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.Un mese prima del rituale.
Nonostante le vesti lasciassero pensare una naturale affinità con gli ambienti desertici, l'uomo non amava affatto simili luoghi.
Prediligeva i mari e le città portuali, essendo cresciuto in fondo, come un marinaio.
Si trovava lì per uno scopo preciso, il quale lo costringeva a scomodarsi di sua persona piuttosto che delegare ad altri la ricerca. In ballo c'era ben più della semplice sete di conoscenza, non poteva permettersi altri ritardi, specialmente quando il tempo a loro disposizione, era prossimo ad estinguersi.
Aveva lasciato il comando della nave al suo secondo, preparandosi per affrontare un viaggio celere e nella sua speranza, breve.
Due accoliti lo avevano seguito, assicurandosi di prestargli supporto mentre viaggiavano aggregandosi a carovane.
Sarebbe stata pura follia tentare di percorrere quell'enorme mare di sabbia, senza gente che sapesse come muoversi in una zona così arida e piena d'insidie. Xerxes come marinaio e capitano di una nave, conosceva alla perfezione il mare, ma non il deserto.
Merovish, una città nascosta e piena di segreti. Tagliagole e malfattori di qualsiasi specie, si aggiravano tra i cunicoli, pronti ad uccidere il prossimo per qualche moneta. Un ambiente, stranamente, molto familiare.
Un uomo in possesso di oro, poteva ottenere grandi cose in quella città di mercanti, comprare persino schiavi. Non gli dispiacque apprendere una simile notizia, potendo in futuro, aprire una tratta di uomini, con i mercanti del deserto. Nel suo mondo, elementi validi per divenire schiavi, venivano acquistati a buon prezzo. Dubitava che su Endlos le cose funzionassero in modo differente.
Una città marcia, questo venne da pensare al sacerdote. Il cui tanfo per quanto diverso da quello di un porto, lasciava il presagio, di un eguale perdizione.
Il portavoce dell'Antico, come era facile intuire, non si trovava nel deserto per un mero scopo di visita. Era alla ricerca delle Cave del Sapere. Antri di conoscenza e magia... Lì avrebbe trovato l'informazione mancante.
Il rituale sarebbe stato condotto senza intoppi.
Trovò opportuno, chiedere l'aiuto di una persona che sapesse come aggirarsi in quelle gallerie ricolme di sapere. Non che temesse di perdersi e morire. Anche se lontano dalle acque del mare, egli sarebbe tornato... Come sempre del resto.
Dietro un buon compenso, una donna si era offerta di mostrargli la via, aiutandolo nella sua cerca. Ovviamente Xerxes si mantenne nel dirle cosa stesse cercando, comprandosi la sua indiscrezione, con moneta sonante... Anni di scorribande e patti con esseri superiori, garantivano una discreta ricchezza. Inoltre l'oro non era così importante per l'uomo.
Una donna dagli strani abiti, i quali nonostante così attillati da risaltare delle perfette curve, davano l'idea di garantirle protezione.
«Si ricordi del nostro patto signorina Kurlokova. Una volta che avrò ciò che bravo, lei riceverà il resto del compenso per i suoi servigi.»
Disse con voce lieve, quasi solenne, mentre seguiva la donna per i cunicoli di Merovish. Vestito con sete nere e cuoi, braccia e petto dell'uomo restavano nudi. Non era tipo che amasse i vestiti troppo coperti. Quasi racchiusi in una cerimonia, i due adepti, vestiti con abiti tipici dell'Ovest, lo seguivano. I due ragazzi, erano difatti originari di quel Presidio. Caduti vittima del fascino di Xerxes, delle visioni mostrate dall'uomo, avevano deciso di seguirlo, unendosi alla sua causa. Dopotutto come si poteva ben intuire, c'era qualcosa di sinistro nell'uomo... Ma al contempo, affascinante.
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_MajinZ_.
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Come sono caduta in basso. Quando sono sbarcata in questo mondo di merda, pensavo di fare un lavoro rapido e veloce prima di tornarmene dritta a casa. Invece no, quel traditore bastardo di Kozlov ha pensato bene di non farsi rintracciare, di diventare una specie di fantasma che sfugge a qualsiasi indagine. Nessuno lo conosce, nessuno l'ha mai visto, eppure io lo so che è qui... o almeno è stato qui e qualcuno dovrà pur sapere qualcosa, qualche indizio ci sarà pure. E io lo troverò, troverò lui e lo ucciderò, fosse l'ultima cosa che faccio. Per il momento però mi accontento di fare la mercenaria, dovrò pur campare in qualche modo e i soldi fanno sempre comodo. Se mi vedessero quelli dell'accademia... di sicuro riderebbero di me. La Prima Lama che si abbassa a fare un lavoro simile, che vergogna.
