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Ted Carter
Agrodon non aveva accolto a braccia aperte l’idea di dividere la stanza con un’uovo.
Un grosso, venoso uovo di grifone.
Però non protestò più di molto quando capì che quello era una prova per Ted.
Dall’inizio dell’addestramento con il pugile, Mustang aveva potuto notare come apprendere la conformazione di un fulmine in poco più di qualche ora.
Fin da subito gli era sembrato sorprendete che un tipo semplice e restio allo studio come Carter, fosse capace di simili prodigi. Ma era rimasto sempre titubante sulle sue capacità.
Il fulmine a livello naturale era qualcosa di estremamente pericoloso e non un gioco che si poteva dare in mano a un bambino; cosa che però era successa con Ted.
Irresponsabile e poco propenso a seguire le regole, il pugile era un grattacapo con un grande potenziale.
La sfida dell’uovo lo rese quindi subito contento.
Un oggetto delicato come quello non poteva essere preso a pugni o Spaccaring, l’approccio d’avere era completamente diverso e questo avrebbe aiutato Carter a maturare.
”Quindi tu dici che sia stata una buona cosa che io l’abbia preso?”
Il lossodonte annuì divertito.
"Ovvio ..."
L’indice destro toccò la punta di una delle zanne d’avorio con fare soddisfatto.
" ... mi hanno detto che ti sei interessato fin da subito. Sei perfino arrivato a sfogliare un libro di tua iniziativa.”
”E come fai a saperlo?”
”Diciamo che io e la bibliotecaria siamo in ottimi rapporti.“
”Ah …”
”Ti senti ancora in colpa per Edmund, non è così? Lo vedo che la cosa ti ha provato. Si, mi hanno detto anche questo prima che tu dica qualcosa. Ti capisco comunque. Eri indeciso fra l’essere l’amico di Edmund e il perfetto aviatore. Alla fine però … non sei stato nessuno dei due."
Il morale di Ted divenne subito nero, perfino più scuro della sua pelle.
Strinse i denti per sembrare forte, ma alla fine non riuscì a sopprimere tutte le sue emozioni e uscì dalla stanza.
Mustang si ritrovò da solo in compagnia dell’uovo, al quale lanciò un’occhiata preoccupato:
”Imparerà mai ad essere onesto con sé stesso!?"
Alzò un libro, che gli coprì fin da subito la visuale della stanza.
Carter attraversava i corridoi dell’Albero Casa con passo fermo e deciso.
Lo sguardo perso nel vuoto, guardava ciò che era di fronte a lui, ma niente sembrava toccarlo minimamente. Nella sua mente vi era solo una persona con cui voleva parlare, che trovò senza nemmeno fermarsi a chiedere indicazioni a qualche segretario.
”Firion!”
La figura del pugile si inchiodò di colpo, così come i suoi occhi sulla figura del Comandante.
”Complimenti per la promozione! Ti conosco da poco, ma sono sicuro che te la sei guadagnata.”
Occhiolino d’intesa, che non guasta mai.
”Sono venuto anche a scusarmi con te, per la questione di Edmund. Ho sbagliato, ma volevo provare a convincerlo prima come amico che come aviatore. Spero tu mi possa capire.”
Fece infine qualche altro passo in avanti.
”Volevo chiederti anche un’altra cosa se posso.”
Si mise ad aspettare la risposta, in silenzio.
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"Che tu faccia tesoro degli errori dei tuoi predecessori, perchè pretenderò da te che mi trasformi quei ragazzini in Uomini"
Erano trascorsi pochi giorni dalla mia nomina a Comandante Verde, e le parole del Gran Maestro risuonavano nella mia mente senza fine.
Solo pochi anni addietro mi arruolai per la prima volta negli Aviatori: un soldato impavido, abile nell'uso delle armi...
Esser diventato il Primo Cavaliere dell'Alfiere mi avrebbe dovuto riempire d'orgoglio.
"Ho bisogno di qualcuno che mi renda fiera di cosa siamo diventati."
Eppure le parole del Gran Maestro avevano sortito un effetto assai differente.
La collera del momento aveva lasciato il proprio posto ad un senso di afflizione che ben poco aveva di celebrativo: gli Aviatori avevano perso parte della loro identità.
”Firion!”
