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« Allora, ascoltami- » La più coraggiosa dei due fu certamente la donna che, prendendosi l'onere di fornirgli una spiegazione, si mise innanzi al nipote dell'Ambasciatore con sguardo serissimo « -sono una parte dello spirito guardiano della stella Spica, la più luminosa della costellazione della Vergine, quindi fidati di me, giacché so quello che dico, e cerca di rispondere con sincerità alla mia domanda. »
Si avvicinò ancora a Lowarn, mentre lui deglutiva e sudava freddo.
Che carini ♥
« Hai mai infilato il pisello dentro il corpo di un'altra persona? »
-... eh?
Il momento fu catartico, ed anche Quarion si trattenne dallo scoppiare a ridere. Ciò nonostante nascondeva anche verso il nipote del malcelato disprezzo, nato forse dal suo disappunto per l'educazione impartita dalla sorella. Quella donna non aveva mai brillato in determinati tipi di attività, richiudendosi sempre come un riccio ogni qual volta Quarion provava a darle modo di rilassarsi. In questo modo non aveva mai insegnato al figlio l'amore fisico e tutto ciò che vi ruotava attorno.
-Perchè avrei dovuto?- domandò ancora il ragazzino, più confuso di prima -... mica le persone sono orinatoi.
Giusta osservazione. Circa.
-Lasciatemelo dire, ma questa cosa è un po' malata...
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-... eh?
Nonostante le sue stesse aspettative, Brynjar si limitò a sospirare, a quel punto davvero molto poco sorpreso dalla risposta. Smise di giochicchiare con la propria magia, e si riavvicinò di un poco al gruppo. Il momento di imbarazzo era oramai quasi del tutto passato.
-Perchè avrei dovuto?- chiese ancora il ragazzo. -... mica le persone sono orinatoi. Lasciatemelo dire, ma questa cosa è un po' malata...-
« Ecco, » disse Spica, la quale in quel momento era dello stesso avviso del suo capo, e non aveva battuto ciglio di fronte alla confusione di Lowarn. « è l'informazione che volevo. »
Ciononostante, si chiesero un'altra volta come potesse esistere un adolescente tanto innocente, specialmente quando costui annoverava Quarion Galanodel tra i suoi parenti più stretti. D'altro canto, aver trovato una persona del genere fu l'avvenimento più fortuito che potesse capitar loro in un simile contesto. Una purezza a prova di bomba: costui, di unicorni, avrebbe potuto gestirne un ranch.
« Ora, puoi andare pure dagli unicorni, solo ー Brynjar, potresti passarmi la- Ecco, grazie mille. » consegnò a Lowarn un piccolo congegno dall'aria di essere una sorta di macchina fotografica, alla quale vi erano attaccati dei supporti per, all'apparenza, poterla legare da qualche parte. « Dunque, vorrei che tu attaccassi questa cosa qui ad un albero, affinché essa possa guardare dal più vicino possibile gli unicorni. Ci faresti questo favore? Serve solo a scattare delle foto, che sono tipo dei ritratti istantanei. »
Ciò che disse era vero, ma non del tutto. In realtà, la trappola fotografica che fu appena consegnata era anche in grado di lanciare un'Analisi sul primo esemplare che le sarebbe passato davanti, catalogandone le informazioni raccolte, rielaborandole e infine inviandole all'ultimo ritrovato dell'intelligenza virtuale nel campo della ricerca zoologica: il Gran Fringuellone 007, un drone passeriforme in grado di rintracciare il "bersaglio" e riprenderne di nascosto la vita, senza il bisogno dell'ausilio umano.. -
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« Ecco, » disse la donna, mentre Lowarn la fissava sempre più confuso « è l'informazione che volevo. Ora, puoi andare pure dagli unicorni, solo ー Brynjar, potresti passarmi la- Ecco, grazie mille. »
Senza comprendere ancora bene il come ed il quando -forse anche il perchè- il ragazzino si trovò con uno strano congegno fra le mani. Lui, che non era né esperto di macchinari come Arthur e neanche di forme d'arte come Kerobal, non la trovò troppo diversa da una cassaforte con un oblò... e forse quei tasti servivano ad aprirlo (?).
