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Daleli
Finita la fasciatura, Muirne butta con poca delicatezza le bende nella saccoccia. Mancando clamorosamente l'apertura della cerniare e salutando il fallimento con un sonoro "Fuck you bandages!", prima di prendere la fialetta di Jameson lasciato a Sofia e sedersi su di un tavolino adiacente al Cavaliere, per guardarla meglio negli occhi.
Muirne: "Conosco quello sguardo..."
Proferendo parole non c'entrano nulla con la domanda, prende un lungo sorso d'alcolico e si asciuga il muso con il braccio bianco, prima di sorridere rassicurante alla sua occasionale e temporanea protetta, mettendo gli stivali sul suo tavolo ed il sedere su di un altro in una posizione per molti scomoda, in cui l'irlandese sembra trovarsi a suo agio.
Muirne: "Anche io ho lasciato gente indietro... non preoccuparti, staranno bene... sono sopravvissuti anche senza di noi, no?"
Lancia quindi la fiaschetta di nuovo a Sofia ridendosela. Dopotutto vuole sia rilassata pure l'altra e l'alcool è la migliore soluzione ai problemi dello spirito. Lo spirito ne fa nascere poi altri, ma questo non è mai stato problema di un'irlandese, forse non lo sarà neanche per... da qualsiasi luogo venga lei. La domanda è così facile per chiunque abita a Sud da anche pochi mesi, che quasi le dispiace di mancare d'alternative. Ma tant'è.
Muirne: "Merovish, incastonata nel sottosuolo, c'è tutto. Ma è il posto meno... come dire... sicuro di Endlos. Ci stanno tante voci in giro, ma quello vedo io è tanta sabbia, poca luce e gente pronta a sgozzarti ovunque ti giri. Quindi, fidati poco e... magari evita qualche comizio in pubblico, nessuno là vuole sentire la verità. Sorride e dici "no, grazie" e passa oltre. Chiaro? Prendi quello che devi e non fare domande e trova in fretta un modo di andartene."
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Oh Muirne, sappiamo entrambe che non è vero: sappiamo entrambe che la nostra è una magra consolazione, qualcosa che ci ripetiamo solo per non sentire il peso di aver lasciato dillà qualcosa per cui valeva davvero la pena di lottare.
Io ad Hopetown non ho solo lasciato amici: ho anche lasciato la mia gente, la mia lotta, la mia vita e lo stesso vale per te.
Inoltre, che direzione avrà il mio futuro, in questa terra così distante da me?
Posso pretendere davvero di avere una vita normale?
Rifiuto con un gesto garbato il secondo giro di Wishky: neanche avrei dovuto accettarlo quel bicchiere, tanta è la quantità di farmaci che prendevo fino a poco tempo fa.
“Mhm, interessante: praticamente Merovish è un Hopetown interrata. Ad ogni modo, grazie per i consigli, ma ti assicuro che so cavarmela benissimo da sola: non vorresti mai vedere cosa c'è “aldilà” dell'entità che tu chiami Maelstorm, o almeno dal mio lato.”
Mi alzo dal tavolo, la spalla è dolorante, ma non ci do peso: c'è un mondo la fuori, un mondo da conoscere ed esplorare.
Non so quando tornerò a casa, ne se mai ci tornerò, ma sicuramente non starò qui a piangere.
La mia destinazione ora è Merovish: è da lì che inizierò le mie ricerche.
“Dimmi di più su questo luogo. Voglio dire: sicuramente ci saranno dei posti d'interesse, e sono abbastanza sicura che ci sia una biblioteca. Anche in un posto come Hopetown c'erano delle fonti dove attingere conoscenza.”
Giusto il tempo di avere un paio d'informazioni in più, e poi partirò. Andrò da sola: ho bisogno di metabolizzare ancora un bel po' di cose, e non credo di volere eccessiva compagnia durante il viaggio.. -
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Daleli
Con delle spallucce, Muirne si riprende il nettare che dei dei celti han lasciato indietro ai posteri perché continuassero a renderne grazie. Quindi dopo una lunga sorsata - e dovrebbe persino esser mattino - metabolizza le richieste della donna. Nulla di più semplice e lo risolverà alla propria maniera. Inoltre, lei ama disegnare e qualsiasi occasione può esser buona.