Tu basta che paga, io stanca di lavorare gratis.
Ora mi ritrovo a fare da guida a questo tizio inquietante, che sono sicura mi abbia guardato il culo più di una volta. Non mi importa nulla però, ho solo bisogno di soldi e questo lavoro semplice me ne frutterà un bel po'. E me ne servono tanti, visto che dovrò corrompere parecchie persone a quanto pare. Comunque ho accettato subito, sperando questa volta di venire ricompensata a dovere, dopo la brutta esperienza con il primo lavoro. Questo tipo inquietante però non sembra scemo, deve avere davvero dei soldi e sembra sapere il fatto suo... ma rimane comunque un tizio che mi fa ribrezzo, come tutte le persone di questo buco di culo in mezzo al deserto.
Purtroppo ho imparato a mie spese che questa città non è solo grande, è praticamente immensa, forse è due o tre volte più estesa di Mosca, ma non riesco ancora a quantificare. Per raggiungere le Cave bisogna camminare un bel po' e attraversare numerosi quartieri, cercando sempre di guardare ovunque per evitare di essere accoltellati all'improvviso.
Vedi di no restare dietro, se tu ti ferma muore.
Lo avviso mentre imbocco una delle strade più corte per raggiungere la destinazione, anche se forse è anche uno dei peggiori in cui passare, ma sono pronta ad affettare chiunque: sono davvero incazzata ultimamente.. -
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Se la mora temesse che Xerxes non avrebbe pagato per i suoi servigi, si sbagliava di grosso. Il sacerdote onorava sempre i suoi debiti, offrendo il giusto compenso a chi offrisse servigi. Si poteva però dire, che l'uomo avesse un concetto fin troppo personale di "giusta retribuzione".
Basti considerare come l'uomo che aveva permesso al sacerdote, di mettere le mani sul prezioso libro, con il quale giunse su Endlos, venne gettato nel mare, come sacrificio. Un compenso anche troppo generoso, per un essere così misero.
Forse però con la donna, si sarebbe limitato a darle qualche pezzo d'oro, nonostante sembrasse in possesso di tutte le caratteristiche per essere un ottimo tributo sacrificale. Ne avrebbe tenuto considerazione, se mai ne avesse avuto il bisogno.
Non che su Endlos, materie prime del genere mancassero.
«Pagherò, come del resto ho già pagato metà del tuo ingaggio.»
Non sapeva e ovviamente, poco gli importava se in passato, qualcuno avesse gabbato la donna, richiedendo il suo aiuto senza però omaggiarla della giusta ricompensa. Erano suoi problemi, in quanto Xerxes, desiderava solamente mettere le mani su alcuni documenti.
All'accenno della donna, di come perdendola di vista, sarebbe morto, il profeta si lasciò scappare un beffardo sorriso.
«Morire è più difficile di quanto si possa immaginare, miss Kurlokova. Ma terrò presente il suo consiglio, non perdendola di vista.»
Premura che sicuramente la donna avrebbe con impegno cercato di mantenere, poiché Xerxes immaginava benissimo come a lei, importasse unicamente del suo denaro. Del resto come non capirla? Anche al profeta non importava nulla di lei, all'infuori della sua conoscenza del sentiero per giungere non solo nelle Cave del Sapere, ma anche in una delle aree più difficili da raggiungere. Per il resto, era una stolta infedele come tanti altri. Un giorno, anche lei avrebbe compreso la Verità, il giorno in cui Lui, sarebbe approdato su Endlos con il suo vero corpo. I sogni non mentivano mai.
«Capitano, possiamo fidarci veramente di questa donna? Gli abitanti di Merovish sono tutti dei bugiardi o degli schiavisti. Tagliagole disposti ad uccidere la propria madre per qualche moneta. Per quanto ne sappiamo, potrebbe condurci in un vicolo senza uscita, dove i suoi compagni, non aspettano altro che depredarci.»
