Le Vecchie Catene

L’Eredità dei Titani ~ Interludio II

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,695

    Status
    Anonymous




    Nell'oscurità senza fine della Gabbia, all'interno di un oblio tanto perverso da fagocitare se stesso, oscenità senza nome fremevano, trascinandosi e corrompendo tutto ciò che toccavano.
    Le strade pregne di sangue e violenza della città degli Inganni traboccavano di mostruosità urlanti, in festa. Nella sua vastità di non esistenza, la Gabbia ricalcava una versione distorta e corrotta di quello che un tempo era un piano d'esistenza di puro potere e conoscenza... ora trasformato in un ricettacolo di perversione contorta.
    E al centro della città che ne faceva da capitale, una titanica costruzione svettava fino al confine della Gabbia stessa.
    Il Palazzo degli Specchi, sede del Trono delle menzogne.

    Non hai intenzione di fermarmi?
    La sala del trono era vasta quanto la menzogna che l'aveva generata, quanto la promessa delle Masticore di tenere la Gabbia sigillata per l'eternità. Il trono stesso era indescrivibile, mutava forma ad ogni battito di ciglia, esattamente come le menzogne dal quale prendeva il nome.
    Sopra di esso, una creatura altrettanto contorta ascoltava il giovane dai capelli bianchi.

    Tu sei il nostro principe, Tiranno delle Legioni. Tu sei colui che ci libererà, è nel tuo destino. La madre degli esuli parlò, il volto pietrificato in quella maschera di terrore e rassegnata sicurezza. Reggeva, in un palmo irto di artigli lunghi e affilati come spilli, una sfera bianca. Un dito affondava in una piccola crepa, che serpeggiava lungo la superficie della sfera.
    Perché mai dovrei fermarti?

    Skaro serrò gli occhi, occhi che prima della prigionia, prima delle torture, prima delle menzogne, erano rossi. Gli occhi di uno schiavo.
    Non sarà una vostra pedina. Sceglierò io il mio destino.

    La creatura rise, senza che la sua espressione si infrangesse.
    Nessuno ne ha la libertà. Io l'ho visto. Ho contribuito a tesserlo. Tu vedrai issare il tendone della follia, Tiranno. Tu vedrai città sorgere dalle acque. E quando il nero corvo tornerà a volare, quando il Senzasperanza morirà, quando il bianco ragno tesserà su di te lo stendardo del Conquistatore, ecco che diverrai ciò che sei destinato a diventare. Colui che ci libererà, e ci guiderà nelle spire del Caos, a saziarci della carne e del sangue.
    La voce della madre degli esuli era calma, quasi dolce. Come un amorevole genitrice che culla il figlio, raccontandogli ciò che è destinato a diventare.

    Poi, tolse l'appendice dalla crepa della sfera.
    Il Trono delle Menzogne si aprì, e un filo di luce illuminò l'interno della Gabbia, appiccando nella sala del trono un incendio di luminosità.
    L'unica crepa all'interno della Gabbia si palesò, lasciando un apertura grande abbastanza da permettere al ragazzo di andarsene, lui che era destinato ad allargare quella crepa... o a sigillarla per sempre.

    Va, Tiranno della Legioni. Vivi il tuo destino. Quando sigillerai quest'apertura, io non potrò più influenzare il tuo destino con il mio dito. Trova conforto in questa menzogna.

    Il ragazzo fissò la folle creatura per un istante, poi attraversò il varco apertosi nel Trono.

    Tornerai da lui? Seguirai il Senzasperanza in quest'ultima impresa? domandò infine, quando Skaro era ormai oltre la breccia.
    Non lo so. Ma trovo gioa nel sapere che sarò io, e solo io, a deciderlo.
    Spero di non incontrarti più, demone.
    rispose Skaro, preparandosi a sigillare il passaggio, per sempre.

    E mentre il muro di luce si richiudeva, mentre le catene della Gabbia si serravano, strette come non mai, e la breccia veniva finalmente colmata, Skaro sentì la creatura sussurrare.

    Ci rincontreremo, perché Falsa è la Speranza.



    Skaro spalancò gli occhi, alzandosi di soprassalto, il cuore che gli martellava in petto. Si guardò attorno, disorientato, e impiegò diversi minuti a riprendersi dall'incubo.
    Solo dopo essersi calmato riconobbe le mura di legno e pietra del secondo piano della locanda dove aveva trovato alloggio la sera prima.
    Aveva viaggiato per settimane, senza tregua, senza sapere davvero dove andare.
    La sua prima meta era stata Laputa: aveva conoscenze li, conoscenze che gli mancavano terribilmente, e che avrebbero certamente aiutato a lenire le sue ferite morali. Superato l'inferno di sabbia e calore dello Yuzrab, inferno da da anni ormai considerava casa sua, aveva deciso di mutare la sua destinazione.

    Alle Cave del Sapere, unico centro di conoscenza della Tana, aveva trovato strascichi di informazioni, qualche accenno folcloristico... ma niente che lo potesse aiutare a comprendere i Demoni Meccanici, i contorti Phyrexia che lo avevano rapito mesi prima, torturato e... cambiato così tanto.

    Gli avevano anche rivelato la verità sulle sue origini, verità che Zimmer continuava a rifiutarsi di spiegare... o quanto meno, di raccontare.

    L'ex schiavo sapeva poco sui primi e praticamente nulla sull'ultima... e conosceva un unico luogo, ad Endlos, dove avrebbe potuto scoprire qualcosa che alle Cave non c'era.

    Era il suo primo viaggio in solitaria, da quando aveva cessato di essere 23, il timido schiavo del Boggart della Fame, come ora veniva chiamato... e il presidio orientale era stato un toccasana per la sua mente. Tutto quel verde, quell'aria fresca... quella civiltà.
    Un traguardo lontano secoli, millenni, dal sud e la sua “primavera”.
    Era inebriato dal panorama che quel meraviglioso presidio offriva, della bellezza dei villaggi e delle città che incontrava. Di tanto in tanto riusciva anche a dormire senza rifare lo stesso incubo... ma solo di tanto in tanto.
    Skaro si alzò dal giaciglio, infilandosi rapidamente la rossa tunica meridionale, appariscente ma pregiato vestito del suo presidio. Conciato così, non passava certo inosservato... ma almeno gli copriva quasi completamente le braccia meccaniche.

    Con un sospiro, si preparò a lasciare la locanda, alla volta di Palanthas.


     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    png

    "Nessuno sa se la Morte non sia per caso il più grande fra i beni,
    eppure la temono come se sapessero che è il più grande dei mali.

    ...e credere di sapere quello che non si sa
    non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?"


    Socrate.

    Palhanthas, Biblioteca.
    Presidio Orientale, Endlos.


    Ride una bimba dall'aria stupita, perché la mamma non la sgriderà;
    forse si è accorta che li travestita, la segue la Morte che l'ama già...

