Sospiri d'Oriente

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    Deserto dello Yuzrab, Presidio del Sud.
    -orientativamente nel picco di luce e calore-



    Il deserto dello Yuzrab non è per i deboli, ma questa è una lezione che hai già imparato a tue spese con l’inizio del tuo viaggio nel Presidio del Sud. Sapevi bene quali fossero i rischi di un viaggio tra le sabbie del Presidio del Sud, in quello che viene comunemente denominato ‘ Deserto dei Laghi di Vetro ’: un fenomeno tanto bello quanto pericoloso di per sé, legato certamente alle condizioni climatiche del posto ben al di là delle aspettative di una comune creatura mortale.

    Tu però sai di essere diverso, sai che puoi farcela.
    Il deserto ti mette alla prova e tu hai accettato la sua sfida: ciò che hai sentito del Presidio dell’Ovest è ben più allettante per le tue mire e per la tua voglia di combattere, ma ciò che ti è giunto non è nulla di più che un sussurro del quale vuoi accertarti di persona. Di certo la situazione è ben più complessa ed articolata di quanto il chiacchiericcio possa farti intendere e la tua voglia di conoscere la situazione nel presidio supera di gran lunga la preoccupazione per i pericoli che ti aspettano anche soltanto per attraversare il famigerato deserto dello Yuzrab.
    Buffo come ti si sia presentata un’occasione del genere a poco tempo dal tuo arrivo: le tue doti militari potrebbero fare certamente al caso dei ribelli, purché tu riesca ad ingraziarteli in qualche modo. Ma per questo avrai modo e tempo per pensarci, dato che il problema più grande è adesso rappresentato proprio dal mare di sabbia che stai attraversando.
    …e non solo!

    Le tue risorse idriche si stanno consumando, così come le tue scorte di cibo.
    Il cammino è ancora lungo e del confine non vi è ancora nessuna traccia, ma per il momento le tue condizioni fisiche sono più che buone: hai la possibilità di resistere ed hai sentito – prima di imbarcarti in quest’impresa – che lungo il tragitto vi è un’oasi nella quale potresti trovare ristoro all’ombra di una folta e ricca vegetazione e procurarti nuove scorte.
    Il problema principale, però, è che non sai minimamente dove poterla cercare, pertanto non ti resta altro da fare che affidarti all’istinto e continuare a proseguire indisturbato nella tua camminata, sperando che nessuno possa intralciarti il cammino.
    Sai che il deserto è abitato da creatura di inusitata potenza, che non bramano altro che il sangue di coloro che si arrischiano ad attraversarlo.

    Saprai difenderti dalle insidie dello Yuzrab?
    Bene, cominciamo! :)

    Questa è una parte introduttiva, dove dovrai fornirmi alcuni dati: le motivazioni anzitutto (non tutta la storia, mi raccomando: hai informazioni parziali da come mi hai detto, il resto te lo fornirò io strada facendo!) che ti spingono ad intraprendere questo viaggio solitario; cosa hai fatto prima -magari- in modo che io non entri in conflitto con quanto tu hai già fatto e tutte le altre informazioni di contorno che vorrai fornirmi :)

    Per i tempi puoi stare abbastanza tranquillo: sono molto elastico e mi scuso sin d'ora se purtroppo ti causerò dei rallentamenti. ç________ç

    Detto questo a te la penna: buon divertimento :)
     
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    Yuzrab


    Sarebbe oltremodo scontato dire che il deserto dello Yuzrab è un luogo infernale, inospitale e decisamente pericoloso, me lo hanno ripetuto fino alla nausea a Merovish, quel lurido letamaio scavato dai vermi.
    Verrai divorato dai Viashino o Verrai inghiottito dalle sabbie e morirai atrocemente. Questo mi dicevano oltre che ero un pazzo a volerci provare.
    Ma io non ho voluto demordere, Merovish è tutto il sud in generale non sono adatti a me, troppa anarchia, troppo sporco, troppa miseria , no non voglio vivere in un luogo dove non c'è onore e dove per vivere devi ridurti a rasentare la bassezza dell'animo umano, Merovish è una città di bestie e quelli che la governano devono essere più bestie degli altri.

    Inizialmente non sapevo dove andare, scoperta la conformazione di Endlos mi si aprivano diversi ventagli di opportunità, uno fra questi, il più misterioso, catturò il mio interesse: L'Ovest. Un presidio che, per alcuni aspetti, mi ricorda il mondo in cui ho vissuto prima di Endlos, una terra scossa da una lotta intestina, da quello che mi è parso di intuire dai vaghi chiacchiericci che raggiungevano le mie orecchie, una lotta violenta in cui io potrò farmi valere, acquistare notorietà e placare la mia ambizione. Non vè altro che ora mi spinge se non l'ambizione, una smodata ambizione.
    Stiamo guardando troppo avanti comunque, non sapevo ne so tutt'ora niente di più su questo presidio, per quanto istintivamente volevo raggiungerlo non sapevo come fare e quindi necessitavo di una preparazione.

    Vedete se pur ho uno smodato disgusto per i lavori miserevoli non ho avuto altra scelta. Ho affittato le mie braccia a una sottospecie di architetto per la costruzione di una baracca, in cambio di informazioni, di una mappa molto grezza, scorte di cibo e acqua e una bisaccia per contenere il tutto. Dopo una settimana di lavoro avevo tutto ciò e mi decisi a partire, non credevo di aver bisogno d'altro se non di un bel bagno con oli profumati.