Parlò una voce piena di dubbi, forse un po' spavalda e al tempo stesso spaventata, più che per il luogo, per la reazione che avrebbe potuto assumere Xerxes. Era il ragazzo alla sua destra, il quale normalmente usava l'appellativo di maestro, salvo casi in cui si trovassero con persone estranee al culto. A Xerxes, non interessava attirare troppa attenzione, preferendo agire e deviare le menti, con subdola segretezza. Così nessuno l'avrebbe infastidito l'uomo, ritenendo amorali i suoi insegnamenti.
Al momento decise di non parlare, vedendo come la sua guida, avrebbe reagito a simili accuse. Ovviamente non si fidava di lei, ma al tempo stesso, non la temeva affatto come una minaccia.
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_MajinZ_.
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Ah cazzo, ho sentito un sacco di persone dire quella frase. Tutti fanno gli sbruffoni quando vengono in questa fossa per la prima volta, ne ho conosciuti parecchi di questi geni e al mattino dopo non ne ho rincontrato neanche uno. Anche se non sono nata qui, una cosa l'ho capita subito: Merovish uccide spesso e volentieri, facendolo per altro con una facilità disarmante. Mortali o Dei non fa alcuna differenza, in questo posto bisogna sempre guardarsi le spalle e non sempre pagare qualcuno per farlo si rivela una buona idea. A volte sono proprio quei mercenari a sbudellarti, senza che tu possa fare alcunché per evitarlo. Ma questo tizio può fidarsi di me, forse.
In ogni caso avanziamo tra i mendicanti, i cadaveri e la merda al bordo delle strade. So per esperienza che è in questi posti che in genere si verificano degli attacchi, in fondo la guerriglia è una delle mie specialità. Se dovessi fare un agguato sceglierei un posto come questo, nascondendomi tra i barboni aspettando il momento giusto... per poi sbucare dal nulla e fare il mio dovere. Fortunatamente per il mio datore di lavoro adesso sono io che devo parargli il culo e odio avere sempre ragione. Mi fermo all'improvviso e subito dopo mi volto, fisso in modo minaccioso il mio protetto. Metto mano alla spada quindi e la sfoderò il più rapidamente possibile... e con il mio movimento si genera una lama energetica. Quest'ultima sferza l'aria e sibila a pochi centimetri dal turista... andando a schiantarsi con il borseggiatore alle sue spalle. Il sangue schizza in avanti, poi si sente un tonfo.
Morire molto più facile di quanto tu pensa.
Rinfodero la spada e mi guardo attorno, quei vicoli non promettono nulla di buono. Questi tizi non agiscono mai da soli e di sicuro i compagni stanno pensando a cosa fare.
Forse abbiamo guadagnato tempo, ma dobbiamo affrettare passo, troppo pericoloso qui.
Questa volta gli rimango più vicino, sento che faremo altri brutti incontri a breve, mettere distanza tra noi e gli aggressori sarà fondamentale per superarli... anche se non ho molti problemi a sbarazzarmi di loro, non è la prima volta che combatto in solitaria. Tuttavia non voglio che questo muoia e non mi dia poi la paga, quindi sto attenta più del solito e mantengo entrambe le mani sulle else delle mie spade, pronta a farne uso immediatamente.. -
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Probabilmente i due allievi, si scomposero vedendo il gesto della donna. Portandosi le mani in alto quasi a volersi difendere dall'impossibile, dato il modo repentino in cui riuscì ad agire. Xerxes invece non si scompose affatto. Viaggiare di porto in porto, aveva permesso all'uomo di capire come funzionassero le persone e la donna davanti a lui, era una di quelle la cui fedeltà poteva venir comprata a buon prezzo. Fintanto che avesse ricevuto il giusto pagamento, ella non avrebbe rappresentato alcuna minaccia. Inoltre ferire il sacerdote, non sarebbe stato poi così facile, in quanto protetto da forze cosmiche e superiori. Avvertì però il forte spostamento d'aria, dovuto al movimento della lama, le sue vesti si agitarono freneticamente. Udì il lamento di un uomo, seguito dal un tonfo. Un ratto era appena passato a miglior vita.
Era tipico di quei piccoli e sudici esseri, nascondersi tra mendicanti, agendo ai danni di un incauto viandante. Forse la ragazza, era stata fin troppo gentile nel concedergli una morte così rapida, quasi per nulla sofferta.
Xerxes non ci sarebbe andato, con altrettanta leggerezza, mostrando al malcapitato, l'orrore più puro, prima di porre fine alla sua esistenza.
