[EM] Tsuzukete

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    Xar

    Mi sento bene. Il sud mi piace, mi piacciono il caldo e la sabbia, e mi piacciono anche il fresco e i rumori della Tana.
    Quello che non mi piace è la puzza a volte di fogna, a volte di cibo marcio coperto da spezie troppo forti, a volte di tutto questo tutto insieme. Non mi piacciono i coltelli dei briganti, e nemmeno i pianti dei bambini affamati e delle loro madri disperate.
    Però mi piace il chiacchericcio dei millemila dialetti diversi, mi piacciono i coloratissimi abiti dei mercanti e le note stonate di qualche impavido artista di strada.
    Io guardo, io osservo. Io cerco.
    Io sono l'ennesimo ragazzino sottonutrito a cui nessuno fa caso. Nemmeno i miei capelli verdini attirano più l'attenzione da quando ho imparato a tenermi questa vecchia sciarpa in testa, avvolta in una specie di largo cappuccio che fa molto giovane merovisho medio.
    Mi piace perché sono a mio agio.
    Mi piace perché so cosa si nasconde dietro alle quinte di questa città.
    E mi piace perché sto finalmente facendo qualcosa per salvarmi le chiappe. Mettere al corrente Dimitriy del mio problema con l'anima si è rivelata un'ottima idea, anche più di quanto sia stato fare lo stesso col gerarca Bid'daum. Di quest'ultimo devo ancora capire se gli importa o meno che la mia vita si sbricioli come un castello di sabbia al sole. Sono quasi convinto che no, non gli frega assolutamente niente.
    Oh, 'fanculo. Oggi niente riuscirà a trascinarmi nel mio solito mood da emo complessato, niente risveglierà il mio fastidioso e controproducente atteggiamento da cucciolo ferito. Oggi Dimitriy mi ha chiamato.
    Oggi non passerò tutto il tempo a strisciare nei cunicoli della Tana.

    * * *


    Ugh.
    Tutta questa faccenda del teletrasporto, invece, continua a non piacermi. Solo mezzo secondo per passare dalla sabbia rovente delle porte di Merovish all'enorme Hangar della Behemoth! E' una diavoleria comoda, okay, ma è comunque una diavoleria responsabile di almeno un paio di capogiri.
    Mentre cammino disfo il mio improvvisatissimo copricapo. Mi ha dato appuntamento qui, ma perché? Avrà trovato qualcosa? Avrà parlato col Geraca?
    Buone notizie? Cattive notizie?
    Missione? Rapporto?

    « Dimitriy? » Mi guardo intorno. Questo spazio è immenso, ma ancora non vedo il biondo.
    Dov'è? Aaah, voglio sapere!



    ♦ Stato fisico: Ottimale
    ♦ Stato mentale: Curioso
    ♦ Energia: 100%

    ♦ Passive:
    Ciò che resta di Waza [Eterna giovinezza + Connessione spirituale con Waza | GdR only]
    Vivo, più o meno [Immunità a fame, sete e sonno. Influenzabile da tecniche attive]
    Anima Camaleontina ["Mimetizzazione" spirituale (Maschera dell'Anima)]
    Rivelazione delle Ossa [Auspex sensibile ai resti organici + Auspex spirituale]

    ♦ Attive:
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    Edited by Nyuu - 13/12/2015, 17:19
     
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  2. _MajinZ_
     
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    L'hangar della Behemoth era immenso, sembrava quasi impensabile che un luogo simile si trovasse in realtà all'interno di una nave volante. Le dimensioni erano più vicine a quelle di una cattedrale, un enorme edificio con le fondamenta conficcate in profondità nella terra. Però a differenza di una costruzione di quel genere, famosa per il silenzio che affollava quelle quattro mura, sulla Nave si sentiva un gran casino. Forse a causa della presenza della sala macchine situata al ponte superiore o forse per colpa semplicemente del suo essere tecnologica, restava comunque il fatto che il rumore non era per nulla trascurabile. Bisognava alzare davvero la voce per farsi sentire fin dall'altro lato del complesso ambiente.
    E il piccolo Xar si trovava in un ambiente davvero troppo grande, quasi uno schiaffo in faccia al suo essere gracile e all'apparenza indifeso. Dimitriy l'aveva convocato per un motivo preciso e questa volta non si trattava di una semplice conversazione, ma di un vero e proprio esame. La lettera non aveva avuto modo di vedere dal vivo le capacità della recluta e non vi era modo migliore che testarle sulla propria pelle, per scoprire quanto grande fosse il potenziale dello sciamano. Lui non lo sapeva, ma dal momento in cui aveva messo piede nell'hangar, il suo esame era iniziato immediatamente: non era nello stile del russo dare troppi dettagli, altrimenti la prova poteva risultare falsata. E la prontezza era una delle cose che analizzava, quindi per prima cosa voleva vedere quanto fosse davvero sveglio il ragazzino.
    DONG. Un forte suono si propagò alla sua destra, tra i container e le navette d'assalto. Voltandosi però non avrebbe trovato nessuno, nemmeno tra le ombre che dividevano i vari oggetti. Poi di nuovo, un altro suono dritto davanti al verdino: un secchio metallico era appena caduto sul pavimento dello stesso materiale, facendo un botto pazzesco. E infine una mano si sarebbe posata sulla spalla dell'esaminato, all'improvviso. Si trattava di una mano guantata di bianco, Dimitriy era appena apparso... letteralmente dal nulla.
    Ben arrivato, ti stavo aspettando.
    Il biondo abbassò lo sguardo per incontrare quello di Xar, facendo poi qualche passo in avanti per posizionarsi proprio di fronte. Era stato un fantasma. Nessuna avvisaglia, nessun suono e nessuna sensazione: era stato come se si fosse materializzato proprio in quel punto. E dalla reazione del ragazzo si potevano capire moltissime cose.

     
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    Xar

    DONG?
    Le macchine di solito non fanno "dong". Fanno tutta un'altra vastissima gamma di suoni più disparati e fastidiosissimi, ma non di certo "dong". Strano, sì, ma chi sono io per stabilire se un rumore appartiene o meno ad un'area della quale non sono neanche lontanamente competente?
    E poi lì non vedo nessuno, nemmeno a livello spirituale.
    Spallucce.

