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-Non la voglia totalmente
Devo usarla sporadicamente!-
Spiegò Jester a testa in giù con il busto sul letto e le gambe in verticale contro il muro su cui danzavano inquiete le ombre sradicate dal corpo di Lazarus. La figura longilinea e un po’ scheletrica impalata a fissarla nel mezzo della stanza semibuia non sembrava creare nessun disagio alla fanciulla. Questa infatti non spostò neanche per un attimo lo sguardo d’onice dal giovane e continuò a guardarlo con aria speranzosa
-Insegnami ad usarla
Dai, tu sai controllarla…-
Insistette la ragazza congiungendo le mani in una sorta di supplica.
L’idea d’imparare a manovrare l’oscurità era stata seriamente presa in considerazione dalla Selvatica quando aveva deciso di battersi al fianco di Khatep per fare a pezzi Bid’ Daum. Da quando era diventata intima con l’Antico non desiderava altro se non proteggerlo ed accompagnarlo nelle sue battaglie come meglio poteva. Quindi per la Circense era ovvio quel che doveva fare.
In quanto nemico giurato del Sommo, mago della Luce, quel rifiuto alieno non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato il suo stesso potere a colpirlo. In più quella malsana idea di ricambiare il nemico con la sua stessa moneta non era un’opzione a cui Jester aveva dato peso per l’euforia del momento, bensì perché sapeva di poterla attuare. Essendo di razza per metà Selvatica era affine al controllo degli elementi…
-Intanto cosa te ne duole?
Ricambio Raggio di sole!-
Propose infine il Guitto utilizzando il nomignolo che aveva affibbiato ironicamente a ‘Mr. Tenebra’ qualche sera prima.
Edited by Jester - 10/2/2016, 00:32
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LAZARUS LEE.
«Ma sei COMPLETAMENTE DEFICIENTE?»
È per questo che non mi sono ancora buttato a letto: sento che se mi avvicinassi troppo finirei per spezzarle il collo. Ho bisogno di un attimo per calmarmi, fare un paio di giri intorno alla stanza e respirare piano.
Donne! Offri loro un dito e si prendono tutto il braccio. Perché mi sono infilato in questa situazione, esattamente? Ero puro e innocente io, una volta. Praticamente asessuato, più interessato alle tette 2D che a quelle tridimensionali.
Che mi è successo? Ho lasciato che gli ormoni prevalessero sulla logica, ecco cos'è successo.
Stupido ragazzino.
«Non posso farlo e già lo sai.» ringhio, chinandomi per stringerle i polsi e bloccarglieli contro il materasso. Una scena orizzontale alla Spider-man (quello di Raimi, non quello brutto); lei capovolta rispetto a me, i nostri volti separati da pochi centimetri d'aria. Ma non c'è nulla di romantico nel modo in cui la sto guardando: il suo faccino tranquillo mi ispira solo disprezzo.
Odio le persone stupide.
«Khatep polverizzerebbe entrambi.»
Bagni di luce ossessivi e ripetuti, ogni nostro incontro lavato via con la forza del sole. Non posso lasciare nemmeno una briciola di Tenebra nel suo corpo, gliel'ho già spiegato un sacco di volte! Sarebbero innocui, in realtà, ma la mummia non si fida di me. E io devo rigare dritto, dimostrare di essere un tipo affidabile.
Non posso permettermi un secondo sbaglio.
Il primo è stato iniziare a frequentarla.. -
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«Ma sei COMPLETAMENTE DEFICIENTE?»
La voce di Lazarus tuonò nella stanza carica d’irritazione mentre la fanciulla lo guardava fare avanti ed indietro come un animale in gabbia.
«Non posso farlo e già lo sai.»
Le mani dell’albino si serrarono sui polsi della Selvatica incatenandola al letto ma questa sembrò non preoccuparsene. Neanche per un attimo Jester avrebbe pensato che l’altro potesse farle nel male, non perché non fosse sua intenzione bensì perché più di una ragione glielo impediva:
Per prima cosa era nella natura di una Selvatica la convinzione di esser superiore nella lotta a chiunque altro, se questa teoria sia errata o meno non sta a me giudicare, secondo… Khatep. Il Giullare sapeva che se mai Laz le avesse fatto del male sarebbe stata meglio per lui imboccare la via del suicidio piuttosto che ricevere una punizione dal comandante della squadra blu.
«Khatep polverizzerebbe entrambi.»