Un mezzo sorriso si dipinse sul suo volto. Anche gli uomini che lo arsero vivo per eresia, avevano probabilmente pensato la stessa cosa, come inoltre l'ufficiale che lo mandò alla forca. Eppure Xerxes, era sempre tornato. Come se la morte stessa, avesse paura di cosa si celava nella sua mente.
«Avete visto uomini? Non abbiamo nulla da temere, con lei siamo al sicuro.»
Non bastò molto a far capire ai due seguaci, come per loro fosse opportuno mantenere il silenzio. Xerxes avrebbe recitato a pennello il ruolo dell'individuo incapace di difendersi.
Non aveva intenzione di usare i propri poteri, per individui così miserevoli. Aveva ingaggiato Natasha anche per questo. La donna doveva meritarsela la sua paga.
Non si trattava di una gita di piacere, quindi al sacerdote, non sarebbe affatto dispiaciuto, accelerare ulteriormente il passo. Aveva un solo mese a disposizione per completare ogni pratica necessaria. La Psiche, doveva aver ultimato già tutti i suoi incarichi, Xerxes non intendeva essere da meno.
«Non ho problemi ad affrettare il passo, avendo una certa urgenza. Manca ancora molto? Ammetto che ai miei occhi, questi cunicoli si assomigliano tutti.»
Con la coda dell'occhio, si guardò intorno, notando l'ambiente circostante. Probabilmente i compari del ratto, dovevano trovarsi nei paragi. Spaventati e spiazzati dalle potenzialità della spadaccina. Non era detto però che si sarebbero tirati indietro, pronti a tentare un gesto disperato pur di arraffare un succoso bottino. Le mura di quei cunicoli, dovevano essere impregnate di chissà quanto sangue, poiché sembrava che l'omicidio, fosse all'ordine del giorno nella città sotterranea di Merovish.
Un territorio fertile, per ricercare nuovi adepti al culto degli Antichi.
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_MajinZ_.
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Lo so che siete li, luridi porci. Sento la vostra puzza mentre vi aggirate tra le ombre, alla ricerca del momento giusto per attaccare, aspettando di vedere una schiena indifesa prima di fare la vostra vigliacca mossa. Attaccare frontalmente è un'azione troppo eroica per delinquenti di bassa lega come voi, preferite fare i vermi, i codardi, deboli relitti d'uomo che possono sopravvivere solo in questo modo. Oggi però non è la vostra giornata, c'è un pericolo troppo grande che vi sbarra la strada... ci sono io e lo sapete bene che, anche se non mi conoscete, ci sono alte probabilità di fare la fine del vostro amico. E non credo siate così tanti da impensierirmi, visto che qui le alleanze durano meno di un giorno.
Manca poco.
Riconosco bene questa zona, ormai il pericolo dovrebbe essere meno pressante, anche se sempre presente. E dopo quella dimostrazione di forza, dubito che dei ladruncoli abbiano voglia di attacar briga. Giù le mani dalla mia gallina dalle uova d'oro, voi idioti non meritate il suo denaro, ma io si, che diamine. Anche se non sono stata addestrata per farlo, so essere una perfetta guardia del corpo, soprattutto con un guadagno così generoso. So combattere in città e in qualsiasi altro luogo, il motivo per cui lo faccio alla fine non è poi così rilevante, non al momento almeno. Comunque superiamo un'altra svolta e alla fine eccoci qui, proprio davanti alle Cave del Sapere. Le indico, quindi mi fermo.
Arrivati. Se tu ha bisogno ancora di me, prezzo sale.
Il mio “contratto” dovrebbe terminare qui, l'accordo prevedeva di scortarlo fino all'ingresso delle Cave, un poso di norma sicuro. Ma dovrà comunque uscire da qui, prima o poi, ed è proprio in quel momento che gli sciacalli si uniscono in attesa della preda... specie se con le tasche così gonfie. Comunque non sta a me decidere, mi limito a fissarlo per capirne le intenzioni: il tempo non è un problema per me, non ho alcuna fretta.. -
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Per il suo bene, era meglio che la ragazza non abbia mentito. Xerxes non è tipo da essere clemente, verso chi osava ingannarlo o fargli perdere tempo. Di sicuro, non temeva affatto la donna, nonostante ella, avesse mostrato una maestria quasi senza pari, con la spada.
Il sacerdote, conosceva trucchi più subdoli per prevalere contro i suoi avversari, senza tener conto delle creature in grado di richiamare.