    SBADABADENG.
    Cosa? Dove? Eh? Un secchio?!
    Okay, questo è decisamente più strano.
    Suonano tutti i miei campanelli d'allarme. Sono loro i colpevoli della mia posa difensiva istintiva come quella di un animale, con il collo incassato tra le spalle strette e le ginocchia flesse. Pronto a scattare.
    Pronto a scappare.
    Ipotesi numero uno! Il secchio è caduto dall'alto? Vuol dire che potrebbe cadere anche qualcos'altro! Ma lassù non vedo niente e nessuno. Zero ponti pericolanti, zero attrezzature sospese, nessun addetto ai secchi metallici, niente di niente. Deglutisco.
    Questo mi porta alla...
    ...Ipotesi numero due! Qualcuno ha lanciato quel secchio per attirare lì la mia attenzione. Possibilissimo: so bene che i secchi non volano da soli.
    In tal caso, di solito il responsabile appare sempre alle-

    « NGAAH! » ...SPALLE.
    Dimitriy. Lo sapevo. E chi sennò? Nessuno al di fuori degli eversori può raggiungere questa nave.
    E' riuscito ad appoggiare la mano sulla mia spalla un attimo prima che io mi girassi. Complici la sorpresa e il fastidio che mi provocano i contatti fisici non preavvisati, mi sono pietrificato sul posto. Devo smetterla di affidarmi troppo alla percezione spirituale: la gente che riesce a eludere il mio radar comincia ad essere davvero troppa.

    « Umpf. Dimitriy. » Cenno di saluto, senza nascondere una certa irritazione.
    Avrà pensato "Perché non fare uno scherzone a Xarino, eh?". Ah ah, molto divertente.
    Incrocio le braccia, ricomponendomi dalla posa difensiva.
    Silenzio. Sostengo il suo sguardo senza troppa fatica.

    « Allora? Non dirmi che mi hai chiamato solo per farmi "buh"? »



    ♦ Stato fisico: Ottimale
    ♦ Stato mentale: Pucciosamente irritato.
    ♦ Energia: 100%

    ♦ Passive:
    Ciò che resta di Waza [Eterna giovinezza + Connessione spirituale con Waza | GdR only]
    Vivo, più o meno [Immunità a fame, sete e sonno. Influenzabile da tecniche attive]
    Anima Camaleontina ["Mimetizzazione" spirituale (Maschera dell'Anima)]
    Rivelazione delle Ossa [Auspex sensibile ai resti organici + Auspex spirituale]

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  4. _MajinZ_
     
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    Dimitriy rimase serio, come suo solito, per nulla sorpreso dalla reazione del piccolo sciamano. In un certo senso se l'aspettava, anche se sapeva benissimo che servivano numerose caratteristiche per individuarlo e si trattava di abilità che un ragazzo senza troppa esperienza non poteva conoscere... senza che nessuno che glieli insegnasse. Ad ogni modo Xar aveva ignorato una delle regole basilari per evitare di farsi prendere alle spalle, ovvero guardarsi attorno. Gli sarebbe bastato quel semplice dettaglio per notare il russo che camminava tranquillamente verso la sua posizione, facendogli infine quello scherzo davvero poco simpatico.
    Diciamo di si, ma il motivo è molto più grande e ne comprende diversi.
    Non poteva anticipargli nulla riguardo la chiamata, altrimenti sarebbe venuto meno l'effetto sorpresa necessario per testare davvero il ragazzino. Era stata quindi un'azione antipatica ma importantissima, che forniva alla Lettera delle informazioni fondamentali. Il biondo infatti era solito scrivere un fascicolo riguardante ogni singola recluta, contenente una descrizione riferita alle capacità, ai pro e ai contro del loro carattere... e riguardo le abilità, Dimitriy sapeva davvero poco su quali fossero le vere capacità di Xar.
    Ti ho chiamato perché voglio metterti alla prova, so troppo poco di te e non c'è modo migliore per conoscerci che fare un allenamento insieme. E ho già un appunto da farti: ti affidi troppo alla tua percezione spiritica, dovremmo lavorarci un po' sopra.
    Per una persona che faceva dell'invisibilità un proprio punto di forza, era fondamentale riuscire ad accorgersi prima dei pericoli e per farlo bisognava sfruttare non solo un addestramento prettamente fisico, utile per rendersi conto dell'ambiente di lavoro, ma anche e soprattutto un addestramento mentale. Anzi, più che la mente bisognava affilare l'istinto e il sicario sapeva bene come fare, ma quello era un altro discorso, da affrontare sicuramente in seguito. Dimitriy comunque abbandonò la sua posa rilassata, sollevando i pugni per posizionarli vicino al viso, assumendo la posa trasmessagli dagli istruttori dell'Organizzazione. Flesse quindi le ginocchia leggermente, inclinandosi infine di poco in avanti.
    Ora, immagina che io sia un criminale... anzi, pensa che io sia la persona che ti ha fatto del male, quella che ha intaccato la tua anima. Arrabbiati e dimostrami quello che sai fare. Non ti trattenere, forza.
    E rilascia la tua forza per diventare Super Saiyan. Lo sguardo del biondo si fece ancora più severo, anche se era diverso da prima... determinato ma soprattutto concentrato, mentre invitava con lo sguardo lo sciamano a fare la prima mossa. Non aveva paura di fare da cavia, non era la prima volta che faceva qualcosa di simile e il rischio non lo spaventava per nulla.

     
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    Xar

    Un test. A sorpresa! Nell'hangar della Behemoth!
    Sollevo un sopracciglio, un'espressione a metà tra il preoccupato e il confuso. Dovrebbe sapere che non sono materiale da scontri diretti, basta guardarmi. Come dire, lavoro meglio nel... supporto. So fare cose strane e più o meno utili, e so curare - ho pure scoperto che non c'è così tanta gente che sa farlo, eh!
    Il mio repertorio di tecniche offensive, invece, è abbastanza scarno.

    « Non... Gli scontri diretti non sono proprio il mio forte. » Piccoli movimenti nervosi.
    Me lo ricordo bene il mio ultimo scambio amichevole con Ted Carter. Diciamo che mi ha arato.

    "...pensa che io sia la persona che ti ha fatto del male, quella che ha intaccato la tua anima."


    Tu-tum. Un battito più profondo del normale.
    Rimango immobile, fissando Dimitriy. In realtà non lo sto davvero guardando: ogni volta che si menziona quella persona è come se venissi catapultato di nuovo nel mio mondo, indietro di almeno tre anni. Uno scenario così distante da quello in cui mi trovo ora che potrebbe sembrare un sogno, se non fosse che ne porto le prove marchiate sulla mia pelle.
    Questa stupida, orrenda cicatrice sempre pronta a ricordarmi che qualcuno ha cercato di mangiarmi vivo, e un po' ci è riuscito.

