Skinless

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Xaositect

    Group
    Member
    Posts
    13,891
    Location
    Hmm... boh?

    Status
    Offline
    35arbrt
    Riprendiamo a fissare il nostro protagonista, ora fortunatamente libero dal suo orribile travestimento.
    Sono contento che tu abbia abbandonato il travestimento da mercante, 'Goveshade'. Puoi smettere di ripertlo? Ok, lo ammetto, non è stata una delle mie idee migliori. Ok, ok, la smetto. Vorrei solo sottolineare che se ti avesse ucciso, ti avrei candidato alla Darwin Award. Alla che? Lasciamo perdere. Torniamo alla nostra storia.
    Luogo: Uh... uhm... ecco, ho trovato il foglio. Ci troviamo in una caverna osc- no aspetta, foglio sbagliato. Ecco quello giusto. Ci troviamo dentro la più interna delle cinte murarie della città volante di Laputa! Un luogo di terrore e paura! Ha! Io mangio il terrore e bevo la paura! Per quanto non voglia indagare sulla natura di queste affermazioni, sono CERTO che in questo caso avrai timore anche tu. Sai perchè? Perchè qui siamo nella sede della burocrazia di Laputa!
    Ecco, ora possiamo vedere il nostro protagonista che si diletta nella riproduzione dell'urlo di Much. Munch. Munh. Insomma, avete capito. Ma interrompiamo questo suo attimo di terrore, anche perchè i passanti stanno cominciando a guardarlo strano e credo che quel tizio dietro l'angolo stia chiamando delle guardie. Ora lo vediamo camminare, con una certa ansia, dirigendosi verso una viuzza. Se Laputa fosse un organismo, questo quartiere ne sarebbe il cervello; un cervello nero e untuoso, pieno di blocchi, di anticorpi, di guardie che non aspettano altro che catturare il nostro protagonista! O meglio, questo è quel che lui crede, spinto dalla consapevolezza di trovarsi nel cuore pulsante della città a nascondersi in un vicolo. Non sa che anche se volesse nascondersi, il fumo che emette dalla schiena ed il clangore provocato dal suo metallico compagno - il fido Costrutto di Rottami - attirerebbero sguardi indiscreti persino in mezzo ad un deserto disabitato.
    Si nasconde.
    Non sa quel che lo aspetta. C-che cosa intendi?

    Andiamo avanti di due ore. Hey, che c- La paura si tramuta in timore, poi in ansia, infine in fastidio. Il fastidio diventa noia, la noia irritazione, e poi rabbia. M-ma perchè? Perchè non riesci a trovare l'ufficio dei Lasciapassare, idiota. Quale- ah, vero! Quello che ci era stato indicato da... da... in effetti, non ho neppure chiesto il nome a quella guardia. E quanto hai detto che stiamo cercando? Due ore? Si, due ore. Comunque, collabora. Rabbia! Ok, ci provo. "Maledizione! Non riesco a trovare quel dannato ufficio! Maledetto me!" Il lich di ferro - che in queste due ore è uscito dal vicolo ed ha vagato un pò per il quartiere alla ricerca del fantomatico 'ufficio dei lasciapassare' - grida in mezzo alla strada, tornando ad attirare l'attenzione - che un pò aveva perso, perchè insomma, un lich a vapore che vaga per strada attira gli sguardi, ma alla fine ti abitui - su di se. Forse dovresti tipo, chiedere a un passante. Vero. Vediamo improvvisamente il mostro Hey, non usare la parola-m! che comincia a rivolgersi ai vari passanti, importunandoli come meglio può, invano nella maggior parte dei casi.

    "Hey, senta, ha un secondo per... no, eh? Hey, le spiacerebbe indicarmi... ah, verso l'alto?" Sai, non credo che quello volesse indicare l'alto, o avrebbe usato un altro dito. "Tu! Tu! Fermati! Non voglio farti del male! Non metterti a correre... fermo... uff.. non ho i più i polmoni di una volta. " Comunque, il nostro protagonista non perde la speranza e continua a guardarsi intorno ad a domandare alla gente.
    A caso.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    headerlow_zpseea40fab

    "Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
    La musica non è nulla se il pubblico è sordo".


    Walter Lippermann.

