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The wisdom of the ages guides the old ones…
…but the fury of the youth is what they lack of.
Drusilia.
Era da tempo che l’Antico e l’Autocrate non avevano modo di prendersi del tempo per loro e aver modo di discutere con calma degli ultimi eventi accaduti nel presidio e ciò era naturalmente molto male.
Certo la comunicazione tra i due era intensa, ma fatta tramite messi e biglietti nonostante la distanza relativamente ridotta che separava i loro uffici nell’Albero Casa, avevano entrambi moltissimi compiti di cui occuparsi ed era estremamente raro che avessero momenti di pace in contemporanea da potersi dedicare.
Khatep decise che era giunto il momento di interrompere quel silenzio fatto di incontri sporadici nel momento stesso in cui mise giù la penna, accantonando gli importanti documenti che stava vagliando e firmando, ripromettendosi di terminare quel lavoro in un secondo momento.
Con un movimento agile il famiglio gli saltò rapidamente sulle spalle mentre si alzava, avrebbe fatto una passeggiata fino al luogo dove lavorava la Galanodel, certo avrebbe potuto semplicemente teletrasportarsi ma sarebbe stato più saggio utilizzare i pochi minuti della camminata per riordinare le idee e soprattutto fare una lista di tutto ciò che i due dovevano dirsi.
Naturalmente c’era Lazarus, l’argomento principe di cui avevano non avevano avuto modo di confrontarsi, l’andamento del progetto Sole di Mezzanotte, la caduta di Grifis da comandante, lo stato disastroso in cui versava la gilda e molte altre cose; per poi finire con la curiosa perpetua giovinezza della donna.
Decisamente gli argomenti erano molti e avrebbero portato via tempo, tempo che non avevano ma che si sarebbero presi, rimandare non era più possibile.
Con un singolo gesto una ventata di potere arcano spalancò delicatamente entrambe le porte che costituivano l’ingresso dello splendido ufficio del Gran Maestro, per poi richiuderle altrettanto delicatamente dopo l’entrata del Sommo.Drusilia.
Disse l’Antico senza accennare al benchè minimo inchino.Da troppo tempo non abbiamo una chiacchierata come si deve, trovo sia decisamente il momento di rimediare.
Con calma si sedette su una delle sedie disponibili davanti alla scrivania, attendendo la risposta dell’altra, ma lasciando ad intendere che non avrebbe accettato un “no” come risposta.
Rispettava profondamente la donna che aveva di fronte e lei sicuramente lo sapeva, non di meno non si sentiva in obbligo verso alcuna delle forme di etichetta normalmente necessarie in presenza dell’Alfiere, per lo meno quando erano da soli.
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Ufficio del Gran Maestro, Albero Casa.
Presidio Errante, Endlos.Come fin troppo spesso accadeva negli ultimi tempi, l'Alfiere Errante era rinchiusa nel suo studio a terminare alcune pratiche. Per quanto non le piacesse quel lavoro, la necessità ed il pessimo umore la spronavano a rimanere da sola per molto tempo, a volte per pensare, altre ancora semplicemente perchè poco attratta all'idea di dover parlare con qualcuno e fingere che andasse tutto bene.
Non andava bene nulla.
La politica estera era in uno stato di stallo, gli approdi ancora in fase di costruzione, gli Aviatori non si erano sempre dimostrati competenti ed all'altezza del loro nome ed infine c'erano mocciosi che credevano davvero di essere essere furbi e di poter giocare con la sua pazienza senza pentirsene per il resto dei loro giorni. Esempio lampante era stato il processo a quel Lazarus Lee, ai suoi occhi assolutamente ridicolo, sia per motivazioni che per gli atteggiamenti dei presenti.
Cosa c'era di difficile nel vivere i propri giorni in tranquillità, senza rompere le scatole a nessuno?
Cosa esattamente non riusciva ad afferrare la gente nella differenza fra il concedere per magnanimità e l'agire per stupidità? "Buono" e "stupido" erano due parole differenti: una ragione doveva esserci, no?
Ma soprattutto... perchè la costringevano a prendere sempre decisioni estreme e brutali?
Non riuscivano davvero a regolarsi da soli?
Sospirò seccata, portandosi le dita alle tempie e massaggiandosi la testa con calma.
Fu in quel momento che entrò l'Antico.
Drusilia.
Da troppo tempo non abbiamo una chiacchierata come si deve, trovo sia decisamente il momento di rimediare.
Con un gesto lieve della mano, ancora sofferente per un fastidiosissimo mal di testa, gli fece cenno di accomodarsi, cosa che il Comandante Blu fece senza troppe cerimonie.
-Dimmi pure, Khatep. Ci sono novità?. -
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All work and no play…
…makes Drusilia a dull girl.
Stress.