    Solo qualche settimana fa il suo nome mi faceva ancora paura. Quei ricordi mi facevano tremare come una foglia. Mi sarei nascosto in un angolo e avrei singhiozzato qualcosa su quanto è ingiusto questo mondo, e cose così.
    Ma ora basta.

    « Taaka. Si chiama Taaka. » Qualcosa cambia nel mio tono di voce. Anche negli occhi, nell'espressione e nei movimenti. Persino nei pensieri.
    Persino nell'aura.
    « E se la vedo la ammazzo. »

    Questa pressione spirituale in realtà non è mia. Non è da molto che ho imparato a farlo, ma evocare la presenza dello spirito del Wyrm mi fa... Sì, mi fa sentire potente. Più dell'orso, più di qualsiasi altro spirito che posseggo.
    Nulla regge il confronto con l'incombente presenza che emana il terrore del deserto. E il suo potere è mio, io sono il suo vessillo. Mi lascio inondare da tanta forza spirituale, galleggiando dolcemente in quell'anima così antica, così grande, così crudele. La sua essenza invade l'etere e cavalca verso l'unica persona presente: Dimitriy.

    Non so come reagirà, ma ho tutta l'intenzione di sfruttare il vantaggio della sorpresa esattamente come ha fatto lui con me meno di un minuto fa.
    Un altro sforzo, un'altro filo spirituale tirato. L'aura dorata del ghepardo va a rivestire le mie braccia come un paio di guanti eterei. Tre passi avanti e a destra, verso il fianco del biondo, giusto per non essere così prevedibili da attaccare frontalmente.
    Poi, l'unica artigliata di uno spirito cacciatore che ha tutta l'intenzione di colpire la sua preda. E' un colpo basso, un fendente di pura energia che viaggia verso le gambe.

    "Com'era?" mi verrebbe da chiedere. Invece rimango silenzioso, lo sguardo concentrato e la presenza del Wyrm che ancora aleggia nell'aria. Anche io fletto le ginocchia e sollevo le braccia quasi come il mio avversario: si vede lontano un miglio che la mia guardia non è quella di un esperto, ma qualcuno mi ha fatto capire che è importante.
    Non tutti combattono lanciando onde d'urto spirituali a distanza, eh.



    ♦ Stato fisico: Ottimale
    ♦ Stato mentale: Sicuro
    ♦ Energia: 70% (100 -20 -10)

    ♦ Passive:
    Ciò che resta di Waza [Eterna giovinezza + Connessione spirituale con Waza | GdR only]
    Vivo, più o meno [Immunità a fame, sete e sonno. Influenzabile da tecniche attive]
    Anima Camaleontina ["Mimetizzazione" spirituale (Maschera dell'Anima)]
    Rivelazione delle Ossa [Auspex sensibile ai resti organici + Auspex spirituale]

    ♦ Attive:
    ♦ Wyrm: Terrore del deserto
    La scaglia di Wyrm che Dimitriy ha donato a Xar apparteneva ad un esemplare giovane, ma non per questo meno grande e minaccioso di come i racconti descrivono gli spietati vermi del deserto.
    Con il giusto dispendio di energia è possibile richiamare parte dello spirito del Wyrm, più precisamente il "peso" che incuteva la sua presenza quando era in vita. Xar può indirizzare questa frazione di spirito su uno o più bersagli che percepiranno la minaccia del predatore del deserto. Ciò che lo spirito instilla nell'animo è una paura atavica, difficile da ignorare: essa fa leva sull'istinto di autoconservazione e stuzzica il desiderio di fuggire di fronte ad un predatore imbattibile.
    Lo spirito del Wyrm non si manifesta visibilmente, anche se chi ne ha incontrato uno potrebbe riconoscere l'opprimente sensazione della sua presenza. A livello sensoriale potrebbe sembrare che sia Xar stesso a emanare l'aura di minaccia.
    [Malia attiva: Paura primordiale | 1 Turno, Breve | Consumo Variabile Alto]

    ♦ Artigli del Ghepardo
    Entrando in contatto spirituale con l'artiglio di ghepardo, Xar ne evoca lo spirito. Dall'artiglio si espande un'aura che va ad avvolgere le braccia di Xar, terminando in forma di lunghi artigli ricurvi nei pressi delle dita. La tecnica consiste in una mezza possessione: lo spirito dell'animale guida Xar nell'esecuzione del movimento di un'artigliata, dalla quale parte un'onda d'urto tagliente di natura energetica.
    [1 Turno, Istantanea | Consumo Medio | 7 metri]

    ♦ Riassuntino: Prima casta la malia attiva, poi si sposta verso la sinistra di Dimitriy e casta l'artigliata. Infine si mette in guardia.





     
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  6. _MajinZ_
     
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    Dimitriy sapeva che Xar non era un attaccabrighe, non si trattava di un delinquente come quelli che abitavano la Tana e in genere preferiva evitare lo scontro diretto. In effetti le sue capacità non si prestavano molto a un'offensiva diretta, erano più utili all'infiltrazione e a colpi legati all'effetto sorpresa. Il russo quindi aveva cercato delle parole per spronare il piccolo sciamano, altrimenti non avrebbe mai tirato fuori il coraggio necessario per colpire un amico. Bastò poco però per far uscire allo scoperto quello che era il vero Xar, quello che non si arrendeva e aveva la determinazione di continuare a vivere nonostante le difficoltà. Al biondo bastò quindi nominare quel ricordo, parole semplici che però servirono allo scopo... e il cambiamento fu subito evidente. Quegli occhi erano pieni di rabbia.
    In quel momento l'aria si fece pesante, come se qualcosa di grosso si fosse appena palesato... era la tipica aura emanata da una bestia imponente, che incuteva timore a qualsiasi cosa si trovasse sotto di lui nella catena alimentare. Eppure non c'era nulla di tutto ciò, quella pressione proveniva dallo sciamano furente. Dimitriy se ne accorse, percepì subito i tentacoli di terrore avvicinarsi alla sua mente e non poteva permettere che quelle spire lo stritolassero. Immediatamente approntò le difese e una barriera immaginaria avvolse i suoi pensieri, impedendo alla paura di destabilizzarlo per restare calmo e concentrato. Purtroppo però non era abituato a questo genere di cose, mise troppa concentrazione nella difesa mentale e lasciò il fianco scoperto, permettendo al piccolo Xar di affondare gli artigli.
    ...mmh.
    Il colpo arrivò a ferire le gambe del sicario, aprendo dei tagli non troppo profondi ma comunque dolorosi e soprattutto sanguinanti. Sorpreso dal repentino assalto, Dimitriy finì con il poggiare il ginocchio a terra, lasciando che le gocce di sangue macchiassero il pavimento metallico... poi però mosse improvvisamente il braccio, sferrando un pugno nell'aria in direzione del verdino. Sembrava una mossa inutile, ma in seguito a quel movimento l'aria si increspò e ne scaturì un proiettile d'energia, un frammento opaco con la stessa forma del pugno originario. Mirava al centro del petto, pronto a infliggere devastanti danni all'impatto. Non lo stava facendo per puro sadismo, ma voleva semplicemente vedere in che modo avrebbe reagito il piccoletto. In seguito comunque il russo si sarebbe rialzato, mettendo qualche zoppicante passo tra lui e l'avversario.



