[EM] Oh, Death

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  1. _MajinZ_
     
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    Questa volta tutto sembra procedere alla perfezione. I vostri spiriti sono in sintonia, così come la vostra determinazione e i sentimenti che vi spingono a perseverare. Nell'Upperdark più oscuro brillano due anime, lo fanno in un modo talmente intenso che nemmeno quell'insaziabile buio riesce a divorare tutta quella luce. Adesso anche un semplice sasso viene considerato al pari di un possente martello, con il quale abbattere ogni maledizione e tutte le ingiustizie. E tu Xar lo sollevi, lo avvolgi con le vostre energie unite e ti appresti a sferrare il colpo decisivo. Il sasso diventa la vostra salvezza, un oggetto insignificante ma che ora acquista un'importanza vitale.
    Sbam!
    Silenzio.
    Passano diversi istanti... ma ancora una volta, non succede nulla. Almeno per i primi secondi, poi qualcosa cambia davvero. Lampi rossi iniziano ad avvolgere i caratteri impressi sulla roccia, all'inizio con lentezza ma acquisendo sempre maggiore velocità. Le lettere iniziano a staccarsi dalla pietra e si inceneriscono, il tutto fino a raggiungere l'ultimo sigillo. E Zek divampa di luce: la sua forza sta tornando e la senti anche tu ribollirti nel petto. Però appunto, con l'ultimo sigillo tutto cessa, rallenta... ma anche lui si spezza. Però quando alzate lo sguardo, vi ritrovate davanti alla cosa che più vi metteva in agitazione. Eh si, siete davanti all'anima incazzata del suocero di Zek. Quello si che è uno spirito vendicativo.
    VIAAA VIAAA!!! VENDETTAAA!!!
    L'ira ha talmente sconvolto quello spirito, che la sua forma è completamente irriconoscibile, tanto che ci vorrebbe una Spettrosonda per identificarlo alla perfezione. Però una cosa è certa, il suo potere ha dell'incredibile. In realtà è lui l'ultimo sigillo e per romperlo bisogna sconfiggerlo, in qualche modo... anche perché ora che si è svegliato, probabilmente non si fermerà finché non vi avrò annientato.
    Xar! Ci serve più potere, dobbiamo unire i nostri spiriti!
    Per fortuna lo spirito buono ti viene in soccorso, non tutto sembra perduto.
    Sono... ero uno sciamano anche io, non temere la possessione: non ti accadrà niente di pericoloso, basta che mi afferri e mi spingi con forza contro il tuo petto! Al resto penso io!
    Le sue parole sono dettate dalla fretta, dal pericolo, però sono sincere e purtroppo... sono le uniche a cui ti puoi aggrappare. Però ricordi? Non siete mica da soli. Sentendosi ignorato, il suocero si incazza ancora di più e carica una sfera spirituale che, subito dopo, vi spara addosso senza pietà. E dovete difendervi, perché quella roba fa davvero male.



    L'attacco è un consumo alto, energetico :3
     
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    Crack, crack.
    Qualcosa si spezza. Penso subito ai miei fili spirituali ma no, loro sono al loro posto - per ora. Ciò che stiamo distruggendo non sono deboli stringe usurate dal tempo, ma sigilli impressi con una forza densa, antica, pura. L'odio.
    Crack.
    Uno dopo l'altro si sgretolano, bruciano e svaniscono come vecchia cenere al vento.
    « ..Zek! Sta funzionando! »
    Mi volto a guardarlo tutto esaltato. Lui emette luce letteralmente, io brillo di rinnovata speranza negli occhietti. E poi... Cos'è questa energia? E' dentro di me ma non mi appartiene. Possibile che Zek sia così forte?

    CRACK!


    E anche l'ultimo sigillo è andato.
    Potrei esultare. Dovrei esultare.
    E allora perché il sorriso mi si è congelato in faccia?

    Lo so ancora prima di voltarmi: la percezione dell'anima ha pizzicato fortissimo. Un sensazione gelida; una presenza spirituale che sembra pesare come tutta la terra che mi separa dalla superficie; un concentrato di rabbia e violenza che mi schiaccia al suolo, l'incarnazione di un odio antico quanto l'umanità stessa.
    Uno spirito vendicativo.
    Quello spirito vendicativo.
    Porca. Vacca.
    Ecco perché funzionava così bene anche dopo la sua morte! Il suo stesso fantasma è parte della maledizione. Astuto. E crudele. Come ho fatto a non prendere in considerazione questa possibilità?
    Ah beh, come se avessi il tempo di farmi la ramanzina da solo.
    « Ze-! » Salto in piedi e istintivamente cerco lo spirito, ma lo trovo già al mio fianco e con un piano. Un piano che non mi piace per niente. Mi coglie completamente alla sprovvista.
    Scuoto la testa, perso.
    « No! L'hai vista la mia anima! Non... Non reggerà! »
    Dice di essere uno sciamano, dice di sapere quello che fa. Potrebbe essere vero. O potrebbe essere una gigantesca cazzata detta in buona fede. Sarà anche sincero, ma nessuno mi assicura che non si stia sopravvalutando.
    Io però una certezza ce l'ho: non voglio correre questo rischio.

