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Grace Harten nata il 3 marzo 1821 e morta nel 8 febbraio 1879 risultava secondo le ricerche di Jester la donna più vecchia del cimitero laputiano. Difficile dire se la ragazza avesse perso qualche data tra tutte quelle tombe, nonostante ciò decideremo di lasciare questo primato alla signora Grace e continueremo con la nostra storia.
Erano le 9.00 del mattino e il sole faceva ancora i capricci per lasciare le coperte di nuvole mentre il nostro Giullare alzava gli occhi scuri da i numeri che imbrattavano le pagine del sul suo taccuino. Una dolcissima melodia si levò tra le cappelle insinuandosi nella mente della fanciulla che ne seguì le note come in uno stato di trans. Quando la ragazza si fermò impalata nei suoi vestitini pomposi, infiocchettati e tintinnanti davanti a lei si consumò una scena del tutto inusuale. Un ragazzino apparentemente sui tredici anni intento a concedere un concerto di violino ad un pubblico piuttosto singolare.
La Strega lo ascoltò rapita ritornando con la mente a momenti passati quando era lei da ragazzina a suonare da sola nella foresta selvatica. Poi i suoi ricordi corsero all’Accademia Hunter dove per un breve periodo aveva deciso di intraprendere la classe musicale che aveva poi scambiato con quella da Black list Hunter. A dire la verità il violino non era uno dei strumenti preferiti dal Gullare che prediligeva il flauto e il piano tuttavia le era sempre piaciuto ascoltare gli altri. Quando il giovane musicista finì di suonare la Strega cominciò a saltare sul posto e applaudire in un tripudio di sonagli.
-Un super applauso sincero! –
Il Guitto fece una riverenza togliendosi il cappello.
-L’hai dedicata a qualcuno, vero? –
Chiese in tono gentile lanciando un’occhiata alle lapidi per poi rimettersi il copricapo e portare nuovamente lo sguardo sul ragazzino. Nonostante ciò non diede il tempo alla controparte di rispondere che si piegò verso questa e fece per porgergli la mano. Era stata così intenta ad ascoltare il suono di quel fanciullo che stava quasi per scordare le buone maniere…
-Comunque io sono Giullare
Jester mi puoi chiamare!-
Chiocciò con un sorriso dolce e aspettando la risposta questa volta.
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"Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
La musica non è nulla se il pubblico è sordo".
Walter Lippermann.
†Area cimiteriale, Latifondo.
Presidio Errante, Endlos.SPOILER (clicca per visualizzare)Orecchio Assoluto
Si dice che in media solo una persona su cinquantamila può vantare di possedere l'orecchio assoluto, abilità innata che permette di identificare una nota musicale -anche ascoltata una sola volta ed in totale assenza dell'ausilio di un suono di riferimento- così da determinarne la frequenza. Nonostante questo talento sia totalmente slegato al tipo di vita condotta dall'individuo, indica comunque una certa attitudine ed il gusto per la musica; chi ha orecchio è infatti capace di riprodurre qualsivoglia melodia, registrandola nella propria mente al medesimo istante della sua esecuzione.
Possessore dalla nascita di questo talento, Lowarn è in grado di discernere le note vibranti celate nelle intonazioni vocali, il battito cardiaco e lo stesso respiro delle persone che lo circondano, rendendolo di fatto capace di intuire le loro emozioni e -in molti casi- anche le intenzioni di ciascun individuo, riuscendo ad individuare perfino i bugiardi. Per tale ragione sarà in grado di "prevedere" in anticipo di pochissimi millesimi di secondo le loro mosse, riuscendo così a rispondere più rapidamente ad ogni stimolo esterno, sia fisicamente che magicamente.
Oltre a tali abilità, è anche portatore di un udito decisamente fuori alla norma: nel raggio di quindici metri è in grado di sentire qualunque cosa provochi vibrazioni, anche impercettibili come il battito cardiaco di un vivente.
[Auspex Passivo 15m + Instant Casting + Bonus PU Agilità/Destrezza + Empatia emozioni + Discernimento Bugie].