Una voce familiare mi destò dai miei pensieri, mentre passeggiavo senza una meta precisa per i corridoi dell'Albero Casa.
”Complimenti per la promozione! Ti conosco da poco, ma sono sicuro che te la sei guadagnata.”
Già: da quel giorno non ci eravamo ancora parlati.
Probabilmente era stato un bene; il tempo mi aveva dato modo di rianalizzare con maggiore calma gli avvenimenti trascorsi.
”Sono venuto anche a scusarmi con te, per la questione di Edmund. Ho sbagliato, ma volevo provare a convincerlo prima come amico che come aviatore. Spero tu mi possa capire.”
« Ted »
Lo accolsi con un sorriso disteso, un'espressione sicuramente più incoraggiante di quella che gli avevo rivolto l'ultima volta che ci eravamo salutati.
« Ti ringrazio, e sono felice che tu sia venuto a cercarmi. »
Pensai che forse sarebbe stato un mio compito fare il primo passo... ma fu piacevole riscontrare l'interesse nel suo volto ancor prima che nelle sue parole.
« Non sei il solo ad aver sbagliato, e per questo anche io sento di doverti delle scuse. »
Arrabbiarmi nei confronti di Edmund e Ted era stato per me naturale, e non ero pentito per averlo fatto.
Ma se dei nostri soldati erano arrivati a quel punto, se nessuno li aveva addestrati, e controllati a dovere... quella era anche una mia colpa.
”Volevo chiederti anche un’altra cosa se posso.”
Anuii in direzione dell'Aviatore, invitandolo a proseguire senza alcun timore.
« Ti ascolto, dimmi pure. ». -
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Ted Carter
Firion sembrava essere di buon umore quel giorno, arrivando perfino ad accoglierlo con un caldo sorriso e parole calme.
Ted sorrise a sua volta e ripassò in rassegna il breve discorso che si era preparato per quel momento, che sarebbe stato terribilmente importante per il suo futuro di persona.
”Negli ultimi mesi me ne sono successe molte, in particolare modo in veste di Aviatore. Ma se devo essere onesto con me stesso, la verità è che in nessuna occasione sono stato all’altezza …”
Per fortuna vi era una piccola panca accostata alla parete, abbastanza resistente da reggere il peso dell’enorme pugile.
Il legno urlò solo per qualche istante quando si sedette.
” … voglio essere un’aviatore migliore Firion. Non voglio rimanere per sempre “Il nero che tira pugni a caso urlando cose a caso”, ho avuto questo titolo già troppo a lungo.”
Volse il suo sguardo verso il comandante dei verdi.
”Non mi importa se Drusilla si aspetta grandi cose da me o meno. Io voglio cambiare, voglio essere veramente essere una figura rassicurante che la gente vede passare per le strade, voglio veramente aiutare la gilda e tutta Laputa. Ma non ne sono in grado, nessuno mi ha mai insegnato come si fa una cosa del genere. Ma è giunto anche per me il tempo di cambiare.”
Si alzò dalla panca, che se avesse potuto esprimere emozioni, avrebbe sicuramente gioito dal peso che gli era stato tolto.
”Firion, vorrei che tu mi insegnassi ad essere un buon soldato per Laputa e l’Alfiere.”
Proposta un po’ azzardata per uno che tirava pugni.SPOILER (clicca per visualizzare)<p align="center">Stato fisico: Ottimo
Stato Mentale: Ottimo
Mana: 110%
The Energy:
-(+50% Forza, +50% Destrezza, +10% Mana)
The Infinity Power:
-(Immunità al dolore, Auspex Movimento (30m), Anti-Auspex Spirituale)
I am a Hero
-(Non ha perdite di sangue, Rigenerazione corpo Only Gdr)
Pelle di diamante del drago di ferro
-(Armatura completa naturale:Pelle). -
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Probabilmente Ted non se ne sarebbe reso conto, ma udire quelle parole fu per me un importante segnale di incoraggiamento.
Voleva dire che aveva riflettuto sulla discussione, sugli avvenimenti dei giorni passati. Ed era stato in grado di farlo con uno spirito di autocritica tutt'altro che scontato e banale.
Era stato in grado di arrivare a condividere da solo le preoccupazioni del Gran Maestro.