    Strade e vicoli, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    Una leggera brezza percorreva la Città Alta come una Signora dal passo leggero, quel giorno, quasi del tutto celata dal chiacchiericcio di burocrati itineranti ed alcuni cittadini alle prese con permessi ed autorizzazioni varie. Rumori di passi sulle pietre di maiolica chiara suonavano come simpatici strumenti a percussione mentre le pergamene che si portavano dietro ricordavano vagamente qualche strumento esotico di cui aveva soltanto sentito parlare fra i compagni di Symphonia, a Palanthas.
    E poi si sentiva il canto degli uccellini appena nati: nascosti nei nidi sugli alberi ornamentali sparsi per quella zona, pigolavano vivacemente in continua ricerca del becco della madre, e quindi del cibo. Lui poteva sentirli tutti -e distinguerli addirittura- esattamente come avrebbe potuto distinguere ogni singolo abitante di Laputa dal passo o dalla musica del battito cardiaco, diversa per ognuno.

    Perso in quella contemplazione, il Principe non potè fare altro che pensare a quanto fosse bella.
    La musica del suo Presidio: spesso tornava soltanto per lei.
    Casa dolce casa.

    Rimanere in ascolto: avrebbe potuto continuare per ore, comodamente seduto sul bordo di una fontana rialzata un palazzo con ampie terrazze. Peccato che percepì più di una nota discordante in quella dolce melodia: uno strumento particolarmente rumoroso e stonato. Sembrava quasi pretendere con la forza uno spazio tutto suo per qualche brutto assolo, cosa che ovviamente Lowarn non gli avrebbe permesso.
    Fu così che, leggermente piccato, si levò dal suo trono improvvisato e si mise alla ricerca di quel guastafeste.

    Non gli ci volle molto a trovarlo: a risultare più complicato fu capire cosa esattamente fosse e... che diavolo stesse facendo. Mentre un sopracciglio del Galanodel s'inarcava sempre più perplesso, la creatura aveva battuto le falangi su quelle che un tempo sarebbero potute essere delle guance -provocando altri suoni fastidiosi- rimanendo con la mandibola aperta a fissare la piazza per qualche secondo.
    Ovviamente l'inespressività di un teschio non gli avrebbe mai fatto capire che stesse imitando l'Urlo di Munch, e nemmeno il battito cardiaco dato che... non aveva un cuore. Era una specie di scheletro a vapore. Come Khatep, ma più fastidioso.
    Magari era il cugino scemo.
    Fu così che, sempre più curioso, lo tampinò dall'alto per qualcosa come due ore. Questo fino a che, esasperato dall'incapacità di quel tale di concludere in qualche modo qualunque-cosa-stesse-facendo, scese tra i comuni mortali e gli si avvicinò. Il tutto mentre spaventava o infastidiva cittadini a caso.

    -E' normale che scappano- avrebbe iniziato, indicandolo (questa volta con l'indice) -Sei stonato... e brutto.
    Viva la sincerità degli adolescenti.

    -Cosa stai cercando?


    Edited by Lowarn Galanodel - 9/3/2016, 23:37
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Xaositect

    Group
    Member
    Posts
    13,891
    Location
    Hmm... boh?