Poteva notarlo anche senza bisogno di usare i suoi incantesimi, l’esperienza era più che sufficiente per fargli capire che la donna non stava affatto bene.
Era da tempo che sospettava che l’eccessivo lavoro la stesse lentamente consumando, molto lentamente certo dato che sembrava che l’Alfiere fosse fatta di fibra d’acciaio, ma non di meno si stava corrodendo.
L’Antico continuava a pensare che il ruolo del governo non si confacesse perfettamente a lei, non tanto per mancanza di volontà o competenza dato che lei ne aveva in abbondanza di entrambe, quanto più per una mancanza di amore per i sottili meccanismi delle leggi e per la burocrazia in generale.
Le avrebbe consigliato di passare una quantità maggiore di lavoro ai suoi sottoposti, sebbene si rendesse conto perfettamente che avevano tutti fatto la figura degli idioti ultimamente e non c’era da stupirsi se ella non si fidasse più completamente delle loro capacità; una cosa che lo infastidiva parecchio.Naturalmente.
Il tono di voce era disarmantemente gentile, quasi preoccupato.Ti ho inviato un rapporto giorni fa sulla condizione di Lazarus Lee, anche se con tutto il lavoro che hai ultimamente non posso essere sicuro che tu l’abbia letto, sono venuto a riportare di persona.
O almeno questo è ciò che mi ha fatto varcare la soglia del tuo ufficio, ci sono anche altre questioni di minore rilevanza.
Esordì, mentre cominciava a frugare nella borsa dalla quale non si separava mai.
Movimenti veloci e precisi della mano scheletrica portarono alla fine all’estrazione di una piccola boccetta ricolma di liquido ambrato e trasparente, l’etichetta mostrava da un lato il Caduceo e dall’altro il teschio con le ossa incrociate.
Pose la fiala sulla scrivania e la spinse delicatamente verso l’Alfiere.Ma intanto presti questo, è un toccasana fatto con un antica ricetta Nehekhariana, una goccia la sera prima dormire e dovrebbe rigenerare le tue energie e permetterti sogni quanto più riposanti possibile.
Una sola, mi raccomando, con tre diventa un potente veleno che corrompe lo spirito.
Si distese sulla sedia, ora che quella materia era sistemata poteva passare alla faccenda principale della giornata: Lazarus Lee.Quanto al ragazzino, le indagini al Magisterium non hanno portato ha niente, nemmeno interrogare la sua anima in modo approfondito ha portato a nulla perché semplicemente ci sono dei pezzi che mancano.
Non sono sicuro di come sia successo, sembra il lavoro di un chirurgo che decida di operando con una mannaia, ma naturalmente mancando dei frammenti c’è la possibilità che sia successo letteralmente di tutto nei periodi che non ricorda.
L’ovvia domanda rimaneva sospesa silente tra i due, senza alcun bisogno di essere espressa.Osservandolo ho supposto che gli mancasse una figura “paterna” di riferimento e questo lo abbia indotto su una strada poco raccomandabile, naturalmente questo non lo scusa dall’essere un idiota, ma ho supposto che prendendolo come mio allievo avrei ottenuto più informazioni che non continuando a fargli a pezzi l’anima in cerca di informazioni che non ci sono.
Ho cercato di manipolarlo in modo che avesse tutto da perdere e nulla da guadagnare, in caso fosse stato davvero una pedina di Bid Daum e che quindi non cercasse di tornare da lui una volta recuperati i ricordi.
Nel caso il mio non sia riuscito posso sempre eliminarlo nella comodità del mio ufficio, naturalmente se funziona sarà una miniera di informazioni.
Le mani si posarono sul grembo, le dita scheletriche incrociate, in attesa di un commento da parte del proprio Alfiere.
Sperò sinceramente che ella comprendesse il suo piano, era decisamente intelligente e questa una qualità che apprezzava molto di lei ma a volte tendeva purtroppo ad agire prima di pensare, oltre che essere più testarda di un cammello.
Edited by Settra - 2/12/2015, 08:14. -
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Ma intanto presti questo, è un toccasana fatto con un antica ricetta Nehekhariana, una goccia la sera prima dormire e dovrebbe rigenerare le tue energie e permetterti sogni quanto più riposanti possibile.
Una sola, mi raccomando, con tre diventa un potente veleno che corrompe lo spirito.
Con sguardo assente la Dama del Vento raccolse la boccetta e prese a fissarla, rigirandola fra le dita.
Quanto al ragazzino, le indagini al Magisterium non hanno portato ha niente, nemmeno interrogare la sua anima in modo approfondito ha portato a nulla perché semplicemente ci sono dei pezzi che mancano.
Non sono sicuro di come sia successo, sembra il lavoro di un chirurgo che decida di operando con una mannaia, ma naturalmente mancando dei frammenti c’è la possibilità che sia successo letteralmente di tutto nei periodi che non ricorda.