Edited by Drusilia Galanodel - 10/2/2016, 18:46. -
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Lowarn…
La Strega della Luna inclinò la testolina con un tintinnio dal cappello rosa shocking e portò la mano al mento con fare pensieroso. Era sicura di aver già sentito quel nome ma proprio non ricordava dove. Comunque poco importava perché il ragazzino indicò una tomba svelando che a ‘lei’ era stata dedicata la melodia. Pur essendo il nome inciso sulla lapide illeggibile Jester decise di credergli circa il fatto che si trattasse di una donna. Infine il giovanotto sorprese la Selvatica con una domanda che _ strano ma vero_ non in molti gli ponevano. ‘…perché parli in rima?’
-Sono un Grand’artista della rima
Se mi fermassi perderei stima!-
Avrebbe risposto il Guitto con un sorriso sorvolando sul fatto che per lei era impossibile esprimersi in altro modo. Certo poteva scrivere e pensare come le altre persone ma se provava a parlare come loro nessun suono usciva dalla sua bocca. Nonostante ciò non volle turbare la giovane mente del fanciullo appena incontrato e cambiò discorso.
-Specializzata anche su altro
Ad esempio un trucco scaltro!-
Annunciò la Circense portando una mano dietro l’orecchio del suo piccolo violinista per poi ritrarla con il palmo aperto e due caramelle al limone. Un piccolo gioco di prestigio da quattro soldi, aveva preparato i bon-bon qualche attimo prima.
-Prego, prendi pure
sono quelle dure!-
Chiocciò la giovane scordandosi della raccomandazione ‘Non accettare caramelle dagli sconosciuti’.. -
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"Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
La musica non è nulla se il pubblico è sordo".
Walter Lippermann.
†Area cimiteriale, Latifondo.
Presidio Errante, Endlos.-Sono un Grand’artista della rima | Se mi fermassi perderei stima!
Specializzata anche su altro | Ad esempio un trucco scaltro!-
Mentre la giullare si esibiva in uno dei suoi trucchetti, il piccolo Lowarn percepì curiose note vibranti nella voce che gli suggerirono una confessione non propriamente "limpida". Ciò nonostante, lui non era nè un soldato e nemmeno un giudice: poco gli importava delle menzogne. Le bugie, a volte, non erano necessariamente qualcosa di cattivo: delle maschere colorate e sorridenti, piuttosto, un tintinnio di sonagli come quelli indossati dalla signorina, nati per distrarre e non far cadere gli altri nella trappola della tristezza.
Per lui si trattò di qualcosa di simile, non a caso la ragazza estrasse da dietro al suo orecchio una graziosa caramella.
Era simpatica... e gentile.
-Prego, prendi pure | sono quelle dure!-
-Oh, grazie signorina!- avrebbe detto tutto contento, accogliendo fra le mani quel piccolo dono -Io però non so far apparire le caramelle... non posso ricambiare la tua gentilezza con un dono simile.
La voce da appena adolescente si fece più bassa e triste mentre lo sguardo si abbassava ed andava a cercare qualcosa nel paesaggio che gli desse qualche idea. Poi, però, si ricordò che gli bastava prendere il violino per donare qualcosa a qualcun altro.
-Posso dedicarti una musica?
Dal modo di porsi sembrò abbastanza insicuro, probabilmente timido.
Ciò nonostante era appena visibile un sorrisino contento sulle labbra.
-Ho visto che indossi dei campanelli- avrebbe aggiunto, posizionando l'archetto sul suo strumento -Puoi unirti a me se la balliamo insieme!. -
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Il ragazzino accettò le caramelle della Selvatica e questa ne fu entusiasta. Amicizia era fatta!
-Posso dedicarti una musica?
Il volto della Strega s’illuminò a quella domanda. Amava ballare anche se non lo faceva troppo spesso. Solitamente lo faceva quando era sola o, al contrario, quando ballavano tutti. In alternativa durante uno spettacolo dove era necessario che lei ballasse. Tuttavia in quell'ultima opzione si trattava di un qualcosa abbastanza forzato. Con un sorriso posizionò un braccio verso l’alto e l’altro steso verso l’esterno. Poi schioccò le dita.
