The man in the yellow jacket

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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    OlTltEK

    Ottimo, ottimo!

    Quale arguzia dimostrate, amici cari!
    Quasi riusciamo a vedere i vostri cervellini mettersi silenziosamente in moto, centinaia di piccoli ingranaggi che ruotano freneticamente sul loro asse facendo muovere artefatti di simile bellezza grazie ai loro piccoli denti di ferro. Quasi riusciamo a sentire lo sforzo del vostro pensiero, l'azione mirabolante della vostra materia grigia.

    E la domanda, assolutamente legittima, arriva praticamente a tutti.
    Cos'è un MacGuffin?
    Il nostro buon Direttore sorride, sotto i suoi folti baffoni bianchi. Probabilmente si aspettava quella domanda, e tutto contento si era preparato una soddisfacente ed esaustiva risposta.
    "Un MacGuffin? È un marchingegno che serve per prendere i leoni sulle montagne Adirondack, ovviamente."
    risponde, tutto convinto.
    Quanta saggezza!
    Quanta verità!

    Non trovereste oratore migliore nemmeno nel più raffinato dei teatri, nemmeno nelle bettole più malfamate.
    Che brav'uomo, il nostro Gomasa!
    Un esempio per tutti noi.

    Tutt'altra domanda viene fatta invece dalla nostra runner.
    (Ammettilo però, il dubbio su cosa fosse il MacGuffin è venuto anche a te. E si, la tua voce narrante è andata molto più vicino di quanto non creda... al meno, per quanto riguarda la descrizione fisica del vostro obiettivo).
    Il nostro amabile ti rivolge un caldo sorriso gioviale, indugiando appena quali parole scegliere.
    Ah, Gomasa! Ti conosciamo, vecchio birbante. Vorresti aiutarli, non è vero? Vorresti agevolare la loro opera, per mera generosità, o per solo egoismo nel volersi godere le spettacolo il prima possibile.
    Ma per quanto voi siate senza ombra di dubbio i nostri preferiti, non sono queste le regole della Serata Licenziosa.
    Posso dirvi solo ciò che è di dominio pubblico, mia casa. Ti prego, VI prego di perdonarmi, se non sarò esaustivo come vorreste.
    Il buon direttore afferra come riferimento la foto mostratavi prima, indicando di volta in volta le varie zone menzionate.

    La torre funziona come un enorme attrazione. Tre sono i piani aperti al pubblico, due gli ingressi.
    Quello sul nato nord della torre porta al primo piano: il teatro. Le esibizioni si svolgono solo dopo il tramonto. Normalmente l'ingresso è accessibile attraverso un banale biglietto, tuttavia questa settimana si esibisce una rappresentazione particolare... un opera molto famosa, in altre dimensioni. I biglietti sono stati tutti acquistati d'anticipo.
    L'ingresso sul lato sud dell'edificio invece porta ad una sontuosa rampa di scale in marmo, che porta direttamente al secondo piano. Qui troverete una delle più vaste collezioni di reperti storici, eccentricità e curiosità del presidio, forse di Endlos tutta. L'ingresso è gratuito, ma la mostra è accessibile solo nelle ore diurne della giornata.

    Terzo e ultimo piano visitabile al pubblico troverete una vasta libreria, dove sono racchiusi saperi e segreti da ogni parte del semipiano. Non sarà completa come le biblioteche più famose, ma lo spettacolo è comunque affascinante, posso giurarlo.
    Anche questa sezione è aperta solo quando il sole è alto nel cielo, ma è raggiungibile da entrambi i piani, sia dalla collezione sia dal teatro... benché in modi diversi.


    Ehi, ehi! Basta, nostro buon direttore. Non è tuo compito istruire quelli che dovrebbero essere maestri dell'ombra, dell'inganno, del furto!
    Credi forse che non siano all'altezza? Credi forse che necessitino del tuo aiuto?

    Probabilmente si. Ma che divertimento ci sarebbe, se già sapessero tutto?
    Nessuno sa tutto, tutti sanno niente, e il MacGuffin mente.

    Gamosa tossicchiò leggermente, forse accorgendosi di esser caduto involontariamente in fallo.
    Con quale grazia riprese il discorso, comunque!

    Il MacGuffin sarà nascosto all'interno di una semplice valigetta di medie dimensioni. La riconoscerete per una semplice catena nera che ne penderà da un lato.
    Un obiettivo facile da trasportare, facile da riconoscere, altrettanto facile da occultare. Cosa volete di più?
    Chi porterà indietro la valigetta, e solo lui, verrà premiato come promesso."

    Da dietro le lenti ottiche, i bulbi oculari del buon Direttore luccicarono, pregni di soddisfazione.
    Ora il vostro compito è stato spiegato, ora il vostro obiettivo è stato svelato.
    Non vi resta che andare.