    Status
    Offline
    35arbrt
    Mi sta già simpatico, il ragazzino. Suppongo di dover essere grato che non mi abbia chiamato mostro. Tra l'altro, concordo con lui. Wow. Che sorpresa. E dimmi, il sole è per caso giallo e la terra bassa? Improvvisamente il nostro protagonista sente un acuto dolore reumatico al ginocchio! "AAH!" Ha ha ha. Mi fai morire dalle risate. "Volevo dire, Ah! Ciao, ragazzino. Hey. Hay. Insomma, hai capito." Se le parole fossero scimitarre, il nostro eroe sarebbe un derviscio: lo sfoggio d'abilità che ha appena fatto, mutando un grido di intenso dolore in un saluto, è semplicemente meraviglioso ed ammirabile. Comunque, bando alle metafore, e andiamo avanti ad ascoltare il nostro protagonista, mentre abbassa il tono di voce riducendolo ad un volume colloquiale.
    "Comunque , non è stato molto educato. Insomma, si, sono brutto. La prossima volta mi porterò una maschera di cartone con sopra la faccia di Fiona e delle tette finte." Mioddio. Stupito dalla mia buona idea? L'orrore, l'orrore. Nemmeno Lovecraft descrisse scene così inimmaginabili e terribili al contempo! Chi? "E per la stonatura, beh... insomma, noi di Cry-" Altro virtuosismo verbale mentre una parola ne diventa un'altra. "Di Cristallo. Noi abitanti della valle di cristallo, che siamo gente assolutamente pacifica, ma insomma, musica zero." Stavi per dire 'Cryx', comunque. Non vedo perchè dovresti evitare di dirlo. Cioè, si, ok, vieni da un arcipelago di isole piene di zombie, e scheletri, e lich a vapore, dominati da un dio-drago mostruoso che vuole soggiogare il mondo e trasformarlo nella sua tirannia non morta, ma... è un altro mondo. Dai, idiota. Come sono arrivato qui io, potrebbe arrivarci chiunque. "Comunque, stavo cercando una... cosa, come si chiama. Un ufficio. Si, una guardia ai cancelli me lo indicato."
    "Ah, a proposito, io sono Goreshade. Per i nemici, uh, 'il bastardo', ma suppongo che possiamo se non definirci amici quantomeno conoscenti. O quantomeno passanti non ostili. E dicevo, eeeeh, come si chiama. Ufficio, si. Ufficio dei Lasciapassare."
    Bravo. Ci hai messo solo cinque minuti ad arrivarci. "Si, una guardia mi ha detto che devo andare ad un 'ufficio dei lasciapassare' per farmi dare un lasciapassare per... uhm, non ci crederai mai, ma sono un mercante, e volevo un lasciapassare per andare a, insomma, commerciare. Giù. Con le... tribù, locali, sotto... i robot assassini." La voce incespica, vacilla. Il discorso si silenzia. Intanto, il costrutto di rottami si guarda in giro e strofina il teschio contro la mano del padrone.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    headerlow_zpseea40fab

    "Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
    La musica non è nulla se il pubblico è sordo".


    Walter Lippermann.

    Strade e vicoli, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    "AAH!"
    Urlò a caso lo scheletro.
    -AAAAHHH!!!!
    Urlò di rimando Lowarn, coprendosi le orecchie con le mani e vacillando appena.
    Orecchie sensibili.

    Un paio di teste si girarono a quell'imbarazzante teatrino che, anche se provocato da ragioni più o meno valide, ad un esterno avrebbe dato l'idea di due idioti che si spaventavano a vicenda. Lowarn, però, era comunque un ragazzino di buona famiglia e conosciuto per il suo legame con Magisterium e Saggi -quindi nerd nel sangue- ... mentre Ombra non aveva scuse. Nemmeno mezza: dopotutto era uno scheletro a vapore.

    "Comunque, non è stato molto educato. Insomma, si, sono brutto. La prossima volta mi porterò una maschera di cartone con sopra la faccia di Fiona e delle tette finte."
    Ripresosi dal trauma acustico, il piccoletto reclinò la testolina fissando il lich dubbioso, evidentemente senza afferrare il senso di quella frase, ammesso che ne avesse uno.
    -Però avere le tette non è che cambi molto, eh- questionò -E poi il cartone si vede che è finto.
    Perchè esistevano anche le donne brutte molto truccate.
    -Però, se questo ti fa sentire meglio, cioè... io non ti giudico mica.
    Annuì convinto, tutto contento della dimostrazione di tolleranza.

    A quel punto il lich prese a vomitare una serie infinita di informazioni inutili quanto false -la voce insicura e le vibrazioni dell'aria più frequenti al passaggio del suono ne erano il chiaro sintomo-, cosa che lo lasciò pressappoco indifferente. Come se a lui importasse qualcosa dei fatti di quel trombone chiassoso e stonato.

    "Ah, a proposito, io sono Goreshade. Per i nemici, uh, 'il bastardo', ma suppongo che possiamo se non definirci amici quantomeno conoscenti. O quantomeno passanti non ostili. E dicevo, eeeeh, come si chiama. Ufficio, si. Ufficio dei Lasciapassare.
    Si, una guardia mi ha detto che devo andare ad un 'ufficio dei lasciapassare' per farmi dare un lasciapassare per... uhm, non ci crederai mai, ma sono un mercante, e volevo un lasciapassare per andare a, insomma, commerciare. Giù. Con le... tribù, locali, sotto... i robot assassini."


    -Anche il tuo nome è brutto- sospirò il principino, avvilito -... e il lasciapassare non saprei, non sono pratico: qui a Laputa mi danno tutto quello che chiedo.
    Conoscendo la madre, solo gli autolesionisti con manie suicide avrebbero dato noia al figlio.
    O la passione per il bungee jumping senza elastico.

