Un pozzo di misteri

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  1. LonerZero
     
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    Narrato - Parlato - Pensato

    L'incessante scorrere dell'acqua. La puzza di escrementi. Lo squittio di qualche ratto che rimbombava tra le gallerie.

    Una maledetta fogna.

    E Vestium aveva indovinato, senza neanche aprire gli occhi. Non che fosse poi così difficili, pochi luoghi possono vantare questa stupenda presentazione. L'acqua lo lambiva ma non era abbastanza per riuscire a trasportarlo per le gallerie; probabilmente lo aveva fatto per chissà quanto tempo. Si tirò leggermente su, appoggiando il braccio a terra, sul fondo del canale. La melma lo fece rabbrividire per un attimo. Si passò per un po' la mano in tutto il volto, cercando di riprendersi, ed aiutandosi con l'acqua gelida della fogna. I più vomiterebbero solo all'idea, ma razionalmente, era stato in quel liquido per un bel po' e per questo non si fece molti scrupoli, dopotutto puzzava già di piscio. Un bel modo di iniziare la giornata. Cercò di ricostruire il più velocemente possibile il suo arrivo in quel posto: l'ultima cosa che ricorda era che si trovava nella periferia di Mann' Enzaard, una città stupenda, se non fosse che era attanagliata da organizzazioni criminali. Stava cercando indizi sulla scomparsa di un negoziante della zona, quando senti' una puntura al collo e perse quasi completamente i sensi. Non ricorda volti o altro, ma un paio di uomini lo presero di peso e lo gettarono in una posto buio.

    Quei bastardi mi hanno drogato e gettato in un pozzo. Non ho neanche ringraziato per la droga.

    Certo non si sarebbe mai aspettato una rete simili di gallerie anche in periferia, ma non si preoccupò molto. Cercò per un attimo la sua borsa tra la melma, ma senza troppa speranza. Anche se la avessero buttata insieme a lui (cosa alquanto improbabile), chissà in quale scolo era finita ormai; Imprecò qualche dio di una terra lontana e uscì dal canale. La prima cosa da fare era uscire da quella fogna. Vagò per un attimo alla ricerca di un tombino da cui fuoriuscire, e quando trovò una scaletta ancora integra, si inerpicò lungo le pareti luride. Spostò la pesante botola in metallo e uscì all'aperto. Inizialmente fu spaesato, come se riconoscesse il posto, come se ci fosse già stato. Si guardò un altro po' intorno. Un vicolo, illuminato solo da un'insegna luminosa con tre X che indicava una porta metallica, racchiuso tra due palazzi di dubbio gusto, alti chissà quanti piani.

    Questa non è Mann' Enzaard.
     
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    Endlos - Strade del Bloodrunner



    Per le strade del Bloodrunner, una giovane passeggiava tranquillamente in un'ora alquanto tarda. Incurante dei pericoli che potevano coinvolgere gli individui del suo sesso. Indossava un abbigliamento con colori scuri come dominanti. Un colletto merlato bianco, un paio di guanti neri che coprivano fino agli avambracci. Pantaloncini cori neri con una gonnella trasparente del medesimo colore, come gli stivali. I capelli neri erano divise in due code laterali. Ciò che più poteva colpire di questo soggetto era un ombrello nero tenuto aperto. Non è superstiziosa e lo dimostra il cielo cupo ma non depresso a tal punto da piangere.

    Non sembra esserci un vero motivo dietro la sua direzione, apparentemente casuale, o forse non è fondamentale la ricerca di tale risposta. Questa giovane si diresse fino ad un locale con un'insegna per adulti. Di fronte vi era una panchina, lì si sedette ed attese paziente. Fin troppo paziente, per quelle vie sembrava non passare nemmeno un'anima. La giovane, incrollabile nello spirito, rimase immobile, in silenzio, lasciando solo un sorriso agli invisibili. Chi passerà questa notte? Chi verrà imbrogliato, derubato, ucciso? Ci sarà un avvenimento a cui assistere o intervenire?

    Uno stridio fastidioso catturò l'attenzione della giovane, la quale volse semplicemente lo sguardo in quella direzione, senza minimamente scomporre la sua espressione quasi perenne. Un tombino si mosse, o meglio qualcuno da sotto lo stava spostando. Inclinò la testa perplessa, ma minimamente preoccupata: allentò la presa dell'asse dell'ombrello e lo fece scivolare un pochino più in basso, tanto da toccare i raggi con la testa e nascondere, così, la parte superiore del viso a terzi.

