It's a good name for a tavern?

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    Il brivido lungo la schiena di sapere di dover camminare in equilibrio su di un filo con al di sotto un baratro infinito mi mancava da parecchio. Un lucertolone – si chiamava Braak o forse era Bhwak? – mi disse, durante il mio viaggio nello Yuzrab, che un po’ me le cercavo. Ipotizzò che mi piacesse la sfida ed il cacciarmi nei guai, lì dove al situazione è talmente disperata da dover piangere. E, devo ammetterlo, più disperato di come mi trovo adesso è difficile.

    Ad ascoltare i nomi e vedere i volti di chi sta salendo sul palco c’è da fare un facepalm di quelli epici. La ragazza – Esmeralda principessa del ghetto (ma che vuol dire?) – pare un po’ tocca, ma sempre meglio dell’elefante antropomorfo che sta facendo vibrare la sala ad ogni passo. Parlerà la nostra lingua o dovrò improvvisare dei barriti? E l’ultimo – il finocchio turchino pifferaio Hamelin – ha un non so che mi mette a disagio. E’ come se stesse facendomi l’occhiolino tutto il tempo ed io mi fido del mio sesto senso. Pericolo over nine thousand. Non so perché, ma ha l’aria di uno che sa suonare solo flauti di carne. Miniere del Koldran arrivo!

    Mentre i pensieri di un suicidio dietro il palco, con una bella corda come quella a cui mi hanno trovato appeso, prendono sempre più piede, provo a cacciarli via chiedendo un secondo applauso per i presenti. Mentre le mani battono tra loro mi fiondo oltre la tenda a prendere un ingombrante sacco di iuta che trascino tra gli improvvisati attori. Gentile concessione del proprietario del locale e probabilmente razzia di quando era ancora un pirata: una borsa senza fondo (riempita con un po’ di cianfrusaglie dal sottoscritto). Una volta ascoltati i suggerimenti – e tenendo in considerazione quelli delle figure più autoritarie – ecco che le sinapsi fanno il loro dovere e la storia è già lì, pronta per esser narrata. Spalancando le braccia do lo stop ai suggerimenti e mi metto a frugare tra gli oggetti. Emergo con tre nasini da maiale da fissare con la cordicella, altrettanti cerchietti con delle orecchie da maiale, due camici bianchi da dottore/scienziato, un’ampolla vuota, un cestino da pic-nic, delle ali glitterate da fissare sulla schiena ed una bacchetta altrettanto glitterata che termina con una stella.

    Passo dai tre lasciando ad ognuno quattro pezzi di paccottiglia. A tutti dono il kit da maiale, alla ragazza camice ed ampolla, all’elefante camice e cestino ed al diversamente etero le ali e la bacchetta. Chiedo gentilmente loro di indossarli ed una volta fatto siamo pronti per iniziare. Avanzo, fino a portarmi di fronte al pubblico al lato del palco, in modo da lasciare spazio ai tre attori.

    « Signori e signore, madame e messeri, valorosi combattenti del Presidio Errante, è con gioia ed un pizzico di orgoglio che voglio narrarvi oggi di una storia. Una storia antica, persa nel Maelstrom e ripescata apposta per voi. » Un inchino, poi si prosegue. « C’era una volta, tanto tanto tempo fa, un mondo lontano i cui abitanti avevano strane fattezze. Alti come uomini e simili a loro nella fisionomia, vi differenziavano per quattro aspetti: il color rosa, il naso schiacciato, la coda riccioluta e le orecchie sul capo. Benvenuti nel mondo dei porcellini! » Spalanco le braccia e parte qualche risata. « Ora sorvoliamo immensi prati e fattorie, castelli e città immense ed addentriamoci in una fitta foresta. La nostra storia, come avrete ben intuito ha tre protagonisti. Incontriamo subito il primo protagonista che in questa foresta ha residenza. » Faccio un cenno ad Esmeralda affinché si porti al centro del palco. « Si tratta di Jimmy, bellissima ed intelligentissima porcellina. Ha preso dimora nel bosco e lì, grazie al suo ingegno ha costruito una bellissima casa di mattoni. Sapete, Jimmy è una geniale scienziata e passa il tempo a costruire ed inventare con i suoi alambicchi e strani strumenti. Ma, badate bene, Jimmy ha un oscuro segreto che l’ha portata a nascondersi in questa foresta. Quale sarà mai? »