    CITAZIONE
    Stato fisico: ferita di media entità alle gambe
    Stato mentale: Ok.
    Ki: 110 - 20 - 20 = 70%

    Passive: in scheda, sono tante :geez:

    Tecniche utilizzate:
    Stena ~ Muraglia
    Accorgersi di un attacco mentale può fare molto, ma una Sentinella da sola non può fare altro che chiamare dei rinforzi... alzando così le difese. Grazie alla sua grande concentrazione e ad un autocontrollo invidiabile, Dimitriy riesce ad innalzare una barriera invalicabile per chiunque decida di provare a prenderne il controllo. Sfruttando quindi la sua energia interiore e una grandissima forza di volontà, il russo riuscirà a creare una muraglia di pensieri, percepita da chiunque voglia fargli del mare come un insieme di mura di fredda pietra, pronta a respingere qualsiasi assalto.
    [Il personaggio riesce a contrastare gli attacchi psionici - Consumo Variabile: Alto]

    ₪ Zheleznyy Kulak ~ Pugno di Ferro
    Quando un uomo sferra un pugno, per forza di cose quest'ultimo non può superare la gittata del braccio, come prevede l'anatomia di un corpo umano. In alcuni casi ciò può rivelarsi un grosso impedimento, soprattutto quando un nemico è troppo lontano per essere colpito. Per ovviare a questo problema, Dimitriy ha pensato bene di creare un pugno capace di superare le distanze, superando il problema dell'arto.
    Concentrando una quantità variabile di Ki in un braccio, il russo non farà altro che colpire con forza l'aria davanti come per sferrare un normalissimo pugno... solo che da quel semplice colpo dipartira un attacco a base di Ki che prenderà la forma di un diretto e causerà danni di tipo contundente all'impatto. Ciò è possibile grazie alla sinergia che si crea tra l'energia vitale, la forza del colpo e la conseguente pressione esercitata sull'aria circostante. Tutte queste cose unite insieme rendono questo colpo davvero potente.
    [Consumo Variabile: Alto]
     
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    Xar

    Ha funzionato! Insomma, circa.
    Non vedo un Dimitriy che si caga in mano come avevo sperato, ma il rimanere perfettamente concentrato nonostante il peso spirituale del Wyrm dev'essergli costato parecchio. Abbastanza da permettermi di usare l'Artiglio a piena potenza.
    A piena potenza.

    « Ah! »
    ...Ommioddio sangue! Scusa! Non volevo! Pensavo lo schivasse. "Mmh"? Come, solo "mmh"? Quindi è tutto a post-E QUELLO COS'E'.
    Mi sono distratto. Non ero preparato ad un contrattacco così repentino e, soprattutto, di natura eterea a lungo raggio. Ci sono ancora un sacco di cose che non so di questo mondo.
    Un sacco di poteri che non avevo mai visto prima.
    E io continuo a farmi cogliere impreparato.

    Ssshciàf! Il suono di un'onda che si infrange su una diga troppo fragile.
    La barriera dello Scarabeo eretta all'ultimo scherma solo una piccola parte di quel pugno di energia pura. Nemmeno il mio tentativo di eludere la traiettoria del colpo serve a molto.
    L'impatto arriva e fa il suo sporco lavoro: investe la mia debole guardia e mi sbalza indietro di un paio di metri, lasciandomi senza fiato.
    Di nuovo le costole. Anche Ted mirava sempre lì. Sarà perché hanno l'aria fragile, così sottili e in rilievo sulla pelle scura. E non menzioniamo neanche i miei inesistenti pettorali.
    Ho deciso che voglio un'armatura su petto e costole.

    « Nngh! » Conosco questa sensazione: ossa fragili provate da uno shock improvvisto, scricchiolano e fanno presente che un altro colpo così non sarà ugualmente sopportabile.
    Ma non è ancora abbastanza da fermarmi.
    Mi raddrizzo e questa volta avanzo cercando di aggirare il biondo. L'idea è quella di tracciare un semicerchio per portarsi idealmente alle sue spalle. Non sono uno scattista nato, ma a differenza delle sue gambe le mie non sono ferite.
    Un'altra aura avvolge le mie braccia mentre mi sposto. Un occhio attento potrebbe distinguere la differenza da quella del Ghepardo: meno snella, artigli più corti e palmi più estesi. Sono le zampe di un Orso.
    La prima è una specie di finta: alta e diretta al viso, con lo scopo di attirare la concentrazione in quel punto.
    E' la seconda a racchiudere più potenza: ho cercato di calibrare la forza dello spirito in modo da rendere questo secondo colpo leggermente più forte del primo. La zampata infatti è diretta... Di nuovo alle gambe.

    Perché i piccoletti come me hanno imparato ad essere cancari per avere qualche chance di vittoria contro i più grossi ed esperti.



    ♦ Stato fisico: Danni medi allo sterno, con qualche costola destra incrinata.
    ♦ Stato mentale: Sicuro
    ♦ Energia: 45% (70 -5 -20)

    ♦ Passive:
    Ciò che resta di Waza [Eterna giovinezza + Connessione spirituale con Waza | GdR only]
    Vivo, più o meno [Immunità a fame, sete e sonno. Influenzabile da tecniche attive]
    Anima Camaleontina ["Mimetizzazione" spirituale (Maschera dell'Anima)]
    Rivelazione delle Ossa [Auspex sensibile ai resti organici + Auspex spirituale]

    ♦ Attive:
    ♦ Esoscheletro dello Scarabeo
    Entrando in contatto spirituale con l'esoscheletro di scarabeo, Xar può evocarne lo spirito per difendersi da una tecnica energetica. Dall'esoscheletro cristallizzato nell'ambria si espande un'aura dalla forma di uno scarabeo gigante con le ali spiegate, che fungerà da scudo coprendo tutta la figura di Xar e anche - con il giusto consumo di energie - le immediate vicinanze.
    [Difesa energetica ad Area | 1 Turno, Istantanea | Consumo Variabile Basso]