    La notte Licenziosa sarà fra una settimana esatta, avete sette giorni interi per prepararvi... confido che, per voi, saranno anche troppi. Non tentate il furto prima del tempo, perché fallirete miseramente... credetemi.
    concluse, con un sorriso.

    E con questo, sorridendo anche noi, si conclude il vostro incontro con i nostri associati.

    Sappiamo che non ci deluderete <3



     
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  2. _MajinZ_
     
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    Dimitriy era davvero bravo nel leggere le intenzioni delle persone, ma nel caso del buon vecchio Gomasa... non sapeva proprio che pesci prendere. Sembrava un rimbambito, una persona sbadata che probabilmente comprava sempre le enciclopedie che propinavano quei simpaticissimi venditori porta a porta. Eppure in questo caso... quell'apparenza risultava solo fastidiosa. Le sue parole poi erano misteriose, a metà tra la presa per il culo e la verità indiscutibile. Ovviamente scoprire quanto l'ago pendesse da un lato o dall'altro era praticamente impossibile e per quanto il sapere che il MacGuffin poteva essere un marchingegno per catturare delle bestie era una cosa abbastanza improbabile, era anche vero che quella... poteva essere la pura e semplice verità. In una valigia in effetti una tagliola poteva anche starci. O un fucile speciale. Oppure una bella polpetta avvelenata. Sapere la verità era comunque impossibile, però... alla fine della storia Gomasa restava un rimbambito. E svelò che la preda alla fine era una valigetta.
    Ad ogni modo scoprire dettagli sul palazzo non era una cosa brutta, quindi il nostro biondo naturale si appuntò mentalmente ogni particolare, anche se alla fine non si trattava di informazioni così utili: sembrava quasi che il baffone stesse leggendo un bel volantino, recitando per il testo come un abile oratore. In questo campo ci sapeva davvero fare, bisognava ammetterlo. Chissà, magari da giovane era un bravissimo attore di teatro. Una cosa comunque era certa, solo uno sarebbe tornato a casa vincitore: non esistevano seconde possibilità e bastava un singolo errore per mandare tutto a rotoli. Se voleva vincere, Dimitriy doveva stare davvero attento.
    Il russo prese dunque nota, ovviamente nella sua testa, prima di intercettare quello sguardo pieno di soddisfazione di Gomasa... forse l'unico a divertirsi, la notte della rapina, sarebbe stato solo lui. Comunque alla fine giunse il momento di andare e sfruttare quei sette giorni per prepararsi alla serata, evitando di fare i furbi andando a fare i ladri prima del tempo. Erano riusciti a sottrarre loro qualcosa di complicato, quindi la minaccia del baffone non era poi così velata.
    Bene, tutto chiaro. Ci rivedremo presto signor direttore...
    Uno sguardo ai colleghi.
    A voi invece dirò addio, non credo ci rivedremo ancora.
    Detto ciò il ragazzo si voltò, avviandosi senza voltarsi verso l'uscita. Ma cosa significavano le sue parole? Beh, era semplice: aveva intenzione di rubare il MacGuffin prima di tutti loro ed era certo di riuscire nell'impresa, aveva davvero bisogno di quel tesoro... e niente poteva fermarlo. Almeno, non dei tizi con quelle facce li. In ogni caso si sarebbe preparato con cura per la rapina, facendo appostamenti e sopralluoghi, senza ovviamente dare nell'occhio o lasciarsi prendere dalla fretta, era meglio sfruttare quei giorni per prepararsi bene... così da essere perfetti quando sarebbe giunto il momento giusto.