    « Per sua fortuna, Jimmy non è da sola! Ha un assistente che l’aiuta in tutto! » Ora è il turno dell’elefante. Speriamo il palco non crolli. « Il valente Timmy vive poco distante dal bosco nella sua casetta di paglia ed ogni giorno si sveglia all’alba e si incammina nel bosco per raggiungere la casa della bella Jimmy suonando il suo flauto lungo il cammino. Non è intelligente come lei, ma è una persona di buon cuore, fedele e laborioso. La sua enorme mole, straordinaria per il suo mondo, gli permette di svolgere tutte quelle mansioni pesanti che Jimmy non potrebbe compiere. E poi… vi rivelerò un segreto… » Mi avvicino verso il pubblico, facendo finta di sussurrare. « …no, non ancora. » Sorrido e torno indietro.

    « Ultimo, ma non ultimo, vi è la leggiadra Tommy. » E’ ora il turno del pifferaio. Altri brividi mi serpeggiano lungo la schiena non appena si avvicina. « Come potete notare dal suo abbigliamento Tommy è una fatina ed è una delle tante che vivono nel bosco. La sua vita era magnifica e stupenda nella sua casa di tronchi di legno finché Jimmy non ha costruito la sua casetta dal cui camino si espandono fumi tossici. Continuando così il bosco si ammalerà! Per questo Tommy ha convocato un’assemblea delle fatine, quest’oggi, in cui si dovrà decidere come agire. »

    Batto le mani chiamando un applauso e mi porto al centro del palco. « La storia prosegue, ma non sarò io a decidere come, bensì questi valenti attori e voi, sagace pubblico. Per gli attori useremo quella sacca ricolma di divertenti oggetti, mentre per voi useremo il metodo precedente: perciò urlate e sgolatevi per farvi sentire. Iniziamo dagli attori. »

    Conduco miss Esmeralda verso la sacca. « La nostra intelligente e bella Jimmy anche quest’oggi si è data un bel da fare. La sua mente geniale ha costruito un’altra interessante invenzione. Ma cosa? » Con un gesto la invito ad estrarre un oggetto di sua scelta. Poi, la accompagno di lato e faccio avvicinare l’elefante. « Il valente Timmy anche quest’oggi si è alzato all’alba e sta attraversando il bosco per raggiungere la casetta di Jimmy. Nel suo cestino ha messo un’oggetto richiesto dalla bella Jimmy. Che oggetto le deve portare? » Ora anche lui deve estrarre l’oggetto in modo da lasciar spazio alla fata turchina. « La leggiadra Tommy ha finito la sua arringa tra le fatine e tutti sono concordi: bisogna cacciare Jimmy dal bosco. Ma come? Con un’arma! Ma quale arma ha proposto di usare? »

    E finite le estrazioni resta il pubblico. « Ed ora, l’ultima parte! Mi rivolgo proprio a voi, pubblico che segue con curiosità questa storia! In quante storie avete sentito o letto di boschi irti di pericoli! Ebbene, anche il nostro bosco è tutt’altro che sicuro. E, a farne le spese, è purtroppo il valente Timmy. Nel suo viaggio odierno verso la casa di Jimmy ecco che un pericolo si profila all’orizzonte. Chi o cosa ha incontrato Timmy? Ditecelo voi! »
    QM Point

    Jester, Blain (con Agrodon), Drusilia (con Quarion) dovranno estrarre ciascuno un oggetto dalla sacca. La sacca è magica e contiene potenzialmente qualsiasi oggetto esistente, quindi sbizzarritevi.

    Chi non è stato selezionato ha invece il compito di urlare verso il palco chi/cosa incontrerà il nostro elefante nel bosco. Siate fantasiosi.

