Nightfall

L'uscita dalla Fossa dell'Acqua fu piuttosto grigia. Il corridoio che culminava nella parete sfondata da cui si accedeva a quella specie di arena dove si era appena consumata la Messa dei Diluvi più catastrofica di sempre. Già una volta attraversata la tenda che separava i due ambienti, i rumori esterni si attutirono notevolmente, fino a sparire del tutto. Non c'era più Aeon ad aspettarla ed a guidarla, ma al fianco di Drusilia ora c'erano dei bambini dall'aria vivace, ma visibilmente in sudditanza perché preoccupati all'idea di risultare inopportuni vista l'atmosfera generale (e in effetti sembravano capire molto poco di quanto era appena successo!), e poi la giovane Ryuko, scura in viso ma ancora terribilmente combattiva, tanto che non si fece pregare e stringendo i pugni si parò di fronte all'Alfiere, indicando con decisione la parete alla sua sinistra.

« Usciremo da là. Questa storia non può finire qui! »
Insorse decisa poggiando l'asta dello stendardo di Nui sulla spalla, rivolgendosi a Drusilia in tono quanto meno irrispettoso, più che semplicemente confidenziale. Rispetto per le gerarchie zero, ma aveva del fegato...
« Sorellona, ma di là ci stanno gli altri, no? »
Chiese candidamente uno dei ragazzini, e per poco lei non se lo sbranava:
« Non ci stanno gli altri!!! Ci stanno quei mentecatti di Trident, ed io voglio prenderli a pugni tutti quanti!!! Sopratutto sua eccellenza le sopracciglie più grosse di Klemvor, accidenti a lei!!! »

Aveva chiesto a Sleeping Forest di essere presente a quell'incontro, consapevole dell'amicizia con Orm.
Aveva lavorato per cercare un entourage adatto che la accompagnasse.
Era rimasta in ospedale per chissà quanto, causa pezzi di automobile a trapassarle in ventre.
Aveva incontrato e discusso con Nue, informandosi in anticipo sulla situazione.
Aveva stretto legami di complicità con la Regina del Legame in modo da tastare l'affidabilità della sua fazione.
Aveva agito nell'ombra incontrando possibili alleati e collaborando con Sleeping Forest stessa nella speranza di avere una grossa fetta di approvazione nelle fazioni.
Aveva riempito di bugie quel poveraccio di Aeon...

...per cosa?

Era rimasta sola.
L'entourage in parte defunto ed in parte disperso, Sleeping Forest inaffidabile, la dottoressa coinvolta in uno scandalo, Nue adirato, la Rondine incapace di reggere quella marea... ed una ragazzina dalle sopracciglia enormi ed i modi di fare populisti che pensava più al suo ego che al bene di Klemvor stessa.

Aveva lavorato così tanto... per ritrovarsi con un pugno di mosche.
Si sentì uno schifo.

« Usciremo da là. Questa storia non può finire qui! »
« Sorellona, ma di là ci stanno gli altri, no? »
« Non ci stanno gli altri!!! Ci stanno quei mentecatti di Trident, ed io voglio prenderli a pugni tutti quanti!!! Sopratutto sua eccellenza le sopracciglie più grosse di Klemvor, accidenti a lei!!! »

Nonostante le capacità ed i metodi di comando già pienamente sperimentati a casa propria, in quel momento Drusilia non se la sentì di rispondere immediatamente alla stendardiera, nè di riprenderla. Si avvicinò lentamente al muro con sguardo vuoto. Pose le mani sulla parete e infine...

...gli diede una testata.

-Va sempre così, sempre- un'altra testata contro al muro, con tanto di rumore -Mi sono uccisa affinché andasse tutto bene ed ho fatto schifo.
Altra testata al muro, con rabbia.

-E loro, loro che fanno? Preferiscono ammazzarsi a vicenda piuttosto che unirsi per una dannatissima volta insieme, dato che stanno collassando e morendo.

Ultima sonora capocciata al muro, per poi accasciarsi piano con aria orribilmente afflitta.
Non sopportava più le persone stupide.

-Di questo passo non sopravviveranno.

Sospiro affranto, prima di buttarsi la faccia contro i palmi e riprendersi dalla crisi.

Si erano immobilizzati tutti, occhi sgranati braccia aperte come se fossero sul punto di scappar via e le mascelle spalancate e incapaci di richiudersi. Perfino Ryuko era senza parole, se non un costernato « Ma che...? » alla seconda testata, ed un incredulo « Aspett, ti fai mal... » alla terza, tutti seguiti da un sobbalzo come se le avessero appena esploso un petardo di fronte. In effetti a vederla non aveva più tanta voglia di fare il bello e cattivo tempo...