     
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    Ad averne il tempo, il bardo avrebbe posto una nuova domanda al signor Gomasa, chiedendosi cosa mai potevano essere le montagna Adirondack. Per carità, voleva fidarsi dell'uomo in giacca gialla, ma quella spiegazione, sembrava più falsa delle scuse dette dal bardo stesso riguardo i suoi, nobilissimi intenti di far saltare in aria delle fogne, allo scopo principale di estirpare l'infestazione di ratti. Non lo aveva fatto puramente per giocare uno scherzo agli abitanti della città; era innocente. Ovviamente nessuno dei suoi conoscenti, credeva a una simile affermazione. Ecco, il bardo si stava già chiedendo, dell'esistenza di un sistema fognario sotto la torre, magari poteva adoperarlo per creare un po' di scompiglio poiché si sa fin troppo bene, il lupo perdeva il pelo ma non il vizio.
    Prestò invece particolare attenzione nel capire come era strutturata la torre.
    Tre piani accessibili al pubblico, ma due di questi visitabili solo nelle ore diurne. Il teatro sembrava il modo più sicuro, per entrare senza destare troppi sospetti, ma il dettaglio della mancanza di biglietti ancora in vendita, rendeva piuttosto complicato, riuscire ad arrivare al teatro tramite la via principale. Esistevano ovviamente altri modi, seppur il bardo preferisse le soluzioni comode, piuttosto al dover scalare edifici e tentare di non farsi vedere dalle guardie.
    Era forse il terzo piano, quello dove poteva trovarsi il MacGuffin? O forse, trattandosi di un oggetto così esclusivo, la famiglia Essex lo teneva nei piani più alti della torre, quelli non accessibili al pubblico? Sembrava la scelta più logica, nonostante il presumibile interesse degli eccentrici ricchi, nel voler esporre i propri possedimenti a gente semplice da impressionare oppure altri nobili per farli morire dall'invidia. Questo sicuramente, spettava a Badger scoprirlo e sentendo il resto delle parole di Gomasa, con le sue sole forze, poiché non dovevano lavorare in gruppo.
    Competizione tra ladri? Non gli piaceva molto come idea, ma l'unico modo per ottenere il violino sottratto, era quello di vincere la sfida, battendo sul tempo i suoi altri "colleghi". Per fortuna, la buona notizia c'era: riconoscere la valigetta, dov'era contenuto il MacGaffin, non era affatto difficile... ammesso e concesso, che potesse fidarsi di simili parole. Per quanto ispirava fiducia, stava pur sempre dialogando con un ladro, probabilmente molto abile nel raggiro.
    Sette giorni per prepararsi al furto... bastavano davvero? Sperava di sì, ritrovandosi probabilmente a dover improvvisare al volo un piano a prova di fallimenti. Normalmente, la sua brillante mente, riusciva in simili intenti; in questo caso, doveva stare solamente attento a ricordarsi dell'esistenza di possibili ed eventuali guardie. Distratto com'era, sapeva di poter mandare a monte tutto per un grossolano dettaglio sottovalutato.

    Uno dei suoi compagni sembrava piuttosto sicuro di trionfare nell'impresa; non sapeva che solo Badger, poteva arrogarsi il diritto della presunzione? Biondo, non ci si comportava così, specialmente in presenza di signorine e di grandi artisti, come lo gnomo.
    Il menestrello, si limitò a sorridere bonariamente, prendendo il tutto come un'allegra competizione piuttosto che il vedere i suoi avversari, come nemici da schiacciare. Dopotutto, si trovavano tutto lì per lo stesso motivo no? Perché gabbati da Gomasa e chissà quale altro individuo, nascosto nell'ombra.

    «Che vinca il migliore. Non trattandosi di una competizione musicale, non mi arrogherei con boria, il diritto d'essere l'individuo più scaltro e furtivo. Ma sarà comunque divertente... credo.»

    Ovviamente, nel caso qualcuno avesse provato a mettergli i bastoni tra le ruote, il bardo avrebbe agito di conseguenza, per non perdere. Dopotutto ci teneva a recuperare quella valigetta, prima degli altri per riottenere la refurtiva perduta. Peccato che pure gli altri, non sembravano da meno.

    «Ma come? E' già un addio? Potremmo comunque incontrarsi il giorno stesso del furto e perché no, anche una volta concluso, con il vincitore disposto ad offrire da bere a tutti nella miglior taverna di Lafiel, come consolazione ai perdenti! Dopotutto, a quanto ho capito, in palio c'è ben più di cosa vogliamo riottenere.»

    Esclamò infine, con un'espressione mista tra il cordiale e il divertito. Dopotutto la sua, era una natura da bardo e per questo, non poteva fare a meno di pensare a simili eventuali. Anche il signor Gomasa, era invitato a tale bevuta, sempre se ovviamente non avesse di meglio da fare: come ad esempio, mandare a monte i furti di altri ladri.
     
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    Turn off the lights and murder the dawn.

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    Lafiel
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    Morg
    Interessante. C'è un pulpito nelle viscere dell'apatica Faith, che dopotutto non ha mai rinunziato ad una vera sfida... inoltre, fosse stata vinta, avrebbe potuto aiutare Rìson ed i ribelli ancora di più. Questo, ovviamente, se tutto ciò ha detto il tipo, Gomasa, sarà vero. La Runner ha molti, molti dubbi a riguardo, ma se si è in ballo, è scortese per una signorina non ballare.

    Ascolta attentamente il vecchiastro parlare e può essere abbastanza certa almeno quelle indicazioni siano vere: sarebbe molto difficile non confutarle quanto prima. In ogni caso, la torre pare molto dissimile dagli ambienti in cui era abituata a volteggiare Faith, dunque c'è da mettere in conto dell'altro rischio. Lei non era mai stata una che entra dall'ingresso principale, forse questa volta dovrà fare un'eccezione nel malaugurato caso non troverà dove fare la scimmia.