    Annunciato dall'allegro cinguettio nei giardini lì vicini, il vento entrò a Palanthas come un ladro, approfittando di una vetrata socchiusa e del sonno di molti Saggi. Consapevole del silenzio, giocò a lungo con le pergamene sparse, carezzando dolcemente i drappeggi disposti ad ornamento della sala e smuovendo la lunga cascata nera dei capelli di un Principe addormentato. Il sole ancora si rifletteva sulla pietra chiara e, come un pittore distratto, la tingeva di rosa in alcuni punti.
    Solo un rumore di passi interruppe l'allegro gioco, suole sempre più vicine che battevano per terra con ritmo allegro e rimbombavano nell'enorme spazio vuoto come strumenti a percussione. Un uomo dalla lunga toga blu, solito guastafeste, allontanò lo spiffero dai suoi giochi, scacciandolo da quel tempio del Sapere con il violento scatto di una finestra che si chiudeva.

    -Le sono caduti questi, Principe...
    -Mh ~

    Piange una dama assai gradita, in quanto il compagno tradirà;
    forse si è accorta che li travestita, la segue la Morte che l'ama già...

    Il giovane Principe sollevò la testa con enorme sforzo, il viso imberbe deformato in una smorfia di disapprovazione. Stropicciandosi gli occhi e sbadigliando, avrebbe raccolto le pergamene ed adagiato nuovamente quegli appunti sulla propria scrivania, il tutto con enorme sforzo. Ancora poco lucido, riprese a leggere un libro consunto e dalla copertina illeggibile che, ascoltando i racconti della madre, doveva essere stato in passato uno dei suoi passatempi preferiti. Da piccolo adorava infatti ascoltare quelle filastrocche un po' macabre e costringeva chiunque a recitargliele prima di addormentarsi fissandolo con i suoi occhioni verdi e lucidi, perfetto manipolatore nonostante l'età da infante.


    E' triste la vecchia spazientita, sa che la sorte la aspetterà;
    forse si è accorta che li travestita, la segue la Morte che l'amerà.

    Sapeva a memoria quelle filastrocche.
    Le aveva ascoltate centinaia, se non migliaia di volte dalle labbra di chiunque.
    Eppure, nonostante i ricordi accavallati e l'infinità di volti nella sua testa, il Saggio di Symphonia era alla ricerca di uno soltanto. Quello di suo padre.
    Raramente l'Alfiere Errante gli aveva parlato di lui e Lowarn stesso non ne sentiva realmente il bisogno, oggettivamente felice in una famiglia che monca certamente non era. Nonostante questo e molto altro in grado di dissuaderlo, si sentiva comunque in dovere di ricordare l'uomo da cui aveva ereditato il proprio sangue. Che aspetto avrebbe mai potuto avere? Sospettava un uomo dai capelli chiari, "carattere non dominante" contrapposto a quelli scuri della madre, secondo le teorie genetiche di Arthur. O forse erano dello stesso colore. Magari le somigliava. E lui... gli somigliava?
    Palesando un broncio non indifferente, girò pagina con aria concentrata solo in apparenza, la mente era su ben altri lidi. Ad esempio persa fra le mille possibilità riguardanti la morte prematura. Che suo padre fosse malato o ucciso per mano di un assassino, lui non poteva saperlo. Eppure qualcosa nel suo petto gli suggeriva che sarebbe potuto giungere alla soluzione completamente da solo. Senza dover chiedere alla madre qualcosa che, probabilmente, avrebbe preferito dimenticare.
    Forse era troppo istintivo, o magari pieno di sè.
    Ciò nonostante, restava pur sempre un ragazzino.



    Edited by Lowarn Galanodel - 11/8/2017, 15:44
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,695

    Status
    Anonymous




    Skaro si costrinse a respirare regolarmente, scandendo mentalmente il ritmo dei suoi polmoni e mantenendo così un espressione il più possibile calma.
    La prima lezione impartita al suo corpo, durante le torture dei Phyrexia, fu quella di scordare il dolore. Il sollievo provato, allo scomparire del bruciare delle sue carni, al rompersi delle sue ossa, al tendersi fino allo spasmo del suo corpo, si trasformò ben presto in un altro tipo di dolore, più subdolo... più terribile.

    Il ragazzo, ancora ben lontano dal divenire Skaro, non provava più nulla. Era come se il suo corpo fosse stato immerso nel piombo, privato della naturale connessione con il mondo esterno. Per quelli che gli erano sembrati anni (e che solo successivamente scoprì essere solo giorni), il ragazzo urlò e pianse per quella nuova tortura.

    Nuovamente, Skaro controllò il suo respiro.
    Non poteva più controllare le sensazioni provate dal suo nuovo corpo, ma aveva ancora controllo su di esso. Quel piccolo esercizio lo aiutava a ricordarsene, e a mantenere la calma in situazioni... bizzarre.

    E si: il Palanthas era incredibile.
    Esternamente sembrava una reggia, di quelle descritte solo nelle favole da raccontare ai figli del Distretto dei Caduti. Una magione talmente grande da poter ospitare così tante famiglie, così tanti rifugiati...
    Il ragazzo si costrinse a scuotere la testa e riprendere l'esercizio di concentrazione. Quella non era Merovish, chiaramente. Per quanto vasta potesse essere, la Tana era pur sempre una capitale sotterranea, dimenticata dalla luce del sole che ne cuoceva le sabbie. Il fantasma della sovrappopolazione era sempre in agguato. Un tipo di problema che, chiaramente, da quelle parti non avevano.

    L'interno era ancor più spettacolare.
    Un labirinto di conoscenza, le cui pareti erano altissimi scaffali carichi e carichi di sapere che si snodavano per quello che sembrava essere uno spazio infinito.
    Il silenzio non era assoluto, ma era composto, ordinato.
    Il luogo era tutt'altro che abbandonato, eppure l'atmosfera si manteneva serena.
    Per poco non rise, pensando alle sue Cave del Sapere.

    Per un primo momento, il ragazzo dai capelli bianchi vagò semplicemente di scaffale in scaffale, leggiucchiando titoli, squadrando copertine, spiando qualche parola qua e là.
    Finalmente, si decise a cercare con più convinzione quello per cui aveva viaggiato così a lungo. Una volta capito l'ordine di disposizione, fece incetta di volumi di demonologia, di piani d'esistenza...diavolo, prese perfino qualche copia di zoologia e folklore, sia mai che trovasse qualche accenno ai Boggart e a quella curiosa tendenza a complicare ridicolmente la vita degli altri.

    Quello che forse gli sarebbe servito di più sarebbe stato un tomo sulle anime e il loro possibile utilizzo improprio... ma se un tale volume esisteva, racchiuso in uno specifico scaffale, collocato in una particolare sezione, l'ex schiavo evitò accuratamente di imbattersi in ciascuna di queste cose.