« Beh... »
Certo, aggrottai leggermente la fronte quando pronunciò il titolo con il quale pareva essere stato etichettato... o forse ci si era etichettato da solo.
Cambiava poco, insomma.
"Il nero che tira pugni a caso urlando cose a caso"...
Mah!
« Le tue parole sono ammirevoli, Ted. »
Mi avvicinai di qualche passo in sua direzione, e lo sguardo divenne pian piano più serio.
« Ma su una cosa ti devo redarguire. »
L'avrei voluto incoraggiare, spronare a migliorarsi per raggiungere il nobile obbiettivo da lui proclamato.
Ma nelle sue parole era presente un'illusione che avrei dovuto smontare sul nascere, per il suo stesso bene.
« Il titolo che la gente ti assegna, il modo in cui le persone ti vedono... è una preoccupazione che in quanto Aviatore dovrai lasciare alle tue spalle. »
Era una lezione che Drusilia aveva cercato di inculcarmi nella testa fin dall'inizio, ma... non fui in grado di comprenderla sino a quando non l'ebbi sperimentata sulla mia stessa pelle.
« Immagino che tu conosca la storia di Laputa, la Guerra Civile che ha sconvolto quest'isola anni addietro.
Io vi presi parte, in quanto Aviatore. Combattemmo noi tutti al fianco del Gran Maestro, mettendo a rischio la nostra stessa vita per riportare l'ordine nel Presidio. »
Era una cicatrice che non sarebbe mai stata in grado di guarire.
« Drusilia fu accusata di tradimento, le addossarono le colpe per un colpo di stato.
A noi Aviatori, che combattevamo nelle strade per difendere il popolo, vennero lanciate le pietre.
Eravamo lì, a sanguinare e morire per loro. Eppure decisero di rivolgerci contro la propria rabbia. »
Era una cicatrice che avrebbe continuato a far male fino alla fine dei nostri giorni.
« Molti Aviatori abbandonaro la Gilda dopo quegli avvenimenti.»
Mi avvicinai ancora al mio compagno, e poggiai entrambe le mani a stringere le sue spalle.
« Non ti aspettare gloria o riconoscenza: la verità è più amara delle favole che ci raccontano da ragazzini. I veri eroi, Ted, non sono quelli dei racconti da taverna: sono quelli che rendono migliore questo mondo. Quelli di cui, a volte, ci si dimentica anche del nome. »
Allentai poco dopo la presa sull'Aviatore, e mi voltai, allontanandomi pensieroso di qualche passo.
Riflettevo sulle sue parole, sulla sua richiesta. Anche a quella probabilmente non avrei dato la risposta che si sarebbe immaginato.
« Purtroppo non posso accogliere la tua richiesta.
Non posso insegnarti come essere un soldato migliore. »
Avrei voluto farlo, veramente. Ma non era possibile, né mi sarei reputato all'altezza.
« E' una cosa che dovrai imparare da solo, sul campo di battaglia.
Ciò che io ti posso insegnare, però... »
Allora mi sarei voltato nuovamente in sua direzione.
« è come combattere. »
Affinché arrivasse pronto alle prove che avrebbe dovuto affrontare.
Il resto, purtroppo, l'avrebbe dovuto imparare da solo.. -
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Ted Carter
”Gli eroi …”
Si era sempre chiesto cosa portasse persone, apparentemente normali, ad essere considerati dei paladini o salvatori dell’umanità intera.
Lo facevano per il proprio ego oppure erano veramente mossi da un forte senso di giustizia? Firion sembrava appartenere alla seconda categoria, se non si era ritirato neppure quando il nome degli aviatori aveva raggiunto il suo minimo storico.
Il pugile sarebbe riuscito ad affrontare a testa alta una situazione come quella della Guerra Civile?
Probabilmente no, eppure non lo faceva neppure per ego personale, poiché voleva veramente che la gente si sentisse al sicuro sapendo che vi erano degli ottimi membri negli aviatori.
Ma più di tutto lo faceva per sentire, dopo tanto tempo, di avere uno scopo nella vita.
” … capisco cosa vuoi dirmi, ma non mi importa di essere dimenticato. Questo è un sacrificio che posso accettare.”
Continuò a guardare il comandante negli occhi, anche quando disse che non poteva renderlo in nessun modo un soldato migliore, ma il morale non si abbassò affatto, perché una nuova notizia gli giunse alle orecchie: Poteva renderlo un combattente migliore.
