This is how I disappear

Poor Unfortunate Souls ~ Atto III

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Death is only the beginning.

    Group
    Member
    Posts
    3,350
    Location
    Le sabbie del tempo.

    Status
    Offline

    ”You can’t kill me.” Said the man with a gun pointed at his head…


    …oh really? Then why shouldn’t i pull the trigger?.

    Il sorriso di Intet è affilato come una lama, la lama di un coltello che sta per piantartisi nel cuore, forse sbattergli in faccia il fatto che avessi almeno tre piani per evitare la morte per mano sua non è stata proprio un’idea così intelligente.
    Se da un lato sai che non dovrebbe ucciderti a meno che tu non faccia porcate, dall’altro niente gli vieta di provarci, soprattutto ora che gli hai appena assicurato che in ogni caso non può, soprattutto perché nel farlo apparivi decisamente sincero.

    E chissà se quei tuoi piani funzionano, che ne dici di test…


    Si immobilizza a metà della parola che sta pronunciando, assumendo un’aria concentrata come se fosse in ascolto di una voce che soltanto lui può sentire, il suo sorriso diabolico si spegne man mano che la voce non tanto misteriosa lo istruisce, ogni tanto ti lancia occhiate fameliche ma non dice niente.
    Passa qualche minuto prima che ti rivolga nuovamente la parola, minuti densi e pregni di significato.

    Khatep ha una proposta per te, Lazarus Lee.


    Ogni malizia dal suo sguardo è scomparsa, probabilmente non hai mai visto Intet così mortalmente serio, il che è quasi preoccupante.

    Torna a Laputa e sarà lui stesso a toglierti l’anello, prendi le tue cose e poi vattene dove preferisci.
    Un ultima chiacchierata di persona, in fondo devi chiudere la filiale laputense della Selee e ricevere un oggetto che vi permetta di rimanere comunque in contatto, sebbene non stringente come l’Anello.


    L’uomo che hai di fronte riprende le sue normali sembianze di drago, evidentemente stanco di quel gioco che fino a qualche istante fa l’aveva divertito moltissimo, un altro segno della sua incostanza?
    Ti osserva per lunghi secondi prima di aggiungere qualcosa.

    Niente trucchi, da nessuna delle due parti.
    Ah, sebbene la tua proposta sia stata accettata, ti consiglio di stare attento a come ti destreggi…Laputa ha la memoria lunga e perdona poco, così come Khatep.
    Se dovesse mai scoprire che la tua cosiddetta neutralità è una truffa…non esistono abissi abbastanza profondi e bui nelle dimensioni per sfuggire alla sua ira, spero che tu lo sappia.
    Persino tu, sebbene il dolore ti piaccia tanto, finiresti per implorare una morte che non giungerebbe mai.


    Per un’istante, un singolo brevissimo istante, ti era sembrato che persino Intet avesse paura delle immagini che stava rievocando.
    Forse quello era il primo e l’ultimo consiglio onesto che il drago ti avrebbe mai dato.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    You say I'm changing?
    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


    Group
    Member
    Posts
    11,292

    Status
    Offline
    pKHApOP
    LAZARUS LEE.

    Ho vinto.

    Ho vinto perché nel mio essere neutrale, io ottengo tutto: la potenza oscura di Bid'daum, la sapienza luccicosa di Khatep.
    Ho fatto della mia perenne indecisione il mio punto di forza, rimanendo in equilibrio tra i due sciamani più potenti del Semipiano. La mia vita fin'ora è stata puro Caos: ho fatto quel che volevo finché non mi sono stufato, imbrogliando e mentendo, per poi uscirne fuori con una pacca sulla spalla e un "non rifarlo mai più". Nel fingermi lo schiavetto di tutti, ho manipolato i miei padroni a suon di favori e scuse, facendomi pure adorare per questo.
    Un magnifico bastardo.


    Ma se ho vinto davvero, perché mi sento così vuoto?


