[Epilogo] Primi Passi.

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    Impeto e tempesta

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    L'aula 56-c era un piccolo locale al secondo piano, appena visibile imboccando l'ala sinistra dell'edificio. Differentemente da molte aule di quell'area, era costituita quasi totalmente da muri in legno e privi di angoli, perfettamente lisci ed intervallati da piccole librerie incastonate nella parete. Dalla pianta tondeggiante, era assolutamente priva di finestre ma comunque ben illuminata da candelabri e piccoli fari disposti sulle pareti. Il soffitto cupoliforme, invece, era di un materiale abbastanza difficile da riconoscere; liscio e lucido come uno specchio, era stato creato artificialmente per apparire come un semplice affresco se inutilizzato e fungere da componente per proiezioni tridimensionali all'occorrenza.

    Particolarmente intimo come ambiente rispetto alla struttura mastodontica del Magisterium, raccoglieva in sè sontanto decine di banchi di legno disposti a file e con un ampio corridoio centrale. Questo terminava direttamente alla cattedra del Magister, dietro cui troneggiava una lavagna molto grande e ben pulita, proprio di fianco la porta d'ingresso.
    Non essendo finalizzata a lezioni di pratica o esperimenti vari, l'aula non era dotata di rinforzi e protezioni particolari; in effetti, a vederla in quel modo, non sembrava nulla di eccezionale o "magico", come invece ci si sarebbe aspettato per l'unica Accademia presente sul Semipiano.

    Ma infondo... voi non eravate certo lì per diventare dei Maghi.

    png

    Magisterium, ore 09.00 PM.
    Presidio Errante, Endlos.

    Dopo una serie di accertamenti sul vostro stato di salute, fortunatamente ottimo, accompagnati dal Magister Dan avreste raggiunto senza alcun problema una curiosa aula del Magisterium. Per coloro che avevano seguito le lezioni di esplorazione interplanare non sarebbe risultato troppo difficile orientarsi; aldilà della porta verso cui erano indirizzati i passi della guida avrebbero ritrovato la medesima aula in cui, tempo prima, lo stesso Dan Mihai Simion aveva dato lezione e nozioni base per le esplorazioni.

    Facendo cenno di accomodarvi, vi avrebbe fatto entrare in aula. Ciò nonostante rimase fermo sulla soglia della porta, sorridente come suo solito.
    -Temo di dover andar via, ora- avrebbe premesso, prima di introdurre una figura minuta comparsa alle sue spalle quasi per magia -Lascerò che la mia piccola apprendista si occupi di voi, ora. Vi ringrazio ancora del servizio che avete offerto al Presidio!

    E così sareste rimasti in compagnia di una bimbetta con una curiosa toga azzurrina: aveva i tratti somatici tipici del Presidio Occidentale e, se foste stati attenti, l'avreste riconosciuta come una degli assistenti del Magister già incontrata immediatamente prima del viaggio oltre il portale.

    Izumo_zpsgsdvwwhz

    -Il mio nome è Sakura- avrebbe annunciato con voce non particolarmente espressiva, e non era chiaro se fosse sintomo di professionalità o noia allo stato puro -Vi prego, accomodatevi nei banchi dove sono già state posate delle pergamene vuote, penne e calamai.

    Solo dopo che vi sareste tutti accomodati, la piccola avrebbe continuato a parlare, spiegandovi così l'ultimo onere richiesto in modo da terminare il lavoro per cui sareste stati pagati a breve.

    -Il Magisterium vi chiede di trascrivere nero su bianco i dettagli del vostro viaggio, soprattutto quelli che ritenete necessari sappiano i vostri ipotetici successori. Anche se potrebbero non percorrere le vostre stesse strade, è bene che siano informati di tutto ciò che sappiamo.

