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Cunicoli d'Ingresso
I due goblin riuscirono a stento a rimanere dietro al passo sostenuto del loro padrone, che non sembrava essere in sé, dopo la discussione con la ragazza incontrata fra le rovine.
Scratch, il servo dalla pelle turchese e dalle parti meccaniche, era sicuramente più visto e intelligente del suo amico rosso, intento a mangiare della sabbia, provò quindi a confortare Colui con tutti gli arti con qualche domanda.
"Perchè non l'abbiamo uccisa? Era così indifesa e poi continuava a vomitare tutte quelle parole che …”
”Taci Scratch. Non ho voglia di parlare.”
Se così si poteva chiamare un contatto mentale tramite Chip, ma era meglio non tergiversare su quei particolari di poco conto.
Non vedeva l’ora di rientrare dentro la Tana e sentirsi, per così dire, al sicuro.
”Eccoli.”
Davanti a loro un fendente di piante scavato dentro una montagna, dalla grandezza tale da permettere a carovane di entrare e uscire in simultanea.
I cunicoli d’ingresso, lì dove la sabbia si fermava per lasciare spazio soltanto alla pietra.
La sola visione dell’entrata per Merovish lo fece subito sentire meglio, o almeno fino a quando non gli prese un’emicrania fulminante.
Il colpo fu così improvviso e violento che riuscì a stento a rimanere in piedi, in suo soccorso arrivarono però prontamente i goblin, che gli permisero di rilassarsi qualche secondo in più.
”Maledizione! Milea e la sua droga … mi stanno chiamando a loro.”
Brutta esperienza quella con la donna chiamata Milea, ma anche quello sgradevole incontro lo aveva forgiato più che mai.
Si passò una mano sul viso, con aria turbata, avrebbe dovuto fare qualcosa per rimediare a quell’astinenza forzata, consapevole che era ai suoi minimi storici.
”Uh!”
Alzò leggermente lo sguardo verso l’orizzonte.
Sulle prime i servi non capirono, poi riconobbero lo sguardo che soltanto uno come Karakuriki poteva avere.
Gli occhi, ogni volta che succedeva, sembravano perdersi nel vuoto, come attirati da qualcosa d’infinito e perenne.
”Un naufrago!”
Disse vedendo una figura, che indubbiamente, emanava ancora forti impulsi del Maelstrom.SPOILER (clicca per visualizzare)Karakuriki:
Stato Fisico: Ottimo
Stato Mentale: Tranquillo
Mana:100%
Benedetto dal Maelstrom:
-[Passiva di percezione del Maelstrom]
Scratch:
Stato Fisico: Ottimo
Stato Mentale: Spaventato
Cut:
Stato Fisico: Ottimo
Stato Mentale: ZAZZA
Il Chip (Globale):
-(Pensieri e Vista Condivisa)
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Sifr.
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Il Deserto sembrava non finire mai.
Aveva da poco abbandonato la carovana che, nei giorni immediatamente precedenti, gli era stata compagna in quel viaggio verso la capitale del Sud; camminare sulla sabbia, ferito costantemente dal giudizio severo di quella luce incredibilmente penetrante, sembrava aver inaridito ogni lineamento sul suo volto.
Osservò un'ultima volta dietro di sé, alla ricerca delle proprie impronte: lo Yuzrab aveva già impietosamente cancellato tutto.
Non potè dire d'aver effettivamente visto qualcuno sotto la mastodontica presenza di quella fessura: la distorsione che il caldo e la stanchezza operavano costantemente, sui suoi sensi, spinsero Sifr a proseguire per diverse centinaia di metri affinché il dubbio divenisse una sbiadita certezza.
C'era un uomo e c'erano due strane creature, la cui pelle sfumava in direzioni opposte dello stesso spettro.
Il più alto, l'unico apparentemente umano, aveva lo sguardo inchiodato su di lui.«È questo l'ingresso per Merovish?»
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Cunicoli d'Ingresso
Era come se un nano avesse deciso di usare la sua testa come un’incudine da quanto gli faceva male, quelle fitte tremende non li permettevano neppure di pensare in maniera corretta, a tal punto che sulle prime non capì neppure la domanda dello strano figuro.