    -Ma tipo, perchè dei robot assassini vorrebbero mercanteggiare con te? Ok che vai a vapore, ma che venderesti, scusa?

    Orecchio Assoluto
    Si dice che in media solo una persona su cinquantamila può vantare di possedere l'orecchio assoluto, abilità innata che permette di identificare una nota musicale -anche ascoltata una sola volta ed in totale assenza dell'ausilio di un suono di riferimento- così da determinarne la frequenza. Nonostante questo talento sia totalmente slegato al tipo di vita condotta dall'individuo, indica comunque una certa attitudine ed il gusto per la musica; chi ha orecchio è infatti capace di riprodurre qualsivoglia melodia, registrandola nella propria mente al medesimo istante della sua esecuzione.
    Possessore dalla nascita di questo talento, Lowarn è in grado di discernere le note vibranti celate nelle intonazioni vocali, il battito cardiaco e lo stesso respiro delle persone che lo circondano, rendendolo di fatto capace di intuire le loro emozioni e -in molti casi- anche le intenzioni di ciascun individuo, riuscendo ad individuare perfino i bugiardi. Per tale ragione sarà in grado di "prevedere" in anticipo di pochissimi millesimi di secondo le loro mosse, riuscendo così a rispondere più rapidamente ad ogni stimolo esterno, sia fisicamente che magicamente.
    Oltre a tali abilità, è anche portatore di un udito decisamente fuori alla norma: nel raggio di quindici metri è in grado di sentire qualunque cosa provochi vibrazioni, anche impercettibili come il battito cardiaco di un vivente.

    [Auspex Passivo 15m + Instant Casting + Bonus PU Agilità/Destrezza + Empatia emozioni + Discernimento Bugie].
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Xaositect

    Group
    Member
    Posts
    13,891
    Location
    Hmm... boh?

    Status
    Offline
    35arbrt
    E l'epico protagonista di questa storia prese il fucile e sparò al ragazzino, uccidendolo all'istante! Ahem, vorrei sottolineare che il tuo fucile è stato scartato in fase di produzione. Anche la pistola? Anche la pistola, mi spiace. Dannazione, questo vuol dire che dovrò essere pacifico! Già. E sopravviverai un altro giorno, purtroppo per me.
    E vorrei sottolineare che Ombra-Avvizzita ha TANTE, tante scuse. Voi non sapete quante volte è caduto, da piccolo.

    "Beh, vorrei anche io denigrare il tuo nome, ma visto che non me lo hai detto, lo trovo piuttosto difficile." Hey, bello quell'insulto! "Comunque, no, ecco, aspetta. Uhm." segue una berve ricerca in cui il nostro lich a vapore preferito scava nelle tasche della propria veste, per infine tirare fuori un taccuino ed un pezzo di carbone. Intanto il Costrutto di Rottami ne approfitta per avvicinarsi cautamente all'adolescente senza nome e strofinare il cranio di lupo che gli fa da testa contro la sua mano.
    "Allora, osserva attentamente." Viene presentato un foglio bianco al ragazzino. Poi ci viene tracciata sopra una linea, e sotto, un'altra ancora. Poi, in un istante, viene disegnato un ingranaggio molto stilizzato. "Ecco, questa linea in alto è Laputa, questa in basso è la tremabonda città dei robot assassini." Non credo che tremabonda esista, come parola. La mano guantata si sposta più in basso, disegnando una terza linea sotto e degli omini stilizzati sopra."E da quanto ho capito, sotto la città ci sono delle tribù indigene che sicuramente vorranno comprare quello che vendo. Quindi no, non mercanteggerei con dei robot assassini ma bensì con degli esseri umani! O di qualsiasi razza sia quella gente lì sotto." Sai, onestamente non sò quanto fosse affidabile quel tizio.

    "Quindi a Laputa ti danno tutto ciò che chiedi?" Se gli occhi del nostro protagonista possero allargarsi in un'espressione di gioia, lo farebbero, ma visto che la sua faccia è fatta d'osso, non può, ovviamente, farlo.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    headerlow_zpseea40fab

    "Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
    La musica non è nulla se il pubblico è sordo".


    Walter Lippermann.

    Strade e vicoli, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    "Beh, vorrei anche io denigrare il tuo nome, ma visto che non me lo hai detto, lo trovo piuttosto difficile."