Non era tipo da sottovalutare, nonostante faccia di tutto, per apparire una normalissima persona agli occhi di sconosciuti. Mantenere un basso profilo, era importante per la sua missione, poiché non tutti potevano capire la magnificenza dei suoi venerati Antichi.
Con un pizzico di curiosità, si chiese cosa avrebbe pensato la donna, nello scoprire in cosa lo stava aiutando. A Xerxes, piaceva curiosare nelle menti altrui, allo scopo di capirne il funzionamento, trovando così i punti deboli, da sfruttare per plagiare l'individuo.
Troppo comodo per lei, le sarebbe sicuramente piaciuta, se la questione si fosse interrotta lì. Necessitava ancora del suo aiuto, specialmente per poter tornare indietro e inoltre, nessuno aveva parlato d'incarico concluso. La sciocca avidità umana, in fin dei conti ognuno ne era succube, Xerxes incluso.
Per un attimo ignorò la donna, osservando le Cave del Sapere, con occhi da rapace. Una vita, non sarebbe sicuramente bastata per apprendere tutta la conoscenza nascosta in quel luogo.
Poteva solo immaginare, cosa nascondessero le ale più remote e inaccessibili di quel posto. Una perla di cultura, nel bel mezzo di una città, paragonabile a una mela marcia.
Non servì dire nulla ai due sottoposti, i quali sapevano già cosa dover cercare e senza battere ciglio, si misero all'opera, cominciando a consultare manuali e pergamene. Il sacerdote, doveva consultare i vari annali di Endlos, scoprendo così l'ora e il momento adatto per richiamare l'Antico. I soli sogni, non erano sufficientemente chiari, anche per questo il sacerdote, doveva essere stato invitato a giungere su Endlos, in un periodo decisamente precedente a quello del rito.
«Il suo incarico è ben lungi dal giungere a termine, miss Kurlokova. Come le ho già spiegato, l'affare sarà concluso quando avrò ciò per cui mi trova qui. Ma non si preoccupi, se è un extra che vuole, sarò ben lieto di darglielo per i suoi servigi.»
Rispose alfine a Natasha. Di oro ne aveva, non era certo una preoccupazione per Xerxes, liberarsene, per avvicinarsi al suo scopo. Attirarsi invece l'astio della donna, avrebbe rallentato la sua ricerca. Dopotutto la donna, non aveva motivo per dubitare di lui, non avendo in alcun modo, mostrato atteggiamenti che abbiano potuto farla insospettire. La sua amabile presenza esteriore, era inoltre una garanzia. Non era raro che qualcuno, si fidasse di Xerxes senza un apparente motivo, cadendo così nelle trame del profeta.. -
_MajinZ_.
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Questo tizio non riesco proprio a inquadrarlo. Sembra la persona più tranquilla del mondo, un idiota finito per caso in un luogo pronto a divorarlo... eppure almeno in apparenza pare fatto apposta per camminare nella realtà di questo inferno. Sembra esserci nato quasi. Di una cosa però ne sono certa, quella è solo la facciata: lo si capisce da come i suoi “sottoposti” lo rispettino... e lo temono allo stesso tempo. Conosco persone del genere e sono in grado di rendere dei burattini tutti quelli che credono alle sue parole. Ma io non sono come loro, vedo i limiti che non vanno superati e riesco a mantenere le giuste distanze. Anche se credo di non aver nulla da temere da lui, i nostri accordi sono abbastanza saldi.
Io no portare te libri.
Ad ogni modo le Cave sono qui davanti a noi e anche se non c'è motivo di mantenere una scorta anche dentro alla biblioteca, decido di seguirlo all'interno: fare un sopralluogo non ha mai fatto male a nessuno. All'inizio rabbrividisco, qua dentro fa sempre più fresco, poi mi guardo attorno e noto che è tutto tranquillo... ovviamente.
Quale sezione interessa te?