    Serro i denti.
    Guardami! Sono un tremolante misto di paura, di insicurezze e di "vorrei ma non posso".
    Gli occhi, guardami negli occhi! Lo vedi che sto cercando di chiederti scusa? Scusami per essere così... Così.
    « Non voglio. » Un filo di voce sovrastato dalle urla dello spirito. ...Già, lo spirito.
    Smetto di tremare. Non sono inutile. Posso liberare Zek da questa maledizione! Devo solo sconfiggere questo spettro, no? Questo stupido e vecchio ammasso di rancore che ha causato un sacco di problemi: è lui il mio nemico. E' a lui che rifilo una di quelle occhiate di sfida così insolite da vedere sul mio magro faccino. Mi vuole attaccare? Avanti!

    Craaaaash! Appena in tempo, la barriera dello scarabeo ha fatto il suo lavoro. La sfera impatta sulla corazza spirituale dell'insetto, evocato e alimentato da tanta energia quanta era quella dell'attacco. Cos'è questo vigore? Non è il solito istinto di sopravvivenza a guidarmi: questa volta non ho davvero nessuna voglia di farmi sconfiggere.
    « Stai dietro di me! Posso farcela da solo, vedrai! » Vedrai.
    Cambio! Rilascio lo Scarabeo e richiamo l'Orso. Lo vedi? Quelle degli animali sono presenze leggere, libere e disinteressate, sopportabili anche da un'anima fragile. L'Orso è grande e forte, mi aiuta sempre ad attaccare. Il suo impeto distruttivo oggi mi piace più del solito: scaglio quell'unico e liberatorio colpo orizzontale, come a voler tagliare a metà l'ipotetico busto dello spettro.
    Non vedo l'ora di scoprire se gli usciranno sprazzi di anima come sangue.



    ♦ Stato fisico: Stanco
    ♦ Stato mentale: Determinato
    ♦ Energia: 55% (95 -20 -20)
    ♦ Passive:
    Ciò che resta di Waza [Eterna giovinezza + Connessione spirituale con Waza | GdR only]
    Vivo, più o meno [Immunità a fame, sete e sonno. Influenzabile da tecniche attive]
    Anima Camaleontina ["Mimetizzazione" spirituale (Maschera dell'Anima)]
    Rivelazione delle Ossa [Auspex sensibile ai resti organici + Auspex spirituale]
    ♦ Attive:
    ♦ Esoscheletro dello Scarabeo
    Entrando in contatto spirituale con l'esoscheletro di scarabeo, Xar può evocarne lo spirito per difendersi da una tecnica energetica. Dall'esoscheletro cristallizzato nell'ambra si espande un'aura dalla forma di uno scarabeo gigante con le ali spiegate, che fungerà da scudo coprendo tutta la figura di Xar e anche - con il giusto consumo di energie - le immediate vicinanze.
    [Difesa energetica ad Area | 1 Turno, Istantanea | Consumo Variabile Alto]

    ♦ Zampate dell'Orso
    Entrando in contatto spirituale con l'artiglio di orso, Xar ne evoca lo spirito. Dall'artiglio di espande un'aura che va ad avvolgere le braccia di Xar, rimarcando in particolare l'area delle mani. La tecnica consiste in una mezza possessione: lo spirito dell'animale guida Xar nell'esecuzione dei movimenti di una serie di potenti zampate. Da ogni colpo parte un'onda d'urto contundente di natura energetica. Ogni zampata può colpire un bersaglio diverso.
    [1 Turno, Istantanea | Consumo Alto | 10 metri | da 1 a 8 Bersagli]


    ♦ Riassuntino: Prima difende sé stesso e Zek con la difesa energetica ad area, poi passa al contrattacco con le Zampate (un solo colpo concentrato).




    Edited by Nyuu - 25/1/2016, 00:32
     
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  3. _MajinZ_
     
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    Zek prova a dire qualcosa, ma la tua paura finisce per bloccare anche lui. Le sue parole sono sincere e lo sai anche tu, ma purtroppo sei anche a conoscenza delle condizioni della tua anima e sai che troppe sollecitazioni potrebbero mandarla letteralmente in pezzi. Ma è pur vero che lo spirito che vi si frappone non è normale, la forza accumulata grazie all'odio non ha praticamente confini... e il potere di un singolo sciamano non è per nulla sufficiente. E te ne accorgi immediatamente, quando la Corazza dello Scarabeo entra in contatto con quella sfera spirituale. La annulli completamente, è vero, però ti lascia addosso una pessima sensazione. Quell'anima vendicativa non si fermerà fino a quando non vi avrà annientato.
    Xar ascoltami! Non puoi farcela da solo, io posso fornirti tutta l'energia che ti serve... ma non sarà mai abbastanza...
    Ormai scoraggiato, Zek fa un altro tentativo per convincerti, proprio quando tu carichi i possenti colpi dell'Orso. Si tratta di una tecnica potente, che molte volte ti ha tirato fuori dagli impicci, ma questa volta è diverso. La massa vendicativa viene colpita, sconquassata, ma il colpo invece di causare qualche danno... viene semplicemente assorbito. Però non è tutto. Un secondo dopo infatti la stessa energia accumulata, viene riversata all'esterno sottoforma di onda d'urto che vi investe entrambi. E fa male, ma non a livello fisico: è lo spirito a risentirne. Improvvisamente si genera un effetto risucchio... lo spirito malvagio sta cercando di assorbire le vostre anime, anche se al momento sembra concentrarsi soprattutto su Zek.
    AH MALEDETTO!! CHE ALTRO VUOI DA ME?!
    Spire di energia purpurea avvolgono l'azzurro dello sciamano senza corpo, trascinando la sua luce in un gorgo di odio e rabbia. E tu te ne accorgi, visto che il filo che vi lega esiste ancora... ma è un'altra la cosa che ti preoccupa. Siete collegati, no? Ecco. Lo spirito vendicativo sta lentamente assorbendo anche il tuo spirito. Questo si che non può reggerlo, devi fare qualcosa al più presto e sai bene come fare.
    Xar! Moriremo entrambi se non facciamo qualcosa! Fidati di me!
    Fa male, senti il tuo corpo bruciare, andare in fumo proprio come i caratteri sulla pietra. Ma le ultime tre parole... fidati di me... causano qualcosa dentro di te. Il tuo petto vibra, il tuo cuore fa un battito. Lui ha fiducia in te, non ti sta mentendo e sai che non ti farebbe mai del male. Devi avere fiducia in lui, solo così potrai salvarti. Xar, vuoi sopravvivere? Se vuoi farlo, devi solo urlarlo con tutte le tue forze. Ma solo se lo vuoi davvero.



