Una mattina diversa

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  1. LordDreamers
     
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    Qua e la nella brulla terra scura iniziava a fare capolino qualche filo d’erba, man mano che avanza e che le sue vesciche si aprivano il verde prese il posto del rosso e la terra desolata divenne terra coltivata.

    “Erano giorni che non vedevo qualcosa di vivo”

    Camminò ancora a lungo e raggiunse quella che doveva essere la Sorella Verde di Undarm, appezzamenti di terreno e case erano sparsi qua e là. Relay, stanco e affamato dal viaggio, finalmente quella mattina era giunto a destinazione. In città avrebbe sicuro trovato riposo e cibo, prima però si sarebbe dovuto procurare qualcosa con cui pagare, magari la sera stessa avrebbe fatto uno spettacolo.

    Si diresse in un piccolo frutteto li vicino, scavalcò la bassa recinzione, si tolse le scarpe e i suoi piedi piagati apprezzarono il contratto con l’erba fresca dopo tanti giorni di marcia. Poi individuò un grosso albero dalla folta chioma, controllo che il fattore non fosse in giro e si avvicinò ad esso camminando sulle mani, giusto per divertirsi un po’.

    Si arrampicò su un grosso snodo di rami e li si sedette, appese lo zaino ad un ramo, tirò fuori uno dei suoi coltelli e tagliò un grosso frutto maturo. Lo morsicò e il succo dolciastro gli colò sul mento, chiuso gli occhi e si godette il momento di pace. Sembrava quasi di essere tornati in quella che da un po’ di tempo era la sua casa nel presidio orientale, dove una dolce brezza cantava continuamente passando tra le fronde, facendo passare ogni preoccupazione a chiunque la udisse.

    Probabilmente dormiva da un paio d’ore e oramai era mattina inoltrata. Fece cadere lo zaino e lo seguì con un salto mortale atterrando dolcemente sul terreno, aveva già approfittato sin troppo della “gentilezza” del fattore, per cui uscì dal frutteto e si diresse verso un ampio spazio verde senz’ombra.

    Era giunto il momento di provare lo spettacolo, non che per lui fosse un dovere indesiderato, anzi, viveva per quello.
    Prese il bastone come si prenderebbe la mano ad un amante, poi iniziò a ballare con esso, dapprima i movimenti erano semplici divenendo poi man mano più complicati mentre il bastone e Relay diventavano una cosa sola in quel prato vicino ad una città lontana da “casa”
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    SPOILER (clicca per visualizzare)
    Salute: 100%
    Energia: 100%


    Edited by LordDreamers - 23/2/2016, 11:12
     
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    Dopo estenuanti ore a piedi, finalmente inizio a vedere i confini della “Sorella verde”. La cosa positiva è che finalmente non sono più vestito di stracci: un balordo è stato così “gentile” da “cedermi” i suoi vestiti. Un raggiro qui, un colpo alle spalle lì e il gioco è fatto: vestiti nuovi, una mappa e qualche moneta d'oro sono quello che mi occorre per il viaggio. Certo, anche riposarmi un attimo non farebbe poi così schifo: esattamente come non mi farebbero così schifo delle informazioni: è facile uscire dal territorio di Urdarm, il difficile viene dopo. Sicuramente so come circumnavigare Kevlor, quello che non so è come procedere verso sud; anche perché sembra che la struttura di questo mondo non sia solida come quella di Helios...

    “Devo dire che sei riuscito a divertirmi, Asriel...”

    Ah, alla buon'ora: sono giusto un paio di giorni che non ti fai sentire...

    “Si, ammetto che mi sono divertito pure io soggiogare quello stupido umano, ma certamente posso fare di meglio.”

    “Questo è lo spirito giusto, mio campione. Ma occhio: sappi scegliere bene chi ingannare, e chi invece tenerti fedele. Un re non deve essere solo in grado di saper ottenere ciò che vuole, ma sopratutto deve essere in grado di scegliersi i propri alleati.”

    “Questo lo so bene, maestro, ed è per questo che mi sto dirigendo a Merovish: sarà un'ottimo luogo per temprare le mie capacità e trovare potenti alleati.”

    “Ahaha, mi sorprendi ogni giorno di più, Asriel. Ma sta comunque attento: merovish è piena di occhi ed orecchie, sappi muoverti con discrezione.”