    Volevo le urla. Volevo le minacce, il pathos, una colonna sonora figa sullo sfondo. "Non ti perdonerò mai, Lazarus Lee! Mi vendicherò!"
    Volevo che succedesse qualcosa. È tutto così anticlimatico, e... E...
    A ben pensarci, non è servito a niente. Nulla è veramente cambiato, nonostante l'entità dei miei casini - Laputa è ancora in piedi, la Seele pure, e idem per Merovish. Le parti in causa sono rimaste le stesse, i nostri rapporti di sudditanza sono sempre quelli. Lo status quo permane assoluto, come in un brutto fumetto di supereroi dove la calma torna dopo ogni mega-evento in cui si lotta per la salvezza del mondo.
    Nulla è cambiato perché non ho mai avuto un vero obiettivo da raggiungere, oltre al dare fastidio perché sì. Le mie azioni non hanno avuto nessuno scopo, nessun senso, nessuna conseguenza.
    Vertigo. Perché il vuoto è sempre lì che mi aspetta sotto i piedi, ed eventi simili servono a ricordarmelo. Fisso la forma ora scheletrica di Intet, ed è come se la Morte stessa mi stesse parlando.
    Gioca quanto vuoi, piccolo Lazarus, sta dicendo.
    ma non scordarti mai che nulla di ciò che fai ha il minimo senso.

    That without you is how I disappear,
    And live my life alone forever now.
    And without you is how I disappear,
    And live my life alone forever now.


    "L'offerta del tuo padrone è molto magnanima. Ringrazialo sentitamente da parte mia." toh, faccio anche un piccolo inchino "Purtroppo, per il momento non posso accettare."
    Non mi getterò a occhi chiusi nella tana del leone: credere in Khatep non significa credere nel resto di Laputa.
    Prudenza innanzitutto, pensò il tizio che aveva già deciso di voler morire.
    Ho scelto il finale di questa conversazione molto, molto prima di iniziarla. Ho scelto di togliermi questo anello da solo, perché non ho più bisogno di farmi tenere per manina da un sensei.
    Ho scelto di gettar via Lazarus Lee, perché io non mi sento più veramente io. Colpa dei ricordi tutti strani che ho in testa, probabilmente, due vite parallele che si stanno prendendo per i capelli.
    "Sai come risolviamo queste faccende basate sulla fiducia, noi sciamani neri? Sigilli."
    Alzo la maglietta per scoprire il petto ossuto; poi ricordo di dover abbassare lo sguardo se voglio che Intet lo veda (comoda la scurovisione, vero?).
    Non che sia la prima volta che mi fissa la pancia - lo so che mi spiava quando stavo con Jester, lo schifoso. Ormai dovrebbe sapere che sulla pelle pallidissima, tra una cicatrice e l'altra, ho segni neri più o meno ovunque. Tatuaggi di Mana e inchiostro.
    "Questo è un marchio di reciproca non aggressione. Mi impedisce di utilizzare i miei poteri contro l'altro possessore del disegno." spiego, indicando un sigillo sul fianco destro. Il patto che ho fatto con Heinrich.
    "Intenderei offrirgli un marchio simile, se gli sta bene, come prova della mia neutralità."
    Un mero simbolo. So che potremmo ucciderci a vicenda in mille altri modi diversi, ma è una cosa carina e simbolica, no?
    Un modo per dar forma a un'intenzione.
    (No fucking idea di come marchiare uno scheletro, though. Glielo incidiamo su un femore con un taglierino?)
    "Ma è mia intenzione cambiare identità, e non avrebbe senso fare il sigillo per poi uccidere questo corpo. Datemi il tempo di sistemare le cose, mh?" inclino il capo "Vorrei incontrarci in un posto neutrale, se possibile. Sarò alla spiaggia fuori da Undarm tra due settimane esatte, se volete raggiungermi lì."
    Non ho mai visto il mare nella vita. Mai mai.
    Perché non ci sono mai stato prima? Voglio rimediare. E poi il presidio Ovest è subito sotto Laputa, Khatep potrebbe anche scollare il suo culo ossuto dal suo ufficio.
    Anche a lui farebbe bene una vacanza.
    "Se non ci sarete, verrò io su a Laputa con la mia nuova identità, nessun problema. Ah, non toccate nulla alla Seele, intanto. Rischiereste seriamente di fare esplodere qualcosa."
    Spiacente, ma questo anello voglio togliermelo da solo. Lasciatemi fare qualcosa di melodrammatico, su, è la chiusura del mio spettacolo! Sono stufo di farmi sballottare in giro da voi e dai vostri superpoteri.
    Voglio che questo finale sia mio e soltanto mio.
    Voglio sentire com'è morire per qualche istante.
    Voglio capire se sono abbastanza bravo da potermi salvare da solo.
    Voglio il dolore, perché forse un po' me lo merito.