    L'attacco spirituale è talmente repentino che non riesci a difenderti, si tratta di un consumo medio e puoi interpretare i danni come meglio credi. Il risucchio spirituale causa una sensazione tipo la fame e causa una certa stanchezza e nulla, per fare l'oversoul devi seguire le sue istruzioni XD Ah, se tieni la pietra è meglio 8)
     
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    Barrieri infrante, sprazzi di spirito, lampi scarlatti. La voce lontana di Zek, la sensazione del mio braccio avvolto dalle fibre spirituali dell'Orso.
    L'impatto.
    Poi, qualcosa va storto.
    Un'onda di vetri rotti che mi trapassa. Fili che si tendono.
    Punti di sutura che tirano tra la carne e l'anima.
    Fa male.


    « Ah... AAAAAAAAAARGH!! » Questa è la mia voce? Davvero? Non credevo di essere capace di produrre un suono così disumano. Non è tanto il volume, è proprio il... il gorgoglìo di saliva impastata e fiato spezzato. Sto sputando sangue? No, non è un danno fisico.
    Sfortunatamente, non è un danno fisico. Ci sono di nuovo quelle lame arrugginite che macellano i miei muscoli. Ci sono di nuovo quelle scosse che aprono mille crepe attraverso le mie ossa. Come credete che sia la sensazione del proprio midollo osseo che trabocca da quelle fratture e se ne va a spasso mescolandosi a sangue raggrumato?
    Lo sento, è lì, è mio, un dolore vivo, gelido, così tangibile. Familiare come quello della notte scorsa, solo più intenso. Coltelli che tagliano oltre il piano materiale. Strappano l'idea di me. Cancellano il mio nome.

    Qualcosa urta il mio ginocchio. Oh, è la terra? Devo essere caduto senza accorgermene. Questa sì che è una sensazione fisica. Forse sto pure sanguinando un po'.
    Non... non che me ne importi.
    ...Ho anche fame.

    « Alzati. »
    L'istruttore. L'odioso istruttore. Non lo sa che per uno smilzo di nove anni, brandire un'ascia bipenne come se fosse una bacchetta magica è tipo impossibile? O forse l'ha capito, è solo che è stronzo.
    Non riesco a rifilargli l'occhiata di odio che vorrei: è furbo, si è messo in controluce. La sua enorme figura ombrosa e barbuta si staglia sopra la mia. E' immensa. E' forte. E' irraggiungibile.
    Mastico qualcosa in bocca e sputo.
    Ciao ennesimo dente da latte che non ha avuto il tempo di cadere per conto proprio.

    « Alzati, su. »
    Fast forward. Ho tredici anni e una gigantesca cicatrice ancora fresca sul mio fianco. Questa volta è una voce gentile ad incitarmi. Appartiene ad una figura un po' rachitica e ingobbita dal peso dell'età.
    Waza.
    Non l'ho proprio vista quella radice. Ci è mancato poco che mi cadesse anche tutta la cesta coi funghi appena raccolti.
    « Senti, Waza... » Sfodero il mio miglior sorrisino. « Gli spiriti ormai so evocarli bene. Quand'è che mi insegni anche la semi-possessione? »
    Non sono mai stato così contento di imparare come in questi ultimi mesi. Perché alla tribù non insegnano queste cose? Se le avessi sapute prima avrei fatto il culo a strisce a tutti i miei compagni.

    « Alzati. »
    Un sibilìo a denti stretti. E' una voce davvero bassa, quasi roca, che stona sul corpo di una ragazzina appena adolescente.
    E' magra, troppo, più del solito. Come me. Non mangiamo da settimane e non abbiamo la più pallida idea di dove dobbiamo andare, né di cosa dobbiamo fare.
    Ci hanno detto "Andate e tornate più forti. Capirete da soli."
    Mi fa malissimo il ginocchio. La pelle è sbucciata e la carne viva fa capolino tra i rivoli di sangue. E poi c'è questa sensazione che mi divora, come se dalla mancanza di cibo il mio stomaco avesse iniziato a digerirsi da solo. Faaaame.
    Ho sempre tredici anni ma la pelle sul mio fianco è liscia e intatta. Non so perché, ma la cosa mi procura un brivido di inquietudine.
    Ma non è nulla di comparabile a quello che vedo quando alzo lo sguardo: una scossa di terremoto, poi una voragine nera che si apre ai piedi della ragazza. Tutto trema come se l'universo avesse deciso di morire qui ed ora.
    Allungo una mano verso di lei.
    « TAAKA! »
    Ma tutto quello che riesco ad afferrare è un filo.
    Che si spezza.