« Ehm, ecco, noi dovremmo... »
Indicò l'uscita, guardò verso la tenda che separava il corridoio dalla Fossa dell'Acqua, fissò Drusilia e si grattò la nuca.
« Cavolo, che situazione... »

« Sorellona, l'Alfiere è impazzito...? »
Chiese uno dei bambini di Laputa, visibilmente terrorizzato dall'accaduto.

« Senti, non è che hai fatto proprio così schifo là dentro! Cioè, un po' sì, ma potevi farci poco, quella là fa fuori un "Re" all'anno, due anni fa ha cacciato Yoshitsune del Rombo, che era Comandante Generale di Trident da prima della grande guerra, e l'ha pure esiliato, sai...? Per la Makigami è più una questione di orgoglio che altro, non penso proprio le impediranno di continuare a fare quello che ha fatto sempre... credo. »

Perfetto, aveva spaventato i bambini.
Perché non c'era mai limite al peggio.

« Senti, non è che hai fatto proprio così schifo là dentro! Cioè, un po' sì, ma potevi farci poco, quella là fa fuori un "Re" all'anno, due anni fa ha cacciato Yoshitsune del Rombo, che era Comandante Generale di Trident da prima della grande guerra, e l'ha pure esiliato, sai...? Per la Makigami è più una questione di orgoglio che altro, non penso proprio le impediranno di continuare a fare quello che ha fatto sempre... credo. »

Dopo quel maldestro tentativo di ripristinarle l'umore a livelli almeno dignitosi, l'Alfiere rispose irrigidendosi, ancora con la faccia contro al muro. Le mani, però, si strinsero in pugni e presero a tremare.

-Non lo faranno.

Lo disse con rabbia, quasi fosse un ordine impartito.

-Sono venuta per aiutare le Tribù della Tempesta. Se quella bamboccetta egocentrica e psicopatica intende fermarmi coi suoi giochetti di potere da quattro soldi, giuro su questo cielo che ci sovrasta che troverà pane per i suoi denti. E devo anche contattare Orm, dannazione!

Allontanandosi dalla parete tirò un pugno lì dove prima aveva sbattuto la testa, generando un tonfo ancora più potente di prima.

-Andrò dalla Rondine, faremo una chiacchierata e fermerò Trident come prima cosa. Non ha senso affrontare un nemico esterno in questo stato: serve coesione... dove per coesione intendo che quella tizia deve tacere o sparire dalle gerarchie.

Lanciò dunque un'occhiata alla stendardiera, rimettendosi in piedi e tornando a mostrare sguardo orgoglioso e posa stoica.

-Se la Rondine è rintracciabile intendo parlarle adesso. Però mi servi tu: non conosco le usanze della zona.

« Dovremmo trovare la Rondine Migratoria...? »
Ryuko si grattò il lato del viso, calcando particolarmente quel secondo aggettivo cercando di trasmettere quanto fosse disperata quella missione.
« Beh, la sua uscita è dall'altra parte, ma dovrebbe essere fattibile... però dobbiamo sbrigarci, perché l'unico che sa sempre dove trovare la Rondine è quell'Aeon, il tizio con gli occhiali e la cravatta strana che le stava a fianco durante la Messa... e quel tizio è tremendamente inquietante, ha l'aria di un maniaco. »
Effettivamente uno che se ne intende di ricetrasmittenti e non esita a tappezzare la camera di una signora di telecamere nascoste potrebbe sembrare un po' losco, ma probabilmente era in quel modo che riusciva a star dietro ad una come Simca, che non aveva l'aria di una persona disposta a starsene al suo posto.
« Comunque da quando quella terrorista pazza l'ha ridotta sulla sedia a rotelle si sposta solo in auto, quindi dovremmo avere abbastanza tempo... »
Si voltò e si ritrovò a fare i conti con i faccini adoranti di quattro mocciosi che sembravano aspettarsi qualcosa.
« ... E vorreste venire anche voi...? »
Chiese lei in tono seccato.
Quelli annuirono con entusiasmo.
« Scordatevelo! Voi ve ne tornate dritti dalla vecchia Jabba e vi fate riportare su Laputa, è chiaro? Se i vostri genitori vi cercano e si accorgono che non siete a giocare alla vecchia chiesa diroccata sono guai!! Filate! »
Uno di loro, un monello con i capelli nocciola e le guanciotte perennemente arrossate, in tutta risposta additò Drusilia con aria convinta:
« Basta che l'Alfiere dice che eravamo con lei, no??? Papà dice che l'Alfiere è il capo di tutti quanti, quindi se stiamo con lei va bene. »
Ryuko piantò le mani sui fianchi, mettendo su un tono più severo:
« Non provateci neanche! I patti erano: la Messa dei Diluvi e poi a casa! »
Guardò Drusilia, chiedendo supporto:
« I genitori non lo sanno che sono scesi giù. Se li portiamo con noi ci rallenterebbero e basta. »