    Con quella breve spiegazione si sarebbe semplicemente seduta alla cattedra, come una maestra in attesa che gli alunni svolgessero il loro compito. Non avrebbe parlato nè sarebbe stata di grande compagnia... ma almeno non vi avrebbe disturbati.

    Turno finale - Primi Passi.


    Siete stati accompagnati in un'aula del Magisterium e vi è stato detto di scrivere qualcosa: bene. Essendo il Naos Project fondato sull'esplorazione ed io particolarmente contro il metagame, ho elaborato un sistema di passaggio di informazioni molto simile a quello che accade nella vita vera. Essendo in questo caso voi gli esploratori (nessun altro png) sarete (ovviamente) soltanto voi a conoscere la realtà dei fatti, aldilà del portale. In questo caso, una quest facile facile, non c'è molto da dire ma il poter alterare al ritorno la realtà dei fatti e fornire informazioni errate o tralasciarne alcune potrebbe tornarvi utile in futuro.

    Quindi, in pratica, cosa vi chiedo di fare?

    I vostri pg devono riassumere il loro viaggio ed esporre tutto ciò che ritengono utile che gli altri sappiano per le esplorazioni future, in base alle loro conoscenze attuali. Ovviamente non serve un papiro inutile, ma dare delle direttive come "attento a cosa mangi" oppure "non andare in quel posto" aiuterebbe.
    Se ci sono famigli, anche loro devono scrivere il loro piccolo testo scritto.
    Per ovvie ragioni interpretative, se il vostro pg è un asino in italiano, può fare volutamente tutti gli errori che desidera nel suo tema. Se invece è analfabeta, può chiedere all'assistente di Dan di scrivere al posto suo.

    Il post va scritto normalmente. La parte sulla pergamena (quello che scrivono i vostri pg) va segnata in corsivo e in blocco, racchiuso da virgolette. Niente scritte colorate.

    Penso di aver detto tutto: per altre domande sono in bacheca =)

    Scadenza: 19 Marzo, ore 23:59.

     
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    Magisterium, Quarto Girone.
    Presidio Errante, Endlos.

    La prima buona notizia alla fine di questo primo viaggio è che tutti quelli che sono tornati vivi stanno bene, me compreso. Non so ancora se sono diventato portatore sano di quella roba oppure non l'ho proprio contratta; appena posso lo chiedo, anche solo per curiosità.
    In compenso, pensavo avrei potuto tornare a casa, riposare e redarre il mio rapporto in sede privata e in santa pace all'Albero Casa. Invece ora sto seguendo Dan e gli altri nella stessa aula del Magisterium in cui, me lo ricordo, avevamo fatto la famosa lezione sull'esplorazione interplanare.
    -Temo di dover andar via, ora. Lascerò che la mia piccola apprendista si occupi di voi, ora. Vi ringrazio ancora del servizio che avete offerto al Presidio!
    « Beh, prego. E arrivederci, pure. » rispondo con tono un po' stanco. Sarò pure riuscito a riposarmi un po', di là, ma mai mi è capitato di usare così tanto Potere tutto in una volta negli ultimi tempi. Ho pur sempre una certa età.
    Come annunciato, il magister lascia spazio ad una ragazzina -la sua apprendista, suppongo-, e se ne va.
    « 'giorno a te. »
    Dopo questo saluto un po' fiacco, mi dirigo verso il più vicino banco, e ci balzo sopra -hoplà!- passando prima dalla sedia.
    Il rapporto, dunque, devo farlo per loro qui ed ora. Mi sarebbe piaciuto avere un po' più tempo di recuperare, e magari avere la possibilità di farlo a rate, ma realizzo ora che ciò che riguarda il Magisterium non dovrebbe lasciare, appunto, il Magisterium. Io, però, spero ancora di avere sufficiente Potere da poter scrivere un intero rapporto. Ma dovrei. Nel caso arrivi troppo vicino all'infarto, comunque, posso sempre chiedere aiuto a Sakura.
    Mi fermo un attimo a riflettere, prima di cominciare, riflettere su come renderlo il più sintetico ma allo stesso tempo esauriente possibile. Forse...