Avrebbe dovuto essere furiosa... ma quella rivelazione non le fece poi tanto effetto.
Cosa doveva aspettarsi da una persona viscida come Lazarus Lee?
Che fosse stato losco era evidente, ed il fatto che mancassero prove non significava che fosse innocente.
Pura e semplice logica.
Osservandolo ho supposto che gli mancasse una figura “paterna” di riferimento e questo lo abbia indotto su una strada poco raccomandabile, naturalmente questo non lo scusa dall’essere un idiota, ma ho supposto che prendendolo come mio allievo avrei ottenuto più informazioni che non continuando a fargli a pezzi l’anima in cerca di informazioni che non ci sono.
Ho cercato di manipolarlo in modo che avesse tutto da perdere e nulla da guadagnare, in caso fosse stato davvero una pedina di Bid Daum e che quindi non cercasse di tornare da lui una volta recuperati i ricordi.
Nel caso il mio non sia riuscito posso sempre eliminarlo nella comodità del mio ufficio, naturalmente se funziona sarà una miniera di informazioni.
Per qualche attimo l'Alfiere rimase in silenzio e, nonostante l'aria stanca e distratta, si concesse quei pochi istanti per trovare le giuste parole. Odiava infatti discutere di quella faccenda, principalmente perchè pentita di non essere stata ancora più dura.
-Il ragionamento funzionerebbe con una persona in grado di pensare logicamente... e senza manie autolesioniste.
Fece spallucce, come a spiegare la cosa più ovvia del mondo.
-Una volta avevo una zia che veniva picchiata ed umiliata continuamente da suo marito. Nel mio casato la figura della donna era marginale: servivamo come "incubatrici" di bambini o, al più, sacerdotesse di clausura. Ciò nonostante, con l'autorità del padre e l'elevata posizione in gerarchia del suo ramo di famiglia, avrebbe comunque potuto trovare un modo per difendersi e mandare al diavolo quel pazzo- avrebbe avvicinato la fiala davanti agli occhi, così da vedere controluce il suo contenuto -Succedeva però che, ogni volta che annunciava la sua presenza nell'ala centrale della magione, lì dove era possibile incontrare suo padre, il marito diventava insolitamente gentile. Le parlava di amore celato dietro la sua violenza ed usava la scusa "dell'essere sincero" come per giustificare i maltrattamenti ed i giochi psicologici.
Sai come finisce la storia, Khatep?
Attese qualche attimo, distogliendo lo sguardo dal liquido e fissando le orbite di Khatep.
-Se è davvero in rapporti con Bid'daum, allora lo ha tradito... quindi tornerà da lui.
Sospirò, portando indietro la schiena e fissando il soffitto.
-Francamente avrei trattato la questione diversamente, ma ormai è fatto. Ciò nonostante, quel verme non è fra le mie priorità al momento. Abbiamo questioni ben più importanti di star dietro a un bambinetto che gioca col fuoco perchè spera di farsi male.
Ad esempio la gilda del Presidio.
La politica estera e la ripresa economica.
Portò una mano alla tempia, riprendendo a massaggiare.
-Per quale altra ragione sei venuto?
Edited by Drusilia Galanodel - 1/12/2015, 17:55. -
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Take care of youself, my child…
…don’t let your spirit be shattered.
Lazarus.
Alle parole di Drusilia l’Antico si alzò dalla sedia, cominciando a passeggiare lentamente per il grande ufficio della donna, le mani che si congiungevano dietro la schiena con atteggiamento pensoso.Lo so.
Forse hai ragione e lui è semplicemente troppo stupido per questo tipo di giochi mentali, probabilmente si sarebbe dovuta gestire l’intera situazione in modo diverso ma ormai ciò che è fatto è fatto.
Noi siamo profondamente diversi e diverso è il nostro modo di affrontare le situazioni, ed è giusto così, in fondo se fossimo uguali non ci sarebbe bisogno di entrambi a Laputa.
Una pausa nel suo discorso mentre lentamente si portava dietro la scrivania dell’Autocrate e con studiata calma spostava i suoi capelli.
Probabilmente era la prima volta da quando si conoscevano che lui la toccava di propria spontanea volontà.Le preoccupazioni del governo ti stanno prosciugando, Drusilia, hai tantissime qualità e questa è una cosa che ho sempre riconosciuto.
La pressione sulla spina dorsale le avrebbe dato un brivido, intenso ma piacevole, che si sarebbe spanso lentamente ai nervi più lontani.E i tuoi sottoposti hanno figura degli sciocchi, mi duole dirlo, persino io.