La ragazza si fece sfuggire un sospiro innamorato a quel nome e poi scrutò il volto pallido a pochi centimetri dal proprio alla ricerca di un briciolo di gelosia. Intendiamoci, Jester non credeva davvero che Raggio di Sole provasse qualcosa per lei ma il pensiero di essere desiderate farebbe piacere ad ogni donna, no?
Vabbe’, come non detto… andiamo avanti!
Con movimenti fluidi ed eleganti il Giullare staccò le gambe dal muro ed assunse la posizione di candela per poi piegare un ginocchio che sfiorò delicatamente la chioma albina. Un tocco leggero al pari d’una carezza che nascondeva però, in modo alquanto palese, una dimostrazione di abilità. Nello stesso attimo l'aura di Jester si levò avvolgendo l'altro in un atmosfera inquietante ed oscura. Forse un avvertimento per ricordare al giovane malandrino il loro primo incontro, quando lei lo aveva battuto in duello.
-Per evitare un gran bordello
Proporrei di usare un anello.-
Chiocciò la fanciulla facendo l’occhiolino, per poi accenno col capo al gioiello che portava Lazarus al dito e che permetteva a quest’ultimo di usare l’elemento Luce.SPOILER (clicca per visualizzare)110%
Stato mentale: divertito
stato fisico: ottimale
10 carte lame
50% agilità/velocità
Tela di nen: Camminare su qualsiasi superficie
Aura di terrore
Aus fisico: 30m
Bella addormentata: contro il veleno
Edited by Jester - 2/12/2015, 00:09. -
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LAZARUS LEE.
Inarco un sopracciglio. Il senso di quel sospiro? Cos'è, ti piacerebbe se Khatep ci annichilisse entrambi? Perché a me non piacerebbe.
E stai ferma, dannazione! Non tirarmi i piedi in testa. Sei come una bimba che assaggia per la prima volta il caffè.
Un tentacolo scuro scivola fuori dal cappuccio, andando a stringere la caviglia di lei e tenendola così sollevata. Si stancherà della posizione, prima o poi.
Mi chino per strapparle un bacio, spingendole bene la lingua in bocca. Vuoi la Tenebra? Tiè, spero che ti piaccia il sapore.
«No.» bisbiglio sollevandomi «La Tenebra non è solo potere, è una creatura vivente: assorbirla significa subire la sua influenza, sia a livello fisico che psicologico.
Non è qualcosa con cui giocare con leggerezza. Ne verresti cambiata in maniere che non puoi comprendere.»
Basta vedere i miei dipendenti, e il modo in cui la Tenebra ha flippato i loro cervellini. I più stoici sono rimasti indenni alla sua influenza, ma le menti più deboli, come quelle di Akio e Gajeel, sono ormai totalmente assoggettate al buio.
È una dominazione psicologica sottile, un virus che è penetrato nelle loro menti modificandone il comportamento. Loro non l'hanno notato, probabilmente, ma mi vogliono molto più bene di quanto dovrebbero. Perdonano le mie cazzate, mi reputano il capo carismatico che non sono.
Ho pure l'impressione che Akio ogni tanto mi fissi mentre dormo.
«Posso insegnarti della magia elementale oscura, se vuoi: niente Tenebra, solo il tuo Mana. Funziona più o meno uguale ma è meno pericolosa.»
Un compromesso.. -
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Qualcosa di viscido si attorcigliò alla caviglia di Jester sollevandola in modo che la gamba non potesse più ‘minacciare’ l’albino. Inclinando la testa di lato la Strega riuscì a scorgere la fonte del problema, un tentacolo di tenebra. Stava già pensando a come agire quando Lazarus le coprì la visuale strappandole un bacio. In un primo momento la ragazza si divincolò poi si rilassò e ricambiò, era sempre brutto quando iniziavano. Il gusto della tenebra era acido ed amaro allo stesso tempo. Vi è mai esplosa una penna in bocca mentre la mordicchiavate? Bene, la tenebra è infinite volte peggio e lascia uno spiacevole retrogusto di marcio.
Nonostante questo la tenebra aveva per Jester anche risvolti interessanti. Proprio come per alcune droghe, se prese con moderazione, il corpo riusciva ad abituarsi e tal caso le concedeva di assaporarne a pieno il potere, o almeno l’esaltazione che le dava. In altri casi, quando esagerava, riusciva quasi a stenderla. Giramenti di testa, nausea, una volta aveva anche rischiato di vomitare.