    "Tempo passato nel Naos: circa un giorno.
    Tempo trascorso a Laputa: circa tre ore.
    Tempo di creazione portale di ritorno: circa cinque ore nel Naos.

    Ora di arrivo nel nuovo mondo: alba.
    Giungiamo in una palude enorme, con qualche albero e boschi sparsi in giro. Si segnala la presenza di zanzare, rane e serpenti di piccole dimensioni. Il clima è abbastanza freddo. Nessuna traccia di civiltà in vista. Al portale segniamo quelli che pensiamo essere dei punti cardinali (da confermare).
    Ci spostiamo verso nord-est e troviamo alcune carcasse di animali. Per la precisione, cani di grossa taglia e dal pelo corto. Hanno alcune pitture sul dorso e sulla testa, segno che devono essere appartenuti a qualcuno. Erano lì da un po'. La causa della morte è da attribuirsi a cause artificiali: nessun predatore naturale, ma trovati tagli netti, fratture, contusioni e ustioni.
    Si segnala la presenza di una qualche forza magica non meglio definita nei dintorni (Sarah). Assenza, invece, di tracce spirituali oltre alle nostre (Maka).
    Ci troviamo davanti ad un bivio con tre nuove strade percorribili:
    - Nord-Est: presenza di sangue ed orme umanoidi.
    - Nord: percorso "pulito".
    - Sud-Ovest: presenza di orme umanoidi.
    Scegliamo il percorso di sud-ovest.
    L'ambiente cambia e siamo circondati prima da colline e poi da montagne. Arriviamo infine presso un insediamento umano abitato* fatto di pietra. Si segnala un clima più freddo di quello della palude.
    Non è dato sapere la posizione degli abitanti rispetto alla società del Naos. Ci sono due guardie all'ingresso, che non permettono libero ingresso agli estranei. L'insediamento è fortificato, segno che comunque devono ripararsi da qualche minaccia esterna.
    Le guardie non parlano la nostra lingua -> consigliata la presenza di poliglotti o psichici specializzati in caso di futuri contatti.
    Presenza di cani da caccia nella fortezza, del tutto simili a quelli trovati morti poco prima. Riesco a comunicare con loro, e a scoprire la presenza di mostri che:
    - Sono tanti;
    - Sono velenosi (i cani muoiono dopo averli morsi);
    - Attaccano i padroni dei cani e li portano in tane sotterranee;
    - Puzzano.
    I cani hanno anche detto di essere soldati, e di combattere in continuazione.
    Gli altri riescono a farsi capire tramite uno scambio di disegni per terra. Le guardie ci suggeriscono di accamparci fuori, e non ci fanno entrare.
    Durante il raccoglimento, una guardia viene a consegnarci una mappa. Assai probabile quindi la presenza di altri insediamenti umani non troppo distanti dalla fortezza.
    È in questo momento che Zon Lawson comincia a dare i primi segni di instabilità: malessere fisico prima, e quindi una furiosa aggressione contro Sarah, morendo però all'improvviso nel tentativo di strangolarla. Segnalo delle ferite alle caviglie e ai polpacci che, dall'odore, potevano essersi forse infettate. Viene anche presa una provetta del liquido che ha vomitato. Per ulteriori dettagli, si attendono i risultati dell'autopsia.
    Sarah decide di resuscitarlo, ma qualcosa va a puttane: Zon è ora una bestia furiosa che attacca i suoi compagni a vista. Siamo in grado, però, di domarlo con facilità e di ucciderlo di nuovo. Le sue spoglie mortali sono ora sotto la cura del Magisterium.
    Azzardo l'ipotesi che magari i mostri di cui parlavano i cani sono proprio i disgraziati contagiati da questa malattia. Ma non ne sono sicuro, magari sono proprio due grane diverse.
    Dopo lo scontro, viene piantata la sfera del portale in un luogo sicuro e, dopo qualche ora di attesa, riusciamo finalmente a tornare su Laputa.
    - Gaspode"