    Sorrido, pregustando già la vista della città delle sabbie, dell'eccesso e dell'inganno. Non faccio in tempo però a meditare sulle mie azioni, che la mia vista viene distratta dai movimenti acrobatici di un essere. La sua eleganza è senza pari, la sua leggiadria e maestria sono stupefacenti. Mi ricorda un circense elfico, venuto a Belkaja per intrattenere il nostro popolo. A noi era riservata una tribuna d'onore, ed eravamo così in alto da poter toccare le stelle del tendone blu come la notte. Ero ancora un marmocchio e sedevo sulle braccia di mia Madre, Toriel. Mi ricordo che lo spettacolo degli accrobati mi piacque così tanto che volevo il bis...No, non posso permettermi di farmi divorare dai ricordi: ho preso una scelta, e perseguirò quella scelta. Tra me e il trono non ci saranno ricordi sbiaditi di una famiglia che ha deciso di voltarmi le spalle, nel momento del bisogno. Eppure non posso non fare un plauso a questo saltimbanco.

    “Decisamente un'ottima esibizione, messere.”

    Mi avvicino applaudendo, con sorriso compiaciuto.

    “Non si vedono tutti i giorni artisti come voi: con il vostro talento e la vostra dedizione. Oh, che maleducato, non mi sono neanche degnato di annunciarmi: Asriel Dreemurr. Di chi ho il piacere di fare la conoscenza ?”



    Edited by Ruina Mundi - 27/2/2016, 14:39
     
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  3. LordDreamers
     
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    “Non si vedono tutti i giorni artisti come voi: con il vostro talento e la vostra dedizione. Oh, che maleducato, non mi sono neanche degnato di annunciarmi: Asriel Dreemurr. Di chi ho il piacere di fare la conoscenza ?”

    Relay aveva notato quello strano personaggio avvicinarsi a lui, l’aspetto di sicuro non era ordinario ma Relay dopo tanti viaggi non si stupiva più facilmente e nel caso era bravo a non farlo notare.

    Aveva il corpo umano ma la testa era quella di un bel esemplare di stambecco, nel complesso un aspetto piacevole.

    Si fermò con il bastone nella mano sinistra, piegò il ginocchio e fece un profondo inchino a braccia aperte accogliendo l’applauso.

    “La ringrazio molto per le gentili parole, sono felice che lo spettacolo le sia piaciuto e speriamo sia altrettanto gradito dal pubblico a cui è destinato”

    Poi alzò il capo rimanendo inchinato e sorridendo disse:

    “Mi presento, io sono Relay, non un secondo nome o cognome ma soltanto questo che mi è stato dato dal mio vecchio circo suppongo.”

    Si alzò, e tese la mano verso la creatura appena incontrata sorridendo. Era da giorni che non parlava con qualcuno e quella persona sembrava interessante.

    “Mi alleno oramai da un po’, penso di essermi meritato una pausa, se ti fa piacere la tua compagnia è ben accetta, sono giorni che non incontro qualcuno e due chiacchere fanno sempre bene allo spirito”

    Si diresse verso lo zaino lasciato in mezzo al prato, ci agganciò il bastone, si asciugò il sudore dal corpo con uno strofinaccio e bevve un sorso d’acqua dalla bisaccia.

    “Sete? Nel caso sarei felice di condividere con te la mia acqua, sai sono cresciuto sotto il cielo del tendone e li si condivideva tutto, sono abituato così quindi non fare complimenti”

    Si issò lo zaino in spalla e continuò a parlare:

    “Il caso, il fato o chissà che ci ha fatti incontrare, che ci sia un motivo o no gli sono grato, ogni incontro arricchisce e dona qualcosa di nuovo, ma ora forse ho già parlato troppo. Sono stanco e le mie membra anno bisogno di riposo, se ti va mi andrò a sedere all’ombra di quel grosso albero”

    E indicò un grosso albero dalla folta chioma che proiettava una grande ombra in mezzo al prato iniziando ad incamminarsi lentamente

     
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    Curioso: quindi la mia deduzione Curioso: quindi la mia deduzione era tutt'altro che infondata.

    Un circense che ha abbandonato il proprio circo per farsi le ossa nel mondo vero; romantico quanto banale. Il circense, il cui nome corrisponde ad un semplice Relay, sembra essere un elfo giovane e forte. Che razza sublime gli elfi: per quanto trovi abbastanza anacronistica la loro ricerca della perfezione tipica della loro cultura e della loro estetica, hanno sempre avuto una forte presa sul mio interesse. Così distante è la cultura elfica da me, eppure così magnifica e degna d'ammirazione.