    Un uomo uscì da quel buco. Proveniva dalle fogne, interessante. Si guardò intorno, l'uomo, ma non poté vederla. Le labbra si schiusero allargando il sorriso sul volto della ragazza. Pensieri malevoli pervasero la sua mente, mentre i suoi occhi si fissarono sempre più sullo sconosciuto. Una gara, una caccia, un imbroglio. Si leccò le labbra e serrò le labbra osservando lo strano individuo fisso su quella porta. Disse una frase, chiara e concisa, dava l'idea di essersi perso. Forse era uno di quelli che venivano chiamati naufraghi dimensionali.


    "Ta ta..ta ta ta.." - cominciò a canticchiare un motivetto - "La la la la la.." - cercava di attirare la sua attenzione. Da quel momento si che l'avrebbe vista, lì seduta girando lentamente l'ombrello aperto intorno al suo asse appoggiato alla spalla destra.
    "Mi chiedo cosa tu stia aspettando, se ti piace il genere dovresti entrarci, non c'è spazio per l'esitazione" - disse accompagnando la fine con una risatina, portando la mano sinistra alla bocca.

     
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  3. LonerZero
     
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    Un motivetto appena intonato attirò la sua attenzione. Si girò in quella direzione e notò una figura seduta su di una panchina con un ombrello aperto. Guardò il cielo notturno per capire se piovesse oppure no, ma non ricevette alcun responso. Probabilmente era solo una particolare scelta di stile. Se ne stava seduta immobile e portava un vestitino nero, ma non riusciva a vederla in volto in quanto era coperto in parte dall'ombrello, ma era chiaramente una ragazzina. Si sentì leggermente indifeso, o in generale inadeguato. Lui portava quattro stracci per coprirsi, il resto gli era stato rubato. Sentiva la mancanza di quella tunica blu che era solito portare, probabilmente gli avevano preso anche quella; ripensò per un attimo a tutti gli ingredienti presenti nella sua borsa, il pugnale...la pipa! Un forte senso di disagio lo pervase.

    Una ragazzina seduta in un così squallido posto...che sia una spacciatrice?

    Si riprese per un attimo, nonostante scartò l'intuizione dopo poco: aveva visto qualsiasi tipo di persona ed anche animali vendere, ma li accomunava tutti una certa circospezione. Non che non sembrasse una persona cauta, in fin dei conti per trovarti in un posto del genere devi avere sicuramente qualche sicurezza, ma ad una seconda analisi, non sembrava proprio il tipo. Fece ruotare un po' l'ombrello e parlò.

    Maledetta mocciosa.

    Digrignò i denti ben visibili con una risata sommessa.

    A cosa ti riferisci? Al locale oppure a te?

    Sghignazzò più del dovuto, ma si pentì poco dopo. Non era proprio una bellissima battuta, anzi poteva essere interpretata malissimo. Si guardò intorno, sperando che nessuno lo avesse sentito. Si passò la mano sull'apertura nasale, per poi coprire la bocca dovendosi schiarire la voce. Era una situazione abbastanza imbarazzante, riflettendoci. Un cadavere ambulante e una ragazzina davanti ad un locale a luci rosse. Sembrava la descrizione di un giornale scandalistico.

    Ascolta bene, non sono del posto. Non ci troviamo a Mann' Enzaard? Sono...forse sarebbe meglio non dirle che sono stato steso e gettato in un pozzo... mi sono perso. Dove mi trovo esattamente?
     
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    Endlos - Strade del Bloodrunner



    Per le strade del Bloodrunner, una giovane e un uomo si incontrarono di fronte ad un locale contrassegnato dalla lettera a croce regolare caduta tre volte. Un incontro insolito, più per l'uomo che per la giovane.
    "Eh eh.. Oh!" - udendo quella risposta rimase sorpresa, mostrando, con quella parte di volto visibile, un'espressione di puro stupore. Forse falso, forse recitato. Poco dopo mostrò un sorriso largo con tutti i denti, mentre la mano rimaneva lì davanti, coprendone la parte della centrale. Aveva interpretato proprio a quel modo la battuta.