    « Cough! »

    Alzati! Alzati!
    Echi di voci incise nella mia memoria si mescolano a quelle dell'insolito spirito.
    Fidati di me!
    Tremo e scalcio e combatto per rimettermi in piedi. Sarebbe tutto più facile se solo capissi dov'è il sotto e dove il sopra. Mi lascio guidare dalle luci: eccolo lì, uno sprazzo azzurrino in mezzo a un groviglio di tentacoli rossi come il fuoco. Prima striscio e poi gattono solo per perdere l'equilibrio come un bambino. Ma mi rialzo.
    La mano destra sta ancora stringendo la mia unica arma, quindi allungo la sinistra in quel nodo di spiriti. Neanche mi preoccupo delle conseguenze: il mio unico obiettivo è afferrare Zek.
    Strattono con una forza che non credevo di avere. E mentre lo avvicino al petto, un solo pensiero riempie la mia testa: "mi dispiace di non essermi fidato di te."
    Sono stato un imbecille e ci siamo fatti male entrambi.
    Scusa.

    Premo.



    ♦ Stato fisico: Stanco
    ♦ Stato mentale: ---
    ♦ Energia: 55%
    ♦ Passive:
    Ciò che resta di Waza [Eterna giovinezza + Connessione spirituale con Waza | GdR only]
    Vivo, più o meno [Immunità a fame, sete e sonno. Influenzabile da tecniche attive]
    Anima Camaleontina ["Mimetizzazione" spirituale (Maschera dell'Anima)]
    Rivelazione delle Ossa [Auspex sensibile ai resti organici + Auspex spirituale]
    ♦ Attive: //

    ♦ Riassuntino: Oversoul, madafaka!


     
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  5. _MajinZ_
     
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    Il tempo si ferma, tutto rallenta.
    Ogni secondo che passa sembra interminabile, infinito.
    In quegli istanti non esiste nessuno spirito vedicativo, nessun Upperdark, siete solo tu e Zek. Un piccolo sciamano alle prime armi e lo spirito di uno sciamano che non ha completato il suo addestramento. Con questi presupposti potrebbe andare tutto a rotoli, entrambe le vostre anime potrebbero implodere e condannarvi all'oblio. Ma non accade niente di tutto ciò.
    Afferri Zek, la sua anima sta bruciando e riesci a percepirlo nitidamente... tuttavia non senti dolore, al contrario percepisci un turbinio di emozioni come la rabbia, la voglia di rivalsa, la determinazione. Premi con forza il globo di spirito contro il tuo petto e in quel momento l'azzurro ti avvolge, una luce pura e accecante. Senti immediatamente un'onda di puro potere investirti e pervaderti, è talmente grande che all'inizio ne sei spaventato, stringi gli occhi. Ma è solo per un attimo, quando apri gli occhi sei finalmente consapevole del tuo potere.
    Nella mano tieni ancora il sasso ed è proprio in quel braccio che noti parte della trasformazione. Pezzi di un'armatura traslucida ti avvolgono, si tratta di un'armatura spirituale ma dalla consistenza solida, leggerissima. E li, sulla spalla vedi Zek che sorride.
    Visto che forza? Te l'avevo detto di fidarti di me.
    Il tuo corpo è avvolto da una combinazione delle vostre anime, amplificata dalla possessione, tanto da tenere i tuoi capelli dritti verso l'alto. Ti senti invincibile... però le sorprese non finiscono qua. Senti il potere concentrarsi nel sasso, lentamente il fuoco spirituale muta e la fiamma assume la forma di una sciabola, del tutto simile a quella usata dai guerrieri del deserto. Nell'altra mano invece si forma uno scudo, questa è una novità. Zek non era un normale guerriero, univa spirito e abilità marziale... e adesso ti senti proprio come lui.
    Che ne dici di rispedire questo bastardo da dove è venuto? Dai, mostrami la tua abilità di sciamano Xar!
    Lo spirito malvagio si lamenta, vi scaglia addosso il suo odio e ancora una volta vi prende di mira con un nuovo assalto spirituale. Sembra quasi più potente di quello precedente, ma anche voi siete diversi da prima. E' giunto il momento di mettere apposto le cose, passando direttamente alle cattive maniere.



    Per questo turno puoi anche mettere il segno dell'infinito nella riserva energetica XD al momento disponi, oltre a tutte le tue abilità normali, anche due tecniche risolutive: lo scudo assorbe ogni assalto spirituale e lo rispedisce al mittente con forza doppia, mentre la spada colpisce con un fendente in grado di assorbire e sigillare le anime malvage. Divertiti 8)
     
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    Allora è così che si sentono gli sciamani veri. Me lo ero sempre chiesto, ma mi mancava il coraggio di provare. E avevo ragione: quella cosa, quello tsunami che è l'anima di Zek, per un attimo mi ha completamente travolto.
    Sono quasi sicuro che sarei andato in mille pezzi se non fosse stato per la precisissima calibratura di questa mezza possessione. Va bene, lo ammetto, aveva ragione lui: è dannatamente bravo.