    Il giovane mi offre dell'acqua, ed io non posso far altro che accettare il suo invito, sorridendo e ringraziandolo di condividere con me la sua unica fonte d'acqua.

    Una persona molto alla mano mi sembra di vedere, caratteristica tipica di un giramondo: anche quella che sembra la sua filosofia di vita rispecchia fedelmente i tratti del vagabondo, come anche i suoi vestiti leggeri e comodi.

    “Sono lusingato del vostro entusiasmo, davvero: non capita tutti i giorni di trovare una persona così ben disposta ed educata. Ahimè, non tutti in questo mondo nascono signori: la virtù e la buona creanza manca a fin troppi individui, anche di chi si fregia di corone e gioielli.”

    Aggiungo, mentre lo seguo sotto il melo.

    “Voi da dove venite, precisamente ? Dove siete diretto ?”

    Per la prima volta da quando ero su Endlos, potevo dirmi davvero interessato ad una persona., una persona che solo apparentemente non possedeva nulla di speciale, se non la sua mirabile agilità e la sua capacità d'intrattenere. Dopo tutto non posso usare tutto il mio tempo per meditare sulle mie mosse: anche un grande stratega ha bisogno di divertirsi, di abbassare la guardia, anche solo un po'.
     
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  5. LordDreamers
     
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    Sembrava proprio una persona a modo, come se avesse avuto un educazione di alto livello o almeno così traspariva dal suo modo di parlare. Oramai era giunti al grosso melo, sopra di loro pendevano delle grosse rosse mele, Relay prese un dei coltelli e con un salto stacco due mele che prese al volo mentre cadevano, ci giocolò un po’, poi le strofinò sul gilè e ne porse una al suo nuovo compagno del momento.

    “Ti piacciono le mele? Queste non sono male, ne ho mangiato una prima, zuccherina e succosa, non mi piacciono quelle farinose”

    Poi si sedette poggiando la schiena al tronco e stendendo le gambe davanti a se, chiuse gli occhi, alzò la testa e sospirò, poi li riaprì e sorridendo disse:

    “Ti ringrazio molto per i compliementi, anche tu sembri… Oh perdonatemi, va se bene se vi do del tu?”

    Guardò il compagno studiandone l’aspetto, era coperto da un manto bianco, ma si vedevano dei tatuaggi che si andavano a tuffare sotto le vesti, probabilmente erano molto estesi, comunque non aspettò la risposta del compagno.

    “Vendo da qua e da là, da su e da giù, a volte vengo anche da te. Ho girato molto col circo ma da quando l’ho lasciato mi sono stanziato nel presidio orientale, ho costruito una piccola casetta in un bosco vicino ad Istvan, li regna la pace per ora e non ho girato molto, mi sono preso un po’ di tempo per stare con me stesso, ho sempre vissuto con tanta gente che è strano stare per tanto tempo da soli ma immagino che sia parte della mia natura in fondo”

    Morse la sua mela e il succo gli colò sul mento. Si ripulì, deglutì e continuò:

    “Ora non ho una meta esatta, sono abituato a girare ed esibirmi ed è forse quello che sto facendo tutt’ora ma in solitudine, vivo per lo spettacolo ma cerco anche qualcosa di nuovo, non dico una missione, o un amore, semplicemente qualcosa… So che la troverò, magari sei tu o magari è quel fattore laggiù”

    E indicò un uomo lontano in mezzo ad un campo che tornava a casa da lavoro, era chino dalla fatica e dagli anni che si portava sulle spalle, ma aveva la schiena forte e robusta

    “Comunque per ora mi limito a girovagare e guadagnarmi da vivere esibendomi nelle piazze. Invece parlami un po’ di te ora, se ti va ovviamente”

     
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    Declino, l'invito della mela con un gesto garbato.

    Un girovago, prima di esserlo nelle sue scelte, nei suoi passi, lo è nella mente.
    Relay è lo stereotipo del girovago, del folle: sa cos'è, ma non sa cosa diventerà, e vaga alla ricerca perpetua di una risposta. Anche questo, romantico quanto classico: un destino difficile, per quanto ammirevole.

    “Ci sarebbe molto da dire, su di me -”

    E non pretenderai di sapere tutto di me così, vero? Mio caro vagabondo, ti ammiro, ma non credo che tu riesca a capire nei i miei metodi ne le mie motivazioni, così slegato al mondo ed alle cose.