    Come al solito niente scadenze, ma non metteteci troppo :*

    [Scadenza:-]

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Jester era Jimmy e Jimmy aveva un oscuro segreto...

    'Lo sanno?' si chiese il Giullare guardando giù dal palco Lazarus intento a parlare con Drusilia. La paranoia l'avvolse come un involtino mentre si ripeteva che non stava facendo nulla di male. Tuttavia se era nel giusto perché aveva I mariuoli in corpo*. Nonostante ciò sorrise e si portò l'indice sulla bocca facendolo sfiorare col naso da maialino. Sssssssh...
    Continuando con la storia si scopre che Jimmy ha messo al rischio la foresta e pertanto le fatine del luogo capitanate da Quarion Tommy intendono cacciarla. Per tutta risposta la Selvatica finse diffidenza socchiudendo le palpebre e portando vicine a queste indice e medio per poi indicare il sopraccitato. 'Ti tengo d'occhio ne''. A quel punto il cantastorie le passò un sacchetto e Jester, prima di pescare un oggetto, si rivolse al pubblico. Inizialmente si carezzò il mento con aria pensosa, dopo scosse in senso circolarel'ampolla datagli durante la preparazione della storia e poi chiuse in pugno la mano libera in segno di vittoria.

    -Ed ecco la mia invenzione
    Degna d'un campione!-


    La Strega della Luna infilò il braccio che teneva alto sopra la testa nel sacco con un sorriso sornione sulle labbra. Ma a dirla tutta dentro di lei l'ansia la divorava. Non si sforzò poco per far uscire l'aggeggio da lì dentro. Si trattava di un qualcosa di davvero pesante e le pareva strano che fosse stato infilato lì dentro. Capendo che non sarebbe stato facile posò la boccetta da scienziata a terra e si mise a tirare con due mani. Tanta fatica, ma al momento l'unica cosa che l'avrebbe resa davvero felice sarebbe stato nient'altro che un gigantesco...

    -Armadio
    con radio?-

    Lo sgomento fu palese sulla faccia pallida di Jester. Ma non durò molto.

    -Armadio
    Con radio!!!-


    Annunciò aprendo le braccia come una di quelle ragazze che si trovavano nelle televenditrice. Il mobile era antico, fatto legno di quercia e rifinito da meravigliose incisioni floreali. Il dettaglio che avrebbe attirato maggiormente l'attenzione del pubblico era la bizzarra radiolina alla 'Melevisione' che aveva incorporata sopra la maniglia. Jester approfitto del fatto che era uscito di traverso per sedercisi sopra accavallando le gambe. A dirla tutta avrebbe preferito di gran lunga infilarcisi dentro e ascoltare un po' di musica... o perché no?! Una chiamata altrui.

    * I mariuoli in corpo... detto napoletano per ch ha qualcosa da nascondere

    Spero che l'oggetto sia accettabile
     
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    Impeto e tempesta

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    Rivolto a: QM.

    « Ora sorvoliamo immensi prati e fattorie, castelli e città immense ed addentriamoci in una fitta foresta. La nostra storia, come avrete ben intuito ha tre protagonisti. Incontriamo subito il primo protagonista che in questa foresta ha residenza. » introdusse il musico, intrattenendo la platea con una storiella originale, anche se parzialmente già sentita. Nulla che lo disturbasse comunque: data l'utilità a poco serviva la trama, piuttosto la partecipazione « Ed ora, l’ultima parte! Mi rivolgo proprio a voi, pubblico che segue con curiosità questa storia! In quante storie avete sentito o letto di boschi irti di pericoli! Ebbene, anche il nostro bosco è tutt’altro che sicuro. E, a farne le spese, è purtroppo il valente Timmy. Nel suo viaggio odierno verso la casa di Jimmy ecco che un pericolo si profila all’orizzonte. Chi o cosa ha incontrato Timmy? Ditecelo voi! »

    Mai chiedere una storia di fantasia ad un mago.
    Mai.