    Sono ancora troppo sconquassato per articolare anche la più semplice parola.
    E' una sensazione strana, come se fossimo in due ad indossare lo stesso paio di pantaloni. Lo stesso vestito di carne. Non dovrebbe essere scomodo? E allora perché mi sento così dannatamente bene?
    Il mio corpo è teso, ma mi sento rilassato. La mia mente è turbata, però riesco a pensare.
    Sono debole e forte allo stesso tempo.
    Grande e piccolo. Vecchio e nuovo. Vivo e morto. La Dualità di tutte le cose.

    « ...E' bellissimo. » Oh sì, lo è. E' una forza completamente nuova per me, un potere così esteso che sembra traboccare come la lava di un vulcano. Decine e decine - se non centinaia - di anni passati a vagare sotto forma di anima fanno questo effetto? O era così potente anche prima di morire?

    I pugni serrati e le braccia avvolte da quell'armatura spirituale mi danno una sensazione familiare, simile a quella dei totem. Come descriverla? Sembra di indossare dei guanti: gli animali sono di quei modelli larghi e un po' scomodi monodito, tipo quelli con solo il pollicione; questi invece sono guanti di primissima qualità in pelle, a cinque dita e della misura perfetta.
    Oh, e ho una spada spirituale in mano. Uno scudo nell'altra.
    Perché la cosa non mi sorprende? Mi sento perfettamente a mio agio anche se non ho mai avuto a che fare con questo stile di combattimento. La mia guardia è modellata da anni di esperienza e da un corpo allenato: gambe flesse, scudo a protezione del busto, sciabola col filo rivolto al mio avversario e pronta a tagliare.
    E nulla di tutto ciò mi fa sentire strano.
    Zek, è di nuovo opera tua?

    « S... Sì! » Quelle parole mi danno la carica.
    Percepisco ogni sua intenzione e il mio corpo la traduce istantaneamente in movimento, senza esitare. Alza quello scudo! Piega le ginocchia in avanti, punta i piedi e contrasta quell'onda d'urto! Non avere paura di venir sbalzato via, non succederà: ora porti il peso spirituale di due anime, non solo i quaranta chili della tua solita carcassa ambulante.
    Un fiume rosso si infrange sullo scudo, ma questa volta non troverà deboli fili da tagliare: le stesse onde che prima sembravano mortali ora incontrano una muraglia perfetta, e giuro che niente raggiungerà i nostri spiriti.
    « Ngh! » Stringi i denti! Rispedisci quell'attacco allo stronzo! ...Oh, posso farlo? M-ma certo che posso, come ho fatto a non pensarci prima? Eppure dovrei conoscerle bene, le mie armi. Riprenditela, bastardo! Riprenditela con tutta la rabbia accumulata in questi anni di prigionia!
    Oh, e un'altra cosa!
    Scatto. Scudo alto, sciabola in guardia, e la portanza di un guerriero antico che si muove nel mio vestito di carne. All'ultimo momento giro il filo della lama e do un colpo secco col busto, una rotazione che guida la sciabola in un taglio perfettamente orizzontale al terreno. Spettro, se hai delle gambe faresti meglio a salutarle.
    « Sparisci. » Hai fatto del male mentre eri in vita e vuoi fare del male anche dopo la morte: non meriti nessuna compassione. Ti farò a pezzi così piccoli che non ricorderai nemmeno cosa significhi essere interi.
    E non calpesterai mai più nessuno.



    ♦ Stato fisico: Normale
    ♦ Stato mentale: Così.
    ♦ Energia:
    ♦ Passive:
    Ciò che resta di Waza [Eterna giovinezza + Connessione spirituale con Waza | GdR only]
    Vivo, più o meno [Immunità a fame, sete e sonno. Influenzabile da tecniche attive]
    Anima Camaleontina ["Mimetizzazione" spirituale (Maschera dell'Anima)]
    Rivelazione delle Ossa [Auspex sensibile ai resti organici + Auspex spirituale]

    ♦ Attive:

    OverShield: Soul Bash
    (Scudo) Assorbe ogni assalto spirituale e lo rispedisce al mittente con forza doppia. [Consumo ipoteticamente Critico]
    OverSword: Soul Slash
    (Spada) Colpisce con un fendente in grado di assorbire e sigillare le anime malvage. [Consumo ipoteticamente Critico]

    ♦ Riassuntino: Prima il Soul Bash (diamo i nomi alle tecniche così sembriamo molto più shonen) per difendersi e rispedire l'attacco allo spettro. Successivamente si avvicina e lo taglia orizzontalmente con il Soul Slash, cercando di assorbirlo attraverso quel danno.