    Il ragazzino non sembrò cogliere l'insulto, piuttosto gli uscì un "mph" nel tentativo di trattenersi dal ridere. Che cosa trovasse divertente in quell'uscita, poi, al il povero Ombra Avvizzita sarebbe risultato un mistero... esattamente come lo era il modo in cui i lunghi capelli scuri gli ricadevano prima sul volto e poi tornavano perfettamente in ordine ad ogni movimento ampio del capo o della schiena. Come una pubblicità di shampoo.
    -Hai ragione, colpa mia- avrebbe infine ammesso, per poi esibirsi in un elegante inchino -Principe Lowarn Hamelin Galanodel, al vostro servizio. Ti concedo di chiamarmi Lowarn, però.

    "Comunque, no, ecco, aspetta. Uhm. Allora, osserva attentamente. Ecco, questa linea in alto è Laputa, questa in basso è la tremabonda città dei robot assassini. E da quanto ho capito, sotto la città ci sono delle tribù indigene che sicuramente vorranno comprare quello che vendo. Quindi no, non mercanteggerei con dei robot assassini ma bensì con degli esseri umani! O di qualsiasi razza sia quella gente lì sotto."

    Mentre la bestia meccanica cercava coccole e Lowarn rispondeva con disinteressate carezze sul cranio meccanico, il cugino scemo di Khatep iniziò a spiegargli le sue intenzioni e... sebbene fossero di fatto sospette, la semplice consapevolezza di quanto fosse poco informato finì per non generargli alcuna preoccupazione. Anche se lo avesse aiutato in quel momento, probabilmente sarebbe finito presto disintegrato per qualche altro motivo.

    "Quindi a Laputa ti danno tutto ciò che chiedi?"
    -Più per paura di mamma, suppongo.

    Al movimento di spalle che ne seguì, sintomo in parte di rassegnazione ed in parte di disinteresse, si aggiunse una piccola postilla, più che altro perchè gli era stato insegnato di essere sempre disponibile verso i più deboli... e quel coso-a-vapore gli aveva appena detto di voler andare sotto Klemvor.... lì dove c'erano i mostri giganti che sua madre aveva combattuto alle Guerre di Fondazione e dove un Ufficiale di Laputa era morto male.

    -Comunque non ci sono abitanti dove dici tu... ci sono macchine assassine e insetti giganti- gli avrebbe spiegato, indicando la linea in basso. Poi, col dito, sarebbe tornato in superficie -Qui però ci sono delle popolazioni umane. Si chiamano Tribù della Tempesta ma... non so se ti piacerebbero. Cioè, mi hanno detto che sono pazzi. Potrebbero anche scambiarti per un drone assassino, in effetti.

    Legit.

    -Uno brutto.


    Edited by Drusilia Galanodel - 10/2/2016, 16:09
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Xaositect

    Group
    Member
    Posts
    13,891
    Location
    Hmm... boh?

    Status
    Offline
    35arbrt
    Caaaazzo. Cosa? È un nobile. Per fortuna che non avevi un fucile, o ora dovrei cercare un altro personaggio. Uhm. Questo spiegherebbe perchè è così svampato. Non sono certo che svampato voglia dire quello che vuoi dire. Comunque, è un nobile. ... e quindi? E quindi stai attento! Potrebbe, chessò, ordinare di farti smontare! Tra l'altro, ha un cognome che ho già sentito. Dici, Galanodel? È solo la tizia che ti ha ordinato di riparare quella nave volante. Ah, già, vero. Quella! Per inciso, da cosa hai intuito che fosse un nobile? Beh, ha detto 'principe'. Oh, vero.

    "Ah, ma questa non è la mia vera forma!"
    Cos- "Si tratta di un ingegnoso travestimento. In realtà io non sono un lich a vapore! In realtà sono uno, uhm, gnometto. Ora, mediante l'ausilio di un complesso sistema di leve e specchi, sto muovendo questo corpo!" Per convincere l'interlocutore, il nostro protagonista si esibisce brevemente nella danza conosciuta come 'il robot'. Purtroppo, viste le capacità di danzatore del tizio di cui stiamo seguendo le disavventure, la cosa non è molto piacevole. "Sai, per infiltrarmi tra i robot assassini. Non credi che sia un travestimento perfetto, eh, eh?" Si avvicina al giovane principe, e fa per dargli una gomitatina, per quindi ricordarsi che la cosa potrebbe venire male interpretata, per esempio come tentativo di regicidio - ed avere conseguenza funeste, come il conseguente disassemblamento - e finisce quindi per ondeggiare brevemente mentre si rimette diritto.

