bianca su come agire...