-Potremmo provare a cantare
Una strofa a testa, che te ne pare?-
Chiocciò Jester dando voce all’dea che le era appena balzata in testa.
-Sono sicura che sarà divertente,
Tranquillo se non è immediatamente!-
Lo rassicurò.. -
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"Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
La musica non è nulla se il pubblico è sordo".
Walter Lippermann.
†Area cimiteriale, Latifondo.
Presidio Errante, Endlos.-Potremmo provare a cantare | Una strofa a testa, che te ne pare?-
Chiocciò la signoria, colta improvvisamente dall'estro creativo.
Non che a Lowarn dispiacesse: a Laputa erano tutti così seri e musoni!
Molto meglio ballare e cantare.
-Sono sicura che sarà divertente | Tranquillo se non è immediatamente!-
Il giovanotto non rispose immediatamente, piuttosto iniziò ad articolare una base su cui giocare con il suono dei campanelli.
Aveva un ritmo allegro, solare, in evidente contrasto con la canzone di prima; forse perchè era dedicata ad una persona viva... o magari perchè il piccolo musicista voleva semplicemente divertirsi. Ed aveva appena trovato la sua compagna di giochi.
-Così sia, mia bella musa- cantilenò, iniziando a volteggiarle intorno -ecco la base: spero che tu non sia confusa.. -
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Lowarn diede il via alle danze e Jester ne fu più che entusiasta. Chiudendo gli occhi era come se la Strega riuscisse paradossalmente a vedere le note. In un attimo ritrovò tutti gli insegnamenti ricevuti al corso per Hunter musicisti. Tutte quelle informazioni celate nei cassettini del suo cervello saltarono fuori come grilli e lei seppe cosa fare. Con grazia la Strega si ritrovò a muovere le braccia a tempo mentre i sonagli tintinnavano seguendo il ritmo. L'En teso attorno a lei percepì i movimenti del violinista che danzava anch'egli.
-Così sia, mia bella musa // ecco la base: spero che tu non sia confusa.-
Esordì il fanciullo facendo nascere un sorriso sul volto del Giullare.
-La confusione non fa solo paura
Se seguita può portar all'avventura-
Le ombre che il corpo della donna proiettava iniziarono a prender forma. In un primo momento sembravano corpi indistinti e grotteschi poi divennero simboli familiari. Note musicali volteggiavano nell'aria perdendosi in un pentagramma di cielo. Ma con le iridi d'onice celate sotto le palpebre di cera la Selvatica non se ne accorse. Continuò a credere che fossero reali solo nella sua testa, ma a dirla tutta ciò le bastava. Perché se c'erano cose che solo lei poteva vedere non voleva dire necessariamente che queste non esistessero.
-Il caos può celare libertà
Per chi in esso nascerà...-
Cinguetto ermeticamente Jester forse riferendosi alla teoria della casualità circa l'esistenza d'ogni cosa. Intanto piroettava sul campo sacro evitando ogni lapide, sicura di non errare fidandosi del proprio radar.. -
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"Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
La musica non è nulla se il pubblico è sordo".
Walter Lippermann.
†Area cimiteriale, Latifondo.
Presidio Errante, Endlos.-La confusione non fa solo paura | Se seguita può portar all'avventura-
Immersi entrambi in quella danza folle, furono presto accompagnati da grottesche figure che giravano in tondo. Come anime dannate uscite dall'oltretomba, nascevano dalla terra e si allungavano sulle lapidi alla ricerca di una loro forma. Divennero note volteggianti... e Lowarn iniziò a leggerle, così da dar loro un senso d'esistere. Ironicamente, pensò che fosse una cortesia di gran lunga migliore a qualunque dono fatto agli uomini, così privi di senso...
-Il caos può celare libertà | Per chi in esso nascerà-
...ammesso che -effettivamente- si potesse parlare di "dono".