Il viso di Laz si scostò da quello della Selvatica che socchiuse gli occhi ed ascoltò i battiti del proprio cuore rimbombarle nella testa. Intanto la sua gamba scivolava dall’arpione elementale e si posava nuovamente sul muro.
La Strega sospirò chiedendosi di cosa l’altro fosse preoccupato. Qual’era il problema se lei cambiava? Era forse la reazione di Khatep ha spaventarlo tanto? Dopo un attimo di riflessione il Giullare si rispose che probabilmente era così e che lei era d’accordo. Voleva aiutare il Sommo facendo fuori Bid ma il solo pensiero di deluderlo le faceva accapponare la pelle. Pur avendo un rapporto meraviglioso con la mummia sapeva che deluderlo poteva costarle caro. Rabbrividì al pensiero delle torture a cui l’aveva sottoposta per studiare la sua natura immortale e non volle neanche immaginare cosa avrebbe potuto farle nel caso cosa avrebbe potuto farle davvero del male.
-Vada per l’oscurità base,
Studiamo la prima fase!-
Cinguettò la fanciulla agitandosi sotto di Laz carica d'eccitazione al pari di una bimba il primo giorno di scuola.. -
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LAZARUS LEE.
Sospirone. Questo lo posso fare, vero Intet? Non le sto corrompendo l'anima: le insegno lo stesso tipo di cose che potrebbe imparare al Magisterium.
«Hai qualche conoscenza di magia elementale, sì?» con cosa mi aveva attaccato la prima volta che ci siamo scontrati? Carte, un qualche tipo di tela, e mi pare dell'elettricità. Sì, le basi teoriche dovrebbe già saperle.
Mollo la mocciosa e mi siedo accanto a lei sul letto.
«L'oscurità è tanto odiata dalla Luce perché funziona in modo totalmente opposto.» spiego, mentre inizio a slacciarmi le sneakers «L'oscurità è altezzosa, difficile da manipolare e da creare. La Tenebra invece si controlla facilmente, ma è anche in grado di fotterti con estrema facilità. Se non ci stai attenta, sarà lei in breve a controllare te.»
Scarpe tolte. Tiro su le gambe, rannicchiandomi sul letto e distendendomi accanto a Jester.
(Non penso di averle mai chiesto come si chiami. Jester è il suo nome? Perché non sembra un nome.)
«Questo perché la luce ha bisogno di venir creata, mentre il buio si forma naturalmente lì dove la luce non arriva. Il nostro intero corpo, se ci pensi, è sacchetto colmo di oscurità...»
Lascio scivolare un dito indice su di lei, partendo dal collo per poi abbassarlo pian piano.
Gola. Clavicola. Il solco leggero tra i seni, lo sterno, l'ombelico. Sotto gli abiti e la pelle pallida, una distesa di macchinari di carne che pulsano e vibrano in silenzio. La mia unghia come la lama di un bisturi, che divide esattamente a metà un cadavere preparandolo alla dissezione.
«Questa abbondanza di buio nel mondo ci permette di saltare in toto una fase del processo di creazione magica: quella di materializzazione.
Quando un mago elementale usa la luce, il fuoco o l'acqua, deve creare qualcosa che non c'è, o raggrumare minuscole quantità di materia presente nello spazio - concentrando l'umidità dell'aria per formare una palla di acqua, ad esempio.
Ma il buio è già per sua natura ovunque: è sufficiente infondere Mana in un'ombra già presente per ottenere un incanto funzionale. È per questo che i maghi neri solitamente muovono la propria ombra, o fanno uscire tentacoli dalle maniche o dalla bocca: non è solo una questione scenica, è schifosamente semplice e comodo.»
Riporto su la mano, tornando a farla scivolare da petto a gola. Sei troppo vestita giullare, sai? Dovremmo proprio rimediare. Ma non ora, che poi mi distraggo.
Le carezzo una guancia col dorso della mano. Morbida.
«C'è un grosso problema in questo procedimento, però.
Quando un mago elementale agisce, solitamente condensa il Mana in un punto preciso, come una mano o un oggetto, e poi lo manipola facendogli assumere la forma desiderata. Ciò significa che il mago formula un pensiero-ordine, che il pensiero lo attraversa, e una volta giunto a destinazione agisce sull'energia grezza. Di solito prima dici al Mana "diventa acqua", o "accenditi", e poi gli dici che forma assumere o come muoversi, no? Sfera di fuoco, lancia di luce e cose così.