    Perchè si sa: chi manipola con le forze arcane ha la terribile abitudine di essere molto fantasioso e -cosa ancor peggiore- è perfettamente in grado di realizzare ogni aborto partorito dalla sua mente. Fu così che, quando il Magister Simion urlò:

    -UN GOLEM-BALLERINA ARMATO DI PELAPATATE!

    ...molti mercanti e nobili lì presenti ebbero i brividi.
    Dopotutto, i golem a Laputa erano tanti.
    Anche i pelapatate.

    divisorelaputapiccolo_zps1b890050

    drulux1_zpsai2naddk
    Rivolta a: Ted, Lazarus.

    Al suo tavolo -nonostante in molti fossero andati via- era il delirio.
    Da un lato aveva Ted orribilmente imbarazzato, dall'altra un bue che dava del cornuto all'asino, nel senso squisitamente metaforico del termine.

    ”B-bella serata … già, proprio bella. Ma guarda che caso, quello sul palco è Agrodon, allora non sono l’unico che se la voleva spassare stasera …”

    A quel punto, il Gran Maestro lo fissò ancora per lunghi ed interminabili attimi. In quel silenzio milioni di domande avrebbero potuto affollare la testa del pugile afro ed altrettante le possibili punizioni per esser stato sorpreso a fare "cosacce" sotto al tavolo con l'Ambasciatore ed altra gente. Tuttavia Drusilia non si scompose, bevve un sorso di birra e gli diede una gentile pacca sulla schiena. Con tanto di mezzo abbraccio.

    -Quarion è mio fratello e no, non ti giudico per i tuoi gusti sessuali.


    Bacino sulla guanciotta.

    «Sa di star parlando con un Demone che giusto stamattina è passato da me parlando di cercare anime qui a Laputa?» lo sguardo smeraldino, a quel punto, tornò sul miracolato. Miracolato perché non era ancora stato lanciato giù da Laputa «E che ha parlato di compagni in grado di usare portali dimensionali? Questi casini a Laputa non li tolleriamo. Penso che siamo entrambi d'accordo sulla questione.»

    -Davvero?- il tono dell'Alfiere fu sinceramente sorpreso, e non era chiaro se si riferisse alla soffiata o al fatto che Lazarus non tollerasse casini a Laputa -Quindi mi stai dicendo che sei diventato una persona affidabile?

    Per quanto bello e gentile fosse solitamente il sorriso della Dama del Vento, quella volta sembrò molto più ad un ghigno divertito.

    divisorelaputapiccolo_zps1b890050

    quarionlux1_zpsrzh2n1mi
    Rivolta a: QM.

    « Signori e signore, madame e messeri, valorosi combattenti del Presidio Errante, è con gioia ed un pizzico di orgoglio che voglio narrarvi oggi di una storia. Una storia antica, persa nel Maelstrom e ripescata apposta per voi. C’era una volta, tanto tanto tempo fa, un mondo lontano i cui abitanti avevano strane fattezze. Alti come uomini e simili a loro nella fisionomia, vi differenziavano per quattro aspetti: il color rosa, il naso schiacciato, la coda riccioluta e le orecchie sul capo. Benvenuti nel mondo dei porcellini! » A quella rivelazione, quarion sorrise tutto contento. Gli piacevano i tre porcellini! « Ora sorvoliamo immensi prati e fattorie, castelli e città immense ed addentriamoci in una fitta foresta. La nostra storia, come avrete ben intuito ha tre protagonisti. Incontriamo subito il primo protagonista che in questa foresta ha residenza. Si tratta di Jimmy, bellissima ed intelligentissima porcellina. Ha preso dimora nel bosco e lì, grazie al suo ingegno ha costruito una bellissima casa di mattoni. Sapete, Jimmy è una geniale scienziata e passa il tempo a costruire ed inventare con i suoi alambicchi e strani strumenti. Ma, badate bene, Jimmy ha un oscuro segreto che l’ha portata a nascondersi in questa foresta. Quale sarà mai? Per sua fortuna, Jimmy non è da sola! Ha un assistente che l’aiuta in tutto! Il valente Timmy vive poco distante dal bosco nella sua casetta di paglia ed ogni giorno si sveglia all’alba e si incammina nel bosco per raggiungere la casa della bella Jimmy suonando il suo flauto lungo il cammino. Non è intelligente come lei, ma è una persona di buon cuore, fedele e laborioso. La sua enorme mole, straordinaria per il suo mondo, gli permette di svolgere tutte quelle mansioni pesanti che Jimmy non potrebbe compiere. E poi… vi rivelerò un segreto …no, non ancora. »