Il buonsenso di Drusilia le impose di rifiutare le insistenti richieste del quartetto di monelli, quindi non restò altro da fare se non incamminarsi con la guida di Ryuko, sotto la pioggia battente e attraverso le vie di Klemvor. Ci volle un po' per raggiungere la Rondine, e la trovarono proprio mentre usciva da un teatro -scortata da una torma di guardie del corpo dall'aspetto minaccioso. Con lei riconobbe Aeon e Athena Blake, e stava giusto per salire su di una lussuosa limousine bianca...

Allontanato il gruppo di bambini, l'Alfiere Errante si fece condurre da Ryuko attraverso le strade invase dalla pioggia, finché non raggiunsero i tunnel della metropolitana. Purtroppo furono rallentate dall'avvistamento di qualche drone, ma alla fine -stanchissime e bagnate come pulcini- raggiunsero una via che Drusilia trovò vagamente familiare. In lontananza, fortunatamente, vide la Rondine, Aeon, Athena Blake e tanti gorilla minacciosi che proprio in quegli istanti si stavano occupando di farla salire su una limousine bianca e molto lussuosa. Per un attimo ebbe un deja vu e si sentì orribilmente simile a un Raylek di dieci anni prima intravisto in una visione... soltanto meno bassa, meno verde e sicuramente meno baldanzosa.

-S-signorina Simca...- annaspò, cerando di correre più rapidamente -Signorina Simca!
Agitò le braccia come una pazza, ma erano troppo lontani.
Fu allora che lo fece.

-SIGNORINA SIMCA! HO BISOGNO DI PARLARLE!!!

Mentre la vettura si chiudeva e le ruote iniziavano a muoversi, la voce dell'Alfiere Errante rimbombò per tutte le pareti del tunnel che, quasi inavvertitamente, le fece anche da amplificatore.

-LA PREGO SI FERMI!

Improvvisamente la vettura si sarebbe bloccata e, dal finestrino, un visino di una Rondine Migratoria perplessa l'avrebbe scrutata con curiosità mista a sorpresa. Drusilia, dal canto suo, parlò solo quando fu prossima alla limousine.

-Signorina, avrei bisogno di un momento per parlare fra noi, se non le è di disturbo.

L'auto era appena partita, ma inchiodò bruscamente lasciando vistosi segni di gomme sull'asfalto bagnato. Il finestrino oscurato del lato autista si abbassò, e ne fece capolino il faccino ancora molto giovanile della Rondine Migratoria, che si sporse per affacciarsi in direzione di Drusilia.

« Aeon! »
Chiamò in gran fretta, ed anche il finestrino dell'autista si abbassò, mostrando il volto impassibile di Aeon Clock.
« Fai preparare l'auto per l'Alfiere! »
L'uomo sfiorò la montatura degli occhiali con le dita. Drusilia poté vedere il suo volto riflesso nello specchietto retrovisore.
« Do immediatamente disposizioni in tal senso, signorina Simca. »

« Parleremo in privato! A pranzo va bene...? »
Disse lei, con l'auto ancora accesa e pronta a ripartire.
« Sono molto di fretta. Devo prendere a calci mio marito, prima che sparisca da qualche parte... »
Un'altra automobile si accodò alla limousine bianca della Rondine, un mezzo molto più ordinario e sobrio ma comunque dall'aria piuttosto costosa. Quando si erano insediati a Klemvor, gli Storm Rider avevano potuto disporre di letteralmente migliaia di automobili, era abbastanza logico che disponevano solo delle migliori. Le strade, dopotutto, erano tutt'ora invase da file di migliaia di mezzi devastati dalla ruggine, le ruote sgonfie ed i motori marciti per l'inesorabile azione corrosiva del tempo.

« Guido io! »
Fece Ryuko approssimandosi alla macchina, ma quando vi arrivò il finestrino si abbassò e fece capolino il volto di Athena Blake, che fece scoppiare il pallone rosa di una gomma da masticare e le rispose seccamente in tono aggressivo:
« Scordatelo. »
Ryuko non la prese granché bene...
Simca si sarebbe trattenuta ancora qualche istante, giusto il tempo per assicurarsi che l'Alfiere acconsentiva a pranzare con lei e prendeva posto nell'auto. Poi la sua limousine avrebbe sgommato via, di gran fretta...