    “ - di certo sono un Naufrago, proveniente da un altro piano dell'esistenza. La casata dei Dreemurr mi ha dato molti natali, e lì ho imparato l'arte della magia. Purtroppo, il fato mi ha portato verso altri lidi, ma non mi perdo d'animo: questo mondo è così vasto che troverò quello che cerco. In parecchi angoli di questo mondo si nasconde tanta e potente magia, basta solo saperla cercare.”

    Non so molto diverso da lui, o meglio: non lo ero. Ora un obbiettivo, ed ho intenzione di perseguirlo. La sua razza mi ha sempre affascinato: i giramondo sono delle creature davvero interessanti.



    Perdonami il post fiacco, ma sono stanchissimo.
     
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  7. LordDreamers
     
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    Il sole era oramai alto nel cielo e l'ombra dell'albero diventava più piccola, una leggera brezza soffiava sul volto di Relay e gli dava sollievo, era una bella giornata

    “Magia dici, ne ho vista tanta girando col circo, e persino io so fare qualche piccolo “trucchetto” sono incuriosito però, perché cerchi la magia? Cioè il tuo obiettivo è semplicemente trovarla o vuoi possederla? Forse entro troppo nel personale scusa, è che forse per deformità professionale il mondo della magia mi affascina”

    La magia, cosa cercava quella persona? Più che spaventato Relay era affascinato, che tipo di magia? A che scopo? Era da molto che non aveva un vero obiettivo e per quel momento il suo era diventato sapere di più su quella persona. Un obiettivo fugace e temporaneo ma qualcosa su cui ora stava focalizzando tutta la sua attenzione.

    “Se hai bisogno di aiuto nella tua ricerca, chiedi e se posso ti aiuterò, tanto non ho molto da fare”

    Detto queste si alzò e si stiracchio la schiena facendola scrocchiare, poi si girò e disse:

    “E’ quasi ora di pranzo, che si fa? Mangiamo qualcosa?”


    Scusami anche tu per ritardo e post breve, ho ripreso le lezioni e ho avuto una settimana incasinata
     
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    Ops, forse mi sono sbottonato troppo...o forse no? Infondo non gli ho mica detto il “perché” cerco questo potere così immenso ed alto come la magia: tutto ciò mi lascia la possibilità di mentire spudoratamente e ottenere quindi un alleato, per quanto poco ci si possa fidare di questi girovaghi, anche se lui sembra diverso: la loro natura è mutevole come il loro volere, un fiume di pensieri che non trova pace.

    “Sono uno studioso: io trovo e studio la magia. Sono nato in una famiglia di nobili origini e con una lunga discendenza di maghi e sono venuto qui su Endlos per carpirne i segreti mistici. Apprezzo la tua buona volontà, ma lo studio richiede concentrazione e pazienza: tu sembri un tipo in gamba, ma a seguire le mie orme ti annoieresti soltanto.”

    Al gentile invito del vagabondo, rispondo con un cenno d'approvazione della testa, sperando che sarebbe andato lui a prendere il nostro pranzo.

    Forse il tipo in questione si sta facendo troppe domande, ma io sono abbastanza abile a dire ciò che la gente vuole sentirsi dire: sarò prudente a non rivelare troppo dei miei intenti futuri. Sicuramente mi piacerebbe vedere cosa sa fare.

    “Ad ogni modo, prima che tu vada: vorrei chiederti in quali arti sei riuscito ad esercitarti. Da quel che mi sembra di capire, sei un'abitante di questo semipiano e sicuramente sarebbe curioso capire la natura della vostra magia”.

    Viva i post corti :3
     
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  9. LordDreamers
     
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    “Ma a seguire le mie orme ti annoieresti soltanto…”

    Quelle parole gli rimbombavano in testa. Forse era davvero troppo noiosa la vita di uno studioso per un vagabondo come lui? O forse non lo voleva tra i piedi? Non era la prima volta che qualcuno lo riteneva stupido ma al circo anche lui aveva ricevuto la sua educazione se pur non approfondita e durante gli anni di vita si era preoccupato di ampliarla lui stesso.