    Carico di volumi – ma comunque muovendosi con la cura necessaria a non porvi alcun tipo di danno - , il ragazzo raggiunse il tavolo più vicino e depositò la sua personalissima mole di conoscenza da studiare.
    Un sentimento, radicato nel tessuto stesso del multiverso, alimentato da qualunque studente si sia mai trovato davanti una quantità simile di libri da dover studiare, lo colse all'improvviso.
    E mentre nella sua testa si formulava il pensiero “ma chi c'ha voglia mo.”, rigorosamente in profondo romanaccio, ecco che finalmente Skaro si accorse di non essere solo, a quel tavolo.

    Un altro ragazzo, all'apparenza molto giovane e di bell'aspetto, era intento a studiare un volume poco distante da lui.
    Perdonami, spero di non averti disturbato. si scusò prontamente l'ex schiavo, per poi mordersi subito la lingua. Se per qualsiasi motivo il suo siparietto non aveva disturbato l'altro, sicuramente lo avevano fatto le sue parole ora.


    Signori e signori, Skaro delle Legioni, che dovrebbe portare orde di demoni a conquistare tutto.
    E ancora non sa rapportarsi con le persone.
    Alcuni aspetti di 23, a quanto pare, erano duri a morire.






    Per fortuna.




     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    png

    "Nessuno sa se la Morte non sia per caso il più grande fra i beni,
    eppure la temono come se sapessero che è il più grande dei mali.

    ...e credere di sapere quello che non si sa
    non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?"


    Socrate.

    Palhanthas, Biblioteca.
    Presidio Orientale, Endlos.

    Distratto dai suoi pensieri, il Principe quasi non notò il giovane dai capelli bianchi che vagava per la biblioteca come un'anima nel limbo, affiancando scaffali, soffermandosi a volte ad osservare i titoli o -addirittura- ad estrarre qualche tomo in modo da osservarne la copertina. Quando poi questo si decise a cercare con più convinzione, fu allora che il Galanodel sollevò appena lo sguardo, cogliendo la scena in cui lo schiavo faceva incetta di volumi di demonologia, piani di esistenza e molto altro. Del tutto indifferente a quello che -in effetti- avrebbe potuto destargli sospetti, tornò tranquillamente ai suoi volumi; diversamente dai colleghi o da quanto si diceva dell'antico fondatore dell'Ordine dei Custodi delle Sette Vie, infatti, raramente Lowarn andava a disturbare un ricercatore con delle chiacchiere. Dopotutto, aveva pur sempre una cultura di forte stampo laputense ed al Magisterium non esisteva nè un reale limite alla ricerca, nè un controllo vero e proprio delle materie studiate. In poche parole, a differenza dell'Est, la cultura non aveva una connotazione positiva. Nemmeno negativa, a dirla tutta. Era un semplice strumento.

    Carico di volumi, lo straniero dalla candida chioma riuscì comunque a raggiungere il suo stesso tavolo e depositò tutto ciò che era riuscito ad agguantare. Solo allora sembrò accorgersi di Lowarn, che intanto aveva scelto di ignorarlo per continuare le sue letture.

    Perdonami, spero di non averti disturbato.

    Si scusò il giovanotto, mentre il cuore sobbalzava nel suo petto -come un singhiozzo, sintomo di un silenzioso cambio di rotta, un ripensamento- e il Saggio sollevava nuovamente lo sguardo. A quel punto, come a fargli credere che l'avesse realmente disturbato, il Galanodel prese fra le mani la sua lettura... e la chiuse di botto, con un sonoro "pof". Avrebbe atteso alcuni attimi in silenzio, prima di parlare.

    -In realtà avevo già finito.

    Solo allora gli avrebbe rivolto un sorriso allegro ed in parte malizioso. Dopotutto -anche se Saggio- era pur sempre un ragazzino, mica un bacchettone ultramillenario! Per quanto interessato alla Conoscenza, non gli mancavano di certo curiosità e desiderio di farsi degli amici, tipici della sua giovane età. Fu per quello che -dopo essersi guardato attorno, facendo perno con le mani sul tavolo- con un balzo lo scavalcò, così da trovarsi al fianco dell'altro.

    -Cosa cerchi di bello?

    Afferrò un libro sulla grande pila di volumi dello straniero, aprendolo ad una pagina a caso.

    Orecchio Assoluto
    Si dice che in media solo una persona su cinquantamila può vantare di possedere l'orecchio assoluto, abilità innata che permette di identificare una nota musicale -anche ascoltata una sola volta ed in totale assenza dell'ausilio di un suono di riferimento- così da determinarne la frequenza. Nonostante questo talento sia totalmente slegato al tipo di vita condotta dall'individuo, indica comunque una certa attitudine ed il gusto per la musica; chi ha orecchio è infatti capace di riprodurre qualsivoglia melodia, registrandola nella propria mente al medesimo istante della sua esecuzione.
    Possessore dalla nascita di questo talento, Lowarn è in grado di discernere le note vibranti celate nelle intonazioni vocali, il battito cardiaco e lo stesso respiro delle persone che lo circondano, rendendolo di fatto capace di intuire le loro emozioni e -in molti casi- anche le intenzioni di ciascun individuo, riuscendo ad individuare perfino i bugiardi. Per tale ragione sarà in grado di "prevedere" in anticipo di pochissimi millesimi di secondo le loro mosse, riuscendo così a rispondere più rapidamente ad ogni stimolo esterno, sia fisicamente che magicamente.
    Oltre a tali abilità, è anche portatore di un udito decisamente fuori alla norma: nel raggio di quindici metri è in grado di sentire qualunque cosa provochi vibrazioni, anche impercettibili come il battito cardiaco di un vivente.

    Auspex Passivo 15m + Instant Casting + Bonus PU Agilità/Destrezza + Empatia emozioni + Discernimento Bugie.


    Edited by Lowarn Galanodel - 11/8/2017, 15:44
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,695

    Status
    Anonymous


    Un evidente ansia si disegnò sul volto dell'ex schiavo, osservando l'iniziale reazione del ragazzo davanti a lui. Esattamente come temeva, era riuscito a disturbarne la lettura; se non prima, mentre goffamente si sedeva al tavolo, sicuramente dopo, quando ancor più goffamente aveva provato a scusarsi.
    Un istante prima che si decidesse ad alzarsi e a levare il disturbo, tuttavia, il ragazzo gli sorrise indietro, un sorriso gentile, ma anche scherzoso.
    Con un sospiro di sollievo, Skaro rispose a quel sorriso, consapevole si essere appena stato preso in giro da quel ragazzetto. Si sentì nuovamente quello che era stato tanti anni prima: un semplice esserino dai radi capelli bianchi che, impacciato all'interno di un vestito da gala non suo, tentava di non prendere fuoco dall'imbarazzo durante l'unico ballo della sua vita.