« Dunque, vorrei che tu attaccassi questa cosa qui ad un albero, affinché essa possa guardare dal più vicino possibile gli unicorni. Ci faresti questo favore? Serve solo a scattare delle foto, che sono tipo dei ritratti istantanei. »
Non gli fu ben chiaro il funzionamento, ma da come ne parlava la signorina non doveva comunque importargli. Prese la macchinetta ed iniziò a girarsela fra le mani, cercando di guardare prima nell'oblò e poi in un foro alla parte posteriore dove -finalmente- riuscì ad intravedere delle immagini. Prima le sue scarpe, poi lo zio. Perfetto, aveva capito! Aveva anche premuto un tasto per vedere cosa accadeva, ma effettivamente non era successo un bel niente.
Sta di fatto che non gli fu difficile raggiungere gli unicorni.
Alcuni si avvicinarono di loro spontanea volontà, quasi a creare un capannello con i loro stessi corpi colorati, per poi seguirlo ovunque si spostasse alla ricerca dell'inquadratura migliore. Lowarn -invece- quando non era nei pressi di un albero, si sarebbe limitato a qualche carezza e gesto affettuoso fra gli equini desiderosi di coccole ed attenzioni. Questo continuò per alcuni minuti finché non riuscì a legare l'oggetto in una posizione dignitosa; a quel punto il Principe scelse di fare retro-front e tornare dallo zio.
-Da come l'avevate descritto sembrava pericoloso.... -
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Brynjar e Spica osservarono soddisfatti Lowarn riuscire ad avvicinarsi alla mandria non solo senza allarmare gli esemplari, ma addirittura attirarne la curiosità a tal punto che il giovane finì presto circondato da quei mistici ungulati. L'esitazione mostrata all'inizio avevano preoccupato lo zoologo e la sua assistente, ma alla fine dei conti non era necessario che il giovane principe apprendesse il funzionamento della trappola fotografica. L'importante era che venisse posizionata bene, appunto.
Tornò dopo qualche minuto, nei suoi occhi la stessa tensione di chi era appena avventurato nel bel mezzo di un allevamento di cani particolarmente miti. Il soldato di AngelDust non aveva mai visto degli animali "selvatici" tanto mansueti; sembravano quasi dei buoi, più che dei cani, in effetti.
-Da come l'avevate descritto sembrava pericoloso...
« Beh... »
« Uhm... »
Spica si strinse nelle spalle, e lasciò la parola al suo evocatore.
« La prudenza non è mai troppa, e non avremmo mai voluto che qualcuno avrebbe corso un tale rischio potenziale senza essere avvertito in anticipo.
Sono tutt'ora sorpreso, devo dire. Credevo che semplicemente non avrebbero fatto molto caso alla tua presenza, e invece ti hanno preso proprio in simpatia... »
Sorrise, congratulandosi in silenzio per quella sua sorta di carisma fino ad ora più o meno nascosto.
Appartamento di Brynjar Lloyd e AMS-042B, Arcadia.
Accademia di AngelDust, Suspiria.
« È stupefacente. »
Brynjar aveva da poco sul suo computer i dati raccolti dal Fringuellone, recuperato da Endlos solo poche ore fa, e ora li stava finalmente visualizzando. Spica annuì, senza smettere di masticare; era seduta accanto a lui, tra le mani un enorme secchiello ricolmo di pop-corn al burro.
Non c'era stata ancora nessuna selezione delle immagini, nessun commentario che potesse fare sembrare quella terrificante trafila di video un documentario: pareva piuttosto un lunghissimo reality show, ambientato in uno dei posti più favolosi di Endlos. Forse, il primo che fosse mai stato girato sull'intero semipiano.
« Signor Ambasciatore, che tipo di travestimento ha preparato per la festa? » disse uno sconosciuto. Egli era un giovane sui venti, venticinque anni, dai capelli lisci e biondi, e lineamenti androgini quasi quanto quelli del suo interlocutore.
Quarion Galanodel sorrise, sibillino.
-Oh, non si vede? Sono un unicorno ♥
Il biondo, lo sguardo ancora abbassato sulla testa posticcia dell'equino, parve confuso.
« Ma... Con tutto il rispetto, ha un foro sulla fronte! »
-Davvero?- rispose Quarion, fingendo innocenza. -E ora?
E, come per magia, il corno era davvero apparso. Brynjar fermò il video non appena i due uomini sfiorarono il materasso della camera da letto dell'Ambasciatore, e riportò in camera sua i quaderni e i blocchi note che aveva inutilmente preparato.
Spica lo fece ripartire..
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