[EM] Silent Night

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  1. _MajinZ_
     
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    Era difficile e complesso comunicare con un'entità incorporea. Non tanto per la modalità, alla fine bastava chiudere gli occhi e condividere i propri pensieri con un'altra mente, ma era proprio l'idea di fare una cosa simile ad essere difficile da accettare. Insomma, un ologramma non aveva connessioni neurali e quindi era difficile credere che potesse in qualche modo accogliere le proprie idee, i propri ricordi, salvandoli in una zona che... non dovrebbe esserci. Per Dimitriy quindi ci volle un po' per convincersi a concludere il trasferimento, ma alla fine l'esperimento riuscì alla perfezione, nonostante tutti i presupposti negativi. Avevano di sicuro risparmiato tempo, con il metodo classico ci sarebbero volute delle ore.
    Dovrebbe essere tutto, ho cercato di raccogliere tutti i ricordi di questo periodo... sono contento di esserti stato utile.
    Rispose il biondo raddrizzando la schiena, per poi appoggiare i gomiti sul tavolo dietro di se, sgranchiendosi un po' la colonna. Ormai era mattina, il tempo di dormire era volato via, ma il fisico si sentiva ugualmente intorpidito, forse proprio a causa della mancanza di riposo... anche se dormire era diventato quasi un tabù per il russo. Non lo faceva bene da anni, per questo era riuscito a farci l'abitudine e trarre il massimo anche da pochi minuti di sonno. Comunque aveva fatto bene a fidarsi, visto che non solo aveva fatto un favore a qualcuno, qualcuno di fidato, ma aveva fatto anche un qualcosa di utile alla Gilda... e ciò lo faceva stare bene.
    Non sono un gran chiacchierone, ma credo ti poterti fare compagnia. Anche se forse è meglio dire il contrario.
    In effetti era lui ad aver bisogno di compagnia, non l'illusione di Are. Un'illusione che adesso sembrava meno evanescente, la sua voce adesso aveva una consistenza. Restava comunque qualcosa di strano, un sogno misto alla realtà... un ricordo che sarebbe rimasto al limite tra l'illusione e il mondo concreto, vero.

     
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    Are,Archivio Reminescenze Eversive
    il Custode della Memoria
    Tutto giusto, tutto vero. Are non è corporeo, quindi -per logica- non ha un cervello. E, se mai ammettessi che cervello e mente coincidono (o una è comunque intimamente legato all'altro) ecco che avresti un paradosso inspiegabile di quanto è appena successo: come potrebbe il ragazzo tatuato -e non sto parlando di Dimitriy, nonostante i suoi glifi alchemici made by Aaron (e anche qui, attenzione a non fare confusione con i nomi simili dei due)- mantenere entro i propri ricordi tutto quanto il Russo gli ha rivelato? Vale a dire, ce li ha dei ricordi (suoi o non suoi poco importa, il nocciolo della questione è se vi sia davvero uno spazio dove possa allocare le informazioni)?
    No. O meglio: probabilmente no. Non lo puoi affermare con certezza, specie dopo aver trasferito in lui -anzi, per la precisione trasferito su Perception- ogni minuziosissimo dettaglio degli ultimi mesi. Quindi boh, vedi tu. Per me, se lo vuoi sapere, qualcosa di strano c'è. Non più di tante altre cose che avvengono ogni singolo giorno su Endlos, però.
    Sono contento di aver trovato te, per primo.Ti dice invece, ignorando qualsivoglia magagna tecnica che tuttora affligge me e te: per lui è ininfluente il nostro berciare di fattibilità presunte o contraddizioni in termini -per lui, che tral'altro nemmeno le legge, queste nostre chiacchiere sarebbero ad ogni modo nulla più che fiato e tempo sprecato (qualcosa che lui, sempre a suo dire, userebbe in maniera molto più proficua tirando una boccata di fumo o due).
    Abbiamo bisogno entrambi di un amico.
    Uno di cui ci si possa fidare.
    E qui andiamo sul romantico. Sul melancolico. Sul -attenzione signori, attenzione- "se poi esce che Are è per davvero tutto un inganno della tua mente, ecco che il desiderio di un amico immaginario potrebbe costarti una visita dallo pichiatra e un congedo dagli Eversori". Stai in guardia, biondissimo assassino.
    Non potrò aiutarti a traslocare nè riuscirò a venire in tuo soccorso contro un nemico o una calamità, ma...Cose che gli amici dovrebbero fare, mi dicono -cose che gli amici fanno raramente, invece, e per le più disparate ragioni (sì, certo, lo sanno tutti che il trasloco è il peggior attentato all'amicizia, però quando questa è sincera non c'è scusa che tenga: si fa, punto e basta).
    ...per ogni altra evenienza, quando avrai bisogno di me io ci sarò sempre: ora sai come chiamarmi, perciò sarà impossibile impedirti di averti lì con te!Ultimo sorriso sentito, caldo e rassicurante -addirittura brillante (qualcuno sostiene pure un poco marpione): la tua allucinazione dimostra non poco affetto nei tuoi confronti, pur avendola tu incontrata nient'altro che oggi. Ma non lasciare che sospetti e maldicenze si riapproprino ancora una volta del tuo frigido intuito: niente di più genuino di oggi riuscirà mai a sconvolgere la tua vita -nessuno saprà comprenderti a fondo quanto quel giovane, se vorrai aprirti con lui e gli darai modo di partecipare ai tuoi pensieri. Certo, detta così potrebbe suonare un po' come una maledizione verso la solitudine, eppure... fidati di me e vedrai che potrebbe diventare invece un sodalizio atipico ma pregno di vantaggi. Per entrambi.
    (E mentre io ti racconto questo lui è già partito a farti milioni di domande sui tuoi gusti personali in fatto di hobbies, viaggi, strumenti o armi, animali, racconti, cibi e -perchè no- donne. Vuole imparare a conoscerti. Proprio come farebbe un amico).
    Art © Ulvar 10x10 Testi/Codice/Grafica © AnimeHunter
    Are
    Nome ⊗ Are 10x10 Razza ⊗ Umano (?)
    Sesso ⊗ Maschile 10x10 Età ⊗ 24 anni
    Affiliazione ⊗ Eversori di Merovish
    l'allucinazione collettiva frutto di
    PERCEPTION
    e garante di totale segretezza