    Questo non gli impedì assolutamente di chinare comunque il capo, in un secondo segno di scuse.

    Quasi cadde dalla sedia, però, quando l'altro decise di scavalcare l'intero tavolo per trovarsi al fianco dell'ex schiavo. Poco mancò che Skaro rotolasse via dalla sorpresa, sguainando (inutilmente e sicuramente finendo in guai più grossi della Behemoth) le armi. Cercò di reprimere l'istinto di sopravvivenza maturato in anni di convivenza con Zimmer, a Merovish.
    Li, se qualcuno saltava verso di te, al novanta percento lo faceva con un coltello stretto in pugno...
    Quella, fortunatamente per tutti, non era Merovish, come già questo umile narratore spiegava qualche riga più sopra.
    Terminata la sorpresa iniziale, Skaro sorrise. Il suo interlocutore aveva un gran entusiasmo, era evidente.

    La domanda di quest'ultimo era del tutto ragionevole. Perché un ragazzo apparentemente di giovane età avrebbe dovuto interessarsi di cose come demoni, piani dimensionali, e per l'amor delle sabbie, perché mai avrebbe dovuto prendere un libro sui Boggart!

    Se però il giovane Lowarn non si era posto grandi quesiti a riguardo, data la sua istruzione laputense, sicuramente non se li era fatti Skaro, figlio della sua esperienza merovisha.
    Alle Cave del Sapere, sugli scaffali di culinaria, si potevano trovare ricette di torte, pasticci di carne, come anche trattati su come cucinare carne umana per renderla più saporita.
    Sicuramente, prendere titoli di demonologia non destava alcun sospetto sulla popolazione.

    Destava più sospetto, probabilmente, trovare qualcuno che sapesse leggere e che gli interessasse passare il proprio tempo alla biblioteca.

    Cerco risposte. rispose semplicemente, lanciando un altro sorriso verso il ragazzo. Una... persona a me molto vicina mi ha mentito per... beh, per tutta la vita. E ora che l'ho scoperto, si rifiuta di darmi qualche spiegazione. continuò, conscio che “risposte” non era esattamente una risposta esauriente. Forse la dentro... accennò al libro che Lowarn aveva preso in mano, aprendolo su una pagina a caso – un trattato di petologia demoniaca - ...forse la dentro troverò quello che mi serve sapere.

    Solo allora si rese conto di non sapere il nome del ragazzo. Perdona la mia maleducazione, il mio nome è Ven.. nel parlare, mosse la mano con l'intenzione di porgerla a Lowarn, come aveva visto fare miliardi di volte alle “persone normali”.
    Il nero metallo di cui erano fatti i suoi arti luccicò, ricordandogli che lui non rientrava in quella categoria.
    ... Skaro. Il mio nome è Skaro. terminò, dissimulando il gesto con la mano. Cercò di non variare il tono della voce e di continuare a sorridere... ma non riuscì a dissimulare una nota malinconica nel pronunciare quel suo nome.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    png

    "Nessuno sa se la Morte non sia per caso il più grande fra i beni,
    eppure la temono come se sapessero che è il più grande dei mali.

    ...e credere di sapere quello che non si sa
    non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?"


    Socrate.

    Palhanthas, Biblioteca.
    Presidio Orientale, Endlos.

    ”Cerco risposte.”
    In effetti, fra tutti i modi plausibili di rapportarsi ad un Saggio, quello appena applicato dal giovane straniero era decisamente il più sensato e logico. Era andato a Palanthas, dopotutto: chiunque varcasse quelle soglie portava dentro di sè almeno una domanda.
    ”Una... persona a me molto vicina mi ha mentito per... beh, per tutta la vita. E ora che l'ho scoperto, si rifiuta di darmi qualche spiegazione.” avrebbe continuato solo dopo, accorgendosi di esser stato vago ”Forse la dentro...forse la dentro troverò quello che mi serve sapere.”
    Alzando lievemente un sopracciglio, gli occhi smeraldini di Lowarn finirono per leggere le eleganti scritte impresse a mano sulla pagina aperta di poco prima, quella che avrebbe potuto in effetti contenere a tutte le soluzioni del ragazzo.

    "Sappiamo che, da alcune testimonianze dei rari soggetti sopravvissuti a simili esperienze, la presenza di un Demone è sempre accompagnata da un violento odore di zolfo. La tradizione affianca tale olezzo alla possibilità che vi siano effettivamente fiamme nei loro piani dimensionali ma l'eccelso alchimista Akarim Lognak è pronto, nei prossimi tre anni, a dimostrare alla comunità di studiosi che si tratta nient'altro di un effetto collaterale alla dieta a base di carne umana ed acidi gastrici diversi da quelli mortali."

    ...
    Bleah!

    Disgustato da quelle immagini, richiuse con una smorfia il libro in gran fretta e lo rimise garbatamente al suo posto tentando di far finta che nulla fosse accaduto. Intanto l'altro giovanotto riprese la parola.
    ”Perdona la mia maleducazione, il mio nome è Ven..” nel parlare, sembrò per un attimo volergli porgere la mano in segno di saluto. Eppure, quando lo sguardo calò sulle braccia metalliche, sembrò intristirsi in modo evidente. O meglio, lo fece il suo cuore, a cui Lowarn ovviamente non fu sordo. ”... Skaro. Il mio nome è Skaro.”
    Dissimulò il gesto con la mano, non permettendogli di fatto di stringerla, e sorrise in modo decisamente troppo finto per i suoi gusti.

    -Lo zio Quarion dice sempre che ci sono solo due tipi di bugiardi: quelli cronici e quelli che lo fanno per un motivo. Se la persona che ti ha mentito non lo fa in continuazione, forse dovresti interrogarti prima sulla ragione per cui mente e poi sulle informazioni che ti nasconde.

    Lo avrebbe detto alzando il ditino al cielo con il fare saputello tipico dei componenti della sua gilda, anche se dal faccino imberbe sembrava sinceramente interessato ad aiutarlo.

    -Comunque sei fortunato, Skaro! Hai davanti a te un Saggio di Palanthas, quindi posso aiutarti a trovare tutte le risposte che vuoi- ancora memore della mancata stretta di mano, avrebbe cercato il contatto fisico dandogli un'amichevole pacca sulla spalla. In realtà non era il suo genere di saluti, ma la mamma lo faceva spesso con i suoi amici -Comunque mi chiamo Lowarn! E' bello vedere una persona simpatica ogni tanto in questo ritrovo di nonni!

    A quell'esternazione di gioia, improvvisamente, finì per abbracciarlo.
    Uno di quegli abbracci allegri ed innocenti fra amici, forse nato dall'inesperienza di Lowarn verso persone -circa, apparentemente- della sua età o dalla volontà di farlo sentire meglio imitando la gestualità spesso vincente dell'Alfiere Errante, ma che per un estraneo avrebbe sicuramente portato una buona dose di disagio.
    Causa: violazione degli spazi personali.
    Codice Rosso. Codice Rosso.