Non è la prima volta che faccio visita a questo luogo, qui ho imparato le basi della lingua corrente anche se ho ancora molto da imparare, prima o poi tornerò a studiare un po'. Comunque per trovare ciò che mi interessava, mi sono data all'esplorazione di questo posto e grossomodo so come orientarmi, almeno per trovare lo scaffale giusto. Oltre a questo non so quanto possa essere utile la mia presenza, ma finché paga non ho molto di cui lamentarmi.. -
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La poca curiosità della ragazza, la rendeva utile come mercenario. Poche domande e nessun interesse nel sapere le reali motivazioni del suo ingaggiatore, erano i requisiti richiesti da Xerxes. Trovava più comodo agire così, senza troppi ficcanaso nei dintorni, siccome l'uomo di norma, trovava comodo far sparire simili soggetti. Quei cunicoli al di sotto del deserto, erano inoltre pieni d'orecchie indiscrete e per questo, il sacerdote non reputava saggio dover dispensare troppe informazioni, in maniera così gratuita. Alla donna doveva bastare solo il minimo. Non credeva, di potersi ritenere al sicuro, anche nelle Cave del Sapere. Erano difatti pochi i luoghi dove Xerxes si permetteva di parlare apertamente, senza celare alcuna sua intenzione. Tutti questi posti su Endlos, si trovavano unicamente in marte aperto, a bordo del suo vascello. Nelle vastità marine, nessuno poteva udire in segreto.
«Non dovrai fare una cosa del genere.»
Esordì l'uomo con fare pacato, limitandosi ad abbozzare un mezzo sorriso sul volto.
Sotto i cunicoli, dove tutto il sapere di Merovish, era relegato, faceva più freddo di quanto si possa immaginare. Trovava la cosa insolita, considerando come sopra le loro teste, nella superficie, le alte temperature non risparmiavano affatto gli incoscienti. Al Sud, il clima era così arido e implacabile, da tramutare la sabbia in vetro, creando enormi laghi cristallini.
Mano alla cintola, slacciò i fili di un otre, portandoselo alle labbra per bere dell'acqua. Una pratica normale, o almeno all'apparenza. Il sacerdote, aveva difatti appena bevuto un sorso d'acqua marina, salata e per nulla dissetante. Un veleno per il corpo, ma non secondo il sacerdote, il quale seguendo i riti del suo culto, non temeva affatto il mare in tutti i suoi aspetti. Non era raro, che il sacerdote infilasse la testa sott'acqua, tenendosi a lungo, senza possibilità di respirare. Uno dei riti, per ambire a cariche importanti nel circolo, prevedeva per l'appunto di sopravvivere allo svenire immersi nell'acqua. Solo il vero credente meritevole, sarebbe riuscito a ritornare in vita, nel processo di rianimazione.
«Tra le tante cose, ho bisogno di annali riguardo i cicli di Endlos. Calendari, date di solstizi e qualunque informazione, sia possibile leggere attraverso gli astri. Ha per caso idea, di dove sia possibile trovare simili documenti, in questo labirinto di conoscenza?»
Chiese con gentilezza alla sua accompagnatrice. Donna di poche parole, ma indubbiamente, ingaggiata anche per questo. Non era in cerca di compagnia.. -
_MajinZ_.
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Ogni volta che faccio visita a questo luogo, non posso fare a meno di esserne affascinata, rapita da quanta conoscenza possa trovarsi qua dentro. A Mosca non esiste niente di simile, le grandi biblioteche non contengono più il gran numero di libri prodotti dalla letteratura mondiale, sostituiti da testi che abbracciano la rigida ideologia del Regime. I libri stranieri non esistono proprio, banditi come i portatori di una terribile piaga e quelli esistenti sono stati distrutti per evitare idee rivoluzionarie... troppo pericolose. Vero signor Kozlov? Ci hanno provato in tutti i modi, ma alla fine qualcuno è riuscito a fregare il sistema. Ma per fortuna ci sono io e sono pronta a correggere l'errore, prima o poi.
Dovrebbe essere qui vicino, se io no sbaglia.
Mi piacerebbe davvero ricominciare con la ricerca del mio vero bersaglio, ma al momento sono impegnata a cercare lo scaffale giusto in una biblioteca... non è proprio ciò che voglio, ma per potermi muovere ho bisogno di soldi, anche per sopravvivere. Avere un grosso malloppo però non è sempre una buona cosa, in una città come questa è bene girare con poche monete addosso, per non attirare l'attenzione di qualche sguardo indiscreto. Il resto bisogna spenderlo per qualcosa di concreto e utile, qualcosa che non possa essere rubata facilmente... come una casa ad esempio, o comunque un piccolo rifugio, sempre utile in ogni occasione. Quando fai dei lavori come questo è meglio avere diverse aree sicure dove prepararsi ogni volta.
Qui quel che tu cerchi.