”Chi è mai questo tipo? Non riesco neppure a capire se è umano.”
Nonostante il dolore, cercò di mantenere uno sguardo fermo e impassibile come al suo solito, non avrebbe certamente permesso ad una stupida droga di piegarlo alla sua volontà.
Anche se non sapeva esattamente quanto avrebbe retto.
”Me-Merovish? …”
Si guardò attorno come se neppure lui riconoscesse quella zona che aveva visto decine di volte dal suo arrivo su Endlos.
”Si è questa.”
Lo strano volto dell’uomo non lasciava presagire nulla di allegro e spensierato e lo sguardo perso nel vuoto, a tratti molto simile al suo, gli lasciava intuire tanti altri piccoli dettagli.
”Comunque odio mancare alle formalità. Io mi chiamo Karakuriki e lei sembra essere nuovo di qua, oppure sbaglio?”
Non era da lui attaccare bottone con una persona qualsiasi, almeno che non fosse per necessità o lavoro di qualche tipo, ma se c’era una cosa che Merovish insegnava, era che un conoscente in più valeva come oro nel covo degli assassini.. -
Sifr.
User deleted
“Comunque odio mancare alle formalità. Io mi chiamo Karakuriki e lei sembra essere nuovo di qua, oppure sbaglio?”
Sifr si sentì sollevato nel vedere che l'individuo non accompagnò quella cortesia con una stretta di mano. Odiava il contatto fisico, soprattutto quando reclamato dalle sole convenzioni sociali.«Sì, sono arrivato su Endlos qualche settimana fa.
Ho seguito una carovana fermatasi qualche chilometro prima di Merovish: non hanno voluto proseguire in questa direzione.»
Fece spallucce, alzando anche il sopracciglio sinistro (quello immacolato da cicatrici), per poi incastonare lo sguardo oltre le spalle del ragazzo e dei suoi capelli corposi come la scorza di una nocciola. La fessura sembrava ancora più immensa da lì vicino e nessun modo l'equilibrista poteva anche solo immaginare quanto si nascondesse oltre di essa.«Mi chiamo Dylan.
Quei due sono goblin, vero?
Non ne ho mai visti di così...particolari.»SPOILER (clicca per visualizzare)No Man's Fallacy
Quando dentro di te resta sostanzialmente nulla della tua Essenza, il resto del mondo è pronto a tuffarsi dentro la tua anima senza più riconoscere la verità dalla menzogna. È per questo che ogni parola pronunciata da Sifr risulterà priva di qualsivoglia briciola di mendacia, così palese ed evidente da non far sospetare che sia proprio la bugia ad animare quell'intenzione. In presenza di passive che permettono di notare la menzogna, i due poteri si annullano a vicenda.
{Passiva di menzogna}. -
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Cunicoli d'Ingresso
Mentre l’uomo si presentò, Karakuriki si sentì d’improvviso più sollevato, riuscendo a constatare che i dolori erano spariti come per magia.
”Finalmente. Gli effetti dell’astinenza forzata sembrano essersi calmati.”
Si passò una mano su tutta la faccia.
Prima sugli occhi e infine sulla bocca, riuscendo così a coprire un sospiro di sollievo.
"Ha detto di chiamarsi Dylan capo."
Gli comunicò il turchese che comprendeva lo stato pietoso in cui stava versando, mentre Cut si era momentaneamente incantato a guardare le scarpe del figuro.
” Comprati da un mercante di schiavi. Ma sanno cavarsela, hanno una brutta storia alle spalle, meglio non parlarne.”
Un rapido colpo di tosse per cambiare discorso.
Certi argomenti era meglio non toccargli per il momento e poi non poteva andare a spifferare tutto al primo che passava.
”Come mai questa voglia di andare a Merovish? Non sai forse che ha la peggior reputazione di tutto il mondo in cui ci troviamo? Che per la cronaca, si chiama Endlos.”
Lo sguardo gli ricadde sull’entrata della città sotterranea, talmente suggestiva che non poteva risvegliare in lui i ricordi della colonia Goblin che governava prima di essere preso dal Maelstrom.
”Magari potrei anche portarti in città, ma prima è giusto avvisarti.”. -
Sifr.