« Aeon! » il finestrino dell'autista si abbassò, mostrando a Drusilia un volto familiare « Fai preparare l'auto per l'Alfiere! »
Mentre l'uomo si sfiorava la montatura degli occhiali, Drusilia si sentì orribilmente a disagio per come lo aveva precedentemente trattato. Che la stesse fissando perché la odiava? Plausibile: lei stessa si sarebbe presa a testate.
« Do immediatamente disposizioni in tal senso, signorina Simca. »
« Parleremo in privato! A pranzo va bene...? Sono molto di fretta. Devo prendere a calci mio marito, prima che sparisca da qualche parte... »

-...marito? Chi?

Improvvisamente Drusilia ebbe un sussulto. Vero era che dalle Guerre di Fondazione fosse passato un decennio... ma il suo cervellino non aveva nemmeno contemplato l'ipotesi che fosse sposata. Aveva capito che una delle ragazzine di Nue fosse la figlia (dopotutto lo aveva urlato) ma questo non centrava necessariamente con un matrimonio.

« Guido io! »
« Scordatelo. »

Le voci di Ryuko e Atena la destarono da quel moto di infantile sorpresa che tanto sapeva di domanda, dunque entrò di corsa nella limousine facendo segno alla ragazzina di seguirla.

-Accetto volentieri l'offerta. Non la disturberò ulteriormente.

E con ciò poteva benissimamente sprofondare fra le stoffe dei sedili a deprimersi dei suoi insuccessi, il tutto in mano ad un'autista che nel caso migliore l'avrebbe fissata male dall'inizio alla fine del percorso attraverso lo specchietto retrovisore.
Che brutta situazione... e pensare che l'aveva fatto solo a fin di bene

« Oh, non l'hai mai conosciuto, vero? Te lo potrei presentare, ma... »
« Signorina Simca...? »
« Va bene, va bene! E' tardi, ne parliamo dopo. »
Sbatté una mano sul fianco dell'auto, e di gran carriera, la limousine bianca di Simca sgommò oltre un vicolo e scomparve nella pioggia. Immediatamente, Athena Blake mise la prima e l'auto su cui si erano sedute Drusilia e Ryuko sgommò con una violenza allucinante, ed il mezzo ebbe un sobbalzo quando balzò in avanti proiettando all'indietro i due occupanti sui sedili posteriori e poi sbalzandoli con violenza.

« Ehi!!! Fai piano, accidenti a te, ci vuoi ammazzare?!! »
Quando la macchina svoltò in direzione opposta a quella che la precedeva, Ryuko praticamente finì addosso a Drusilia, e Drusilia si spiaccicò contro la portiera con la sgradevolissima impressione che per un istante l'auto si era mossa su due sole ruote. Tanto per rimarcare l'aria da teppista, Ryuko iniziò ad imprecare contro l'autista con astio crescente, finché questa sembrò stufarsi e inchiodò. Quello non fu né il primo né il più brutto dei sobbalzi, ma di certo fu uno di troppo...

« Problemi...? »
Chiese la "Regina Senzacorona" nonché ex guardia del corpo di Drusilia.
« Problemi??? Abbiamo chiesto un passaggio, brutta deficiente!!! Stai cercando di ammazzarci o cosa? »

« Che c'è? In campagna non siete abituati a viaggiare, e ti sta venendo il mal d'auto? »
Ryuko si rimboccò le maniche, pronta alla rissa:
« Vuoi che ti faccio vedere qualcosa che fa veramente male?? »
Drusilia doveva rassegnarsi. Gli Storm Rider erano fatti così: litigiosi per indole, aggressivi per natura. Era più forte di loro, non ce la facevano proprio a stare assieme senza litigare...

« Ehi!!! Fai piano, accidenti a te, ci vuoi ammazzare?!! »
Mentre la limousine sgommava come se non ci fosse un domani, Ryuko si unì ai già numerosi problemi iniziando ad imprecare e -sebbene avesse ragione- Drusilia le fece un timido gesto di abbassare la voce, tenendo un anello in mano ed usandolo come microfono. Si trattava di un frammento di AI, ottenuto dal precedente Alfiere Raylek proprio durante le Guerre di Fondazione: si trattava in pratica di una ricetrasmittente in grado di contattare tutti gli appartenenti al Liberi Aeris Milites e pochi fidati collaboratori. Uno di questi rispose immediatamente.

-Buongiorno, luce dei miei occhi, carne della mia carne, sangue del mio sangue, mio cuore e vita...
-Quarion. Finiscila.
-...che fai di bello, sorellina?

In quel momento l'auto sobbalzò orribilmente e Drusilia si ritrovò a gemere per un braccio di Ryuko nel fianco.