Muirne: "Aye..."
Annuisce più a se stessa che all'altra balzando giù dal tavolino dov'è seduta, chiudendo la fiaschetta e rovistando ancora nel suo sacco delle meraviglie. Stavolta ne tira fuori un pezzo di carta abbastanza grande ed un carboncino e li posa accanto a Sophia, mettendosi a disegnare una forma in una fantomatica cartina, con una precisione ragguardevole per la grettezza dimostrata e per i mezzi poveri. Tuttavia, lei disegna armi ed esplosivi da una vita. La seconda cosa è una rosa dei venti nell'angolo sinistro... poi comincia a fare da guida.
Muirne: "Allora, questa è Merovish. Là, ecco quanto dista da qui... ora te la divido in sezioni. Ecco. Qui sono i cunicoli d'ingresso, da cui entri dentro la città interrata e prendi tutte le vie dalla Bocca dell'Inferno. Qui ci sta la biblioteca, si chiama Cave dei Saperi... un bel posto... se non vai troppo nelle profondità e non sei pronta. Qui c'è il Bazar delle Talpe, dove vendono oggetti e... alas... anche persone. Mercati delle pulci, cose varie... ci ho lavorato i miei primi due anni su Endlos in un'armeria nel Distretto delle Ceneri. Ma tu stai in quello della Polvere o in quello delle Luci, è mooolto meno pericoloso. Qui c'è l'Arena Nera. Gladiatori, sai? Damn fun gotta say. Se vuoi vedere un sano spettacolo. Per il resto, le altre cose, le noterai strada facendo, tieni. Ti servirà."
Con precisione, Muirne elenca tutti i lochi, disegnandoli in precisi schemi sulla mappa. Una volta finito, allunga questa verso Sophia, donandogliela. Avrà bisogno pur di orientarsi in qualche modo, no?.
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Appena finito il suo lavoro, afferro la carta geografica e la poggio sul tavolino: pensando al da farsi.
Non ho voglia di viaggiare con queste persone, non perché abbia qualcosa contro di loro, ma perché ho un sincero bisogno di solitudine: ho tanto a cui pensare.
“Grazie, davvero.”
Ringrazio per il dono ricevuto, ma purtroppo sono costretta a chiedergli un'altro favore: l'ultimo prima di andare.
“Avrei bisogno anche di un qualcosa da mettermi: so che le mie richieste ti sembreranno troppe, e purtroppo non posso pagarti, ma penso di non fare una bella figura andando in giro con una tuta sporca di sangue, non credi ?”
Sospiro, pensando al fatto che mi aspetta un lungo viaggio.
“Ho intenzione di arrivare a merovish il prima possibile: ho bisogno di avere un posto mio dove stare per i prossimi giorni.”
E purtroppo, la tana è l'unico posto davvero utile allo scopo. Saprò cavarmela, indubbio, eppure picchia in testa il pensiero di non dove essere qui, di aver lasciato troppo dall'altra parte del velo per non poter tornare.SPOILER (clicca per visualizzare)Perdonami il post super corto ma al prossimo giro vorrei chiudere.. -
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Daleli
Muirne sorride allegra incrociando soddisfatta le braccia. Le fa piacere aiutare qualcuno quando può... le fa altrettanto piacere farlo senza sborsare un soldo! Quindi alle lodi della ragazza si massaggia la nuca, come imbarazzata, in un atto di falsa modestia, mentre ridacchia col suo fare gretto e sincero.
Muirne: "Ma figurati! Non ho fatto mica niente!!"
La coglie ben più impreparata l'ultima richiesta della ragazza. Non che le dia noia, ma... non sa davvero come poterla aiutare lì. Guarda per un istante la sua canottiera, sporca di olio di motore e con chiazze ovvie di... errr... violetto. Che pensava fossero andate via in un precedente lavaggio e sospira sconsolata.