    E ora eccomi quì nel deserto nello Yuzrab, un piccolo puntino bianco con la testa avvolta nella seta, come mi hanno consigliato di fare, per proteggermi dal sole che picchia con violenza in alto. Se sono preoccupato per l'attraversata? Leggermente. Il fatto che la bisaccia sia sia fatta giorno dopo giorno più leggera unito al non riuscire affatto a capire quanto mi manca per arrivare nell'Ovest, bhè, mi desta inquietudine, non voglio e non posso tornare indietro, ma so che in mezzo al deserto sono un bersaglio facile, so difendermi ma non sono nel mio elemento. Un oasi ora potrebbe risollevarmi l'animo, non saprei come trovarla con precisione, il deserto è tutto uguale intorno a me, ma mi è stato detto diverse volte che sulla strada per il presidio occidentale se ne può trovare almeno una, aguzzo la vista guardandomi intorno.

    Sarebbe un insulto a tutto ciò che ho conseguito morire quando ancora non ho dato un senso alla mia vita su questo mondo.
    Mi tocco l'Hogyoku incastonato nel petto, simbolo per me di ciò che sono riuscito a guadagnare nel mio mondo, ma allo stesso tempo impersonificazione del mio fallimento, ma ora ho un'altra opportunità, non posso permettermi di sprecarla, l'ho guadagnata cosi faticosamente. Non posso morire quì.


     
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    Le precauzioni prese sono (dovrebbero essere) utili,
    di questo non hai alcun dubbio.
    Hai la testa riparata con della seta (anche se la lana sarebbe stata di gran lunga migliore come isolante termico ndr.) e gli abiti che indossi fanno il la loro parte nel proteggerti il corpo dal mare di luce che inonda quel posto. Tutti accorgimenti utili, sì.
    …magari in un deserto normale, non nello Yuzrab!
    Per quanto gli occhi siano riparati dalla morbida seta che ti cinge il capo, l’effetto ottico della luce che si rifrange sul lago vetrato mostra tutti i suoi effetti più deleteri: l’orizzonte è indistinto, come se qualcosa stesse bruciando mostrando una realtà distorta ed ondulata ad ogni singola occhiata che lanci; per quanto il tessuto degli abiti che indossi ti sia stato vantato come utile alla traversata, capisci da te che la sudorazione comincia a diventare eccessiva e la perdita di liquidi che a malapena riesci ancora a compensare presto o tardi ti si ritorcerà contro se non trovi una zona d’ombra.
    La notte sembra essere ancora lontana a giudicare dalla luce, ma sai bene che l’escursione termica potrebbe danneggiarti ben di più di quella stessa, atroce calura.
    Ma non hai nessun’altra possibilità se non quella di avanzare nonostante le avversità.
    Passo dopo passo, verso l’ignoto.

    C’è qualcosa che non quadra però e te ne rendi conto dopo un po’.
    Nonostante il paesaggio ti sembri mutevole ad ogni singola falcata, c’è qualcosa di strano; si tratta di un presentimento, una sensazione sgradevole che ti attraversa il corpo e che continua a metterti in guardia sul percorso che stai seguendo.
    Guardando un po’ meglio, nella sabbia, scorgi a tratti delle tracce (delle orme parziali), che però nel giro di qualche attimo vengono ricoperte mostrandoti un paesaggio mutato – almeno parzialmente – restituendoti la sensazione che nulla stia succedendo.
    Il dubbio che tu stia girando intorno in un ambiente che non conosci, in piena luce, comincia a diventare una certezza quando ritrovi uno degli oggetti che ti porti dietro, di quelli che ti eri preparato nella bisaccia e che deve esserti caduto accidentalmente dalla tasca mentre presumibilmente bevevi avidamente un po’ d’acqua dalla borraccia, strattonata dalla sua posizione originaria. Cose che capitano, ti dirai: ma è un particolare importante in una situazione che potrebbe certamente sfuggirti dalle mani.
    Magari è il caso di fermarsi un attimo a riflettere.

    -psssssssss-

    Un sibilo poi percuote i tuoi timpani. Certo, non è fortissimo, ma è presente.
    Sei ben consapevole delle voci che girano sulla flora dello Yuzrab e forse le cose stanno davvero prendendo una piega inaspettata per quelli che sono i tuoi piani originari. Ti aspettavi che le cose potessero rivelarsi difficili, ma non ti aspettavi certamente un simile tiro mancino da parte del destino. Sempre che i tuoi sensi non ti stiano raggirando, ovviamente.

    -psssssssss… psssssssss…-

    Lo senti ancora, ma sembra essere lontano.
    Potrebbero sbucare dalla sabbia da un momento all’altro, ma tu non percepisci alcuna vibrazione: nonostante tutto sei ancora saldamente ancorato al suolo. Il caldo ti giocando davvero un brutto scherzo se non sei più in grado di fidarti dei tuoi sensi.
    Cosa deciderai di fare? Ti fermerai per sincerarti della situazione o manderai al diavolo quella tua sensazione decisamente negativa per continuare il tuo viaggio?

    Lo Yuzrab ti osserva.
    Nella prima parte ho fatto un po' il resoconto della tua situazione: una traversata nel deserto senza mezzi opportuni ti espone a dei rischi, pertanto gli eventi che seguiranno ne saranno una diretta conseguenza.

    Per il momento non sai ancora bene cosa sta succedendo, però hai il presentimento che ci sia qualcosa che non quadra: a te la scelta se dare ascolto ai tuoi istinti oppure se metterli a tacere continuando la già difficoltosa traversata.

    Ps. nel prossimo post, nello spoiler, ti chiedo di farmi un inventario degli oggetti che ti sei portato dietro (lasciandoti libera scelta sull'oggetto cui io ho fatto menzione nel post da te poi ritrovato), in modo da avere dei punti fermi per il proseguo di questa avventura.

    A te!
     
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2 replies since 16/1/2016, 16:51   89 views
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