    ♦ Zampate dell'Orso
    Entrando in contatto spirituale con l'artiglio di orso, Xar ne evoca lo spirito. Dall'artiglio di espande un'aura che va ad avvolgere le braccia di Xar, rimarcando in particolare l'area delle mani. La tecnica consiste in una mezza possessione: lo spirito dell'animale guida Xar nell'esecuzione dei movimenti di una serie di potenti zampate. Da ogni colpo parte un'onda d'urto contundente di natura energetica. Ogni zampata può colpire un bersaglio diverso.
    [1 Turno, Istantanea | Consumo Alto | 10 metri | da 1 a 8 Bersagli]

    ♦ Riassuntino: L'impatto lo spinge indietro, quindi si riavvicina cercando di portarsi alle spalle di Dimitriy e lancia due zampate, una alta al viso leggermente meno potente, e una bassa alle gambe con il resto della potenza.





     
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  8. _MajinZ_
     
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    Nessuno si aspettava mai un colpo del genere, in un certo senso aveva un che di geniale. Le persone non prestavano mai attenzione ai dettagli, si fermavano a quella che era solo l'apparenza senza formulare quel pensiero che poteva salvargli la vita. Lo stesso accadde al piccolo Xar, il quale si accorse troppo tardi dell'offensiva energetica e la barriera posta a difesa non resse all'urto, troppo debole per contrastare un colpo di tale entità. Il ragazzino indietreggiò di un paio di metri a causa dell'impatto... ma era comunque rimasto in piedi. Bene. Dimitriy rimase quindi in attesa di una controffensiva, la quale non ci mese molto ad arrivare.
    Il piccoletto si muoveva in modo differente rispetto a prima, sembrava un predatore che girava attorno alla preda ferita, pronto a ghermirla al momento più opportuno. E proprio in una bestia feroce mutò lo sciamano, a differenza di prima le sue braccia vennero avvolta da un'aura meno nobile e più brutale, assumendo la forma delle zampe di un orso. Arti possenti, utili per sferrare colpi dalla potenza soverchiante. Ma Dimitriy non era il primo arrivato e soprattutto non era una preda debole, anche se ferita... perché in realtà quei graffi nemmeno li sentiva. Continuò comunque a recitare e si mosse apposta più lentamente, seguendo a fatica lo spostamento di Xar. Ma la sua mente era già concentrata sul prossimo obiettivo.
    L'istinto fino del biondo percepì il pericolo, la sua conoscenza delle energie gli permise di comprendere la natura dell'assalto e infine la croce donatagli da quella persona fece il resto, fornendogli l'energia necessaria per difendersi. Il petto dell'assassino si illuminò di rosso, una scheggia di luce cremisi che esplose subito dopo, allargandosi a mo di cupola per contrastare i colpi dell'orso... i quali si persero sulla barriera, sconquassandola e mandandola in pezzi, ma riuscendo tuttavia a fermare l'assalto. E ora era il momento di mettere in atto lo scherzone.
    Nell'istante esatto in cui la barriera scomparve, il russo si voltò e ignorando il dolore scattò in avanti, forte delle sue abilità fisiche... benché leggermente indebolito dal danno subito. Era comunque sufficiente per azzerare in un secondo la loro distanza, portando il combattimento su un terreno al biondo più congeniale. Una volta li, Dimitriy fu lesto a piazzare quattro colpi precisi. Due diretti al viso, un pugno all'altezza dello stomaco e un calcio in spazzata diretto alle gambe, l'ultimo colpo meno incisivo a causa della ferita che, per la cronaca, sanguinava ancora un po'.



    CITAZIONE
    Stato fisico: ferita di media entità alle gambe
    Stato mentale: Ok.
    Ki: 70 -20 - 5 = 45%

    Passive: in scheda, sono tante :geez:

    Tecniche utilizzate:
    ₪ Croce della Dama
    Dimitriy non è mai stato un tipo religioso, quindi è abbastanza singolare sapere che appesa al suo collo si trovi una croce. Essa è una piccola e semplice croce in argento, senza troppi fronzoli o decorazioni, appesa al collo tramite una cordicella nello stesso materiale, su cui spiccano diverse perline argentee anch'esse, quasi si tratti di un rosario. La croce però non si riferisce a qualcosa di cristiano o simili, anzi, essa è un regalo donatogli dalla Dama Scarlatta, Coralia, per la quale l'assassino prova sentimenti contrastanti, contraddistini però da una forte attrazione... ma anche un ricordo indelebile, da cui il biondo non si vuole separare.
    La vera particolarità del pendente, però, è un'altra. Entrando in risonanza con essa e spendendo una porzione variabile di energia, si attiva una particolare barriera dalla forma sferica e dalle tonalità cremisi, la quale sarà in grado di respingere qualsiasi assalto energetico gli venga scagliato contro, proteggendo il giovane da quell'elemento che non riesce a contrastare.
    Ancora Dimitriy non conosce il motivo di quel regalo, però lo custodisce gelosamente e non se ne separa mai, per nessun motivo. Gli ricorda una persona importante, una figura che ha risvegliato parte delle sue emozioni da tempo sopite e che non dimenticherà mai.
    [Oggetto + Tecnica Variabile: Consumo Alto]

    ₪ Zakhvat, Udar i Razrushitʹ ~ Afferra, Colpisci e Abbatti
    La prima cosa che insegna l'Organizzazione è il combattimento con le mani nude, usando il proprio corpo come un'arma e divenire letali tramite essa. E' un misto di varie arti quella che insegnano, non si tratta di un'arte marziale pura, ma una speciale serie di colpi precisi e potenti, utili per mettere fuori gioco un bersaglio in poco tempo, giocando con una serie di leve per disarticolare le ossa e poi spezzarle, oltre ad una serie di colpi potenti per spezzare ogni difesa, prima che il bersaglio se ne accorga. Agli studenti viene data un'infarinatura generale, ma ognuno è libero di personalizzare i suoi attacchi come più lo aggradano, plasmando così il proprio stile per diventare qualcosa di unico, così che nessuno possa mai prevedera quali mosse userà la pedina dell'organizzazione. Tre parole compongono le regole del corpo a corpo nell'Organizzazione, tre parole uguali per tutti ma dalle molteplici interpretazioni, che alla fine però si riuniscono tutti in una strategia comune: Afferra il nemico quando non ti vede, Colpiscilo con forza e Abbattilo al suolo, in quel momento esso sarà in tuo potere.
    [Serie di colpi: Quattro con un consumo Basso, Sei con un Medio, Otto con un Alto e Dieci con un Critico.]
     