Entrambe le mani ora poggiavano sulla pelle candida della donna, muovendosi con maestria per sciogliere i nodi muscolari dati dallo stress.Ma non puoi lasciarti consumare da ciò, soprattutto non dovresti isolarti in questi uffici.
Tu non sei come me, non lo sarai mai e ciò è decisamente un bene, è ciò che ti rende amata dal popolo e rende me temuto.
Il presidio è afflitto da gravi problemi, questo è innegabile, il popolo va avanti perché sa che le leggi sono ferree e fatte rispettare, ma soprattutto perché sanno che il loro Alfiere li ama come una famiglia.
Khatep aveva avuto tempo, molto tempo, per studiare l’esatta conformazione dei nervi e dei muscoli quindi sapeva esattamente dove premere perché ella si rilassasse almeno un poco, lasciandole una calma sensazione di piacere e tranquillità.
Le si posa affianco prima di allungare la mano verso di lei, come un cenno di invito.Non pensavo te l’avrei mai detto, ma temo tu stia lavorando troppo e la cosa finirà con l’ucciderti, una cosa che non posso permettere.
Andiamo, ti serve una pausa e un giro tra la tua gente, io faccio politica perché mi diverte e voglio vedere il presidio prosperare…tu ti sei accollata questo peso per il suo popolo.
Andiamo a vedere la ragione che ti fa sopportare questo incubo burocratico e questa schiera di inetti.
Le parole del vecchio mostravano da un lato una sincera preoccupazione per le condizioni psicofisiche della donna, ma dall’altro avevano la fermezza di un inappellabile dettame medico.
Lei sarà anche stata potente, ma lo era anche lui, l’avrebbe trascinata fuori con la forza se fosse stato necessario, non poteva lasciare che perdesse del tutto di vista le ragioni che la inducevano a governare quell’ammasso di idioti o presto non avrebbe più voluto farlo.
Da un’altra guerra civile sarebbe potuto uscire vincitore chiunque, facilmente lui, ma sarebbe importato poco dato che non sarebbe rimasto nulla su cui governare.Non vorrai disobbedire a una sentenza del Giudice.
Aggiunse in tono cordiale.
Che gli anni passati a Laputa lo stessero rammollendo?
Edited by Settra - 30/12/2015, 22:40. -
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L'Alfiere Errante si concesse un attimo di pausa, lasciandosi "coccolare" dalle dita ossute dell'antico. Era tesa, Khatep avrebbe potuto sentirlo, ma non era di natura fisica il suo blocco. Qualunque massaggio avrebbe solo curato i sintomi, non certo la causa.
Non pensavo te l’avrei mai detto, ma temo tu stia lavorando troppo e la cosa finirà con l’ucciderti, una cosa che non posso permettere.
Andiamo, ti serve una pausa e un giro tra la tua gente, io faccio politica perché mi diverte e voglio vedere il presidio prosperare…tu ti sei accollata questo peso per il suo popolo.
Andiamo a vedere la ragione che ti fa sopportare questo incubo burocratico e questa schiera di inetti.
Con movimenti lenti e sguardo vuoto la bella si levò dalla sua posizione, seguendo l'Antico come una sonnambula.
Aveva l'aria assente, orribilmente stanca... e non sembrava nemmeno convinta di ciò che le era appena stato detto. Su una cosa, però, erano d'accordo: quel ruolo la stava uccidendo.
-Posso farti una domanda personale, Khatep?
Fu così che interruppe il suo silenzio, fermandosi di colpo e fissandosi i piedi.
-Hai mai amato qualcuno?- ebbe un sussulto, prima di prendere il respiro e parlare lentamente -Non quello carnale... quello per cui daresti la vita.. -
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Ruling is a heavy burden…
….it’s difficult to carry it alone.
Drusilia.
Non erano i muscoli la causa del malessere della donna e questo lo sapevano entrambi, ma in quel momento alleviare i sintomi del suo stress era ciò che poteva fare.
Avrebbe dovuto esplorare a fondo la psiche del suo Autocrate per trovare le cause primeve di quel suo malessere e, se possibile, neutralizzarle alla radice per permetterle di recuperare uno stato psicofisico normale.
Ma non era quello il momento, per ora avrebbero semplicemente passeggiato e chiacchierato.Posso farti una domanda personale, Khatep?
Lo sguardo senza occhi del Sommo si volse, abbandonando i corridoi davanti a loro, per volgersi verso la donna, un tacito consenso alla sua richiesta.Hai mai amato qualcuno?
Non quello carnale... quello per cui daresti la vita.
I piedi dell’Antico si fermarono all’improvviso, mentre scrutava il volto di Drusilia alla ricerca di nemmeno lui sapeva bene cosa.
Gli istanti passavano lenti mentre decideva se fosse o meno il caso di rispondere alla domanda di quella donna, donna che in tutti quegli anni di conoscenza era arrivato ormai a considerare come una parte della propria famiglia e a cui tutto sommato teneva davvero.Sì.