-Oh... ci stiamo divertendo ♥
-Q-Quarion... basta... c-cioè no. Sono in viaggio- cercò di giustificarsi la povera Alfiera -Ti ricordi la missione diplomatica? Beh, ho un problema: il mio entourage è praticamente andato, le poche alleanze che credevo possibili sono in crisi e la Messa è andata uno schifo. Ho trovato una Rider di Laputa che mi assiste ma ho assolutamente bisogno di un gerarca con le tue competenze.
Nonostante non potesse osservarlo direttamente, ebbe la chiarissima ed orripilante sensazione di un sorriso malefico sul volto del fratello.
-Quindi stai dicendo che mi desideri? ♥
-Sto dicendo che mi serve un Ambasciatore competente il più rapidamente possibile.

In quel momento Atena inchiodò, e Drusilia diede una testata ai sedili di fronte. Le sfuggì un "ahio", principalmente dovuto alle testate di prima, quelle contro al muro.
« Problemi...? »
« Problemi??? Abbiamo chiesto un passaggio, brutta deficiente!!! Stai cercando di ammazzarci o cosa? »
« Che c'è? In campagna non siete abituati a viaggiare, e ti sta venendo il mal d'auto? »
« Vuoi che ti faccio vedere qualcosa che fa veramente male?? »

-HO DETTO CHE NON STO FACENDO SESSO IN AUTO!

Silenzio.
Le bastò un istante, e Drusilia rese conto di aver appena urlato.
Panico.

-Alza il culo e vieni a Klemvor. Sai come trovarmi.
Riattaccò senza ascoltar risposta.

Poi si girò verso Ryuko, ostentando nonchalance nonostante fosse orribilmente rossa in viso.
-Ryuko, basta così: siamo Laputensi e a noi le perturbazioni ci fanno un baffo. Figurati un'automobile- cercò di minimizzare il danno, anche perché il discorso non era poi così sbagliato -Risparmia le forze: abbiamo molto lavoro da fare e siamo solo in due.

Altro silenzio imbarazzante.

-...forse tre.

« Ma con chi stavi parlando...? Quello è un cellulare? »
L'auto era ripartita, ma stavolta con un'andatura un po' meno assassina. Athena spingeva un po' meno sull'acceleratore, e sopratutto evitava le derpate omicide di prima.
« Sentite: a me non interessa che tipo di rapporto avete, solo cercate di non fare cose strane nella mi auto, intesi? Avete già inzuppato di pioggia i sedili, credo sia abbastanza... »

« Ma si può sapere che cavolo vuole questa??? Ma chi ti conosce, vuoi che ti massacro??? Ma lo sai con chi hai a che fare??? »
Indicò Drusilia. E lo fece con aria plateale, dito indice puntato dritto in faccia:
« Anche se non sembra questa qui è un pezzo grosso, hai capito??? Tutti i capi della Foresta, tutti i Re e tutte le loro Regalia fuori da qui non valgono un tubo! Lei invece è tipo... tipo... »
Si bloccò. Sollevò un dito, due...
« ... Quanti Alfieri esistono...? »
Chiese candidamente, rivolta a Drusilia. Poi proseguì:
« Insomma: è un pezzo grosso, capito? Ti conviene mostrare rispetto! »

« Io non porto rispetto per chi se la fa con i bastardi della Foresta del Riposo, hai capito campagnola? »
« E chi è che se la fa con quei pazzi di Sleeping Forest, brutta deficiente??? Quelli manco c'erano, alla Messa! »
Beh, non c'era da biasimarla se non era a conoscenza di certi dettagli. Lei aveva conosciuto il suo Alfiere appena poche ore prima, dopotutto...

« Ma si può sapere che cavolo vuole questa??? Ma chi ti conosce, vuoi che ti massacro??? Ma lo sai con chi hai a che fare??? Anche se non sembra questa qui è un pezzo grosso, hai capito??? Tutti i capi della Foresta, tutti i Re e tutte le loro Regalia fuori da qui non valgono un tubo! Lei invece è tipo... tipo... »
Silenzio imbarazzante.
« ... Quanti Alfieri esistono...? »
Drusilia fece spallucce, sospirando.
-In vita siamo in due, credo. Forse un altro ma è circa disperso.
« Insomma: è un pezzo grosso, capito? Ti conviene mostrare rispetto! »
« Io non porto rispetto per chi se la fa con i bastardi della Foresta del Riposo, hai capito campagnola? »
« E chi è che se la fa con quei pazzi di Sleeping Forest, brutta deficiente??? Quelli manco c'erano, alla Messa! »

Ecco, quello era un problema.