Lavorando col buio, il tuo pensiero non può avere un bersaglio definito come "sfera di elettricità", una cosa che normalmente nel tuo organismo non c'è: il tuo corpo è pieno di ombre, e i tuoi ordini finiscono per disperdersi. Tutta l'oscurità che hai sottopelle finisce per vibrare in risposta al comando, seppur in minima parte. Ci sono modi per arginare il problema - io uso i sigilli per far scorrere il Mana su percorsi predefiniti, limitando le dispersioni» tiro su una manica per mostrare i marchi scuri sulla pelle «ma sul lungo periodo, l'oscurità ti distrugge dentro.»
Se esistono soluzioni, io non le conosco. So soltanto che il mio fisico è come la tana putrescente di una bestia scura, tutta pece e icore e fluidi neri. Suppongo di essere ancora vivo solo perché, avendo la Tenebra dentro fin da piccolo, il mio corpo è cresciuto con essa, adattandosi al suo strano ospite.
Akio potrebbe non essere così fortunato. Mi domando se sia ancora in vita.
«Qualche domanda?»
Spero di aver spiegato bene la cosa. Non sono mai stato bravo a studiare queste cose teoriche, figuriamoci a spiegarle.. -
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I polsi di Jester furono liberati e Lazarus le si sedette accanto iniziando la spiegazione di ciò che era l'oscurità e la differenza tra questa e la tenebra. Il Giullare ascoltò con attenzione le parole del ragazzo ignorando il fatto che si era già accoccolato accanto a lei e la stuzzicava la gola con un dito. Sperava che cio' non la rendesse una poco di buono ma era sottinteso che il suo JT non avrebbe ottenuto nulla quel giorno se non guadagnandoselo. Fu pensando cio' che un'idea fece capolinea nella mente della fanciulla che con un movimento aggraziato si mise in posizione prona più vicina al suo Raggio di sole e gli carezzo' i capelli di neve. Avrebbe approfittato del loro rapporto per farsi insegnare tutto...
-Continuiamo con la pratica,
Apprendo veloce poiché Selvatica!-
L'avrebbe convinto a insegnarle tutto in fretta! Era ovvio, in quanto Strega della Luna e per Jester non doveva essere un gran mistero che lei potesse farcela in meno tempo rispetto agli altri... O almeno così credeva lei.
[SPOILER][/SPOILER]
Edited by Jester - 10/2/2016, 00:35. -
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LAZARUS LEE.
Ennesimo sospiro della serata. Spiego le cose così male, o è lei ad essere poco portata per la teoria? Diamo la colpa a lei, dai. Parla in rima, non può essere una persona intelligente.
«E sia.»
Cerco di abbassarle le mani - con le mie o con l'aiuto di qualche tentacolo, poco importa: l'importante è che le tolga dai miei capelli. La costringo a giungerle all'altezza del grembo, giungendo le dita come in segno di preghiera.
«Come ti ho appena spiegato, l'oscurità del proprio corpo è la più semplice da manipolare. Unendo così le mani, stai creando del buio con la tua carne. Aspetta, facciamo così...»
Mi alzo in piedi per raccogliere la lanterna che riposa sul tavolo. Un cerino, e la fiamma subito risplende, riempiendo la stanza di schegge di luce.
«Più forte è una luce, più forti sono le ombre che essa crea.» spiego, avvicinandomi al letto con la lucerna in mano «Ora che la stanza è illuminata, il buio tra le tue mani è diventato più intenso e si è distaccato dall'oscurità della stanza. È piccolo e solo tuo, quindi è facile da manipolare. Chiudi gli occhi.»
Le passo una mano davanti al volto, sfiorandole le palpebre con le dita.
«Immagina lo spazio buio tra i tuoi palmi. Non pensarlo come una caverna: l'oscurità è qualcosa di materiale. Pensalo come un piccolo uovo che stai tenendo in mano.»
La mia voce, già roca di suo, si è fatta sempre più bassa e lenta col proseguire della spiegazione.
All'oscurità non piace urlare. Il buio è fatto di nebbia e sussurri.
«Concentra il Mana nelle mani come fai di solito per lanciare un incanto, ma non dargli una forma precisa: lascia che venga assorbito dal buio. Rendi tangibile l'ombra. Immagina che l'uovo diventi sempre più solido, da vapore a gelatina a un guscio duro. Sentilo pulsare sotto le dita.»