    Sono esausto, e ho un mal di testa assurdo dopo tutto questa telecinesi.
    « Credo di aver bisogno di almeno due salsicce. »
    Detto questo, consegno il rapporto a Sakura e, qualora non ci sia nulla da aggiungere, io me ne andrei anche.
    « È stato un piacere lavorare con voi, ragazzi; alla prossima. »


    *È qualcosa di sottolineato a penna dallo stesso Gaspode.
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Le domande e le riflessioni nella testa di Sarah erano molte in quel momento, riguardanti sia la missione, che il mondo visitato che le difficili scelte che il gruppo aveva dovuto prendere. Non avrebbero potuto fare altro per Zon? Non lo sapeva, ma se non altro poteva consolarsi col fatto che i magistri potevano riportarlo in vita e magari pure alla normalità
    Iniziò quindi a soffermarsi sui problemi dovuti durante la missione e si rese conto che quello più scomodo, ma anche il più facilmente risolvibile, fosse quello legato alle lingue che loro e i nativi parlavano. Inviò allora un messaggio telepatico all'ancella che le insegnava lingue, chiedendole di farle un corso accelerato non appena fosse tornata su Einheit. La risposta arrivò all'istante, segno che lì il legame mistico funzionasse alla percezione.
    Intanto Brush si guardava attorno divertita, come se nulla fosse accaduto. Se la prese comoda quando Dan invitò tutti a sedersi, lasciandoli nelle mani della propria apprendista. Costei, poco più che una bambina, si limitò a fornire loro istruzioni su quanto avrebbero dovuto fare, con un tono quasi totalmente neutro.
    " Come sei fredda!"
    Disse l'ancella, alzandosi e dirigendosi verso la cattedra.
    " Tuttavia mi stanno simpatiche le piccolette che giocano a fare le persone impassibili, come i soldatini."
    E tentò di abbracciarla, per poi tornare al posto ed iniziare a scrivere il proprio rapporto.