     
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  7. _MajinZ_
     
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    Nel momento esatto in cui l'energia malvagia lo raggiunge, lo scudo reagisce di conseguenza e tutta quell'energia negativa viene aspirata, assorbita, facendo mutare il colore della protezione per qualche istante... prima di riversare tutta quella potenza all'esterno, sottoforma di onda d'urto, un'energia azzurrina che senza pietà s'abbatte sullo spirito malvagio. L'anima viene sconquassata, fatta a pezzi, sbriciolata. La vedi chiaramente dividersi in una miriade di frammenti, restando in quello stato per una manciata di secondi, una quantità di tempo infinita, visto che in casi normali quella situazione si risolve istantaneamente.
    Però non è finita qua. Lo spirito è ancora li, ma questo è il momento giusto per attaccare e sigillarlo definitivamente.
    Ti scagli infine contro un nemico ormai debilitato, sostenuto dall'energia di Zek e dalle sue urla di incitamento, sferzando l'entità spirituale con un fendente parallelo al terreno, un assalto in grado di far tremare l'intero cunicolo. Tuttavia il colpo non causa nessun effetto spettacolare, tagliando l'anima come un coltello caldo nel burro... e tutto rimane così, fermo per un paio di secondi. Una sorta di stasi avvolge lo spirito vendicativo, ma lentamaente qualcosa si genera nel punto colpito dal fendente. Sono... filamenti. Filamenti buoni, azzurri, che avvolgono le due metà dell'anima e la schiacciano verso il centro, avvolgendola in un trama intrecciata che diventa sempre più piccola... fino a scomparire del tutto. E' finita, l'avete sconfitto.
    EVVAI! MUORI VECCHIO BAVOSO!
    Le urla di gioia di Zek sono comprensibili, ma un tale dispendio di energie ha comunque un prezzo e il suo pagamento non si può posticipare. La possessione si scioglie, le vostre anime si dividono e ciò fa male, proprio come quando cadendo ci si sbuccia un ginocchio. Tu cadi quindi con il sedere per terra, mentre lo spirito dello sciamano si ritrova a volteggiare a mezz'aria, stanco e molto meno consistente di prima. La roccia è spaccata in due perfette metà e anche l'ultimo carattere va in fumo... il momento dell'addio è arrivato.
    Sembra che la mia missione sia finita.
    La sfera spirituale diventa sempre meno visibile. E, allo stesso tempo, tu ti senti sempre più stanco e assonnato.
    Ti ringrazio Xar, senza di te non ce l'avrei mai fatta... ti devo tutto. E per questo renderò la tua anima un pochino più resistente, così avrai più tempo per ricostruirla.
    Pronuncia quelle parole e dopo un attimo, ti senti meno in pericolo. Il senso d'ansia che ti causa la tua condizione si affievolisce e senti chiaramente uno spirito più saldo. Non si tratta di qualcosa di definitivo, è solo un cerotto che presto si staccherà, ma ogni istante è prezioso, non trovi?
    Ah, per uscire di qui ti basta svegliarti.
    Lui sorride, vola fino a scomparire nel buio. E tu sei da solo. Ancora nell'Upperdark. Che Zek ti abbia fregato? Non puoi crederci, ma non riesci ad arrabbiarti. Hai sonno e lentamente ti accasci sul pavimento della grotta. E' freddo, ma non riesci a reagire. Vuoi solo dormire.
    Xar?
    Una voce ti raggiunge, una voce familiare e preoccupata. Hai tanto sonno, ma quella voce ti sta invitando a riaprire gli occhi che hai appena chiuso. Al momento sei abbastanza confuso.



    Sei libera di ruolare come preferisci le sensazioni che ti lascia Zek, ma fermati un attimo prima di riaprire gli occhi :3
     
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    Xar

    Un gomitolo. Un gomitolo di filamenti spirituali che si annoda su se stesso ancora e ancora, fino a scomparire da questo piano. L'ho distrutto? L'ho spedito da qualche altra parte?
    Dove è andato?
    Sono uno sciamano e non so neanche queste cose. Ecco perché l'idea di morire mi spaventa così tanto: non ci sono certezze nel viaggio che un'anima segue dopo aver abbandonato il corpo. Quel bagliore che si spegne proprio lì, davanti ai miei occhi, inghiottito dal buio, non fa altro che aumentare la mia inquietudine.

    EVVAI! MUORI VECCHIO BAVOSO!


    Nonostante tutto, Zek mi fa sorridere. « Tecnicamente era già mort- » -Uno strappo.
    Uno strattone, velcro che si stacca, tessuto spirituale che si sbuccia e pizzica. Ahia.
    Le ginocchia cedono, cado a terra. L'energia che prima mi sembrava infinita è scomparsa, prosciugata, sostituita dalla più familiare e ormai perenne sensazione di stanchezza.
    Respiro profondamente. Calma. Calma. Appoggio le mani, cerco di stare dritto con la schiena. Perché mi sembra che sia sempre più buio? Zek pare meno luminoso. O è la mia vista che si sta annebbiando? O entrambe le cose?
    Allungo una mano verso di lui. Aspetta! Non mi lasciare qui!
    « Ah! » Cos'è stato? Una specie di ago mi ha attraversato l'anima da parte a parte. Riconosco l'energia del suo spirito, sono gli stessi filamenti che prima si sono intrecciati ai miei. L'ago passa sotto e ripassa sopra, due, tre, sette volte, spiraleggiando come un serpente. Tesse ponti e funi di sicurezza tra gli strappi di quel velo etereo, sfilacciato e in procinto di volare via che è la mia anima.
    Rammendi. Rammendi provvisori, ma sempre rammendi. Sento stabilità - un rinnovato vago equilibrio tra il mio essere materia e relativa controparte spirituale. Quando - con immensa fatica - riapro gli occhi, Zek non è altro che una fiammella opaca dalla voce lontana.
    « Gr... grazie. » Persino parlare sembra uno sforzo enorme. I pensieri invece corrono come impazziti: Zek se ne sta andando? Rimarrò da solo? Ma sparirà davvero? Ci sono ancora delle cose che voglio chiedergli! E dove andrà?
    « Zek! » Non c'è tempo per un addio lungo. Sussurro tra un groppo in gola e la bocca ancora impastata dallo sforzo precedente « Fai buon viaggio. » Ovunque tu stia andando.
    « Ti auguro di rivederla. »

    Buio. Silenzio. Freddo.
    Di nuovo quella sensazione opprimente di essere accarezzato da una mano grande, antica, ferma. Femminea.
    E' lei che mi spinge dolcemente a terra, mi distende come farebbe una madre che mette a letto il proprio figlio. Se ci fossero delle coperte, sono abbastanza sicuro che me le rimboccherebbe fino al mento, per poi darmi il bacio della buona notte.
    "Sogni d'oro", sussurrerebbe infine.
    ...Non so perché mi sto immaginando tutta questa scena. Ricordo davvero poco la mia mamma.
    Mamma. Ho sonno...