Un lungo respiro.
«E poi, lentamente, allontana le mani.». -
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Il Giullare si mise a gambe incrociate mentre Lazarus le posizionava le mani sul grembo.
«Concentra il Mana nelle mani come fai di solito per lanciare un incanto, ma non dargli una forma precisa: lascia che venga assorbito dal buio. Rendi tangibile l'ombra. Immagina che l'uovo diventi sempre più solido, da vapore a gelatina a un guscio duro. Sentilo pulsare sotto le dita.»
Sospirarono insieme
«E poi, lentamente, allontana le mani.»o
Annuendo la ragazza guardò l’ovale oscuro e pian piano scostò le dita intenzionata a farne materializzare la punta, ma non accadde nulla. La Strega allora sbuffò e ripeté l’esercizio per un paio di volte senza avere successo. Mordendosi il labbro inferiore Jester fece un paio di applausi e poi riposizionò i palmi.
-Ce la posso fare
Non devo ansiare!-
Si incoraggiò la fanciulla per poi vedere per l’ennesima volta l’ovetto venir mangiato dalla luce e così andò avanti per ancora cinque volte. Possibile che non fosse portata per adoperare l’oscurità? La Selvatica pensò che in effetti era raro che una Strega della Luna riuscisse ad adoperare gli elementi e figuriamoci tutti. Con quel pensiero il Guitto si scrocchiò le nocche irrigidendosi e la rabbia iniziò a impossessarsi di lei. Contemporaneamente attorno alla sua figura iniziò a crearsi un’aura d’orrore, quella che fin da piccola l’aveva perseguitata e quando la fanciulla se ne accorse s’illuminò. Ancora una volta la giovane prese posizione e poi scostò le mani l’una dall’altra. Nella sua mente era vivida l’immagine di un ovetto al cioccolato fondente ma presto se ne stanco. Quando l’ovale stette ben sospeso fra le sue dita assunse l’aspetto di un due di picche anche se per poco. L’oscurità si dissolse col sorrisone della ragazza e l’aura che l’aveva caratterizzata fino a quel momento.
-Awwwwww-
Fece la ragazza in un impeto di gioia infantile alzandosi sul letto e spalancando le braccia.
-Che te ne pare?
Ora cosa devo fare?-. -
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LAZARUS LEE.
Non credevo provasse a esercitarsi ora, e con tutto questo impegno. Uffi! Io sarei qui per fare cose che esulano dalla magia elementale. Cose che richiedono meno vestiti. Invece sto fissando i tentativi di una mocciosa che gioca col buio, e nell'osservarla mi vengono i brividi e nemmeno so perché. Forse perché sembra così sbagliato, vedere la piccola giullare luminosa improvvisarsi Signora del Male.
(Forse perché il buio è mio. Tutto il buio. Vederlo usare da altri mi dà fastidio.)
«Non è male.» mormoro, tornando a buttarmi sul letto accanto a lei. La splendente aviatrice pare esserci portata, nonostante tutto.
Mi domando se Khatep apprezzerà la cosa. La lanterna balugina ai nostri piedi, ma non riesce a cancellare il nero dell'ovetto che galleggia tra le mani di Jester.
«E ora... Beh, devi solamente continuare ad esercitarti.» spiego, mentre le faccio scivolare la casacca da giullare oltre le spalle «Quando avrai piena padronanza sul buio, potrai plasmarlo come fai con gli altri elementi. Esercitati a ricreare l'uovo quando hai meno abiti addosso, concentrandoti sulla tua oscurità interiore, e a evocarlo in situazioni di luce più intensa. Ricorda sempre che più una zona è luminosa, e più le sue ombre sono profonde.»
...In realtà non ho voglia di scopare. Mi sento così di malumore.
L'oscurità è un elemento facile e figo da plasmare. In molti ne sono attirati, anche se pochi lo padroneggiano davvero.
Non posso pretendere di essere l'unico Mago del Buio in tutta Endlos.
Lo so.
E allora perché la situazione mi dà così fottutamente fastidio?!
«Ti sistemo la treccia. Si è rovinata tutta.» mugugno, mentre già inizio a sfilare il nastrino. Sembra un'attività rilassante, fare le treccine.
In realtà non so fare le trecce, ma il solo cercare di capire se questa ciocca di capelli vada sopra o sotto rispetto all'altra mi sta facendo un poco calmare..
Trattative × Tenebre × Tentativo |