    “Ad ogni modo, prima che tu vada: vorrei chiederti in quali arti sei riuscito ad esercitarti. Da quel che mi sembra di capire, sei un'abitante di questo semipiano e sicuramente sarebbe curioso capire la natura della vostra magia”

    A quel puntò si alzo e si inchinò al suo unico spettatore

    “Il mondo per me è un grande palcoscenico, cosa siamo noi se non una maschera in continuo mutamento? E come sul palcoscenico non tutto ciò che si vede è realtà”

    A quel punto 6 copie di Relay si posizionarono una di fianco all’altra, creando un'unica fila, tutte in contemporanea si abbassarono e appoggiando le mani a terra si misero in verticale, per poi iniziare a ondeggiare da una parte all’altra, facevano tutte quel movimento ma ognuno di essi con qualche secondo di ritardo l’uno dall’altro. Poi le copie si riunirono a Relay che tornò in piedi.

    “Ecco una piccola parte della mia magia, parrà a te roba semplice visto che sei uno studioso, ma mi piacerebbe in tal caso avere un tuo consiglio su come migliorare le mie abilità. Oh tranquillo non voglio una risposta immediata, pensaci su, o magari no, mentre io prendo qualcosa da mangiare”

    Allora tirò su lo zaino e si lego una bandana in testa coprendo le orecchie a punta, non ricordava esattamente come trattassero le altre razze in quel posto anche se gli elfi era una razza comune la prudenza non era mai troppa.

    Si recò al casolare del fattore indicato prima e li lo trovò intento a mangiare della zuppa dentro ad una vecchia forma di pane, Relay gli offrì quelle poche monete che aveva:

    “Salve buonuomo, so che non siete un mercante ma un uomo di terra, si vede che avete lavorato duro tutta la vita e per questo so che potete capire cosa significa per la fatica, sono da molti giorni in viaggio e non mi sono rimaste che poche monete, avete qualche vivere da condividere con un povero viandante?”

    Il vecchio si alzò e senza dire una parola gli diede 4 pezzi pane, duro, buono solo per i cavalli e un piccola bisaccia di latte, Relay ringraziò calorosamente e si diresse verso il suo compagno che lo attendeva



    Sono un newbie di questo forum, qui le tecnice a scopo di free role consumano?
     
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    Davvero niente male.
    Devo dire che, per quanto l'esibizione di Relay non risponda alle mie domande, ammetto che è stato divertente osservare il suo spettacolo.
    Infondo si tratta di un teatrale girovago, non di un vero e proprio mago, per quanto le sue abilità illusionistiche siano lodevoli e si sposino perfettamente con la sua natura teatrale ed egocentrica.

    Mentre lui va a prendere il pranzo, io penso edifico sul futuro.
    Sicuramente i suoi poteri potrebbero tornare utili ai miei piani: potrei convincerlo a venire a Merovish con me, o quanto meno fargli presente che sto andando in quella direzione.

    Eppure posso davvero fidarmi di un giramondo, esseri per natura difficili da contenere ?
    Un carattere così caotico potrebbe risultare nocivo per i miei piani, ma forse posso puntare sul suo egocentrismo e la sua smisurata curiosità per convincerlo.

    Eccolo che torna con il magro nostro banchetto tra le mani: qualche pezzo di pane evidentemente e del latte.
    Sicuramente non il pranzo degno di un nobile: ma da un vecchio mugnaio di un mondo sconosciuto non posso pretendere chissà quali attenzioni.

    “Davvero, sicuramente delle ottime illusioni, per quanto comunque rimangano tali: mera manipolazione della luce. Non posso consigliarti altro, se non continuare ad esercitarti: solo la pratica rende perfetti.”

    Sorrido, inspiro un po' d'aria e riprendo il discorso.

    “Ad ogni modo, tu mi stai offrendo del cibo, ed io non ho molto da darti se non una piccola informazione che potrebbe esserti utile: il mio percorso di ricerca mi sta portando verso quella che da molti è definita la città grande ed imponente città del sud - Merovish mi sembra che si chiami- e sono lì alla ricerca di informazioni delle antiche rovine inerenti ai miei studi. Se un giorno dovessi trovarti da quelle parti, cercami: saprò restituire il mio debito nei tuoi confronti.”

    Magari con qualcosa di ben più utile e prezioso dell'oro: potere, fama, ricchezza e perché no, un'avventura pericolosa nella quale cimentarsi.
    Dopo tutto gli avventurieri come te sono attratti da questo genere di cose. Detto ciò: prendo le mie poche cose e decido d'incamminarmi altrove, non prima di salutarlo cordialmente. Sono sicuro che ci rivedremo.



    Edited by Ex/Human - 17/6/2016, 21:43
     
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9 replies since 22/2/2016, 00:37   123 views
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