[LAM] Un Viaggio A Laputa

<< Capisco perfettamente che tu voglia avere il consiglio dei tuoi uomini quindi aspetterò quanto sarà necessario, dopo aver cercato una soluzione per tanto tempo qualche giorno in più non sarà certo un problema.
Attenderò con ansia di essere convocato da te, grazie ancora! >>
Mentre quello si inchinava, Drusilia gli sorrideva, facendogli segno di rialzarsi perchè -infondo- non le sembrava affatto il caso. Vero era il suo ruolo di Alfiere... ma il giovane non era nè un suddito e nemmeno un soldato: non le doveva obbedienza o sudditanza.
<< Resto a disposizione per qualsiasi domanda, aiuto o richiesta tu voglia farmi. >>

Annuendo con garbo, Drusilia lo avrebbe condotto fuori dal cimitero e dall'albero casa, terminando così la loro passeggiata più o meno nei pressi del sentiero principale che conduceva alle porte dei gironi. In quel modo Malthael non avrebbe rischiato di perdersi in quel mosaico di terreni, boschetti e campi coltivati quale era il Latifondo. Gli avrebbe anche fornito informazioni sulle locande della zona in cui prendere alloggio o da usare come indirizzo "stabile" per ricevere lettere di ogni sorta anche in caso di assenza, ma gli assicurò che -per quanto strano- avrebbe anche potuto allontanarsi sovente da Laputa e ricevere comunque l'esito degli incontri in poco tempo. Dopotutto gli Aviatori, per qualche ragione oscura, godevano di parecchi assi nella manica da giocare sebbene agli occhi dei più potessero apparire come un gruppo di disadattati.

-Molto bene, è ora che le nostre strade si dividano, per il momento- lo avrebbe congedato la Dama del Vento, accompagnato quel saputo con una dolce carezza ed un bacetto sulla guancia -Prenditi pure le tue libertà, approfitta di questa situazione per esplorare questo mondo. Intanto mi impegnerò ad aiutarti.

Levando la mano in cenno di saluto, lo avrebbe dunque lasciato in quel punto.
Libero -per quanto lo fosse realmente un naufrago- di esplorare le meraviglie di Endlos.