[LAM] Procrastinated Words.

Un comportamento davvero irragionevole, non trovo il senso di mantenere parte della propria prole e membri del casato in una ignoranza forzosa. Privarsi di una mente è sempre un errore, se non sbaglio mi dicesti che la tua famiglia è praticamente scomparsa, non fatico a comprendere il perché.

In un certo senso aveva immaginato un commento del genere da parte dell'Antico, ed infondo lo pensavano in molti: lei, Arthur e tutti coloro che si erano trovati davanti una così triste verità. Ciò nonostante si parlava di un altro mondo, un'altra razza ed un altro tempo. Nonostante non condividesse nulla con loro, la gerarchia e le usanze della sua stirpe erano fondamentalmente strutturate al solo fine di mantenere in qualche modo "pura" la razza, o comunque il meno possibile ibridizzata con quella umana. Il controllo quasi ossessivo della donna -in minoranza a livello di nascite rispetto agli uomini- dava ai capocasata modo di controllarle ed evitare che finissero nelle mani di altri, considerando la ben conosciuta e condivisa bellezza. In ogni caso, erano tutti morti. Non aveva senso ripescare vecchi ricordi.

Sono inoltre basito dalla tua mancanza di interesse sulla questione, a quanto pare la tua immortalità è legata a questa “fonte” e non hai neanche idea di cosa sia. A meno che non ti prema conservare il tuo stato di immune alla morte naturale, ti consiglio di informarti.
Io sicuramente chiederò a Quarion alla prima occasione, in fondo è un pezzetto di informazione in più da aggiungere ai miei libri.

Anche quel commento a bruciapelo non fu inaspettato.
Infondo Khatep era un Magister ed era perfettamente logico che ragionasse da studioso.
-Penso che, considerando il mio passato e quello che ho causato negli ultimi anni, sia già un successo che non voglia sparire per sempre- liquidò Drusilia con fare assorto -Da ragazzina ho tentato il suicidio più volte, fallendo anche in quello.

Sospirò.
Fortunatamente il periodo delle fughe era ormai passato da un pò, ma ricordava perfettamente ogni singolo istante. Dopo anni di contrasti, guerre e molto altro, nonostante avesse perso buona parte dei suoi ideali e delle speranze, i legami con quelli che considerava pilastri della sua vita erano riusciti in un certo senso a mitigare gli istinti autodistruttivi, fondamentalmente per non far loro del male. Aveva dei figli da crescere e proteggere, un amante che avrebbe sofferto per la sua scomparsa. Non poteva permettersi di morire, non ora.
Vista in un'ottica ottimista, in un certo senso, quello era pur sempre un passo avanti.

-In ogni caso, ti ringrazio della passeggiata ma temo di dover riprendere con il lavoro- avrebbe detto, buttando alle proprie spalle tutti i pensieri -Ho bisogno di starmene un pò per conto mio. Prometto di farmi viva più spesso, in futuro.

E con questo si sarebbe allontanata, ancora buia in volto ma in un certo senso rinfrancata da quella breve pausa.
Sapeva che sarebbe trascorso del tempo, ma si sarebbe rimessa in piedi.
Come sempre.