-Dal caos nasciamo tutti, è questa la vita ed è inutile mentire- cantilenò ancora, suonando tutto felice -Ma ciò che inizia, nel nulla prima o poi dovrà finire.. -
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-Dal caos nasciamo tutti, è questa la vita ed è inutile mentire // Ma ciò che inizia, nel nulla prima o poi dovrà finire.
Jester rise gioiosa alle rime del nuovo amico. Poi continuò...
--Dimmi-dimmi giovane guerriero
Cosa pensi tu per davvero.
Se la fine è così vicina,
Perché il sole sorge ogni mattina?-
Fece una giravolta e aprì gli occhi, la sorpresa la invase. Le note che aveva solo immaginato nella sua testa la circondavano. Queste iniziarono a vibrare nell'aria, ma la Strega riacquistò il controllo. Aveva solo avuto un attimo di esitazione, ma ora sapeva di cosa si trattava. O forse no?! Roteò con eleganza per carezzare una delle figure fingendo che fosse parte della scenografia. Le sue dita incontrarono solo il buio e la delusione fiorì nel cuore della ragazza. Si trattava di semplice oscurità.
Portando la mano alta sopra la testa lasciò che il simbolo tornasse a galleggiare assieme agli altri. Sorrise, cercando di pensare positivo. Era stata lei a creare quelle immagini. Quello era un progresso in confronto ai semplici ovetti con cui era solita esercitarsi. In più Khatep aveva accettato che lei imparasse a padroneggiare tutti gli elementi. Eccetto uno. E a lei andava bene. Se puoi mangiare tutti i frutti dalle piante d'un giardino, sicuramente non vorrai coglierne dall'albero proibito... no?!. -
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"Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
La musica non è nulla se il pubblico è sordo".
Walter Lippermann.
†Area cimiteriale, Latifondo.
Presidio Errante, Endlos.-Dimmi-dimmi giovane guerriero
Cosa pensi tu per davvero.
Se la fine è così vicina,
Perché il sole sorge ogni mattina?-
Mentre Jester danzava, anche il ragazzino la copiò nella sua giravolta -quasi fossero immagini di uno specchio- continuando tuttavia a suonare. Non gli sarebbe comunque stato necessario guardarla per percepire la sorpresa nel suo respiro ed il rumore dei passi. Fu così che, mentre lei carezzava le immagini oscure in preda a paura e gioia, il fanciullo rese ancora più ritmata la sua musica, procedendo a saltelli e semigiravolte attorno all'amica di giochi.
-Perché al Sole noi non interessiamo- la cantilena si fece più rapida, seguendo perfettamente le note generate quasi per magia dalle corde di quell'insolito violino nero -Ai suoi occhi, come formiche nasciamo e moriamo.
Un la sognante, un do soddisfacente, e la danza si faceva ancora più rapida.
Sempre di più, sempre di più.
-Trovo divertente questa scortesia,
perchè anche per lui la vita prima o poi andrà via.. -
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La risata di Jester echeggiò nel cimitero alle rime del giovane.
-Penso che il Sole è vecchio come il mondo
Ed indifferente perché soffre troppo in fondo! -
Con un gesto fluido del polso il Giullare tirò fuori dalla tasca una carta per poi mostrarla Lowarn.
-Pensa quante ne ha viste
La vita sua dev'esser triste!-
Fece lo stesso trucco con la sinistra.
-Tuttavia un mio pensiero con te condivido
La Luna gli fa compagnia e di ciò mi fido! -
Fece una giravolta approfittandone per prendere di nascosto dieci carte da una tasca. Una volta di nuovo difronte al ragazzino le face passare veloci dalla mancina alla destra.
-Giocano sempre ad Acchiapparella
E la Luna si nasconde dietro una stella!-
Disse l'ultima parola con molta enfasi spalancando le braccia al cielo e lanciando le carte per aria. Queste andarono a scontrarsi con delle note che si avvicirarono alle altre. Quando ciò successe i cerchietti dei simboli si riempirono d'ouscurità rendendo la musica più veloce.. -
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"Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
La musica non è nulla se il pubblico è sordo".