    La mano sinistra tornò a scivolare sull'asse dell'ombrello. Strinse la presa mentre quel sorriso esagerato si affievoliva in uno semplice di cortesia.
    "Sono stata maleducata, avrei dovuto darle del lei" - disse, poi portò leggermente in avanti l'ombrello, coprendo gran parte della sua figura, per poi appoggiare il bastone sull'altra spalla, tenendo la posizione di prima.
    "Starò più attenta" - si limitò a dire, ma non sembrò intenzionata a continuare o a porre un nuovo discorso, anzi, tornò sull'argomento precedente, poiché le cose non vanno fatte a metà. Che sia azioni o parole.

    "Pare che il genere le piaccia molto" - affermò rendendosi capace di rispondere anche alle battute più squallide o che mirino a portarla in una posizione considerata inferiore per il pensiero maschilista. La giovane con l'ombrello non ha fazione.
    "Che forse la mia presenza ti abbia bloccato?" - non era da escludere, vedendo una ragazza, di apparenza più piccola, poteva cercare di mostrarsi un altro tipo di persona. Cominciò a far ruotare l'ombrello, nel senso opposto, appena quell'orrendo figuro parlò nuovamente.

    Come pensava: si era perso. Lanciò un'occhiata al volo al tombino chiedendosi come aveva fatto a perdersi arrivando a finire nelle fogne. Cominciò ad avere il sospetto che vi erano dei segreti, qualcosa non era stato detto, tenuto nascosto. Perché mai? Imbarazzo? Vergogna? Mann' Enzaard era un nome che non aveva mai sentito prima d'ora. Non conosceva ogni singola località di Endlos, senz'altro quelle di maggiore importanza. Se veniva dalle fogne era più probabile che venisse da una frazione dello stesso presidio, piuttosto che da un luogo molto più lontano. Oppure era proprio un naufrago dimensionale.

    "Perché crede che non sia Mann' Enzaard? Non ci sono locali a luci rosse lì?" - chiese, conscia di aver ignorato la domanda. Faceva parte del suo carattere non essere mai così diretta, girare attorno, confondere le persone, far perdere tempo. Per lei è divertente. Siccome è tale, lo fa.
    "Mi chiedo perché è venuto dalle fogne, sono curiosa, cosa ci faceva lì?" - domandò, fermamente intenzionata a non rivelarle il nome della città, instillandogli il dubbio, per quanto piccolo potesse essere, che quella fosse la stessa città, magari sotto una facciata differente. Non ci voleva niente a mostrare le evidenze, nonostante non ci sia senso nel nascondere o rivelare la verità.

     
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  5. LonerZero
     
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    La ragazzina, che probabilmente era molto più sveglia di quanto non dimostrasse la sua età, non si aspettava probabilmente una risposta del genere. Non è il genere di cose che si dicono ad una persona di quella età. Continuava sogghignare sotto il suo ombrello e sotto quell'aria indifesa, ebbe però le tempra di rispondere tranquillamente alla battuta.

    Questa mocciosa non è esattamente la persona che vuole far credere di essere. Devo essere cauto.

    Mentre altre parole continuavano ad arrivargli alle orecchie, la parete di fronte a lui iniziò a distorcersi, insieme all'insegna del locale a luci rosse. Per pochi secondi i colori furono accesi come se fosse giorno, l'ombrello inglobò tutta la figura sulla panchina e si vide la pelle liscia e lucente. Pochi secondi, un battito di ciglia, e tornò tutto come prima. Guardò per qualche istante il vuoto, stralunato.

    Il solito ritorno d'acido...-bisbigliò con voce sommessa-puoi anche evitare di darmi del lei, mi fai sentire molto più vecchio di quanto già lo sia. E non merito neanche di essere rispettato più di tanto, ma non divaghiamo.

    Un po' di malinconia lo attanagliò, quante ne aveva passate, non sarebbero bastati 3 giorni per raccontare tutti quegli anni di vita che ormai anche lui non ricordava più. L'affermazione della ragazza lo mise in crisi per un attimo: e se quella fosse stata veramente Mann' Enzaard?

    Che sia ancora sotto effetto di qualcosa? No, è passato troppo tempo. E poi questa non è la stessa metropoli, non ho mai visto palazzi così alti, non possiede una rete fognaria del genere e si respira un'aria diversa, molto meno salubre. Mann' Enzaard si affaccia sul mare, si distingue bene l'odore di salsedine.

    No, ce ne sono, eccome. Buona parte del fatturato delle attività illegali viene da posti del genere, tra prostituzione, droghe e contrabbando. Non è un posto propriamente raccomandabile, e a dirla tutta neanche questo lo sembra. Infatti cosa ci fa una ragazzina della tua età in un degrado del genere?