Indico infine l'area giusta in cui questo simpaticone potrà trovare tutto quel che vuole su cicli, miti, meteo, usanze e altre cose simili legate a Endlos. C'è anche una sezione dedicata al cielo, lo so perché mi sono informata anche su quello, per non perdere l'orientamento una volta abbandonata la città... ma il Maelstrom non aiuta certo a trovare dei punti di riferimento. Tutto cambia, sempre, senza che si possa fare nulla per evitarlo.. -
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Gentile da parte della donna, indicargli dove poteva trovare i documenti di suo interesse. Se sperava in una ricompensa maggiore, ne sarebbe rimasta però delusa. Per quanto futile il denaro, per un uomo quale Xerxes, non era tipo da voler sembrare troppo permissivo o incompetente. Inoltre mal sopportava chi sperava d'approfittarsi di lui. Non era divenuto sacerdote di un culto, solo per la sua estrema devozione alla causa, ma anche per le sue doti. Sapeva essere un uomo davvero tremendo, quando gli si dava l'occasione per esserlo.
Con pazienza, seguì quindi la donna, spiegandosi come riuscisse a capire bene in quale area della Cava, si trovavano. A Xerxes, sembravano tutte uguali, probabilmente per via della sua estraneità nei confronti del luogo.
Non sembrava una cosa facile, riuscire a capire la piantina di quel posto e sospettava, che persino l'abile Natasha, non sappia esattamente condurlo in ogni singolo antro di quel posto così... Misterioso? Dopotutto, volendo dar credito alle voci sparse in giro, le gallerie del sapere, erano così estese da rappresentare un labirinto di libri, dove la gente moriva al suo interno, se troppo sconsiderata e avventata. Chissà, forse in futuro, avrebbe deciso di compiere un'azione così avventata di persona, oppure inviando qualche pedina sacrificale, ad esplorare i cunicoli delle Cave del Sapere, alla ricerca di qualsiasi cosa, potesse tornare utile alla causa. Su Endlos, non era affatto difficile reclutare nuovi adepti, approfittando non solo della popolazione locale, ma anche devi vari naufraghi. Pedine usabili per il compimento di un disegno divino, ecco cos'erano loro; Xerxes incluso.
«Ti sono riconoscente.»
Tagliò secco il sacerdote. Sapeva di aver a che fare con una donna di poche parole e la sua parlantina, sarebbe servita a poco. L'aveva scelta proprio per quello, per il modo in cui la ragazza, si mostrava dedita a farsi i fatti propri.
Allontanandosi dalla donna, si mise quindi a cercare tra un mucchio di scartoffie. Scrutava minuziosamente ogni documento, cercando di capire, quale poteva davvero interessargli.
Trovando interesse, unicamente per note riguardo l'Ovest, scartava qualsiasi testo parlasse degli altri presidi. Controllò le attività vulcaniche del Berjaska, cercando di memorizzare le informazioni ottenute. Era il luogo adatto per il rituale, trattandosi di un'isola per nulla abitata, distante abbastanza dall'Undarm da evitare d'attirare ospiti indesiderati. Trattandosi di un'isola, inoltre l'acqua marina non mancava affatto.
La donna, si meritava davvero un buon compenso, ma cosa poteva offrirle oltre il vile denaro?
Per un attimo, prese con serietà, l'idea di sacrificarla al suo dio, nel rituale che l'avrebbe portato su Endlos. Una bella ragazza, forte e giovane, era proprio quello di cui il sacerdote aveva bisogno. Ma si trattava di una vergine? Con un pizzico di malizia, ne dubitava fortemente e non volendo indagare oltre, poiché non aveva intenzioni di ricorrere alla forza, preferì evitare. La stolta, doveva accontentarsi dell'oro, poiché presumibilmente, non degna per adempiere a scopi più grandi.. -
_MajinZ_.
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Annuisco al suo ringraziamento, ma la cosa non mi fa ne caldo e ne freddo. Questo è il mio lavoro, questo è ciò che dice il nostro contratto e io ho fatto il mio dovere, accompagnando questo pazzo fino allo scaffale giusto. Ora non mi rimane altro da fare che attendere, tanto mi paga anche per questo. Cerco una sedia libera, non troppo distante dalle sue letture e attendo. Potrei leggere qualcosa anche io, aggiungere vocaboli nella lingua corrente non può farmi che bene, visto che a stento riesco a farmi capire ma... no. La mia mente è troppo confusa al momento, la mia concentrazione rischierebbe di spezzarsi immediatamente.