    "Quindi, uhm, giusto. Insomma. Principe, eh? Quindi questa è tipo un-" Il treno di pensieri raggiunge a destinazione, con soli venti secondi di ritardo. QUINDI LA GALANODEL è REGINA? Apparentemente. Ora districati dalla conversazione. Perchè districarsi, quando se ne può APPROFITTARE? Padre Maronno, salvaci tu. "-unnnn bellissimo posto! E ti danno tutto, quindi, no? Lo hai già detto, si. Quindi, uhm, potrei avere il vosssstro permesso di abbandonare questa, uhm, isola volante, si?" Notiamo con quanta aplombe il nostro lich a vapore preferito (perchè l'unico che conosciamo) passa alla seconda persona plurale, dimostrando la propria infinita viscidezza si dice rispetto nei confronti del potere. ""Magari su, uhm, un pezzo di carta ufficiale. Insomma. Un lasciapassare, diciamo. Eh? Eh?
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    headerlow_zpseea40fab

    "Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
    La musica non è nulla se il pubblico è sordo".


    Walter Lippermann.

    Strade e vicoli, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    "Ah, ma questa non è la mia vera forma! Si tratta di un ingegnoso travestimento. In realtà io non sono un lich a vapore! In realtà sono uno, uhm, gnometto. Ora, mediante l'ausilio di un complesso sistema di leve e specchi, sto muovendo questo corpo!"
    Il ragazzino reclinò la testolina, fissandolo perplesso.
    "Sai, per infiltrarmi tra i robot assassini. Non credi che sia un travestimento perfetto, eh, eh?"

    Avrebbe potuto dirgli che, a quel punto, sarebbe stato molto più educato parlarsi in faccia e non attraverso un'armatura di dubbio gusto, avrebbe altrimenti potuto consolarlo, facendogli credere che la sua fosse un'ottima idea. Però la mamma gli diceva sempre che la verità è cosa buona e giusta, anche quando fa male.

    -... veramente no.

    Sguardo serissimo, mani dietro la schiena, muscoli del viso completamente rilassati... come se per lui distruggere sogni e speranze di uno gnomo-lich a vapore che sente le voci e sfonda a craniate la quarta parete fosse una cosa normalissima. La più normale e rilassante del mondo.
    Aveva, in un certo senso, il talento di un serial killer.

    "Quindi, uhm, giusto. Insomma. Principe, eh? Quindi questa è tipo un-" qualche secondo di silenzio durante i quali il Principe prese a domandarsi se quella strana armatura meccanica potesse laggare come la connessione di Arthur quando faceva esperimenti strani "-unnnn bellissimo posto! E ti danno tutto, quindi, no? Lo hai già detto, si. Quindi, uhm, potrei avere il vosssstro permesso di abbandonare questa, uhm, isola volante, si? Magari su, uhm, un pezzo di carta ufficiale. Insomma. Un lasciapassare, diciamo. Eh? Eh?"

    -Perché?

    La domanda del piccolo musico giunse innocente quanto spontanea, anche se detta così poteva voler dire tutto. "Perchè me lo stai chiedendo?", "Perchè dovrei dartelo?", "Perchè sei così brutto se potevi scolpirti la faccia?" erano tutte probabilità ugualmente plausibili ma molto diverse nella sostanza. Quale sarebbe potuta essere quella giusta?

    -Ma quindi... esiste un lasciapassare?

    E poi il silenzio.
    Un silenzio imbarazzante.
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Xaositect

    Group
    Member
    Posts
    13,891
    Location
    Hmm... boh?