    ♪ Oh, Death ~
    Won't you spare me over another year?


    Xar?


    Mmmh? Che parola familiare. Ah sì, è il mio nome.
    E che voce familiare.
    Dovrei... Sì, probailmente dovrei rispondere. Ancora cinque minuti. Non... Non sono ancora sicuro di volermi svegliare. Questa cosa del cadere in un sonno profondo, in questo mentale nulla cosmico privo di sogni e preoccupazioni, comincia a piacermi.
    ...O no? Momento. No, cazzo, è troppo inquietante! Cos'è, un prequel della morte? Allenamento cadavere?
    Svegliati, svegliati! Cuore, accelera il battito. Dita, muovetevi. Palpebre, smettetela di pesare come due muri di granito: apritevi.
    Voglio vedere, devo vedere.



    ♦ Stato fisico: Stanco
    ♦ Stato mentale: Confuso
    ♦ Energia: 55%
    ♦ Passive:
    Ciò che resta di Waza [Eterna giovinezza + Connessione spirituale con Waza | GdR only]
    Vivo, più o meno [Immunità a fame, sete e sonno. Influenzabile da tecniche attive]
    Anima Camaleontina ["Mimetizzazione" spirituale (Maschera dell'Anima)]
    Rivelazione delle Ossa [Auspex sensibile ai resti organici + Auspex spirituale]

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    Edited by Nyuu - 7/2/2016, 00:04
     
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  9. _MajinZ_
     
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    Il tuo cuore viene avvolto da un calore che non sai spiegare, tanto è particolare e quasi dimenticato. Non sei solo grato a Zek per quello che ha fatto per te, rendendo la tua anima un pochino più consistente, ma forse ti senti così perché per la prima volta dopo tanto tempo... hai aiutato qualcuno che non sia te stesso. L'hai salvato, hai fatto qualcosa di grandioso e la riconoscenza è forse uno dei doni più belli che si possano ricevere. E la sensazione di calore continua ad accompagnarti, anche adesso che ti stai svegliando, ma non si tratta solo di una sensazione, visto che anche il tuo corpo adesso sente calore.
    Lentamente i tuoi sensi iniziano a riattivarsi e il primo che percepisce qualcosa è il tatto, qualcosa infatti ti sta sostenendo e il tuo corpo infreddolito assorbe il tepore che rilascia colui che, ormai sei certo, ti impedisce di finire sdraiato sul duro pavimento. Il secondo senso a risvegliarsi è l'udito, una voce che conosci bene ti sta chiamando e sembra anche preoccupata, mentre con delicatezza ti scuote per farti riprendere conoscenza. Infine tutti i suoi sensi riprendono a funzionare, anche la vista che è uno di quelli più importanti. Ed è li che lo vedi. Ci metti un attimo a superare l'appannamento iniziale, poi però riconosci Dimitriy e il suo sguardo è a metà tra il confuso e il preoccupato. Alla fine sembra che il tuo messaggio mentale l'abbia raggiunto... e proprio in quel momento ricordi tutto.
    L'Upperdark non c'è più, non c'è neanche il cunicolo che ti circondava prima. Riconosci la tua casa, la tua stanza, il tuo letto e il pavimento di travi. Possibile che sia stato solo un sogno? Non può essere, era tutto troppo reale. La tua anima ne porta le conseguenze, non può trattarsi di un sogno, ne sei completamente certo.
    Xar? Cos'è successo? Quando sono arrivato ti ho trovato disteso a terra, privo di sensi.
    Proprio in quel momento un flash attraversa la tua mente, un ricordo strano che non sembra neanche il tuo. Ti trovi sulle spalle di qualcuno che ti tiene a cavalluccio, tu sei stanco e trovi su quella schiena un luogo comodissimo su cui riposare. Alzi poi lo sguardo e la persona che ti sostiene si volta, sorridendoti gentile. Riconosci quello sguardo, riconosci Zek e allora capisci che ciò che hai affrontato è reale, ne sei sicuro. Ci sono tanti punti oscuri, ma il tuo cuore non si sbaglia e tantomeno la tua anima rammendata.



    Puoi rendere la faccia di Zek come più ti piace, se vuoi XD
     
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    Che bel tepore. Posso stare così per sempre? Si sta bene in questa specie di dormiveglia, a metà tra lo sveglio e lo spento.
    Ma quella voce continua a chiamarmi, ed è sempre più nitida e vicina. Il mio corpo comincia a riacquistare sensibilità e preme istintivamente verso quel calore, come in cerca di una coperta.

    « Di...mitriy? » Il mondo è tutto così annebbiato, così come la mia memoria.
    Troppe, troppe informazioni visive che non coincidono coi miei ricordi. Un attimo fa ero nel bel mezzo dell'Upperdark a pregare per trovare un modo di uscirne vivo, e ora sono a casa scombussolato come uno che si è appena risvegliato da un'operazione complicata.
    Un paragone neanche troppo lontano dalla realtà, se quello che ho vissuto è accaduto davvero.