Invece mi concentro a pensare alla realtà, alla mia missione e a dove potrebbe trovarsi Kozlov, il traditore. Leggendo i suoi fascicoli ho scoperto che è bravo, dannatamente bravo. Le missioni portate a termine con successo sono innumerevoli, la fiducia in lui era cieca. Poi in quel resoconto così positivo, iniziano ad apparire i segni rossi. Ha fatto saltare la sede dell'Organizzazione, ha mandato in fumo interi progetti ed è fuggito il codardo. Ma se nemmeno Gero è riuscito a fermarlo, deve avere alleati potenti qui. Alcuni non sono neanche umani... che schifo. Se è arrivato a tanto pur di salvarsi, non sarà facile trovarlo. Ma io devo trovarlo, deve capire che non si può fuggire per sempre dalla giustizia della Madre Russia.
Mi lascio andare a questi ragionamenti nell'attesa della fine del mio compito, cioè scortare ancora questo tizio e farlo uscire sano e salvo da Merovish. Un compito semplice, ma non scontato... soprattutto dopo ciò che è successo prima. E lo so già che fuori ci sarà un bel comitato di bentornato ad accoglierci, ma sono pronta a tutto. Le missioni noiose, in fondo, non mi sono mai piaciute. Preferisco vedere scorrere il sangue.. -
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Come aveva già specificato, la donna non mostrava la minima intenzione di volersi mettere a cercare documenti. Non che Xerxes, abbia bisogno del suo aiuto, poteva cavarsela benissimo con le sue sole forze.
Il sacerdote dell'orrido, sapeva abilmente come muoversi in mezzo a tante carte e libri polverosi. Era uno studioso a suo modo, di conoscenze antiche e spaventose e in quanto cercatore dell'occulto, finiva spesso con il spingersi alla ricerca di conoscenze perse nei meandri più oscuri e profondi. L'umanità, tendeva a dimenticare il male e le sue antiche forme, trattando il tutto come miti, storie raccontate per spaventare i bambini. Una razza inferiore, ecco cos'erano.
La minuziosa ricerca, perdurò per un lungo lasso di tempo. Xerxes, non degnò minimamente d'attenzioni la sua accompagnatrice. Aveva già ricoperto il suo ruolo, divenendo così una persona inutile alla causa. Doveva semplicemente limitarsi a portarlo nuovamente fuori da lì, insieme ai suoi due uomini... Forse.
Aveva appreso quanto di necessario vi era da sapere riguardo i solstizi su Endlos. I tempi erano maturi e tra un mese, se tutto fosse andato a buon fine, Lui sarebbero finalmente arrivato.
Non aspettava altro il sacerdote, intravedendo la possibilità di seminare morte e caos in Endlos. Quel piano per Xerxes, rappresentava solo l'inizio, poiché i tentacoli dell'Antico, sarebbero giunti in ogni angolo remoto della galassia, di qualsiasi universo esistente.
Dopotutto, stava solamente reclamando possedimenti di sua appartenenza. Erano loro, a ricoprire il ruolo di usurpatori, inferiori entità di mero passaggio. Xerxes l'aveva capito, sapeva perfettamente, come gli risultava impossibile, ambire a qualcosa oltre, il servire una forza così maligna e potente.
Aveva accettato il suo destino, con malsana dedizione.
I suoi accoliti, lo raggiunsero, mostrando di aver scribacchiato appunti utili alla causa. Si erano meritati d'essere stati scelti, tra i tanti. Anche Xerxes aveva finito, appuntandosi su di un libro dalle pagine bianche, date di suo interesse personale. Non vi era più motivo per restare in quel luogo così fetente. Avrebbe abbandonato il Sud, direttamente quel giorno, facendo ritorno a Berjaska nel giro di pochi giorni. I suoi fedeli e specialmente Lui, aspettavano il suo ritorno affinché il rituale andasse a buon fine. Inoltre non vedeva l'ora, di poter rimettere piede sulla propria nave, circondato da tutti i suoi cimeli.
«Signorina Kurlokova, noi siamo pronti per andarcene. Gioisca, a breve riceverà il suo compenso.»
Disse, una volta avvicinatosi alla donna. I due ragazzi dell'Ovest erano pronti a seguire il sacerdote e la donna. Una città marcia come Merovish, un culto oscuro, poteva brulicare splendidamente, in mezzo a tutti quei disperati, pezzenti e morti di fame. Valeva forse la pena, in futuro, spargere qualche seme di tale malvagità?.
Deepest Memories |