    Mentre il bardo narrava, Quarion gli fissava il sedere, un pò triste del fatto che fosse stato l'elefante a suonare il flauto e non lui. In ogni caso il suo turno giunse presto e, quando fu nominato, si esibì in un profondo inchino.

    « Ultimo, ma non ultimo, vi è la leggiadra Tommy. Come potete notare dal suo abbigliamento Tommy è una fatina ed è una delle tante che vivono nel bosco. La sua vita era magnifica e stupenda nella sua casa di tronchi di legno finché Jimmy non ha costruito la sua casetta dal cui camino si espandono fumi tossici. Continuando così il bosco si ammalerà! Per questo Tommy ha convocato un’assemblea delle fatine, quest’oggi, in cui si dovrà decidere come agire. La storia prosegue, ma non sarò io a decidere come, bensì questi valenti attori e voi, sagace pubblico. Per gli attori useremo quella sacca ricolma di divertenti oggetti, mentre per voi useremo il metodo precedente: perciò urlate e sgolatevi per farvi sentire. Iniziamo dagli attori. La nostra intelligente e bella Jimmy anche quest’oggi si è data un bel da fare. La sua mente geniale ha costruito un’altra interessante invenzione. Ma cosa? Il valente Timmy anche quest’oggi si è alzato all’alba e sta attraversando il bosco per raggiungere la casetta di Jimmy. Nel suo cestino ha messo un’oggetto richiesto dalla bella Jimmy. Che oggetto le deve portare? La leggiadra Tommy ha finito la sua arringa tra le fatine e tutti sono concordi: bisogna cacciare Jimmy dal bosco. Ma come? Con un’arma! Ma quale arma ha proposto di usare? »

    A turno gli attori furono invitati a pescare oggetti dalla sacca. Curioso di vedere cosa mai sarebbe uscito dal sacco, il bel Quarion infilò la mano lì dove gli era stato richiesto e prese a cercare qualche oggetto nel mucchio.
    Estrasse una banana di peluche con la faccia sorridente.

    -Oh, carina ♥

    Quoto solo le passive percepibili senza interazione (due passive di malia d'amore e carisma di Drusilia):

    GODDESS OF LOVE »

    L'Amore è un sentimento intenso e profondo, simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile, impossibile da rendere appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse quello a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato e che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore, la forza più potente dell'Universo, ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stesso le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.

    [Malia d'amore + protezione da malie + auspex attacchi psion + auspex illusioni + auspex bugie + empatia + bonus riserva energetica (10%)]



    AURA DEI GIUSTI »

    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.

    [Malia di carisma]
     
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    Da un posto EPICANTE

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    Agrodon Mustang



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    (Rivolto al Pubblico)



    Sarebbe quindi diventato un personaggio di una storia, esattamente come una di quelle che raccontava molto tempo addietro ai suoi figli per fargli dormire.
    Provò comunque un brivido risalirgli la schiena quando capì che si chiamava Timmy. Gli sembrava un nome molto brutto da dare ad un’elefante.

    "Scommetto che Ted già se la ride sotto i baffi."

    Rimane deluso nel constatare che invece era proprio il contrario.
    Tutto imbarazzato e visibilmente scosso, se ne stava fermo a farsi dare un bacio sulla guancia dall’Alfiere.
    Mustang sollevò un sopracciglio sorpreso, poco prima che lo chiamassero per prendere un’oggetto dal sacco del bardo.
    Mentre il peso massimo si spostava con leggiadria sul palco, la sua mente andò a pensare a cosa fosse nascosto lì dentro.
    Quando finalmente si decise di rovistare e di tirare fuori l’oggetto, l’unico pensiero che gli balenò in mente fu:

    ”Questo sarà l’oggetto che porterò a Jimmy."