    Xar? Cos'è successo? Quando sono arrivato ti ho trovato disteso a terra, privo di sensi.


    E lo è.
    Ora ricordo: Zek mi ha portato sulla sua schiena. Non ho la minima idea di come ciò sia stato possibile, vista la, uhm, consistenza che dovrebbe avere un'essenza come la sua. Però era lui, ne sono sicurissimo. Quell'espressione, quella traccia spirituale - la stessa che scorre nei fili che suturano la mia anima.
    Oh? Qualcosa di caldo bagna la mia guancia. Mi asciugo in fretta guardando dall'altra parte. Il letto non è mai stato così invitante.

    « Un... Credo di aver avuto un... » ...Come si dice. Crollo spirituale? No, suona troppo da psicologia new age.
    « Ricordi quello che ti ho detto sulle condizioni della mia anima..? » Proviamo così. Però, non ricordavo che il semplice parlare fosse così sfiancante. O il muovere un braccio, o una gamba. Riesco a stare in piedi da solo, sì? S-nnnnno.
    « Sta peggiorando. » Serro i denti. « Mi fa male. E poi stavo camminando e all'improvviso mi sono ritrovato nell'Upperdark, senza sapere come. »
    La mano corre alla tasca. Il sasso è ancora lì. Sospiro di sollievo. Chissà perché mi è venuto in mente proprio adesso.
    Letto! Voglio arrivare al letto, prima che la fobia per il contatto fisico prenda il sopravvento sul piacere di sentire quel tepore corporeo. Mi tendo verso quella spartana e malridotta branda, sperando che Dimitriy colga il messaggio.
    « Non so quanto durerà. Uno spirito mi ha aiutato, ma... » Sono come i fili di Waza, destinati a spezzarsi col passare del tempo. Un secondo di silenzio.
    « Devo andare da Bid'Daum. Ora so come fare. Ho una soluzione. »




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  11. _MajinZ_
     
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    Dimitriy annuisce alle tue parole, ricorda molto bene le condizioni della tua anima ed è stato proprio quel pensiero a preoccuparlo, vedendoti in quello stato. Ha pensato al peggio mentre ti scuoteva, ma alla fine hai aperto gli occhi e ciò è l'unica cosa che davvero conta: ci sei ancora, la tua anima ha retto allo stresso. Ad ogni modo continua ad ascoltarti in parte stupito, se non fosse ormai abituato agli strani fatti di Endlos, avrebbe bollato quella storia come le fantasie di un ragazzino... ma le tue parole sono sincere, non stai mentendo e in ogni caso non ne avresti nessun motivo. Nonostante tutto, però, il biondo continua ad essere preoccupato.
    Capisco, dev'essere stata dura.
    L'Upperdark lui lo conosce bene, ci è finito varie volte e ogni qualvolta accada si tratta di una sensazione difficile da descrivere... ci si sente persi, privati di ogni cosa, del corpo e dell'anima, senza nessuna distinzione. Comunque quel che ti è successo è preoccupante, se il tuo corpo finisce con il perdere coscienza così facilmente è il caso di correre ai ripari. Però il russo storce il naso quando nomini il Castigo, non gli piace molto l'idea che possa farti qualcosa di strano, ma purtroppo non vi è autorità migliore di lui in quel campo.
    Va bene, ma ora riposa, ne hai bisogno.
    Sa bene che non puoi dormire, ma un letto è sempre un buon posto dove riprendersi e quindi è proprio li che ti adagia dopo averti sollevato... non fa neanche fatica, visto che pesi come la polvere sui mobili. Ti infila sotto le coperte senza darti modo di controbattere, non accetterebbe un rifiuto come risposta.
    Sarò qui in giro, pensa al mio nome se hai bisogno.
    Ti scompiglia i capelli, anche se ti da fastidio, prima di uscire dalla stanza e chiudere la porta, dandoti così modo di riflettere su ciò che è successo. Il tuo superiore, intanto, farà delle ricerche su una certa persona... qualcosa infatti ha attirato la sua attenzione e vuole vederci chiaro.

     
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    Tutti che mi alzano con questa facilità disarmante, sigh. Però stranamente, questa volta la cosa non mi infastidisce, anzi. Quando si è prosciugati di ogni forza e non si riesce nemmeno a stare in piedi, è piacevole lasciarsi sollevare in questo modo.
    L'ho realizzato solo adesso.

    Letto! E coperte rimboccate? ...Mi sembra di aver già vissuto qualcosa del genere. E' una specie di deja-vu? La sensazione è la stessa che ho avuto prima di collassare nei cunicoli, solo che adesso non ho più così freddo. E non sono da solo.
    Mancherebbe il bacino della buona notte, ma non credo di volerlo, no.

    « Sì, mamma. » Un sorrisino mezzo nascosto dalle coperte. Ho ancora l'umore per fare battutine, è un buon segno.
    Lo guardo uscire dalla mia stanza. Chissà se Amber è in casa? Non credo, o sarebbe di certo venuta a curiosare. Ah, potevo fargli vedere l'homunculus. Beh, pazienza. Prossima volta. Ora vorrei solo stare immobile e al caldo per qualche ora.
    E' stata una giornata faticosa, probabilmente la più brutta da quando ho messo piede su Endlos. Però mi è stato regalato altro tempo, e io vivo di tempo. Letteralmente, più di quanto lo faccia un essere umano normale.
    Va tutto bene. Va ancora bene.



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