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.ALISON energia 110%
Yoga
Luogo: Bloodrunner - Spazio di Singolarità
Da un po' ormai avevano a disposizione uno spazio dimensionale tutto per loro. La tecnologia portata nel seminterrato del Grumo era talmente avanzata da poter, mentalmente, trasferire le persone su mondi alternativi. Non immaginari. Certo, molto vicini all'astratto, ma ogni cosa che avveniva lì si ripercuoteva sul corpo dell'individuo, in maniera reale. Non c'era da scherzare là dentro. Alison aveva chiesto a Dimitriy di raggiungerlo in uno spazio di singolarità cui le coordinate iniziali furono impostate da lei stessa. Per quanto impaziente, non era totalmente estranea alla tecnologia. Bastava vedere le sue armi, completamente originali e complesse. Probabilmente solo lei era in grado di usarle. A differenza di un'arma bianca o da fuoco, le Ember Celica erano delle armi piuttosto personali. Si adattavano allo stile di chi le possedeva e la loro efficacia incrementava con l'esperienza del suddetto. Naturalmente, oltre a lei, nessun altro ebbe modo di provarle..ma questo è abbastanza palese e la specifica è totalmente superflua.
L'allenamento di gruppo non era stato per niente sufficiente. Non l'aveva soddisfatta. Fu più una perdita di tempo. Anzi, l'unica cosa positiva, fu la possibilità di provare sul proprio corpo l'esperienza del nuovo ambiente. Così diretta e impressiva, che teneva conto di uno dei metodi d'apprendimento più rapidi e adatti a quelli come la bionda: la pratica. Bene o male aveva compreso il suo funzionamento, tuttavia ora sentiva il forte bisogno di aumentare il suo comparto tecnico. Le servivano nuovi stili, combinazioni. Doveva fare dei test, doveva comprendere quanto altro poteva fare con le sue armi. Non bastava "saperle usare", serviva creatività per raggiungere uno stadio ancora più avanzato di quel che aveva già raggiunto da sola. Dimitriy doveva solo supervisionarla, un allenamento come quello non poteva essere svolto in solitaria. Poteva esserci complicazioni. Poteva aggravarsi la situazione in maniera radicale. Punti di non ritorno.
"Maestro, la aspettavo" - disse la pupilla orientale. Il vento frusciava in maniera del tutto naturale. Si trovavano in una radura d'erba molto estesa, fin oltre l'orizzonte. Un albero solitario giaceva al centro, come riferimento e riparo. Senza quello, potevano perdersi, e anche per dare un tocco di gusto al paesaggio artificiale. La voce profonda, decisa e seria a livelli surreali. Da cinema, s'intende.
"Maestro, la ringrazio per aver accettato questa sessione, sono molto onorata" - per quanto il tono si mantenne tale, l'ironia era alta, come sempre. Alison e Dimitriy avevano ormai formato questo tipo di rapporto da molto tempo. La pugile sedeva con le gambe incrociate. Le braccia stese e appoggiate alle ginocchia ai livelli degli avambracci. I palmi rivolti verso l'alto con le dita unite. Gli occhi chiusi. Una classica posizione di yoga. La combattente attendeva pazientemente, dimostrando un raro autocontrollo. L'unione della furia con la calma della natura circostante.
"Maestro, quando vuole possiamo cominciare" - aprì gli occhi. Lo sguardo istantaneamente diretto verso l'assassino. Proprio all'ultimo, l'angolo destro della bocca si sollevò, palesando la finzione.Stato Mentale: Normale
Stato Fisico: Normale
Armi: Ember Celica - Colpi: 12 + 12
Passive:
The Brawler [Forza][Velocità]
The Fighter [Percezione Pericoli][Istant Casting]
The Athlete [Acrobazie][Energia]
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_MajinZ_.
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L'ultima volta che Dimitriy aveva provato ad addestrare Alison, le cose non erano andate molto bene. La biondina era una tipa istintiva, una bomba con una miccia molto corta e quindi per lei era molto difficile mantenere la concentrazione... era un po' come quei cani di piccola taglia, di quelli che saltavano di continuo a causa della loro super eccitazione. Le premesse quindi non erano molto buone e per quanto il biondo volesse in qualche modo insegnarle qualcosa, aveva sempre rinunciato perché, oltretutto, la ragazza era una persona che non sempre accettava dei consigli. Ma questa volta il suo superiore decise di fare un'eccezione. L'aveva vista seria abbastanza da fargli accettare la proposta di fargli da supervisore nell'allenamento. Non sapeva bene cosa aspettarsi, però si trattava di un evento talmente raro... che non poteva proprio perdersi.
La tecnologia pulsava nel seminterrato del Grumo, l'arrivo di Bid'daum o di chi ne faceva le veci, aveva portato nuovi fondi e con essi i macchinari per poter addestrare in modo perfetto le truppe, potendo farlo in ogni suo aspetto. Il sicario diede una rapida occhiata allo schermo, Alison aveva scelto un paesaggio semplice, ma decise di non indugiare troppo e si posizionò nella cabina per trasferirsi nella realtà virtuale, che poi tanto virtuale non era. Quando riaprì gli occhi si ritrovò in mezzo a una pianura ricoperta di una sottile erbetta verde, mossa dal soffiare leggero del vento... l'unico dettaglio che rompeva la monotonia era l'albero, al di sotto del quale sedeva la focosa, in una perfetta posa per la meditazione.
Maestro?
Questa era bella, davvero una bellissima battuta, ma per nulla credibile. Dimitriy ci mise un nanosecondo ad accorgersi della truffa, anche se faceva comunque uno strano effetto sentirsi dare del maestro.
La posa ti è riuscita bene, ma le bugie non sono proprio il tuo forte. Dovresti concentrarti su una cosa alla volta.
Forse era vero, concentrandosi sulle battute magari l'avrebbe anche fregato... ma non era proprio questo il caso. Dimitriy comunque incrociò le braccia, facendosi serio... un po' più serio di prima. Era davvero curioso.
Non perdiamo tempo, inizia pure.
Comunicò infine, in attesa di capire quali fossero le intenzioni della biondina. Di sicuro non si trattava di una sessione di yoga, mancavano i tappetini, quindi sicuramente di li a poco quella pianura così verde... si sarebbe trasformata in un arido deserto..
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