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    Detesto quando i miei sforzi si rivelano inutili. Le zampate dell'Orso fanno un gran casino, sì, ma Dimitriy ne esce illeso e tranquillo. Io invece sto un po' perdendo la mia, di tranquillità, soprattutto quando il biondo si avvicina un po' troppo e un po' troppo rapidamente.
    Le mie gambe non sono altrettanto veloci. La mia guardia non è così buona da impedire ai suoi pugni di arrivare alla mia faccia.
    Viso, viso, pancia, gamba. Gli impatti sono precisi, nudi e crudi colpi di combattimento a mani nude. I primi due mi lasciano un po' stordito, il terzo mi spezza il fiato e l'ultimo mi fa perdere l'equilibrio. Ma non per molto! Scarto di lato, rotolando via e rialzandomi come una molla.
    Non me ne starò per terra ad aspettare i prossimi colpi. Non ho ancora mollato.

    « Tsk. » 'Ste botte al viso le sentirò anche domani, poco ma sicuro.
    Che fare, oltre ad aumentare la distanza di sicurezza? Non mi sono rimaste molte energie, quindi devo calibrare bene le mie mosse. E' che ho come l'impressione che le mie tecniche non siano mai abbastanza versatili per poter sostenere uno scontro lungo. Sento di avere delle lacune. Mi manca qualcosa, e non è solo l'esperienza--
    Clang.
    Oh? Il mio piede ha urtato qualcosa di metallico. E' il... Il secchio.

    Una decisione istantanea. Mano che afferra e sabbia che compare dal nulla. Una nuvola dorata, uno skate magico e volante che mi solleva di cinque bellissimi metri. Dimitriy sarà anche un ottimo combattente corpo a corpo, ma sono quasi certo che non sappia volare. E poi non mi farò più cogliere impreparato dai suoi attacchi a lungo raggio.
    Dovevo pensarci prima, accidenti a me.
    Comunque credo di aver capito che una delle cose che mi manca è proprio un'arma. Vorrei possibilmente qualcosa da lanciare che non richieda troppa forza fisica. Qualcosa tipo, non so, una fionda. Frombola e sassi. Stelline ninja.
    O, improvvisando, un secchio di metallo. Lo scaglio giù con il movimento di tutto il corpo: non deve solo cadere, deve proprio colpire o distrarre, va bene lo stesso. Perché il vero attacco arriva proprio adesso.
    Ancora una volta è lo spirito del felino ad impossessarsi del mio braccio destro, artigliando l'aria come un uncino affilatissimo. L'onda d'urto corre appena più in basso della traiettoria dell'improvvisatissima arma da lancio, cercando di raggiungere Dimitriy al livello dei fianchi.
    La nuvola di sabbia mi tiene ancora sollevato, pronta a svolazzare via al mio volere. Da quassù non ho nemmeno bisogno di mantenere la mia ridicola guardia.

    Mi sentirei relativamente al sicuro, se non ci fosse un problemino di base: sono già stanco.
    Fiato corto, fitte di dolore, energia agli sgoccioli. La brutta sensazione di essere a corto di risorse, in trappola come un topo. E Dimitriy è il gatto che voleva vedere se la sua preda sarebbe scappata, si sarebbe nascosta o se e come avrebbe reagito.
    Stringo i denti. Ancora no, non ho mollato.



    ♦ Stato fisico: Danni medi allo sterno, con qualche costola destra incrinata. Danni di bassa entità generale a viso, zona dello stomaco e gamba sinistra.
    ♦ Stato mentale: Teso.
    ♦ Energia: 25% (45 -10 -10)

    ♦ Passive:
    Ciò che resta di Waza [Eterna giovinezza + Connessione spirituale con Waza | GdR only]
    Vivo, più o meno [Immunità a fame, sete e sonno. Influenzabile da tecniche attive]
    Anima Camaleontina ["Mimetizzazione" spirituale (Maschera dell'Anima)]
    Rivelazione delle Ossa [Auspex sensibile ai resti organici + Auspex spirituale]

    ♦ Attive:
    ♦ يطيع الرمال ~ La Sabbia Obbedisce
    ► Nuvola d'oro
    La sabbia controllata da Xar è molto chiara e luminosa, praticamente dorata. Essa si raccoglie e si raggruma sotto forma di una piccola nuvola fluttuante di dimensioni variabili, ma mai superiori ai due metri quadrati. E' un mezzo di trasporto comodo e veloce: salendoci sopra Xar può usarla per volare e arrivare in posti difficili da raggiungere a piedi, o può scegliere di sfruttarla anche in combattimento (in questo caso l'altezza massima sarà solo 5 metri). Fuori dal combattimento la nuvola può portare al massimo tre persone: Xar più due passeggeri.
    [Tecnica di Volo | Consumo Medio | Durata Lunga]

    ♦ Artigli del Ghepardo
    Entrando in contatto spirituale con l'artiglio di ghepardo, Xar ne evoca lo spirito. Dall'artiglio si espande un'aura che va ad avvolgere le braccia di Xar, terminando in forma di lunghi artigli ricurvi nei pressi delle dita. La tecnica consiste in una mezza possessione: lo spirito dell'animale guida Xar nell'esecuzione del movimento di un'artigliata, dalla quale parte un'onda d'urto tagliente di natura energetica.
    [1 Turno, Istantanea | Consumo Medio | 7 metri]

    ♦ Riassuntino: Accusa la serie di colpi, indietreggia fino ad arrivare al secchio e lo raccoglie. Quindi evoca la sabbia, si solleva di 5 metri e lancia il secchio seguito dall'Artiglio.