Quella singola affermazione rimase sospesa nel vuoto per qualche istante, prima che Khatep si decidesse a proseguire.Lo sono stato, tanto…tanto tempo fa.
Nella cultura del mio popolo, il sacrificio era visto come qualcosa di estremamente stupido e fondamentalmente è una visione che condivido, ma per la mia prima moglie avrei fatto di tutto…era la gioia della mia esistenza.
Lo sguardo dell’Antico sembrava perso nei meandri del tempo, ricordare non sembrava costargli alcuno sforzo ma era come se lo stesse facendo per la prima volta da tanto tempo.Ma, naturalmente, questo non le ha impedito di morire e lasciarmi.
La prima di una serie di molti, perché?. -
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Sì.
A quelle parole, Drusilia rimase in silenzio.
Non avrebbe interrotto la discussione per educazione, ma doveva ammettere di esser rimasta interdetta.
Lo sono stato, tanto…tanto tempo fa.
Nella cultura del mio popolo, il sacrificio era visto come qualcosa di estremamente stupido e fondamentalmente è una visione che condivido, ma per la mia prima moglie avrei fatto di tutto…era la gioia della mia esistenza. Ma, naturalmente, questo non le ha impedito di morire e lasciarmi.
La prima di una serie di molti, perché?
Per quanto fosse triste quella storia, in realtà non le disse nulla di nuovo: a volte cercava di non pensarci, ma quasi non si contavano le persone che, con gli anni, avevano finito per abbandonarla.
-Se fosse stata ancora in vita e ti avesse fatto del male, tu cosa avresti provato?
La domanda fu laconica, rapida ed indolore.
-Vedi, Khatep: tutti i tradimenti, le morti evitabili con poco e qualunque tragedia che potrebbe incombere sugli Aviatori... è un pò come farmi del male. Ogni fallimento getta scredito su noi -noi che dovremmo essere la speranza per chi ci osserva- ma prima ancora su di me. Non solo perchè sono il Gran Maestro, ma perchè sono io ad avervi generati come entità- lanciò un'occhiata al lich, sperando che capisse -E' stata la mia volontà di aiutare la gente a far sorgere questa gilda dal nulla. Non avevo soldi nè veri alleati all'inizio. Non ero nessuno, eppure per anni ho dato una casa, del cibo, una possibilità di emergere a tutti gli associati... ed ora la gilda lotta per distruggere quel poco che ci è rimasto di buono e sacro, generando problemi su problemi.
Piccola pausa, per poi concludere.
-Ecco come mi sento, Khatep.
Sono stata ferita da coloro che amo.. -
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Questions never asked…
…have no answer.
Dubbio.
La prima domanda della donna l’aveva lasciato onestamente un poco interdetto, era una questione che non aveva mai ponderato e che non aveva dovuto affrontare e dopo di lei si era semplicemente impedito di provare qualcosa di simile per chiunque altro.
Non era mai arrivato a porsi seriamente la questione di cosa avrebbe fatto se una persona veramente amata l’avesse ferito, lui si aspettava l’incapacità e il tradimento da chiunque, riponendo la massima fiducia soltanto in se stesso, e in Intet, perché sapeva che nessun altro sarebbe stato dalla sua parte a prescindere dalle condizioni.
Il silenzio comunque non durò e Drusilia proseguì il suo discorso.Ecco come mi sento, Khatep.
Sono stata ferita da coloro che amo.
Riprese a camminare in silenzio mentre rifletteva a fondo su ciò che il suo Autocrate aveva appena detto.Ricordo bene quella notte, quando venni nel tuo ufficio con la maschera di Raylek in mano, praticamente ti costrinsi a prendermi con te eppure tu non avesti pregiudizi nei miei confronti.
Io ti forzai la mano e tu mi trattasti come qualsiasi aviatore.
In tutti gli anni nei quali il loro legame era cresciuto non avevano mai tirato fuori quella storia, ormai vecchia, eppure estremamente esplicativa.Tu hai creato questo ordine dal nulla, e la cosa ti fa onore, ti senti come una madre nei confronti di tutti i tuoi sottoposti, vedi gli aviatori come una famiglia e senti che i loro fallimenti sono anche i tuoi.
Ma ti sbagli.
Le ultime parole vennero pronunciare con la certa freddezza di chi ha visto queste cose accadere molte e molte volte, finendo sempre e comunque allo stesso modo.Noi dovremmo essere una speranza, uno scudo, ma non siamo una Gilda di militari addestrati fin dalla nascita a seguire degli ideali, inculcati nella testa dei propri affiliati a forza di esercizi.
Siamo una gilda di volontari, tu stessa mi hai spedito in ufficio una ragazza che faceva la chiaroveggente in città.