    Rapporto di Brush

    "Dunque, cominciamo col dire che è piuttosto inquietante doversi infilare in un portale che si trova proprio nella bocca di un enorme faccia di pietra. Cioè... da l'impressione che voglia mangiarti e ciò non ti invoglia molto ad entrare lì dentro. Come se non bastasse il viaggio dimensionale fa venire la nausea e meno male che non mi ero ingozzata troppo prima, altrimenti avrei potuto fare uno spettacolo non proprio bello.
    Comunque, bene o male arriviamo dall'altra parte e cosa troviamo? Una folla di gente ad acclamare i primi esploratori del mondo? Una città dalle mura dorate e e se strade in avorio? No, signori miei: una palude. Una banalissima e anonima palude! Che posto squallido per iniziare un'avventura! Fosse almeno stato uno stomaco sarebbe stato coerente con la bocca che ci mangiava. Voi direte che non può andare peggio di così, ma vi sbagliate di grosso: quel posto era pieno di zanzare! Io ho provato a schiacciarne più che potevo, ma continuavano ad arrivare.
    Mi sono arresa alla cosa mi sono dedicata a procurarmi la mia colazione, riuscendo a catturare ben tre rane. Avete letto bene: ne ho prese proprio tante! Sono o non sono stata brava? Nessuno però ha voluto lodare la mia abilità, né ha imitato la mia idea (ah, non sanno cosa si sono persi). Insomma mi hanno bellamente ignorata e quando ho provato ad attirare l'attenzione su di me, imitando il verso dei simpatici anfibi, Elisabeth mi ha sgridato.
    Come se non bastasse l'odore di un gruppo di cani morti, pitturati e in putrefazione, mi ha tolto l'appetito e non ho avuto voglia di fare colazione.
    Quindi mi sono limitata a seguire il gruppo, che ha preso uno di tre sentieri. Abbiamo camminato per qualche ora, salendo le montagne e io ho avuto qualche difficoltà, dato che avevo le mani impegnate. Infatti avevo deciso di lasciare vive le rane per un po', così che rimanessero fresche e potevo solo tenerle tra le dita, dato che sarebbero scappate se avessi allentato la presa e non ero certa che ci fosse sufficiente posto in zaino.
    Comunque arriviamo presso una costruzione tenuta veramente male, dove ci sono due soldati di guardia alla porta, che non vogliono farci entrare. Proviamo a ragionare con loro, ma ben presto scopriamo che la nostra capacità comunicativa è pari a quella di un cavallo che prova a fare una lezione di lettere antiche ad un rinoceronte.
    Proviamo ad esprimerci facendo disegnini sulla sabbia e l'unica cosa che capiamo è che ci consigliano di accamparci fuori (io avevo capito un'altra cosa, ma la mia amica Sarah ci aveva evidentemente azzeccato).
    Quindi ci mettiamo tutti intorno ad un fuoco e siccome è ora di pranzo, arriva il momento che tutti voi aspettavate: provo a mangiarmi le rane. Devo dire che sono davvero un cibo gustoso e soprattutto sano, di gran lunga superiore a ciò di cui si sono nutriti gli altri. La ricetta che ho utilizzato è semplice: togliete loro la pelle, infilzatele su un bastoncino e mettetele vicino al falò per dieci o quindici minuti e saranno pronte per essere mangiate.
    Zon però non si pappa niente, anzi rimane in silenzio e fissa il vuoto, mostrando qualche sintomo di un malessere fisico. Chiamo Sarah, che prova a capire cosa abbia l'altro, ma il tipo biascica solo qualche sillaba, poi si mette a fare una scena degna dei peggiori film sull'esorcismo, per poi schiattare.
    Insomma, ci siamo rimasti un po' male e abbiamo deciso di riportarlo in vita. Tuttavia non appena il simpatico tizio viene riportato in questo mondo che fa? Ringrazia? Ma no, inizia ad attaccarci come un forsennato, evidentemente perché seccato dal fatto che ci abbiamo messo troppo a risuscitarlo. Se questa non è ingratitudine...
    Ci difendiamo e io lo colpisco con una freccia in pieno petto, ma costui invece di stramazzare al suolo, continua a combattere come se niente fosse. Avete presente come fanno gli zombi o i personaggi di "Highlander l'ultimo immortale"? Ecco, più o meno siamo lì. Comunque continuiamo a suonargliele e lui ha la brillante idea di papparsi un pezzo di tronco d'albero (e ci credo: aveva fame, visto che non aveva mangiato niente a pranzo). Comunque, come di regola in tutti i film che si rispettino, Zon si decide a crepare quando Maka gli stacca la testa.
    Contattiamo allora Magister Dan e lui ci consiglia di piantare la sfera per far spuntare un secondo portale. Solo che per formarsi questo impiega cinque ore... CINQUE MALEDETTE ORE! Avete idea di quanto mi sia annoiata? Quando ormai fa notte, finalmente si apre il passaggio, e allora scopriamo che su Endlos c'è un fuso orario diverso rispetto al Naos.
    In generale, mi sono comunque divertita molto in questa gita e consiglio ad altre persone di fare uscite del genere. Saluto tutti, in particolare i miei compagni di squadra, i maghi che ci hanno aiutato e la piccoletta che ci ha detto di fare questo tema. Arrivederci."


    Come se non bastasse, il rapporto dell'ancella era pieno di faccine e disegnini ogni tre parole. Sarah invece cercò di essere più seria.