    Status
    Offline
    35arbrt
    Non crede che il tuo travestimento sia perfetto. Che sorpresa. Si, davvero, insomma, cioè, guardami, venire classificato come 'robot assassin- ah, no, aspetta. Sarcasmo, giusto? La prossima volta ti cronometrerò, per farti vedere quanto ci metti. Ma passiamo oltre. Andiamo alla seconda parte del dialogo. "Perchè?" Una domanda così semplice. Una domanda che nessuno, e per dirne uno a caso, in particolare il nostro furbissimo protagonista non si era posto.
    "Ma quindi, esiste un lasciapassare?"
    E che, lo chiedi a me? "U-uhm, sono quasi convinto di si. Insomma, perchè una guardia avrebbe dovuto mentirmi?" Intendi, a parte il fatto che eri chiaramente un sospetto? Insomma, quanti scheletri che estrudono fumo cammuffati con occhialini e baffoni tentano di passare dai cancelli, tutti i giorni? Anche mettendo in conto la popolazione non esattamente usuale di Laputa, non credo che sia più di uno, e fra dieci di questi, nove saranno sicuramente pieni di cattive intenzioni. Oh, suvvia. Questo è vivismo bello e buono. Viviche? Vivismo. Hai presente, il razzismo? Solo... verso i morti. Sono quasi completamente certo che la parola 'vivismo' non esista. Morismo? Ti supplico, basta. Questa lingua non è abbastanza morta per non soffrire quando tenti di mutilarla. Ma torna al problema del tuo interlocutore, si?

    E poi, il colpo di genio! "Beh, il lasciapassare... esiste, sicuramente, se voi me lo firmate." Notate come il registro sia cambiato improvvisamente: da una irrispettosa seconda persona singolare ad una seconda persona plurare, come un provetto leccapiedi. Il nostro scheletro a vapore è fortunato a non avere la lingua, perchè se l'avesse, sarebbe sufficientemente lunga da obbligarlo a tenerla con un braccio, o inciamparvi continuamente. Addirittura? Si, ok, è un poco un'iperbole. Ma è questo che vogliono i lettori! Iperbole! Come mai non 'iperboli' mai la mia intelligenza? E te lo chiedi pure? La mano del lich a vapore affonda nelle pieghe della veste, tirando fuori un foglio relativamente pulito e un carboncino.
    "Quindi, uhm, una dichiarazione ufficiale, o qualcosa del genere, che mi permetta di uscire dall'isola. Abbandonarla. Insomma, avete capito." Ti sei dimenticato il 'vostra santità'. "Vostra sa- volevo dire, se la vostra salute permette simili eeeh, come si dice, simili dichiarazioni." Ti odio ed un giorno ti ucciderò. Ha! Ci caschi sempre.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    headerlow_zpseea40fab

    "Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
    La musica non è nulla se il pubblico è sordo".


    Walter Lippermann.

    Strade e vicoli, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    "Beh, il lasciapassare... esiste, sicuramente, se voi me lo firmate."

    Non faceva una piega... anche se la domanda era riferita a ben altro.
    Ad esempio all'effettiva esistenza di qualcosa di simile nella burocrazia Laputense.

    "U-uhm, sono quasi convinto di si. Insomma, perchè una guardia avrebbe dovuto mentirmi?"

    Ma vabbè.

    "Quindi, uhm, una dichiarazione ufficiale, o qualcosa del genere, che mi permetta di uscire dall'isola. Abbandonarla. Insomma, avete capito. Vostra sa- volevo dire, se la vostra salute permette simili eeeh, come si dice, simili dichiarazioni."

    Il Principe lo fissò qualche attimo, prima di lasciarsi andare in un sospiro a metà fra lo stanco ed il seccato. Poi accolse fra le proprie mani il futuro documento ed il carboncino, fermò un passante e per chiedergli gentilmente se gli sarebbe piaciuto fare da tavolino per l'atto ufficiale e... ricevette una risposta affermativa. Contro ogni previsione, quel tale sorrise tutto gioioso a quella strana proposta, inginocchiandosi con un sorriso inquietantissimo, alla totale mercè del principe.
    Roba allucinante ma vera.

    -Concedo al qui presente Goreshade, per i nemici il bastardo, di lasciare il Presidio Errante. Firmato: Principe Lowarn Hamelin Galanodel- reclinando la testolina, avrebbe fissato il foglio con aria poco convinta. Poi avrebbe abbandonato ogni dubbio facendo spallucce -Ti piace così?
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Xaositect

    Group
    Member
    Posts
    13,891
    Location
    Hmm... boh?