    Infilò la mano nel sacco e quando la estrasse,mostrò prima al pubblico cosa avesse preso, come una sorta di trofeo, ed infine per ultimo lo guardò lui.
    Non era sicuro di cosa fosse di preciso, ma gli sembrava proprio uno scudo, adatto alla sua enorme statura, provvisto di una bocca palesemente finta, con tanto di lingua penzolante.

    ”Oh.“

    Sorpreso nel vedere l’oggetto da lui personalmente recuperato, si mise di nuovo al proprio posto, aspettando che il pubblico decidesse la sua sorte.

    Ted Carter



    tedaviatori_zpsb760d5ce

    (Rivolto a Drusilia e al QM)



    Ted rimase impassibile come una statua.
    Per via della pacca sulla schiena, le orecchie si erano tappate per la tensione e non aveva sentito una minima parola di Drusilla, eccetto il piccolo e innocente bacino datogli sulla guancia.
    Si sentì vittorioso nella sua ignoranza di non aver capito cosa fosse successo.
    Tornò quindi a bere e a guardare Agrodon, che sembrava aver tirato fuori dal sacco uno scudo giocattolo, con tanto di bocca e lingua enormi.
    Che fossero vere o solo imitazioni, non lo seppe dire neppure il pugile per via della distanza dal palco, però riuscì a sentire quello che disse il prode bardo.

    ”Uhm … TIMMY NEL BOSCO TROVA UN LEONE DI MONTAGNA …”

    Sembrava poco ridicolo in confronto al golem ballerina del Magister. Doveva inventarsi dell’altro.

    ” … CON UNO SCETTRO E UNO ZERBINO VOLANTE MAGICO.”

    Forse quello sarebbe bastato.
     
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    LAZARUS LEE.
    Si rivolge a: Drusilia

    "Quindi mi stai dicendo che sei diventato una persona affidabile?"

    «Piano con le offese.» una smorfia, un cenno di diniego «Agisco solo secondo i miei interessi - che occasionalmente si allineano anche con quelli di Laputa.»
    Allargo le braccia. Avanti, è la pura verità. Che altro motivo avrei per essermi infilato sotto il tavolino dell'Alfiere Errante, altrimenti?
    Non sono quel genere di pervertito.
    «Lo lascia a me, riferisco il risultato a lei e a Khatep, e nemici come prima?»
    Perché ricordo che lo schifido è ancora qui che gravita intorno al tavolino, anche se non posta da due turni.
    Se n'è pure andato il player, dai. Lasciatemelo portare in un vicoletto buio buio.

    EZAZÉL
    Si rivolge a: palco



    Annuisce tra sé e sé mentre beve la sua bibita, soddisfatto dell'andamento della trama da lui suggerita.
    Gli piace l'assurdità della storia, ma al tempo stesso si sente un po' confuso. È un curioso mischione di varie fiabe diverse, dai tre porcellini passando per cappuccetto rosso, e lui non sa che suggerimenti dare per far far proseguire lo spettacolo nella maniera giusta.
    Vedete, ci sono delle convenzioni da rispettare. Il cavaliere deve sempre salvare la principessa dal drago, il mentore dell'eroe deve essere un vecchio mago con la barba, queste cose qui.
    Tradizioni e regole. Ma questa storia è troppo strana per seguire i canoni di una normale fabula, e lui invero si sente un po' emozionato nell'asistere a una tale opera d'arte.
    Una cosa nuova.

    Il suo primo impulso fu quello di suggerire l'incontro con un lupo nel bosco, per riportare la storia su binari già conosciuti e collaudati. Ma si stavano sforzando di creare qualcosa di insolito, in quella taverna, e lui avrebbe dovuto fare la sua parte. Essere autore fantasioso, una volta tanto, e non semplice spettatore.
    Lasciò dunque che il biondo maestro del Magisterium proponesse la sua idea insensata, e dopo qualche istante di rimuginamento cercò di dargli corda:
    «Seguito da golem-soldatini armati di schiaccianoci.»
    Personaggi familiari, ma calati in un contesto del tutto nuovo. Come primo tentativo creativo non era stato male, dai.
     