Non gli sembrava di essere una mezza cartuccia nel combattimento, con i suoi pugni era riuscito a infliggere pesanti danni ai più svariati avversari, eppure era sicuro che gli fosse sempre sfuggito qualcosa.
In ogni combattimento aveva sempre caricato a testa bassa, fregandosene dei danni e di ogni strategia, finendo qualche volta anche in un paio di trappole.
”Combattere?! Si, penso sia proprio nel mio stile. Avremo però bisogno dell’Arena Celeste in tal caso.”
Un mezzo sorriso a fine discorso, si disegnò sulla sua faccia.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: Ottimo
Stato Mentale: Ottimo
Mana: 110%
The Energy:
-(+50% Forza, +50% Destrezza, +10% Mana)
The Infinity Power:
-(Immunità al dolore, Auspex Movimento (30m), Anti-Auspex Spirituale)
I am a Hero
-(Non ha perdite di sangue, Rigenerazione corpo Only Gdr)
Pelle di diamante del drago di ferro
-(Armatura completa naturale:Pelle). -
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Se c'era una cosa di cui Ted sarebbe dovuto andare fiero, quella era la sua forza d'animo.
Non ero stato troppo riguardoso nei suoi confronti con le mie parole. L'avergli voluto spiegare fin da subito ciò a cui sarebbe potuto andare incontro, rifiutando oltretutto la sua richiesta originale parvero non abbatterlo minimamente.
Lo sguardo era sempre alto, deciso ed inamovibile sulle mie iridi castane.
” … capisco cosa vuoi dirmi, ma non mi importa di essere dimenticato. Questo è un sacrificio che posso accettare.”
Forse peccava di esperienza, ma la sua volontà sembrava forte.
Al pari del desiderio di migliorarsi.
”Combattere?! Si, penso sia proprio nel mio stile. Avremo però bisogno dell’Arena Celeste in tal caso.”
Annuii in sua direzione, felice dell'entusiasmo da lui mostrato.
Evidentemente l'incontro con Drusilia -seppur duro- servì ad accendere quella scintilla di cui aveva bisogno.
« E Arena Celeste sia. »
Replicai un istante dopo, accogliendo la sua richiesta.
Avrei aggiunto solo un ultimo appunto:
« Ci vediamo lì domani al sorgere del sole, va bene? »
Avevo in mente qualcosa di particolare, per il suo addestramento.
Ma avevo bisogno di un po' di tempo per prepararlo al meglio...SPOILER (clicca per visualizzare)Se non hai altro da aggiungere o domandare direi che possiamo terminare qui la giocata con un tuo post finale.
Provvederò io ad aprire il topic nell'arena celeste non appena mi sarà possibile
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Ted Carter
”Molto bene comandante. A domani mattina.”
Alla fine c’era riuscito.
Era ovviamente partito senza pretese, ma era riuscito a farsi dare una grande opportunità dal capitano del reparto Verde della gilda.
La prova sembrava semplice, d’altronde aveva sempre combattuto, sia sul ring, che fuori e da quando era arrivato su Endlos.
Ma Firion sembrava avere ben altri programmi in mente per il pugile.
Lo guardò allontanarsi con passo calmo, senza mai voltarsi troppo indietro. Forse avrebbe avuto bisogno di un piccolo aiuto.
”Non penso che gli piacerà l’idea di combattere. Lo dovrò costringere e chissà quanto si lamenterà.”
Si voltò anche lui, dirigendosi con un passo molto più cadenzato verso la sua stanza.
Da quando si erano incontrati nel presidio Settentrionale, non avevano mai combattuto assieme e solo in quel momento Ted notò che non l’aveva mai visto combattere.
”Ho intenzione di usare quel vecchio elefante. D’altronde perché non lo dovrei fare?”SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: Ottimo
Stato Mentale: Ottimo
Mana: 110%
The Energy:
-(+50% Forza, +50% Destrezza, +10% Mana)
The Infinity Power:
-(Immunità al dolore, Auspex Movimento (30m), Anti-Auspex Spirituale)
I am a Hero
-(Non ha perdite di sangue, Rigenerazione corpo Only Gdr)
Pelle di diamante del drago di ferro
-(Armatura completa naturale:Pelle).
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