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“Come mai questa voglia di andare a Merovish? Non sai forse che ha la peggior reputazione di tutto il mondo in cui ci troviamo? Che per la cronaca, si chiama Endlos.”
«È esattamente il motivo per cui ho bisogno di raggiungerla.»
Gli abiti presi dal cadavedere dell'uomo che aveva ucciso, qualche giorno prima, erano fatto apposta per il deserto: una stoffa leggera, sfumata sul beige e sul marrone, articolata in diversi drappi che coprivano tutto il corpo lasciando unicamente un diadema aperto affinché il volto rimanesse visibile dall'esterno.«Accetterei volentieri l'aiuto, ma non ho denaro per sdebitarmi.»
«Se vuoi, posso uccidere qualcuno che non sopporti» pensò fra sé.
Doveva ancora capire, in realtà, se quella sua particolare 'moneta' fosse vista di buon occhio dagli abitanti del presidio meridionale.SPOILER (clicca per visualizzare)No Man's Fallacy
Quando dentro di te resta sostanzialmente nulla della tua Essenza, il resto del mondo è pronto a tuffarsi dentro la tua anima senza più riconoscere la verità dalla menzogna. È per questo che ogni parola pronunciata da Sifr risulterà priva di qualsivoglia briciola di mendacia, così palese ed evidente da non far sospetare che sia proprio la bugia ad animare quell'intenzione. In presenza di passive che permettono di notare la menzogna, i due poteri si annullano a vicenda.
{Passiva di menzogna}. -
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Pochi erano i tipi di persone che entravano a Merovish e solitamente andavano da mercanti disperati in cerca di soldi, assassini efferati a poveri stolti che pensavano che le mille dicerie sul presidio delle violenza fossero false.
Chi dei tre era l’uomo che si trovava di fronte?
Possibile che non rientrasse in nessuna di quella categoria?
Magari Karakuriki non era l’unico che voleva eliminare tutta la feccia e gli umani da Merovish, ma se doveva essere onesto con sé stesso, quello con cui stava parlando non sembrava essere un araldo di libertà.
”Soldi? La moneta battente è solo per gli stolti che non riescono ad usare la forza o il cervello. Consideralo come un favore gratuito.”
Sorrise mentre lo sguardo scivolò sui suoi servitori, ancora intenti a riprendersi dall’incontro con la strana ragazza delle rovine.
”Seguimi, non ci vorrà molto prima di arrivare alla città.”
Avrebbe deciso che quel giorno si sarebbe distratto dalla questione di Milea e di tutto il resto, preferendo invece di approfondire la conoscenza di Dylan e presentarli la città.
Provò a studiarlo un’ultima volta prima di partire per l’entrata dei cunicoli.
Aveva uno strano segno sotto l’occhio e dei capelli dal colore molto particolare, oltre al fisico molto atletico e lo sguardo spento ma dal colore vivo.
"Magari viene a Merovish perché le ha già viste di tutti i colori."
"ZAZZA!"
Scratch sembrava saperla lunga e Colui con tutti gli arti prese quella teoria per buona.
”Merovish, prima che l’oscurità dell’entrata ci risucchi, è diviso in distretti. Ne eri forse a conoscenza? Se hai già qualche luogo in cui dirigerti ti scorterò io. Altrimenti so’ già da dove potremmo incominciare!”
Provò a dire un’ultima volta, arrendendosi poco dopo dato che non riusciva a fargli aprire bocca.
"Qui sto solo perdendo il mio tempo. Non capisco come mai ho aspettato così tanto per andarmene."
A quelle parole Karakuriki se ne andò.SPOILER (clicca per visualizzare)Karakuriki:
Stato Fisico: Ottimo
Stato Mentale: Tranquillo
Mana:100%
Benedetto dal Maelstrom:
-[Passiva di percezione del Maelstrom]
Scratch:
Stato Fisico: Ottimo
Stato Mentale: Tranquillo
Cut:
Stato Fisico: Ottimo
Stato Mentale: ZAZZA
Il Chip (Globale):
-(Pensieri e Vista Condivisa)
Edited by Blain - 16/2/2018, 22:36.
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