    Status
    Offline
    35arbrt
    Hai vinto, lo ammetto. Io non credevo saresti mai riuscito ad ottenere un lasciapassare. Ad essere onesti, io non credo nemmeno esistesse, questo lasciapassare. Pensavo che fosse un, come si chiama, un inganno, un truce scherzo che ti aveva giocato quella guardia.
    E invece. E invece ce l'ho! Eeeee! Il pubblico è in delirio! La folla fa oooh! Fa la ola! OLA! Vorrei dirti qualcosa, ma per una volta hai ragione tu. Quindi goditi il tuo momento di gloria. Te lo sei meritato. E poi - molto probabilmente - non rivedremo questa scena per molto altro tempo.
    Per inciso, ti sei fatto firmare Goreshade. E? E questo vuol dire che non potrai abbandonare la tua falsa identità. Meh. Sono arrivato su questa isola volante come Goreshade, e lo abbandonerò come Goreshade. Suppongo che ci sia del poetico in tutto ciò. "Oh? Si, si. Certo, si poteva omettere quella parte sul bastardo, ma è un'inezia, no?" Il tono del nostro protagonista è così untuoso che lo si potrebbe usare per lubrificare un profilattico. Vedo che la qualità delle metafore è in caduta libera. Ascoltatori, a quanto pare essere riuscito a risolvere una situazione in modo pacifico e raggiungendo i propri scopi ha aumentato il quoziente intellettivo del nostro protagonista del duecento per cento. Prende quindi - rispettosamente come si confà a una figura regale - il pezzo di carta dalle mani del principe, per quindi infilarlo in una delle tasche della veste. Il carboncino? Lo lascia al proprio interlocutore, a mò di regalo. "Ah, ecco, mi dia un istante, sua regalità." Infila quindi la mano nei meandri di stoffa coperta di fuliggine, polvere, grasso e sporco, cerca, cerca, e... non trova niente. Non te li sei ancora fatti fare, i biglietti da visita. Merda. Pensavo di averli già. Non li ho già usati qualche volta? Se li hai usati, qualche fan ce lo farà notare e diremo che si trattava di un universo alternativo. "E-eh, credo di aver... dimenticato da qualche parte i biglietti da visita. Comunque, se mai dovesse passare di... sotto, e mi dovesse vedere, e dovesse avere bisogno del mio aiuto, sarei più che felice di concordare un prezzo onesto per questo aiuto!" Dopo questa acrobazia verbalo vediamo il lich di ferro esibirsi in un elaborato inchino. "Ora, se mi perdonate, dovrei andare... ai cancelli, andare via... e così via..."

    Quindi, camminando all'indietro solo per continuare ad inchinarsi a intervalli regolari, osserviamo il nostro protagonista tentare di allontanarsi dal principe della casata Galanodel, nella tasca il permesso per cui tanto ha combattuto.
    Maelvonus 1 - Bardo 0! Sai, quelle metafore, dove te la puoi infi- Tagliamo!
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    headerlow_zpseea40fab

    "Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
    La musica non è nulla se il pubblico è sordo".


    Walter Lippermann.

    Strade e vicoli, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    "Oh? Si, si. Certo, si poteva omettere quella parte sul bastardo, ma è un'inezia, no?"

    Nonostante fosse palesemente servile oltre ogni ritegno, Lowarn non ci fece troppo caso -o saggiamente finse di non farlo-
    fondamentalmente perché, purtroppo, non era il primo individuo strampalato a comportarsi con lui in quel modo.
    In ogni caso, finalmente, riprese il suo rotolo di pergamena e se lo infilò in una tasca. Dimenticando il carboncino, iniziò a cercare disperatamente qualcosa.

    "Ah, ecco, mi dia un istante, sua regalità." continuò ancora a trafficare con le tasche, mentre il ragazzino lo fissava in silenzio "E-eh, credo di aver... dimenticato da qualche parte i biglietti da visita. Comunque, se mai dovesse passare di... sotto, e mi dovesse vedere, e dovesse avere bisogno del mio aiuto, sarei più che felice di concordare un prezzo onesto per questo aiuto!"

    -Penso che sia difficile, ma ringrazio per l'offerta- rispose il giovanotto, imitando un piccolo inchino. Solitamente riceveva tutto ciò di cui aveva bisogno in modo abbastanza tempestivo e, in ogni caso, dubitava che il genere di ferraglia venduta da quel tale potesse servirgli mai a qualcosa -Sei molto gentile.

    In realtà no, solo un po' imbarazzante.

    "Ora, se mi perdonate, dovrei andare... ai cancelli, andare via... e così via..."
    -Addio!

    Fu così che, agitando la manina, lasciò libero il povero Ombra, contento di aver liberato la sua città dall'ennesimo rumore assordante e fastidioso. Dopotutto... gli importava davvero cosa avrebbe fatto quel tale andandosene dall'isola?
    Assolutamente no.
     
    Top
    .
11 replies since 26/1/2016, 21:25   354 views
  Share  
.