    -Ti va di cercare le risposte insieme?



    Edited by Lowarn Galanodel - 11/8/2017, 15:45
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,695

    Status
    Anonymous
    Skaro non era solito prendere parte alle riunioni strategiche degli Eversori, me che meno a seguire Zimmer alle infinite riunioni politiche delle colonne portanti di Merovish. No, quello che sapeva del mondo esterno lo aveva imparato dai suoi rari -ma consistenti- viaggi, e sopratutto dai racconti degli avventori che si alternavano al bancone della Quinta Bolgia.

    Eppure, anche se il nome “Quarion” non gli portava altro che una piccola reminiscenza, un ricordo lontano, strappato al discorso di qualcuno che non ricordava nemmeno che volto avesse... ecco, quello bastò a fargli rizzare ogni singolo pelo sul proprio corpo, mentre diversi brividi gli saettarono lungo la spina dorsale.

    Io... ecco...
    no, la sensazione non passava.
    E' come quando ti cade la saponetta nelle docce delle prigioni. Lo sai che qualcosa di brutto stà per arrivare.

    Il ragazzo rifletté per un momento sulle parole del giovane.
    Zimmer si poteva definire un bugiardo nato.
    Aveva costruito la sua fortuna, la sua vita stessa, sulle menzogne.
    Col senno di poi, non era poi tanto strano che avesse mentito anche sul piccolo, indifeso, ingenuo 23.

    Ma doveva esserci un motivo.
    Doveva.
    Si parlava della sua intera vita..
    Se sei davvero destinato a comandare, abituati al tradimento, sopratutto da parte di chi ti sta più vicino.

    Cosa?
    Skaro si riscosse dai suoi pensieri, guardandosi attorno.
    Al tavolo c'erano solo lui e l'altro ragazzo.
    Ma allora chi...?

    La pacca sulla spalla da parte di Lowarn lo riportò con i piedi per terra.
    Quel ragazzino vivace dagli occhi verdi era uno dei Saggi di quel luogo, una delle figure chiave dell'Est... e di Endlos tutta.
    Skaro strabuzzò gli occhi e spalancò la bocca, incapace di esprimersi.

    E non ce ne fu nemmeno bisogno, perché quello, preso dall'entusiasmo, lo abbracciò.

    eprXvhH

    Io... Eh? Ah... cosa? No... perché... salmoni.

    Si poteva distintamente vedere del fumo, uscire dall'orecchio sinistro di Skaro.
    Era, con ogni probabilità, il secondo abbraccio che riceveva in tutta la sua vita.

    Codice rosso? Ah.
    La faccia di Skaro, quello che doveva governare legioni di demoni e non provare emozione alcuna, ora era dello stesso colore di Zimmer. Forse anche più intenso.

    Si. Cercare. Assieme. Si.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    png

    "Nessuno sa se la Morte non sia per caso il più grande fra i beni,
    eppure la temono come se sapessero che è il più grande dei mali.

    ...e credere di sapere quello che non si sa
    non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?"


    Socrate.

    Palhanthas, Biblioteca.
    Presidio Orientale, Endlos.

    Io... Eh? Ah... cosa? No... perché... salmoni.
    -...?
    Si. Cercare. Assieme. Si.

    Il cercatore di Conoscenza non sembrava a suo agio con quel genere di pratiche, il che dispiacque non poco al Principe: sin da bambino, nonostante avesse da sempre dimostrato un carattere particolarmente freddo e distaccato verso le cose del mondo, era stato educato dalla madre all'importanza degli abbracci. L'Alfiere Errante, infatti, sia in politica che nelle semplici relazioni personali, applicava spesso questi e molte altre interazioni simili, risultando di fatto di compagnia piacevole e degna di fiducia allo sguardo degli interlocutori. Al dato di fatto si aggiungevano le sue emozioni ogni qual volta si ritrovava stretto in quella dolce morsa: sentimenti che mai per nessuno riusciva a provare fluivano in lui come un torrente in piena, travolgendo e poi spazzando via ogni cattiva sensazione in una tempesta violenta ed implacabile... per poi scaldargli il cuore. Una sensazione di benessere direttamente proporzionale con il tempo, cosa che -come gli fu anche spiegato da Arthur- era abbastanza comune fra gli esseri umani e chi ne condivideva parte del loro comparto genetico. Una droga naturale, insomma, e sua madre doveva esserne certamente maestra considerando che ne utilizzasse spesso anche altre, quali i baci o il cacao nei cibi.

    U6wcGqF

    -Bene!- disse infine con risolutezza al nuovo amico, battendo le mani con fare deciso -Ora non ci resta che trovare il punto di partenza da cui iniziare a cercare!

    Lasciandolo finalmente andare -poichè la musica dell'altro era prova più che evidente di disagio- saltò agilmente sul tavolo, portando una mano alla fronte e socchiudendo le palpebre quasi ad imitare un esploratore sulla cima di una montagna. Poi annuì da solo e tornò a fissare l'altro cercatore a braccia conserte, reclinando la testolina.

    -Avevi detto che una persona vicina ti ha mentito ed ora che hai scoperto qualcosa che non vuole spiegarti bene.

    Portò una mano al mento, riflettendo con fare pensoso.

    -Mi puoi dire cosa hai scoperto? Così partiamo da lì.



    Edited by Lowarn Galanodel - 11/8/2017, 15:49
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,695

    Status
    Anonymous


    Il Salmo salar, noto comunemente come “Salmone dell'Undarm”, o semplicemente “Salmone”, è un pesce osseo d'acqua dolce e marina tipico dei mari temperati e freddi dell'Ovest.
    Si tratta di un predatore che in mare si ciba principalmente di pesci, crostacei e di cefalopodi.

    Dannazione, concentrati.

    Le dimostrazioni d'affetto non erano il suo forte. Non lo erano prima, quando era solo uno schiavo, e non lo erano adesso, che era … qualcos'altro.
    L'unico affetto che aveva ricevuto in vita sua era quello distorto e corrotto del proprio padrone, di Zimmer. Quella patetica e bassa creatura delle profondità che lo prendeva a calci dalla mattina alla sera, che gli affidava compiti assurdi ogni giorno.
    Così stupida da perdersi lungo un sentiero di montagna, e così testarda da non volerlo ammettere fino al ritrovarsi nel bel mezzo di un deserto.

    Eppure, appena un mese prima, avrebbe giurato che, in qualche modo... il Boggart teneva a lui.
    E invece aveva finito per mentirgli per tutta la vita.
    Quello era l'affetto che aveva ricevuto, fino a quel momento.
    … a parte quella notte, a Laputa...