Walter Lippermann.
†Area cimiteriale, Latifondo.
Presidio Errante, Endlos.Penso che il Sole è vecchio come il mondo
Ed indifferente perché soffre troppo in fondo! -
Mentre la fanciulla tirava una carta fuori dalla tasca, il Principe aumentò la velocità di esecuzione del brano, eseguendo virtuosismi quasi impraticabili per un musicista tanto giovane. Il braccio si muoveva rapidissimo ed il volto del fanciullo era disteso in un'espressione rilassata, segno evidente che -dopotutto- quell'esercizio non gli pesava affatto.
-Pensa quante ne ha viste | La vita sua dev'esser triste!
Tuttavia un mio pensiero con te condivido | La Luna gli fa compagnia e di ciò mi fido! -
Sempre più rapido, il ritmo divenne quasi martellante; raggiungendo il culmine con l'ultimo versetto, il musicista si lasciò andare alle note più acute dell'intera melodia... fino a scemare in una degna conclusione. Terminato il suo gioco, si limitò ad un cortese inchino un pò cavalleresco, prima di riporre il violino nella custodia aperta lì vicino e poi applaudire la ragazzina.
-Bellissimo! Davvero bellissimo!
Un sorriso soddisfatto apparve sul bel volto innocente.
-Dobbiamo rifarlo qualche volta!. -
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Quando la musica finì Jester fece un inchino al magnifico musicista...
-Mio giovane compare // Non ti posso biasimare
Noi giocheremo ancora // Già non vedo l'ora!-
La Strega sorrise.
-Tuttavia ora devo andare // Ho qualcosa da fare-
Dicendo queste parole sfilò una delle perle rosse che ornavano la sua treccia e la porse al fanciullo. Si trattava di un regalo di Kora, la sua maestra, e sentiva di volerlo condividere con lui. Strano donare qualcosa di tanto prezioso ad un semisconosciuto. Forse era il viso ingenuo del giovane a suscitarle tanta simpatia, o il fatto che si fosse destreggiato con la rima. Magari perché gli ricordava tanto lei quando piccola e malinconica suonava sola nel bosco selvatico.
-Ci si può scambiar due parole // Ogni volta che si vuole. -. -
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"Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza.
La musica non è nulla se il pubblico è sordo".
Walter Lippermann.
†Area cimiteriale, Latifondo.
Presidio Errante, Endlos.-Mio giovane compare // Non ti posso biasimare
Noi giocheremo ancora // Già non vedo l'ora!
Tuttavia ora devo andare // Ho qualcosa da fare-
Quando il musico terminò la sua ballata, la giovane arlecchina cessò la danza inchinandosi con leggiadria. Sfilando poi una perla rossa dalla sua treccia, gliela porse gentilmente e Lowarn fu ben felice di ricevere quel dono... anche se non ne comprese bene il motivo. Una perla? Voleva dire qualcosa? A che popolo apparteneva quella bizzarra usanza? Mentre centinaia di domande iniziavano a girargli per la testa come ospiti rumorosi, il giovanotto prese a guardarsi intorno, non riuscendo a celare un certo panico nella sua espressione. Finalmente -però- gli giunse un'illuminazione: raggiungendo con un balzo un cespuglio di gerani poco distante, ne avrebbe colto un mazzetto e donato alla ragazza.
-Per te!
Si chinò appena, come un provetto galantuomo.
-Ci si può scambiar due parole // Ogni volta che si vuole. -
Annuendo entusiasta alla proposta, il ragazzino si sarebbe infine accovacciato, così da chiudere per bene la custodia del proprio violino e poi mettersela in spalla. Dopotutto... anche lui aveva molto da fare e, se tardava troppo nel tornare a casa, sua mamma si sarebbe certamente preoccupata.
-Allora a presto!
Un rapido saluto e poi via verso casa.
Il Mastio..
Sulle note del cambiamento |