    Rapporto di Sarah
    "Il portale ci ha condotti in un logo disabitato. Una palude assai simile a quelle che si trovano su Endlos. Ho avuto subito modo di constatare la presenza di un'aura magica estesa in tutta l'area. Non sono stata in grado di identificarla, né di capire quali proprietà avesse. L'unica cosa che posso affermare è che mi ha trasmesso una sensazione di disagio.
    Ho poi constatato che i messaggi telepatici inviati a persone situate in altre dimensioni non funzionino, come invece accade su Endlos. Fortunatamente la telepatia non sembra perdere la propria efficacia entro le brevi distanze.
    Ci siamo quindi mossi imbattendoci in un mucchio di cani morti. Le cause del loro decesso non erano naturali e l'evento non doveva essere molto recente, visto lo stato di decomposizione.
    Nei pressi dei corpi degli animali abbiamo notato tre sentieri: uno non privo di qualche segno particolare, uno caratterizzato dalla presenza di impronte e un terzo, anch'esso percorso di recente, su cui si potevano notare delle macchie di sangue di tanto in tanto.
    Abbiamo optato per la seconda strada, trovandoci prima a costeggiare un lago e poi a percorrere un ambiente montuoso.
    Ci siamo fermati, una volta giunti presso una costruzione in pietra pattugliata da due guardie in armatura medievale. Suppongo che il luogo fosse una sorta di avamposto militare.
    Il dialogo con i due soldati si è rivelato complicato, data che non conoscevamo la lingua parlata dai nativi. Siamo però riusciti a farci capire tramite dei disegni, ottenendo dei suggerimenti su dove accamparci e una mappa.

    Riguardo al problema di linguaggio vorrei specificare che potrei tentare di risolverlo, con il dovuto tempo.

    Seguendo il suggerimento datoci, ci siamo accampati presso la struttura. Poco dopo però un membro della nostra squadra ha dato segno di malessere fisico: forte sudorazione, calo attenzione e perdita di colorito nella pelle, seguiti poi da rilascio di una strana mucosa e comportamento aggressivo, che abbiamo inizialmente attribuito al forte dolore provato.
    Ho commesso l'errore di effettuare subito la resurrezione sul compagni di squadra, nonostante gli avvertimenti del signor Gaspode. Ho iniziato ad effettuare l'incantesimo in un luogo lontano dai militi della fortezza. Segnalo un'altra stranezza: normalmente la magia che utilizzo per risuscitare richiede diverse ore, su Naos però ha impiegato solo pochi secondi. Una volta tornato in vita però il nostro alleato non era più in sé e ci ha attaccato, mostrando di non possedere più alcuna razionalità.
    Nel difenderci da lui, abbiamo finito per ucciderlo una seconda volta, seppur non volontariamente. Dopo di che abbiamo contattato il Magisterium per spiegare la situazione, giungendo alla conclusione che la cosa migliore da fare, in quel momento, fosse piazzare in secondo portale.
    La sfera è stata posizionata in un punto distante dalla fortezza e poco visibile. Il tempo impiegato per la creazione del passaggio è stato circa di tre ore. Una volta giunti su Endlos, abbiamo scoperto che sul semipiano fossero passate appena tre ore, mentre su Naos era trascorsa un'intera giornata.

    Sarah Graniv."


    Anche Elisabeth non mancò di esprimere la propria versione dei fatti.

    Rapporto di Elisabeth

    "Luogo di arrivo: palude disabitata
    Orario locale: alba
    Caratteristiche notate: presenza di una singola stella che illumina il mondo, con effetti di giorno e notte simili ad Endlos ed altri mondi.

    Grazie al fiuto del membro della squadra "Gaspode", siamo riusciti a raggiungere il luogo di uno strano evento che deve avere portato alla morte di un gruppo di cani, addomesticati da creature senzienti, a giudicare dalle pitture riportate sul corpo. Abbiamo quindi individuato tre strade, ognuna con caratteristiche diverse.