Purtroppo non puoi pretendere una gilda di perfetti paladini e allo stesso tempo di accogliere tra le nostre fila chiunque abbia una storia triste o un briciolo di talento, gli eroi non si trovano, Drusilia, gli eroi si costruiscono.
Certo, a volte qualcuno è in grado di costruirsi da solo e noi lo scopriamo, ma è una rara eccezione.
Fece una pausa, cercando le parole più giuste per concludere il discorso.Tu consideri gli Aviatori la tua famiglia, potrebbe anche essere vero, ma come tutte le famiglie più è grande e meno è controllabile…e assieme alle dimensioni aumentano le mele marce.
Purtroppo è inevitabile.
Se avesse potuto, avrebbe sospirato di fronte all’ineluttabilità di quell’ultima affermazione.
Fino a quando gli aviatori potevano vantare un numero limitato di membri, era possibile considerarla un’unica famigliola felice dove tutti conoscevano tutti e ognuno di essi aveva un rapporto personale e unico con il Gran Maestro, ma con l’aumentare del numero di iscritti la cosa era semplicemente impossibile.
I Comandanti non avevano il tempo materiale per scrutinare personalmente tutti e i sergenti non sempre facevano un lavoro impeccabile, per non parlare di quando i comandanti stessi sbagliavano, difficile ma sempre possibile.
I motivi per cui le società e le gilde crollavano erano sempre gli stessi e uno di essi, da quando esisteva il mondo, era che si espandevano troppo per rimanere fedeli ai loro propositi iniziali, a quel punto potevano evolversi, ridursi o scomparire.
Non avrebbe permesso ai Liberi Aeris Milites di estinguersi, questo era certo.. -
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-Parli di semplice inesperienza, ma non si può insegnare nulla a chi non vuole ascoltare. I numeri -in questo caso- son solo un contorno influente ma non decisivo.
La risposta giunse lapidaria, esattamente come il suo sbuffo seccato.
Khatep parlava delle persone come se fossero numeri, delle vicende come se fossero semplici, ma il fatto era che non fosse così. La disturbava, anche. Esistevano i sentimenti, ad esempio, come la pietà, la riconoscenza, l'amicizia o l'amore. Esistevano delle vite trascorse prima di arrivare a loro, quasi sempre segnate da qualche tragedia. Esisteva l'amor proprio, che avrebbe dovuto spingere chiunque ad evitare stupidaggini per non mettersi in ridicolo, come anche il rispetto verso un anziano, che avrebbe dovuto invitare i novizi a prestare almeno ascolto a chi aveva vissuto più di loro. Esisteva anche quella rarissima forma di saggezza che portava gli individui a riconoscere i propri errori e chiedere umilmente scusa, la volontà di rimediare ai propri sbagli. Non era solo una questione di numeri: questa volta Khatep aveva sbagliato.
-In ogni caso, devo ancora riflettere su come sentirmi... e come comportarmi, quindi ti prego di non parlarne ancora. Al momento non servirebbe a nulla: devo ancora metabolizzare il colpo e non sono pronta a gestire lucidamente la cosa.
Incrociò le braccia al petto, chiudendo gli occhi e sospirando.
Aveva solo bisogno di altro tempo per capire.
Capire sia gli altri che sè stessa.
Forse non era ancora tempo di esprimersi direttamente sulla questione.. -
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Strong ideas are difficult to change…
….but time always reveal who’s right and who’s wrong.
No.
Non aveva capito, non poteva certo fargliene una colpa.
Era ancora giovane, ma soprattutto era un’idealista e questo purtroppo annebbiava la sua visione della realtà impedendole di vederla in tutta la sua sconfortante crudezza.
Non si poteva aiutare tutti e aspettarsi che ognuno di essi nasconda dentro di sé un eroe, sarebbe stato davvero molto bello se ogni persona avesse tutte le qualità necessarie per diventare un paladino del bene come si supponeva i LAM dovessero essere ma la cosa semplicemente non era vera.
I numeri, purtroppo, erano sempre un fattore decisivo…ma presto o tardi anche lei lo avrebbe imparato, come era successo a lui, lo scorrere inesorabile degli anni faceva miracoli nello strappare via le pie convinzioni e gli idealismi, ma anche le speranze sul fatto che il mondo sia meglio di come appaia o che le persone in esso siano creature decenti e dotate di raziocinio.Allora ne riparleremo poi, in fondo c’è tempo, ma tu cerca di riposare o morirai prima di aver finito di elucubrare sulla questione.
Sarebbe incredibilmente seccante dover combattere un’altra guerra civile.
C’era la concreta possibilità che quella fosse, negli intenti, una battuta.Comunque ero venuto a parlarti anche d’altro, naturalmente.