-Senti, ragazza. So che voi e Sleeping Forest non vi sopportate ma non conosco le vostre diatribe: sono qui perché sto cercando di aiutarvi- rispose secca, in parte piccata -Non avete idea del casino che sta per arrivare e che vi state creando da soli continuando a strillarvi contro, dannazione!
Il tono della voce si alzò, mentre l'Alfiere iniziava a innervosirsi.
-Dieci anni fa ho combattuto per Laputa e per voi affrontando mostri giganti, bambine in fuga ed un pazzo che voleva trasformarmi in cavia. Nonostante gli ordini dell'Alfiere Raylek sono scesa in campo durante il Day Two ed il Three a pararvi il culo e rischiando la mia carriera senza che nemmeno ne foste a conoscenza. HO DELLE BUONE INTENZIONI, SANTO CIELO, LE HO SEMPRE AVUTE DA DIECI ANNI A QUESTA PARTE!

Si afferrò le ginocchia, ormai in preda ad una crisi di nervi.

-Se mi ero precipitata a contattare Orm l'ho fatto solo per evitare che ieri sera ci fossero dei morti in più in giro perché nessuno di voi se lo può più permettere. Non con i cacciatori di teste, non con Nui e non con quello che ho visto a guidare le macchine assassine. Siamo in guerra, dannazione. Non potete permettervi d'indebolirvi ancora!

Finito lo sfogo, si gettò sullo schienale.
Era stanca.

-Vi ho visti dieci anni fa e vi ho visti ora. Imparate dal vento che tanto amate e per favore siate più elastici, adattatevi alle correnti come fa lui... perché non ci saranno miracoli in futuro. Nemmeno io posso salvarvi da voi stessi.

E con ciò calò il silenzio.

L'auto si fermò bruscamente, sostando sotto la pioggia battente. In mezzo alla strada c'era un drone sentinella, uno di quelli piccoli. Qualcuno gli aveva rimosso due zampe su tre sul lato destro del corpo, distrutto i sensori che usava per vedere, e imbrattato la corazza con della vernice spray. Athena Blake tirò il freno a mano, fece rombare l'auto e poi con uno scatto travolse il drone, passandoci sopra con tutto il peso dell'auto e riducendolo ad un rottame. Naturalmente una ruota scoppiò con un boato sordo, ma di questo la Storm Rider non sembrò curarsene troppo, e proseguì con calma nonostante le proteste vibranti del veicolo, tutto proteso su di un lato e con i cerchioni che slittavano sull'asfalto. Dopotutto non sembrava fregargliene granché, dell'auto...

« Io sono del Pentauron. »
Disse seccamente.
« Dieci anni fa avevo sette anni, però in compenso mio fratello maggiore era con quelli di Behemoth durante il contrattacco guidato dalla Rondine Migratoria. Ci furono un sacco di morti... il signor Udo -che all'epoca era il Re delle Zanne- venne sconfitto in duello dal capo dell'orda nemica, impalato su di uno stendardo e portato in giro ancora vivo per due giorni, prima che un gunblade children riuscisse a porre fine alle sue sofferenze con un colpo di fucile. Mio fratello era abile, se oggi fosse ancora vivo probabilmente sarebbe un "Re senza corona". Non ci vedeva bene, gli avevano strappato un occhio assieme a metà della faccia. »
Si voltò per guardare Drusilia, il volto che era una maschera di rabbia.
« Sono stati quelli di Sleeping Forest a farlo! Uno di loro gli ha piantato le AT in faccia ed ha messo in moto il motore! Ricordo com'era ridotto quando tornò a casa: sfigurato. E pure, non ha mai smesso di correre! Il proiettile che l'ha ammazzato però veniva da un punto cieco. Se avesse avuto entrambi gli occhi sarebbe ancora vivo... »
Svoltò ad una curva, attraversò un rettilineo ed infine si fermò. Erano giunti a destinazione...

« Quelli di Sleeping Forest sono dei mostri. A loro non frega un accidente degli altri, se ne stanno aggrappati alla loro torre quando potrebbero spazzare via gli Headhunters in mezzo pomeriggio. Durante la guerra si sono rintanati nella loro zona, quando tutto il resto della città bruciava. Se si fossero uniti a Genesis, ci sarebbero stati molti meno morti... E tu mi chiedi di essere più elastica?? Forse faresti meglio a rivedere le tue amicizie. »
Fece un cenno, indicando un edificio che in passato doveva essere un ristorante... e probabilmente lo era ancora. C'erano due Storm Rider con le insegne della Flame Road di guardia, e l'area aveva tutta l'aria di essere abitata e ben curata. Lo stadio era visibile sullo sfondo, ad un tiro di schioppo.
« Siamo arrivati. La signorina Simca arriverà fra un'ora, circa. »