     
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  10. _MajinZ_
     
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    Dimitriy rimase sorpreso dalla decisione presa da Xar. Il ragazzino non oppose resistenza al quartetto di colpi, subendoli completamente. Riuscì a sottrarsi solo alla fine, rotolando lateralmente quando però era ormai troppo tardi... una persona con un fisico così esile doveva pensarci due volte prima di affrontare dei colpi diretti, in questo caso il biondo si era fermato a quattro, ma cosa sarebbe successo se i colpi fossero stati molti di più? La scelta poteva rivelarsi davvero rischiosa, ma questa volta gli era andata bene e subito si riprese dall'errore, sfruttando l'ambiente per prendersi un certo vantaggio tattico. La sua scarsa esperienza sul campo di battaglia veniva compensata da una certa acutezza, un'attenzione ai dettagli che poteva rivelarsi fondamentale.
    Lo sciamano richiamò la sabbia, aveva già fatto suo uno dei segreti della Gilda, sfruttandola in un modo davvero particolare e imprevisto. I granelli dorati si condensarono per formare una nuvola, e grazie a ciò Xar si librò in aria raggiungendo una distanza abbastanza sicura. Subito dopo svelò il suo piano, scagliando in direzione del suo superiore quel secchio che quest'ultimo aveva usato all'inizio dell'incontro, sfruttandolo come un diversivo... per nascondervi qualcosa alle spalle. Il senso del pericolo pizzicò, avvertendo il russo di fare attenzione alle apparenze e riuscì a non esserne ingannato. Schivò facilmente il secchio, poi liberò un bagliore cremisi che annullò l'onda d'urto, salvandolo da ulteriori danni.

    Il sicario sollevò lo sguardo. Era... incazzato? I suoi occhi erano furenti e nello stesso istante il suo Ki esplose nell'aria, facendo si che i suoi capelli biondi si sollevassero un poco: sembrava pronto a scattare. Poi all'improvviso tutto si calmò.
    Direi che può bastare.
    Gli aveva fatto uno scherzetto, ma a giudicare dalla sua espressione soddisfatta e rilassata non c'erano più pericoli, quindi Xar poteva pure scendere... il test era giunto al termine. E ne era rimasto davvero stupito, non si aspettava una tale abilità da parte di un tale scricciolo, ma questo ragazzo sapeva il fatto suo, non era per nulla uno sprovveduto. Anzi, averlo tra le file degli Eversori era proprio una vera fortuna.
    Mi hai sorpreso, sai? Le tue scelte sono state buone, anche se notando la tua costituzione fisica eviterei di subire colpi diretti. Ad ogni modo mi è piaciuto come hai sfruttato il secchio e la sabbia usata in questo modo ti fornisce un bel vantaggio. E quella pressione... sei riuscito a sfruttare la scaglia?
    Si capiva che Dimitriy era davvero orgoglioso, le sue parole sempre fredde mostravano un po' di calore: era ansioso di vedere quanto era grande il potenziale del verdino, ma per il momento poteva ritenersi soddisfatto dell'assaggio.



    CITAZIONE
    Stato fisico: ferita di media entità alle gambe
    Stato mentale: Ok.
    Ki: 45 - 10 = 35%

    Passive: in scheda, sono tante :geez:

    Tecniche utilizzate:
    ₪ Croce della Dama
    Dimitriy non è mai stato un tipo religioso, quindi è abbastanza singolare sapere che appesa al suo collo si trovi una croce. Essa è una piccola e semplice croce in argento, senza troppi fronzoli o decorazioni, appesa al collo tramite una cordicella nello stesso materiale, su cui spiccano diverse perline argentee anch'esse, quasi si tratti di un rosario. La croce però non si riferisce a qualcosa di cristiano o simili, anzi, essa è un regalo donatogli dalla Dama Scarlatta, Coralia, per la quale l'assassino prova sentimenti contrastanti, contraddistini però da una forte attrazione... ma anche un ricordo indelebile, da cui il biondo non si vuole separare.
    La vera particolarità del pendente, però, è un'altra. Entrando in risonanza con essa e spendendo una porzione variabile di energia, si attiva una particolare barriera dalla forma sferica e dalle tonalità cremisi, la quale sarà in grado di respingere qualsiasi assalto energetico gli venga scagliato contro, proteggendo il giovane da quell'elemento che non riesce a contrastare.
    Ancora Dimitriy non conosce il motivo di quel regalo, però lo custodisce gelosamente e non se ne separa mai, per nessun motivo. Gli ricorda una persona importante, una figura che ha risvegliato parte delle sue emozioni da tempo sopite e che non dimenticherà mai.
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    Nnnngh. Il fastidio! La sua difesa è troppo perfetta, e a me rimane poca energia.
    E poi... Eh? P-perché mi sta guardando come se stesse per sferrare un super mega attacco finale?
    « Merd-!! »
    Retromarcia! Retromarciaa!! A costo di qualsiasi acrobazia con la nuvola, devo allontanarmi!

    Direi che può bastare.


    ...M-ma vaffanculo! No, davvero, che scherzo del cavolo.
    « Anf... » Ora sono io a guardarlo male, e gli occhi di una persona tanto stanca quanto incazzata fanno il loro effetto. Anche se appartengono ad un tredicenne, sì.
    Intanto la nuvola dorata scende di quota.

    « Non... Non fanno mica così male. » Mi riferisco ai colpi diretti di cui parla. Sto mentendo spudoratamente, ma un moto d'orgoglio m'impedisce di piegarmi sotto le fitte di dolore allo sterno. Appena avrò recuperato le energie mi curerò, così sembrerà davvero che non mi sono fatto niente.
    Un ottimo piano per apparire più resistente di quel che realmente sono, sì sì.
    « E sì, la scaglia è del Wyrm. Anche se... » Puff, la sabbia si dissolve nell'aria lasciandomi a terra.
    Credo di avere un piccolo taglio in bocca, perché il sapore che sento è saliva mista a sangue. Ma non è questo che mi preoccupa: un dubbio enorme si sta facendo largo nella mia testa. Dimitriy, oltre alle sue tecniche, può sempre contare sul combattimento corpo a corpo. Io no.
    Io se finisco le energie sono fottuto.

    Sollevo lo sguardo.
    « Anche se credo che mi manchi qualcosa. Tipo... tipo un'arma..? » Imbarazzo profondo. Ho sempre rinnegato l'uso delle armi, perché.... Beh, perché non ci sono portato. Gli addestramenti della tribù erano terribili! A malapena potevo sollevare una mazza, e non riuscivo neanche a far roteare una semplice lancia. Per non parlare poi di tendere un arco.
    « M-ma non una spada o roba del genere. » Scuoto la testa.
    « Intendo un'arma di supporto. Leggera. Piccola. » Efficace. « ...Idee? »
    Imbarazzo, parte due. Fa strano anche perché è la prima volta in assoluto che provo il desiderio di migliorarmi per il mero combattimento. Neanche capisco perché lo sto facendo. La mia prima preoccupazione è sempre stata quella di fuggire dai problemi, non di affrontarli.

    Starò mica... Crescendo?