    Can you hear me cry out to you?
    Words I thought I'd choke on figure out.
    I'm really not so with you anymore.
    I'm just a ghost,
    So I can't hurt you anymore,
    So I can't hurt you anymore.


    "Dite in giro che... Che non ero un burattino di Bid." scuoto il capo "Non intendo esacerbare l'odio tra due Presidi che ancora si stanno leccando le ferite per le rispettive guerre civili. Dite che l'iniziativa è stata mia, che ho fatto tutto questo per sperare di compiacere Bid'daum. Volevo che mi prendesse come suo allievo." un sorrisino "Dite che mi avete avete ucciso con l'anello appena l'avete capito. O magari è stato il Castigo stesso a farmi fuori, esasperato dalla mia insistenza."
    Oh, sarebbe un epilogo così appropriato. La ruota del destino che gira, lo stronzetto che viene ripagato con la sua stessa moneta.
    Peccato che queste storie così sensate non accadano mai nella realtà.
    Sollevo la mano destra. La piccola pietra bianca dell'anello scintilla nel buio del cunicolo.
    È così questo, qui, così tranquillo. Sento che potrei stare in questo posto per sempre, chiudere gli occhi in mezzo all'oscurità e farla mia.
    "Lazarus Lee muore oggi in questo tunnel."
    Con uno strattone, il dito viene liberato dal metallo.


    And now, you wanna see how far down I can sink?
    Let me go.


    _ __ ___ ____________ ___ __ _



    E così, questo è morire.
    Sento il Mana scivolarmi via dal corpo come se fossi un palloncino bucato. Debole, sempre più debole. Sono con le ginocchia contro il pavimento, ma non mi ricordo quando sono caduto.
    Respiri veloci. Il mondo gira e fischia. La Tenebra piagnucola, reggendosi le interiora squarciate. Un rivolo nero mi cola giù dalla bocca.
    Il dolore è piacevole. Un addormentarsi graduale, lenta perdita delle forze, pace.
    Potrei morire così. Che me ne frega, dopotutto? Posso continuare a creare storie, a cacciarmi in situazioni sempre più assurde, ma il vuoto rimarrà sempre.
    Non smetterò mai realmente di sanguinare.

    Eppure, eppure, eppure... Non sarebbe così male, questo delirio. Basterebbe non pensarci, continuare a cazzeggiare e ridere; farmi accecare da chi è più in alto di me, anziché guardare il vuoto che c'è sotto ai miei piedi. Penso che gran parte dell'umanità faccia così, giochi a LALALA NON TI SENTO contro la Morte.
    Io però non ce la faccio più.

    (Laz, ci potresti almeno provare?)


    Voglio vivere perché... Avevo detto di voler vedere il mare.
    Voglio vivere perché voglio leggere come finisce Berserk.
    Voglio vivere perché mi piaceva quando Jester mi tagliav- ah, non credo che potrò mai più rivederla. Questa scartiamola.
    Voglio vivere perché mi piace stare insieme ad Akio, Shalysanne, Gajeel, Sionn e Jack. E voglio vivere per Bid, perché... Penso che si sentirebbe solo senza di me, anche se non lo ammetterà mai. Voglio vivere perché stare accanto a lui mi fa sentire bene.
    Sono tutti motivi così stupidi.
    Hey, Tenebra. Tu ce l'hai un motivo per vivere?

    (Sì.)



    ...E perché non l'hai mai detto prima?