    Skaro si riscosse, sorridendo imbarazzato.
    In fondo, era venuto in quelle biblioteche per un motivo, non certo per piangersi addosso.
    Era diverso, ora. Non era più solo uno schiavo.

    E nonostante si fosse immaginato come la sua ricerca sarebbe stata più tranquilla e silenziosa, fu contento di non doverla intraprendere in solitaria.
    Quello strano ragazzino che sosteneva di essere uno dei Saggi del Palanthas era ora sopra un tavolo, cercando di scrutare la via giusta fra gli scaffali.

    Il ragazzo del sud ridacchiò, senza fare a meno di domandarsi in quanti nanosecondi sarebbero riusciti a fulminarlo, in caso fosse saltato anche lui sopra uno di quei tavoli.

    -Mi puoi dire cosa hai scoperto? Così partiamo da lì.


    Ecco, il momento di misurare bene le parole.
    Non poteva certo raccontargli tutto... anche perché era quasi sicuro che un anima non potesse andarsene in giro così, senza il suo corpo. Si, doveva essere per forza illegale.

    Gli avrebbero potuto fare una multa.
    Concentrati!

    ”Sono... ero uno schiavo. Ho vissuto con il mio padrone da quando ho memoria.”
    non voleva nemmeno mentire a quel suo nuovo amico.
    Amico... che buffa parola.
    ”Uno stronzo dispotico, narcisista, avaro fino all'osso. Abbiamo viaggiato assieme per tutta Endlos, prima di stabilirci in maniera fissa a Merovish.” era molto giovane, all'epoca. Lo era stato davvero, giovane? Quanti anni erano che girava con Zimmer? Incredibile come non ci avesse mai fatto caso, prima...

    ”Gli volevo bene. Sono sicuro che anche lui me ne volesse, in un modo un po' distorto.
    Salta fuori però che non sono davvero suo schiavo. Sono...
    la sua stessa anima, fustigata all'inferno, torturata e deformata fino a perdere coscienza di se stessa, e rimodellata in forma umana per scherzo. … sono suo figlio.”
    Eh, close enough.
    Skaro si spaventò di quanto quel paragone calzasse.
    Ora però veniva la parte difficile.

    ”Sembra che io sia dentro a qualche strana profezia.
    Queste creature, di cui sto cercando tracce in qualsiasi libro mi capiti a tiro... questi demoni meccanici, i Phyrexia... sono rinchiusi. Imprigionati. Sembra che io sia destinato a liberarli, e a … comandarli.”


    Aveva intenzione di raccontare una mezza verità, non una bugia vera e propria. Eppure, aveva finito per raccontare per sommi capi l'intera faccenda.

    ”Cosa che non ho intenzione di fare!” si sbrigò a giustificarsi, senza accorgersi di come il suo tono di voce fosse leggermente salito.
    ”Questo sto cercando... una via d'uscita. E' tutto così assurdo, non ci crederei nemmeno, se non li avessi visti. Loro... mi hanno fatto questi.” con un movimento discreto, si arrotolò le larghe maniche della tunica rossa per mostrare le braccia meccaniche.

    Dove prima vi era la carne, pallida come la neve, ora il freddo e nero metallo gli sostituiva i due arti. Quello era l'unico cambiamento che poteva far vedere, a riprova delle sue parole.

    Ma i Phyrexia gli avevano fatto ben altro.
    Ben altro.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    png

    "Nessuno sa se la Morte non sia per caso il più grande fra i beni,
    eppure la temono come se sapessero che è il più grande dei mali.

    ...e credere di sapere quello che non si sa
    non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?"


    Socrate.

    Palhanthas, Biblioteca.
    Presidio Orientale, Endlos.

    Spronato dall'entusiasmo del Principe (anche se un pochino imbarazzato) il visitatore iniziò a raccontargli la sua storia, così da spiegargli la situazione.

    ”Sono... ero uno schiavo. Ho vissuto con il mio padrone da quando ho memoria. Uno stronzo dispotico, narcisista, avaro fino all'osso. Abbiamo viaggiato assieme per tutta Endlos, prima di stabilirci in maniera fissa a Merovish.
    Gli volevo bene. Sono sicuro che anche lui me ne volesse, in un modo un po' distorto.”


    Interessante... ma non utile alla ricerca.

    Salta fuori però che non sono davvero suo schiavo. Sono... sono suo figlio.
    -Oh...

    ”Sembra che io sia dentro a qualche strana profezia.
    Queste creature, di cui sto cercando tracce in qualsiasi libro mi capiti a tiro... questi demoni meccanici, i Phyrexia... sono rinchiusi. Imprigionati. Sembra che io sia destinato a liberarli, e a … comandarli. Cosa che non ho intenzione di fare!”


    Differentemente da come il figlio del Gran Maestro degli Aviatori avrebbe potuto probabilmente reagire, Lowarn non sembrava troppo interessato alla liberazione o meno di strane creature potenzialmente mortali o pericolose. Ciò che gli importava era la pertinenza alla ricerca, ed in effetti con quell'ultima affermazione avevano finalmente un punto da dove partire. Questo lo sollevò non poco.

    ”Questo sto cercando... una via d'uscita. E' tutto così assurdo, non ci crederei nemmeno, se non li avessi visti. Loro... mi hanno fatto questi.”

    Attento a farsi notare solo dal saggio, l'albino arrotolò le larghe maniche della tunica per mostrare un paio di braccia meccaniche.

    -Non è una questione di mia competenza, noto. Quindi escluderei la sezione di Symphonia, come anche Nazara, Obeah, Regalia e Dharma per la natura di queste creature- avrebbe iniziato il ragazzino, fissando gli arti e riflettendo bene -Se ti interessa approfondire la questione "santo cielo, mi stanno tramutando in un dannatissimo robot", allora direi che dovresti rivolgerti ad Arthur o cercare qualcosa nella sezione di Khymeia, la Via della Genesi. Non è detto che sia una situazione irreversibile, la tua.

    Con il ditino indice andò a punzecchiagli un braccio, come a voler constatare che quello fosse realmente metallo.

    -Se invece sei più interessato a capire cosa sono questi cosi, come sono organizzati, come operano o cose del genere... l'unica zona interessante direi che è la sezione di Sophia, la Via dei Mondi. Tutte le storie di questo e molti altri luoghi sono racchiuse in quei libri. Se i tuoi demoni un tempo erano liberi, Palanthas potrebbe conservare qualche testo che lo documenti.

    A quel punto, la curiosità del ragazzino iniziò a solleticargli le meningi, muovendo la sua lingua quasi spontaneamente.

    -Se tu scoprissi che questa storia è vera e ci fosse una via d'uscita... cosa penseresti di fare?
    Nel senso... vorresti risolverla tutta da solo?

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,695

    Status
    Anonymous


    Skaro temeva la reazione del suo nuovo amico, all'udire di demoni e profezie.
    L'avversione a tali argomenti sarebbe stata assolutamente giustificata, e anche per questo motivo l'ex schiavo aveva deciso di prendere il discorso molto alla lontana.