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    Erano passati si e no pochi mesi da quando Xar era entrato negli Eversori, si parlava di un lasso di tempo abbastanza breve, eppure sufficiente per mostrare dei grandi miglioramenti in lui. Quando Dimitriy l'aveva incontrato, lo sciamano era un ragazzino pauroso e insicuro, ansioso perfino, che non aveva nessuna fiducia in se stesso. La Lettera però guardò oltre le apparenze, notando in quel debole ragazzino un grandissimo potenziale, ma soprattutto un coraggio davvero invidiabile... nascosto purtroppo da una corazza di debolezze, a volte autoimposte da un mondo che pretendeva troppo spesso la pura e semplice forza bruta. Il più forte vinceva, quello debole soccombeva. Ma per fortuna non funzionava sempre così.
    Da quel primo incontro però erano cambiate molte cose, adesso Xar mostrava occhi determinati e affrontava il pericolo con coraggio, facendo qualche passo indietro in meno. Stava cambiando, stava crescendo anche se il suo corpo non rispettava i progressi, ma la sua mente e il suo animo accumulavano sempre più esperienza... e l'ultimo scontro ne era testimone. Era un ragazzo sveglio, sapeva accorgersi di ciò che gli mancava e vedere i propri limiti era fondamentale, per continuare a cresce e a migliorarsi. Trovò presto la mancanza principale nei propri mezzi: un'arma. Avere tra le mani qualcosa che poteva far male era un ottima carta da giocare, anche dal punto di vista psicologico.
    Un'arma, mh? Vediamo...
    Il biondo si grattò il mento, pensieroso. Osservò intensamente il verdino per diversi istanti, studiando con cura le sue caratteristiche fisiche. Un pugnale forse? No, il combattimento ravvicinato non era il suo forte. Una lancia poteva essere una soluzione, ma alla fine presupponeva comunque una forza che lui non aveva. Forse era il caso di sfruttare un'arma da usare a distanza, abbastanza leggera da risultare maneggevole ma allo stesso tempo in grado di causare danni ingenti, se usata nel modo giusto. Poi l'illuminazione.
    Che ne dici di un boomerang?
    Esordì poi il russo, mimando il gesto del lancio. La carnagione scura del piccolo Xar gli aveva ricordato gli aborigeni, loro usavano quel tipo di arma nella caccia... e se la si usava in quel caso, poteva andare bene anche contro gli umani. Serviva solo molta pratica.
    E' leggero e soprattutto imprevedibile, per te sarebbe perfetto... almeno credo. Dovresti comunque allenarti parecchio per padroneggiarlo a dovere.
    Spiegò alla recluta, facendo un disegno a terra con un gessetto, nel caso non avesse idea del tipo d'arma in questione, anche se probabilmente la sua tribù aveva qualcosa di simile. Un'aggiunta simile poteva essere davvero interessante.

     
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    Xar

    « Un bo-? »
    Un boomerang. Ma sì, quei cosi che si lanciano e tornano indietro come per magia. Un'arma snobbatissima dai più cazzuti guerrieri ascia-e-mazza-muniti della tribù. Persino i semplici pugnali venivano considerati poco, figuriamoci un pezzo di legno così leggero. Un'arma da deboli, da chi non può e/o non vuole cimentarsi nel buon vecchio combattimento ravvicinato.
    Io, ad esempio.
    « Potrebbe essere una buona idea. » Sì, mi ispira. « Devo trovarne uno. O farlo. » Forse è meglio trovarlo, dato che non ci sono pratico.
    Mano al mento e sguardo altrove. Sto ancora pensando a quelle rare volte in cui ho visto un boomerang in azione. Principalmente erano addestramenti atti a far vedere la scarsa potenza di un'arma da lancio, risaltando l'enormità della portata dei danni di una buona mazza.
    Da una parte il guerriero col boomerang, o con la fionda, o con il pugnale da lancio; dall'altra quello con la mazza. Uno di fronte all'altro. Il guerriero col boomerang, o con la fionda, o con il pugnale da lancio, lancia la sua arma. Il guerriero con la mazza schiva. Il guerriero con la mazza riempie di mazzate il guerriero col boomerang, o con la fionda, o con il pugnale da lancio.
    Fine.
    Eh, grazie tante. All'epoca non mi rendevo mica conto della stupidità di quelle dimostrazioni.
    Ma ora mi sono svegliato. Io lo userò meglio.

    « Grazie Dimitriy. » Torno al presente con una luce completamente nuova. Ho qualcosa da fare: trovare un boomerang e imparare a usarlo. Mi piace avere cose da fare, perché quando inizio ad annoiarmi finisco sempre per incasinarmi la testa coi miei stessi pensieri negativi.
    « La prossima volta sarò meno scarso. » Non "forte", eh, ma "meno scarso". Non è la fiera dell'autostima, ok, ma è già qualcosa. Sorriso - ahia, un'altra fitta al costato.




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  14. _MajinZ_
     
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    Dimitriy annuì, era contento che Xar avesse preso in considerazione il suo consiglio. Di sicuro il boomerang non l'arma di distruzione per eccellenza, alla fine era solo un pezzo di legno curvato che roteava in aria... ma era proprio questo il suo punto di forza. Si trattava di un oggetto leggero e quindi molto silenzioso, perfetto da usare per attacchi furtivi, inoltre era un'arma da lancio e con essa si potevano coprire medie distanze, ovviando al problema del combattimento ravvicinato. Ma soprattutto si trattava di un'arma all'apparenza innocua, quindi aveva dalla sua anche un discreto effetto sorpresa... utile per colpire individui boriosi e distratti.
    C'è un armaiolo molto fornito al Bazar, chiedi di lui a Volker.
    Era un bravo armaiolo quello, era da lui che aveva acquistato i pugnali e gliel'aveva appunto consigliato Volker, una delle sue voci d'élite. Questa volta comunque il biondo rimase a distanza, non andò a scompigliare i capelli allo sciamano: aveva capito che non gradiva molto la cosa... però si era anche comportato come un vero uomo, quindi doveva considerare la cosa come un piccolo premio per l'ottimo lavoro svolto.
    Alla prossima allora, continua ad allenarti.
    Lo salutò infine, guardandolo allontanarsi. Era un tipo che continuava a perseverare, in continuazione, al prossimo incontro i progressi sarebbero stati ancora maggiori... ne era certo. E non vedeva l'ora di affrontarlo e testarlo ancora. Il biondo sorrise, si stava affezionando a quel ragazzino e proprio per questo avrebbe fatto di tutto per trasformarlo in una perfetta spia... proprio come era lui. Aveva tutto il potenziale per riuscirci.

     
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13 replies since 13/12/2015, 12:29   252 views
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