    _ __ ___ ____________ ___ __ _



    Noi sciamani neri siamo sempre così profondamente incompresi.
    Siamo persone che non solo distruggono, ma fanno dell'autodistruzione un vero stile di vita. Gente che segna la propria esistenza con mille anatemi, vivisezionandosi, sbranandosi l'anima.
    Tutti si stupiscono di quel che facciamo. Dei crimini che compiamo, dei neonati che divoriamo, degli innocenti che calpestiamo. Ci chiamano "mostri", ma nessuno ricorda che anche noi eravamo esseri umani, una volta.
    Nessuno si chiede mai come facciamo a resistere. A continuare a funzionare, nonostante le torture inflitte e subite.
    Eppure, la risposta è così semplice.


    Io distruggo.
    Io ricucio.


    Solito vecchio trucco, signor Khatep: la mia pietra spirituale, un comando mentale per farsi assorbire dal cristallo.
    Anche se le mie operazioni di cucitura fallissero, rimarrei inscatolato qui anziché scivolare nell'Ade. Agonizzante, ma vivo, in attesa di qualcuno che venga a risvegliarmi.
    Questo, forse, sarebbe il vero e puro Oblio che tanto desideravo.

    Atterraggio traumatico. Vetro ovunque, una cascata di specchi, gli spasmi della Tenebra che squassano ogni cosa.
    È debole. È stanca quanto me. E questo posto è così simile al buio della maschera di Ariste, che mi aveva fatto provare l'assenza di ogni percezione.
    Ci possiamo lavorare.

    Avevo tenuto un'anima in questo cristallo, perché possono tornare sempre comode. Sapete qual è la cosa ironica? È una di quelle avanzate durante la missione di raccolta per Khatep.
    Mani spiritiche la acchiappano e la tirano, riducendo il blob di energia a una stringa lunga e sottile. Spaghettificandolo. Lo spezzo a metà coi denti, mettendomi all'opera.
    Metà è un filo da cucito, metà è una garrota.
    Distruggere e ricucire.

    Le urla dello spirito torturato sono un buon sottofondo, mentre taglio e agonizzo e ricucio. Mi aiutano a tenermi sveglio. Il mio lavoro sarà lungo e noioso, l'ago spirituale mi scivola dalle mani. Le mie mani sono nere e unte di sangue.
    Se lui non gridasse, qui dentro ora ci sarebbe un silenzio asfissiante.


    Status
    Energia: 40% (110 - 10 per il malus dell'anello - 40 - 20)

    Tecnica utilizzata:
    CITAZIONE
    In Mani
    Gli sciamani neri sono esseri contraddittori. Se da un lato sono sempre pronti a straziarsi lo spirito coi peggiori incantesimi, dall'altra parte conoscono gli incanti giusti per tenere insieme i cocci, continuando a far funzionare quell'ammasso deforme che hanno al posto dell'anima.
    Lazarus, dall'anima spezzata fin dalla nascita, ha messo partiolare impegno nell'imparare a stabilizzare le proprie energie. È in grado di curare agilmente la propria anima o quella altrui, cucendo strappi, eliminando impurità e sanando ferite con energia presa dall'ambiente.
    La tecnica si manifesta con filamenti di Tenebra che vanno ad avvolgere lo spirito da curare, ed è visibile solamente da chi possiede un auspex spirituale. Data l'alta concentrazione che richiede, non è utilizzabile in combattimento.
    [Consumo alto, non utilizzabile in combat]

    Artefatto utilizzato:
    CITAZIONE
    Pietra spirituale
    Ogni membro della Seele ha la sua pietra spirituale: un cristallo trasparente come vetro, grande quanto mezzo pugno. È una pietra spirituale di Daleli, predisposta a contenere gli spiriti.
    Pagando un consumo variabile è possibile sigillare un fantasma all'interno della roccia, che inizierà a brillare per l'energia in essa racchiusa.
    La spesa energetica dipende dalla forza del bersaglio. Indebolire lo spirito nemico lo rende più facile da catturare.
    Le pietre sono state incantate da Lazarus, che le ha contaminate con gocce di Tenebra.
    Con un consumo medio, l'oscurità verrà rilasciata e contaminerà ogni spirito nel raggio di 5 metri, rendendolo corporeo per due turni. Gli spettri appariranno come figure di fumo nero, e saranno così vulnerabili agli attacchi fisici.
    [Artefatto con tecnica variabile (critica) di cattura spiriti - Tecnica media di materializzazione spiriti]