    Questo, e anche perché non si aspettava certo di trovare aiuto, così lontano dal suo mondo.

    Insomma, Skaro si aspettava repulsione, sospetto, magari anche paura. Almeno un goccio di preoccupazione, riguardo alle legioni sterminate di demoni che premevano contro le pareti della loro cella.
    Ma se Lowarn provò qualsiasi di queste cose, non lo diede a vedere.
    Sciorinò invece le varie sezioni di quel mondo di pergamene e grimori, dimostrando se non di essere chi diceva di essere, almeno di aver un invidiabile dimestichezza di quel luogo.

    Skaro si fermò a riflettere sulle parole del giovane.
    No: non si stava trasformando in un robot. Da quanto aveva visto, i Phyrexia avevano una … strana relazione, con la tecnologia. Era come se facesse parte del loro corpo, e non di un applicazione meccanica. Perfino le sue nuova braccia, nonostante al tatto del giovane Saggio non sembrasse altro che normale metallo, non le sentiva come delle protesi, ma come … un naturale prolungamento del suo corpo.

    Il pensiero lo terrorizzò.
    E tornare come prima... anche se fosse stato possibile, l'ex schiavo non sapeva se ne sarebbe stato in grado.

    ”... capire “cosa sono questi cosi” temo sia più urgente.” mormorò, dando un ultimo sguardo a quelle sue nuove braccia, prima di nasconderle dietro le larghe maniche rosse del vestito.

    La Via dei Mondi, dunque.
    Qualsiasi cosa volesse dire.

    ”Se voglio impedire che questi demoni tornino in libertà, devo prima conoscerli. Mi accorgo di non sapere praticamente nulla, se non che sono legato a loro.”
    Ed era vero. Prima di essere catturato, appena fuori i confini di Merovish, non sapeva nulla dei demoni macchina. E durante le torture, non aveva avuto tante occasioni per potersi documentare.
    Sapeva solo quello che quei demoni gli avevano sussurrato... quello che il silenzio colpevole di Zimmer aveva confermato.

    -Se tu scoprissi che questa storia è vera e ci fosse una via d'uscita... cosa penseresti di fare?
    Nel senso... vorresti risolverla tutta da solo?



    la domanda arrivò completamente inaspettata. Il ragazzo restò in silenzio per qualche istante, cercando di elaborare una risposta. Una via d'uscita... Skaro si era così concentrato nella ricerca di una possibile salvezza, che non si era fermato a considerare il passo successivo.
    ”Onestamente? Non lo so.” commentò, abbassando lo sguardo.
    ”E' una mia responsabilità, immagino... e non voglio che qualcuno si faccia male per colpa mia” ammise. Per un attimo, fu di nuovo il mite 23. "D'altra parte, non è che mi fidi molto di me stesso, in questo periodo..."
    Eh si, era tutto più semplice, quando si trattava di vendere bussole...

    ”Tu cosa faresti? Se all'improvviso scoprissi che tutta la tua vita, fino a questo istante, fosse una bugia, e che in realtà tu fossi destinato a diventare il cattivo alla fine del tunnel.”

     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    png

    "Nessuno sa se la Morte non sia per caso il più grande fra i beni,
    eppure la temono come se sapessero che è il più grande dei mali.

    ...e credere di sapere quello che non si sa
    non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?"


    Socrate.

    Palhanthas, Biblioteca.
    Presidio Orientale, Endlos.

    ”Onestamente? Non lo so.” confessò il visitatore, e la sola vista dei suoi occhi sarebbe bastata a confermarne la sincerità; in quel momento Lowarn non avrebbe avuto nemmeno il bisogno di ascoltare per capire. ”E' una mia responsabilità, immagino... e non voglio che qualcuno si faccia male per colpa mia. Tu cosa faresti? Se all'improvviso scoprissi che tutta la tua vita, fino a questo istante, fosse una bugia, e che in realtà tu fossi destinato a diventare il cattivo alla fine del tunnel.”

    Il Principe di Laputa parve lievemente perplesso da quella domanda, ma non si fece troppi problemi nel rifletterci sopra. Dopotutto, se si voleva aiutare qualcuno o essergli almeno di conforto, l'immedesimazione era necessaria.

    -Mia mamma mi ha sempre detto di non credere al Destino, ed Arthur -il saggio di Khymeia- dice che molte profezie non funzionano perché sono attendibili, ma perché chi le ascolta ne diventa ossessionato al punto da fare scelte che portano a quel finale. Come se fossero delle vere trappole manipolatorie.

    Attese qualche attimo, fissando il suo interlocutore. Non pensava che avrebbe creduto a delle profezie su se' stesso, pertanto il problema non si sarebbe mai potuto verificare a ruoli invertiti... tuttavia non aveva ancora risposto alla domanda e -soprattutto- non si era ancora immedesimato nell'altro.

    -Nel caso qualcosa mi facesse credere nella Profezia e scoprissi che è tutto vero, beh... in effetti sarei preoccupato anche io di far del male ai miei cari- confessò il Saggio -Tuttavia, proprio per questo motivo, la mia prima mossa sarebbe cercare qualcuno che mi fermi. Sai, nel caso perdessi il controllo della situazione...
    Perché -dopotutto- se non si fidava nemmeno di sé stesso, l'ideale sarebbe stato trovarsi una guardia oggettiva e possibilmente neutrale.

    -Tra le persone che conosco... escluderei mamma. Lei difende le persone, ma non mi farebbe mai del male. Escluderei anche il mio papà- in effetti, tutte le persone che gli volevano bene non erano qualificate -Forse chiederei ad un Saggio. Loro sono buoni, ma non porrebbero mai i sentimenti al di sopra di ciò che è corretto fare.
    Annuì convinto, finalmente soddisfatto della sua risposta.
    -Almeno, è quello in cui credo.

     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,695

    Status
    Anonymous


    Alle parole del giovane, Skaro si accigliò, facendosi pensieroso.
    La profezia poteva essere un falso? Una macchinazione della Madre degli Esuli, quell'abominio che l'aveva torturato per un eternità all'interno della Gabbia?

    Poteva benissimo essere. Cos'altro ci si poteva aspettare da una creatura che sedeva su uno scranno chiamato il Trono delle Menzogne?
    Le sue parole potevano essere nient'altro che l'ultima tortura, un filo teso sul suo cammino per farlo inciampare al momento giusto. Un filo sul quale scommettere tutto.
    Mentre i due si dirigevano all'ala della biblioteca indicata da Lowarn , l'ex schiavo cercava di ripetersi quella possibilità, come a volersene convincere... eppure, per quanto logica fosse, per quanto probabile sembrasse, in cuor suo qualcosa gli diceva che era tutto vero, e che presto ne avrebbe avuto la riprova.