« Quelli di Sleeping Forest sono dei mostri. A loro non frega un accidente degli altri, se ne stanno aggrappati alla loro torre quando potrebbero spazzare via gli Headhunters in mezzo pomeriggio. Durante la guerra si sono rintanati nella loro zona, quando tutto il resto della città bruciava. Se si fossero uniti a Genesis, ci sarebbero stati molti meno morti... E tu mi chiedi di essere più elastica?? Forse faresti meglio a rivedere le tue amicizie. »

Nonostante le fosse palesemente contro, Drusilia comprendeva perfettamente i discorsi della SenzaCorona e non le avrebbe dato torto. Ciò nonostante la realtà era molto più complicata dei semplici bianco e nero, bene e male.

-La ragione per cui Laputa non ha mai partecipato è che il precedente Alfiere è scomparso da un giorno all'altro, anni fa. Nessun avviso di faccende da sbrigare, accordi promessi, nessun erede. Io ero il suo secondo e sapevo sarebbe esplosa una guerra: c'erano fazioni avverse e giochi di potere come quelli che hai appena visto concretizzarsi sulla vostra la dottoressa- lo sguardo smeraldino andò fuori dal finestrino bagnato di pioggia -Ho nascosto la verità sperando che tornasse, che fosse tutto uno scherzo dei suoi... ma lo scoprirono e fui accusata di omicidio.

Probabilmente Ryuko già conosceva quella storia, anche se non troppo bene e distorta per esser narrata ad una bambina.

-C'è stata una Guerra Civile nel mio regno. Si sono ammazzati a vicenda per colpa di un malinteso. Fratelli contro fratelli... la rabbia ha gettato la miccia per altro dolore ed ancora altra rabbia fino a tramutare il Presidio Errante in un inferno. Alla fine, per evitare che altri miei fratelli perdessero stupidamente la vita mi sono offerta in duello contro il campione dei miei nemici. Cesare Borgia: avevamo lavorato poco insieme ma eravamo entrambi devoti all'isola. Eppure lui mi avrebbe uccisa. Forse avrebbe ucciso anche mio figlio in fasce: fu salvato per miracolo ma so per certo che la mia casa era stata scelta fra le tante, attaccata e distrutta da ignoti. Il dolore che ho visto in quei giorni... Athena... non voglio più vederlo. Quella rabbia rende folli. Quella rabbia è giusta e umana... ma porta solo altra rabbia.

Si portò un palmo di mano al volto, cercando di scacciare via dalla memoria le orribili immagini che ora riaffioravano nei suoi pensieri. In quel momento, in quel preciso istante, l'allora Ufficiale Galanodel aveva avuto la certezza di aver visto il peggio dell'umanità in tutte le sue forme. Dalla lucidità assassina dei suoi soldati alla cieca rabbia di chi aveva perduto un suo caro. Dal rifiuto a schierarsi delle Sentinelle e dei Magistri nonostante il delirio ai cori che inneggiavano la morte di uno o dell'altro contendente. Padri contro figli, amici ed amanti.
In quegli istanti Drusilia aveva perso una parte di sè stessa, una mancanza che riaffiorava ogni qual volta tornava a uccidere.

-Lo so che ad alcuni di Sleeping Forest non gliene frega nulla. Me ne sono accorta, fidati- l'Alfiere sospirò fissando il tettuccio, completamente incurante degli sbalzi -Ma devo provarci. E se fallirò tenterò di nuovo in modo diverso: voi siete feriti, adirati, lo capisco. Ma proprio per questo devo farlo io. I miracoli non arrivano mai da soli: bisogna dargli una spinta e crederci.
Silenzio.
-Io credo che le cose possano migliorare.
Ci credo con tutta me stessa.

Fu così che raggiunsero il luogo di ritrovo.
« Siamo arrivati. La signorina Simca arriverà fra un'ora, circa. »
Drusilia scese dalla limousine lentamente, completamente svuotata dalla situazione e dai ricordi: trovava difficile l'idea di essere riuscita a far cambiare idea alla ragazza -la perdita di un familiare non era semplice da gestire- ma qualunque fosse stato l'effetto del discorso sugli altri, su sè stessa ebbe un ritorno positivo. Si era ricordata come lottare, come aveva affrontato giganti e compiuto miracoli prima di perdersi nella staticità e nella politica del suo presidio. Si era ricordata chi era prima di indossare la sua corona. Era strano... ma aveva iniziato a sentirsi bene.

-Perdonami per questi discorsi da vecchia- sogghignò, ricordandosi che molti di quei ragazzi avevano meno della metà dei suoi anni, nonostante l'aspetto -Grazie del passaggio.