Muirne: "Aspetta qui... ancora."
Quindi per la seconda volta si assenta e per la seconda volta si ode una voce metallica dall'altra tenda, sin troppo "sentimentale" per appartenere ad un automa, eppure introdotta da chiare e precise indicazioni rendono chiaro il tutto sia una simulazione. Si lagna il robottino, ma Muirne tuona un qualcosa nella lingua finora udita da Sophia e quello fa silenzio. Dopo un attimo d'inquietante quieta torna raggiante, con un capo di vestiario.
Muirne: "Guarda... non è il massimo, ma indossala con orgoglio eh!"
Regge tra le mani una grossa maglietta verde chiara, con una lira ricamata all'altezza del petto. Tutto in quella casacca urla di vecchio ed antico, ma non di consunto. Sotto lo stessa sono ricamate le parole "Ireland National Rugby Team 1919".
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Ed ecco Muirne che ritorna armata dei suoi “rifornimenti” -oddio, chiamarli così mi sembra esagerato: si tratta di una maglietta a maniche corte, con sopra la scritta di quello che sembrerebbe un club di Rugby del suo mondo di origine.
“Porterò il vessillo della tua gente con orgoglio: spero che riusciate a vincere la vostra guerra, anche se non possiamo vederli.”
Afferro la pistola scarica, lasciata ai piedi del tavolo dell'improvvisata sala operatoria: non credo di volerla tenere come arma, ma di sicuro potrei trovare un mercante in grado di sganciare un bel gruzzolo di quattrini per un po' di tecnologia...aliena, credo.
“Un'ultima cosa, prima di lasciarci: vorrei sapere dove posso ritrovarti, in caso di bisogno.”
Al momento è l'unica persona amica in questa landa desolata, completamente ignota ai miei occhi e alla mia mente: avere una certezza, un amico, sarà fondamentale. Sospiro, al pensiero che qui inizia una nuova vita, almeno credo. Stranamente non sono contetta di tutto ciò: sono fuggita da un posto orribile, eppure ora mi trovo quasi completamente sola e senza un riparo alcuno. La caotica frenesia di Hopetown era una stabilità, la lotta una certezza...ora che cosa ho tra le mani se non sabbia ed un fumoso traguardo?. -
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Daleli
Che carina! Sembra aver scambiato la sua maglia di rubgy per la sua "divisa"... o almeno è quel che ha capito Muirne, che sorride grato porgendogliela. Sofia ha ragione, dopotutto, a casa sua la gente non aveva divise, quindi anche la maglia di Rugby d'Irlanda sarebbe andata più che bene... oh ed un'altra cosa: una borraccia colma d'acqua, che viene passata dentro la maglia sportiva. Un indice sulle labbra, un occhiolino ed un'espressione complice.
Muirne: sottovoce) "L'ho fottuta al capo-carovana, ssssh! Pfeheh!"
Alla domanda - perché i clienti schifo non le fanno e mai - allunga anche sul tavolo un oggettino affusolato, bianco dai bordi neri, con un pulsante grigio in mezzo e due microfoni ad entrambi i lati della sua costruzione semi-cilindrica.
Muirne: "Chiamalo comlink, è su frequenze solo mie, mi tiene in contatto con dei possibili clienti ed altri... mi raccomando, usa questo!"
Rookie: "MUIIIIRNEEEEEEEE"
Muirne: "I'M COMIN', ASSCAN!!" sospira.) "... beh, fa sia un arrivederci, che sono richiesta dalla mia lattina. Stay safe... stammi bene, big lass!"
Con un ultimo sorriso ed una pacca sulla spalla, Muirne si congeda... spera di rivederla ancora. Perlomeno intera... Merovish non perdona, ma il massimo che ha potuto l'ha fatto e lei ama essere ottimista. Sino a prova contraria.
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Maledizione! |