Nonostante i piccoli contrattempi, il progetto Sole di Mezzanotte è pienamente operativo e si deve soltanto iniziare la costruzione dei golem, riguardo al modo migliore di impiegarli sono arrivato a due proposte altrettanto valide ma te le presenterò poi per iscritto, ora non mi pare il momento.
Aveva avuto intenzione di portare anche l’argomento Lazarus, ma con ogni probabilità sarebbe stata una pessima idea dato l’attuale stato d’animo della donna e probabilmente anche l’argomento Grifis sarebbe stato saggio evitarlo.
Per quanto riguardava l’anguilla nera, semplicemente avrebbe continuato a tramare qualcosina in proprio e una volta finito le avrebbe presentato i risultati ottenuti.Piuttosto.
Cominciò, deciso a passare ad argomenti più leggeri.Ci conosciamo ormai da alcuni anni, ma mentre le persone attorno a te invecchiano…a parte quelle palesemente immortali, ovviamente…tu non sei cambiata minimamente.
Qualche volta mi hai parlato dello status particolare dei Galanodel, siete forse anche immuni allo scorrere del tempo?
Effettivamente era un po’ che si poneva questa domanda, la cosa avrebbe sicuramente giocato a suo favore per molteplici motivi, uno dei quali era sicuramente che la trovava una creatura gradevole, sebbene instabile, e gli sarebbe dispiaciuto vederla morire.. -
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Ascoltò Khatep fissando il paesaggio del Latifondo con aria un pò triste. Ciò nonostante, sorrise leggermente alla battuta dell'Antico; in un certo senso -uno molto contorto- si scoprì essere quasi una prigioniera di quella gabbia dorata, ricattata da quelle che sarebbero potute essere le ovvie conseguenze di una fuga a cuor leggero. Sospirò, un pò afflitta dall'idea di non poter semplicemente fare i bagagli e scappare per un pò.
Comunque ero venuto a parlarti anche d’altro, naturalmente.
Nonostante i piccoli contrattempi, il progetto Sole di Mezzanotte è pienamente operativo e si deve soltanto iniziare la costruzione dei golem, riguardo al modo migliore di impiegarli sono arrivato a due proposte altrettanto valide ma te le presenterò poi per iscritto, ora non mi pare il momento
-Sono felice sia andato avanti: abbiamo bisogno di quei Golem- si limitò a dire, accennando un lieve movimento di capo -Proponimele quando più ti aggrada, ma sarebbe meglio procedere spediti. Non sappiamo cosa ci nasconde il futuro.
Piuttosto.
Ci conosciamo ormai da alcuni anni, ma mentre le persone attorno a te invecchiano…a parte quelle palesemente immortali, ovviamente…tu non sei cambiata minimamente.
Qualche volta mi hai parlato dello status particolare dei Galanodel, siete forse anche immuni allo scorrere del tempo?
Infine la mummia sembrò voler cambiare i propri toni e passare ad altri tipi di argomenti. Questo la sorprese un pò, più che altro perchè aveva sempre visto rivolgere la curiosità dell'Antico alle più improbabili stranezze che la natura offriva loro, non certo a lei. Beh, anche lei non poteva in alcun modo affermare di essere una comune umana, ma credeva si fosse circa abituato alla sua presenza.
-Abbiamo sangue angelico nelle vene, oltre quello umano- spiegò semplicemente, senza farsi troppi problemi. Infondo Khatep non era uno sconosciuto che la importunava -Cresciamo rapidamente per servire in battaglia e moriamo solo di morte violenta.
Fece spallucce, pensando che forse Khatep avesse notato stranezze anche nel figlio.
Non sembrava appartenere alla sua età anagrafica, infatti.
-E... si, la maturità è il nostro ultimo stadio. Non invecchiamo perchè siamo legati alla Fonte. Non ci avvizziamo fino a spegnerci.. -
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Is Immortality a gift…
…if is given to those who don’t ask for it?
Angelo.
Effettivamente era una spiegazione assennata, l’aveva vista e aveva letto i rapporti della Galanodel in battaglie e delle ali che le spuntavano, sebbene potesse essere in realtà praticamente qualsiasi cosa e la contaminazione angelica era probabile tanto quanto l’incrocio con geni di piccione.
La spiegazione però non era del tutto chiara, aveva fatto menzione di qualcosa chiamata “la fonte” e nonostante gli venissero in mente, lì per lì, almeno due dozzine di luoghi nel multiverso che potevano ammantarsi di quel nome, quasi nessuno di essi aveva le proprietà che lei sembrava implicitamente attribuire alla sua Fonte.Suppongo che per alcune discendenze l’Immortalità sia più semplice che per altre, però mi sorgono allora due domande: che cosa è “la fonte” e poi, allora, quanti anni hai esattamente tu?