    L'ultima affermazione aveva un senso di sfida, voleva tastare un po' il terreno, capire chi aveva davvero davanti: una minaccia o una risorsa. Riguardo l'ultima domanda che gli fu posta fu molto vago (e rude), anche per la motivazione sopracitata, se c'era qualcosa di cui non aveva bisogno era che qualcuno si intromettesse in qualsiasi modo nelle sue indagini, e di conseguenza sapesse cosa faceva per vivere.

    Beh, cosa vuoi fare in una fogna di notte in posto così se non affari che non ti riguardano.
     
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    Endlos - Strade del Bloodrunner



    Per le strade del Bloodrunner, un uomo si è perso e sembra chiedere un aiuto ad una guida. A sua insaputa, codesta guida si rivelerà una guida particolare, che preferisce camminare fuori dai sentieri. La giovane inclinò la testa, assieme all'ombrello quasi a seguirne il movimento, quando l'uomo fece riferimento all'acido. Sembrava una parola fuori luogo, pareva non aver alcun senso in quel contesto a meno che non fosse riferito a qualcosa di preciso che solo l'uomo ne era a conoscenza. Un vecchio che non gradisce venir trattato come tale e non esige alcun rispetto. Non per cortesia o educazione, si dimostra afflitto da qualche colpa o peccato.

    "Ammiro la sua umiltà" - disse inclinò la testa dal verso opposto. Era un vecchio davvero interessante. Più la conversazione procedeva, più scopriva nuove cose, peccato che la giovane ombrellaia non se ne faceva nulla delle informazioni. Mera curiosità.
    "Dovrei rifiutare in quanto il rispetto non è qualcosa che si chiede o si respinge" - affermo per poi tornare a inquadrare correttamente lo sconosciuto disperso.

    Rispose in maniera sufficiente dando prova di sapersi esprimere immediatamente in una questione che normale gente richiederebbe un minimo di riflessione. Quasi una risposta spontanea, una sola occhiata alla via e aveva subito delineato somiglianza tra Bloodrunner e quella città nominata da lui.
    "Le apparenze ingannano, lo sa?" - una domanda retorica che diceva tutto. Però non bastava a dare maggiore comprensione su ciò cui vuole si ponga attenzione.
    "Non ricordo di averle detto la mia età" - continuò, d'altra parte potevano anche avere la stessa età. Lui non poteva certo saperlo, si era solo limitato a guardarla come una ragazza qualunque, proprio lui, che forse non dovrebbe considerarsi tanto unico e diverso.

    "Ad ogni modo.." - prese tempo accavallando lentamente la gamba destra sulla sinistra - "Non mi ha ancora spiegato perché creda che questa non sia Mann' Enzaard" - ritornò sull'argomento, poiché come già detto: le cose non vanno lasciate a metà. L'uomo pareva infastidito dalla sua curiosità, forse catalogandola come estrema e quindi dandole inconsapevolmente della ficcanaso. Però la giovane sapeva sempre ottenere quello che voleva, o almeno sapeva come provarci. L'ombrello smise di ruotare. Stacco l'asse dalla spalla sinistra e ripeté il procedimento a ritroso portandolo sull'altra spalla.

    "Vuole sapere cosa ci faccia io qui, ma non vuole dirmi cosa ci faceva lei nelle fogne" - portò la mano sinistra alla bocca e si lasciò andare all'ennesima risatina. D'altronde non aveva torto e proprio su questo voleva puntare.
    "Ti propongo uno scambio: tu mi dici cosa ci facevi nelle fogne, mentre io ti dico cosa ci faccio qui" - propose un'accordo, apparentemente semplice, esternamente innocuo.
    "Che ne dice?" - e attese con quel sorriso che a lungo andare poteva risultare irritante e antipatico.

    Il tempo si stava esaurendo. L'incontro particolare aveva raggiunto il suo termine. Che avesse accettato la proposta o meno, non gli avrebbe rivelato mai le due reali intenzioni. Era una serata fresca, ottima per la sua caccia abitudinaria. Le cose che aveva perso l'orribile creatura se le sarebbe dovute cercare da solo, poiché le indicazioni dell'ombrellaia sarebbero state palesemente false. Palesemente per chi come lei nuotava nel mare delle menzogne..la giovane si dileguò nascondendo il suo aspetto in cerca di qualcuno più facile da abbindolare. E sopratutto uccidere.



    Edited by "Gerik" - 27/6/2016, 11:29
     
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