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    Impeto e tempesta

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    Rivolta a: Lazarus, Ted e Quarion.

    «Piano con le offese.» avrebbe risposto Lazarus, come in un goffo tentativo di rendersi simpatico ai suoi occhi «Agisco solo secondo i miei interessi - che occasionalmente si allineano anche con quelli di Laputa.»
    Allargò le braccia, tentando di mimare una persona onesta - almeno quella volta.
    «Lo lascia a me, riferisco il risultato a lei e a Khatep, e nemici come prima?»
    Peccato che, a furia di problemi regressi e strani rapporti con gli stessi Aviatori (tutti da controllare rigorosamente, nel momento in cui l'Alfiere avrebbe avuto più tempo da perdere per problemi non prioritari), Drusilia -di Lazarus- non si fidava nemmeno un pò. Se avesse voluto togliersi di torno quell'ipotetico contendente al "più cattivo di Laputa", allora sarebbe stato maggiormente convincente agli occhi della Dama spacciarlo per uomo onesto ed integro.
    In quel caso Drusilia lo avrebbe arrestato seduta stante.

    -Mh, senti amico- avrebbe detto infine, rivolgendosi allo sconosciuto -Mi stai simpatico ma è meglio che tu vada via. Iniziate tutti a rendermi nervosa- con un cenno del capo, avrebbe indicato Lazarus, di fianco a lei.
    -Sono sicura che avrete modo di chiarire le vostre diatribe da soli, possibilmente lontano da Laputa e senza tormentarmi durante le mie rarissime serate libere.

    Perchè -sinceramente- tra Quarion che le si era appiccicato, i vari problemi a lavoro e numerosi scocciatori che le ronzavano intorno sempre e comunque, era già tanto per lei non aver ordinato alle milizie di decapitarli tutti, assolutamente senza motivo.

    Fu per questo che si levò dal tavolo, seccata.
    Lanciando uno sguardo al fratello sul palco, gli avrebbe fatto cenno che era ora di andarsene.
    -Scusa Ted- avrebbe detto infine al suo Aviatore -Ci vediamo a lavoro domani.
    E con un dolce bacio sulla guancia del nero, si sarebbe infine congedata.

     
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    La fantasia: ostacolo o trampolino da sfruttare? Nel dubbio invito il pubblico ad applaudire alla buffa invenzione che la ragazza tira fuori. Chi ha davvero bisogno di un armadio con radio? E perché prendersi la briga di realizzarne uno?

    Mentre mi scervello ecco che la legge di Murphy mi ricorda ogni volta come le cose siano destinate a peggiorare. Golem ballerina armato di pelapatate. Mago infame, magari ti coglie una diarrea fulminante. Sorrido, spaccandomi quasi i denti per quanto li sto stringendo. Ma perché i più potenti sono anche i più imbecilli?

    Pensa, pensa in fretta.

    Abbiamo un elefante che affronta un golem ballerina (armato di pelapatate). Una geniale scienziata che ha appena realizzato un armadio-radio. Una fatina ambigua che vuole partire all’assalto armata di banana con tanto di faccina sorridente. Come collegare il tutto magistralmente?

    Pensa, perché se salta una testa stasera sappiamo tutti di chi sarà.

    Basta poco.
    Uno svolazzo.
    Mani che si spalancano.
    Ecco l’idea con cui tutto filerà liscio.
    In fondo questa è solo una storia.
    Il nostro Sogno di Mezz’Estate da cui dobbiamo semplicemente svegliarci.

    QM Point

    Chiedo venia per la brusca chiusura, ma la giocata era aperta da davvero troppo. Vostra scelta se avete sognato o se la serata è semplicemente continuata senza intoppi di sorta.

    [Scadenza:-]

     
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