    Accoglie i proclami del biondo con un'alzata di sopracciglio ed un pallincino della gomma in bocca. Bravo, hai cercato di far paura a tutti... non ci sei riuscito, ti vuoi levare, ora? Tutt'altra pasta il nano, che riesce a strappare un sorriso a mezza bocca alla Runner. Una bella prospettiva... se fossero solo loro due in gioco e non quei due figuri scomodi.


    Faith: "Ci sta. Vinca il più lesto. Contami per la bevuta, amico, in ogni caso."

    Asserisce monotòna la corridora, prima di dare un saluto con due dita a Gomasa, il suo nuovo "cliente" e levare le tende. C'è tanto da fare. Appostamenti notturni e diurni, controllare se ci stanno guardie a perdere tempo là intorno, osservare da vicino la grande costruzione... e soprattutto riuscire ad arrivarci nella maniera meno ortodossa possibile.



    Faith MirrorEnergia: 100%
    Condizione fisica: Ottimale
    Condizione mentale: Ottimale

    Runner: 50% agilità
    Infiltrator: Anti-auspex uditivo
    Focus: Maschera dell'Anima
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Endlos - Vecchio Magazzino a Lafiel



    Alla prima definizione di McGuffin, l'ombrellaia portò istantaneamente una mano davanti alla bocca per evitare di sghignazzare rumorosamente. Riuscì a trattenersi alla palese menzogna. Divertente e interessante com'era stato definito. Ingegnoso e non superficiale. Gliel'aveva fatta, giacché a pensarci nuovamente, quelle parole avevano un suo senso e perciò si dissociavano dalla falsità. O probabilmente ricadeva nella categoria delle "mezze verità".

    Gomasa fornì delle informazioni vitali, ma pressoché generali. Alla portata di tutti. La torre era divisa in piani, alcuni accessibili, altri no. Ogni piano prevedeva un'attrazione diversa, dal teatro al museo. Precisò l'orario e la disponibilità dei biglietti. Il furto cadeva in una settimana particolare per le mostre. Le piacevano le rappresentazioni teatrali, purtroppo non avrebbe avuto modo di godersele interamente. Magari una sbirciatina riusciva a dargli, giusto per incipit.

    Quando il biondo diede loro un addio sfrontato, ripeté l'azione precedente: portò nuovamente una mano a tappare verticalmente la bocca. Che soggetti simpatici. Proprio quest'ultimo che non sapeva di averla già "incontrata" due volte e, senz'altro, avrebbe avuto l'onore di vederla ancora. Magari per un ballo, sempre come incipit. Il direttore consigliò vivamente di non tentare furti prima del tempo. Per questa volta avrebbe giocato secondo le regole. Era molto curiosa del finale di questa recita.

    Il loro obiettivo risiedeva in una valigetta scura di medie dimensioni con una catenella su un lato. Qualcosa di facile da nascondere, perlomeno avevano chiaro cosa dovevano scovare e rubare. Solo uno di loro poteva vincere. Non bastava semplicemente individuare il bottino, ma anche non farsi fregare dai contendenti. Era saggio agire di nascosto nei confronti di tutti. Per vincere bisognava compiere un omicidio perfetto..o meglio: un furto perfetto. Si congedò con un inchino.

     
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    OlTltEK

    Uno alla volta, accettaste tutti l'accordo, la sfida, e un ultima volta prometteste vittoria.
    Chi con la sicurezza di vincere, chi con l'umiltà goliardica della propria specie, chi invece prendendo tutto come una sfida... e si, anche chi, senza una parola, accetta tutto il pacchetto vacanze.
    Lo abbiamo già detto che siamo orgogliosi di voi?
    Si, immaginiamo di si.

    Il buon Direttore vi osserva sfilare, uno alla volta, verso la porta d'uscita. Dietro i suoi baffoni bianchi sorride, pieno di aspettative; gli occhi che luccicano dietro gli occhiali.
    Chissà cosa starò attraversando la sua incredibile mente. Quali piani, quali stratagemmi... chissà: probabilmente sta già facendo il tifo per voi.

    Che sagoma, quel Gomasa.

    Non appena l'ultimo di voi varca la soglia, le luci all'interno di quel minuscolo ufficio si spengono, portando l'oscurità più nera.
    Fuori, non trovate più la nostra dolce Segretaria... come non trovate più nemmeno la sala d'attesa.
    Siete solo in un vecchio teatro in disuso a quanto pare... perché mai dovreste trovare uno scrivania, o delle sedie, o tanto meno delle riviste, siamo seri.

    Ma forza, non appesantite le vostre menti con questi infimi dettagli. L'incontro è avvenuto, e tanto basta.
    Avete accettato, e ora... beh, ora dovrete fare il vostro sporco lavoro!




     
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