Se davvero non invecchiava e lui non l’aveva vista crescere era possibile avesse un numero di anni molto alto, non esorbitante dato il modo emotivo in cui tendeva ancora a reagire a ciò che le capitava e alla mancanza di saggezza dato dai millenni di esperienza, ma decisamente più di quelli che dimostrava.
Con una scrollata di spalle scacciò il ricordo di come aveva reagito alla scomparsa di Raylek, era deciso a non tirare fuori quella storia se non nei momenti di vero bisogno, ma questo non gli impediva di ripensarci con preoccupazione di quanto in quanto.
Si appuntò mentalmente di fare qualche ricerca sui Galanodel e sulle stirpi angeliche, e demoniache, in generale.
Non era qualcosa di tipico del suo piano natio e aveva dedicato alla questione un’attenzione quasi nulla nel corso dei secoli, forse era giunto il momento di rimediare.. -
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Suppongo che per alcune discendenze l’Immortalità sia più semplice che per altre, però mi sorgono allora due domande: che cosa è “la fonte” e poi, allora, quanti anni hai esattamente tu?
In quel preciso istante Khatep avrebbe potuto notare un lieve ma ben evidente cambiamento umorale sul volto dell'Alfiere.
Diventò improvvisamente imbarazzata: gli occhi si fecero bassi, le gote lievemente tinte di rosso.
Le labbra corrucciate.
-Beh... nella mia famiglia le donne non potevano studiare queste cose. Non mi è stato mai detto cosa è esattamente...- distolse lo sguardo altrove, profondamente a disagio. Non era solita parlare della sua famiglia e, sebbene non ci fosse nulla di male, era comunque insolito -...però potrebbe saperlo mio fratello. E' stato educato come un futuro capocasata: sicuramente saprà molte più cose di me.
Respirò profondamente per calmarsi. Non voleva chiudere la conversazione nè rimandarlo a qualcun altro; ciò nonostante non sapeva davvero cosa dirgli: non le erano mai state concesse delle spiegazioni su circa... qualunque cosa, nè era particolarmente interessata a cosa fosse esattamente. Sapeva di essere immortale e di avere caratteristiche diverse dagli umani ma, in un certo senso, questo lo aveva scoperto da sola notando le differenze con le sue coetanee da ragazzina.
Nulla che potesse soddisfare a pieno uno studioso come Khatep, insomma.
-Per l'età... non me lo ricordo- sorrise imbarazzata, cercando di fare i calcoli -Ho viaggiato dimensionalmente così tante volte che potrei aver perso il conto!
Detto ciò, avrebbe iniziato a pensare ai suoi trascorsi, cercando di collegare le date e tracciare qualcosa di quantomeno approssimativo.
-Quando raggiunsi Endlos la prima volta avevo diciannove anni. Mi sono trasferita stabilmente a ventuno e... credo siano passati una quindicina di anni da allora? Comunque ne ho più di trenta, credo.. -
.
If you keep your women in a state of ignorance…
…maybe you deserve to be extinct.
Ignoranza.
Le vuote orbite dell’Antico notarono subito il cambiamento avvenuto nell’Alfiere quando pose le sue domande, sembrava quasi imbarazzata, le labbra corrucciate e gli occhi bassi.
Senza porle fretta attese che la donna facesse la sua rivelazione, cosa che lo lasciò assai più stupito di quanto avrebbe pensato, oltre che vagamente irritato e non solo con i Galanodel in generale.Un comportamento davvero irragionevole, non trovo il senso di mantenere parte della propria prole e membri del casato in una ignoranza forzosa.
Privarsi di una mente è sempre un errore, se non sbaglio mi dicesti che la tua famiglia è praticamente scomparsa, non fatico a comprendere il perché.
Ma non era finita, ne aveva anche per lei e Drusilia sapeva bene che nulla avrebbe impedito al suo Ufficiale di farle una bella ramanzina, quando lo avesse ritenuto necessario.Sono inoltre basito dalla tua mancanza di interesse sulla questione, a quanto pare la tua immortalità è legata a questa “fonte” e non hai neanche idea di cosa sia.
A meno che non ti prema conservare il tuo stato di immune alla morte naturale, ti consiglio di informarti.
Io sicuramente chiederò a Quarion alla prima occasione, in fondo è un pezzetto di informazione in più da aggiungere ai miei libri.
Il tono era quello di un genitore che ha scoperto un bambino a fare una marachella e lo redarguisce con pazienza, sperando che abbia imparato la lezione pur sapendo che non è realmente così.
Sull’età decise di soprassedere, ma sotto sotto era contento che non fosse eccessivamente più vecchia di quello che dimostrava, era ancora una bambina e aveva tantissimo tempo per imparare..
[LAM] Procrastinated Words. |
