[EM][SC] Dark Glow

All the World's Evil ▪ Algor Mortis

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    Kuthian

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    Aveva sottovalutato per l’ennesima volta il suo pupillo. Quest’ultimo, con un metaforico colpo di reni, aveva reclamato di essere messo sullo stesso piano del proponente di quell’affare. I vertici della Seele, in nome della loro serietà professionale, erano disposti a sottoporsi ad un Marchio del Silenzio.

    « Rispetto la vostra risolutezza: questo Sigillo in particolare è una garanzia sufficiente. »

    Sincere parole d’ammirazione accompagnarono l’attivazione del Marchio. Conficcando le dita nella proiezione spiritica di quel sigillo, fece scattare con disinvoltura l’incantesimo di cui era intriso quell’arabesco. Abituato com’era a vincolare le anime dei novelli Eversori con un sigillo praticamente identico, concluse il processo in un battito di ciglia.

    « Aggiungendo questo isolerò l’intera stanza. »

    Un nuovo anello fregiato circoscrisse il sigillo e proiettò uno spazio separato che rese l’ambiente del salotto a prova di spionaggi. A quel punto il Comandante spense il proiettore olografico e si appoggiò allo schienale della sua poltrona.

    « Saprete di star errando quando sentirete bruciare la mia ira dall’Occhio Diurno,
    e ogni volta che il mio freddo giudizio si leverà insieme al pallido Occhio della Notte.
    »

    Recitò a memoria, finalmente pronto a sgravarsi di quel segreto.

    « Si narra che siano state queste le ultime parole del leggendario Primo Alfiere del Sud. Un monito intriso dei suoi ultimi poteri, una vera e propria maledizione in grado di punire i posteri qualora i peccati del Sud avessero raggiunto una soglia insostenibile. »

    Una storia che ormai si confondeva con la leggenda, che tuttavia Bid’daum stava trattando come cronaca perfettamente documentata.

    « Oltre alla desertificazione dello Yuzrab, anche l’evento che negli annali è ricordato come “Grande Cristallizzazione” non fu altro che il manifestarsi della sua maledizione. Un cataclisma caratterizzato da temperature talmente infernali da vetrificare la sabbia, disceso su quelle terre dilaniate dalla guerra civile per costringere il popolo a gettare le armi e rifugiarsi sottoterra, negli anfratti della futura Merovish. »

    Stava sorvolando su molti dettagli ininfluenti, gli premeva raggiungere il nocciolo della questione.

    « Taumaturghi e sciamani di allora studiarono quell’evento catastrofico e scoprirono che non si era esaurito con la loro generazione. Si trattava invece di un meccanismo ciclico, destinato a ripetersi in futuro non appena avesse accumulato abbastanza energia… e purtroppo la magnitudine del cataclisma sarebbe stata esponenzialmente più intensa rispetto a ciò a cui loro avevano assistito. »

    Appoggiò i gomiti sul tavolo, incrociando le mani mentre si avvicinava alla rivelazione cruciale.

    « Per salvaguardare il futuro del Presidio crearono un complesso meccanismo difensivo, rimasto celato in questi secoli grazie alla celebre struttura edificata sopra di esso: l’Arena Nera. »

    Lasciò loro qualche istante di silenzio per metabolizzare quanto detto, poi riprese.

    « Il colosseo d’ossidiana non è altro che una copertura, fondata per raccogliere nel corso del tempo immense quantità di sangue ed energia, così da alimentare il rituale speculare alla maledizione che incombe sul Presidio. L’Arena provvede anche a selezionare gli individui compatibili con l’intero apparato difensivo, quelli che vengono poi spacciati al pubblico comune come degni pretendenti all’alfierato del Sud. »

    Le fondamenta stesse del Presidio della Violenza non erano che una gigantesca e perfetta montatura. Il ring ellittico - che prometteva la gloria eterna e il diritto divino di esercitare il proprio comando sui popoli meridionali - era stato una menzogna fin dal principio. Forse era proprio a causa di questo inganno intrinseco al sistema che i regimi nati dal trionfo in Arena duravano raramente per più di un lustro.

    « Al momento sono io l’unico candidato adatto a condurre il rituale. Pur non avendo data certa, la ricorrenza del cataclisma è imminente e io non ho tempo a sufficienza per familiarizzare totalmente con la procedura. Per coprire questo margine d’incertezza mi servono altri sciamani esperti in grado di stabilizzare il mio operato, perciò mi sono rivolto a voi. »

    Non chiedeva loro d’interfacciarsi direttamente col rito arcano, ma di svolgere un ruolo indiretto per garantirne la solidità.

    « Nel peggiore dei casi, se il rituale dovesse fallire, i partecipanti sarebbero annientati insieme all’intero Presidio. Nel migliore dei casi si rischierebbe comunque di farsi annichilire dal contraccolpo della mole d’energia coinvolta. »

    I rischi erano gli stessi che aveva annunciato all’apertura delle trattative, ma una volta contestualizzati probabilmente avrebbero assunto ben altro peso nella mente dei suoi interlocutori.

    « Adesso che siete partecipi di questo segreto, capirete perché non posso renderlo pubblico: i disordini conseguenti comprometterebbero la riuscita del rituale. »

    I restanti individui al corrente dell’intera faccenda si potevano contare sulle dita di una mano.

    « Detto ciò, sta a voi decidere se firmare o meno il contratto. »

    Rigirò il foglio per l’ultima volta e tacque.

     
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    Lucius Nyx
    Lord of the Dusk.

    La discussione avviene in maniera telepatica, bisbigli sussurrati attraverso il telefono senza fili che è la Tenebra. Bid è in grado forse di osservare i tenui fili di oscurità arricciarsi nell'aria, vibrare carichi di pensieri trasportati da una mente all'altra. Il loro contenuto diviene chiaro dopo qualche minuto di dibattito mentale, quando la mano di Lucius si alza per andare a stringere la penna.

    «Il Sud è anche casa nostra, ed è l'unico luogo che ci abbia mai accettato senza discriminazioni.» decreta, inchiostro nero che scorre sulla pagina «Accettiamo l'accordo.»
    Nessun ghigno a coronare la siglatura del contatto: persino un drogato di dolore come lui è in grado di realizzare la gravità del conflitto.
    Un istante dopo, però, un pensiero gli passa per la mente. Ed è quello a fargli mostrare i denti.

    «Ma a proposito di Arena Nera, noi non abbiamo uno scontro in sospeso?» inclina il capo, fissando il suo Maestro nelle palle degli occhi «Spilliamo un po' di sangue nel colosseo, per il bene del Presidio.»
    Versiamone così tanto da far sì che la Maledizione ci si strozzi.

     
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16 replies since 28/5/2016, 10:39   496 views
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