    Trovò però la forza di sorridere alle ultime parole del ragazzo. ”Ah, da dove vengo io credo che non avrei problemi a trovare chi sarebbe disposto a fermarmi.” commentò, lasciandosi sfuggire una risatina nervosa.
    Non pensava a Zimmer: per quanto risentimento covasse per lui in quel momento, sperava che il Boggart non fosse in grado di agire contro di lui. Però... l'immagine di un individuo ghignante, dalla cui capo spuntava un singolo corno, gli saettò davanti agli occhi della mente. La risatina divenne stridula.

    Quel tipo faceva paura.

    I due infine raggiunsero la Via dei Mondi, ala di Palanthas dove con ogni probabilità si nascondeva la risposta alle domande di Skaro.
    Scaffali e scaffali carichi di libri, trattati e pergamene si stendevano davanti a loro, in attesa.
    L'ex schiavo sospirò, sconsolato. Ci avrebbe messo giorni, a trovare qualcosa.
    ”D'accordo... forse possiamo chiedere a qualcuno? O consultare un...”

    e qualcosa si spezzò


    … era ancora li. La Via dei Mondi, Palanthas. Eppure... tutto era diverso ora. C'era qualcosa di sbagliato. Nella luce, nei colori. Tutto era leggermente più ovattato. Skaro credette di sentirsi male. Si voltò verso Lowarn, per avvertirlo, ma al suo fianco non c'era nessuno.
    Uno strano panico si impadronì dell'Eversore, ma quando aprì la bocca per urlare, per chiedere aiuto, nessun suono di allarme uscì dalle sue fauci.
    Un giorno ti cacceranno da questi scaffali, vecchio amico. si sentì dire, invece.

    Qualcuno parlava in sua vece, attraverso le sue labbra... e muoveva anche il suo corpo. Era come se fosse diventato un semplice passeggero, prigioniero dentro se stesso.
    Eppure... istintivamente, anche quella spiegazione gli pareva sbagliata.

    Davanti a lui, un uomo anziano vestito elegantemente di nero, era intento a riordinare uno scaffale.
    Non possono cacciarmi... sono un Saggio. Ma apprezzo la tua preoccupazione. si sentì rispondere. C'era qualcosa in quell'uomo... la sua voce era come un eco. So cosa stai cercando di fare. Non ti seguirò nella tua crociata per unire il meridione... le mie ricerche qua sono ben più stimolanti di questi tuoi Titani. continuò, tamburellando le dita sopra un grimorio particolarmente vecchio. Il titolo sulla copertina era sbiadito, quasi illeggibile. O forse era la sua vista a non essere più precisa.
    Nuovamente, il suo corpo si mosse fuori dalla sua volontà.
    Con un sospiro, si avvicinò all'anziano, tanto da posargli una mano sulla spalla.
    La differenza è che “questi miei Titani” non sono leggende. Sono veri. Due di loro sorvolano il cielo come enormi dragoni, mentre un altro, un enorme aracnide dal corpo di donna, ha spazzato via metà della mia Legione. Sono sicuro che ve ne sono altri, molti altri. nella sua voce – e non era davvero la sua – traspariva urgenza mista a entusiasmo. Andiamo, Jericho. I tuoi libri saranno qua ad aspettarti, al termine della campagna. I Titani sono creature stupefacenti... in carne e ossa, a differenza dei tuoi Pichezia, presenti solo in quei tuoi libri. E sono l'ultimo ostacolo che mi impedisce di unificare il meridione.
    L'anziano però lo fulminò con lo sguardo, rimettendo a posto il grimorio sullo scaffale davanti a se.

    Phyrexia. lo corresse, con tono gelido. ”Masticore e Phyrexia, o Antichi Celestiali.”La sua voce si era fatta improvvisamente più roca, e la biblioteca cominciava a sfarfallare attorno a lui. Lo sentì sospirare, come esasperato.

    D'accordo, Eliath... ci penserò.

    Poi tutto sfocò, come una pellicola fotografica esposta al sole.



    Skaro spalancò gli occhi. La testa gli doleva, e un fischio irritante gli penetrava le orecchie.
    Si scoprì a essere disteso sul pavimento della biblioteca, in una posizione tutt'altro che normale.
    In qualche modo, doveva essere caduto, o aver perso i sensi. ”... o consultare un indice?” mormorò, con un filo di voce, terminando quella che probabilmente era stata l'ultima frase, prima di quello strano malessere.


     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Prince of Laputa

    Group
    Alfiere
    Posts
    118

    Status
    Anonymous

    png

    "Nessuno sa se la Morte non sia per caso il più grande fra i beni,
    eppure la temono come se sapessero che è il più grande dei mali.

    ...e credere di sapere quello che non si sa
    non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?"


    Socrate.

    Palhanthas, Biblioteca.
    Presidio Orientale, Endlos.

    ”... o consultare un indice?”

    Il mormorio dell'albino sfumò nel nulla, disperso fra gli odori di polvere, carta ed inchiostri di Palanthas.
    Non ottenne risposta, piuttosto uno strano -ed inaspettato- vento gli avrebbe schiaffeggiato le guance con veemenza, assieme ad un sommesso "forza, riprenditi!" dettato da una voce maschile ma abbastanza giovane.
    Quando la vista glielo avrebbe concesso, il buon 23 avrebbe posato gli occhi sui brillanti smeraldi del Saggio di Symphonia che -preoccupati- lo fissavano senza mai scostarsi. Le mani morbide e curate, dalle dita affusolate, stringevano un tomo particolarmente vecchio che -con grosse probabilità- il ragazzino aveva estratto a caso in un disperato tentativo di rianimare il visitatore. Sulla copertina, il titolo era quasi illeggibile in lontananza; tuttavia non si sarebbe rivelato troppo difficile da scorgere, a pochi centimetri dalla faccia: "Creature Celestiali: Masticore e Pyrexia".

    -Dannazione...- continuò il Saggio, evidentemente preoccupato, ma del tutto intenzionato a risolvere quella brutta situazione -Avanti, riprenditi... almeno tu!
    Sebbene ad un occhio esterno sarebbero parsi non più che semplici vaneggiamenti, guidati forse dallo spavento o dall'urgenza, la verità indicava piuttosto una situazione non del tutto nuova: da qualche tempo, infatti, la sola vicinanza del Galanodel a fiori o piccole bestie quali insetti e roditori tendeva in qualche modo a danneggiarli: i primi sfiorivano, gli altri perdevano vitalità. Alcuni morivano. Inutile spiegare a questo punto quale poteva essere lo stato emotivo di un fanciullo che -stranezze a parte- non desiderava certo vedere un suo apparente coetaneo morirgli sotto gli occhi.

    -Combatti! Reagisci. So che puoi farcela!

     
    Top
    .
13 replies since 24/5/2016, 00:29   306 views
  Share  
.