Anche se le parole di Drusilia erano un tentativo di riavvicinarsi, la reazione di Athena fu molto fredda. Sul momento sembrò sul punto di ribattere, poi però si chiuse in un silenzio tetro e si limitò a congedarsi all'Alfiere con distaccata cortesia, dimenticandosi di rivolgere anche il più sbrigativo dei 'ciao' a Ryuko, che però non se la prese particolarmente da come si affrettò a scendere e togliersi di mezzo da un fuoco incrociato di accuse e discorsi difficili a cui non voleva prendere parte. La giovanissima Storm Rider non era tipa da chiacchere complicate, infatti una volta messo piede a terra e superato lo sbarramento d'acqua piovana per raggiungere l'ingresso del ristorante dove la Rondine Migratoria aveva dato loro appuntamento.
L'ingresso era occupato da due sentinelle in improbabili completi neri -giacca e cravatta, occhiali scuri e mocassini- le cui facce tatuate ed i capelli sfumati di colori strambi stridevano in modo marcato con l'atteggiamento composto e professionale che tenevano. Come Drusilia e Ryuko misero piede sulla piattaforma che dava all'ingresso, uno dei due comunicò ad un auricolare l'avvenuta comparsa dell'ospite atteso ed aprirono l'ingresso con un inchino. Passandovi molto vicino Drusilia poté notare l'unico dettaglio "punk" in quei vestiti tanto seriosi e formali: i bottoni neri recavano un'incisione miniaturizzata dell'icona della flame road, motivo replicato anche sui menù posizionati ad arte sui tavoli di velluto rosso, nonché sulla gigantografia che svettava sullo sfondo giusto di fianco a quella anche più sfarzosa di Genesis. In pratica si trovavano in un ristorante estremamente esclusivo gestito dalla strada delle fiamme e da Genesis, che in un certo senso per quanto Drusilia aveva visto finora era un po' la stessa cosa. Durante la Messa dei Diluvi il rappresentante della Flame Road era un certo Kokuen, un uomo sui trenta vestito come un mago da palcoscenico anni '70 con tanta brillantina nei capelli da destare preoccupazione per il peso aggiunto alla sua testa, ma questi non aveva praticamente mai parlato, e tutte le volte che era stato chiamato a votare aveva delegato il suo voto a Simca, che praticamente disponeva ogni volta di due voti. Questo era un dettaglio non da poco, considerando l'influenza della flame road: gli spalti erano gremiti di rider con le icone della strada delle fiamme, Augustus era stato riportato su Laputa da una guardia d'onore che batteva gli stendardi della strada delle fiamme, e sopratutto per qualche motivo i suoi componenti erano i più numerosi all'interno della comunità delle Tribù della Tempesta (quasi la metà del totale). In pratica era una strada palesemente molto popolare e potente, ma si rimetteva totalmente alle scelte della Rondine, e quindi di Genesis...

« Ora che siamo sole... »
Ryuko si sbragò sulla sedia, in una posa che tradiva la sua stanchezza sia fisica che nervosa, ma anche la sua bassa educazione. Considerando che portava una gonna, inoltre, starsene scomposta in quel modo era abbastanza sconveniente da parte sua, un atteggiamento decisamente da maschiaccio! Come d'altronde lo fu il suo puntare l'indice addosso a Drusilia con fare infastidito...
L'altro problema era che in quel momento sedevano ad un tavolo per due, mentre a breve sarebbero state in tre. Ma questo Ryuko sembrava non averlo neanche notato...
« Vorrei mettere in chiaro due cose: tu magari piaci a papà, ma non significa che piaci anche a me, chiaro? L'altra sera alla disco non ti ho riconosciuta, ma anche se l'avessi fatto non è detto che ti avrei salutato ugualmente. E seconda cosa, l'avere a che fare con la Rondine Migratoria in persona non mi fa né caldo né freddo: tecnicamente sono ancora fra gli Indipendenti, quindi non sono obbligata a schierarmi. E terzo... »
Un terzetto di camerieri apparvero dal nulla, letteralmente sradicarono il tavolo da davanti i commensali con un "pardon" preceduto da un inchino sentito, poi vennero sostituiti seduta stante da un secondo terzetto che riportarono la stessa tavola circolare, ma grande il doppio e imbandita per tre, assieme ad una terza sedia. Uno di loro, con un impeccabile "s'il vous plaît", invitò Drusilia a cambiare posto in modo da guadagnare di nuovo il giusto orientamento del tavolo, con di fronte tovaglioli rossi, bicchieri e posate.
« ... che cacchio stanno facendo questi?? »
Chiese Ryuko, decisamente confusa dalla situazione che si era venuta a creare...