     
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  3. _MajinZ_
     
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    Are aveva ragione, entrambi avevano bisogno di un amico, qualcuno su cui fare davvero affidamento non solo come aiuto pratico, ma soprattutto come confidente. Dimitriy alla fine era solo, come lo era sempre stato. Certo, era circondato da persone degne di fiducia e dalle indiscutibili capacità, ma nessuno di loro poteva essere definito veramente un amico, uno di quelli con cui parlare liberamente di qualsiasi cosa. Con Zimmer, per quanto fosse importante per lui, non poteva parlare di tutto visto che era pur sempre il suo capo. Mentre con Violet... il rischio di finirci semplicemente a letto era troppo grande, oltre che doloroso. Vederla era quindi impensabile, almeno per il momento. E quindi si, alla fine era da solo.
    Più che altro... ho davvero bisogno di parlare con qualcuno.
    Il problema alla fine era quello, ora che era riuscito ad aprirsi al mondo, il russo aveva bisogno di confrontarsi con un altro punto di vista e di conoscere l'opinione altrui. Era stanco di tenersi tutto dentro, anche se era un pezzo di ghiaccio anche lui aveva bisogno di sfogarsi ogni tanto, ne andava anche della sua stessa vita. Andare in missione con i nervi a fior di pelle non era una cosa ottima, parlare prima poteva rivelarsi utile. Forse però, da questo punto in avanti, magari Dimitriy non sarebbe più stato totalmente solo. Anche se l'idea di avere un amico immaginario non lo attraeva molto, anche se sperava che Are fosse l'amico visibile da tutti. Ma si, aveva smesso di farsi quelle domande, adesso sentiva di potersi fidare di quelle parole.
    Ti ringrazio, davvero.
    Ammise il biondo sollevando la testa, ricambiando poi quel sorriso così sincero con uno altrettanto simile, anche se molto meno evidente e breve. Un secondo dopo quello era partito a fare un sacco di domande, sommergendo in un attimo il sicario con un fiume di parole a cui dovette dare un freno, richiamando la visione alla calma. Poi, lentamente e con i suoi tempi, Dimitriy avrebbe risposto a numerose richieste, parlando senza freni di qualsiasi cosa. Era proprio questo che intendeva con la parola amico e forse Are era proprio ciò di cui aveva bisogno.

     
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17 replies since 3/1/2016, 11:50   293 views
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