    ♦ Wretched Body
    [ Malia attraverso i fluidi corporei | Scurovisione | Istant-casting ]

    ♦ Damned Soul
    [Auspex spirituale | anti-auspex spirituale | +10% energia | manipolazione delle ombre gdr-only]

    ♦ Dangerous Mind
    [Cast da altre tecniche/evocazioni | percezione pericoli | bugie perfette | percezione attive psioniche | conoscenza di demonologia&sciamanesimo | resistenza al dolore]



    Edited by Zero - 9/12/2015, 00:11
     
    Top
    .
  3.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Death is only the beginning.

    Group
    Member
    Posts
    3,350
    Location
    Le sabbie del tempo.

    Status
    Offline

    How does it feel like to end…?


    …I do no not know, for this is not our end.

    Lazarus Lee.

    L’Antico osservava tutto tramite gli occhi del suo famiglio, mentre accarezzava la forma corporea del draghetto che chiacchierava con Lazarus ed era costretto ad ascoltare i suoi sproloqui su come dal suo punto di vista fingere la propria morte fosse un’idea tanto brillante.
    Aveva persino rifiutato di farsi rimuove l’anello dall’Antico, decidendo di fare da se lì e in quel preciso istante, ma dando loro appuntamento sulle spiagge dell’Undarm di lì a due settimane.
    Evidentemente non era particolarmente intenzionato a morire e il suo incantesimo si poteva eludere, ma in futuro non avrebbe commesso nuovamente lo stesso errore.

    Mettiamo un sigillo di non aggressione.
    Mai, se voi sciamani neri avete bisogno di marchiarvi a fuoco l’anima per potervi fidare l’uno dell’altro è un problema vostro, la mia parola è una e preferisco mezzo di controllo più unilaterali.

    Incontriamo in un luogo neutrale.
    Come se in due settimane non si potesse preparare una trappola, ma si può fare, con le dovute precauzioni si può fare.

    Non toccate nulla alla Selee.
    Peccato che i <b>morti<b> non abbiano diritti, ci sarebbe voluto tempo per inventariare tutto ma non di meno l’avrebbero fatto, a meno che qualcuno non arrivasse dimostrando di aver ereditato ogni cosa.

    Menti a tutti.
    Certo sarebbe stato così semplice mentire, dire che lui era morto, che era stata tutta una sua idea, che nel momento l’ho scoperto ti ho ucciso…ma non sarebbe vero e a differenza tua a me non piace mentire, soprattutto a coloro che hanno fiducia in me.

    Una su quattro, tutto sommato non era male, pensò l’Antico mentre il Parun della Selee agonizzava al suolo e lentamente si spegneva.
    Intet onestamente apprezzava tutta quella sofferenza assolutamente priva di scopo o significato, Lazarus sceglieva sempre la via più dolorosa se gliene venivano offerte più d’una e questa era una cosa che soltanto adesso l’Antico aveva completamente afferrato, pur senza capirla veramente.
    A lui il dolore non piaceva, la trovava una sensazione sgradevole e più se ne teneva alla larga e meglio era, probabilmente almeno su questo punto non avrebbe mai compreso il suo ex studente.

    La voce dell’Antico ti risuonò nella mente pochi istanti prima che usassi il tuo incantesimo, così da aver salva la vita.

    Sei sempre così inutilmente teatrale e melodrammatico, tu.


    Il collegamento poi si interruppe, dato che non c’erano più anime da spiare, ma questo non voleva dire che l’Antico non avesse nulla da fare poiché stava già scrivendo una nota per il proprio Alfiere.
     
    Top
    .
17 replies since 30/11/2015, 00:33   506 views
  Share  
.