    - Prima strada: non percorsa di recente
    - Seconda strada: percorsa recentemente da qualcuno
    - Terza strada: percorsa recentemente e con tracce di sangue.

    Abbiamo optato per prendere il secondo sentiero, finendo, dopo qualche ora di cammini nei pressi di un insediamento.

    - Caratteristiche: ambiente montano, costruzione in pietra, presenza di guardie umane.

    Abbiamo riscontrato problemi a comunicare con i due soldati, per via della diversità della lingua parlata. Siamo comunque riusciti ad ottenere una mappa.
    Ci siamo accampati e abbiamo consumato un pasto e subito dopo un nostro alleato, Zon, è morto poco dopo dopo atroci sofferenze, forse per causa di una malattia.
    Ho trovato encomiabile la freddezza con cui il signor Gaspode ha affrontato la situazione. Tuttavia la fretta di risuscitare il caduto ci ha portati ad ignorare il suo consiglio e Zon, una volta riportato in vita, ci ha attaccato fino a che non è morto di nuovo.
    È stata effettuata una chiamata al Magisterium per informare dell'andamento dei fatti e abbiamo cercato un luogo dove piazzare il secondo portale. Una volta che il passaggio si è formato siamo tornati su Endlos, constatando che il tempo sul semipiano scorra in maniera differente, rispetto al mondo esplorato.

    Elisabeth"


    Quindi le tre fanciulle consegnarono i testi e aspettarono che anche gli altri membri della squadra terminassero di farlo, per poi andarsi a riposare.
     
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  4. †Soul Eater Evans†
     
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    Tutto sembrava procedere per il meglio dal loro ritorno: Dan e gli altri avrebbero potuto riportare in vita Zon in sicurezza e senza problemi, loro aveva fatto il loro dovere riportando informazioni e testimonianze importanti dal viaggio compiuto. Sembrava che tutto stesse finendo nel migliore dei modi dove erano tutti felice e contenti come succede nelle migliori fiabe, certo era morto un loro compagno, ma dopotutto, anche in cappuccetto rosso la nonna viene mangiata viva e il lupo riempito di piombo. Diciamo che non tutto va sempre come sperato, ma l’importante e che siano riusciti nella missione e tornati a casa (quasi)tutti sani e salvi.
    Ormai rimaneva solo la parte più noiosa e burocratica della missione: ovvero redigere un resoconto di tutto ciò che avevano visto e scoperto in quel viaggio, in modo tale d poter aiutare i successivi esploratori; e a tal proposito Dan gli riportò tutti nell’aula in cui avevano tenuto la sua lezione sui viaggi, per poi lasciargli con un’assistente che gli avrebbe aiutati in caso di bisogno.
    Maka e Soul presero posto in due dei banchi centrali uno accanto all’altro per poi iniziare a scrivere:

    “Esplorazione Interplanare: Naos
    Durata Esplorazione: Un giorno (?)
    Esploratore: Maka Albarn
    Attraversato il portale, è possibile avvertire la sensazione di nausea in un primo momento. Raggiunto il Naos, ciò che ci si presentò davanti fu una grande distesa paludosa con un clima piuttosto freddo ma non eccessivamente, nonostante ciò sembrerebbe che piccoli insetti come le comuni nostre zanzare siano trovabili anche qui. All’orizzonte un sole nascente che in un primo momento sembra essere identico a quello su Endlos. Dopo una rapida occhiata nei dintorni decidiamo di sfruttare le doti olfattive di un nostro compagno per raggiungere un curioso odore di carcasse nella speranza che ciò possa darci un segno di qualche possibile creatura o civiltà del luogo.
    Al nostro arrivo sul luogo troviamo delle carcasse di animali molto simili a dei cani con il pelo colorato in alcuni punti non del colore naturale dell’animale, probabilmente per riconoscere tale animale e ciò ci fa presumere di possibili civiltà intelligenti sul luogo. Un’altra particolarità delle carcasse e che la maggior parte riportano tagli netti e varie bruciature; segni che ci fanno pensare che siano stati attaccati da una mano umana.
    Decidiamo di proseguire fino a quando non riusciamo a raggiungere quello che sembra essere un castello popolato visto che dalla distanza riusciamo a distinguere il fumo di un qualche tipo di fuoco proveniente dall’interno delle mura. Raggiunto il castello i nostri dubbi vengono confermati dalla presenza di due guardie all’entrata del castello. Tentiamo subito un approccio amichevole con le guardie ma non parlando la nostra lingua non riusciamo a comunicare se non con qualche disegno sul terreno. Su consiglio delle guardie ci accampiamo vicino al castello, dove facciamo il punto della situazione fino a quando non riceviamo da una delle guardie una mappa, che presumiamo ci possa portare ad un altro castello. Purtroppo non avremmo la possibilità di scoprire dove ci porta la mappa, perché improvvisamente un compagno inizia a sentirsi male, e dopo pochi minuti di sofferenze muore. Scopriamo che qualcosa a nostra insaputa gli ha procurato dei piccoli tagli su una gamba e presumiamo che sia stata quella la causa della sua morte. Tentiamo un disperato tentativo di riportarlo in vita che va a buon fine ma al suo risveglio inizia ad attaccarci sembrando fuori controllo, e ci ritroviamo costretti a eliminarlo per fermare la sua furia.
    Recuperato il corpo, su consiglio di Dan decidiamo di trovare un posto sicuro in cui piazzare la sfera e creare il portale per il nostro ritorno. Tempo un paio d’ore e riusciamo a tornare su Endlos portandoci il corpo del nostro compagno con noi.
    Tornati, parliamo con Dan e scopriamo che mentre a noi sembrò essere passata quasi una giornata, su Endlos era passate solo 3 ore dalla nostra partenza. Sicuramente il tempo sui due luoghi non scorre allo stesso modo.”



    Allo stesso modo fece Soul:

    “Soul Eater Evans
    Come prima cosa, chiunque voi siate vi consiglio di portarvi un’insetticida o qualcosa per le zanzare perché quel posto ne è pieno.
    Dopo una breve camminata abbiamo scoperto delle carcasse di qualche cane del luogo, uccise da chissà quale bestia quindi fate attenzione che probabilmente non siete soli in quel posto.
    Con un po’ di camminata, raggiungiamo un castello dove all’entrata troviamo un paio di guardie. Tentiamo subito un approccio amichevole con le guardie ma non parlando la nostra lingua non riusciamo a comunicare se non con qualche disegno sul terreno. Su consiglio delle guardie ci accampiamo vicino al castello, dove poi Zon inizia a sentirsi male per poi morire. Tentiamo anche un disperato tentativo di riportarlo in vita ma appena riapre gli occhi inizia ad attaccarci, anche se grazie alle mie figissime abilità e le tecniche di combattimento di Maka riusciamo a rimetterlo K.O in pochissimo tempo.
    Con Dan decidiamo che è meglio ritornare su Endlos e trovato un luogo sicuro dove creiamo il portale per poi tornare a casa.”



    Entrambi concludono il loro testo per poi dirigersi verso l’assistente e consegnarlo. Mentre Maka cercò di essere più professionale possibile, il testo di Soul fu piuttosto scritto distrattamente con qualche punto copiato da Maka visto che non sapeva nemmeno lui di preciso cosa doveva scrivere, ma comunque entrambi furono soddisfatti del loro testo, e senza troppi problemi lo conclusero e lo consegnarono.
     
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    Quest completata.

    A breve metterò il tutto in valutazione e pubblicherò una cosa importante nel topic di questa quest, in bacheca. Grazie ancora per aver seguito la quest fino alla fine e per avermi aiutata a creare qualcosa di carino =*

     
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4 replies since 12/3/2016, 21:51   216 views
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